Notizie e visite inaspettate
Eccomi di nuovo qua con un capitolo nuovo nuovo e super importante!
Grandi novità e sviluppi interessanti in arrivo!
Non dico altro!
Fatemi sapere cosa ne pensate!
Aspetto i vostri commenti
un bacio
Mel
NOTIZIE E VISITE INASPETTATE
POV HERMIONE
"Signorina Granger, prego, entri pure" mi dice la segretaria del medimago Forst, uno dei pochi che esercita in Cornovaglia.
"Buon giorno Signorina Granger, cosa la porta qui da me?" mi chiede sorridente l'uomo sulla sessantina che indossa il camice tipico dei medimaghi.
"Ho dei dolori allo stomaco da vari giorni. E' simile al senso di nausea ma non penso si tratti di ciò visto che non ho mangiato niente nei giorni scorsi. Inoltre dormo poco, sono stanca e affaticata. Diciamo che non sto passando un momento molto semplice, emotivamente parlando" gli confesso.
"Allora si tolga pure i vestiti e si sdrai sul lettino che le faccio una visita completa". Eseguo i suoi ordini e mi stendo sul materassino in pelle.
Il dottor Forst inizia a far scorrere la sua bacchetta su tutto il mio corpo mentre, con sguardo concentrato, mormora sottovoce delle formule latine.
Lo vedo guardarmi sorpreso e poi riprendere il suo lavoro.
"Dottore, c'è qualcosa che no va?" gli chiedo un po' preoccupata.
"Non so come dirglielo. Immagino, signorina, che lei non sospetti niente." mi dice dubbioso.
"Lei è incinta, Signorina Granger. Il concepimento è recente ma non c'è alcun dubbio sulla sua gravidanza" mi riferisce chiaro.
Mio dio! Incinta!
Un bambino mio.
Un bambino mio e di Draco.
Un bambino nato dall'unica notte di amore che abbiamo trascorso insieme.
Un frutto dell'Amore vero. O almeno del mio Amore vero.
Mi accarezzo la pancia emozionata mentre sento scorrere delle lacrime sulle mie guance calde.
Non avevo assolutamente pensato a questa evenienza.
Ricordo bene che Draco ha recitato l'incantesimo contraccettivo la prima volta che abbiamo fatto l'amore ma poi, presi dalla passione, ci siamo scordati entrambi di far caso a questo.
Questo bambino non è stato progettato ma è una delle cose più belle che mi potesse succedere.
Soprattutto in questo momento.
Un pezzo di Draco è qui con me.
"Signorina Granger, ora però deve cambiare le sue abitudini. Deve mangiare regolarmente, seguendo una dieta sana, e riposare almeno otto ore a notte. Il bambino, per crescere regolarmente deve vivere in un ambiente equilibrato. Mi raccomando." mi riferisce il dottore, strappandomi dai miei pensieri.
"Le prescrivo anche queste pozioni ricostituenti da prendere in questi primi giorni per assestare il suo stato fisico" mi dice il dottore consegnandomi delle ampolline.
"La ringrazio davvero Dottore. Non poteva darmi notizia più bella in questo momento." gli confesso stringendogli la mano, con la voce incrinata dall'emozione.
"E' davvero bello dare queste notizie, soprattutto se vengono accolte con tale entusiasmo" mi rassicura sorridendo.
"Ci vediamo tra un mese e mezzo, Signorina Granger. Buona giornata."
"Buona giornata a lei, dottor Forst"
Nel pomeriggio, dopo aver mangiato in un ristorantino tipico vicino all'ambulatorio del dottore e dopo aver fatto il viaggio in auto, mi ritrovo di fronte a Villa Ginestra, molto più felice di come ne sono uscita stamattina.
Parcheggio vicino alla staccionata dell'orto e mi avvicino all'ingresso principale.
Sulla poltroncina verde salvia imbottita vicino alla porta d'ingresso siede compostamente Narcissa Malfoy intenta a osservare la natura che la circonda. L'ultima persona che mi aspettavo di trovare qui.
Mi schiarisco la voce per richiamare la sua attenzione mentre mi avvicino cauta.
"Salve Signora Malfoy. Non vorrei sembrarle maleducata ma posso chiederle cosa ci fa qui a casa mia?"
"Buongiorno Signorina Granger. Mi trovo qui per un motivo davvero importante, forse è meglio parlarne davanti a una tazza di the, sarebbe possibile?" mi chiede sorridendo.
Annuisco confusa e le faccio strada verso il salotto di casa.
Cosa ci fa qui la madre di Draco?
Ha forse scoperto la nostra relazione a New York e, non essendo d'accordo, mi vuole convincere a lasciar stare suo figlio?
Non so proprio cosa aspettarmi da lei.
Prendo il bollitore che fischia e verso il liquido nelle tazze.
Con un vassoio le porto sul tavolino basso in vimini del salotto, proprio di fronte a dove mi aspetta Narcissa.
"Prima di incominciare a parlare, le posso chiedere un favore, Signorina Granger?" mi chiede serie e io in risposta annuisco in attesa.
"Mi dia del tu, mi chiami Narcissa. Dopo quello che le dirò, la confidenza fra noi sarà il minimo" mi dice convinta, sorridendo furbescamente.
"Va bene, se è quello che desideri. Chiamami anche tu Hermione e dammi del tu." le sorrido in risposta. Non avevo mai parlato prima con Narcissa Malfoy ma sicuramente me la immaginavo molto diversa, più austera, rigida, fredda.
Invece fin ora si è dimostrata solare e aperta al dialogo.
