Capitolo XVII
- Seika?! - rimango di sasso.
- Da quanto non ci vediamo, vero? - si stacca un po', sorridendo allo stesso modo del fratello.
- Che ci fai qui? - sono sempre più confuso - Non eri all'estero per lavoro? -
- Sono tornata per un paio di settimane e non potevo non passare, no? - si ciondola sul posto, come una bambina - Ma comunque... chi è questa bella ragazza? Hai forse bisogno di qualche informazione? Sono certa che i bigliettai della stazione conoscano abbastanza bene il posto. - scambia Ayako per una delle solite mie importunatrici.
È capitato varie volte che venissi fermato da ragazze che non volevano realmente aiuto, ma solo attaccar bottone.
Ayako però non è nulla del genere, anzi.
Mi fa piacere averla attorno e se Seika lo sapesse ne rimarrebbe scioccata.
D'altronde sono anni che mi chiama "l'eterno scapolo".
- No, Seika. Lei è... - sto per spiegarle la verità quando vedo la piccola castana cambiare espressione.
Se un attimo prima era confusa ora sembra essere piuttosto, anzi... molto irritata.
- Sì, ci sarebbe un'informazione che vorrei. - punta i suoi occhioni verdi e fiammeggianti in quelli di Seika.
- Come già detto i bigliettai... - fa per ripetersi, ma Ayako prosegue - Pensavi forse che io fossi una delle fans di Norio? -
- Norio? - Seika sbatte le palpebre perplessa, per la confidenza che c'era nel tono di voce dell'altra, nei miei confronti.
- Seika, ti presento Ayako. Mia amica e vicina di casa. - le indico la ragazza, ancora con lo sguardo fisso nel suo.
Dio... mi risulta davvero difficile non ridere davanti a questa scena.
- La tua... cosa? Siete amici? Tu e questa ragazza? - rimane di sasso esattamente come mi aspettavo.
- Ayako, lei è Seika. La sorella maggiore di Seiichi. - ignoro la bionda parlando con l'altra.
- Eh? La sorella di... effettivamente si assomigliano, anche se lei è molto più aggressiva. - si copre la bocca, subito dopo essersi resa conto del commento.
- Oh, mi piace! - Seika batte le mani felice della schiettezza di Ayako - Ed ecco perché piace pure a te, hai buon gusto piccoletto. - sussurra a me, facendomi pure l'occhiolino.
- Ma cosa...? - non posso dire altro a causa dello sguardo colpevole della castana.
- Mi dispiace davvero tanto, sono stata una vera maleducata. - si inchina davanti alla ragazza.
- Che stai dicendo? Anch'io non sono stata da meno. Ti ho scambiata per una delle sue solite ochette. - afferra le sue mani, sorridendole.
- Non sono "le mie ochette". - sbuffo - Comunque... sei andata da Seiichi oppure nemmeno sa ancora della tua improvvisata? -
- Che noioso che sei. Lo sai che passo sempre a trovare il mio fratellino preferito, per primo. -
- Peccato che tu abbia un solo fratello e non sono io. - scuoto il capo - Andiamo. Gli telefono lungo la strada. -
Seika dice ogni volta che sono io il suo fratellino preferito, ma in verità stravede pure per Seiichi.
Mi ricordo quando la conobbi.
Seiichi si era fatto male cadendo da un muretto ed era dovuto andare al pronto soccorso a mettere i punti.
Dopo un po' arrivò Seika, completamente in lacrime. Le avevano detto che Seiichi doveva solo mettere tre punti, ma lei era terrorizzata che morisse.
E... capiamoci.
Io e Seiichi avevamo nove anni, mentre lei quasi diciassette.
- Che guastafeste. Ed io che volevo fargli una sorpresa. - sbuffa seguendo me ed Ayako - Va beh, mi ritengo già abbastanza soddisfatta. In fin dei conti oggi sarà la mia prima visita nella tua nuova casetta, inoltre ho pure fatto una scoperta davvero sorprendente. - prende sottobraccio la castana.
Lo so, si riferisce a lei.
Oggi mi aspetta una giornata davvero impegnativa. Me lo sento.
Mi farà come minimo un miliardo di domande.
- Lasciala stare, non è una tua amica. Non dovresti invadere lo spazio personale altrui. - la scollo dalla castana.
- Allora potresti prenderla tu sottobraccio, dopotutto sei un suo amico, no? - mi stuzzica.
Brutta infame.
Rispetto al fratello, lei è pure più sfibrante.
Pazzesco, vero?
