Capitolo 93
Ciao a tutti,
prima di leggere questo capitolo, rileggete quello precedente perché ho fatto delle modifiche.
buona lettura.
Era una bellissima cagnetta. Era come se cercasse di entrare nel giardino. Scese dalla macchina e pensò che era perfetta per Matt. Si avvicinò a lei e vide che non aveva il collare. Mark allungò la mano per accarezzarla e la cagnetta lo guardò, prima si ritrasse ma poi si lasciò accarezzare. Mark riuscì a prenderla in braccio e la controllò bene. Non aveva nulla addosso ma avrebbe potuto toglierselo il collarino così si assicurò che non era scappata. Suonò ai vicini ma nessuno sembrava aver smarrito quella cagnetta e decise di provare anche all'associazione dei cani. Non era di nessuno. Sembrava un segno.
- farai felice Matt - disse Mark sorridendo.
Quel piccolo batuffolo bianco avrebbe rallegrato il suo Matt. Portò la cagnetta nella macchina che se ne stava tranquilla sul tappetino. Non faceva casino. Era tranquilla come Matt. Arrivato a casa, prese la cagnetta e raggiunse casa. Matt era steso sul divano a vedere la TV svogliatamente. Mark mise a terra la cagnetta che subito andò da Matt. Lui vide il batuffolo bianco, si abbassò a prenderla e la accarezzò.
- da dove vieni? Sai che sei una bellissima cagnetta - disse Matt.
Mark sorrise.
La cagnetta fece le feste a Matt.
- ti terrei ma avrai un padrone - disse Matt andando verso il giardino.
Mark lo raggiunse e disse: - angelo, so chi è il suo padrone -
- sei tornato - disse Matt dandogli un bacio. - é bellissima vero? -
- si - rispose Mark accarezzando la sua pancia.
- mi stavi dicendo del suo padrone - disse Matt. - chi è? -
- tu - rispose Mark stupendolo.
- io? Ma non l'ho vista prima - rispose Matt confuso.
- è il mio regalo per te - rispose Mark sorprendendolo.
- non posso crederci. Mi hai regalato questa bellissima cagnetta - disse Matt felicissimo. - sei meraviglioso. Ti amo, orsacchiotto -
Lo baciò di slancio tante volte, facendolo cadere sul divano. Matt aveva ritrovato il sorriso grazie a lui.
La cagnetta li guardò e salì sul divano da loro. Matt la abbracciò tutta.
- ciao, piccola stella - disse lui felice. - come si chiama? -
- non ha un nome - rispose Mark. - è stata abbandonata. L'ho trovata qui fuori, era come se sentisse che avevamo bisogno di lei -
- poverina - disse Matt guardandola.- ora ci siamo noi. Ti daremo tanto amore, Stella -
Alla cagnetta piaceva quel nome.
- ti piace - disse Matt accarezzandola. - aggiudicato per Stella -
Per Mark era bellissimo vederlo così felice. Gli animali avevano questo potere come anche i bambini.
- comunque lo penso anche io che è destino. Sento che lei mi cercava -
Stella si mise sulla sua pancia e fece un verso.
- è anche intelligente -
- come te - disse Mark sorridendo.
Dopo uscirono per andare al negozio di animali e comprarono il collarino, la ciotola, il cibo e qualche giochino. Matt scelse tutto con cura. Solo il meglio per la sua Stella. Presero anche un lettino che avrebbero messo in camera loro. Stella si ambientò subito e amava già stare nella loro camera, girare per casa e andare in giardino. Mark e Matt guardarono Stella avvicinarsi al bordo della piscina.Mise la zampetta nell'acqua e Matt ebbe un'idea. Si spogliò tranquillamente e entrò in acqua. Stella si buttò nelle sue braccia e lui la teneva per farla abituare. Pian piano Stella lasciò le braccia di Matt e prese a nuotare. Le piaceva l'acqua. Matt le stava dietro come si faceva con una bambina. Mark guardava i due. Era veramente una scena bellissima.
- orsacchiotto, entra dentro - disse Matt con Stella in braccio.
Lui si spogliò ma rimase in slip. Stella andò da lui e Matt si avvicinò a loro, tendevano Stella insieme. Poi Stella uscì dalla piscina e si mise al sole, lasciando i suoi padroni da soli. Matt prese a baciare Mark, avvinghiandosi al suo corpo. All'improvviso si ritrovò nudo e vide Matt con i suoi slip in mano.
- come hai fatto?- chiese Mark stupito.
- Neal Caffrey insegna tanto - rispose Matt con un sorrisetto.
- amo White collar e Neal - disse Mark. - mi piace vederti in quel ruolo. Non mi sono persa una cosa puntata-
ti farò avere un pass per venire sul set - disse Matt abbracciato a lui.
- il pass per il set??? É il mio sogno - disse Mark. - voglio vedere l'appartamento di Neal -
Mark era così eccitato e Matt sorrideva.
- sai che mi eccita vederti nel telefilm - disse Mark.
- mi sto immaginando che ti masturbi mentre mi guardi in TV- disse Matt seducente.
- ti confido che mi è venuta un erezione mentre vedevo una puntata con il cast.ho dovuto coprirmi con un cuscino - disse Mark un po' imbarazzato.
- ne sono onorato - disse Matt a quella confessione.
Quando i ragazzi erano tornati da scuola, non sapevano la novità di casa Bomer Ruffalo. Matt e Mark volevano fare loro una sorpresa. Le luci erano spente in casa ma i ragazzi appena entrarono, sentirono un rumore. Si preoccuparono. C'era un ladro????
Matt e Mark videro che i ragazzi stavano fermi.
- ragazzi, su, entrate - disse Matt.
- cosa fate sulla porta? - chiese Mark.
- c'è qualcuno - risposero i figli.
Matt e Mark accesero le luci delle stanze e i figli entrarono. Non c'era nessuno.
Che cos'era stato il rumore di prima?
All'improvviso videro qualcosa salire sul divano e andarono a vedere. Era un bellissimo batuffolo e nella bocca teneva un fiore.
I ragazzi salirono sul divano e presero a accarezzarla. Lei conquistò subito tutti. Videro il collarino con la scritta Stella.
Matt e Mark guardarono i ragazzi che erano felici.
- è bellissima - dissero Bella e Odette.
- mi piace tanto - disse Kit. - è un piccola batuffolo.
- sembra una nuvoletta - disse Keen.
- é nostra? - chiesero i gemelli.
- si, Mark me la regalata - rispose Matt. - era qui fuori e sembrava che voleva essere parte della nostra famiglia -
- siiiii - risposero tutti felici.
Matt e Mark si unirono a loro. Stella faceva ufficialmente parte della famiglia.
Intanto Chris guardava Kaylee che era in piscina, la vedeva un po' giù e si avvicinò.
- tutto bene? - chiese lui sedendosi accanto a lei.
- faccio finta di nulla ma ho paura per mio papà e per tutti voi - rispose Kaylee. - non voglio che nessuno si faccia male a causa mia. Forse sarebbe meglio se andassi via ma amo già questa famiglia. Mi sento egoista -
- ma non è così. Non sei egoista, Kaylee. È tuo diritto avere una famiglia e noi ti proteggeremo - disse Chris. - sai io mi sono sentito non all'altezza di Tom e ancora mi accadde - disse Chris.
Kaylee disse: anche io mi sento così. Sono così perfetti e puri. Io... -
Chris la abbracciò
. - il fatto che ti prostituivi non fa di te una persona non pura - disse Chris. - la tua anima è bellissima e nulla può intaccarla -
Kaylee guardò Chris a quelle parole. Erano veramente bellissime. Lei lo abbracciò di slancio.