"Hermione, devi sapere che da qualche mese mi sono trasferita in una delle ville dei Black, più intima e riservata rispetto al grande e opulento Manor. Dopotutto è da un po' che vivo sola e quel palazzo era troppo grande per me. Proprio ieri però sono tornata lì per prendere le ultime cose che avevo dimenticato. E sono passata anche dalla mia amata biblioteca. Devi sapere che lì si trova l'arazzo di famiglia che raffigura tutti i membri della famiglia, defunti, viventi o in procinto di nascere."
"Sotto il nome di Draco è comparso un nuovo germoglio, simbolo di procreazione, e vicino ad esso si trova il tuo nome, Hermione"
"Aspetti l'erede dei Malfoy. Non so se con questa confessione ti ho sconvolto o ne eri già a conoscenza ma ci tenevo a parlarne prima con te che con mio figlio. E' da molto che non ci sentiamo e non sapevo come affrontare questo argomento con lui. Forse tu mi puoi dare più informazioni su questa storia" mi dice con un sorriso furbo.
"Ho scoperto della gravidanza proprio questa mattina. Ero andata per farmi prescrivere delle pozioni visto che ho fatto fatica a mangiare e a dormire in questi giorni e poi, inaspettatamente, ho scoperto del bambino."
"Io e Draco ci siamo rincontrati a New York, per caso, al MoMa. Ci siamo subito trovati bene, in sintonia, e ci siamo frequentati molto durante i giorni in cui ho soggiornato lì. Io mi sono innamorata di lui, perdutamente. Mi sono innamorata della sua inaspettata gentilezza, del suo senso dell'umorismo, della sua intelligenza. Mi sono innamorata anche dei suoi occhi, delle sue mani grandi ma delicate, dei suoi capelli morbidi. Ho amato ogni suo aspetto che mi ha mostrato, sia quelli splendidi che quelli un po' meno, come la sua arroganza, il suo ego spropositato, il suo lavoro ingombrante e impegnativo. Ora non mi vergogno né imbarazzo a dirlo perché da questo amore è iniziato qualcosa di nuovo, inaspettato, ma bellissimo" le dico accarezzandomi lievemente il ventre. Non ha senso mentire proprio ora e poi penso che una madre, una futura nonna, è giusto che sappia la verità.
"Io dovevo ripartire per l'Inghilterra e gli ho confessato i miei sentimenti ma Draco sembra non ricambiare. Non mi ha fermato. Non mi ha detto nulla." le confesso dispiaciuta.
"Vedrai che tutto si risolverà per il meglio, te lo assicuro" mi risponde Narcissa mentre mi accarezza il braccio con l'intenzione di confortarmi.
**
Trascorriamo tutto il pomeriggio a chiacchierare e a confrontarci su vari temi o raccontandoci aneddoti su conoscenze in comune.
E presto giunge la sera.
"Si è fatto tardi. Forse è meglio che tolgo il disturbo" mi dice Narcissa a un certo punto.
"No, Narcissa. Ormai è tardi, sarai stanca, fermati qui per questa notte, mi farebbe molto piacere" le dico sincera.
"Se per te non è un problema allora mi fermo volentieri. In effetti sono abbastanza stanca, e anche un po' affamata se devo ammetterlo." mi sorride imbarazzata.
Cuciniamo un piatto di pasta veloce e leggiamo insieme delle poesie che piacciono a entrambe prima di andare a letto per una nottata di meritato riposo.
Io e il mio fagiolino, il nostro fagiolino.
Non dormirò più sola ora.
POV DRACO
Ad Hogwarts tutto è andato per il meglio.
La McGranitt è stata molto gentile e disponibile a offrirmi un po' del suo tempo per fare questa intervista a due.
Canon, che ora lavora come inviato per la Gazzetta del Profeta, doveva un favore a Blaise così ha accettato volentieri di scrivere un articolo sul mio ruolo nella guerra per sdebitarsi con il mio amico.
L'articolo uscirà domani e sono davvero curioso di vedere il pandemonio che si scatenerà.
Peccato che sarò già in viaggio per raggiungere Hermione. Mi sarebbe davvero piaciuto andare al Ministero a sentire cosa avevano da dire sulla novità.
Dopo aver fatto un giro per i sotterranei per ricordare i bei tempi nella scuola mi smaterializzo fuori dai cancelli del Manor.
Appena tocco piede sul terreno i battenti si spalancano per lasciarmi il passaggio, riconoscendo il sangue Malfoy che scorre nelle mie vene.
Raggiungo il portone principale e trovo già un elfo che mi aspetta sulla soglia.
"Ben tornato, padroncino Draco. E' un grande piacere rivederla, signore." mi dice, quello che riconosco essere Grinf, mentre si inchina ripetutamente toccando il pavimento con il lungo naso.
"Va bene così, Grinf. E' un piacere anche per me rivederti. Poteresti ora avvisare mia madre per dirle che sono venuto a farle visita?" gli chiedo educatamente.
"La signora non è qui, Padroncino. Ora vive in una delle proprietà dei Black. E' passata ieri per prendere delle cose e poi ci ha avvisati che sarebbe andata a far visita a una persona importante. Ma non ha detto altro." mi riferisce Grinf.
Che strano! Non sapevo che si fosse trasferita. In effetti è un po' che non mi faccio sentire ma pensavo che mi avrebbe avvisato di un tale cambiamento!
"Bhe, allora mi fermerò qui per cena e per la nottata e domani mattina ripartirò. Se non dovesse essere ancora tornata le lascerò una lettera."
"A che ora desidera che venga servita la cena?" mi chiede l'elfo ossequioso.
"Per le otto. Ora me ne vado in camera a rinfrescarmi."
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