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Capitolo 92

Ciao a tutti,

Eccoci con un nuovo capitolo. Spero che lo amerete.

Buona lettura

- Matt, grazie veramente. Potrei venire al servizio. Voglio tanto vederla - disse Tom. - e abbracciarla.

- fratello, lo capisco bene ma dobbiamo fare un passo alla volta. Altrimenti si spaventa e scappa - disse Matt più lucido. - ascolta Tom avevo in mente di portarla fuori e pensavo di portarla qui -

- si, portala qui. Porta la mia bambina da me - disse Tom illuminandosi.

- prima la devo un po' preparare, non posso portarla da qui dicendo ' ecco qui il tuo papà '. Devo andare lentamente. Dopo il servizio li parlo. Non so quanto ci vorrà. Non voglio spaventarla ma la porterò qui

- hai ragione, non penso lucidamente. Vorrei che lei fosse già con noi ma dobbiamo far piano come hai detto. Io mi fido di te. So saprai trovare le parole giuste per portarla da me e dalla sua famiglia - disse Tom. - grazie ancora, fratello –

Matt e Tom si abbracciarono.

- sei anche molto coraggioso. Non è da tutti, fratello. Stai rischiando molto per me -

- lo farei anche mille volte se servisse a aiutarti - disse Matt stringendolo.

Il loro legame stava diventando sempre più profondo.

Il giorno dopo...

Matt era fuori al diner dove avrebbe posato con Kaylee. Lei scese dalla taxi e lui le fece segno, Kaylee corse da lui raggiante. Matt aprì le braccia e lei si gettò in esse.

- mi sei mancato - disse Kaylee guardandolo

anche tu mi sei mancata tantissimo. Ti ho pensata - disse Matt con affetto.

- anche io tanto - disse Kaylee. - sento di volerti bene, Matt -

Matt la strinse ancora di più.

' ti porterò via da quella vita ' pensò Matt.

- anche io ti voglio bene, piccola - disse Matt facendole sentire il suo affetto.

Kaylee lo sentiva bene. Matt era il primo amico che aveva. Le altre non erano mai state sue amiche.  Si cambiarono in due van diversi. Si sentiva una piccola star. 

Si guardava allo specchio e raggiunse Matt che era vestito da vero schianto. Era un hot papà.

- sei bellissima - disse Matt andando verso di lei, dandole il braccio. - andiamo a divertirci -

- si, papà - disse Kaylee calandosi nella parte, mettendosi a braccetto con lui.

Corey scattò subito le foto. Erano naturali. Entrarono nel diner e lui li seguì dentro. Il diner era bellissimo e Kaylee piaceva molto.


Non andava mai in quei posti come una normale teenager. anzi certe cose non le aveva mai assaggiate. Madame Blossom non voleva certo che il suo corpo fosse avvelenato da zuccheri e grassi. Corey li aveva detto di muoversi come volavano. Voleva che fossero più spontanei possibili. Voleva vederli giocare.

Matt e Kaylee si sedettero al tavolino e ordinarono hamburger, milk shake e anche la banana splint. Corey li immortalò mentre ridevano anche. Matt e Kaylee andarono al jubox nel frattempo che aspettavano le loro ordinazione, guardavano insieme i titoli e scegliessero la stessa canzone. Matt premette il tasto e partì la musica. 

Trasportati da essa, si misero a ballare e Kaylee si stava divertendo tanto. Si muovevano bene insieme. Corey continuò a scattare foto.  Sembravano veramente padre e figlia. Matt la fece anche volteggiare, Kaylee rideva felice. Tornarono al tavolo per riposarsi, gli ordini erano arrivati e Kaylee assaggiò il milkshake.

- ma è delizioso - disse Kaylee prendendone un altro sorso.

- non avevi mai assaggiato un milk-shake? - chiese Matt stupito.

- no, è la prima volta - rispose Kaylee. - è fantastico. Mi piace molto -

Povera piccola. Di sicuro quella meretrice cercava di non far ingrassare le sue fonti di guadagno. kaylee mangiò di gusto il hamburger. Matt vedeva che lei stava assaggiando cose che di solito non mangiava. Si vedeva dalla faccia e dai suoi commenti ' mai mangiato una cosa così buona. Questo è meglio delle cose che mangio di solito. Chi ha bisogno di champagne e caviale quando puoi avere hamburger e milkshake. Oggi ho scoperto un mondo meraviglioso '. Kaylee si leccò perfino le dita in modo genuino. Non c'era malizia o altro. C'era solo una ragazzina che amava quello che stava gustando. Matt le pulì la guancia sporca di salsa con il tovagliolo. Corey immortalò tutto. Era un gesto da papà. Kaylee era stupita di quel gesto ma sorrise felice. In quel momento Matt pensò una cosa: ' Quando vorrei avere una bambina mia e di Mark'. Sarebbe stato bello avere una tutta sua e di Mark da crescere insieme. Adorava Odette e Bella ma voleva anche una figlia loro. Kaylee gli aveva fatto pensare a questo. Immaginava che anche Chris e Tom lo avrebbero pensato un giorno di avere un figlio tutto loro.

Alla fine arrivò la banana splint che venne messa al centro. Matt e Kaylee la mangiarono insieme e la imboccò come farebbe un papà. Matt lasciò il resto tutto a lei visto che non l'aveva mai mangiato e vedeva che le piaceva molto. Era bello vederla semplicemente un'adolescente.

Dopo il diner, uscirono fuori. Matt ebbe un'idea.

- ti va di andare sul roller? - chiese lui a Kaylee. - si - rispose Kaylee sorridendo.

Corey pensò che era una bellissima idea. Era il tipo di cose perfette per il servizio. Matt sapeva quello che faceva per quello gli aveva dato libertà assoluta. Poi c'era un noleggio roller proprio vicino.

Kaylee non c'era mai andata ma non lo disse a Matt.

- Kaylee, tu ci sei mai andata? - chiese Matt premuroso.

Kaylee ancora una volta si sorprese. Non era abituata a qualcuno che si prendeva cura di lei in quel modo.

- no, mai. Non ho mai fatto queste cose, Matt. Tutto quello che conosco è il sesso, il lusso e gli uomini - rispose Kaylee con le lacrime agli occhi. - non ho avuto un papà o una mamma che mi facesse vedere questo lato della vita -

Matt abbracciò Kaylee. Lei meritava il mondo. La vita era stata crudele con lei ma lui avrebbe portato Kaylee a suo papà.

- vorrei tanto un papà come te - disse Kaylee.

'ti porterò da tuo papà presto, te lo prometto ' pensó Matt. ' avrai chi si prenderà cura di te '

- perché non ho potuto averlo anch'io? - chiese Kaylee tra le lacrime.

Matt la consolò e asciugò le sue lacrime. Appena lei si fu calmata, i due ripresero il servizio e Matt le insegnò a andare sul roller, le fece tornare il sorriso e pattinarono insieme. Corey fotografò tutto.

Stava venendo un bellissimo servizio fotografico.

Si fermarono a mangiare anche un bel gelato. Matt le fece assaggiare il suo gelato. Si era creato un bel rapporto tra loro. Kaylee lo abbracciò ancora. Non voleva più lasciarlo andar via.

- non potrei venire a casa con te? Non voglio tornare da madame Blossom - disse Kaylee all'improvviso.

Fu un attimo spiazzato da quella richiesta ma poi pensò che era normale. Aveva visto in lui una vita diversa e lo considerava un amico. Kaylee si fidava di lui.

Aveva deciso l'avrebbe portata a casa e poi le avrebbe detto che aveva un papà.

- Kaylee, io... -

- scusami - disse Kaylee interrompendolo e staccandosi. - non dovevo chiedertelo. Avrai già la tua bella famiglia -

- no, piccola. Non allontanarti. Puoi venire a casa con me - disse Matt subito, portandola a sé.

- sul serio? - chiese Kaylee nelle sue braccia.

- si - rispose Matt con un sorriso.

- grazie - disse Kaylee abbracciandolo fortemente. - veramente, Matt -

Tornarono al servizio per gli ultimi scatti e poi Kaylee fu pronta a andare con Matt a casa sua. Corey li pagò e li ringraziò per il bellissimo servizio. Matt aveva la macchina e Kaylee entrò dentro, mise la radio e cercò una bella canzone. Matt la guardò mentre canticchiava e si rilassava contro il sedile.

Matt si unì a lei e cantarono insieme. Kaylee si sentì normale e felice. Arrivarono a casa, Matt la fece entrare e Kaylee si guardò intorno, le piaceva molto.

- hai una bellissima casa - disse Kaylee sedendosi.

Matt si sedette con lei sul divano.

- mi fa piacere che ti piace - disse Matt. - Kaylee, riguardo a quello che mi hai detto... Di voler un papà, io devo dirti una cosa - Kaylee lo guardò e attese.

- Kaylee, tu non sei sola al mondo. Vedi tu hai qualcuno che ti ha cercando molto - disse Matt piano. - qualcuno che non vede l'ora di abbracciarti -

- chi è? - chiese Kaylee a quelle parole. - il tuo papà - rispose Matt lentamente.

- il mio papà? Io ho un papà? E perché non mi ha cresciuta? Perché non è stato con me? - chiese Kaylee confusa e arrabbiata.

- perché prima non lo sapeva. Gli é stata nascosta la tua nascita. Tuo papà non ti avrebbe mai abbandonato o lasciato a lei. Conosco bene tuo papà. È un uomo fantastico che farebbe di tutto per i suoi figli - disse Matt. - e per chi ama ma anche per chi non conosce. Aiuterebbe chiunque -

Kaylee si stava immaginando quell'uomo. Sembrava una persona meravigliosa.

Gli assomigliava? Aveva anche lui la voglia a fiore? Aveva i suoi stessi occhi? Cosa gli piaceva? Era sposato? Aveva altro figli?

Tante domande erano nella sua testaKaylee si alzò dal divano e andò verso la finestra. Guardò fuori e davanti a lei c'era un muro di siepe tagliata dove poteva vedere una piscina e un uomo che guardava le stelle. Non sapevo perché ma la voglia prudeva di nuovo e si sentì trasportata verso di lui. Matt vide Kaylee uscì di lì. Kaylee era in giardino. Sentiva che quell'uomo era importante.

Tom sentì la sua voglia prudere e si girò, anche lui sentendosi trasportato. I loro sguardi si incontrarono.

Era la sua Kaylee. Tom aveva le lacrime agli occhi e la guardava. Kaylee capì che quell'uomo era suo padre per il momento di cui la guardava e lo sentiva nell'anima.

