Gelosia
JOHN
Aspetto con ansia da mezz'ora in camera che Alice bussa alla mia porta per parlare, quando finalmente sento bussare apro con il cuore che batte a mille, ma con mia sorpresa è Giorgio e mi dice: "John, io con Alice ho parlato, ma lei non mi ha dato nessuna risposta, mi dispiace amico mio, mi ha detto che per ora non ne vuole parlare. Dagli del tempo, e gli parlerò di nuovo. Ora scendo giù mi stanno aspettando tutti per farmi conoscere il ragazzo di Rachel l'altra mia sorellina. Perché non vieni anche tu." Rispondo con il cuore leggermente rotto: "D'accordo gli darò tempo, in fondo me lo merito. Intanto scendi tra 5 minuti arrivo."
Entro e chiudo la porta, davvero non ne vuole parlare per adesso, in fondo la capisco ci ho messo 13 anni per capire che l'amo, quanto avrà sofferto a causa mia, merito questo suo atteggiamento.
Mi do una sistemata e scendo giù, ma quando arrivo nel salotto mi prende un doppio colpo, mio fratello Andrew tiene la mano di una ragazza, è Rachel la sorellina minore di Giorgio e Alice, stanno insieme? Quindi è lei la ragazza di cui mi ha parlato al telefono.
L'altro colpo fa molto male, che ci fa qui quel tizio dello studio legale che ho prelevato da Cataldi, e perché è appiccicato ad Alice.
Faccio un finto sorriso e dico: "Ciao a tutti." Saluto uno a uno tutti e poi parlo guardando verso mio fratello: "Ciao Andrew, tutto bene?"
Risponde: "Si fratellone, anche tu da queste parti.?"
Dico: "E si, Giorgio è il mio migliore amico da sempre."
E ci abbracciamo forte, tutti ci guardano, poi Giorgio dice guardando me: "John, amico mio, lui è Andrew il tuo fratellino che tua madre portò con sé in Canada quando eravate piccoli."
Rispondo: "Si è proprio lui."
Si continua a parlare, ma i miei occhi guardano solo lei, le mie orecchie sentono solo la sua bellissima voce.
Mentre la guardo, Alice prende la mano di Alex, e dopo essersi scusata, lascia insieme a lui il salotto, e escono di casa.
Dio quanto fa male al cuore, perché ha preso la mano di quel ragazzo! Dove pensano di andare! Mi sento invadere dalla gelosia, per la prima volta nella mia vita provo questo sentimento.
Mi scuso e esco di casa anch'io.
Li cerco nel grande giardino della villa, quando finalmente li ho trovati, sono davanti al recinto degli animali.
Alice si accorge di me, e improvvisamente lo abbraccia, lui dopo una piccola esitazione la stringe a se.
Mi scappa un urlo: "E nooo!"
Si girano entrambi verso di me, trasformo la rabbia in un finto sorriso, e dico: "Scusatemi, non volevo disturbare, ma ho inciampato su qualcosa di schifoso."
Strofino più volte la scarpa sull'erba per fare credere che la sto pulendo. Alice da lontano ride e dice ad alta voce: "Sarà stata, la pupù del cane."
Senza rispondere mi avvicino a loro, che appena se ne rendono conto mano nella mano corrono via, inizio a sbraitare e dico tra me e me: ''E che diamine, dove corrono ora, mi stanno facendo impazzire se lo prendo, non si salverà." Intanto appena torniamo a Torino lo licenzio, non potrei sopportare nel vederlo ronzare tutto il giorno intorno ad Alice in ufficio.
Li seguo fino dentro a un bosco, ma dove stanno andando mi chiedo.
Mi nascondo dietro un albero, Alice molla la mano di lui, si guardano negli occhi è iniziano a ridere a crepapelle. Ma appena si accorge di me, lo abbraccia di nuovo.
Ora è troppo, la mia gelosia non la riesco a controllare io lo riempio di cazzotti quello ora.
Ma che dico, sono sempre stato un idiota, ho sempre usato le donne per un solo scopo, ma mai violento con nessuno, questa maledetta gelosia finirà per farmi impazzire, io a quello gli taglio le mani e non solo.
Si allontanano di nuovo, faccio finta di andare via, non mi va che Alice pensi che li sto seguendo, appena sono più distanti da me, li riseguo ma stavolta faccio attenzione a non farmi vedere, li trovo che ridono ancora, inizio a pensare: "Ho cavoli, mia bellissima Alice, è così che ti sei sentita in tutti questi anni, quando mi vedevi fare lo scemo con le altre, e questo dolore allucinante al cuore che provavi ogni volta, hai sopportato tutto questo a causa mia, mi dispiace tantissimo amore mio, ma io lotterò per te.
Sento le loro risate, ora che pensano di essere da soli, stanno lontanissimi, camminano uno distante dall'altro, poi sento Alice dire: "Hai visto la sua faccia."
E ride più forte. E dico nella mia mente: "Ma certo, come ho fatto a non capirlo prima, sta giocando per rendermi geloso, e ci è riuscita per la prima volta in tutta la mia vita sono geloso marcio.
Oh Alice, Alice, ho capito il tuo gioco, volevi farmi sentire come ti sei sentita tu, in fondo me lo merito, ma ti dimostrerò quanto ti amo."
Il solo pensiero che potesse essere sua, che lui la facesse sua mi stava uccidendo, giuro che gli avrei tirato un pugno a quel tizio gridandogli quanto speciale sia lei per me.
Mi faccio notare per vedere cosa fanno, e come ho pensato Alice si avvicina a lui e gli prende la mano.
Ma questa volta parlo: "Che ci fate da soli il mezzo al bosco?" Alice risponde: "Facciamo una bella passeggiata voglio raggiungere quella cima lassù, sulla sua punta cresce un fiore rarissimo."
Quel ragazzo la guarda con aria di chi non ha idea di cosa Alice stesse parlando.
Poi guardando me lui dice: "Signor Ferro, non ci siamo ancora presentati sono Alex Rubacuori, lavoro presso lo studio legale che lei ha prelevato dal signor Cataldi." Dico stringendo la mano che mi porge: "Piacere, ora ci conosciamo."
È bello, è giovane, è un avvocato, pure il cognome Rubacuori ci mancava. Alice tira Alex per la mano e gli dice: "Vieni andiamo, saliamo su quella cima, voglio prendere quel fiore." Lui gli stringe la mano e insieme iniziano a salire su un sentiero che porta in cima.
Li seguo anche io, prenderò io quel fiore per la mia Alice, ora che ho capito che la sua è solo strategia per ingelosirmi, mi sento meglio, ma devo fare in modo che questo teatrino che ha messo su finisca presto, avrai ciò che vuoi Alice, lotterò per te e dimostrerò quanto io ti amo amore mio, sei l'unica che abbia mai amato in tutta la mia vita.
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