23.NEW BEGINNING
- Siamo arrivate! -
Annuncio a gran voce indicando il cancello di casa, entriamo in fretta per riscoprire mia madre assopita sul divano
- Ciao mamma -
Le dico svegliandola, lei si stiracchia debolmente e accenna un sorriso
- Ciao tesoro -
Saluta con la mano
- Lei è Grele -
Ammetto presentandola, Grele fa un piccolo inchino per poi iniziare a complimentarsi
- Salve signora! Piacere sono Grele, ha proprio una bella casa! -
Dice guardandosi intorno, mia madre la guarda compiaciuta sfoggiando un sorrisone
- Grazie mille cara, Chiara oggi ho il secondo turno perciò alle tre esco di casa -
Mi avverte, do un'occhiata all'orologio: sono le due, perfetto ho un'ora per chiederle disperatamente di andare a quella festa. Posso farcela. - Okay, mamma mammina...stasera ci sarebbe una festa..posso andarci con Grele?? -
Le chiedo mettendomi in ginocchio seguita da Grele
- Mmh..okay ma rispetta il coprifuoco -
Aspetta cosa?! Ha appena acconsentito?! Wow .
- grazie mamma!! -
- Grazie signora! -
Esclamiamo in coro io e la mia complice per poi dirigerci a mangiare qualcosa.
- Insalata e formaggio -
Ammetto sorridendo e sperando che le piaccia
- Mmh...non è il mio genere ma vedró di consumare questo cibo estraneo alla mia dieta -
Dice guardando male la mia povera insalata mista, accenno un sorriso e le porgo il piatto dopo averglielo riempito. Ovviamente il pranzo è ottimo ma come dubitare delle doti culinarie di mia madre?
- Pronta per prepararti alla festa più emozionante della tua vita? -
Mi chiede con un ghigno
- Certamente -
rispondo convinta, cercando di trovare un pizzico della convinzione che mi manca.
Ci avviamo al piano di sopra e Grele non mi da nemmeno il tempo di presentarle la mia misera stanza che è già piombata nel mio armadio alla ricerca di chissà cosa, poco dopo se ne esce con il vestito nero che avevo messo alla festa di Ryan
- No Grele quello no.. -
Le dico prendendoglielo di mano e buttandolo in un cassetto
- Perché?? -
Mi chiede incredula
- Fa riemergere brutti ricordi -
Le dico prendendomi la testa fra le mani
- Chiara, se c'è una cosa che ho imparato con gli anni e con tutte le delusioni amorose che ho avuto è che farsi corrodere dai brutti ricordi è come togliersi la vita -
Afferma diventando seria
Ha ragione testa di cocco
Okay evidentemente il mio subconscio ha deciso di allearsi con Grele e di darmi una scossa di vitalitá, ma va benissimo
- Okay...hai ragione -
Ammetto riprendendo il vestito dal suo nascondiglio
- Bravissima -
Dice scoccandomi un bacio sulla fronte
- Voglio un piercing come il tuo -
Ammetto di tutto punto indicando il suo labbro
Cosa?! Ma sei scema?? Ti sei forse ammattita?
Perché non dovrei? Ho sempre desiderato un piercing come quello e non capisco perché non dovrei farlo
Beh vediamo...perché non sei ancora diventata del tutto pazza?! Evidentemente mi sbaglio! Lo sei eccome
Al diavolo! Voglio farlo e non vedo motivo per cui non dovrei
- Hai un ago? -
Mi chiede con un espressione ammiccante
- Tutto quello che vuoi -
Le rispondo a tono.
Sono pronta.
Ryan's POV
- Stavo male -
Rispondo all'ennesima richiesta di spiegazione sul perché non sia andato a lavoro
- Vedi di venire domani, o sei fuori -
Mi minaccia quel bastardo che dovrebbe solo essere onorato di avermi, gli chiudo in faccia e sbatto il telefono contro il muro. Mi manca. Non posso dire di certo il contrario ma allo stesso tempo tornare da lei è fuori discussione, merita molto di più che uno sbandato come me che riesce solo a farla soffrire. Nonostante stia cercando ormai da tutto il giorno di convincermi della mia scelta non riesco a smettere di pensare a lei maledizione!