Papà e figlia camminavano l'uno verso l'altra, si incontrarono a meta strada. Kaylee lo guardò e Tom la portandola a sé.

- kaylee, la mia bambina - disse Tom strinse forte e Kaylee sentiva l'affetto di un papà. Era tra le sue calde braccia. Sentiva il papà piangere e iniziò anche lei. Non poteva crederci che aveva trovato suo papà. Matt guardava la scena dalla finestra e Chris dal balcone. Papà e figlia si erano finalmente riuniti. Kaylee sentì il suo papà baciarle la testa e tenerla stretta. Tutto l'amore che gli era mancato adesso sarebbe stato saziato. - Kaylee, finalmente sei qui. Non sai quando sia felice che tu sia tra le mie braccia. Ci hanno separati per 13 anni. Mi sono perso tutto e non ho potuto neanche proteggerti dalle cose cose brutte - disse Tom piangendo. - mi dispiace -

- ora sei qui - disse Kaylee piangendo. - il nostro angelo mi ha portato da te. Lola era in camera e sentiva la sua voglia prudere, uscì fuori al balcone e vide suo papà con Kaylee, la sua gemella. Corse giù a piedi nudi e si ritrovò in giardino. La luna illuminava la piscina, Kaylee alzò lo sguardo e la vide.

Tom le guardó e disse: lei è Lola, la tua sorella gemella -

Kaylee vide Lola correre da lei e abbracciarla.

- Kaylee, finalmente sei qui - disse Lola in lacrime.

Era la sua gemella!!! Aveva una gemella. Non era più sola. Aveva un papà, una sorella e un amico. Dal balcone gli altri Guardavano la scena e sorridevano felice. Chris vide Tom portare in casa Lola e Kaylee.

Kaylee si guardò intorno, le piaceva la sua nuova casa ma pensava a Madame Blossom.

Se avesse fatto del male, al suo papà, a Lola e a Matt. Forse doveva andarsene.

- non devi andartene - disse Lola prendendole la mano. - ti proteggeremo noi. Non devi tornare indietro -

Kaylee la guardò stranita.

- come hai fatto? - chiese lei confusa.

- telepatia tra gemelle - rispose Lola sorridendo. - sento le tue emozioni -[1- io non c'è l'ho - disse Kaylee cercando di leggere i suoi pensieri.

- ci vuole solo un po' di tempo. La svilupperai - disse Tom rassicurandola. - come la connessione con me -

- non ho mai sentito cose del genere - disse Kaylee guardandoli. - è tutto nuovo per me -

- ci riuscirai con calma e noi ti aiuteremo - disse Tom con una dolce carezza.

Kaylee chiuse gli occhi e si godette della dolce carezza. Amava quella carezza. La carezza da papà. Sentì Lola abbracciarla da dietro. Era circondata da affetto adesso. Non voleva rinunciarci : Kaylee vide un bellissimo uomo biondo e altri ragazzi ma non assomigliavano al suo papà.

Chi erano???

- Kaylee, lui è il fidanzato Chris mentre loro sono Bella, Jules, Hanna Luce e Theo - disse Tom presentandoli. -lei è Kaylee -

Hanna Luce e Theo corsero a abbracciarla. Si avvicinarono anche Bella e Jules.

- benvenuta in famiglia - dissero i due a Kaylee.

Non aveva mai ricevuto così tanto affetto incondizionato tutto insieme.

Chris si avvicinò e disse: - non vedevamo l'ora che arrivavi -

Kaylee sentì il fidanzato di suo papà farle una carezza. Era incredibile che tutti la stavano aspettando. Ora era a tavola con tutti loro, Kaylee sorrideva felice mentre mangiava con gusto.

[Tom era accanto a lei. Avevano fatto gli spaghetti con polpettine. Theo e Hanna Luce si sporcarono e Chris li pulì e anche a Kaylee si sporcò il viso di sugo, mangiando con voracità. Tom la pulì dolcemente e lei era così commossa da tutto quello che le stava accadendo.

Dopo cena, Tom e Kaylee si misero sul divano. Era il momento di parlare.

- è arrivato il momento di raccontarti tutto. Ti chiederai perché non ti ho trovata prima o come facevo a sapere di te - disse Tom.

- si, mi sono domandata perché tu non sei venuto prima - disse Kaylee. - ero arrabbiata e Matt mi ha calmata. Voglio sapere tutto. Raccontami ogni cosa -

Tom vide che Kaylee era molto affezionata a Matt.

- quello che ti sto per raccontare ti potrà sembrare strano o da pazzi per certi versi. Quando ho incontrato Lola, non sapevo che era mia figlia ma si creò un bel legame tra noi e decisi che volevo adottarla ma poi scoprì che era veramente mia figlia e io ero tanto felice. La donna che vi ha partorito, vi ha abbandonato per questo io non sapevo nulla della vostra esistenza ma sentivo che oltre Lola, c'era qualcuno che dovevo cercare. In puglia quando vidi cadere dei fiori sulla mani di tua sorella, sentivo te -

- sentire? Com'è possibile? Perché lei ci ha abbandonati? - chiese Kaylee confusa. un papà le sente certe cose - rispose Tom. - in quanto a lei non se la sentiva di crescere tre gemelli. Non era fatta per essere madre. Quando vi ebbe era anche adolescente e evidentemente reputava me non in grado di crescervi Lo so che è devastante. Io non riuscivo a respirare quando lo seppi -

Kaylee lo abbracciò.

- meno male che ci sei tu - disse lei. - avrei voluto tanto crescere con te e avere Lola al mio fianco -

- anche io lo avrei voluto - disse Tom stringendola. Intanto non sapevano che qualcuno stava per evadere.

Pensavano solo di doversela vedere con Penelope Blossom. Non sapevano che quella sera Valentine era scappato.

Matt e Mark stavano dormendo ovviamente preoccupati e dispiaciuti per la figlia di Tom.

Il giorno dopo Matt quando andò a prendere il giornale, non si accorse che qualcuno lo stava osservando e fotografando. Fu così per tutta la mattina. Ovunque andasse Matt, quel qualcuno lo seguiva. Matt non si accorse di nulla troppo preso dai pensieri e poi il suo inseguitore era molto bravo a non farsi vedere. Non smise un attimo e fece tante foto senza essere visto. Penelope si affidò a un suo uomo per cercare Kaylee. Rivoleva la sua gallina dalle uova d'oro. Tom chiamò Jason e Michael per il fatto di Kaylee. Voleva il loro aiuto. Si fidava di loro e sapeva che sarebbero stati discreti.

Jason gli disse: - ho un nuovo collega visto che ho cambiato città. Mi sembra un tipo affidabile e discreto. Si chiama Ryan Kane -

-Ryan Kane!!! Anche lui lì a Los Angeles, era un segno del destino.

Era quello che gli serviva insieme a Jason e Michael. - portalo anche lui - disse Tom subito.

- ora glielo dico e tra poco saremo lì - disse Jason. Si salutarono e poi Tom chiamò Killian per farlo venire anche lui.

Aveva messo fu una bella squadra: Michael, Jason, Ryan e Killian. Se Collin fosse un poliziotto e non fosse stato a Londra, sarebbe stato perfetto. Ora li aspettava tutti in salotto. Chris aprì subito ai quattro e li fece accomodare. Tom pensava bene a cosa dire agli altri. Appena entrarono, Tom abbracciò Michael e Jason e strinse la mano a Killian e a Ryan, presentandosi a quest'ultimo. Li fece accomodare sul divano e li guardò con aria seria e preoccupata.

- vi ho fatto venire qui per una faccenda importante. Ho ritrovato la mia seconda figlia ma potrebbero venire a prenderla di nuovo. Abbiamo a che fare con una donna pericolosa e un giro di prostituzione. Voglio che la faccenda rimanga segreta per Kaylee, ha già passato una vita che nessuno dovrebbe passare. È una protetta di Penelope Blossom. Si, lei si prostituiva e io voglio tirarla fuori da tutto ció. Mi serve il vostro aiuto per riavere la mia bambina -conta su di noi - dissero tutti e quattro. - riavrai Kaylee -

Sapeva di poter contare su di loro. Erano stati preziosi.

- so che vuol dire avere un figlio lontano - disse Killian. - ti aiuterò a salvarla la tua bambina -

Tom capì che anche in questa vita, Killian era separato dal figlio. Gli dispiaceva tantissimo. Conosceva al suo dolore.

- se vuoi parlare, sono qui - disse Tom offrendosi volentieri.

- grazie, amico - disse Killian.- lo apprezzo molto -

- so che provi e se posso starti vicino, voglio farlo - disse Tom mettendogli una mano sulla spalla.

- grazie - disse Killian di cuore. - io e il mio principe lo apprezziamo –

Matt era in casa e stava sistemando la spesa negli mobili. Mark lo vedeva molto distratto.

- angelo, il pesce non va nel mobile - disse lui avvicinandosi. - lascia che ti dia un mano -

- hai ragione - disse Matt rendendosene conto. - Dove ho la testa? -

- sei preoccupato per Tom e Kaylee. È normale - rispose Mark accarezzandolo.  - se vuoi andare da lei, finisco qui io. Non ci sono problemi. So che adesso lei significa molto per te -

- grazie, orsacchiotto. Ho bisogno di vederla - disse Matt lasciandosi andare alla sua carezza.

- di vedere come sta. Sento un legame profondo con lei -

- si lo sento che ci stai male per lei - disse Mark. - ci sono legami che nascono all'improvviso. Vai da lei -

Matt lo abbracciò e lo baciò. All'improvviso Matt si fermò vicino alla porta e disse: forse sono invadente, magari loro vogliono stare tranquilli a casa loro per conoscersi -

- non sei invadente - disse Mark lasciando il frigo e andando da lui. - saranno contenti di vederti -

- forse dovrei aspettare - disse Matt dubbioso.

- amore mio, se hai dubbi, chiama Tom al cellulare - disse Mark.

- ma secondo me non sarai invadente -

- hai ragione, ora lo chiamo - disse Matt prendendo il cellulare.

Mark sentiva e vedeva Matt molto insicuro.

- ciao, Tom. Vi disturbo? - chiese Matt.

- ciao, fratello. Tu non disturbi mai - rispose Tom. - stavo pensando proprio a te -

- a me? -

- si, ti va di venire qui? Kaylee le farebbe piacere - disse Tom come se lo leggesse nel pensiero.