- grazie - disse lei.
Chris le accarezzò i capelli. Tom guardava la scena dal balcone senza sapere che si stavano dicendo ma vederli abbracciati e interagire, lo rendeva felice. Tom, Chris e i ragazzi uscirono per una passeggiata, c'era molta confusione e Kaylee si ritrovò staccata dagli altri, la gente spingeva e lei cercò un posto per respirare. Aveva il cellulare dato da suo papà per chiamarlo e avvisarlo del punto in cui stava. Era in una stradina isolata e stava chiamando suo papà.
- questo lo prendo io - disse il tipo con una cicatrice togliendole il cellulare.
Kaylee si appiattì al muro.
Chi era quel tipo?
- ora verrai con me- disse il tipo avvicinandosi a lei. - Penelope mi ha mandato -
Sapeva che sarebbe successo, stava per urlare quando il tipo le tappò la bocca. Kaylee aveva paura. Voleva essere di nuovo con suo papà, Chris, Lola e tutta la famiglia. Non voleva star lì con quell'uomo.
Tom si guardò in giro e non vedeva più Kaylee. Era andato in panico. Il suo incubo si era avverato.
Ora sentiva la paura di Kaylee come accadeva anche a Lola.
Tom provò a chiamarla ma non rispondeva.
Chris vedeva Tom e Lola terrorizzati e sentiva anche Kaylee adesso. Lui li prese per mano e la loro connessione fecero vedere Kaylee in un vicolo.
Bella e Jules vedevano che i loro papà e Lola erano preoccupati. Tenevano Hanna Luce e Theo in braccio. Il tipo legò la mani di Kaylee e la mise sulle spalla. Stava per portarla via quando Tom, Chris e Lola arrivarono.
- lasciala stare - disse Tom.
no - disse il tipo prima di scappare via.
Tom corse verso di lui, non era facile da raggiungere poiché il tipo era velocissimo ma lui e Chris insieme a Jason e a Ryan riuscirono a bloccarlo.
Killian era insieme a Bella, Jules, Hanna Luce e Theo.
Jason mise in manette il tipo e Ryan liberó le mani di Kaylee. Lei corse suo papà, piangeva e Tom la strinse.
Era di nuovo tra le sue braccia.
Jason, Ryan e Killian guardarono la scena e sorridevano nel vedere Kaylee di nuovo con Tom. Gli agenti sorvegliavano la famiglia di Tom quando lui li aveva chiamati. Faceva parte del piano. Tom e Chris portarono a casa Kaylee e i ragazzi. Gli agenti avrebbero interrogato il tipo che voleva rapire Kaylee. Presto avrebbero saputo tutto.
Tom, Chris e gli altri coccolarono Kaylee una volta a casa. Lei tremava ancora ma pian piano con i loro abbracci e affetto iniziava a sentirsi più tranquilla. Chris uscì dalla stanza per andare un attimo da Tom che era in bagno. Lo trovò a piangere con le mani sul lavandino.
- ho temuto tanto di perderla - disse Tom guardandolo.
- ora è con noi, piccolo - disse Chris avvicinandosi.
- lo so ma ho paura che accada di nuovo - disse Tom confidandosi.
Chris lo portò a sé e lo lasciò sfogare. Era così fragile in quel periodo. L'aveva visto sempre forte. Tom pianse molto sul suo petto e lui gli stava accanto in silenzio. Tornarono di là e i ragazzi erano in camera di Lola. Forse avevano capito che avevano bisogno di star da soli. Chris portò Tom a letto e teneva stretto a lui. Non parlavano ma non c'era bisogno in quel momento. Stare nelle braccia di Chris era quello che gli serviva. Si appoggiò al suo petto e chiuse gli occhi. Chris lo accarezzava per tutto il tempo senza mai staccarsi.
ll giorno dopo...
Chris preparò la colazione e gliela portò a letto. Tom gli diede un bacio e si gustò la colazione. Era veramente dolce. Tom notò che aveva dormito molto. Si alzò e si vestì. Scese giù e preparò la colazione per tutti. Chris lo vedeva star meglio di ieri sera.
Dopo colazioni, Matt e Mark andarono da loro. Tom raccontò a Matt di Kaylee e Matt si sfogò riguardante al padre. Si abbracciarono e si consolarono a vicenda. Intanto Mark e Chris stavano parlando del loro modo di agire. Era incredibile che avevano fatto le stesse cose.
Dopo quei momenti, Tom si occupò di Kaylee e ricevette notizie positive da Jason.
L'uomo aveva parlato e avevano le prove per incastrare la Blossom.
Michael si stava occupando dei documenti di Kaylee presto sarebbe stata ufficialmente una Hiddleston.
Tom comunicò la notizia a Kaylee.
- finalmente potrò stare qui - disse lei felice.
- si, nessuno ti porterà via da noi - disse Tom stringendola.
Passarono qualche giorno, Penelope Blossom era stata arrestata e Kaylee era ufficialmente una Hiddleston. Mark andò a casa Hiddleston Hemsworth, ne aveva approfittato quando Matt era andato a trovare un suo amico che era tornato da Londra. Tom e Chris lo guardarono mentre entrava in casa. Notarono che era nervoso.
- siediti pure - disse Tom indicandogli il divano.
- preferisco stare in piedi - disse Mark.
Lo guardavano mentre andavano avanti e indietro.
Sembrava quasi se si doveva sposare.
- amici, fratelli, voglio dirvi in anteprima che... - disse Mark fermandosi. - voglio chiedere a Matt di sposarmi la prossima settimana nel posto in cui ci siamo conosciuti la prima volta -
Tom e Chris lo abbracciarono.
- è meraviglioso - disse Tom. - sono felice per voi -
- è un'idea fantastica - disse Chris. - Matt sarà commosso da questa proposta -
- è molto romantico - disse Tom. - hai già scelto il modo in cui vuoi farlo? -
- ho una bellissima idea - rispose Mark. - avrò bisogno dell'aiuto di mia mamma per distrarre Matt e organizzare il tutto -
- sarà il loro primo incontro anche - disse Tom pensandoci.
- si, li faccio conoscere tutta la famiglia con annessa proposta - disse Mark.
- un weekend da capogiro - disse Chris.
- forse è troppo? - chiese Mark iniziando a pensare.
- no no, Mark - rispose Tom. - Chris intendeva che sarà pieno di emozioni. È bellissimo secondo me -
- infatti. Mi scuso per il termine, non volevo agitarti - disse Chris subito. - sarà perfetto. Matt si divertirà e si emozionerà tantissimo -
- voglio che sia perfetto - disse Mark. - sto già ordinando delle cose nel Wisconsin -
- ti porti avanti. Bravissimo - disse Tom. - sarà strepitoso -
Mark si sciolse mentre parlava con loro della sua idea.
Il giorno dopo era uscito il giornale con le interviste di Chris e di Mark. Molti non presero bene la notizia anzi iniziarono a scagliarsi su Matt e Tom con messaggi pubblici e privati. I cellulari dei due facevano un rumore continuo di notifiche e messaggi. Matt stava guardando i messaggi che gli arrivavano su Twitter e su Instagram. In molti erano veramente bruttissimi. Gli davano del rovinafamiglie. Lo insultavano pesantemente. C'erano anche messaggi positivi ma quelli negativi erano di più. Sapeva che non sarebbe stato facile ma era dura.
- angelo, che hai? - chiese Mark alla sua faccia.
Matt li fece leggere i messaggi.
