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15.I'LL LOVE U TILL THE END OF TIME

POV'S Ryan

-Chiara Townson, vorresti darmi l'immenso privilegio di poterti considerare la mia ragazza?-
Un sorriso inaspettato le si scaglia sulle labbra
- Ma tutto questo romanticismo?- chiede sorpresa
-Solo per te.- affermo
-Solo per me- ripete.
Le prendo delicatamente il mento tra l'indice e il pollice e lo avvicino con cautela al mio viso, poggio le labbra sulle sue baciandole dolcemente. La sua mano ripercorre il mio fianco fino ad arrivare alla nuca, mi tira leggermente i capelli strappandomi un gemito, la sollevo da terra e la poggio sul tavolo senza smettere di baciarla. Lei allaccia automaticamente le sue gambe intorno alla mia vita, sento il suo sorriso sotto le mie labbra siamo riusciti a fare qualcosa di buono
Penso.
- Mi piacciono I tuoi baci da diciasettenne, sono delicati. senza malizia-
affermo sfiorandole le labbra con una carezza, lei le schiude e chiude gli occhi. È stupenda.

POV'S Chiara

Sento le sue carezze che non smettono di ripetersi, sono davvero fidanzata con Ryan, sei davvero fidanzata con Ryan mi ripete il mio subconscio dandomi la possibilità di constatare che è tutto reale. L'ho davvero perdonato, non voglio più rimpianti per cose che non ho fatto ma che avrei dovuto fare, e questa è racchiusa in quelle per cui vale la pena lottare, "chi combatte può anche perdere, ma chi non combatte ha già perso in partenza" la saggia frase di Alison mi convince maggiormente a munirmi di tutta la speranza che posso e scendere in battaglia con lo scopo di conquistare la mia felicità.
- Cosa dirà tua madre quando mi vedrà per la decima volta irrompere nella vostra casa?- mi chiede Ryan di tutto punto
- Probabilmente niente, sai il gioco "non chiedermi niente e non ti risponderò" con mia madre funziona particolarmente-
Ammetto.
In fin dei conti il rapporto fra me e mia madre è sempre stato molto distaccato, non che le volessi bene per carità ma c'è sempre stata una sorta di barriera che ci impedisce di comunicare come dovrebbero fare una madre e una figlia. Ma è una delle persone che ammiro di più, è sempre stata forte anche dopo aver affrontato un simile tradimento e ha avuto la forza e il coraggio di rifarsi una vita; anche se il nostro è un rapporto fuori dal normale io non ho mai smesso di volerle bene. Devo ammettere che con mio padre era tutto diverso, riuscivo a raccontargli qualsiasi cosa e in qualche modo fungeva da "psicologo"/"amica" per me, sapeva sempre cosa dirmi per farmi stare meglio e odio, detesto ammetterlo ma mi manca da morire. No che non ti manca testa di rapa, non può mancarti mi do pienamente ragione, come potrebbe mancarmi una persona che ha tradito spudoratamente mia madre per poi scappare con la sua troietta di turno? Non potrei mai. Non posso fare questo a mia mamma.
- Ei, mi stai ascoltando?- mi chiede Ryan sventolandomi una mano davanti al viso tentando di risvegliarmi
- Si - mento
- Cosa stavo dicendo?- chiede traendomi in trappola
