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7 Per fortuna c'è nonna


DEMI

Guardo mia nonna negli occhi, mentre le lacrime rigano il mio viso, piango e non riesco a smettere, nonna mi stringe forte a sé e mi dice: "Ora basta piangere Demetra, voglio sapere cosa ti succede? Cosa ti ha distrutta in questo modo."
Mi prendo di coraggio e gli racconto tutto: "Nonna, sulla terra ho conosciuto un angelo, il più bello e dolce angelo di sempre, si chiama Gian e mi sono innamorata di lui all'istante, mi manca già così tanto, mi devi aiutare nonna, devo tornare sulla terra e restarci, non posso fare a meno di lui, io lo amo nonna, aiutami per favore, non mi resti che tu, l'unica di cui posso fidarmi e su cui posso contare. Lo devo rivedere nonna. Ma papà mi tiene prigioniera nella mia stanza." Scoppio a piangere a dirotto, nonna mi abbraccia forte e mi dice: "Non piangere più nipote mia, ti aiuterò, non disperare rivedrai il tuo Gian." Nonna e l'unica che mi capisce, la sola su cui posso contare sin da sempre. Gli dico che voglio andare via subito, non voglio più stare qui nelle profondità dell'oceano, ma voglio tornare il prima possibile sulla terra da Gian. Nonna mi dice: "Prepara le tue cose, porta con te solo quello di cui non puoi farne a meno, e aspettami qui. Io vado a prendere alcune cose nella mia stanza, è tornò subito da te, mia dolcissima nipote."
Sorrido e rispondo a nonna: "D'accordo nonna, ti aspetto qui, ma tu fai veloce per favore." Abbraccio forte nonna e gli do un bacio sulla guancia. Nonna esce dalla mia stanza, io nel frattempo raccolgo tutte le pergamene con le mie poesie, le uniche cose a cui tengo di più, prendo anche una pietra d'ambra che mi aveva regalato il mio amico Gianeo, l'unica cosa che mi è rimasta di lui.
Io ne avevo data una a lui, chissà se c'è l'ha ancora.
Le avevamo prese vicino al castello frantumato della regina del Mar Baltico
Jūratė che secondo i racconti di nonna, si era innamorata del pescatore Kastytis. Ma al dio del tuono Perkūnas questa unione non piacque, si arrabbiò terribilmente. Perkūnas lanciò la sua freccia di fuoco contro il castello d'ambra di Jūratė e lo frantumò in infinite, piccole briciole. Il pescatore Kastytis, morì. La regina Jūratė, fu incatenata da Perkūnas ad una roccia sul fondo del mare. Quelle briciole sono diventate pietre d'ambra, molte di loro il mare li porta in superficie fin sulla sabbia.
Io e Gianeo avevamo nuotato fino al mare Baltico solo per prendere le pietre d'ambra dopo che nonna ci aveva raccontato questa bellissima storia. Questo è l'ultimo ricordo che ho del mio amico. Non ho altri ricordi avevo solo 70 anni per il mio mondo, ma 7 anni per quello umano, quando lui sparì, in fondo ero solo una bambina piccola. Metto da parte i miei ricordi passati e penso a Gian, presto sarò di nuovo sulla terra, spero di rivederlo e che non sia arrabbiato con me, per essere sparita.

GIAN

Sto riflettendo con in mano un bicchiere di whiskey, apro un cassetto della vetrina che si trova nell'enorme salotto di casa mia, prendo la pietra d'ambra che mi aveva dato Demetra quando eravamo piccoli, dopo che sua nonna Aria, ci aveva raccontato una bellissima storia, abbiamo nuotato fino al mar Baltico in cerca delle pietre d'ambra, anch'io ne avevo data una a lei, chissà se c'è l'ha ancora, questo è il mio ultimo ricordo con lei, avevo 100 anni per il mondo dell'oceano e solo 10 per il mondo umano, in fondo ero solo un bambino piccolo quando sua padre ha cambiato per sempre la mia vita .
Stringo la pietra tra le mani e penso a Demi, di cui sono sicuro sia la mia Demetra dopo quello che ho visto al mare.

