16.PERFECT NIGHT
Dopo qualche curva arriviamo a destinazione, senza esitare apro la portiera e mi dirigo verso la porta d'ingresso. Aspetto che arrivi Ryan con le chiavi e dopo un paio di giri alla serratura siamo dentro, non smetterò mai di stupirmi per la grandezza di questa casa.
- Ordino Giapponese, va bene per te?- mi chiede, annuisco sorridendo e mi dirigo verso il divano sdraiandomici sopra e scoprendo la comoditá che possiede. Di li a poco Ryan mi raggiunge e si siede accanto a me
- Mi piace questa tranquillità- ammette rompendo il silenzio
- Tranquillità?- chiedo
- Si. Poter stare qui, senza dover preoccuparmi di quello che succederà, perché in ogni caso con te sarà a dir poco che perfetto-
Ho un tuffo nel cuore, mi giro verso di lui e poso le labbra sulle sue. Quel bacio Inizialmente casto si tramuta in un miscuglio di passione; sento la sua lingua sfiorarmi il labbro inferiore facendosi strada tra le mie labbra. Mi avvicina ancora di più a se facendomi sedere sulle sue gambe, I nostri bacini aderiscono perfettamente e al tocco mi lascio sfuggire un gemito; comincio a lasciargli una sfilza di baci sul collo risalendo fino all'orecchio e gli mordicchio il lobo, gli circondo il collo con le braccia e lui fa scorrere le sue mani sulle mie cosce. Mi accarezza delicatamente i fianchi e la schiena; afferra la mia gonna e sbottona l'unico bottone che è d'intralicio, dopo averla riposta sul tappeto i suoi occhi si spostano sulla mia scollatura, accenno un sorriso e mi mordo il labbro inferiore ora tentiamo anche di essere provocanti come risposta ricevo due labbra che si posizionano sul mio collo scendendo fino all'attaccatura del maglione, in fin dei conti fare "la provocante" ha il suo perché. Gli accarezzo le braccia per poi sfilargli la maglietta, con l'indice prendo a tracciarlgi il segno ben evidente degli addominali.
- Cazzo - impreca aumentando il respiro, pensando di aver sbagliato qualcosa smetto immediatamente, ma lui mi afferra la mano e la riporta sul suo fisico scolpito. Riprendo a dargli piacere, con un gesto veloce mi alza il maglione per poi sfilarmelo definitivamente. Sento le sue labbra posizionarsi appena sopra la coppa del reggiseno e iniziare a succhiare la pelle che ricopre quel punto, non posso far altro che provare un piacere incontenibile. Dopo qualche minuto si stacca dalla parte scoperta del mio seno e guarda con orgoglio il segno che ha lasciato, sono sempre stata contro i succhiotti ma più guardo ciò che mi ha fatto Ryan più mi piace. Prima che possa dire qualcosa, la mia voce viene sovrastata dal suono odioso del citofono. Controvoglia si stacca da me e si dirige verso la porta
- Se vuoi stare piu comoda puoi metterti qualcosa di mio- mi suggerisce
- Okay - rispondo salendo le scale ed entrando in camera sua, inizio a frugare in un paio di cassetti riuscendo a trovare un paio di pantaloncini blu e una canotta intima bianca. Indosso il tutto sfliandomi le collant e maledicendomi per essermi vestita cosi elegante, torno al piano di sotto saltellando e mi fermo solo quando vedo una finta bionda consegnare il cibo che il mio ragazzo ha ordinato per lui e la sua ragazza che sarebbe la sottoscritta.
- Salve - saluto cordialmente avvicinandomi a Ryan come fare possessivo
- Ah, ciao - risponde quella sottospecie di barbie vestita da postina, mi accorgo solo ora che Ryan è rimasto a petto nudo e lei lo sta letteralmente mangiando con gli occhi.
- Quanto ti dobbiamo? - chiedo in modo sbrigativo, mi sento lo sguardo divertito di Ryan addosso ma cerco di non farci caso.
- Sono...35 euro - risponde senza togliergli gli occhi di dosso. Afferro il portafoglio dalla mia borsa e faccio per pagare, quando qualcuno me lo strappa di mano
- Non pensarci nemmeno - mi minaccia Ryan
- Ma..- cerco di obbiettare
- Ti ho invitato io e pago io - impone ripondendo il portafoglio nella mia borsa e prendendo il suo. Estrae trentacinque euro e li porge alla ragazza che si lecca le labbra sorridendo, questo è davvero troppo guidata dal mio subconscio le mie labbra si muovono automaticamente dando vita a una quantità di insolenza incontenibile
- Hai finito? - sputo acida
- Di fare cosa tesoro? - chiede mielosa
- Di provarci con il mio ragazzo mentre sono di fronte a te - ammetto senza preoccuparmi di quel che sto dicendo
- Oh scusa tanto è il tuo ragazzo? Non potrebbe importarmi di meno sai? - dice senza ritegno facendomi l'occhiolino
senti tesoro la tua faccia da sberle è abbastanza vicina alla mia mano che non vede l'ora di entrare in contatto con la tua guanciotta penso morendomi la lingua per non dirlo
- Direi che puoi anche andartene - mi anticipa Ryan chiudendole la porta letteralmente in faccia. Esasperata vado in bagno per darmi una calmata, anche se Ryan l'ha effettivamente cacciata non si è fatto alcun problema a rimanere senza maglietta davanti a quella gallina vogliosa. Apro l'acqua della doccia per mascherare il rumore dei conati di vomito che mi stanno salendo, non riuscendo a trattenerli vomito tutti i miei istinti omicidi.
