11 L'atroce scoperta
GIAN
Sono le cinque del mattino, da quando Demi è andata via, nonna e io dormiamo pochissimo, ci alziamo prestissimo per preparci per andare a salvare la mia Demi è le sue sorelle.
Ho già preparato tutto, è sono in attesa che nonna Aria, finisce le pozioni magiche. Avverto nonna, che vado a correre sul lungomare. Esco di casa, e faccio un po' di jogging finché arrivò sul lungomare di Posillipo, corro avanti e indietro sulla spiaggia deserta, è ancora buio, finché non sento i versi di un delfino, mi giro e mi avvicino all'acqua, il delfino mi sembra familiare, mi avvicino ancora di più e gli chiedo nella speranza che sia lui: "Sei Delphi, l'amico di Demi? Io sono Gian, o meglio Gianeo il tritone, il ragazzo di Demi." Il delfino salta e gira su se stesso facendo dei versi di felicità, è mi risponde: "Si sono Delphi, e da ieri sera che aspetto di incontrare te o nonna Aria. Mi manda Demetra...." Lo interrompo subito e gli dico: "Demi, come sta la mia Demi? Dove si trova, cosa gli è successo. Perché non è ancora tornata da me?"
Delphi: "Stai calmo Gian, Demetra sta bene, però è stata rinchiusa insieme alle sue sorelle nelle prigioni marine. Mi ha mandato lei da te e nonna, devo darti due pergamene, una è solo per te, l'altra e anche per nonna Aria, dovete subito venire nel fondo dell'oceano, le ragazze hanno bisogno di voi." Saluto Delphi, e corro più veloce che posso a casa. Entro e vado da nonna in cucina dove sta preparando le pozioni magiche, gli racconto dell'incontro che ho appena fatto con Delphi e delle pergamene, inizio a leggere quella indirizzata a me, e una bellissima poesia d'amore:
"Stasera sono un po' triste, c'è un vuoto dentro me che mi porta via con sé, è un vuoto indescrivibile, rattrista il mio cuore, offusca la mia mente è una lacrima mi scende sul viso lentamente, leggiadra come una piuma, delicata come una tua carezza, dolce come un tuo bacio, man mano che il tempo passa, capisco il motivo di questa mia tristezza, è il vuoto che c'è dentro me, solo tu lo puoi colmare amore mio, vorrei tanto che già fossi qui accanto a me, per tenermi stretta a te, tra le tue forti braccia e guardarti intensamente negli occhi, mentre il mio cuore grida forte al tuo quanto ti ama... Non averti qui con me è dura, ma la mia fiducia aumenta giorno dopo giorno e mi auguro con tutto il cuore che un giorno non lontano tu riuscirai a trovarmi, è possiamo stare di nuovo per sempre vicini e non più lontani, e la tristezza che c'è oggi in me, svanirà per sempre grazie a te. Spero che verrai presto a cercarmi amore della mia vita. Mi manchi tantissimo e ti chiedo perdono per non averti ascoltando e fatto di testa mia. Ti amo immensamente mio dolcissimo Gian."
Delle lacrime scendano dai miei occhi e rigano il mio viso, il mio cuore diventa un groviglio di nodi, la mia Demi ha bisogno di me. Ritorno in me e iniziò a leggere la seconda pergamena ad alta voce in modo che anche nonna Aria possa sentirne il contenuto:
"Nonna, Gian, vi chiedo umilmente scusa per essere andata via senza dirvi nulla, ho sbagliato lo so, ma la voglia di salvare le mie sorelle è stata più forte di me.