- sono veramente ignoranti - disse Mark. - non sanno nulla e si permettono di giudicare -
Ma l'hanno letta l'Intervista? O hanno letto solo divorzio e Matt. Non capirò mai la gente -
- E se mi licenziano da White Collar - disse Matt all'improvviso.
- perché ti dovrebbero licenziare? Non hai fatto nulla - disse Mark.
- per molti sono quello che ha fatto finire un matrimonio, ci sono produzioni che non vogliono essere associate a una brutta immagine come questa - disse Matt. - lo sai bene
- le cose si fanno in due e poi io ho parlato con Sun prima di fare qualsiasi cosa con te. Non hai fatto finire nessun matrimonio - disse Mark. - farò anche un video se sarà necessario per difenderti -
- non voglio crearti problemi - disse Matt.
- problemi? Matt, non devi pensarlo. Io farei di tutto per te - disse Mark. - la gente non deve permettersi di insultarti e darti del rovinafamiglie, ipocrita e tutte le cazzate che scrivono -
Il cellulare continuava a segnalare messaggi.
- la gente non ha niente da fare - disse Mark vedendo i commenti ' attenti ai froci, sembrano sensibili ma appena possono ve lo mettono dietro rubandovi il fidanzato o il marito '
Mark era così incazzato. Matt non era così.
' Matt Bomer sembra tanto buono e angelico con quel suo bel faccino ma è solo un rovina famiglie.
Matt Bomer è questo tipo di frocio. Rubamariti '
La gente era veramente cattiva e orribile.
Matt non meritava quel trattamento.
- adesso gli rispondo - disse Mark uscendo il cellulare.
- no, Mark - disse Matt. - non scrivergli nulla -
Poi all'improvviso il suo cellulare squillò. Era suo padre.
A casa Hiddleston Hemsworth, Tom guardava i commenti su Instagram e Twitter. C'erano chi era felice che stanno insieme ma fu inondato di orribili e pesanti commenti.
Tra i quali c'era anche quell'attore che gli aveva mandato messaggi quando era in Norvegia. Non c'è la faceva a vedere tutto quel cyberbullismo. Era orribile.
Che colpa ne aveva se si era innamorato di Chris?
Le cose si facevano in due ma ovviamente lui era quello che veniva accusato di essere un rovinafamiglie..
' Tom Hiddleston è un rovinafamiglie, un ipocrita e non è il gentiluomo che vuole far credere'
' Hiddleston ha sedotto un uomo sposato e l'ha spinto a divorziare. Come anche quella strega della Mader si è messa in mezzo. Chris e Elsa sono la coppia perfetta. Sicuramente si sono messi d'accordo per dividerli.
' la Mader conosce anche Bomer. Un trio di rovinafamiglia. Che schifo '
' Tom Hiddleston, Matt Bomer e Rebecca Mader sembrano delle persone pulite invece si sono rivelate delle persone senza pudore, cattive e manipolatrici '
- ecco ora attaccano anche Rebecca e Matt insieme a me - disse Tom. - immagino come possono sentirsi. Anzi sento il dolore di Matt. Per fortuna ha Mark al suo fianco come Rebecca a Elsa -
- e tu hai me - disse Chris. - non dovrebbero prendersela con te. Non hai fatto nulla. Io ho divorziato da Elsa. Dovrebbero avercela con me -
- ecco ora attaccano anche Rebecca e Matt insieme a me - disse Tom. - immagino come possono sentirsi. Anzi sento il dolore di Matt. Per fortuna ha Mark al suo fianco come Rebecca a Elsa e io ho te -
Chris lo abbracciò.
- non dovrebbero prendersela con te. Non hai fatto nulla. Io ho divorziato da Elsa. Dovrebbero avercela con me - disse Chris.
- per tutti sono il serpente che ti ha dato la mela - disse Tom. - ti ho fatto peccare -
- sono io che ho iniziato il tutto, ho sempre preso l'iniziativa io e ti ho fatto anche tradire Scott - disse Chris. - dovrebbero prendersela con me -
Chris non sopportava che Tom pagasse tutto. Lui aveva una grande responsabilità in tutto questo. Doveva fare qualcosa per farli smettere.
- farò un video. Devono smettere di prendersela con te. Devono capire che non sono puro come Thor - disse Chris.
- non voglio che ti metti nei guai - disse Tom.
- Tom, quali guai? È giusto che io mi prenda la mie responsabilità - disse Chris. - non posso vedere che ti massacrano così -
Tom inizió a pensare ai guai che ci sarebbero stati con la Marvel Disney.
- la Marvel e la Disney potrebbero licenziarmi per la brutta immagine - disse Tom.
- licenziarci. Ci sono anche io di mezzo. Il divorzio lo chiesto io - disse Chris.
Questo voleva dire che anche Mark poteva essere nei guai visto la politica che molto resistitiva per l'immagine. La Disney puntava sulla famiglia. Non vedeva buon occhio il divorzio.
- non avevo pensato a tutto questo quando siamo usciti allo scoperto. Sapevo non sarebbe stato facile ma non pensavo alla Marvel e alla Disney in tutta questa storia - disse Chris.
- ma sono pronto a tutto e a prendermi le miei responsabilità -
Non sarebbe stato semplice ma avrebbero lottato. Chris prese la mano di Tom.
- farò di tutto per non farci licenziare - disse Chris stringendolo subito dopo.
Tom si lasciò confortare da quell'abbraccio. Ne aveva tanto bisogno.
Intanto a casa Bomer Ruffalo, Matt ebbe una videochiamata dal cast di White collar.
Tim DeKay (Peter), Willie Garson (Mozzie), Tiffani Amber Thiessen( Elizabeth), Diahann Carroll(June),Marsha Thomason(Diana), Sharif Atkins (Jones), Hilarie Burton (Sara) e Gloria Votsis (Alex).
- ciao, Matt - lo salutarono tutti insieme con gran calore.
Avevano uscito un cartello ' siamo con te. Ti sostiamo, Matt '
- ciao, ragazzi - disse Matt commosso. - non sapete quando sia importante -
- sappiamo che è dura - disse Tim.
- ma c'è la farai - disse Tiffani.
- fagli vedere chi sei, splendore - disse Diahann.
- e se non vogliono ancora vedere, ci pensiamo noi - disse Willie.
- la squadra protettrice di Matt - disse Marsha.
- dovranno vedersela con noi - disse Sharif.
- non sanno contro
chi si sono messi - disse Hilarie.
- ma lo scopriranno presto - disse gloria. - noi saremo con te -
Erano pronti a sostenerlo e a difenderlo. Matt aveva gli occhi lucidi.
- grazie, ragazzi - disse Matt commosso.
Mark era in un angolo e guardava la scena. Era contento che il cast di White Collar lo sosteneva.
Matt notò che lo sfondo della videochiamata era familiare.
- ragazzi, ma dove siete? - chiese Matt avendo un'idea.
Matt aprì il cancello e vide dalla finestra che il cast era caduto a terra fuori casa sua e di Mark poiché erano appoggiati al cancello.
Matt andò a aprire la porta e tutti dissero 'Sorpresa'
- ragazzi, che bella sorpresa - disse Matt felice.
Tutti si alzarono e lo abbracciò a uno a uno.
Era quello che erano venuti tutti lì. Il cast era di nuovo riunito.
- entrate. Vi presento anche il mio Mark - disse Matt emozionato.
- il famoso Mark - disse Tim.
- non vedevamo l'ora di conoscerlo - disse Tiffani.
Tutti entrarono e Mark era in bagno a sistemarsi.