Devo distrarmi. E so già dove andare.
Chiara's POV
Mi sfioro il labbro con le dita sentendo il lembo di metallo che lo circonda, l'ho fatto davvero!
Si cretina l'hai fatto davvero! E adesso mamma ci ucciderá, contenta? Il tuo piano suicida è andato in porto. Complimenti.
Cerco di non farmi abbattere dal mio buon senso e continuo a massaggiarmi il labbro, in fin dei conti mamma è uscita da un pezzo e non tornará prima di domani mattina, non credo che ne farà una tragedia
- Attenta a non toccarlo troppo -
Mi informa Grele ancora intenta a truccarsi, stende una spessa linea di eyeliner sugli occhi e ripassa incessantemente il rossetto rosso sulle labbra
- Sono pronta! -
Annuncia felice celandosi in una posa da diva
- Stai benissimo - le dico complimentandomi e osservando come le sta bene il vestito che le ho prestato, o meglio che mi ha informato che glielo avrei prestato.
- Ora vai a cambiarti! Ti aspetto qui -
Ammette buttandosi a peso morto sulla poltroncina difianco alla finestra - Va bene -
Affermo andando verso il bagno. Dopo essermi fatta una doccia veloce, mi fiondo a truccarmi: applico pesantemente il mascara sulle mie ciglia e concludo con un tocco di fard, purtroppo non potrò usare il rossetto per via della new entry ma non è indispensabile.
Lascio i capelli bagnati indecisa sul dafarsi, dopo un paio di minuti decido di pastrarli. Li asciugo velocemente con il phon per poi passare alla piastra, in pochi minuti sono pronta e posso finalmente indossare quel vestito che scatena innumerevoli ricordi.
Devi essere forte
Mi incoraggia il mio subconscio.
Saró forte. Ammetto sicura di me.
Esco dal bagno dirigendomi verso Grele che è intenta a parlare al telefono
- Passateci a prendere tra mezz'ora -
Dice quasi urlando e rivolgendomi uno sguardo sconvolto, chiude la telefonata per poi lanciare un gridolino.
- Wow! Sei una bomba ragazza! -
Dice correndo ad abbracciarmi
- Grazie, direi che anche tu non sei male -
Ammetto scherzando per poi chiederle con chi stesse parlando al telefono
- Un paio di amici, vengono anche loro con noi stasera! Passano a prenderci tra mezz'ora, vedrai ti piaceranno -
Dice piena di enfasi, spero solo che vada tutto bene.
All'improvviso prende il telefono e mi dice di girarmi
- Ragazze stupende per una telecamera altrettanto stupenda, sorridi ragazza -
Mi incita, sfoggio il sorriso più smagliante che posso e spero che possa durare per tutta la serata, in quel preciso momento sento suonare il citofono
- Gli avevo detto mezz'ora! Che razza di zucconi! -
Ammette sbuffando, dopo averla convinta a non preoccuparsi scendiamo al piano inferiore, afferriamo le nostre borse e usciamo.
- Vedrai faremo strage di cuori! -
Questa frase l'ho già sentita..
Non preoccuparti andrà tutto bene
Cerca du tranquillizzarmi il mio buon senso che, suppongo, si stia mettendo nei miei panni. Wow.
- Ciao ragazzi! lei è Chiara, una mia amica -
Dice Grele presentandomi ai suoi due amici, li guardo attentamente scrutandoli uno ad uno.
- Io sono Newt, piacere -
Mi dice il rosso porgendomi la mano
- Piacere mio -
Affermo stringendogliela
- Edward -
Dice il secondo, occhi chiari, capelli interamente tinti di un bianco quasi accecante, ha un paio di piercing appena sotto il labbro inferiore e uno al sopracciglio. Non credo di aver mai visto qualcuno di così bello.
Ti sei forse ammattita? Non stavi mica soffrendo per Ryan? Riprendo ti cara!!