Una volta arrivata nelle profondità del mare, quelli che credevo fossero ni miei genitori mi hanno trattato male, e rinchiusa insieme alle mie sorelle nelle prigioni, sorvegliate dalle sue guardie. Una volta riviste e abbracciate le mie sorelline Cristal e Corallina, che sono molto dimagrite e sciupate, mi hanno raccontato un atroce verità che ora vi racconterò. Subito dopo la partenza mia e di nonna Aria, papà diede ordine di cercarci ma senza alcun risultato. Era talmente furioso che urlava contro le guardie. Poi rimase da solo con mamma, Cristal e Corallina erano nascoste dietro a un muro e riuscirono a sentire tutto quello che si sono detti scoprendo così la verità che nessuno avrebbe mai pensato, mamma è papà in realtà non erano i nostri veri genitori, ma due impostori che tantissimi anni fa avevamo ucciso i nostri veri genitori, e hanno preso la loro somiglianza grazie alla magia, il padre di Gianeo il re Nerus aveva scoperto la verità, ed per questo che è stato ucciso insieme alla sua famiglia, per fortuna non ha mai scoperto che sei ancora vivo Gian.
Mentre le mie sorelle erano nascoste e ascoltavano, gli impostori per un attimo presero il loro vero aspetto, ed è così che Cristal e Corallina hanno scoperto che mamma e papà in realtà erano il terribile Oceanus il tritone con un solo occhio, il più malvagio e malefico tritone di tutto l'oceano, e di sua moglie la sirena strega con il viso bruciato, la più malvagia sirena di tutto l'oceano, che un tempo molto lontano, prima della nostra nascita, i miei nonni avevano mandato in esilio. Ma purtroppo erano tornati per vendicarsi, hanno ucciso i miei genitori e la famiglia di Gian, e per tutti questi anni ci hanno ingannati tutti. Quando si sono resi conto che le mie sorelline hanno visto è sentito tutto le hanno rinchiuse, in attesa di ucciderle... Vi chiedo aiuto, fate il più presto possibile, non lasciate l'oceano nelle mani di questi due impostori malvagi... Venite a salvarci e a salvare il mondo marino.
Vi aspetto e ho tanta fiducia in voi..
Mi mancate tanto vi amo immensamente.
Con affetto Demi."
Nonna Aria è in preda al dolore, non riesce a capacitarsi da quello che ho appena letto, e sinceramente nemmeno io. Le ragazze e l'intero oceano sono in pericolo. Nonna corre in cucina per ultimare le pozioni, la raggiungo, mi guarda con aria molto preoccupata e mi dice: "Sentì ragazzo mio, quei due impostori sono gli esseri più malvagi dell'oceano, tantissimi anni fa io e mio marito il nonno di Demetra li avevamo esiliati a caro prezzo, mio marito perse la vita. Non posso credere che per tutti questi anni ho vissuto con loro credendo che fossero mio genero e mia figlia, quei mostri mi hanno portato via la mia bambina e mio genero e io non me ne sono accorta, non permetterò loro di portarmi via le mie ragazze. Devi aiutarmi Gianeo, li dobbiamo esiliare di nuovo, perché purtroppo nessuno li può uccidere tranne il tritone dal cuore d'oro, che ha il dono di trasformarsi nel tritone più forte e gigante di tutti i tempi, ma nessuno sa chi è, e dove vive. È una leggenda o se esiste veramente, o se ancora deve nascere non è dato sapersi.
Io ho finito di preparare le pozioni magiche, prendo il libro degli incantesimi e andiamo nelle profondità dell'oceano a salvare le ragazze è il mondo marino."
Rimango senza parole per qualche secondo e poi rispondo a nonna: "Se sarà necessario troveremo questo tritone, se esiste dovrà pure essere da qualche parte, ma adesso andiamo, rivoglio la mia amata Demi tra le mie braccia."
Prendiamo tutto quello che ci serve, chiudo la porta di casa, e andiamo sul lungomare, per fortuna e inverno è il mare è deserto, facciamo molta attenzione è entriamo in mare, nuotiamo un po', quando siamo abbastanza lontani dalla superficie, beviamo la pozione blu che ci restituisce le nostre bellissime code.