- orsacchiotto, dove sei? - chiese Matt.
- orsacchiotto? Che tenero - disse Hilarie.
- a te come ti chiama? - chiese Willie.
- angelo - rispose Matt sorridendo.
- ha ragione. Sei proprio un angelo - Diahann.
Matt andò verso il bagno e lo vide uscire.
- vieni ti presento tutto il cast - disse Matt. - sono venuti per me -
- sono stati veramente carini - disse Mark sorridendo.
Matt lo condusse in salotto dove c'erano tutti.
- ragazzi, lui è Mark il mio orsacchiotto e amore della mia vita - disse Matt emozionato e felice.
Tutti andarono da Mark per salutarlo. Mark ricevette tanti baci e abbracci. Era emozionato non solo per la presentazione ma anche perché adorava il cast di White collar.
- è un piacere conoscervi - disse Mark a tutti
Fu così che Matt e Mark li invitarono a pranzo. Si misero in giardino. Kit li conosceva tutti infatti venne coccolato da tutti. Keen rimase a guardarli. Conosceva White Collar e non poteva negare che gli piaceva come tutti i personaggi e attori.
- è tuo figlio Mark? - chiese Tiffani.
- si, lui è Keen - rispose Mark. - Keen, vieni qui -
- è adorabile - disse Hilarie.
Tutti lo accolsero bene. Keen si mise vicino a Willie adorava il personaggio di Mozzie.
Mark vide da lontano Matt e Tim. Erano molto affiatati. Poteva dire che era stato geloso della loro chimica.
In quel momento Bella, Odette e i gemelli tornarono a casa. La famiglia fu al completo. Bella e Odette avevano visto qualche qualche stagione di White Collar e li riconobbero. Si sedettero con loro.
I gemelli li conoscevano tutti.
Arrivò anche Stella e tutti la adoravano.
Era impossibile non amarla. Tim le dava dei pezzetti di carne e Matt sorrise.
- mi fa pensare a una scena di White collar quando davo i pezzi di carne a Sachmo perché Peter non sapeva cucinare - disse Matt.
- non è vero - disse Tim.
- tesoro, è la verità - disse Tiffani. - a parte la tua specialità, nel telefilm non sai cucinare. Per fortuna che ci sono io -
- per fortuna altrimenti Peter ci avvelena tutti - disse Matt calandosi nella parte.
- ha ragione, capo - disse Marsha.
- tutti contro di me - disse Tim.
Tutti scoppiarono a ridere.
- dai, tesoro, ti consolo io - disse Tiffani baciandolo.
Tutti li guardarono e sorrisero. Si erano innamorati sul set, erano diventati veramente Peter e Elizabeth anche nella realtà. Erano una bellissima coppia e ormai non recitavano più, erano proprio loro.
Si erano sposati e avevano un figlio.
- come sta Neal? - chiese Matt alla coppia.
- bene, è con i nonni oggi ma te lo porteremo presto - disse Tiffani.
- non vede l'ora di vederti - disse Tim.
Neal adorava Matt.
Avevano scelto quel nome perché grazie a White Collar si erano incontrati.
Anche Matt adorava Neal. Era come uno zio per lui.
- e presto conoscerà anche lo zio Mark - disse Tiffani. - Neal ti adorerà, Mark -
- non vedo l'ora di conoscerlo, Tiffani - disse Mark sorridendo. - sei molto gentile -
Era bello che lei lo includesse.
- fai parte della famiglia adesso - disse Tiffani affettuosa. - e poi fai felice il nostro Matt -
Mark sentiva che stava nascendo un bel rapporto tra lui e Tiffani.
- farei di tutto per farlo felice - disse Mark a lei.
- si vede - disse Tiffani. - come Tim lo farebbe per me. Siamo fortunati a avere due uomini così che ci amano tanto. Matt ti guarda come se fossi il suo universo. È meraviglioso -
Mark abbracciò Tiffani dolcemente per quelle parole. Vedeva l'amore di Matt attraverso la visione di Tiffani.
- grazie, Tiffani - disse Mark. - le tue parole sono bellissime -
Il pranzo fu bellissimo e divertente. Il cast li salutarono dopo pranzo. Matt aveva passato delle ore bellissime con loro e anche Mark e i ragazzi. Si erano promessi di rivedersi presto.
- è stato bellissimo - disse Matt steso sul divano, stretto al suo orsacchiotto.
Non aveva pensato ai social o a suo padre per tutto il tempo con il cast.
- si, avevi bisogno di questo e poi siete un gruppo così affiatatissimo - disse Mark. - siete bellissimi tutti insieme -
- sono come una famiglia. Penso che sia stesso per te con il cast degli Avengers - disse Matt.
- si, siamo una famiglia - disse Mark. - se uno è nei guai gli altri lo aiutano e lo sostengono -
- è bellissimo quando è così - disse Matt appoggiato al suo petto.
Entrambi potevano contattare su due cast fantastici infatti Mark, Tom e Chris sentì qualcosa fuori a casa loro. Uscirono fuori e trovarono un furgoncino dove scesero tutto il cast di Avengers. Furono inondati dai loro abbracci e affetto.
Mark, Chris e Tom si guardarono. Si sentirono molto fortunati. Si abbracciarono tutti e tre. Stavano vivendo la stessa situazione. Matt li guardava da lontano. C'era anche Rebecca venuta per sostenere loro e Matt. Infatti andò da lui e si abbracciarono.
- non vi avremo mai lasciati soli - disse Robert.
- siamo una famiglia - disse Evans.
- e ci sosteniamo l'uno l'altro - disse Scarlett.
- avete il nostro appoggio - disse Anthony.
- dovranno vedersela con noi se vogliono licenziarvi - disse Jeremy.
- non lo permetteremo - disse Robert.
- siamo la vostra squadra protettrice - disse Evans.
- siamo agguerriti - disse Scarlett.
Mark, Chris e Tom li abbracciarono e li ringraziarono. Era in queste occasioni che si vedevano i veri amici.
Scarlett vide Matt da lontano, sapeva che anche lui era stato preso di mira sui social. Non si conoscevano ma sentiva che voleva andare da lui e sostenerlo. Era come se una forza misteriosa la spingesse.
Scarlett vide Matt da lontano, sapeva che anche lui era stato preso di mira sui social. Non si conoscevano ma sentiva che voleva andare da lui e sostenerlo. Era come se una forza misteriosa la spingesse.
Matt l'aveva vista da lontano ma si stava trattenendo molto. Non si conoscevano in questa vita quindi non poteva andare da lei. Fu lei a sorprenderlo.
- so che non ci conosciamo ma ho letto quello che ti sta successo come Tom e Rebecca. Mi dispiace tanto - disse Scarlett. - non dovreste passare tutto questo. Non avete fatto nulla di male. L'amore non dovrebbe scatenare questo -
- ti ringrazio per le tue parole, Scarlett - disse Matt. - significano molto per me -
La sentiva così vicina.
Scarlett disse: - è strano ma sento come se ci fosse... -
- un legame tra noi vero? - chiese Matt.
- si - rispose Scarlett.
Matt sentì Scarlett abbracciarlo.
Matt la strinse a sua volta. Era veramente incredibile come l'anima ricordava certi legami anche di vite passate. Non fu l'unico sostegno che Tom, Chris, Mark e Matt ebbero. Tante telefonate ricevettero dalle persone che ci tenevano a loro. Il loro affetto e sostegno diedero una carica ai quattro e anche il loro umore era migliorato. Mark ricevette la chiamata dei suoi genitori. Loro già sapevano del divorzio, Mark li aveva già avvisati e lo sostenevano. Non vedevano l'ora di conoscere Matt.