- ti avevo chiamato per la stessa cosa ma mi leggi dentro come sempre - disse Matt sorridendo.

- vieni. Ti aspettiamo - disse Tom all'amico fratello.

- arrivo subito - disse Matt.

Mark vide Matt di nuovo sicuro.

Quando chiuse, si avvicinò a lui e disse: - avevi ragione tu, orsacchiotto. Mi sono fatto prendere dalle insicurezze -

Mark aveva visto sempre Matt perfetto e per lui era una novità.

- è naturale, anche se ti ho visto sempre perfetto e per me è una novità - disse Mark.

- ora sai che sono umano anche io - disse Matt appoggiandosi a lui.

- sei sempre il mio angelo - disse Mark guardandolo.

Matt alzò la testa e disse: - amo quando mi chiami così, nonostante sono ben lontano dall'esserlo -

- tu sei un angelo per tante cose - disse Mark accarezzandolo. - non dubitare di questo. Sei stata la mia salvezza altrimenti sarei a vivere ancora come barbone -

- e tu hai salvato me - disse Matt ricordando la brutta esperienza con quel Vincent.

- ci siamo salvati a vicenda - dissero i due con voce profonda, appoggiando le fronti e guardandosi per poi baciarsi.

Dopo il bacio, Matt andò alla villa mentre Mark metteva le cose in freezer prima che si scongelavano e trovò il portafoglio di Matt.

Il suo amore. Doveva stargli dietro.

Lo prese per metterlo sulla tavola quando qualcosa cadde. Mark si chinò a prenderlo. Era biglietto con una canzone scritta da Matt. Era la sua bellissima calligrafia e vicino al titolo c'era scritto ' per il mio orsacchiotto'.

Aveva scritto una canzone per lui.

Che essere meraviglioso. Parole che toccarono il suo cuore.

C'era una data alla fine della canzone e rimase senza parole. Quella canzone era stata scritta anni prima dal loro incontro.

Era incredibile.

Tom aprì la porta e abbracciò Matt. Kaylee era sulle scale, lo vide e le scese di corsa per andare da lui. Matt la prese tra le braccia e Kaylee si lasciò andare a quell'abbraccio.

Tom vedeva il legame tra loro. Era molto forte nonostante si erano conosciuti da poco. A Tom faceva piacere che Kaylee vedeva un amico in Matt. Era la persona giusta.

- volevo proprio venire da te - disse Kaylee. - mi hai anticipato -

- anche io volevo vederti, Kaylee - disse Matt stringendola forte. - voleva sapere come stavi -

- sto bene - disse Kaylee.

- sai che puoi dirci tutto, anche se hai paura - disse Matt delicatamente.

- sto bene veramente. Ora ho voi - disse Kaylee rassicurandolo, chiudendo gli occhi e lasciandosi cullare dal suo abbraccio.

Tom e Matt si guardarono. Sapevano che Kaylee faceva la dura ma il suo cuore tremava.

Volevano proteggerla da tutto. Tom si avvicinò a loro e Kaylee sentì anche le sue braccia. Si sentiva al sicuro con loro due. Chris ricevette un messaggio da Javier per il loro appuntamento di terapia.

Matt tornò a casa dopo essere stato con Kaylee per diverso tempo e in salotto trovò i suoi cugini Anna e Thomas. Era così felice di vederli e li strinse subito a sé. Aveva un bel legame con loro. Pian piano avrebbe superato tutto. Un passo alla volta ci sarebbe riuscito.

- non ci avevi detto delle notizie succulenti - disse Anna riferendosi a Mark.

- è una cosa recente. Vi avrei chiamato per una cena per presentarvelo - disse Matt sedendosi con loro.

- è molto tenero - disse Thomas con un sorriso. - e ti vedo molto felice -

si, con Mark lo sono molto. Non pensavo di raggiungere tale felicità - disse Matt innamorato.

- sono felice per te - disse Thomas. - meriti tutta la felicità di questo mondo –

Matt sorrise e chiese: - e voi che mi raccontate? -

- il lavoro va alla grande e anche con Ariadne - rispose Anna. - in più l'altra volta ho conosciuto una ragazzina che farò da mentore -

- con te chiunque é in ottime mani - disse Matt. - e tu, Thomas? -

- solite cose - rispose Thomas. - non c'è molto da dire -

- Thomas ha una cotta - disse Anna.

- Anna!!! - la richiamò lui.

Matt vedeva molto di Thomas in se stesso. Anche lui era molto riservato.

- il mio fratellino si è innamorato - disse Anna. - peccato che lui non ti merita. Ma purtroppo non decidiamo chi amare -

- alastair non è come sembra - replicò Thomas subito.

- non voglio che soffri per amore. Anch'io ci ho sofferto - disse Anna. - non voglio che ti accada anche a te -

- ma tu e Ariadne siete tornate insieme nonostante lei ti abbia fatto soffrire - disse Thomas.

- su questo hai ragione - disse Anna. - voglio solo che tu sia prudente -

Thomas abbracciò Anna. Avevano un bellissimo rapporto. Pronti a proteggersi e sostenersi a vicenda. Matt li adorava e si unì a quell'abbraccio. Anna andò a prendersi qualcosa da bere e Matt guardò Thomas.

- se senti qualcosa di molto forte per questo ragazzo, lotta per lui - disse Matt. - l'amore va sempre vissuto. Il cuore ci guida sempre. Scegli con esso e non sbaglierai -

Thomas sapeva che Matt avrebbe detto la cosa giusta.

Thomas lo abbracciò e disse: - grazie, Matt. Avevo bisogno di queste parole -

- tua sorella vuole proteggerti e la capisco - disse Matt. - essere prudenti è giusto ma se vedi che c'è un raggio di luce buttati. Costruisci un legame con lui. Anche io pensavo che non sarei mai stato con Mark e invece eccomi qui. A volte non mi sembra vero. Penso che mi sveglierò e il mio bellissimo orsacchiotto non sarà con me –

Mark sentì quelle parole da lontano e si stupì. Non pensava che Matt aveva quelle sue stesse insicurezze. Ricordò le sue parole ' ora sai che sono umano anche io '.

Anna arrivò e disse: - cugino, presto ci sarà una festa. Il mio amico Magnus festeggerà il compleanno del suo gatto. So che sei amante degli animali in più ti farò conoscere i miei amici -

Matt la vide mentre gli mostrava le foto.

- loro sono Jem Carstairs e Will Herondale -

Quando vide la foto di Jem fece una faccia. Non era per la vita passata ma lui conosceva Jem. Era stato il suo insegnante di musica e si era istaurato un bellissimo rapporto finché suo padre non lo distrusse.

Lo avrebbe rivisto dopo tutti quegli anni.

- Hanno anche loro un gatto che sarà presente alla festa. Io mi occuperò di molti vestiti per la festa -

- ci sarò - disse Matt subito.

- lo sapevo - disse Anna sorridendo. - e questo è il padrone di casa, Magnus Bane -

Lo riconobbe. Era l'innamorato di Alec nelle vite passate. Magari poteva farlo venire e fare da cupido.

- quello nella foto è il festeggiato. Il presidente Miao - disse Anna. - spero che si faccia vedere. Spesso sparisce nei suoi compleanni -

- quando i gatti fanno i preziosi - disse Matt ridendo.

- gli ha fatto anche un bel cravattino - disse Anna. - se ti serve un completo o anche a Mark, dimmelo. Ve lo faccio subito. Ho già in mente qualcosa. Ovviamente anche i ragazzi sono invitati. Si divertiranno a accarezzare i gatti mentre noi adulti facciamo altro -

- non vorrei darti lavoro in più. Vedo che sei già impegnata - disse Matt.

- per te ho sempre tempo - disse Anna sorridendo.

- ti adoro - disse Matt con affetto.

- dopo mi metterò subito all'opera - disse Anna. - tra poco vedo Ariadne. Dovrebbe aver finito il suo servizio –Mark arrivò e si unì a loro.

- scusatemi, stavo sistemando delle cose - disse lui scusandosi. - avete sete o vi prendo qualcosa da mangiare? Abbiamo tante cose buone -

Mark gentile e da bravo padrone di casa. Anna e Thomas si trovarono bene con lui ma dovettero scappare per vari impegni. Mark li adorò subito. Erano speciali come Matt.

- sai che Thomas mi ricorda tanto te. Avete molto in comune - disse Mark da ottimo osservatore.- e loro ti adorano. Ho visto il vostro legame. Siete così uniti. È veramente bellissimo -

- si loro, i miei zii, Neill e Megan sono stati a mio fianco soprattutto mia zia Cecily - disse Matt guardandolo. - mia zia Cecily è la sorella di mio padre. Lei è totalmente diversa da lui, assieme a suo marito Gabriel sono dei genitori semplicemente meravigliosi. Mio zio Gabriel è il fratello di Robert Lightwood il compagno di Michael Wayland li hai incontrati alla festa di Lucifero. Anche Louis il compagno di Jason è un Lightwood .Michael è una persona semplicemente meravigliosa, Robert invece lo devi conoscere molto a fondo ma sembravate molto in sintonia alla festa - disse Matt con uno strano sguardo.

Mark si sorprese di quel grande albero genealogico. Quello sguardo gli sembrava di gelosia.

Matt era geloso di lui e Robert???

- abbiamo solo parlato di cose in comuni ma non c'è altro. Lo giuro. Sono Totalmente e perdutamente innamorato di te - disse Mark.

- Robert è molto bello e tu sei bellissimo disse Matt. - normale che io sia geloso -

- ma non ne hai motivi - disse Mark alla gelosia di Matt. - non ho alcun interesse in Robert e neanche lui in me. Tranquillo, angelo. Sono completamente tuo -

Mark lo baciò contro al tavolo, Matt si aggrappò alla sua maglietta e sembrava come se le loro bocche stavano facendo l'amore per come si muovevano. I loro cuori erano infiammati dalla passione e da ciò che provavano. Si ritrovarono a togliersi le magliette a vicenda. Andarono verso le scale e si aprirono i jeans mentre si baciarono e salirono. Si rotolarono nel letto mentre si baciavano e Mark scese verso la biancheria per toglierla.

- sono totalmente tuo - disse Mark guardandolo, buttando la biancheria dove capitava.