- Piacere -
Afferma porgendomi un sorriso
- Piacere -
Rispondo quasi attontita
- Okay, andiamo a divertirci! -
Annuncia Grele esultando, entriamo nell'angusta macchina e partiamo. Direzione: Dark.
Venti minuti dopo
- Guidi come una lumaca! -
Grida Grele riferendosi a Newt e dandogli una pacca sulla spalla, siamo in viaggio da ormai venti minuti e mi sembrano anni, Grele ha tanto insistito per stare davanti e Mr. Bellezza non ha dato segni di vita
- Sono fatti per stare insieme non trovi? -
Mi sussurra, per poco non mi prendo un infarto.
- Ben tornato dal regno dei morti -
Rispondo ironicamente
- Mi spiace di non essere stato di grande compagnia, ma i viaggi in macchina non sono il mio forte -
Sta forse dicendo che soffre l'auto?
Mi viene quasi da ridere per la situazione e cerco di trattenermi
- Quanti anni hai? -
Gli chiedo senza pensare a che domanda sto facendo
- 19, tu? -
Ha semplicemente due anni in più di me eppure mi mette ugualmente in soggezione
- 17 -
Dico accennando un sorriso per poi sentire un dolore fastidioso al labbro che mi obbliga a ritirarlo
- Mi piace il tuo piercing -
Mi dice indicandomi il labbro
- Grazie -
Rispondo cercando di mantenere la carnagione al suo colore naturale
- Anche a me i tuoi -
Ammetto tenendo lo sguardo basso, emette una leggera risata
- Ridi di me? -
Gli chiedo alzando un sopracciglio
- Non potrei mai -
ammette ironico, se c'è una cosa che odio è la gente che si prende gioco di me e sarò anche dannatamente permalosa ma non lo sopporto. Volto la testa dal lato opposto senza spiccicare parola per il resto del viaggio, dopo pochi minuti siamo arrivati. Grele si accinge ad aprirmi la portiera ed entriamo tutti e quattro
- Vado a cercare Noel! -
Grida alle mie spalle, le faccio segno che ho sentito e mi lascio guidare da Newt e "l'altro" per il locale e devo dire che non mi dispiace affatto.
- Uhuh bionda in vista, ci si vede -
Dice Newt dileguandosi
Perfetto.
- Vuoi qualcosa da bere? -
Mi chiede Edward appoggiandosi al bancone
- Così che possa ubriacarmi e tu possa ridere di me senza che me ne accorga? - Gli chiedo ironica
- Come sei fredda..ragazza di ghiaccio- Ammette ridendo per poi farsi serio difronte alla mia indifferenza
- Sei arrabbiata? -
Mi chiede sfiorandomi il braccio con le dita, sento un lieve brivido sendermi giù per la schiena e cerco di cacciarlo il prima possibile
- No -
rispondo acida, sento il suo sguardo sul mio che mi incita a dirgli il perché
- Semplicemente odio quando le persone ridono di me -
Gli dico abbassando lo sguardo
- Scusami, non volevo offenderti. Pace? -
mi chiede porgendomi la mano
- Pace -
Ammetto sorridendo.