- i miei ti mandano i loro saluti. non vedono l'ora di conoscerti - disse Mark dopo la chiamata.
- anche io di non vedo l'ora di incontrarli. Sono emozionato al sol pensiero - disse Matt. - ma loro che ne pensano di questa storia? -
- ci sostengono - rispose Mark. - ti adorano già. A breve ti porto a conoscerli. Pensavo il prossimo weekend -
- si, non vedo l'ora. Così conosceranno anche i ragazzi - disse Matt sorridendo.
Oltre a essere emozionato era anche nervoso. Ci teneva molto a piacere ai genitori di Mark.
- ti porto anche al faro rosso - disse Mark non scordando quel dettaglio.
- il faro rosso finalmente lo vedrò - disse Matt.
- possiamo anche salirci - disse Mark prendendogli la mano.
- siiii. Voglio salirci - disse Matt sorridendo.
Sarebbe stato bellissimo andarci proprio con Mark. Si appoggiò al lui e immaginò la scena.
Poi gli venne in mente una cosa.
- Mark, orsacchiotto, voglio mostrarti una cosa - disse Matt prendendogli la mano. - vieni con me -
Mark lo seguì di sopra.
- chiudi gli occhi - disse Matt all'improvviso.
Mark li chiuse e Matt andò all'armadio in cui c'era un baule Prese un foglio e poi chiuse la baule e l'armadio.
Non aveva idea di quello che poteva essere. Ci stava pensando ma non gli veniva in mente nulla.
-puoi aprirli - disse Matt all'improvviso.
Mark li aprì e rimase senza parole quando vide il foglio con la canzone. ' per il mio orsacchiotto '
Come quello che aveva trovato ma questa era un'altra.
Quante canzone gli aveva scritto Matt?
Era così emozionato e commosso da non riuscire a parlare.
- questa è la seconda canzone che dedichi, angelo mio. Io non ho parole - disse Mark commosso.
- la seconda? Hai trovato un'altra mia canzone? - chiese Matt confuso.
-si, quando hai messo il portafoglio nel freezer. È caduta fuori - rispose Mark. - Heart by Heart. Era meravigliosa. Ho sentito tutto il tuo amore in quella canzone -
Mark mise una mano al suo viso e lo baciò. Una lacrime di commozione scese giù. Era felice. Quelle canzoni scritte da Matt per lui erano di regalo inaspettati, speciali e meravigliosi.
Il giorno dopo...
Chris e Mark si incontrarono, avevano intenzione di fare un video insieme per far smettere i commenti orribili contro Tom e Matt. I due amici parlarono a lungo e pensarono bene a cosa dire.
Si misero davanti a una videocamera.
- salve a tutti, sono Chris Hemsworth - disse Chris.
- e io Mark Ruffalo - disse Mark.
- abbiamo una cosa importante da dirvi - dissero insieme.
- in questi giorni sui social ci sono molti orribili commenti contro Tom Hiddleston - disse Chris.
- e Matt Bomer dopo l'intervista uscita nella rivista - disse Mark. - non ci sembra giusto tutto questo accanimento contro di loro -
- non hanno fatto nulla di male - disse Chris. - date del rovinafamiglie a Tom ma non sapete la verità. La verità è che sono io che ho iniziato tutto. Non sono la persona perfetta che pensate, non sono Thor. Sono solo un uomo che si è innamorato ma che ha commesso tanti errori.
Quando Elsa era incinta di Indie Rose, io già pensavo a Tom. So che è bruttissimo, un uomo sposato e che diventa presto papà non dovrebbe fare questi pensieri o di fare determinate cose. Io non mi sono riuscito a controllare e mi ingannavo da solo dicendomi che Tom era un amico speciale. Dopo ho capito la verità, lo amavo e l'ho fatto anche tradire il ragazzo che frequentava. Non vado fiero del modo in cui tutto è avvenuto ma non riuscivo a controllarmi. Volevo Tom tantissimo. Se volete prendervela con qualcuno, sono io la persona giusta -
- Qualcuno ha scritto '' Matt Bomer sembra tanto buono e angelico con quel suo bel faccino ma è solo un rovina famiglie '. Posso assicurarvi che Matt è un vero angelo, non si è messo in mezzo al mio matrimonio. Ci siamo conosciuti in Puglia ma sentivo già qualcosa per lui. Matt è stato un gentiluomo, non ci ha provato con me sapendo che ero sposato, nonostante provasse qualcosa per me. Mi sono trattenuto tanto ma alla fine ho ammesso che il mio matrimonio era finito. Ciò che ho con Matt, il mio angelo, non si può spiegare a parole. Il nostro rapporto è qualcosa di speciale e unico. Ho detto subito a mia moglie quello che sentivo. Non potevo continuare a mentire a me stesso o a lei o agli altri. Volevo stare con Matt. vi prego di non insultarlo, non se lo merita. Sono io che ho divorziato, non lui -
Mark e Chris presero la videocamera, riguardarono il video e gli sembrava così perfetto. Lo trasferirò sul computer e aprirono Instagram per condividere il video in entrambi profili.
Lo condivisero anche su Twitter.
Pian piano il video venne visto da molte persone tra cui Tom e Matt.
Matt era quasi a casa quando aveva controllato Instagram e lo avviso di un video di Mark.
Cosa aveva pubblicato il suo orsacchiotto?
Andò subito a vedere curioso e si sedette sul divano.
Tom era a casa quando andò su Instagram, gli era arrivata una notifica e pensava che era un altro che voleva insultarlo, invece era un video di Chris. Si sedette anche lui e lo guardò.
Entrambi rimase a bocca aperta. Non si aspettavano un video del genere.
Chris entrò in salotto e Tom lo guardò.
- piccolo, ti ho preso il sushi che ti piace tanto - disse Chris mostrandogli la scatola.
Tom lasciò il cellulare e corse da lui.
- tu... Non posso crederci che l'hai fatto - disse Tom commosso, abbracciandolo. - hai fatto un video per me -
- farei per te - disse Chris. - non potevo lasciare che ti insultassero -
- ma adesso avrai problemi - disse Tom. - questa cosa non piacerà -
- non mi importa - disse Chris. - era giusto che mi assumessi le mie responsabilità -
Tom lo baciò dolcemente.
A Casa Bomer Ruffalo...
Matt salì di sopra e trovò Mark davanti a qualcosa, l'altro sentì i suoi passi e si spostò, rivelando la statua di un angelo.
- tu oggi vuoi farmi piangere - disse Matt pensando al video e vedendo la statua.
Era così commosso.
Non riusciva a parlare, si avvicinò a Mark e si strinse a lui. Mark lo avvolse con le sue braccia.
- orsacchiotto, io non ho veramente parole... Quello che hai detto e quest'angelo... Mi fanno ancora più capire il grande amore che provi per me - disse Matt guardandolo.
- è infinito l'amore che provo per te - disse Mark accarezzandogli il viso.
Mark e Matt si baciarono sotto lo sguardo dell'angelo.
Una sera Matt ricevette la chiamata di suo padre.
- ciao. A cosa devo questa chiamata? - chiese Matt stupito.
Loro due non si sentivano spesso.
- e me lo chiedi anche? Ti rendi conto di quello che hai fatto, Matthew!!! - esclamò John.
- cosa avrei fatto? - chiese Matt.
- Un cattolico come te che si è intromesso in mezzo a un solido matrimonio - rispose John. - hai deviato quel Mark e l'hai fatto separare dalla moglie -
Pensava che quella fase era stata superata ma si era illuso ancora una volta. Suo padre non avrebbe mai cambiato idea. Faceva male.