Matt sentì Mark baciarlo e dimostrargli quanto lo amava. Matt era messo a pancia in giù, Mark baciava la sua schiena e scese al suo sedere. Lo baciò tutto. Matt iniziò a ansimare quando sentì la lingua di Mark spingersi in lui. Gli strappava gemiti e voleva vederlo. Matt cambiò posizione e Mark lo riprese in quel modo. Matt guardò Mark con la testa tra le cosce. Continuava a andare di colpi di lingua, Matt gemette e si dichiarò pronto. Matt prese dal comodino il lubrificante e iniziò a passarlo per tutta la lunghezza di Mark, facendolo gemere. Anche Mark era impaziente di entrare dentro di lui. Poi Matt aprì le gambe a lui ma Mark aveva un'idea diversa. Mark gliela sussurrò e Matt fece un sorrisetto. Li piaceva molto. Mark si distese e Matt si abbassò sul suo pene, mettendo le gambe a granchio. Mark gli afferrò il pene mentre si spingeva dentro di lui. Matt sentì il suo corpo rimbalzare in continuazione a quella posizione. Si guardavano negli occhi, Matt si spingeva in basso mentre Mark portò le mani alle sue gambe, andandogli incontro. La penetrazione era profonda, godevano molto insieme con quella posizione. Mark lo aveva sorpreso molto.

Non se lo aspettava proprio.

- toccati per me - disse Mark guardandolo.

Matt iniziò a toccarsi, Mark gli teneva le cosce e aveva la visione completa di tutto. Matt era completamente aperto per lui, vedeva il suo pene mentre si muoveva verso l'altro e si seppelliva in Matt. Vedeva la mano del suo angelo toccava se stesso e gemeva, tenendo gli occhi chiusi per il forte piacere che attraversava il suo corpo. Mark guardava tutta la scena in estasi. Era una visione così erotica. Il suo granchietto erotico. Lo vide mentre si abbassava e si alzava sul suo pene nel frattempo che si toccava. Mark gemette e si godette tutta la scena senza muoversi. Mark era travolto dal piacere e anche Matt. Presero a muoversi insieme di nuovo. Le loro mani si uniranno mentre andavano incontro all'altro e si guardavano negli occhi. Presto vennero travolti completamente dal piacere assoluto. Matt venne contro il suo petto e Mark dentro di lui, gridando i loro nomi.

Quando si ripresero, i due dissero contemporanea: il nostro primo rapporto sessuale da conviventi –

Erano così felici mentre lo dicevano. Era bellissimo. Si baciarono felici e si riposarono sul letto nudi senza staccarsi. Non c'era nessuno che poteva disturbarli.

Arrivò il gran giorno, Mark ricevette il messaggio dal suo agente per l'intervista per dire al mondo del divorzio. Matt vide che Mark era felice e sapeva il perché.

- oggi c'è l'Intervista - disse Matt sorridendo.

- si, finalmente non dovremo più trattenerci in pubblico - disse Mark felice.

Lui e Matt si abbracciarono felici.

- sei nervoso? - chiese Matt premuroso.

- no. Non vedo l'ora di gridare il mio amore per te a tutti - rispose Mark sorridendo.

- anche io - rispose Matt innamorato. - potremo tenerci per mano e baciarci o qualsiasi altra cosa da coppia in pubblico -

Anche i figli erano felici per loro mentre li vedevano che si baciavano in cucina.  Anche Chris e Elsa lo ricevettero.  Chris sarebbe andato a prendere Elsa tra un po'. Si godeva il dopo colazione con il suo piccolo. Gli piacevano quei momenti era come se fossero sposati. Chris lo baciò e poi misero apposto le cose.

- sei nervoso? - chiese Tom.

- un po' ma vedo l'ora di dirlo - disse Chris.

- saremo liberi dopo l'intervista. Abbiamo aspettato tanto e ora si sta avverando –Tom stava pensando lo stesso.

- finalmente il nostro amore non sarà più un segreto - disse Tom. - è arrivato il nostro momento -

- si - disse Chris felicissimo.

Si baciarono e si guardarono innamorati. Pian piano la loro vita stava cambiando e presto sarebbe stata completata. Arrivò finalmente l'ora di andare, le due coppie si salutarono per l'ultima volta in segreto. Chris andò a prendere Elsa che salutava Rebecca con un bacio in casa. Salì a bordo dell'auto e raggiunsero lo studio della rivista per l'intervista. Anche Mark andò a prendere Sun. Le due ex coppie si incontrarono e si salutarono, erano in due stanze differenti. Anche gli agenti erano lì. Elsa e Chris si accomodarono nelle poltrone, anche Mark e Sun lo fecero nell'altra stanza. I due giornalisti iniziarono con le solite domande per andare al motivo vero dell'intervista. Iniziarono a raccontare il tutto.

- siamo qui per iniziare una nuova vita - dissero Chris e Elsa. - ma separatamente -

- in che senso? - chiese il giornalista.

- stiamo divorziando - rispose Chris.

Anche Mark e Sun dissero la stessa cosa: - stiamo divorziando -

- perché ci siamo innamorati di altre persone - dissero Chris e Mark. - non lo abbiamo previsto. Ci sono cose che non si possono controllare come i sentimenti –

Mark e Chris decisero anche di dire che era un uomo.

- non pensavo di innamorarmi di una persona dello stesso sesso ma lui mi è entrato dentro pian piano - disse Chris. - ci ho messo molto per capire che Tom era l'amore della mia vita, eravamo così amici intimi che ero confuso ma poi ho capito che volevo stare tutta la vita con lui. Lo amo da morire. Amo da morire Tom -

- non pensavo che mi farebbe successo ma quando lo visto, non ho potuto fare almeno di innamorarmi di lui e incontrarlo a reso tutto così reale. non immaginavo che potesse essere interessato a me ma la vita ti sorprende e l'amore ti porta in luoghi inaspettati. Qualsiasi cosa mi viene da dire, mi sembra così riduttivo per descrivere l'amore che provo per Matt -

Il giornalista sentì in quelle parole, un immenso amore. Anche dagli occhi di Mark e la sua voce emozionata. Elsa dichiarò di essersi innamorata di nuovo e di una donna.

Parlarono anche del bel rapporto che era rimasto tra le due ex coppie. Quando l'intervista fu terminata, i quattro si abbracciarono. Sun e Elsa andarono in centro insieme per incontrarsi con Rebecca, Scarlett e Liz.

Mark e Chris tornarono a casa da Tom e Matt. Tutto era silenzioso mentre chiamavano i loro amori e figli ma nessuno rispondeva. Mark trovò la casa abbellita da fiori, una bottiglia con due calici, calzini con due omini che si tenevano per mano e salì sopra per arrivare nella camera da letto. Trovò un grandissimo orsacchiotto sul letto. Mark si avvicinò al letto, non aveva mai visto un orso così grande. C'era anche una scatola di cioccolatini e sentì una musica che si accese all'improvviso. Matt uscì fuori dal bagno con il vestito che aveva in White collar con il cappello e lo guardava mentre iniziò a cantare. Mark era comodo sul letto mentre si godeva il tutto. Si tolse il cappello e si avvicinò a lui, continuando a cantare. Mark si stese mentre Matt si tolse anche la giacca. Matt si muoveva sensuale sopra di lui, mentre cantava per lui. Poi si allontanò per iniziare a togliersi lentamente la camicia. Matt gli stava facendo uno spogliarello. Non si aspettava un'accoglienza del genere. Matt gli mise il capello in testa. Lo stava facendo impazzire. Matt muoveva il sedere a ritmo di musica e poi si tolse i pantaloni. O meglio se li strappò. Era quello proprio da stripper. Matt aveva pensato a tutto. Era rimasto con gli slip. Guardava come si muoveva e cantava sessualmente allo stesso tempo. Matt gli prese le mani e le portò al suo petto, muovendole. Era impossibile non eccitarsi. Era duro. Matt lo sapeva bene e sorrise. Matt gli aprì i pantaloni e li abbassò. Leccò e succhiò il suo pene. La bocca di Matt lo stava mandando in paradiso.

A fianco Tom portò Chris in piscina, si tolse la camicia e l'altro vide che Tom si era fatto disegnare simboli in una tribù australiana. Chris notò anche gli altri dettagli e Tom aveva preparato una festa privata per loro due in stile australiano. Chris lo baciò. Aveva visto anche un libro con i simboli indigeni australiani. Chris era commosso. Tom sapeva come sorprenderlo.

- è come se tu avessi portato l'Australia qui - disse Chris. - amo tutto questo e amo te -

Lo baciò e poi Tom gli tolse la camicia per prendere i colori per i corpo, Chris si stese sul telo e Tom prese a disegnare sul suo corpo con le dita, facendo venire i brividi per il piacere. Tom e Matt sapevano come sorprendere e far eccitare i loro amori. Avevano organizzato quelle sorprese speciali solo per loro.  Lo stavano facendo contemporaneamente. Mark rimase nudo e anche Chris. Tom e Matt si tolsero la biancheria per salire sopra di loro. Matt bació Mark e Tom fece lo stesso con Chris. Matt prese a baciare tutto il corpo di Mark. Matt bació Mark e Tom fece lo stesso con Chris. Entrambi baciarono il corpo dei propri amori, pian piano li prepararono per entrare dentro di loro. Si avvinghiarono all'altro facendo l'amore. I loro corpi uniti con una nuova consapevolezza, quando sarebbero usciti fuori sarebbero stati una coppia come tutte le altre senza segreti. Erano felici mentre si muovevano insieme, continuando a baciarsi e tenendo le loro mani unite. Raggiunsero il piacere assoluto e si accasciarono contro il petto dell'altro.

Per pranzo era da soli visto che i ragazzi erano a scuola.

- io conosco un ristorante di pesce che fa l'asporto. È veramente strepitoso - disse Matt prendendo il cellulare. - ti faccio vedere -

Mark si mise più vicino e guardò sullo schermo.

Lui rimase a bocca aperta delle cose che vedeva e non sapeva cosa scegliere.

- non riesci a credere ai tuoi occhi vero - disse Matt capendolo. - quando sono andato a Malibu e mi sono trovato a Broad Street Oyster co non riuscivo a crederci neanche io. È un posto fantastico -

- ci credo. Matt, non saprei cosa scegliere - disse Mark a vedere tutti quelle cose invitati.

- prendiamo un po' di tutto - disse Matt suggerendo.

- non sarà troppo? - chiese Mark vedendo tante cose.

 è pesce - rispose Matt.

- ok andiamoci ora- rispose Mark entusiasta.