- Chiara -
mi chiama bussando alla porta, velocemente spengo l'acqua, tiro lo sciacquone e gli apro la porta.
- Sei arrabbiata? - mi chiede titubante
No come puoi notare sono felice!
- Vedi un po te - ammetto agitando le mani
- Non ne hai motivo! Io non ho fatto proprio niente - si giustifica mettendosi sulla difensiva
- Non mi sembra che ti sia fatto problemi a stare senza maglietta mentre quella finta bionda ti divorava con gli occhi - sbotto cercando di mantenere un minimo di lucidità, fa per ribattere ma coprendo la sua voce lo precedo
- In fin dei conti non potrei competere con lei..l'ho vista bene: fisico perfetto, due occhi da far invidia a chiunque, capelli perfetti...- senza darmi il tempo di finire la frase mi poggia il palmo della mano sulle mie labbra impedendomi di parlare
- Nessuno potrà mai competere con te, e in ogni caso lei avrà anche potuto divorarmi con gli occhi ma io non l'ho degnata nemmeno di uno sguardo- puntualizza, è incredibile come non riesca a rimanere arrabbiata con questo ragazzo piu di tre minuti
- Okay - concedo sfinita, l'ultima cosa che avrei voluto succedesse stasera era un litigio ma evidentemente la mia malasorte ha deciso di rovinarmi la serata.
- Dai, vieni qui - mi incoraggia aprendo le braccia, mi dirigo verso di lui rifugiandomi nel posto in cui mi sento davvero al sicuro. Ci spostiamo in cucina e Ryan comincia a preparare i piatti, dopo qualche minuto la cena è pronta e mi porge il mio piatto. Quindici minuti fa stavo morendo di fame ma dopo la "piacevole visitina" direi che mi è passata la fame.
- Buon appetito - mi augura
- Buon appetito - rispondo, il che mi spinge a mangiare. Impugno le due bacchette con cui sinceramente non ho mai avuto l'occasione di mangiare e faccio finta di saperle usare. Tentando di impugnarle a dovere e afferrare un pezzo di sushi lo faccio volare direttamente nel piatto di Ryan che devo dire ha una certa padronanza con quegli aggeggi infernali
- Sei una frana - dice prendendomi in giro, in risposta gli faccio la linguaccia e riprendo la mia esperienza suicida, dopo quattro tentativi falliti mi stufo e mi alzo per prendere un paio di santissime posate. Ma prima che possa arrivare alla credenza mi sento tirate per il polso, Ryan mi posa sulle sue gambe mettendomi in mano le bacchette e intrecciando le sue mani nelle mie, siamo persino arrivati a mangiare insieme riesce a prenderne un pezzo e mi imbocca, è una delle cose piu dolci che abbia mai fatto con lui. Con il suo aiuto riesco a gustarmi la cena, dopo aver finito di mangiare sparecchiamo e carichiamo la lavastoviglie.
- Per che ora è il coprifuoco? - mi chiede
- Per me, comune diciasettenne, è alle due - rispondo quasi vergognandomi
- Okay sono le otto - mi informa
- Con i miei vestiti addosso sei troppo provocante -
dichiara leccandosi le labbra, cercando di non far notare il fatto che sto arrossendo di nuovo rispondo a tono
- Me ne farò una ragione -
ammetto scostandomi i capelli e dirigendomi verso il divano sculettando, sento all'improvviso due braccia sollevarmi da terra; mi metto a gridare come una cretina pregandolo di mettermi giù, mi posa sul divano accoccolandosi accanto a me. Con una mano traccia delicatamente i miei lineamenti arrivando pian piano al seno, accarezza il segno che mi ha lasciato
- Potrei tranquillamente associarti a un maniaco sessuale - scherzo tirandogli uno schiaffetto leggero
- Un ora fa non mi sembra che ti stessi lamentando -
mi rinfaccia spuderatamente, immediatamente sento le mie guance avvampare. La sua mano si trasferisce sul mio zigomo e mi carezza sorridendo
- Ti va di vedere un film? - propone
- Certo - rispondo sorridendo
- Come già sai sono patito di "games of thrones"- si purtroppo me lo ricordo
Azzittisco il mio buon senso e cerco di mantenere i miei buoni propositi su quel film orrendo
- Va bene te lo concedo -
affermo ridendo, si alza per accendere la televisione che padroneggia nel salotto e comincia a cercare lo spaventoso film che si è sempre ostinato a farmi vedere. Adoro osservare le varie espressioni che si scagliano sul suo volto a seconda della situazione che si manifesta, mi accorgo solo ora di non essermi mai resa conto di quanto Ryan sia bello.
- Perché mi fissi in quel modo? - mi chiede infastidito
- Scusami..- non credo di aver fatto niente di sbagliato dopo tutto
- No scusa tu, solo che non mi piace essere fissato..lo sai-
è arrivato il principino che non può essere fissato più di tre secondi perché sennò si sciupa
abbasso lo sguardo come se mi avessero messa in castigo, lui mi solleva il mento regalandomi uno di quei sorrisi che amo.
Quando finalmente (si fa per dire) è
riuscito nell'impresa di trovare quel film che tanto ama, lo fa partire. Mi accoccolo al suo corpo come un cucciolo in cerca di affetto e cerco di non chiudere gli occhi per le scene che li sto costringendo a sorbirsi, ad un tratto una bambina indemoniata appare alle spalle di un povero cavaliere che in pochi secondi viene decapitato, posso affermare tranquillamente che mi sta venendo su il cibo che ho mangiato poco fa. Decido di chiudere gli occhi per il mio bene ma involontariamente cado tra le braccia di morfeo.
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