Mi sento soffocare chiuso tra queste mura. Esco un attimo in giardino per prendere una boccata d'aria, ma continuo a pensare a quella scena, Demi che appena entra in mare diventa una sirena, e a quel delfino che l'ha chiamata Demetra. Chissà semmai tornerà da me, se mi dirà mai la verità, anche se desidero con tutto me stesso stare con lei, non ho la più pallida idea di come poterlo rendere possibile, non ci possiamo toccare, e poi gli dovrei raccontare la mia storia, dirgli chi sono veramente, ma soprattutto dirgli quello che suo padre ha fatto a me e alla mia famiglia, troverò mai il coraggio di parlare con lei. So soltanto che mi manca da morire. Mi sembra di diventare matto, non mi ero mai trovato in una situazione simile.

DEMI

Mentre aspetto che nonna torna da me, prendo una pergamena e scrivo le parole che mi stanno passando davanti agli occhi:

"Basta adesso dico basta a questo destino crudele, che mi complica ogni volta la vita, ma stavolta vinco io, non smetterò mai di credere all'amore mai, continuerò a sognare il mio principe azzurro Gian che presto mi verrà salvare, da questo tremendo vuoto che c'è in me. Con la sua dolcezza e il suo fascino romantico mi ha già catturato il cuore e mi porterà via con sé avvolgendomi nel suo amore, perché da quel giorno che saremo di nuovo insieme, l'amore saremo solo io e lui. Il mio cuore non dormirà mai, ogni notte saremo insieme per l'eternità e niente al mondo ci separerà. Ogni mattina ci sveglieremo insieme, sarò per lui la sua principessa, oggi più che mai sono convinta che al mondo esiste un Angelo anche per me è quell' Angelo l'ho già incontrato sulla terra ed è Gian, prima o poi incrocero di nuovo il suo sguardo è non lo lascerò mai più andare via. Lo terrò stretto a me con cura, tanto amore e gelosia e guai a chi proverà a portarmelo via, perché nessuno al mondo mi potrà portare via, il mio raggio di sole, la mia unica ragione di vita, la mia metà perfetta, perché da quel giorno che ci ritroveremo saremo una cosa sola per tutta la vita, gli unici protagonisti di una bellissima favola d'amore, la nostra favola.. Ti aspetterò per sempre amore mio. Molto presto le nostre strade si rincroceranno e io sarò sulla terra ad aspettarti finché non mi ritroverai. A presto amore mio.."

