Il matrimonio si avvicina
ALICE
Mi sono preparata ed eccomi pronta per ritornare a lavoro, non mi resta che aspettare il mio John che mi viene a prendere. Nel frattempo mia sorella sì è svegliata, e mi chiede con grande curiosità: "Ma dove sei stata tutta la notte, non dovevi tornare dopo la cena? A nonna ho dovuto dire che eri da Katy, che naturalmente ho avvisato. Alice voglio sapere tutto."
Sorrido e gli rispondo: "Grazie per avermi coperto con nonna, non l'avrebbe presa bene, sapere che ho passato tutta la notte tra le braccia del mio John.
Dopo la cena super romantica con tanto di ballo, mi ha portato in uno chalet poco fuori Torino...."
Gli racconto tutto nei minimi particolari, di quanto sia stato dolce e romantico il mio tesoro.
Rachel rimane senza parole, e poi dice: "Caspita sorellina che romanticone, suo fratello Andrew non è così romantico, mi porta a cena si, ma niente sorprese del genere. Wow, non riesco a credere che John era diverso prima, Andrew lo ha descritto sempre l'opposto."
Rispondo: "In effetti, sembra un'altra persona da quando si è innamorato di me, John è cambiato radicalmente, e come se fosse rinato una seconda volta, e io sinceramente amo questo John, anche se lo sempre amato così com'era."
Ci abbracciamo, nel frattempo mi vibra il cellulare è un messaggio di John: "Amore mio sono sotto casa tua, scendi? Ti amo e sbrigati perché già mi manchi tanto."
Saluto mia sorella e senza rispondere al messaggio scendo giù per le scale velocemente. Mentre sto per aprire la porta mi ritrovo nonna dietro che mi dice con quella sua vocina sottile ma rude allo stesso tempo: "Dove stai andando così di fretta Alice cara?"
Rispondo: "John mi sta aspettando qui fuori, dobbiamo passare a lavoro nonna."
Nonna mi risponde con tono deciso: "E stanotte dove sei stata?"
Rispondo: "Da Katy."
Sorride sotto i baffi e mi spinge, passa davanti a me è apre la porta al mio posto, John è appoggiato sulla sua auto, oggi è più bello del solito, nonna lo sta fissando, lo guarda e poi dice: "Giovanotto, perché te ne stai impalato su quella macchina, vieni qui?"
John si avvicina lentamente a noi, mentre io mi sento morire dentro dalla vergogna, cosa avrà in mente nonna, cosa gli vorrà dire.
Appena John ci raggiunge nonna lo guarda dalla testa ai piedi, noto un luccichio nei suoi occhi verde grigio, lo scruta qualche secondo e gli dice: "Giovanotto, ami davvero mia nipote Alice?"
John con un lieve imbarazzo risponde: "Si signora, amo sua nipote più della mia vita, la amo profondamente."
Nonna risponde: "Giovanotto, sei farai soffrire la mia Alice, non la passerai liscia, conosco i tuoi trascorsi, ma sembri sincero verso i sentimenti che nutri per mia nipote, ma ricorda che ti tengo sott'occhio."
Ride e se ne torna in casa, così come se nulla fosse, certo che è tutta strana.
Chiudo la porta dietro di me, e abbraccio il mio John, ci diamo un bacio e ci mettiamo in macchina, mentre John guida, noto che è un po' in sovrappensiero, così dico: "Amore mio è tutto ok, se per mia nonna mi dispiace tantissimo." Risponde: "No amore mio, tua nonna non c'entra nulla, anzi e stata simpaticissima nonostante la minaccia."
Chiedo: "Allora cosa è che ti preoccupa."
Risponde dopo alcuni secondi di silenzio: "Il matrimonio di Giorgio e Katy si sta avvicinando, e tra un po' vedrò le persone che mi hanno messo al mondo, che mi hanno procurato solo problemi e dolori indelebili. Se non fosse per il bene che provo per tuo fratello e mia cugina, non verrei mai al loro matrimonio, ma dovrò esserci, sono il testimone di Katy."
Mentre lo dice una lacrima scenda dai suoi occhi sul suo viso, poggiandosi sul suo labbro. D'istinto asciugo via quella lacrima con le dita, mentre lui continua a guidare, faccio un sospiro e dico: "Amore, andrà tutto bene, sta tranquillo, non ci pensare più, e poi ci sarò io con te, non ti lascerò la mano nemmeno un secondo."