- non posso credere che mi stai dicendo questo!!! Io non sono un deviato!!! Non lo sono mai stato - replicò Matt a tono duro. - come puoi parlarmi così? Pensavo che mi avessi accettato, anche quando mi sono sposato e sono nati i ragazzi. Sembravi cambiato ma invece sei sempre lo stesso. Ti importa solo di te stesso, gli altri non contano. Come ho potuto essere così ingenuo??? Tu non cambierai mai e anche le tue idee -
- Matthew, tu hai bisogno di aiuto. La tua malattia... -
- la mia malattia!!! Io non sono malato!!!! - esclamò Matt ferito e arrabbiato.
- sai benissimo che quello che fai è un peccato. Gli uomini non amano altri uomini. un cattolico come te dovrebbe saperlo. Dio non ti ha fatto così, hai scelto tu di peccare e portare quell'uomo nel peccato con te - disse John.
- Dio mi ha fatto così, padre. Essere gay non è una scelta e un peccato - disse Matt a tono.
- puoi raccontarti tante cose per giustificare il tuo stile di vita, Matthew, ma sai che ho ragione - disse John. - e poi i miei nipoti hanno bisogno di una mamma, non di un altro uomo. Quando hai divorziato da Simon ho sperato che ti sposassi con una donna, sei così bello Matt staresti benissimo assieme a una bellissima e brava ragazza -
- lo vuoi capire che non posso e non potrò mai stare con una donna! - disse Matt furioso.
Mark aveva sentito tutto e vedeva Matt con le lacrime agli occhi. Non ci vide più. Si avvicinò a Matt, prese il telefono e disse: - come si permette di parlare così a Matt. Suo figlio non merita un trattamento del genere. Lei è un uomo senza cuore. Preferirebbe vedere Matt con donna infelice che felice con un uomo. Lei è il padre, la persona che dovrebbe amarlo per quello che è e invece lo ferisce in questo modo.
Matt piangeva a singhiozzi.
- ora devo andare. Spero che quello che le ho detto la faccia riflettere, signor Bomer - disse Mark prima di chiudere.
John sentì la chiamata che gli veniva chiusa in faccia. Vide Sissi che lo guardava con una faccia dura.
- che c'è cara? - chiese John guardandola.
- che c'è? Me lo chiedi anche - disse Sissi. - ti rendi conto di quello che hai detto a Matt? Pensavo che eri andato oltre come me invece hai ferito nostro figlio -
- cara... -
- non chiamarmi cara, John. Per quanto ancora non accetterei Matt? Sei suo padre, dovresti essere dalla sua parte - disse Sissi. - io ho sbagliato con lui ma tu continui a sbagliare. É anche peggio -
- ho solo detto quello che penso - disse John. - vorrei una bellissima e brava moglie per Matt e anche una madre per i nostri nipoti -
- tu non puoi lottare contro l'essere di Matt. Lui è gay. Devi accettalo - disse Sissi diretta. - non voglio perdere mio figlio -
- no, non devo e poi ha fatto separare una coppia sposata. Matt è un peccatore - disse John.
- le cose si fanno in due. Matt non ha fatto separate nessuno. Hai letto le parole di Mark Ruffalo? Si sentiva l'amore di lui per Matt - disse Sissi. - dobbiamo essere grati che ha trovato un uomo come Mark. Ho letto molto di lui. È una splendida persona -
: - non fa neanche veri film. Non è cinema quello. Interpreta un mostro verde, uno con problemi con la rabbia. Non é ciò che voglio per Matt e poi non è neanche bello - disse John criticando Mark.
- John, non è affatto vero ma tu vedi solo quello che vuoi vedere come sempre - disse Sissi infastidita. - smettila di fare così -
- mi comporto come mi pare - disse John alzando la voce. - e adesso me ne vado -
- John Bomer, non abbiamo ancora finito - disse Sissi vedendolo mentre usciva dal salotto.
John non la ascoltò e se ne andò. Sissi non sapeva cosa fare con lui. John fece una camminata e inconsciamente si ritrovò vicino alla chiesa dove c'era il campanile e salì le scale della torre che portava al campana.
La sua mente andò a quei momenti in cui si dava appuntamento con Larry tramite dei messaggi con una foglia d'acero. I loro messaggi in codice. Quella sembrava un'altra vita.
Sentiva come se il tatuaggio pulsasse sulla pelle. Guardò a sinistra e Larry era lì. Non era la sua immaginazione. Il suo viso era più maturo e da adulto. Era sconvolto.
- John? Sei tu? - chiese Larry incredulo.
John era sconvolto e non riusciva a parlare.
Larry era lì!!!!!
Era come se il suo tatuaggio avesse sentito l'altro.
- John... -
John non riuscì a stare lì e scappò via. Troppe emozioni travolsero il suo cuore e anima. Lui non era pronto per rivivere quella parte della sua vita.
Larry lo chiamava mentre lui scappava.
- John... -
John non riuscì a stare lì e scappò via. Troppe emozioni travolsero il suo cuore e anima. Lui non era pronto per rivivere quella parte della sua vita.
Larry lo chiamava mentre lui scappava.
Il cuore di John batteva all'impazzata mentre correva.
Perché Larry era tornato lì in Texas? Non c'è n'era motivo. Non aveva niente lì. Larry non aveva più nessuno lì. Era strano. Non se lo riusciva a spiegare.
Non doveva pensarci. Lo mandava solo in confusione. Non aveva bisogno di questo nella sua vita. Non doveva pensare a lui.
Aveva chiuso con il capitolo 'Larry & John'.
Non poteva fare passi indietro. Non era più quel ragazzo, era un uomo adulto che sapeva cosa era giusto o sbagliato.
Pensare a Larry era una cosa sbagliatissima. Non tornò a casa, camminó ancora e uscì dalla città. Andò verso un pub dove non lo avrebbero riconosciuto.
Non pensare a Larry e quel passato insieme.
Si mise al bancone e prese a bere fino a ubriacarsi. Da lontano c'era un tipo che gli aveva offerto altri giri. John si alzò e andò da lui. Lo ringrazió per i drinks. Il tipo lo invitò a sedersi e lui accettò. Voleva dimenticare.
Lui e l'altro bevvero ancora. Poi senti la sua mano sulla sua coscia. Il tipo gli sussurrò di andare da lui.
John bevve il bicchiere e rispose di sì. Larry stava vedendo tutta la scena. John era ubriaco e stava per andare via con quel tipo.
Non poteva permettere che John andasse a casa di quel tipo. Poteva essere chiunque. John era troppo ubriaco per ragionare. Non lo avrebbe fatto normalmente. Non era il John che conosceva.
- John, cosa fai? - chiese Larry avvicinandosi. - neanche lo conosci -
- e tu chi diavolo sei? Guarda che lo visto prima io - disse il tipo infastidito.
- una persona che lo conosce bene - rispose Larry. - non lo porterei da te -
- lasciami in pace. Io e Greg ora andiamo da lui - disse John.
- John, non puoi andare da lui. Cazzo. Non sei lucido. Te ne pentiresti il giorno dopo - disse Larry conoscendolo bene. - tu sai che ho ragione. E poi tradiresti tua moglie -
- e a te che importa? - chiese John.
- ma ti senti, John? Non mi hai lasciato per la tua vita eterosessuale senza peccato? - chiese Larry. - e adesso vuoi fare tutto quello che hai deciso di odiare -
Larry iniziò a pensare che forse non era la prima volta. Forse andava già con uomini. Quel pensiero lo infastidiva parecchio. Non capiva perché farlo con sconosciuto quando avrebbero potuto essere insieme.