- orsacchiotto, sapevo che lo avresti detto - disse Matt felice. - è preparati a vedere il cuoco. È un tipo simpatico e particolare -

Si preparano e Mark prese la macchina. Guidò per 15 minuti fino a Malibu. Matt gli fece vedere dove parcheggiare. Scesero dalla macchina e Mark guardò il ristorante.

 - la nostra prima uscita come coppia ufficiale - disse Matt felice.

Mark era nervoso e quelle parole gli ricordavano che era fortunato che Matt lo avesse guardato. Certo c'erano le loro vite passate ma ora stavano vivendo il presente.

- Mark, entriamo o vuoi fissare la porta? - chiese Matt stranito.

- entriamo. Voglio proprio vedere questo cuoco - rispose Mark.

- Christopher è un uomo che incuriosisce molto e seduce con i suoi piatti - disse Matt con un sorrisetto.

- lo conosci bene? - chiese Mark a quelle parole.

- siamo entrati in confidenza e una volta mi ha portato in cucina - rispose Matt facendolo passare da gentiluomo.

Nella sua cucina? E se lui e questo Christopher avevano avuto qualcosa?

Era diventato insicuro. Poi si fermò a guardare il locale. 

C'era una bandiera pirata.

- dove vuoi sederti? - chiese Matt guardandolo.

- scegli tu - rispose Mark guardandosi intorno.

- quel posto mi piace parecchio - disse Matt indicandoglielo.


- bellissimo, Matt - disse Mark guardando il disegno.

- quello è il mio posto preferito - disse Matt emozionato nel dividerlo con lui.

- bellissimo, Matt - disse Mark guardando il punto indicatogli da Matt.

Aveva un qualcosa di casa mentre vedeva i vari oggetti sulla pareti e quel disegno li piaceva molto.

- È libero anche - disse Mark sentendo che erano fortunati.

- si è libero - rispose misterioso Matt.

In macchina Matt aveva mandato un messaggio a Christopher per prenotare il suo posto preferito.

Andarono a sedersi e Mark disse: - splendido veramente, Matt. Mi ricorda casa -

 - si, è quello che provo quando entro qui e non voglio più andarmene. Spesso resto a parlare con Christopher a fine serata - disse Matt felice di raccontare a Mark. - mi fa assaggiare sempre qualcosa che inventa. Devi provare i gamberi popcorn -

 Prima il misterioso tono di Matt ora questa confessione che rimaneva a fine serata per parlare con il cuoco. C'era stata qualcosa tra loro. Era evidente.

- e anche la torta di granchio. È veramente speciale -

- immagino fatta da lui sarà tutto speciale e unico - disse Mark con gelosia.

- perché usi quel tono sarcastico? Non sarai geloso di lui vero? Perché io voglio solo te e lui è un amico - disse Matt chiarendo.

- e perché ti invita nella sua cucina o parlate a fine serata? - chiese Mark interessato.

- perché siamo amici e di solito è questo che si fa con gli amici, si parla - rispose Matt. - tu lo fai con Chris e Tom -

 In effetti non aveva tutti i torti. Guardò Matt e si rese conto che aveva fatto una scenata per senza motivo.

 - scusami hai ragione - disse Mark dispiaciuto. - sono stato geloso senza motivo e che ho paura di perdere quello che abbiamo -

- anch'io ho la tua stessa paura ma io non vado da nessuna parte - disse Matt prendendogli la mano.

 - veramente scusami. Sto rovinando tutto - disse Mark sentendosi in colpa.

- Mark, non rovini nulla. Sei stato solo geloso. Quando si ama è normale - disse Matt rassicurandolo. - ma non hai nulla da temere -

 - Stare con te ora alla luce del giorno mi fa capire che hai scelto me. Un sogno che si avverrà. È veramente bellissimo stare con te qui - disse Mark innamorato. - e sono così nervoso. È la nostra prima uscita e io voglio che sia indimenticabile. Non essere ricordata per la mia gelosia. Fammi provare un'esperienza sensoriale. Mi fido di te, scegli tu per me -

 Matt gli prese il viso e si avvicinò. Gli diede un bacio e Mark si sentì così felice. Il loro primo bacio in un locale. La loro nuova vita stava iniziando veramente.

 Mark aprì gli occhi e sorrise a Matt che lo guardava. Avevano gli occhi innamorati. : Avrebbero passato ore e ore a guardarsi ma il loro stomaco brontolava. Era il momento di ordinare. Un cameriere arrivò a prendere la comanda e Matt ordinò tantissime cose che Mark aveva perso il conto.

Arrivarono prima la torta di granchio, i gamberi popcorn e due zuppe.

- le fantastiche zuppe di Christopher impazzirai - disse Matt prendendone una.

 - sembra veramente invitante - disse Mark prendendola.

- oh sì sono con l'aragosta - disse Matt leccandosi le labbra.

 All'improvviso sul tavolo arrivò un piatto blu con due tacos di pesce.

Matt alzò lo sguardo e vide Christopher.

Mark vide il proprietario.

- Matt, il mio cliente preferito - disse l'uomo abbracciandolo fortissimo.

- Christopher, sono felice di vederti ma stringi un po' meno - disse Matt al suo abbraccio stritolatore.

- mi scordo di abbassare la mia forza - disse Christopher allentando la presa.

 Mark guardò la scena. Christopher era così travolgente e appena si staccò, si avvicinò a Mark.

- finalmente ti ha portato - disse l'uomo prima di abbracciare Mark. - sono contento di conoscerti. Matt mi ha parlato di te. Sei proprio un bellissimo orso -

 Mark rimase sconvolto. Non se lo aspettava. Era senza parole.

- te lo sei trovato proprio bene, Matt - disse Christopher staccandosi. - io non riesco invece a trovare il mio cub -

- salve, io sono Mark. È un piacere conoscerla - disse Mark. - cub? Vuole un cucciolo? -

- dammi del tu. Chiamami Christopher - disse l'uomo dandogli una pacca sulla spalla. - noi orsi dobbiamo essere uniti -

Mark ci capiva sempre meno.

 - assaggiate questi tacos Invece di usare il merluzzo impanato, ci ho messo i gamberi fatti alla messicana - disse Christopher illustrando il piatto. 

Matt prese il tacos e Mark lo seguì subito, diedero un bel morso.

 - fantastico - dissero entrambi in estasi. - meraviglioso. Gustosissimo. Lo adoriamo -

 - mi date tante soddisfazioni - disse Christopher sorridendo. - ora torno in cucina per continuare i vostri ordini. Ti stupirò Mark -

Mark guardò Christopher allontanarsi.

- Matt, ma è veramente fantastico. Capisco perché ci vai d'accordo - disse Mark con entusiasmo. - mi piace tanto -

Mark mangiò quello che c'era sul tavolo con molto gusto.

- amo questo posto - disse Mark felice.

Matt era contento di vederlo così rilassato.

Altri piatti arrivarono. Mark aveva l'acquolina in bocca. Adorava tutto quello che vedeva.Poi arrivò Christopher con la Tower Seafood.

- questa è la nostra specialità: la tower Seafood. Ricci di male, ostriche, gamberi, granchio - disse Christopher presentandogli il piatto. - spero che ti piaccia, mio amico orso -

- sicuramente - disse Mark guardando il piatto. - grazie. È fantastico tutto. Cucini divinamente -

Christopher lo abbracciò dalla contentezza.

 - amico, noi tre dobbiamo uscire insieme - disse l'uomo. - magari mi aiutate nella mia ricerca -

- si, Christopher. Ti aiuteremo - disse Mark vedendo che era importante per lui.

- splendido - disse Christopher sorridendo. - finisco tutti i giorni alle 22. Potete chiamarmi per qualunque sera -

 - lo faremo - disse Mark al nuovo amico.

Christopher li salutò per tornare in cucina.

- spero che trovi quello che sta cercando - disse Mark prendendo un gambero. - anche se non ho capito molto bene di cosa parlava -

- orsacchiotto, ci sono cose che ancora non sai nel mondo gay - disse Matt prendendo l'aragosta. - pian piano te li farò scoprire -

- sono molto curioso. Cos'è un cub nel mondo gay? - chiese Mark interessato.

- sei molto curioso, orsacchiotto. Io ti farò un corso di termologia gay - disse Matt sorridendo. - cub è un cuccioli di orso, particolarmente giovane, con un'età massima di 30 anni, peloso e meno corpulento di un orso. I cubs sono amati particolarmente da chi è attratto dalla peluria e dai ragazzi più giovani.

 - ooooo - disse Mark a quella descrizione. - non sapevo di ciò -

 - ci sono i muscle cubs sono cuccioli che hanno una corporatura più muscolosa che grassa, mantenendo sempre una stazza robusta e i sugar cubs che sono i cub meno mascolini, ma con modi di fare e aspetto più femminili - disse Matt continuando.

 - mi hai aperto un mondo. Secondo te Christopher cosa piace? muscle cub o sugar cub?- chiese Mark curioso.

- qualcosa di diverso da un muscle cub - rispose Matt. - ma non sono sicuro che uno sugar cub possa piacergli -

- ma ci sono altre categorie oltre i cub? Magari il suo tipo è diverso da quello che pensa - disse Mark volendo sapere di più.

- orsacchiotto, ci sono tante categorie - rispose Matt.

- voglio sapere tutto pian piano, magari ogni giorno peschiamo una parola e tu mi porti in quel mondo - disse Mark proponendogli.

 - mi piace la tua proposta. Scriverò dei bigliettini con tante parole e li metteremo in una scatola. Tu ne pescherai uno e io ti introdurrò nei diversi mondi tutti i giorni - disse Matt sorridendo.

Matt e Mark proseguirono a mangiare e tutto era favoloso. Un'esperienza veramente sensazionale. Erano veramente pieni.

 - ho visto la maglietta del locale. La voglio prendere - disse Mark alzandosi.

- lo sapevo - disse Matt andando con lui.

Mark si avvicinò alla cassa e chiese: potrei comprare la vostra maglietta? -

Mark era come un bambino in quel momento.

- oh mi dispiace ma la sua taglia non c'è - disse la casserai guardandolo.

Mark si rimase male.

- capisco. Non importa. Potrei avere un caffè - disse Mark cercando di nascondere la delusione. - tu lo vuoi, Matt? -

- si, lo prendo - rispose Matt notando gli occhi di Mark.

- due caffè - disse Mark alla cassiera. - io vado in bagno -

 Matt si avvicinò alla donna e chiese: - avete solo taglie piccole? -

- Christopher mi ha detto che non dovevo vendere la maglietta a Mark perché voleva regalargliela lui. Io non sapevo cosa dire - rispose la donna sottovoce.