Sorride e dice: "Ti amo tantissimo Alice, cosa farei io senza te."
Rispondo: "Ti amo anche io tantissimo."
Ci teniamo la mano tutto il tempo finché non arriviamo allo studio legale, John parcheggia l'auto e scendiamo, mi prende la mano, ma instintivamente la tiro indietro, mi guarda e dice: "Perché tiri via la mano amore?" Gli do una risposta: "Vuoi entrare mano nella mano nello studio, che diranno tutti, mi sento in imbarazzo un po' lo ammetto."
Mi guarda sgranando gli occhi e dice: "Non devi sentirti in imbarazzo, sei la mia ragazza e ti amo immensamente, quindi non esiste che non entriamo mano nella mano, quindi dammi la tua mano e lascia fare a me."
Mi prende la mano, e entriamo insieme mano nella mano, appena dentro mi sento tutti gli occhi dei colleghi puntati addosso, imbarazzo totale, poi all'improvviso John inizia a parlare: "Ragazzi ascoltatemi bene, per evitare qualsiasi chiacchiericcio, che sia ben chiaro a tutti, Alice è la mia ragazza e io ne sono profondamente innamorato, quindi zero chiacchiere e tornate tutti a lavoro."
Wow sono senza parole, mi ha spiazzata.
Mi afferra per la vita e andiamo nel suo ufficio.
Appena dentro chiude la porta, e mi stringe forte a se, avvicina le sue labbra alle mie e sussurra su di esse: "Hai visto amore mio è stato semplice."
E mi bacia con passione.
JOHN
Siamo tornati a lavoro, e ho reso noto a tutti che Alice e io stiamo insieme, così non si creano chiacchiericci inutili, mi piace essere chiaro, ma non ho potuto fare a meno di notare Alex giù in fondo, seduto alla sua scrivania, se n'è rimasto lì in silenzio tutto il tempo a guardare la mia donna, io a quello se lo becco di nuovo a guardarla lo acceco.
Giuro che lo faccio, non so perché ma non posso fare a meno di credere che lui sia innamorato di Alice, ma lei è mia, solo mia, e nessun altro all'infuori di me la può guardare.
Distolgo lo sguardo da lui, afferro la mia bella per la vita e la porto dritto nel mio studio, chiudo la porta, la stringo forte a me, avvicino le mie labbra alle sue e gli sussurro: "Hai visto amore mio è stato semplice." E la bacio con passione.
Lei ricambia con tanto amore il mio bacio e poi mi sussurra all'orecchio: "Ti amo gelosone mio."
Dico: "Gelosone io? E di chi poi?"
Ride e dice: "Ti ho visto prima sai, come stavi guardando Alex, a tratti ho pensato che lo stavi uccidendo con gli occhi."
Scoppio a ridere e lei insieme a me, e ammetto: "Si, sono geloso, geloso marcio, ti amo troppo e..."
Mi interrompe spingendomi contro il muro e baciandomi con passione.
All'improvviso bussano alla porta, ci stacchiamo velocemente diventando entrambi rossi in volto.
Ci ricomponiamo e apro la porta sono Giorgio e katy.
Entrano, Giorgio mi lancia uno sguardo intimidatorio, mi agito un po', ma poi si avvicina e mi dà una pacca sulla spalla e dice: "Sta tranquillo John, stavo scherzando, comunque Katy e io siamo venuti perché volevamo chiedere se venite con noi, oggi abbiamo la prova definitiva dell'abiti nunziali, siete dei nostri.?"
Lo guardo dopo aver fatto un bel sospiro di sollievo e rispondo: "Non c'è problema amico mio, solo dacci qualche ora per sistemare delle pratiche, siamo appena rientrati a lavoro. Un paio d'ore e saremo solo vostri."
Giorgio e Katy annuiscono, dopo averci dato appuntamento per le 14:00 all'atelier di abbigliamento per sposi a centro città e ci salutiamo.
Alice e io ci mettiamo subito a lavoro.
Caspita è così bello lavorare con lei, da oggi dividerò il mio ufficio con l'amore della mia vita.
Tra una scartoffia e l'altra, uno sguardo e l'altro, portiamo il nostro lavoro a termine e raggiungiamo i futuri sposi all'atelier.
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