28 Gian il mio tutto
DEMI
Sono ancora rinchiusa in questa maledetta vasca, ma per fortuna gli scienziati sono andati via. Penso al mio Gian continuamente, con la coda colpisco più e più volte il vetro, ma è troppo resistente, nuoto fino alla superficie, ma appena porto la testa fuori dall' acqua, un raggio laser mi colpisce di striscio, provo a cambiare lato, ma mi ricolpisce, finisco in fondo alla vasca, atterrando sulla dura superficie sbatto la testa e perdo conoscenza.
GIAN
Entro dentro la stanza, quello che vedo mi sconvolge, sono disperato, davanti a me in un'enorme vasca di vetro c'è la mia Demi. Giace a terra sul fondo di quella maledetta vasca, mi avvicino a lei, e priva di sensi, del sangue fuoriesce dalla sua testa. Mi sento come se mi stessero strappando il cuore dal petto. Mi guardo intorno, cerco un modo per entrare nella vasca e raggiungere Demi, ma è troppo alta, guardo dappertutto finché trovo una scala dietro a uno scaffale, la prendo, l'appoggio sul vetro della vasca, salgo velocemente, ma quando provo a mettere la mano, un laser colpisce l'acqua, non mi ha preso perché non riesce a vedermi, ma ha sentito il rumore dell'acqua. Devo fare più attenzione, mi faccio furbo, essendo invisibile, non possono vedermi nemmeno le telecamere, scendo di nuovo dalla scala, mi avvicino al computer centrale, sono cresciuto sulla terra e come tutti gli umani ho frequentato le scuole, sono molto esperto di elettronica, entro nel sistema del computer e spengo le telecamere, disattivo i laser che sono posizionati sulla vasca e l'allarme. Risalgo sulla scala e entro in acqua, mi immergo e nuoto fino a raggiungere la mia Demi, controllo se è ancora viva.
Mi sento vuoto, ho il cuore a pezzi, le lacrime bagnano il mio viso, metto due dita sul suo collo per sentirne i battiti, controllo il respiro, e faccio un sospiro enorme, mi sento sollevato, la mia sirena è ancora viva, gli bacio delicatamente le labbra, cerco di rianimarla con la respirazione bocca a bocca, dopo un po' di tentativi finalmente apre gli occhi, mi guarda come solo lei sa guardarmi, mi lascio andare a un pianto di liberazione.
Ora devo portarla fuori da qui è molto debole. Per prima cosa gli do una pozione dell'invisibilità, appena è diventata invisibile la sollevò e la metto sulla mia schiena, gli dico di aggrapparsi al mio collo e di tenersi forte. Nuoto fino alla superficie e scendo giù per la scala. Appoggio Demi a terra e gli do la pozione per diventare umana. Mi assicuro che sta bene, e la carico sulle mie spalle.
Mi dirigo verso la porta, e porto Demi al sicuro fuori dall'acquario.
Cammino verso il bosco, lontano da occhi indiscreti. Metto Demi giù, e la faccio sdraiare sotto una grande quercia. Mi metto accanto a lei, gli accarezzo dolcemente il viso, gli sposto alcune ciocche dei suoi capelli che gli coprono il volto, dietro le orecchie, la guardo negli occhi, e gli dico: "Demi, amore mio, come ti senti. Cosa ti hanno fatto in quel laboratorio?" Mi risponde con il fiato corto e affannato: "Mi hanno catturata, e rinchiusa in quella vasca, ma urlando forte li ho fatti allontanare, e sono andati via, poi ho provato a liberarmi, dando delle fortissime codate alla vasca, ma senza successo, poi ho nuotato fino alla superficie, ma quando ho messo la testa fuori dall'acqua, un laser mi ha colpito di striscio, ho riprovato di nuovo, ma la seconda volta mi ha preso, e sono precipitata in fondo alla vasca perdendo conoscenza. Ma per fortuna sei arrivato tu amore mio, e mi hai salvato la vita ancora una volta."
La stringo forte a me..
DEMI
Il mio meraviglioso Gian mi tiene stretta tra le sue braccia, mi ha salvato ancora una volta la vita è il mio eroe, lo amo così tanto. Gian è il mio tutto, alzo il volto verso il suo e guardandolo negli occhi gli dico:
"Gian, amore mio, sei il mio tutto, non posso fare a meno di te. Mi sei mancato tantissimo. Ti ricordi come ci siamo conosciuti? Eravamo bambini. Poi il destino è stato crudele e ci ha separati. E da grandi ci siamo ritrovati, ti ricordi quando ci siamo incontrati la prima volta sulla terra, ovviamente sai com'è stato quando ti ho visto, quando ti ho incontrato, le nostre notti, i nostri baci, erano semplicemente meravigliosi, e ci siamo subito innamorati. È stato meraviglioso, quando mi tenevi tra le tue braccia, mi guardavi negli occhi, non potevo crederci che fosse tutto realtà, in quel momento hai iniziato a rubarmi il cuore. E quel momento che ricorderò per sempre mi ha dato la forza di resistere, e di non arrendermi, perché saresti venuto a salvarmi e sarei stata di nuovo tra le tue braccia. Mentre ero priva di sensi,
ho fatto un sogno in cui ti ho visto baciarmi, e mi tenevi stretta a te.
Sei il mio tutto Gian, non posso stare senza di te, non voglio più vivere senza di te, ti prometto che non mi allontaneró mai più, non mi caccerò mai più nei guai. Ti amo amore mio."
Gian mi abbraccia forte poi con voce dolce e piena d'amore mi dice:
"Mia meravigliosa Demi, ammetto che mi sono sentito perso senza di te, ti ho cercato come un disperato dappertutto, sono quasi morto quando ti ho vista ferita è priva di sensi in quella maledetta vasca. Ma ora grazie a Dio, sei qui con me. E ora se pensi che ti lascerò tutta sola, piccola, ti sbagli, tienimi per mano, e credimi Amore mio, io sono il tuo tritone, non ti lascerò mai più sola, voglio stare con te per sempre, non importa cosa ci riserverà il futuro, io e te per sempre. Io e te... Sei il mio tutto mia sirena, non posso fare a meno di te. Noi due ci apparteniamo. Ti amo immensamente Demi, mio stupendo amore."
Lo abbraccio forte e lo bacio.
Mi controlla la ferita, l' accarezza più volte con la mano, poi la bacia, è all'improvviso mi guarda confuso, lo guardo a mia volta egli chiedo: "Amore e tutto ok, non mi fa più male, sto meglio, stai tranquillo, Gian che hai?"
Fa un respiro profondo e mi risponde: "Demi, amore mio, sto bene stai tranquilla, sono solo molto confuso, è successa una cosa molto strana, ti ho accarezzato la ferita e lo baciata, e all'improvviso la ferita è sparita..."
Rispondo velocissima: "Tu mi hai appena guarito Gian, hai un dono bellissimo, ne dobbiamo parlare con nonna Aria quando ritorneremo in fondo all'oceano." Mi fa cenno di si con la testa, mi stringe a se, rimaniamo un po' sotto l'enorme albero, siamo ancora invisibili, e ci godiamo un po' di riposo, prima di tornare visibili e andare via, e ritornare nell'oceano..
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