 - oh Christopher è sempre gentile - disse Matt. - ma scusi ma non poteva dire che le aveva finite? Sa che ci sono persone a disagio con il loro corpo e con la sua frase potrebbe farle star male -

- io non sapevo cosa dire. Non volevo - disse la cassiera. - mi scuserò con lui dopo -

Mark tornò di là e andò al tavolo. Non c'era solo una tazza di caffè ma anche un piccolo dessert.

- c'è li offre Christopher. Ti piacerà - disse Matt affondando il cucchiaino nel dolce al cioccolato. - lui sta per arrivare -

Mark prese a mangiare quando arrivò Christopher. 

- questa è per te, amico orso - disse lui uscendo la maglietta da dietro la schiena.

Mark non credeva ai suoi occhi.

- è un regalo -

Quella maglietta era della sua taglia e Christopher gliela stava regalato.

Mark si alzò e abbracciò Christopher per il bel gesto. Lo conosceva da poco eppure gli aveva fatto un bel regalo.

 - grazie, Christopher - disse lui sorridendo di nuovo.

Si fecero fare una foto da Matt e poi si aggiunse anche lui. Mark si scambiò i numeri con Christopher.

- ho anche un adesivo per la tua macchina - disse Christopher tirandolo fuori.

Mark divoró quel dessert delizioso. Cioccolato, panna e granella di nocciole. Lo amo moltissimo. E a quando andarono alla cassa, Mark vide la donna di prima.

- mi scusi per prima - disse lei dispiaciuta. - non volevo -

- non si preoccupi - disse Mark rassicurandola. - pago tutti e due conti -

 Matt arrivò quel momento e Mark aveva già fatto.

- volevo offrire io - disse Matt.

- la prossima volta - disse Mark sorridendo.

 Christopher uscì dalla cucina per abbracciarli. Si salutarono e si sarebbero sentiti per cellulare. Aveva un'uscita da fare insieme.

Mark mise l'adesivo e appoggiò il sacchetto con la maglietta dietro al sedile. Matt gli prese la mano e Mark chiuse la macchina. Mark si lasciò portare da Matt e si ritrovò sulla spiaggia di Malibu. Passeggiavano mentre parlavano e si tenevano per mano senza lasciarsi. Adorava tutto questo. Andarono a vedere la vista da Paradise Cove. Mark e Matt passeggiavano su quel pontile.

Era bellissimo stare lì. Matt e Mark si fecero un selfie. Si baciarono vicino a un gabbiano.

- mostrami adesso qualcosa tu - disse Matt una volta tornati alla macchina.

Mark gli sorrise. Amava quella giornata nonostante i problemi che ci erano stati. Stava guidando e Matt era curioso.

Mark parcheggió e Matt uscì di là. Vedeva un edificio e Mark gli prese la mano per condurlo sul tetto. Ebbe una sorpresa c'era una serra bellissima, piena di fiori e di piante. Era bellissima.

- l'ho scoperta un giorno per caso. Mi sentivo strano e mi sono ritrovato a ripararmi in questo edificio. Sono salito fino al tetto e ho visto questo incanto - gli raccontò Mark condividendo un pezzo di sé.

- è stupenda - disse Matt felice.

Era così emozionato. Si avvicinò e lo baciò.

- grazie per avermi mostrato un pezzo di te -

Poi Matt pensò a una cosa.

- perché ti sentivi strano? - chiese lui curioso.

- vedi, è stato quando facevo dei sogni bagnati - disse Mark arrossendo. - su di te -

- ohhh ero io a farti sentire strano - disse Matt con un sorrisetto. - e com'ero in questi sogni? -

 - molto provocante, eri sempre senza nulla addosso - rispose Mark confidandosi. - mi facevi eccitare parecchio che... -

- dillo, orsacchiotto. Siamo soli - disse Matt spronandolo.

- volevo che mi scopassi e poi ti avrei scopato anch'io - disse Mark a voce alta.

- anch'io facevo sogni su di te. Una volta ho sognato di te nella mia roulette dove sto quando faccio White Collar  e tu eri così duro. Mi sbattevi contro il muro - disse Matt per poi baciarlo con foga.

Mark portò le mani al suo sedere e se portò più vicino.

- mi vuoi scopare qui, orsacchiotto? - chiese Matt al suo orecchio.

- si - rispose Mark con un verso che sembrava un ringhio di un orso.

Quel verso fece eccitare Matt. 

- lo voglio anch'io - disse Matt con uno sguardo intenso.

- togliti i jeans - disse Mark autoritario.

- si signore - disse Matt mettendo le mani ai suoi jeans. Mark era già con il pene da fuori. Il suo orsacchiotto era pronto.

- vuoi giocare o devo strapparteli di dosso? - chiese Mark guardandolo ancora con i jeans addosso.

- Mark, mi si è incastrata la cintura - rispose Matt cercando di scenderla.

- cazzo, proprio adesso - disse Mark avvicinandosi.

Mark mise le mani alla lampo e fece andare su e giù la linguetta. Non fu facile ma ci riuscì. Mark lo prese sulle spalle e lo portò verso un tavolino, circondato da piante alte. Gli sfilò i jeans e slip. Matt si appoggiò con il petto al tavolino per poi allargarsi le natiche. Mark vedeva tutto benissimo. Matt era così sfacciato. Mark deve usare un altro metodo per lubrificare Matt. Gli portò un dito alla bocca. Sapeva Matt cosa fare. Glielo succhiò per bene. Mark lo preparò bene e poi spinse il suo pene nella sua entrata. Matt emise un verso. Ululó come un lupo. Mark lo sentiva per la prima volta ma lo eccitava da morire. Uscì un attimo da lui per poi rientrare con forza. Quello era proprio scopare duro, pensó Matt amando tutto. Lo stava possedendo su quel tavolino. Il suo orsacchiotto ci stava mettendo tutta la sua forza in quelle spinte. Lui si ritrovò a ululare di nuovo. Sentiva i denti sul suo orecchio. Il suo orso lo stava mordicchiando. Sembravano un orso e lupo. Matt sentiva le spinte farsi sempre più dure e sarebbe venuto tra poco.

 - vieni per me, Matt - disse Mark afferrandogli il pene. - voglio che vieni adesso. Pensi di poterlo fare, angelo? -

- siiiii - rispose Matt sentendo anche le sue forti carezze.

 Mark aumentò il ritmo e Matt esplose intensamente nella sua mano. Una volta che il suo angelo era venuto, Mark lasciò che il suo getto travolse di nuovo Matt.  Gridarono il nome dell'altro e intrecciarono le mani. Quel momento ne avevano avuto tanto bisogno.

Non si erano viste per un po' di tempo e adesso stavano recuperando.

- sei stato fantastico. Un vero orso - disse Matt girandosi verso di lui quando l'altro si fu sfilato da lui. - mi hai preso con una forza -

 - Ti ho fatto male amore mio? - chiese Mark preoccupato dalla parola forza.

- no, Mark. Ho amato che mi hai preso in questo modo. Il mio orsacchiotto forte e scatenato - rispose Matt accarezzandolo. - tu non mi potresti mai fare male -

- meno male. Alla parola forza mi ero preoccupato. Sono contento che tu e lui state bene - disse Mark portandolo a sé e accarezzó il suo sedere.

- io e il mio sedere ti ringraziamo e saremo felici di ripetere l'esperienza - disse Matt sentendo le mani che lo accarezzavano.

Stavano per baciarsi quando sentirono la porta aprirsi. Per fortuna le piante erano alte e coprivano tutto. Si pulirono e rimisero biancheria, jeans e scarpe. Fecero meno rumore. Attesero che l'altra persona se ne andasse per uscire. Si guardavamo ma i passi si facevano sempre più vicini. Poi i passi si allontanarono di nuovo e sentirono la porta chiudersi. Matt e Mark erano sollevati. Tornarono a casa felici.

  Magnus stava preparando la sua casa per il party compleanno del presidente miao con lui c'era anche il suo fratellino, Nick, affetto da autismo. Lui si prendeva cura di Nick da bravo fratello maggiore. Erano inseparabili. Magnus sorrise a Nick e lo guardava mentre sistemava in ordine perfetto le foto del loro gatto per il collage.

Aprì la porta e andò in giardino. Avevano una bella casa in stile orientale. Aprì il gran portone a Will e a Jem, venuti a dare una mano. Magnus li accolse e poi Jem si avvicinò con delicatezza a Nick.

- è bellissimo collage, Nick. Al presidente miao piacerà - disse Jem.

- Jem, sono felice di vederti - disse Nick. - suonerai qualcosa? -

- si ho creato la melodia del gatto - rispose Jem. - ti va di sentirla? -

- si ma andiamo in camera, altrimenti miao sente - rispose Nick.

I due andarono in camere mentre Will tirò fuori un libro.

- ho preso questo - disse lui mostrandolo.

- le sette vite di un gatto. Will un regalo molto utile per un gatto - disse Magnus sarcastico.

- secondo me apprezzerà - disse Will. - lui riconosce la mia genialità –

- se lo dici tu - disse Magnus sistemando i vari bicchieri.

- vedo Nick meglio - disse Will.

- è di ottimo umore. Ama i compleanni del presidente ma sarà nervoso quando arriverà gente - disse Magnus.

- tranquillo, ci penso io - disse Will. - lo distrarrò con le mie battute –

Magnus sapeva di poter contare sui suoi amici.

Mandó gli ultimi inviti e invitò anche il nipote di Jem, Alastairs. Aveva notato una certa tensione tra lui e Thomas. Anna stava preparando gli abiti per Matt e Mark. Era molto ispirata. Ariadne era sul letto e la guardava mentre cuciva a macchina. Anna si fermò un attimo per guardare l'amata, fece un sorriso e poi staccò il filo dalla macchina. Il vestito del cugino Matt era pronto. Fece una piccola pausa, raggiunse Ariadne sul letto e la baciò.

Intanto Matt e Mark andarono a comprare un regalino al gatto.

- che ne dici di questo topolino che vibra? - chiese Mark all'improvviso.

- potremo tenerlo per noi - rispose Matt con un sorrisetto.

Mark arrossì ma non replicò a quella frase.

