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Last moments with you

ciao a tutti!

Eccoci con un capitolo davvero davvero importante e di svolta!

Spero vi possa piacere ed emozionare almeno un decimo di quando ha fatto con me mentre lo scrivevo.

Un bacio a tutti!

Mel

PS: ovviamente non vedo l'ora di leggere cosa ne pensate, attraverso i vostri adorabili commenti!

PPS: fatemi sapere cosa pensate del look che ho creato per Herm in questo capitolo!

Buona lettura!



LAST MOMENTS WITH YOU

La mattina seguente mi alzai presto, feci una doccia veloce e indossai un paio di morbidi jeans, una maglietta ricamata color rosa chiaro e delle ballerine nere con le stringhe.

Era proprio una bella giornata, soleggiata ma fresca, perfetta per fare una bella passeggiata tranquilla.

Prendo uno zainetto con la guida della città e scendo nella hall dell'hotel diretta al One World Trade Center.

Ieri sera, dopo la cena, Ginny e Blaise hanno preso un taxi per tornare ne loro appartamento mentre Draco si offerto di dividerne uno con me per riaccompagnarmi al Plaza.

E' stato gentile e galante come sempre anche se sembrava un po' pensieroso.

Ci siamo salutati con un bacio sulla guancia come la sera precedente e come allora l'ho sognato per tutta la notte.

Mi è entrato sottopelle, è diventato il centro dei miei pensieri in così poco tempo che non lo credo ancora possibile.

Lui è sempre così attento e dolce, sembra essere felice in mia presenza ma non sono sicura delle sue emozioni.

Ho paura di esporre il mio cuore e i miei sentimenti al giudizio altrui, anche se questo dovesse essere di Draco.

Ho paura di soffrire, di essermi illusa, di poter tornare a casa sola e con il cuore spezzato.

Nei giorni seguenti visitai il Guggenheim Museum con la sua magnifica architettura e le sue innumerevoli opere di Kandinskij, presi parte a una bellissima seduta di joga a bryant park.

Raggiunsi Ginny alla Columbia per un pranzo insieme e mi fece assistere a una divertente e festosa esibizione di un coro gospel ad Harlem.

Andai a vedere un musical a Broadway accompagnata da Blaise che scoprii essere un grande estimatore del genere.

Passai una giornata intera sulla Fifth Avenue per un'estenuante seduta di shopping.

Draco per giorni si fece sentire solo via messaggio troppo impegnato al MoMa con l'apertura di una nuova mostra temporanea su Escher.

Sentii molto la sua mancanza.

Mi mancava il suo sorriso sincero, i suoi modi gentili e il suo strato senso dell'umorismo.

Dopo interminabili giorni mi invitò per una passeggiata sul Ponte di Brooklyn e per una visita al Botanic Garden.

Mi parlò con entusiasmo del grande successo della mostra e io lo ascoltai con interesse, beandomi di ogni sua parola, ogni suo gesto, ogni sua gentilezza.

Mi inebriai con il suo profumo deciso e speziato e il mio cuore tamburellò a un ritmo forsennato per tutto il tempo.

Draco mi faceva sentire speciale, apprezzata, desiderata anche con la sua sola presenza e con il suo sguardo chiarissimo ma allo stesso tempo bollente.

Andammo tutti e quattro insieme allo Yankee Stadium per assistere a una partita di baseball.

Ginny, Blaise e Draco sono dei tifosi sfegatati e hanno passato tutto il tempo a parlare di passaggi, battute e lanci. Io, da vera inesperta, ho passato tutto il pomeriggio a cercare di capire qualcosa del gioco, ovviamente senza avere successo. Ma ormai ci sono abituata dopo anni e anni ad assistere a partite di Quidditch senza il minimo interesse per i successi sportivi della mia squadra!

Passai dei bellissimi momenti con Ginny, con Blaise, che scoprii essere un vero ragazzo d'oro perfetto per la mia amica, e soprattutto con Draco.

E in men che non si dica arrivò il giorno prima della mia partenza per il ritorno a Londra.

Mi svegliai alle dieci e trovai sul telefono un messaggio di Draco.

Un sorriso spontaneo mi sortì immediatamente sulle labbra e mi affrettai ad aprire la casella per scoprirne il contenuto.

Da Draco:

Tieniti libera per stasera!

Ti passo a prendere alle sette al Plaza.

Vestiti elegante per la tua ultima serata nella Grande Mela.

Non vedo l'ora di vederti.

Baci

Draco

O mio Dio! Ho sperato fino all'ultimo di poter passare i miei ultimi momenti a NY con lui ma avevo quasi perso le speranze visto che non avevo ricevuto suoi inviti.

E invece eccolo qui, a sorprendermi all'ultimo minuto.

Chiamo subito Ginny! Ho bisogno della mia amica per trovare l'outfit perfetto per stasera!

**

Dopo ore e ore di ricerche finalmente ho trovato l'abito perfetto, un Elie Saab color cipria, di chiffon che mi fa sentire una vera principessa.

Nonna sarebbe contenta di come ho speso i soldi che mi ha lasciato! Lei era una vera modaiola ai suoi tempi ed è rimasta interessata alla moda anche quando non era più giovane partecipando alle sfilate che si volgevano a Parigi grazie a delle conoscenze nel settore.