Perché John reprimeva tutto?
Si vedeva che la sua vera natura usciva fuori.
- John, hai già fatto queste cose? - chiese Larry anche se aveva paura della risposta.
- anche se fosse, non sarebbero affari tuoi. Non stiamo insieme - rispose John.
Larry si sentì ferito come tanti anni fa. John era bravo in questo ma non avrebbe dovuto dargli peso in quel momento perché non era lucido. Faceva male lo stesso.
Il tipo si stancò di tutto ciò e se ne andò, lasciando John con Larry.
- per colpa tua Greg se ne andato - disse John ubriaco. - non potevi lasciarmi stare? Io voglio dimenticare. È troppo per me -
Larry vide John appoggiarsi a lui.
Sentì i suoi singhiozzi e lacrime.
- oh John - disse Larry abbracciandolo. - ora ti porto via da qui -
E fu così, Larry lo portó da lui. Per tutto tragitto John non si era calmato. Solo quando furono in una vecchia casa che conosceva molto bene, Larry lo abbracciò forte e pian piano John si calmó.
- non credevo che sarei tornato qui con te - disse John sorretto da Larry. - questo luogo è pieno di ricordi -
- ci penso sempre - disse Larry. - questa casa ha troppi ricordi e voglio venderla -
- cosa? No. Cioè non puoi. È importante per noi - disse John.
Noi. Era la prima volta dopo tanti anni che John pronunciò ' noi '. Larry ne era molto sorpreso. Non pensava che lo avrebbe detto.
- noi? Pensavo che fossi stato chiaro anni fa che non c'era un noi - disse Larry.
- ho mentito - disse John. - io non potevo fare altrimenti -
- che vuoi dire? - chiese Larry confuso.
- sai che sono cattolico, anni fa un prete mi ha fatto notare dopo che ci ha visti mentre ci baciavamo che era peccato e che saremo finiti all'inferno - rispose John. - anche mio fratello mi disse lo stesso. Lui rimase deluso che io fossi così intimo con te.
Non aveva mai visto di buon occhio la nostra amicizia e litigavamo spesso per questo. Non ti ho mai detto nulla di questi litigi. Non volevo che lo sapessi -
- avevo capito che non piacevo a Darren. Era palese - disse Larry. - ma che litigavate per questo non lo sapevo -
- sono bravo a nascondere ciò che sento - disse John.
- mi hai fatto credere che non ti importava di me - disse Larry. - mi hai ferito tanto con il tuo comportamento. Tu non hai idea di come mi hai fatto sentire. Hai fatto a pezzi il mio cuore e la mia anima. Mi ha fatto sentire vuoto e che tutto quello che abbiamo vissuto, non fosse stato nulla -
- io... Mi... -
- non dire mi dispiace - disse Larry. - non mi serve a nulla. Vuoi allegerirti la coscienza -
- no no, Larry - disse John. - non è così. Mi dispiace davvero -
Larry sentiva che John era sincero ma era ferito e arrabbiato. Aveva paura di rivivere quello che era successo ancora in più John era sposato.
- John, mettiamoci a dormire. Questa è la stanza degli ospiti - disse Larry.
John avrebbe voluto dire tante cose ma Larry si allontanò. John si mise sul letto e si addormentato di sasso.
Larry prese il cellulare di John e mandò un messaggio a Sissi fingendosi lui:
' ciao, Sissi. Sto bene, non preoccuparti. Mi fermo a dormire da un amico. Buonanotte '
Così non si sarebbe preoccupata e posò il cellulare mentre guardava John dormire.
Nel frattempo, Mark si avvicinò a Matt e lo abbracciò.
- non ascoltarlo, angelo - disse Mark.
Avrebbe voluto poter non ascoltarlo ma era impossibile, era come se avesse mille ferite sulla schiena. Soffriva tantissimo.
Perché doveva soffrire in quel modo? Perché suo padre non poteva accettarlo?
Non ne poteva più. Era stanco di combattere contro di lui. Si sentiva senza forze e si accosciò per terra. Mark si abbassò e lo abbracciò sul pavimento. Il suo angelo. Era tanto forte ma anche fragile. Dannato John Bomer. Aveva ridotto in quello stato Matt, il suo stesso sangue. Lui non riusciva a concepirlo. Era assurdo.
Mark lo prese in braccio e lo portò di sopra. Non riusciva a vederlo così. Avrebbe voluto togliergli tutto il suo dolore e prenderlo lui. Kit era tornato con Keen. Erano andati a fare una passeggiata con Stella mentre Bella e Odette erano da amiche e in fine i gemelli erano da Simon.
Aprirono la porta e tolsero il guinzaglio a Stella, la cagnetta sali sopra da Matt e Kit con lei. Fu in quel momento che Kit vide suo papà tra le braccia di papi Mark. Vide aveva gli occhi chiusi e il viso era rigato dalle lacrime. Suo papà stava soffrendo per qualcosa.
Ma non capiva cosa?? Poi si ricordò della rivista. Possibile che centrasse con quello?? Ma sentiva che era altro.
Stella salì sul letto per mettersi accanto a Matt. Lui sentì il muso di stella contro il suo viso. Aprì gli occhi e la accarezzò. Kit vide gli occhi di suo papà pieno di tristezza e dolore. Odiava chiunque avesse ridotto suo papà così!
Stella prese a leccare Matt, lui capì che lei lo stava consolandolo e la ringraziò al suo orecchio.
Poi un pensiero si formò nella sua testa.
E se centrasse suo nonno John?
Sapeva che i rapporti tra suo papà e suo nonno John non erano stato sereni anzi erano molto difficili.
Forse nonno John aveva telefonato a papà e di sicuro era arrivati a litigare. Nonno John portava all'esasperazione papà con certi discorsi. Mark vide Kit fuori alla porta e qualche attimo dopo se ne accorse anche Matt. Mark aveva capito che era meglio lasciarli da soli. Diede un bacio a Matt e una carezza a stella, prima di uscire dalla porta. Kit si avvicinò al letto e Matt sentì il figlio che lo abbracciava forte. Restarono in silenzio per diverso tempo.
Mark vide Keen fuori alla porta messo in un punto più appartato.
- Keen - disse Mark avvicinando.
- cosa ha? - chiese Keen preoccupato. - perché soffre così? -
Keen non aveva mai visto così Matt. Era sempre stato così perfetto ma adesso lo vedeva più vulnerabile e meno perfetto.
- non sta bene - rispose Mark.
Gli dispiaceva che stava male. L'inizio l'aveva odiato tanto ma adesso no. Gli stava veramente simpatico.
Mark e Keen scesero giù e fu in quel momento che Matt si confidó con Kit.
- ha chiamato tuo nonno per via della rivista e mi ha ferito tanto - disse Matt.
Gli raccontò tutto e come Mark era intervenuto.
- lo odio quando fa così. Come può trattarti in questo modo? Non capisco - disse Kit furioso. - mi dispiace che lui ti faccia star male ogni volta -
- non parlare così, è sempre tuo nonno - disse Matt.
Kit non capiva come poteva difenderlo dopo che gli aveva fatto del male.
- non capisco, papà - disse Kit. - non meriterebbe nulla -
- Kit, tesoro, il tuo rapporto con tuo nonno non c'entra con quello che io e lui abbiamo. Sono due cose separate - disse Matt. - tuo nonno ti adora e anche ai gemelli. Non voglio che ciò che accade tra me e tuo nonno influenzi il vostro rapporto. Non sarebbe giusto. Cerca di dargli una possibilità -
- cercherò di farlo per te - disse Kit alle sue parole.