- forse delle scatolette è meglio - disse Mark andando verso di esse. - possiamo regalargli un anno di scatolette, che dici? Ma non sappiamo i suoi gusti -

- potremo fargli un buono regalo - disse Matt. - così Magnus li prende quello che vuole. Se è delicato come il gatto di Tom, quelle scatolette non verrebbero mangiate -

- è una buonissima idea - disse Mark. - ho visto dei pacchetti per i buoni con le zampette glitterate sopra. Sembrano carini –

Presero quei pacchetti per i buoni dove si poteva mettere qualsiasi cifra. Uscirono da lì soddisfatti. Si fermarono a prendere delle piante e poi tornarono a casa. Le misero in giardino. Mark stava decidendo di piantarle. Matt adorava che si occupava del giardino. Mark andò nello sgabuzzino degli attrezzi e prese il necessario. Mark si cambiò anche e Matt notò un granchio sulla maglietta. Mark e Matt si misero a fare le buche insieme e a piantare le piante con tanto amore.

- mi piace la tua maglietta - disse Matt con un sorrisino.

Mark si guardò e arrossì, pensando alla posizione in camera.

- arrossisci dopo il momento granchio - disse Matt al suo orecchio. - toglimi una curiosità, come ti è venuta quella posizione in mente? -

Mark arrossì ancora di più.

- hovistounsitoconposizionigay - rispose lui velocemente.

- più lentamente - disse Matt.

- ho visto un sito con posizioni gay - ripeté Mark lentamente.

Matt fece un sorrisetto e disse: - mi piace che ti informi. Il momento di oggi è stato incredibile -

- tu sei incredibile, Matt. Eri così erotico nella posizione del granchio - disse Mark. - non posso credere di averlo detto -

- mi piace che ti senti così libero. Non c'è nulla di male - disse Matt. - puoi dirmi tutto quello che vuoi -

- non ho mai cercato prima di te queste cose anche quando facevo sesso etero - disse Mark. - non ho mai pensato di esplorare le posizioni. Invece tu mi fai venire voglia. Voglio darti tutto –

- anch'io voglio darti tutto - disse Matt togliendogli la paletta dalle mani. - desidero esplorare tutto con te, vita domestica, sesso e tutto -

Mark sentì le mani di Matt sulla sua maglietta.

- È la vita che ho sempre voluto con te -

- anche io - disse Mark sentendo poi le labbra di Matt sulle sue.

Si lasciarono andare a un bacio, stendendosi sul prato, sporcandosi di terra mentre si rotolavano su di essa continuando a baciarsi. Mark guardò Matt sporco di terra e gli sembrava lo stesso bellissimo. Lo baciò e poi corsero in casa per lavarsi. Si buttarono sotto la doccia e si resero conto di non essersi tolti i vestiti. Mark guardava Matt con quella maglietta bagnata. Matt si stava togliendo i jeans quando Mark prese a baciarlo.

- amo i tuoi baci di impeto - disse Matt. - mi eccitano -

Mark sentì le mani di Matt aiutarlo a togliersi i vestiti. Si baciarono e si tolsero tutti vestiti. Matt e Mark fecero una lunga e bollente doccia. Decisero di andare a prendere i ragazzi a scuola.

Anche Tom e Chris furono invitati alla festa. Il presidente miao si era ritrovato nel loro giardino e fece la conoscenza di Loki e Bentley. Magnus passava di là e vide la scene dei tre gatti. Mise l'invito attaccato al collarino di Loki dopo aver accarezzato i due gatti.

- ci vediamo stasera - disse Magnus ai due.

Tom vide Loki avvicinandosi e prese l'invito.

' cari Gatti e Padroni siete invitati al compleanno del presidente Miao.

Dress Code: elegante e sbizzarritevi con i colori

Il magnifico Magnus Bane '

Magnus Bane??? Non pensava di ritrovarlo a Los Angeles ma tutti quelli con cui avevano legato nelle vite passate erano lì.

Un invito singolare proprio come lui.

Tom andò da Matt per vedere se lo avesse ricevuto.

- si ho ricevuto l'invito.- disse Matt mostrandolo. - il nostro caro Magnus è amico di mia cugina Anna. Lei ci sta preparando i vestiti per il compleanno del gatto. Sono contento che ci siete anche voi. Avete bisogno di distrarvi -

- ho pensato lo stesso, soprattutto Kaylee - disse Tom. - per una sera non pensiamo a nulla e divertiamoci -

Così avrebbero fatto, un bel vestito e un sorriso sulle labbra. Si stavano dirigendo tutti a casa di Magnus. Anche i Hiddleston Hemsworth avevano preso un regalo al presidente Miao. Arrivarono davanti al portone di casa Bane, bussarono e mostrarono l'invito. Appena fu accettato che era un invito Bane, furono lasciati passare. Tom, Chris, Matt e Mark videro il gran giardino e la gran casa. Era bellissima già da fuori, c'era già gente e molti gatti. I ragazzi si avvicinò ai gatti per accarezzarli. Magnus si fece avanti.

- benvenuti a questa festa indimenticabile. È un piacere avervi qui - disse lui da padrone di casa.

Magnus si presentò a tutti, le due famiglie lo salutarono e lo ringraziarono dell'invito. Fu una festa divertente e rilassante, proprio quello che serviva a tutti. Kaylee si stava divertendo e Matt vide Jem.

Era incredibile vederlo dopo tanto tempo. Jem si girò e lo vide.

- Matt? Sei proprio tu? - chiese Jem incredulo.

- si sono io, Jem - rispose Matt avvicinandosi.

I due erano molto vicini e si abbracciarono fortissimo.

- non sai quanto mi sei mancato - disse Matt emotivo. - ho pensato molto a te -

- anche io lo fatto. Mi dispiace di non essere tornato - disse Jem. - volevo tanto rivederti -

- non è colpa tua. Ti hanno cacciato dalla città - disse Matt. - a volte penso che se non ti avessi detto nulla, forse saresti rimasto al mio fianco in città -

- tutto succede per una ragione, Matt. Guarda cosa sei diventato. Sei un uomo incredibile. Fai tanto per gli altri e non ti vergogni di quello che sei. Lotti per ciò che credi - disse Jem. - sono orgoglioso di te, Matt, e dell'uomo che sei diventato -

Quelle parole le avrebbe volute tanto sentirle da suo padre ma sapeva che non sarebbe mai successo. Matt era triste e Jem capì il perché. John Bomer. Era sempre stata la tristezza di Matt.

Jem accarezzò la testa di Matt e disse: - non merita la tua tristezza -

- lo so ma è sempre mio padre - disse Matt guardando Jem. - non posso farci nulla -

Jem lo strinse ancora e lo confortò. Mark vide la scena da lontano e fu geloso. Will notò lo sguardo di Mark.

- non devi essere geloso, sono vecchi amici.

- non sono geloso e poi non penso che ci conosciamo- disse Mark.

Ovviamente Mark aveva già visto Will nelle vite passate.

- sono il bellissimo e grandioso Will Herondale - disse lui presentandosi.

Non era cambiato neanche un po' in questa vita.

- Mark Ruffalo - disse lui prendendo la sua mano.

Will lo abbracciò e disse: - è un piacere conoscere il famoso Hulk -

- non sono tanto famoso - disse lui arrossendo.

- scherzi vero? Facciamoci una foto insieme - disse Will tirando fuori il cellulare dalla tasca.

Altro che una foto. Will si fece un servizio fotografico con lui, in cui una aveva voluto che facesse la faccia da Hulk.

- grazie. Sono perfette - disse Will. - non vedo l'ora di vederti nel prossimo film. C'è una possibilità che io possa entrare nel set. Sarebbe grandioso per un fan come me -

- vedrò che posso fare- disse Mark alla sua espressione.

- sapevo che eri un grande - disse Will. - questo è il mio numero. Chiamami quando sai qualcosa -

Mark era stato travolto dal ciclone Will.

- ti ha incastrato per bene - disse Magnus. - è tipico di Will ma è un bravo ragazzo. Un po' spericolato e particolare ma ti troverai bene. Un drink? -

- ma sì - rispose Mark prendendolo.

- torno subito che ho avvistato il festeggiato - disse Magnus.

Alec si era perso in quella casa, stava cercando un posto per stare tranquillo. Odiava la confusione ma era stato incastrato.

- anche tu scappi dalla gente - disse Alec al presidente miao. - ti capisco. Sto parlando a un gatto. L'aria delle feste mi fa male -

Si ritrovò a seguirlo e arrivò a un balcone con una bella vista. Magnus vide il presidente miao salire sopra ma non era da solo, un bellissimo ragazzo dagli occhi blu e capelli neri lo seguì. Il presidente miao gli aveva appena fatto un regalo. Alec accarezzò il gatto e poi il presidente miao scese dalla ringhiera. Il suo sguardo incrociò quello di un bellissimo uomo.

Intanto di sotto, Robert se ne stava in un angolo e guardò Michael.

- perché mi sono lasciato convincere? - chiese lui all'altro.

- perché mi ami e vuoi farmi felice - rispose Michael. - in più secondo me ti stai divertendo -

- oh moltissimo. Ho imparato il gattese per questo - disse Robert.

- hai fatto una battuta - disse Michael. - vedi, ti stai lasciando andare -

- può darsi - disse Robert cedendo.

Michael lo baciò. Tom e Chris si avvicinarono a loro.

- una bellissima festa - disse Tom. - i ragazzi si stanno diventando molto -

- si, guarda Ty sta facendo amicizia - disse Michael vedendolo con Nick. - è bello vederlo interagire con gli altri -

Tom guardò Kaylee parlare con vari invitati.

- anche io sono contento per la mia Kaylee - disse Tom.

Michael e Tom si capivano molto bene. Due papà che volevano solo la felicità per i loro figli. Chris e Robert presero a parlare mentre i gatti si muovevano dappertutto. Loki stava creando il suo esercito di gatti. Bentley si mise in mezzo e i due iniziarono a lottare. Chris e Tom andarono a dividerli.

- gatti cattivi - dissero entrambi ai due.

- scusateli - disse Chris ai presenti.

- a casa faremo i conti - disse Tom.

Thomas stava bevendo ginger beer quando vide Alastair . Non se lo aspettava in una festa di gatti ma c'era anche suo zio Jem quindi di sicuro era per questo che era lì.

- ma guarda chi c'è, Thomas Lightwood - disse Alastair notandolo subito.- hanno costretto anche a te a venire -

- ciao, Alastair - disse Thomas cercando di non essere nervoso. - conosco Magnus da anni. Lui e Anna sono amici inseparabili. Le feste del presidente miao non c'è le perdiamo mai o qualsiasi festa che organizza Magnus -

- ma non mi sembra che ti stai divertendo - disse Alastair. - te ne stai in disparte -

- non c'è bisogno di far casino per divertirsi - disse Thomas posando la bottiglietta che aveva finito.