Ginny mi aiuta ad arricciare i capelli e a raccoglierli dietro in una pettinatura intricata. Mi trucca in modo leggero sugli occhi e mi mette invece un rossetto rosso scuro sulle labbra.

Riesco finalmente ad essere pronta circa un quarto d'ora prima dell'arrivo di Draco.

Ginny mi augura buona fortuna e mi suggerisce trucchetti per sedurre l'ex serpeverde mentre io scoppio a ridere imbarazzata.

Alle sette in punto mi faccio trovare nella hall.

Draco è già lì, perfetto nel suo smoking nero accompagnato da un farfallino, con un sorriso smagliante sul viso.

Mi tende una mano come invito e io gliela stringo emozionata dalla situazione.

Io e lui, elegantissimi entrambi, pronti a passare una serata speciale di addio.

Sono allo stesso tempo eccitata e dispiaciuta. Non vedo l'ora di scoprire cosa ha organizzato Draco per salutarci ma non voglio neanche pensare che domani sera ci separi un oceano.

Incrocia le mie dita con le sue e mi conduce in una stradina vicina all'entrata per smaterializzarci.

Mi stringe contro il suo petto e sento lo strappo tipico della materializzazione.

Quando arriviamo a destinazione non voglio staccarmi dal calore confortante delle sue braccia strette intorno ai miei fianchi ma mi sforzo di volgere il mio sguardo verso il nuovo ambente.

Io e Draco ci troviamo in un ascensore elegante con un grande specchio e pareti dorate.

Poco dopo il suono di un campanello ci comunica che siamo arrivati al piano selezionato.

Le porte si aprono e ci troviamo in una sala lussuosa di un ristorante.

"Benvenuta a Le Bernardin, Hermione"mi sussurra Draco nell'orecchio facendomi venire la pelle d'oca sulle spalle scoperte.

Ci troviamo davvero nel ristorante più lussuoso di New York? Prima di partire avevo pensato di prenotare un tavolo per fare un'esperienza speciale in città ma mi avevano risposto che i tavoli erano tutti prenotati almeno per i prossimi quattro mesi.

"Come hai fatto a trovare un tavolo in così poco tempo?" Chiedo stupita a Draco.

"Mi sottovaluti, tesoro. Qui ho sempre un tavolo riservato per me, Hermione. Ricordi quando ti dissi che non mangio quasi mai a casa? Ecco, ceno più spesso qui che all'attico, in verità" mi risponde.

Una cameriera ci accompagna al nostro tavolo, posizionato in un angolo abbastanza appartato della sala.

Draco mi sposta la sedia e mi fa accomodare.

Gli sorrido emozionata quando me lo trovo davanti con i suoi occhi luminosi e ridenti.

Allunga una mano e stringe la mia sopra al tavolo.

Decidiamo di prendere un piatto di ostriche e tonno alla griglia di secondo.

Mangiamo in silenzioso imbarazzo guardandoci sfuggevolmente l'un l'altro.

Quando accidentalmente le nostre mani si sfiorano sul piccolo tavolo entrambi le ritraiamo tempestivamente come percorsi da corrente.

É un clima di deliziosa ma estenuante tensione verso qualcosa a me ignoto.

"Mi concederesti questo ballo, Hermione" mi chiede Draco dopo che il cameriere ha ritirato i nostri piatti.

Allunga la sua mano per sottolineare il suo invito e io la afferro senza indugio.

"Con gran piacere. Ma ti avviso fin da subito che sono una pessima ballerina" gli confesso abbassando lo sguardo imbarazzata.

Ci allontaniamo, mano nella mano, dal tavolo per raggiungere lo spazio centrale della sala dove altre coppie si stanno già muovendo al ritmo dolce della musica del pianoforte.

Draco stinge una mano nella sua e appoggia l'altra sul mio fianco. Io appoggio la mano sulla sua spalla forte e accosto la testa al suo petto ampio.

Iniziamo a dondolarci seguendo la melodia classica e sento il mio orecchio sento il battito del suo cuore accelerato.

Gli accarezzo la spalla fino a giungere al collo e alla base sei suoi capelli mentre lui appoggia la sua fronte sul mio capo baciandomi dolcemente i capelli.

Mi prende il mento con una mano e mi solleva il volto fino a portare i nostri sguardi uno di fronte all'altro.

Mi specchio nei suoi occhi limpidi e ridenti e lo vedo avvicinarsi sempre più a me fino a che i nostri respiri non diventano un tutt'uno.

Le sue labbra sono sempre più vicine fino a che non incontrano vogliose le mie che non aspettavano altro se non incontrare le sue perfette compagne.

Il bacio, inizialmente dolce, diventa sempre più appassionato.

E' da così tanto che lo desidero che non riesco più a staccarmi da lui ora che l'ho ottenuto.

Prende il mio viso fra le sue mani grandi, accarezzando dolcemente con i pollici le mie guance arrossate e io stringo fra le mie dita i suoi morbidi capelli.

Dopo un tempo per me indeterminato interrompiamo il nostro bacio mantenendo però uniti i nostri sguardi.

"E' da così tanto che ti desideravo, Piccola" mi sussurra dolce.

"E' stato così bello, Draco" gli rispondo intraprendente.

Draco mi conduce all'ingresso dove abbiamo lasciato i soprabiti, paga velocemente il conto e mi conduce all'ascensore dove siamo giunti poche ore fa.

Mi stringe al suo petto e ci smaterializziamo.

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