DEMI
Ho passato la notte a pensare al mio Gian, chissà se Delphi è riuscito a consegnare le mie pergamene. Le mie sorelline piangono ininterrottamente, è impossibile calmarle. Mi avvicino a loro, le abbraccio forte forte, cercando di consolarle da buona sorella maggiore, ma purtroppo anche io soffro tantissimo, scoprire dopo tutti questi anni che i miei veri genitori sono morti, e sono cresciuta con degli impostori malvagi, mi fa molto arrabbiare, come abbiamo potuto tutti quanti non accorgerci che erano degli impostori.
Non faccio che chiedermi dove sono morti, e quando precisamente. Ma una cosa purtroppo e chiara ero solo una bambina piccola quando il padre di Gianeo scoprì la verità e fu ucciso con tutta la sua famiglia per questo, in poche parole siamo cresciute con gli esseri più malvagi dell'oceano. Non riesco a darmi pace e penso al mio amore, a quanto mi manca e quanto lo vorrei stringere forte a me. L'unica cosa che mi resta e continuare a sperare che Delphi abbia consegnato le pergamene e a breve Gian e nonna Aria saranno da noi. Provo a chiudere gli occhi per riposare un po' ma non ci riesco sono molto agitata.
GIAN
Nuotiamo sempre più in profondità, per me è la prima volta che scendo nel fondale marino, da quando sono finito sulla terra ferma, è una sensazione unica e immensa, che purtroppo non riesco a godermi perché sono molto preoccupato per la mia dolcissima Demi e per le sue sorelle. Nonna Aria si avvicina a me e mi dice: "Gianeo, figliolo siamo quasi arrivati al castello, dobbiamo essere molto cauti e fare tantissima attenzione, non dobbiamo farci notare altrimenti sarà la fine. Seguimi silenziosamente e sii molto prudente." Gli rispondo: "Non ti preoccupare nonna Aria, farò molta attenzione è sarò molto prudente, contaci." Dopo qualche minuto ci viene incontro Delphi, che appena ci vede nuota velocemente verso di noi, e salta tra le braccia di nonna Aria, e dice: "Nonna, nonna Aria finalmente sei venuta, Demetra e le sue sorelle hanno bisogno di te." Nonna gli risponde: "Sono qui Delphi, io e Gianeo faremo di tutto per liberarle, stai tranquillo." Poi Delphi si rivolge a me e dice: "Caro Gianeo, che bello rivederti, appena Demetra ti vedrà ne sarà felicissima, gli manchi tantissimo." Gli rispondo: "Anche a me Demi, manca tantissimo. Adesso andiamo a liberare le ragazze. Portaci alla prigione delle tre sorelle Delphi." Con voce triste e cupa Delphi mi risponde: "Vi ci porto volentieri, ma purtroppo ci sono tantissime guardie che sorvegliano la prigione, è impossibile passare inosservati, l'ultima volta che ci sono stato e ho preso le pergamene che ti ho consegnato Gianeo, per miracolo non mi hanno scoperto. Bisogna fare molta,ma molta attenzione." Nonna Aria ci guarda entrambi e dice: "State tranquilli, questa notte quando tutti dormiranno, Gianeo e io prenderemo la pozione dell'invisibilità, farò un incantesimo alle guardie per addormentare, prenderemo la chiave a uno di loro, apriremo la prigione, faremo bere la pozione dell'invisibilità alle tre sorelle e scapperemo prima che qualcuno se ne accorgerà."
Delphi e io siamo d'accordo con nonna Aria. Mentre aspettiamo che tutti dormono, Nonna, Delphi e io ci nascondiamo dentro a un relitto affondato di una nave, accanto a delle rocce.. Durante l'attesa non faccio che pensare al mio dolcissimo amore. Non vedo l'ora di rivederla e stringerla forte tra le mie braccia per non lasciarla mai più, la amo talmente tanto che darei la vita per lei. Alzo lo sguardo verso nonna Aria e Delphi, e noto che sono visibilmente angosciati, mi avvicino a loro, cerco di tranquillizzarli, ma purtroppo non ci riesco perché anch'io sono del loro stesso umore. Intanto Delphi esce per controllare la situazione, per poi tornare qualche minuto dopo, e ci da il via libera per andare dalle ragazze.
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