Thomas non capiva perché tra tutte le persone presenti, Alastair si era avvicinato proprio a lui. Eppure la parlantina non gli mancava per colloquiare con chi non conosceva. Era veramente bravo in questo.

Alastair vide il pianoforte nell'altra stanza e lo guardava con attenzione.

- ti piace? - chiese Thomas notandolo.

Alastair entrò nell'altra stanza vuota e lo studió bene.

- è un pianoforte grandioso - disse Alastair provando i tasti e sentendo il suono.

non sapevo che ti intendessi di pianoforte - disse Thomas avvicinandosi.

- mi ha insegnato mio zio Jem da piccolo - disse Alastair sedendosi. - sapevo suonare il pianoforte prima ancora di camminare -

Thomas vide Alastair iniziare a suonare e si appoggiò al pianoforte. Lo ascoltò affascinato.

Doveva essere un dono di famiglia. Lui e Jem erano eccezionali con gli strumenti musicali.

Intanto di sopra, Alec e Magnus si guardavano.

- non ci ha presentati. Sono Magnus - disse lui avvicinandosi.

- Alec - disse Alec facendo un sorriso.

- Alec sta per Alexander? - chiese Magnus interessato.

- si, ma nessuno mi chiama così - rispose Alec.

- io sarò l'eccezione - disse Magnus prendendo un bicchiere. - Alexander -

La vicinanza a Magnus, gli faceva provare cose mai provate. Poi quello sguardo. Si sentì un po' tremare.

- meglio tornare alla festa- disse Alec balbettando. - fa un po' freschetto -

Non erano brividi di freddo ma di attrazione.

Matt e Mark stavano guardando dei quadri bellissimi, loro amanti d'arte apprezzavano molto il gusto di Magnus. Mark pensava a Matt come Neal in quel momento. Aveva quello che stesso sguardo. Lo amava in White collar tantissimo. Era impossibile non innamorarsi di Neal. Matt lo interpretava in modo eccezionale.

La serata prosegui bene e alla fine il presidente Miao si presento. Mangiarono la torta e poi pian piano la casa si svuotò. Matt e Jem fecero in giro. Jem gli doveva parlare di una cosa importante.

- vedi Matt ho voluto aspettare per parlarti. Non volevo rovinare la serata - disse Jem delicato.

- di che si tratta? - chiese Matt con le mani nelle tasche guardandolo.

- la verità del mio allontanamento della città - rispose Jem.

Matt sentiva che quello che stava per dirgli, lo avrebbe fatto star male. Lo capiva dal tono di voce di Jem.

- che vuoi dire? - chiese Matt fermandosi.

- Matt, c'è un motivo perché sono stato cacciato dalla scuola e dalla città - rispose Jem. - si tratta di tuo padre -

- mio padre? Jem, mi stai dicendo che mio padre ti ha cacciato dalla città? - chiese Matt.

- si, è stato lui - rispose Jem. - diceva che avevo una brutta influenza su di te e non voleva che ti stavo vicino. Aveva paura che diventassi come me –

Non poteva essere. Suo padre aveva rovinato la vita di tante persone compresa la sua e quella di Jem.

Perché doveva fare così? Perché non poteva essere diverso e il John di Londra che amava Larry?

Quel John non esisteva. Era lui che voleva immaginarlo così. La sua mente aveva creato un John umano innamorato di Larry ma sapeva che non era realtà. C'era un motivo perché proprio il nome Larry. Da ragazzo aveva visto nello studio una foto di loro due e non aveva mai visto suo padre così felicissimo. Quando aveva girato la foto, c'era una scritta ' Io & Larry '. La sua mente non aveva mai scordato quella foto. Soffriva terribilmente per tutto quello che suo padre aveva fatto a tutti.

- mi dispiace, Jem. Non sarebbe dovuta andare così. Lui è stato così crudele e io mi sento in colpa - disse Matt con gli occhi lucidi.

- non è colpa tua - disse Jem abbracciandolo. - non pensarlo neanche –

- ma... -

- tuo padre mi avrebbe cacciato lo stesso. Ero gay e lui odiava i gay - disse Jem. - altre persone hanno cambiato città per questo. In Texas i gay non sono ben visti. Sarebbe successo lo stesso –

Eppure Matt non riusciva a smettere di pensare che fosse colpa sua nonostante le parole di Jem. Matt guardò Jem e lo rassicurò che stava bene. Non voleva farlo preoccupare. Lo abbracciò ancora una volta.

Restò ancora un po' con Jem finché non arrivarono gli altri. Era il momento di andare, i gemelli e Odette si erano addormentati in macchina. Mark vide Matt arrivare ma non era lo stesso di prima. Era successo qualcosa. Si misero in due macchine separate essendo numerosi ma una volta a casa Mark si avvicinò.

Matt ebbe un messaggio da Tom:

' tutto bene? Ti sento triste '

Lui gli rispose: 'sto bene, tranquillo '. - Matt, cosa è successo? - chiese Mark toccandogli il braccio delicatamente.

- sono solo stanco - rispose Matt. - ho voglia di andare a letto -

Mark vedeva i suoi occhi privi di luce.

- Matt, sei sicuro che non c'è altro? - chiese Mark preoccupato.

- sicuro - rispose Matt mentendo. - non preoccupati –

Mark non ci credeva. Non era il solito Matt di sempre. Lo sentiva e lo vedeva bene.

Non era il suo angelo. Faceva male a vederlo così.

- vai a letto, io ti raggiungo tra un po' - disse Matt.

- Matt, sai che puoi dirmi tutto - disse Mark.

- si lo so - disse Matt andando al frigo.

Mark lo vide mentre prendendo qualcosa di alcoolico. Mark non riusciva a salire e a far finta di nulla. Gli fece compagnia.

- sto bene, Mark - disse Matt guardandolo ancora lì.

- prendo anche io quello che stavi per bere- disse Mark.

- davvero, Mark. Non c'è bisogno che stai qui - disse Matt.

- ma sono dove voglio essere - disse Mark abbracciandolo da dietro.

Matt si lasciò andare contro il corpo di Mark e allontanò la mano dalla bottiglia.

- sono qui - disse Mark al suo orecchio.

Matt sentì tutto l'amore di Mark in quell'abbraccio e parole. Si lasciò guidare lontano dalla cucina, ora aveva il viso sulla sua spalla e prese a piangere a dirotto. Mark non lo lasciò un attimo. Era il suo salvagente nella tempesta. Mark lo aiutò a cambiarsi e poi si misero a letto, lui lo teneva stretto a sé mentre copriva entrambi con il lenzuolo. Matt si sfogò molto sul suo petto mentre Mark gli accarezzava i capelli.

Mark lo confortò per tutto il tempo, Matt si addormentò su di lui stremato e lo tenne a sé tutta la notte. Non lo lasciò mai.

La mattina presto Matt aprì gli occhi e vide Mark che lo guardava. Sentì la sua dolce carezza sulla guancia e lui gli depose un bacio sul palmo.

- grazie per stanotte - disse Matt guardandolo. - mi sei stato vicino senza chiedermi nulla -

- quando sarai pronto, me ne parlerai - disse Mark sapendo rispettare i suoi tempi.

- sono pronto adesso, scusami se ti ho fatto preoccupare - disse Matt accarezzandolo a sua volta.

- non devi scusarti- disse Mark rassicurandolo.

- Mark, la mia relazione con mio padre per me è un argomento doloroso e ieri ho scoperto una cosa - disse Matt con sguardo piena di tristezza.

Ecco. John Bomer era il motivo del comportamento di ieri di Matt. Lo odiava. Faceva stare sempre male a Matt in qualunque vita, anche in quello di Londra si era fatto perdonare ma aveva fatto soffrire parecchio a Matt.

- lui ha cacciato Jem dalla città. Per anni non ho mai saputo questo e fa male sapere che mio padre è stato il responsabile. Mi ha separato da un grande amico perché aveva paura che diventassi come Jem. Non voleva che ero gay. Ha fatto del male a troppe persone mio padre e io mi sento così incolpa - disse Matt. - se non fosse stato per me,Jem non sarebbe stato cacciato -

- non farlo, Matt. Non ti torturare così. Non è colpa tua - disse Mark. - il responsabile è solo tuo padre -

- anche Jem me la detto ma non riesco a smettere di pensarci - disse Matt torturandosi. - sento che è colpa mia -

- non lo è, angelo. Tu non hai fatto nulla - disse Mark. - ti fai solo del male così -

- hai ragione tu, Mark - disse Matt alle sue parole.

Era l'unico modo per cambiare discorso.

Matt lo baciò e disse: - andiamo a far colazione. Mi è venuta fame -

- lascia fare a me - disse Mark. - ti preparo una bella colazione -

Matt annuì e Mark scese giù a preparare la colazione. Matt si mise a pregare vicino al letto. Mark salì e lo vide. Aspettò che finisse per non disturbare la sua preghiera silenziosa.

Restò in preghiera per un bel po'. Mark Osservò Matt poi andare in bagno e sentì l'acqua. Lo vide mentre usciva e si avvicinò a lui. Matt lo baciò.

- sei fantastico - disse Matt prendendo la colazione. - e non lo dico per quello che hai preparato ma per come mi stai vicino e ti prendi cura di me –

-cerco di starti vicino come posso - disse Mark.

- sei incredibile, Mark - disse Matt. - sento tutto il tuo amore e sostegno –

Mark portò Matt sul letto e lo coccolò in continuazione, imboccando ogni cosa. Matt si sentì meglio sotto le premure di Mark. Sapeva come risolvergli l'umore. Si persero in un bacio meraviglioso.

Restarono nel letto finché non sentirono i ragazzi alzarsi. Scesero in cucina e Matt vide che Mark aveva preparato la colazione anche per i ragazzi. Lo baciò di slancio e poi sistemò le ultime cose sul tavolo. I ragazzi arrivarono e si sedettero a far colazione, Matt e Mark li fecero compagnia e poi Matt aveva bisogno di distrarsi. I ragazzi con il loro buon umore riuscirono a distrarlo.

Avrebbe continuato a coccolare Matt tutto il giorno dopo che aver portato i ragazzi a scuola. Fece due viaggi per non far uscire Matt. Il suo angelo doveva solo rilassarsi. Mark tornò a casa, stava aprendo il cancello quando vide qualcosa. 

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