- ora andiamo da Mark e Keen - disse Matt uscendo dalla camera.
Kit lo seguì e scesero le scale insieme a Stella per andare da Mark e Keen che stavano sul divano. Si unirono a loro.
Keen guardò Kit e Matt. Avrebbe voluto sapere che cosa affliggeva Matt. Forse Kit si sarebbe confidato con lui dopo. Voleva poter essere di aiuto. Lui e Kit andarono in cucina e decisero di preparare qualcosa per Matt.
- come sta tuo papà? - chiese Keen mentre preparavano un sandwich con Kit. - prima l'ho visto sul letto che soffriva e mi è dispiaciuto -
- purtroppo questo è l'effetto John Bomer - rispose Kit guardandolo.
- chi è John Bomer? - chiese Keen. - scusami, sono invadente. Non devi rispondermi -
Keen riprese a condire i sandwich.
Avrebbe dovuto aspettare che Kit parlasse.
- non sei invadente. Siamo una famiglia - disse Kit mettendoli una mano sul braccio.
John Bomer è mio nonno. loro due non hanno un bel rapporto a causa di mio nonno -
Keen sentì calore a quel gesto.
- mio nonno non accetta ancora l'omosessualità di papà -
- mi dispiace - disse Keen a quella confessione. - tuo papà non se lo merita -
lo so. Lui mi ha detto che non devo parlar male di mio nonno e che il rapporto tra loro due non deve influenzarmi ma come faccio? Detesto vedere papà che sta male - disse Kit dando un piccolo pugnetto al tubetto della salsa.
All'improvviso degli schizzi andarono sulla maglietta di Keen.
- scusami, non volevo. Vieni con me -
Kit lo portò in bagno e gli tolse la maglietta. Keen sentì il viso tutto caldo mentre Kit lo faceva. Kit si mise a pulire la sua maglietta.
- scusami -
- tranquillo, posso capirlo - disse Keen mettendo la mano sulla sua. - non devi scusarti -
Kit lo guardò e vide che Keen sul collo aveva uno schizzo di salsa. Lui non resisti e lo prese con il dito per portarlo alla bocca. Keen lo guardò.
- avevi della salsa. Era un peccato sprecarlo - disse Kit.
Keen arrossì come un gamberetto. Non sapeva cosa fare. Kit l'aveva sorpreso.
Lo guardava mentre aveva messo in lavatrice la maglietta. Keen salì di sopra a prendere una maglietta e Kit entrò nella stanza. Mise la mano in tasca e uscì un braccialetto. Lo guardò mentre si metteva la maglietta. Aveva uno skate e un serpente come disegno.
- mi piace - disse Kit.
Keen saltò. Non si era reso conto che l'altro lo avesse seguito.
- si, è una delle mie preferite - disse Keen chiudendo l'armadio.
Kit si avvicinò e disse: - questo è per te -
Keen lo prese. Era un braccialetto di pelle tutto colorato con inciso delle lettere.
Keen era senza parole. Era un regalo bellissimo.
- Kit, non mi aspettato questo regalo. È bellissimo - disse Keen stupito ma felice. - 'Keen
Forte. Astuto. Creativo. Gentile. Sorprendente.
-Quando ho visto il negozietto che vendeva dei braccialetti, non ho resistito - disse kit confessandogli.
Flashback
Kit era con suo papà e i gemelli, erano sulla spiaggia e stavano trascorrendo la mattina. Mark e i ragazzi non c'erano. Dopo il bagno, si asciugarono e fecero una passeggiata. Fu in quel momento che Kit vide il negozietto Wish e nelle vetrine c'erano i braccialetti ma anche amuleti e portafortuna.
- Papà, possiamo entrare? - chiese Kit con entusiasmo.
- è bellissimo negozio - rispose Matt guardando i vari articoli.
Entrarono dentro e Kit vide che avevano braccialetti con tante frasi e colori. C'era anche un cartello ' crea il tuo braccialetto o per una persona speciale '. Pensó subito a Keen.
Sapeva già cosa scrivergli. Non costava neanche tanto.
Voleva fare il braccialetto personalizzato per Keen.
Kit vide suo papà che guardava un braccialetto con l'orso inciso.
Di sicuro pensava a Mark come lui faceva con Keen.
Matt andò da lui.
- lo vuoi fare per una ragazzina? - chiese Matt tastando il terreno.
Non sapeva se Kit gli piaceva già Keen.
- no - rispose Kit. - ma per una persona speciale -
Kit andò dalla commessa dopo aver scritto sul foglietto cosa voleva essere inciso sul braccialetto.
' Keen. Forte. Astuto. Creativo. Gentile. Sorprendente. Unico '
Matt aveva letto e anche qui Keen piaceva molto a Kit.
- è per Keen - rispose Kit a Matt. - mi trovo bene con lui. Sento che c'è un bel legame tra noi -
- lo notato anche io. Andate molto d'accordo - disse Matt sorridendo a quella confidenza.
- e pensare che il nostro primo incontro è stato un disastro - disse Kit. - ora invece stiamo così bene insieme... Come fratelli o amici... Non intendevo insieme in quel senso -
- Kit, respira. Non ci sarebbe nulla di male in caso che accadesse. Voglio solo la tua felicità - disse Matt rassicurandolo.
Kit abbracciò a suo papà e la commessa sorrise. Era bello vedere un papà e un figlio che si confidavano così. Era il tipo di rapporto che ognuno avrebbe voluto.
- sapevo che potevo dirti tutto - disse Kit felice.
- tutto. Non avere mai problemi o vergogna. Io ci sono per qualunque cosa - disse Matt da papà.
Fine Flashback
- lo presa stamattina con papà - disse Kit. - siamo usciti quando ha aperto il negozio. Volevo farti una sorpresa -
- ci sei riuscito. Non me lo aspettavo - disse Keen emozionato. - lo adoro tanto -
- ne sono felice - disse Kit sorridendo.
Lo aiutò a metterselo, era a più giri.
Keen lo ammirava felice prima di scendere e finire i sandwich. Avevano messo anche il salmone di due sandwich.
Kit e Keen portarono i sandwich ai papà. Matt notò il braccialetto.
- Keen, che bel braccialetto - disse Matt tirandosi un po' su di morale.
- si, me la regalato Kit. È stato dolce - disse Keen timido.
Mark vedeva che Keen arrossire e parlare in modo timido. Lui era così riservato.
- veramente dolce - disse Mark. - è proprio un bellissimo regalo, Kit -
Kit guardò Keen arrossire mentre si toccava il braccialetto. Aveva iniziato a capire Keen, sapeva che era più timido e riservato di lui su molte cose. Sapeva che il suo regalo gli piaceva molto. Un altro ci sarebbe rimasto male per la reazione di Keen ma era perché non lo conosceva. Invece lui no, sapeva l'anima di Keen. Era un riservato. Tutti e quattro si gustarono i sandwich fatti da Kit e Keen.
Il famoso weekend arrivò e appena i ragazzi uscirono da scuola, tutta la famiglia Bomer Ruffalo andò all'aeroporto e presero l'aereo. Anche Stella venne con loro. La misero nel trasportino. In quasi 5 ore arrivarono a Kenosha,Wisconsin.
- benvenuti nella mia città natale - disse Mark a Matt e ai i ragazzi.
Matt era così emozionato. Era nella città del suo orsacchiotto.
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