Cammino a un ritmo che mi permetta di pensare bene a ciò che sta realmente accadendo, le case mi passano davanti come niente
sei troppo agitata rilassati
decido di diminuire ulteriormente il passo.
Sono quasi arrivata, il mio telefono non ha smesso di vibrare da quando sono uscita di casa, probabilmente sarà Giordy ma sono troppo in ansia per leggere ciò che ha scritto, inoltre mi tremano le mani e rischierei di rompere ciò che ho guadagnato con fatica.
Ancora pochi passi e sarò arrivata,lo vedrò, lo guarderò fisso negli occhi..o forse non lo guarderò, e se non ci fosse? Se mi desse buca? Potrebbe anche succedere! Non avevo minimamente pensato a questa possibilità! Ero troppo presa dalle mie paranoie che non ho fatto caso alla più grande preoccupazione che potesse sorgermi! Ok mi sto agitando troppo sicuramente quando svolterò questa curva lo vedrò.
Ok chiara conta....3-2-1....
Non c'è.
Non ci credo non c'è. Fa che sia solo un brutto sogno..ti prego...apro e chiudo gli occhi diverse volte per constatare di essere realmente in quel posto. La triste realtà riemerge dai fondali della mia delusione e mi avvolge in un mare di tristezza. Prendo immediatamente il telefono e chiamo l'unica persona con cui possa parlare essendo in uno stato di non lucidità.
-Pronto! Mi chiami già?! Com'è andata??? L'hai visto?! È più alto?? Più bello?? Meno "ei sono figo solo io"??-
Giordy inizia a formularmi domande a raffica e non riesco a pensare alla risposta da dare alla prima che ne parte una seconda. Ma la risposta è unica e semplice e mi appare cristallina.
"Non c'è Giordy..non c'è"
un silenzio di tomba cade su tutti i miei precedenti buoni propositi
"cosa!??! Ma stiamo scherzando?!!" Respiro lentamente per evitare di scoppiare in lacrime. È sempre così..ogni volta che spero che qualcosa possa cambiare succede qualcosa che mi fa soffrire.
"Chiara? Ci sei?"
"Si..torno a casa fra un minuto..Aspettami"
quando faccio per alzarmi un rumore di passi cattura la mia attenzione, mi volto di scatto colma di una nuova speranza e questa volta è quella Buona. Devo fare attenzione a non cominciare a saltellare come una mongoloide per l'emozione. Cerco di mettere a fuoco più che posso l'immagine che mi si prospetta davanti agli occhi. Si è lui. Senza alcun dubbio. Tutta l'agitazione e la delusione che qualche minuto fa dominavano i miei pensieri sembrano essere svanite per poi lasciarmi paralizzata alla vista di questo ragazzo che tanto ho amato. Non so cosa fare. Non so cosa dire. Tutti i discorsi letterali che mi ero preparata si mescolano nella mia mente e mi creano ancora più confusione.
Sta calma non agitarti.
Lo vedo avanzare verso di me sempre più veloce. Finché non ci ritroviamo a circa un metro di distanza
-c-ciao-
ecco iniziamo a balbettare concentrati!
-Ciao chiara-
dice accennando un sorriso...il suono della sua voce mi pervade tutto il corpo e comincia ad addolcire le tensioni. Voglio abbracciarlo. Solo questo. I miei piedi prendono il controllo della situazione e cominciano a dirigersi verso di lui. Ci separa un palmo. Vorrei che fosse lui ad avanzare ma..aspettare o non aspettare? Questo è il dilemma...
insomma datti una mossa o penserà che sei una cogliona, gli sorrido. Mi sorride
-si chiara puoi abbracciarmi se ti va- allaccio le mie braccia al suo collo e mi sforzo di arrivare alla sua altezza mettendomi in punta di piedi
ok ora devi solo stare attenta a non cadere come una pera cotta
affondo la mia testa nel suo collo e cerco di godermi al massimo Quell istante così prezioso. Sono così presa bene che non mi accorgo di stare scivolando piano piano. Prima che possa rimediare all'errore due mani si posizionano sui miei fianchi e mi reggono. Una scossa pervade il mio corpo.
Sta calma.
-Sì ma non mi cadere però-
ammette ridendo, mi unisco alla sua risata contagiosa sperando che possa essere più frequente.