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Izuku non ne poteva più di quello stallo che gli stava solo dilaniando il cuore.

Voleva Katsuki anche se questo avrebbe implicato di essere usato. Avrebbe preferito essere usato che stare senza di lui, perché quando erano insieme si sentiva finalmente completo, come se il su cuore fosse un puzzle a cui manca un pezzo per essere completato e quel pezzo è proprio il biondo.

Avrebbe sopportato anche di essere di nuovo tradito, lo avrebbe lasciato andare con chiunque se poi alla fine fosse tornato da lui.

E con quei pensieri in testa, Izuku si alzò dal letto in cui si era nascosto nelle ultime ore per scappare da chiunque gli volesse chiedere come stesse, per correre dal ragazzo dei suoi sogni.

Katsuki invece era in camera di Eijirou.

La giornata era stata più pesante del solito, da un po' di tempo non riusciva più a tollerare i bisbigli che lo seguivano come una costante. Le ragazze lo avevano preso di mira, dopo che Ochaco era andata a piangere da loro affranta per il trattamento subito dal biondo.

Lui voleva solo Izuku e non capiva neanche più le ragioni per cui avesse preso a frequentare la ragazza. Aveva sempre avuto timore dell'opinione altrui e aveva messo da parte tale paura per il verdino, ma tutto gli si era ritorto contro, lasciandolo alla fine in balia di quello che lui temeva di più.

O almeno, aveva pensato che quello fosse quello che temeva di più, non aveva mai pensato che Izuku lo avrebbe mai potuto allontanare e ora che non lo aveva più accanto, gli sembrava di aver perso una parte importante di sé stesso.

Gli mancava, ma non poteva farci nulla, glielo aveva detto, non si fidava più di lui e Katsuki non sapeva come risolvere questo problema se non lasciargli il tempo di pensare e decidere come affrontare di nuovo la loro relazione.

«Avanti Bakubro, devi riprenderti.» gli disse il rosso osservandolo e notando le occhiaie che gli si erano formate sotto gli occhi.

«Non m'importa più di nulla, ho fatto una cazzata e adesso ne pago le conseguenze. Me lo merito.» rispose il biondo cercando di rimanere impassibile, nonostante sentisse le lacrime bruciargli gli occhi, bramose di uscire.

«Kacchan.»

La voce di Izuku che urlava il nome di Katsuki per tutto il territorio, lo fece alzare dal letto del rosso pronto a correre dal proprietario di quella voce.

«Deku?» lo chiamò senza che il verdino potesse sentirlo.

«Bakubro, non sbagliare di nuovo o rischi di perderlo per sempre.» Eijirou uscì dalla stanza, «È qui dentro.» disse al verdino indicandogli la porta oltre la cui Katsuki aspettava.

«Kacchan, scusami.» urlò Izuku spalancando la porta e fiondandovisi dentro per correre tra le braccia del biondo, «Torna da me, io farò qualunque cosa, ma non mi lasciare più. È tutta colpa mia, perdonami Kacchan.»

Il maggiore dei due si staccò dall'abbraccio del verdino per poterlo guardare negli occhi e li vide colmi di lacrime e i sensi di colpa tornarono prepotenti a farsi strada nel suo cuore.

«Izuku, ma cosa stai dicendo? Non è mai stata colpa tua, ma mia che mi sono fatto assalire dalla paura e dal senso d'inadeguatezza. Tu sei così bello, sia dentro che fuori che mi sono sentito come un verme che striscia al tuo fianco. Non sono degno di amarti. Guarda cosa ho fatto quando ti avevo al mio fianco. Non voglio più farti del male.» disse Katsuki cercando di asciugare gli occhi del verdino che continuavano a lacrimare.

«Non m'importa se mi farai di nuovo male, io non posso stare senza di te e se questo vuol dire che tu stia insieme ad altri perché solo io non ti basto, a me va bene, ma non lasciarmi mai più. Voglio che torni da me. Ti prego.» continuava a farneticare aggrappandosi forte alla maglia del maggiore, «Io ti amo.» sussurrò cercando di baciarlo.

«Deku, fermati.» lo interruppe il biondo, incredulo alle parole del minore, «Io non voglio più stare con nessuno.»

E il cuore di Izuku sembrò per un attimo infrangersi.

«Io ti amo e voglio stare con te, ma non voglio più che qualcuno si metta tra di noi, neanche se è per nascondere la nostra relazione. È stata la scelta peggiore che potessi fare nella mia vita. Ho fatto del male all'unica persona di cui m'importa veramente, ovvero te, ma non voglio neanche tornare a come era prima la nostra storia. Tu ti meriti il mondo, il cielo e anche l'universo, perché sei bellissimo e buono da fare schifo.» disse Katsuki avvolgendo Izuku tra le sue braccia.

«Kacchan, io non posso stare senza di te. Sto male quando non ci sei e non voglio altro che il tuo amore, perché se ho quello sarò la persona più felice di questo mondo e forse anche di tutti i mondi o altre dimensioni. Ti amo.» le lacrime del verdino si fermarono quando ad un palmo dalle labbra del biondo senti il suo fiato caldo e vide il suo sorriso.

«Ti amo anch'io e non smetterò mai di farlo, anche se non me lo merito.» e nel dirlo posò le sue labbra su quelle del minore in un bacio dolce e pieno delle loro emozioni.

Le labbra si muovevano con movimenti lenti mentre le lingue si cercavano, alla ricerca di quel contatto così bello che li aveva sempre fatti esaltare.

Si separarono in carenza d'ossigeno, con le guance arrossate e gli occhi lucidi di emozione.

«Comunque Izuku, sei un vero nerd anche nelle tue confessioni.» disse Katsuki tornando ad abbracciare il verdino.

«Sì, ma sono il tuo nerd.»


Angolo Ice:

E anche questa storia è giunta al termine. Spero che vi sia piaciuta.

Alla prossima.

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