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«Vai più piano, per favore Kacchan.» gridava Izuku Midorya sotto le spinte del suo vecchio amico d'infanzia Katsuki Bakugo.

«Zitto nerd, dobbiamo sbrigarci prima che il resto delle comparse arrivi.» rispose il biondo afferrando l'erezione del verdino e pompando a ritmo con i suoi affondi dentro di lui.

«Kacchan.» continuava a chiamare il minore, voleva assaporare quel momento, ma ogni volta che si trovavano insieme, era tutto ridotto ad una sveltina, l'amore sembrava che non dovesse far parte della loro relazione.

Katsuki alla fine riuscì a venire riversandosi dentro il più piccolo che vedendo l'espressione incredibilmente erotica del biondo, lo seguì a ruota, sporcandosi il ventre e la sua mano.

Niente coccole o paroline dolci seguirono quell'amplesso così veloce e rubato tra gli attimi in cui nessuno si trovava nei paraggi. Katsuki scivolò fuori dal verdino e si pulì alla svelta con un fazzoletto di carta che aveva estratto dai pantaloni che aveva ancora addosso, calati quel tanto che bastava per non aver intrighi nei movimenti.

Un vociare distinto arrivò alle loro orecchie, comunicando loro che in effetti i loro compagni di classe erano arrivati in dormitorio e che non avevano più tempo.

Izuku si sollevò dal divano in cui avevano appena consumato il loro infimo rapporto e senza che nessuno lo vedesse, corse via giusto in tempo, dato che Kirishima e Kaminari varcarono la soglia della sala comune.

Le lacrime presero a scorrere lungo le guance del verdino all'idea di essere di nuovo stato usato in quel modo dal ragazzo che amava.

Attimi rubati, ma che non gli davano alcun senso di sollievo e di felicità.

Alle volte gli sembrava solo di essere lo svuota palle del suo amico d'infanzia e che il loro rapporto si concentrasse solo su quello, quando invece un paio di mesi prima si erano confessati i loro reciproci sentimenti.

Si amavano l'un l'altro, ma Kstuki aveva chiesto se la loro relazione potesse rimanere un segreto, timoroso delle reazioni delle comparse, non voleva che magari non lo prendessero più sul serio sapendo del suo orientamento sessuale, ma Izuku sapeva benissimo che invece era per via del suo maledetto orgoglio, sapeva che stare con lui era per il biondo una sorta di sconfitta. Dopo tutti quegli anni in cui lo aveva bullizzato, adesso si era invaghito della sua preda.

Più il tempo passava, più il verdino ne soffriva, perché il maggiore gli aveva anche detto che per non destare sospetti, dato che molto probabilmente li avrebbero beccati insieme più di una volta, si sarebbe trovato una ragazza che avrebbe fatto da alibi in quei casi.

La prima crepa nel cuore del minore si formò a quelle parole, Katsuki gli disse più di una volta che insieme non avrebbero fatto mai nulla, avrebbe spiegato alla ragazza come stava la situazione, non c'era nulla di cui avere paura.

Ma Izuku aveva paura, perché la ragazza che il biondo aveva scelto era Ochaco Uraraka e il verdino sapeva benissimo come lei avesse una cotta per il maggiore.

I giorni passavano e vedere come il suo amore fosse stato messo da parte perché il biondo potesse far credere agli altri che la sua relazione con Ochaco fosse reale, lo fece piombare in uno stato miserabile, in cui a mala pena riusciva a cenare dato che i suoi occhi correvano sempre ai due che si tenevano per mano e si sorridevano teneramente.

«Midorya-kun, dovresti mangiare di più.» gli disse una sera Iida mentre lo osservava spiluccare il cibo senza mai metterselo in bocca,.

«Oh, scusa Iida-kun.» rispose il verdino, ma non accennando assolutamente a mangiare, quando la sua attenzione non fu attratta da una risatina stridula che proveniva dal tavolo in cui erano seduti Katsuki e Ochaco.

Mina si era messa a ridacchiare, richiamando tutti quanti alla scena che si stava svolgendo.

Le mani del biondo erano premute sulle guance della brunetta e l'aveva attirata verso di sé per lasciare un bacio passionale sulle sue labbra.

Gli occhi di Izuku si spalancarono e il suo cuore si spezzò quando vide il sorriso di Katsuki quando le loro labbra si separarono.

In un movimento più brusco di quello che avrebbe voluto, il verdino spinse indietro la sedia, facendola cadere all'indietro, gli occhi ancora incollati alla figura del suo "ragazzo".

«Scusatemi." disse al resto del suo tavolo e lasciando la sua cena ancora intatta, se ne andò dalla sala da pranzo con l'ennesima moltitudine di lacrime a rigargli il volto.

Voleva correre via da quella situazione, ma non sapeva dove andare, la sua camera era da escludere, sapeva che poi vi si sarebbe presentato il biondo per rassicurarlo e poi fare l'amore.

Non voleva vederlo.

Non dopo tutto quello che gli stava facendo passare.

Pensava che un amore corrisposto lo avrebbe portato sulla strada della felicità, ma non aveva fatto i conti con l'orgoglio dell'altro, ostacolo che a quanto pare invece lo stava portando sulla strada sbagliata, quella della tristezza.

E senza rendersene conto si ritrovò nel boschetto dietro il dormitorio, dove andava ad allenarsi con All-Might di nascosto.

«Pensavo che mi avresti aspettato in camera come il solito.» la voce che risvegliò Izuku dai suoi pensieri, fu peggio di una cannonata, portandolo a fermare le lacrime che non avevano smesso di scendere per tutto il tempo.

«È meglio se stasera stai con Ochaco-chan, non sono dell'umore per stare conte.» rispose il verdino non voltandosi e lasciando che il biondo non vedesse il suo volto.

«Non fare il cretino e vieni qui.» disse l'altro allargando le braccia in attesa che il più piccolo vi si tuffasse dentro, ma invece Izuku fece un passo in avanti per creare più distanza con lui, addentrandosi di più nel boschetto.

Voleva pace e magari riflettere su quello che in effetti stava passando, però sapeva che se il maggiore gli sarebbe stato appresso, non sarebbe riuscito a pensare lucidamente.

«Nerd, dove credi di andare?» urlò Katsuki seguendo il verdino.

«Katsuki.» rispose Izuku chiamando il ragazzo con il proprio nome e non con il classico nomignolo che usava dai tempi dell'asilo, «Torna in dormitorio e lasciami in pace per questa sera.» e attivando il One For All, spiccò un balzo che lo portò lontano dal biondo che rimase a bocca aperta, shoccato da tanta freddezza da parte del suo ragazzo.

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