DUE GIORNI DOPO

JOHN

Finalmente sono tornato a casa, non ne potevo più dell'ospedale, due giorni fa ho fatto la denuncia, il commissario Vitali, nonché mio amico, sta indagando, per il momento non hanno convocato Eliana, vuole vedere fino a che punto è pronta a spingersi e cosa c'è dietro tutta questa storia, la stanno comunque tenendo sotto controllo.
Vorrei tanto capire il motivo che la spinta a fare ciò, ma deve stare lontano da Alice, spero non mi odierà, quando scoprirà la verità, ma io non ho fatto nulla con Eliana.
Sto per andare a fare una doccia, quando la porta di casa si apre, è Alice Dio quanto è bella, rimango folgorato è la donna più bella che abbia mai visto in tutta la mia vita, e ne ho avute di donne, ma lei e speciale, ma che cavolo mi sta succedendo.

E poi lei dov'è sta andando vestita così sexy. La sua strana camicia è trasparente, si intravede tutto. Parlo da solo e dico: "Dio John è Alice, non una delle donne con cui ti sei divertito, smettila di fare fantasie su di lei." Non riesco a togliergli gli occhi di dosso. Lei si avvicina a me, sta per salutarmi con i baci sulle guance, ma mi tirò indietro, l'ultima volta che l'ho avuta vicina lo baciata.

Mi guarda delusa con occhi da cucciola e dice: "Che ti prende John, perché mi eviti, e per via del bacio dell'altra sera, se per quello mi dispiace, ma sei stato tu a baciare me.. Ma non sono pentita di averlo fatto, anzi lo rifarei." Mi metto le mani sul viso, mi strofino la fronte, faccio un respiro profondo. Mentre lei continua a dire: "John, ti prego parla, perché mi tratti cosí." Tolgo le mani dal mio viso, mi avvicino a lei, forse troppo sento il suo profumo, mi prende una mano e io instintivamente la tiro verso di me, la stringo forte, mi perdo nei suoi occhi sto quasi per baciarla, quando mi blocco, e mi allontano all'istante e dico: "Vai via Alice, finché sei ancora in tempo, ti farei solo soffrire credimi, tu meriti di meglio.
Se tu sapessi chi sono veramente, spariresti e non mi vorresti mai più vedere. Lasciami da solo Alice."
Mi risponde con le lacrime agli occhi: "Come fai a sapere tu cosa e meglio per me, so decidere da sola, non sono più una bambina. Un giorno sarai tu a volermi." Si gira e vai via piangendo.
Mi sento un verme, vorrei sprofondare, più la voglio proteggere, più la faccio soffrire, ma cambierà idea da sola.
Avrei voluto baciarla con tutto me stesso,
e non solo. Dio quanto mi fa impazzire.
Ma se cedo alla sua bellezza, finirà per odiarmi, e io odierei me stesso per tutta la vita. Salgo su e faccio una doccia.

ALICE

Mi sono vestita così sexy per John, per fare colpo su di lui,
ero andata da lui per vedere come sta, invece la situazione ha preso un'altra piega, stava per baciarmi. Dio quanto avrei voluto che mi baciasse, che non si sarebbe tirato indietro, vorrei tanto sapere cosa gli passa per la testa. Ma una cosa mi è chiara, non gli sono indifferente, prima poi si renderà conto che noi ci apparteniamo, non potrà scappare per sempre, ti cambierò John il mio amore per te e il tuo per me ti cambierà me lo sento dentro al cuore dentro l'anima, combatterò per questo amore. Combatterò finché sarei mio..
Non mi arrenderò John Ferro.
Alice Herz non molla.

Mi metto in macchina e vado via.
Arrivo a casa, saluto la nonna e vado in camera mia, chiamo Eliana, è sparita da giorni, non era mai successo prima.
Il telefono squilla ma non risponde.
Inizio a preoccuparmi, non gli sarà successo nulla di grave mi auguro, mi faccio una doccia e più tardi passo da lei.
Mi privo dei vestiti e vado sotto la doccia, mi asciugo e asciugo i capelli, mi metto un jeans e una maglietta. Faccio un trucco delicato e sono pronta. Riscendo giù vado in cucina, apro il frigo e prendo l'acqua, ne riempio un bicchiere, bevo, ripongo il bicchiere vuoto nella lavastoviglie, e esco mi metto in macchina e vado a casa di Eliana. Arrivo ma lei non c'è, cosi decido di andare in ufficio magari mi distraggo un po'.

ELIANA

Alice continua a chiamarmi, non ho voglia di sentirla, quella odiosa, non ha mai fatto nulla per aiutarmi con Giorgio, anzi ha legato tanto con Katy, un tempo la consideravo la mia migliore amica, ma sono anni che la detesto, gli sono amica per convenienza.
Il telefono finalmente smette di squillare, ho le foto di John e me per le mani, sono state ritoccate per farle sembrare più convincenti.

Preparati John il peggio deve ancora arrivare, prendo le foto e le metto nella mia borsa, metto le scarpe, prendo le chiavi dell'auto e vado nel nuovo ufficio di John.
Appena arrivo mi dicono di aspettare, tra una mezz'oretta arriva.
Mi siedo nella sala d'aspetto, mentre aspetto ricevo una telefonata, è Nick, rispondo: "Dimmi Nick." Risponde: "Dove sei, sei già da John. Se non lo hai ancora visto, vieni subito fuori nel parcheggio." Riaggancio, mi alzo e vado da Nick, appena arrivo mi dice: "Un mio amico poliziotto, mi ha dato una soffiata, John ti ha denunciata, e ha fatto anche una denuncia contro ignoti, cercano due ragazzi che ti hanno aiutata, si è ricordato tutto quel figlio di papà, ma la pagherà cara. Tieni prendi questa. Sai cosa devi fare."
Rimango scioccata, come ha fatto a ricordare tutto, le foto sono inutili adesso, ma posso sempre fargli credere che sia successo davvero. Metto nella borsa quello che mi ha dato mio fratello, e torno dentro, dopo 10 min ecco arrivare John, appena mi vede si avvicina è furioso, inizia a urlare: "Che cavolo ci fai tu qui, cosa vuoi ancora, so quello che hai fatto, mi hai drogato, per portarmi a letto, ma perché cosa ti aspetti, non sarò mai tuo."
Rispondo ridendo: "Mio? E chi ti vuole, io voglio solo la tua rovina, figlio di papà." Esco le foto e gli e li lancio in faccia. Appena vede inizia a sbraitare: "Cosa? Sono fake, io non ho fatto nulla con te, nulla. Hai inscenato tutto, perfida strega come fa la dolce Alice a esserti amica."
Gli urlo: "Non nominare quella ragazzina viziata." Mentre lo dico entra Alice, mi guarda incredula, e dice: "John, Eliana, cosa sta succedendo qui, perché sarei viziata." Rispondo: "Perché sei solo una bambina senza spina dorsale, ami John da quando hai 12 anni, e non hai ancora trovato il coraggio di dirglielo." Alice e John si guardano, mentre estraggo la pistola che mi ha dato poco fa Nick dalla borsa e la punto contro John.