Ho appena finito di scrivere, metto la pergamena insieme alle altre, e nel frattempo la porta della mia stanza si apre e nonna che è tornata da me, ha dei sacchetti in mano, si avvicina a me, mi mette una mano sulla spalla e dice: "Sei pronta per partire piccola Demetra? Andiamo sulla terra, ti riporto dal tuo amore." Non riesco a credere alle sue parole, nonna verrà con me, sono incredula e gli dico: "Verrai davvero con me nonna? Comunque si sono pronta, prontissima. Partiamo." Non sto più nella pelle. Nonna mi dà una pozione e mi dice: "Bevila Demetra, ne berrò una anchio e tra qualche secondo saremo sulla terra ferma, dimmi solo il posto in cui dobbiamo andare." Gli rispondo subito: "Sul lungomare di Posillipo nonna, a Napoli." Nonna e io beviamo la pozione e alcuni secondi dopo, siamo a Posillipo, non mi sembra vero sono ritornata dove l'ho incontrato la prima volta, nonna mi dà la pozione rossa per diventare umana, la beve anche lei, ed ecco al posto delle code abbiamo le gambe, grazie al sacchetto magico abbiamo anche dei vestiti. Mi guardo intorno ma lui non c'è, lo cerco con gli occhi, ma non lo trovo. Guardo sugli scogli dove l'ho visto la prima volta, ma niente non c'è nemmeno li. Nonna mi guarda e mi chiede: "Cosa c'è Demetra, cerchi lui vero?" Rispondo con voce triste: "Si nonna, cerco lui, ma non c'è, forse non tornerà mai, penserà che l'ho preso in giro, perché sono sparita per giorni. Ma io lo aspetterò qui, tornerà prima o poi." Nonna mi guarda sbalordita e mi risponde: "Non dire stupidaggini Demetra, non puoi aspettare qui, ora troveremo una casa dove stare, e potrai venire qui tutti i giorni. Dai andiamo."
Una casa, nonna sembrava sapere molto della terra, così gli chiedo: "Nonna, sei già stata sulla terra, mi hai detto, ma non mi hai detto il perché." Nonna con un velo di malinconia mi risponde: "Perché quando ero giovane come te anch'io mi innamorai di un uomo e venni sulla terra, l'ho cercato l'ho trovato, ci siamo innamorati, avevamo una storia bellissima, finché lui non è diventato vecchio e morì. Io me ne ritornai giù nel oceano, mio padre mi ha fatto sposare tuo nonno è nacque tua madre, ma non ho mai dimenticato il mio primo unico vero amore Alessandro." Nonna scoppiò a piangere, l'abbraccio forte e gli dico: "Nonna, mia cara nonna, non mi hai mai detto nulla. E per questo che mi aiuti, ti è successa la stessa cosa che sta succedendo a me." Mi risponde: "Si, nipote mia. Devi però sapere che lui invecchierà velocemente, mentre tu ci metterai secoli." Gli rispondo: "Non mi importa nonna, voglio vivere questo amore il più a lungo possibile, senza pensare ad altro."

Mentre parlo con nonna da lontano vedo arrivare Gian in tutto il suo splendore. Lascio nonna da sola e corro più veloce che posso verso di lui, mi lancio sul suo collo è lo abbraccio. Ma lui con una velocità pazzesca mi respinge subito, e cade in ginocchio davanti a me, e mi dice con le lacrime agli occhi: "Stammi lontana Demi, non mi toccare più." Non riesco a capire il perché di quelle parole, quando noto delle ferite sanguinanti sul suo collo e gli chiedo: "Gian, perché hai quelle ferite, come te le sei procurate?" Stringe forte i denti dal dolore e mi risponde: "Sei stata tu Demi, appena mi tocchi mi bruci." Cosa? non riuscivo a credere a quello che stava dicendo Gian. Piangendo gli dico: "Io? È perché mai io dovrei farti del male?" Mi risponde: "Non è colpa tua Demi, sono allergico a tutto ciò che proviene dal mare, e tu eri nel mare." Non parlo più, sono senza parole, piango talmente forte da attirare l'attenzione di nonna.

GIAN

Sono andato sulla spiaggia per fare una passeggiata, con la speranza di rivederla, alzo lo sguardo verso il mare e la vedo, Demi è tornata, ero così felice di averla rivista, appena mi vede mi corre incontro e mi abbraccia, ma il suo abbraccio mi ha procurato delle bruciature al collo, questa volta mi sono bruciato di più delle altre volte. Quando ho spiegato a Demi che era colpa sua, pianse talmente forte da attirare l'attenzione della donna che era con lei. Sì avvicina a noi, abbraccia Demi e gli chiede cosa e successo. Demi gli racconta tutto. Poi la donna si avvicina a me e mi tocca una mano, mi brucio anche al suo tocco, la signora mi chiede gentilmente: "Scusami figliolo, devi rispondermi con sincerità, eri un tritone prima vero? Se è vero mi devi raccontare tutta la verità solo così potrò aiutarti." Demi mi guarda e aggiunge: "Gian, ti prego fidati di lei, lei è mia nonna Aria, ti aiuterà." Quando sento nonna Aria incominciò a piangere, mi ricordo di lei, così inizio a dirgli chi sono veramente e racconto tutta la mia storia, purtroppo so che ferirò Demi, ma non ho scelta se la nonna può aiutarmi devo raccontare tutto.

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