- Che sono bellissima- ammicco con un sorrisetto innocente. in risposta ricevo un secondo bacio beh devo dire che l'autoelogiarsi da I suoi risultati mi pavoneggio da sola.
-Dai scusa, cosa stavi dicendo?- gli chiedo incuriosita
-Ti stavo chiedendo perché dopo essertene andata da casa mia ti sei rifugiata da Nevel- a sentire pronunciare quel nome (anche se sbagliato) la scena di Noel che cerca di baciarmi e io che lo respingo mi si proietta nella mente come un film
-Perché era l'unica persona che abitasse nelle vicinanze...e a proposito di Noel...devo dirti una cosa..-
Ammetto lasciando in sospeso la frase, so per certo che dopo avergli raccontato tutto lui andrà ad ucciderlo, ma non posso tenerglielo nascosto. Con tutta la malasorte che ho sicuramente lo verrebbe a scoprire e placarlo sarebbe a dir poco impossibile.
-Cioè?-
vedo con chiarezza la mascella contrarsi e le vene del collo farsi più evidenti, raccolgo tutto il coraggio che ho e parlo.
- Quando me ne sono andata l'altro giorno...lui è venuto a trovarmi e..Ecco ha cercato di baciarmi-
Dico tutto d'un fiato; lui chiude gli occhi prende a respirare affannosamente
- Lo uccido quel figlio di puttana, non deve nemmeno pensare di poterti neanche sfiorare con un dito-
Dice marcando bene ogni singola parola, gli accarezzo lentamente le braccia scoperte e noto che si rilassa immediatamente
-Il punto è che non mi è mai passato per la mente di ricambiare quello che lui prova per me. Mai.- ammetto sorridendo e sperando di poterlo contagiare.
- Allora posso stare tranquillo?- mi chiede, non avevo mai potuto osservare il lato insicuro di Ryan e devo dire che poterlo finalmente scoprire mi reca un inaspettato sollievo
- Certo - rispondo sicura,
-Stasera sei ufficialmente invitata a passare una romantica serata tranquilla a casa del sottoscritto- mi propone, sento le pupille dilatarsi e i nervi raggiungermi la pelle dandomi un brivido calmati tesoro è solo il tuo ragazzo che ti invita a passare la serata con lui, non una proposta di matrimonio il mio subconscio come al solito deve rovinare le mie aspettative ma, ignorandolo, mi agito ugualmente -Ed io accetto ufficialmente l'invito- rispondo tentando di mascherare l'incontenibile quantità di felicità che ho in corpo in questo momento. Presto uno sguardo all'orario, sono le 17:00 e mia madre dovrebbe tornare per le sei perciò ho tutto il tempo di prepararmi e di preimpostare il discorso che dovrò farle. -abbiamo un'ora prima che torni mia madre, perciò posso tranquillamente andare a prepararmi e pensare a cosa dirle-
ammetto celandomi nella parte di un'agenda giornaliera, sotto lo sguardo divertito di Ryan, mi dirigo al piano superiore facendogli cenno di salire. Quasi correndo mi fiondo in camera mia, afferro un paio di collant nere, la mia gonna bordeux preferita e un maglione grigio attillato e corro in bagno, senza dargli il tempo di prpferire parola lascio Ryan in balia del disordine che padroneggia nella mia stanza e mi preparo velocemente. Indosso le collant e il maglione per poi mettere la gonna, applico qualche kilo di mascara sulle mie ciglia e sono pronta.