- Smettila di scherzare. La metti a disagio. - cingo le spalle di Ayako portandola leggermente dietro di me, quasi a proteggerla dagli scleri della bionda.
Pessima mossa.
Seika subito s'illumina come un faro in una notte senza luna.
Lo so, mi torchierà pure su questo gesto.
- Adesso chiamo Seiichi. - afferro il cellulare irritato - Pronto? Ti devo passare una persona. - passo subito la chiamata a Seika ottenendo finalmente qualche attimo di pace.
- È una tipa energica, come Seiichi. - Ayako tira l'angolo della mia giacca, per attirare la mia attenzione.
- Pure di più. Fidati. - sospiro, ma... in fondo le voglio bene.
Come fosse anche mia sorella.
- Pazzesco. - ridacchia.
- A proposito... - ricordo, finalmente, il discorso fatto prima dell'arrivo di Seika.
- Sì? - mi sorride dolcemente.
- Polpette di carne al sugo. -
- Eh? - inclina leggermente il capo, confusa.
- Mi hai chiesto quale fosse il mio piatto preferito, anche se... non credo riusciremo a cenare assieme, stasera. -
- M-Me lo annoto. Sarà per la prossima. - s'illumina lasciandomi spiazzato.
Che era quell'espressione?
- Ehi, piccioncini? Che state complottando alle mie spalle? - Seika torna tra le scatole.
- Che hai detto a tuo fratello? - ignoro la sua domanda.
- Nulla di che. In ogni caso... sappi che sta arrivando. Stasera si cena tutti assieme! - ricomincia a saltellare.
- Veramente io dovrei ancora pranzare. - faccio notare l'ora.
- Vorrà dire che ti guarderò mangiare, per adesso. Dopotutto io ho già pranzato. -
Nel mentre, siamo arrivati davanti casa.
- Che carina, non vedo l'ora d'entrare. - Seika commenta la bifamiliare.
- Allora... vi saluto. Seika, è stato un piacere conoscerti. - Ayako si appresta ad entrare nel suo appartamento, ma la bionda la blocca - Eh? Non entri con noi? Immagino dovrai pranzare pure tu. -
- Questo pomeriggio devo esercitarmi su alcune tecniche pittoriche che mi danno alcuni problemi. Domani abbiamo una verifica e sono un po' tesa. -
- Tecniche pittoriche? Ma non frequenti anche tu l'università di giurisprudenza? -
- No, Seika. Ayako studia alla Sen-Iro, l'accademia d'arte. - rispondo io.
- Oh, ma che meraviglia! Un'artista ed un avvocato, siete una coppia spettacolare! - si gasa.
- La vuoi smettere con sta cosa? Ti ho detto che siamo amici, non una coppia. - ribatto fin troppo seccamente.
Non vorrei che Seika mettesse a disagio Ayako, insistendo coi suoi scherzi.
- E va bene. Non scaldarti. - sbuffa lei per poi tornare dalla castana.
- Io dovrei proprio andare, ora. -
Ecco, lo sapevo.
Ayako non ha preso bene le sue prese in giro.
La sua espressione lo dice chiaro e tondo, senza bisogno di parole.
- Aspetta! - le afferra le mani all'improvviso.
- Ehm... sì? -
- Potresti darmi il tuo numero di telefono? Pensavo di rimanere qui in zona per una settimana, prima d'andare a trovare i miei genitori. -
- E con ciò? A cosa ti serve il suo numero? - sbuffo, liberando Ayako per l'ennesima volta.
- Certo che mi serve! Ha detto di essere occupata, oggi. Però io vorrei uscire con lei, un giorno di questi. -
- Uscire con me? - la confusione della diretta interessata è palese.
E come darle torto.
Chiunque rimarrebbe interdetto dopo una cosa del genere.
- Sono curiosa di sapere che tipo sei. È la prima volta che vedo Norio così a suo agio con una ragazza. -
- Lasciala stare ed entriamo, sto cominciando ad avere freddo. - mento.
In realtà sento molto caldo a causa del nervoso che mi sta facendo salire.
- Ok, allora per ora ti lascio io il mio numero. Mi farebbe davvero piacere andare da qualche parte con te, una bella uscita tra donne. - scribacchia su un foglietto, per poi lasciarlo nelle mani di Ayako.
L'attimo dopo si volta verso di me - Dai, entriamo fratellino frettoloso e freddoloso. - sbuffa spingendomi dentro casa, senza darmi nemmeno il tempo di salutare.