Mi porge un bicchiere con un liquido rosastro all'interno, lo prendo tra le dita e dopo aver brindato me lo porto alle labbra. Dopo averlo bevuto tutto sento un bruciore alla gola ma rimango indifferente
- Buono -
Affermo
- Molto - dice lui
Dopo altri due bicchierini, li riposiamo sul bancone, Edward mi prende per mano e mi porta al centro della pista
- Vuoi ballare? -
Mi chiede avvicinandosi a me
- Okay -
Rispondo in imbarazzo
- Non so se sei rossa per l'imbarazzo o perché stai diventando un tantino brilla -
Mi limito a sorridergli senza smettere di guardarlo, anche perché non saprei cosa rispondere. Mi prende delicatamente i fianchi e mi guida ballando un lento in mezzo alla folla scatenata
- Sei bravo -
Gli dico cercando di stare al suo passo
- E tu sei una frana -
Ammette schivando il mio piede che per poco non andava sopra il suo
- Lo so -
Affermo sbuffando, decido di seguire il reale ritmo della canzone e comincio a ondeggiare difianco a lui, balliamo per almeno un'ora senza sosta per poi arrenderci alla stanchezza e concederci una pausa
- Dove pensi che siano gli altri? -
Gli chiedo sistemandomi i capelli
- Non ne ho idea, ma il ritrovo è alla macchina all'una emmezza. Sai dobbiamo riportare a casa una piccola cenerentola -
Dice scherzosamente accarezzandomi la guancia
- Molto spiritoso! -
Gli dico afferrandogli la mano e portandolo vicino al bancone dei drink
- Altri due -
Dice all'omone che ci ha serviti prima
- Dove hai imparato a ballare così bene? -
Gli chiedo incuriosita
- Te lo diró. Sai che sei una curiosona? Fai veramente un sacco di domande -
Mi dice porgendomi un sorriso,
Non doveva dirlo...
Abbasso lo sguardo tentando di cacciare il viso di Ryan dalla mente ma è troppo forte, alzo lo sguardo per ritrovarmi davanti agli occhi uno spettacolo a cui non avrei mai voluto assistere
- Chiara..? Va tutto bene?? -
Ma non lo ascolto, I miei occhi sono fissi su di lui. Su Ryan. Sull'immagine di Ryan che sta pomiciando con una ragazza praticamente svestita. Sento i miei occhi inumidirsi e farsi sempre più appannati. Perché?! Perché. Perché. Perché.
- Mi fai schifo! -
Urlo più forte che posso cammiando nella sua direzione. Arrivata davanti a lui non gli do il tempo di parlare che la mia mano è sulla sua guancia, sento il rumore dello schiaffo che gli ho appena lasciato e ritorno al bancone. Afferro la prima bottiglia che mi capita sotto gli occhi e corro verso il bagno.
- Chiara! -
Sento un coro di voci che mi chiamano ma le ignoro, mi rinchiudo in uno dei bagni che ci sono e inizio a scolare la bottiglia che ho in mano non curante del bruciore che sta assalendo la mia gola.
Riprendo fiato e sento la porta cigolare pesantemente
- Chiara apri! -
La voce di Ryan inonda i miei pensieri ma non mi distoglie dalla mia sete di dimenticare, mi accingo a bere nuovamente finché non finisco la bottiglia. Mi sento la testa pesante come un masso e non mi reggo in piedi, afferro la maniglia e mi capotto sopra di lui
- Merda -
Impreco cercando di alzarmi
- Chiara! -
Sento la voce di Edward farsi sempre più vicina per poi essere sollevata di peso da due braccia forti
- Portami via...non..non voglia -
Piango con voce impastata
- ei non preoccuparti, ci sono qua io - mi rassicura accarezzandomi la testa
- Non toccarla cazzo -
Si intromette la voce di Ryan all'improvviso avanzando verso di noi, scendo dalle braccia di Edward e gli prendo il braccio tra le mani
- Che cazzo stai facendo?! Ci lasciamo e vai con il primo coglione che passa? - mi girda contro
Ma come può dire una cosa del genere?!
- Tu cosa stavi facendo due minuti fa?! -
Gli urlo, sento una sensazione alla gola familiare e so per certo che tra poco avrò bisogno del bagno, mi ci fiondo dentro velocemente e vomito tutto lo schifo che ho bevuto. Sento due mani scostarmi delicatamente i capelli, un tocco troppo familiare; appena mi sento meglio mi giro per picchiarlo ma lui mi afferra i polsi e mi..abbraccia. Non voglio sentire un secondo di più il suo schifoso corpo sul mio, grido il nome di Edward che arriva in mio soccorso levandomelo di dosso. Comincio a correre più veloce che posso,esco dal locale senza sapere cosa sto facendo, non doveva andare così. Non doveva! Perché va sempre tutto maledettamente male?!
Corro fino al marciapiede ma prima di arrivare alla macchina vengo travolta da qualcosa.
Poi il buio.
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