POV'S Ryan

Sento I passi di Chiara aumentare la velocità ogni scalino che supera, appena la raggiungo sento la porta del bagno chiudersi e non posso fare altro che aspettare. Entro in camera sua e decido di celarmi nella parte del ficcanaso. Ammiro l'enorme quantità di foto appese al muro, ce n'è una che mi piace particolarmente: si trova appena sopra la testata del letto e raffigura lei ancora da piccola, suo padre la sta tenendo in braccio..entrambi sorridono. É pazzesco come tanta felicità riportata in una foto possa essere stata distrutta così facilmente, riesco ancora a sentire il suono dei suoi singhiozzi quando il padre le lasciò..

Flashback

-pronto?-
risponde titubante, io meno di lei sto capendo il motivo di una chiamata così improvvisa e inaspettata da parte di sua madre. Solitamente è il padre a reincarnare perfettamente la figura di genitore soffocante e diligente.
-Non può essere, non stai parlando sul serio mamma- le mani iniziano a tremarle e al suono della sua voce che si incrina mi volto di scatto verso di lei, è cosi strano come la sofferenza di questa ragazza possa farmi preoccupare talmente tanto. La sua espressione si tramuta in una smorfia di dolore e delusione, inaspettatamente scaglia il telefono sul muro e prende a distruggere qualsiasi cosa le capiti tra le mani non badando al fatto che questa sia la mia stanza. Quel che resta del mio cuscino sta svolazzando per aria e non faccio in tempo a fermarla che ha già rotto lo specchio con un pugno, vedo con imminenza il sangue sgorgare dalle nocche; con un balzo sono accanto a lei, la circondo con le braccia per calmarla ma come se fosse indemoniata, comincia a picchiarmi sul petto e sull'addome, non smette un attimo di singhiozzare e non so come riuscirò a calmarla. L'afferro per le spalle e la costringo a guardarmi
-Chiara- la chiamo, ma lei fissa il vuoto..un vuoto che sta cominciando a insediarsi nei suoi occhi. La prendo delicatamente in braccio e la poso sul letto, mi dirigo in bagno mettendomi in cerca del disinfettante e del cotone. Quando finalmente li trovo torno da lei con l'intento di disinfettarle la ferita, ma nel momento in cui il cotone entra in contatto con la sua pelle lei è pronta a respingerlo.
-Chiara devo disinfettarti la mano prima che faccia infezione, per favore- le chiedo quasi pregandola, lei rimane impassible e mi lascia fare, quando ho finito la cingo con un braccio e mi sdraio accanto a lei cercando di rassicurarla.
-Cos'è successo?-
le chiedo avendo paura della risposta che potrebbe darmi
-Scusa per lo specchio..e i cuscini-
dice a bassa voce
-Non me ne frega niente dei cuscini tanto meno dello specchio, voglio solo poterti stare vicino in questo momento..e se non vuoi dirmi cos'è successo possiamo anche semplicemente rimanere qui in silenzio-
Le propongo, lei opta per la seconda proposta e in pochi minuti si addormenta allacciata a me

-Sono pronta!-
Annuncia felice, risvegliandomi dai ricordi. Alzo lo sguardo e rimango senza fiato. È semplicemente perfetta e non potrei desiderare di meglio.
-Sei stupenda-
Le confesso dandole un buffetto sulle labbra, come previsto arrossisce il che mi regala un altro sorriso. Improvvisamente sentiamo il rumore di una porta chiudersi, telepaticamente ci giriamo facendo scontrare i nostri sguardi complici, il corpo di chiara saetta giu per le scale seguito dal mio
-Ciao mamma-
la saluta abbracciandola
-Ciao..e ciao Ryan- mi saluta sorpresa
-Salve signora Townson- dico sorridendo
-Ti ripresento Ryan mamma...il- vedendola in difficoltá la precedo
-Il suo ragazzo che stasera ha intenzione di invitare sua figlia a cena, sempre se lei è d'accordo-
Chiedo cercando di non lasciare trasparire la paura di una risposta negativa.
-Certo. ma a patto che rispetti il coprifuoco, intesi?- dice rivolgendosi a lei
- Certo mamma- risponde felice
- Allora noi andiamo, arrivederci signora Townson- ammicco sorridendo, ricevendo in risposta un sorriso inaspettato wow facciamo progressi afferro la mia ragazza per la mano e usciamo insieme da casa sua dirigendoci verso la mia macchina.

POV'S Chiara

Ho seriamente paura che tutta la felicità che ho in corpo in questo momento possa causare un attacco di cuore, tutto sta finalmente andando per il verso giusto. Ryan mi conduce fino alla sua macchina, é una seicento e malgrado le sue modeste dimensioni è tuttavia molto comoda, inaspettatamente mi apre la portiera e aspetta che mi sieda prima di richiuderla con cautela e prendere posto. Questi piccoli gesti romantici mi donano ogni volta un pizzico di felicità in più, appena si siede fa partire la radio, appena sento le parole della mia canzone preferita mi metto a cantare come una pazza
- Archers, aim your perfect mark, and throw. Throw your arrows...- la voce di Ryan si unisce alla mia formando il coro perfetto
-Hit her heart, if they don't feel right, love who loves you back. It's a perfect storm. What turns you on, you can have all that. Love who loves you back. - posa la mano sulla mia e la stringe facendo incastrare le mie dita fra le sue. Vorrei poter fermare il tempo in questo momento e rimanere così, nella semplicità di questo gesto. per sempre.

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