- Ah, chi l'avrebbe mai detto che questo giorno sarebbe davvero arrivato, oramai non ci speravo più. Comunque, questo appartamento è tremendamente minimalista. Potresti aggiungerci qualcosa, è più di un anno che ci vivi. - si accomoda come fosse casa sua.
- Questo giorno? E poi, a me questo posto piace così. - le levo di mano il libro che stava sul tavolino.
- Scommetto che l'appartamento della piccola Ayako è un tripudio di colori. Mi piacerebbe vederlo. - ora è il suo turno d'ignorare una mia domanda.
- A proposito di Ayako, cerca di non starle così addosso. Anche se siete entrambe ragazze, puoi comunque darle fastidio. -
- Non ti facevo un tipo protettivo, nei confronti dell'amata. Però effettivamente con Seiichi sei sempre stato una sorta di padre coetaneo. - ghigna divertita.
- Questo perché Seiichi si caccia spesso nei guai, senza nemmeno capire come. - sbuffo, realizzando solo dopo la prima parte della sua frase - E smettila pure con la storia della coppia. Io ed Ayako siamo amici. Amici. - scandisco bene l'ultima parola.
- Ti ha forse scaricato? - scatta sull'attenti sorpresa.
- Eh? No, che domande fai? -
- Tu hai scaricato lei? -
- Ma la vuoi piantare? -
- E allora dov'è il problema? Si vede lontano chilometri che ti piace e sei decisamente ricambiato. -
- Seika... - mi sento vibrare di rabbia - Non ti intromettere in questioni che non ti riguardano. -
- Kyaaaaaa!! Non hai negato! - inizia a dondolarsi sul divano, stringendo un cuscino - Che carino! Ho vissuto ventinove anni solo per poter vedere questo momento! -
- La vuoi smettere? - le do le spalle sentendomi tremendamente in imbarazzo.
Stranamente non sopporto questo lato di Seika.
È sempre stata così diretta, ma solo ora questa sua schiettezza mi sta decisamente dando sui nervi.
Forse proprio perché ha centrato il punto alla grande.
Cioè... almeno ciò che riguarda i miei di sentimenti.
- Sono commossa, non pensavo avrei mai visto questo tuo lato timido e romantico. Il mio piccolo sta crescendo. - finge di piangere.
Che teatrale.
- Oh, il campanello! Dev'essere Seiichi, vado... - la blocco subito - Sta seduta. Vado io. - brontolo avviandomi.
Vorrei evitare che si metta ad urlare, davanti casa, cose del tipo "Fratellino, perché non mi hai detto che Norio si è innamorato?!"
- Che faccia scura. - è il "saluto" del mio amico - Che ha combinato? Dov'è? - entra scrutando la zona.
- È in salotto. E... il solito. È più sfibrante di te. -
- Che cattivo che sei, io non sono sfibrante. - avanza fino a vederla sul divano - Certo che potevi passare prima da tuo fratello. Quello di sangue. -
Lei però lo ignora puntando lo sguardo luccicante su di me, tra le mani il cellulare.
- Mi ha scritto! Ha detto che le farebbe piacere andare da qualche parte con me. - si gasa, per poi farsi subito... maligna - Sei fregato, piccolo. -
Diavolo...
Ayako, perché?
- Eh? Chi? Cosa? Che mi sono perso? - Seiichi passa lo sguardo da uno all'altra.
- Seiichi, fratellino! - si alza gettandogli le braccia al collo - Perché non me l'hai detto? Potevi telefonarmi od almeno scrivermi! -
- Ma si può sapere di cosa stai parlando?! -
- Norio è innamorato! Come hai potuto nascondermi una notizia del genere?! - lo afferra per le spalle, cominciando a scuoterlo.
Ah... se penso che, a quest'ora, sarei potuto essere tranquillo e solo con gli avanzi della cena di ieri.
- Ah! Ha conosciuto Ayako? - si rivolge a me, il fratello.
- Certo che l'ho conosciuta, è un tesoro! -
- Vero? Anche se... Norio non mi permette nemmeno di avvicinarmi a lei. Ci ho parlato due volte, di numero. -
- Eh? Il nostro piccolo Norio è un tipo geloso? Sono sconvolta. - scuote il capo.
Sconvolta? Io direi più curiosa e divertita che altro, ma... non ho voglia di ribattere a voce.
Farei solo aumentare le loro prese in giro.
- Concordo! E pensa che Ayako a volte gli prepara pure da mangiare. -
- Che cosa?! Ma questa è da sposare, che aspetti? - si volta di scatto verso di me.
Ah... cielo.
Come dicevo... questa sarà decisamente una lunghissima giornata.
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