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Capitolo 89

Salve a tutti,

Ecco un nuovo capitolo. Fateci sapere se vi è piaciuto e cosa ne avete pensato.

Buona lettura a tutti.

- quando venite? Avete già preso il biglietto? Avete visto case? - chiese Matt euforico. - possiamo aiutarvi a trovare e anche la scuola per i ragazzi -

- prendi fiato altrimenti vai in iperventilazione - disse Mark preoccupato.

Matt respirò di nuovo.

- prestissimo. Dobbiamo sistemare delle cose e poi partiremo - rispose Tom.

- le case le stiamo vedendo ma ancora nessuna non ci ha colpito in particolare - rispose Chris. -

quando sarete qui, vi aiuteremo noi - disse Mark.

- ovviamente dormirete qui- disse Matt.

Sarebbe stato bellissimo. Tutti e quattro non vedevano l'ora che arrivasse quel giorno.

In camera Lola stava dando la notizia a Holland.

- sono felicissima,amore - disse Lola raggiante. - presto sarò sempre con te -

- oh mia regina non vedo l'ora di averti tutta per me quando saremo a Los Angeles- disse Thomas felicissimo.

- si, faremo tante cose e potremo avere il nostro primo appuntamento - disse Lola. - li ci sono tanti bellissimi posti -

- si, Timmy mi farà vedere molti posti. Il nostro primo appuntamento sarà perfetto - disse Holland.

Si stesero sul letto mentre si guardavano.

- ti devo mostrare una cosa - disse Lola alzandosi.

- Lola, dove vai? - chiese Thomas vedendo la schermata della porta.

Sentì rumori di cassetti e di vestiti.

- eccomi - disse Lola mostrandosi con un babydoll elegante.- ti piace? -

- Lola, sei veramente splendida - rispose Thomas eccitato da quella visione.

- sapevo che ti sarebbe piaciuto - disse Lola stendendosi sul letto.

- piaciuto? Lo sto amando - disse Thomas guardando la sua regina.

Era in una posa sexy ma non era volgare. Era maliziosa e delicata.

- non vedo l'ora di venire da te - disse Lola felice.

- anch'io - disse Thomas sorridendole.

- Lola, la colazione si raffredda - disse il sua papà dalle scale.

- arrivo papi - rispose Lola. - amore, devo andare. Mio papà mi uccide se mi vede così -

- vai pure, mia regina. Ci sentiamo dopo - disse Thomas mandandole un bacio.

Lola fece lo stesse e poi chiusero. Lei se lo tolse e si rivesti. Entrò in cucina comportandosi normalmente e prese a fare colazione con la sua famiglia.

- devo dirlo Scarlett. È ancora qui - disse Tom. - le mando un messaggio per incontrarci -

Alla parola Scarlett, Lola pensò al babydoll. Era stato un loro regalo con l'aiuto di Chris.

- io devo avvertire Suri e John - disse Lola.

- prima fai colazione - disse Tom. - e poi li chiami -

Los Angeles...

Matt e Mark non potevano ancora crederci. Tom e Chris sarebbero venuti a vivere lì nella loro città. Era stupendo.

- quando verranno qui, faremo una grande festa - disse Matt felicissimo.

- si, angelo. Una grande festa - disse Mark.

Li venne in mentre una cosa.

- angelo, ci ho pensato e ho cambiato idea sulla fattoria. Non la voglio più. Mi piace stare qui e ora Tom e Chris si trasferiranno a Los Angeles - disse Mark all'improvviso. - ma non è questo il maggior motivo. La verità è che amo stare qui con te, in questa casa e non riuscirei a vedermi altrove. Voglio stare con te qui -

Mark era pronto alla convivenza con lui. Stava per parlare quando furono travolti dei ragazzi in costume, pronti a fare il bagno.

- Matty, andiamo a fare il bagno - disse Odette attirando la sua attenzione.

- si, andiamo - disse Matt prendendola in braccio. - ti faccio vedere anche i miei gonfiabili. C'è ne ho uno a forma di unicorno. Ti faccio vedere -

Andarono in piscina, Matt in una cabina che aveva fatto istallare e prese i vari gonfiabili. Quando fece vedere il gonfiabile a unicorno a Odette, lei si illuminò.

- è bellissimo, Matty - disse Odette incantato. - voglio salirci sopra -

- mi tolgo i vestiti e ti faccio salire. Tu non avvicinarti al bordo - disse Matt avvertendola.

Odette si avvicinò a Matt e la vide mentre gli tirava i jeans.

- leonessa, sono contento che mi vuoi dare una mano - disse Matt. - ma faccio da solo -

Mark arrivò da loro e prese Odette in braccio. Matt si spogliò e rimase in costume. Mark lo guardò e pensò che era una visione come sempre. Matt prese Odette e il gonfiabile per entrare in acqua. Kit e Keen erano in piscina già e tenevano i gemelli. Bella invece aveva ancora il vestito e si bagnava i piede.

- Bella, non vuoi farti il bagno? Non avrai per caso il tuo ciclo? Oh se così scusami - disse Mark sedendosi accanto a lei.

- no, papà. Non ho il ciclo ancora - rispose Bella. - volevo sentire l'acqua prima di buttarmi. Ora arrivo -

Bella andò in casa e si mise il costume che le aveva comprato sua madre. Si sentiva impacciata. Tornò in giardino e entrò in piscina. Mark la raggiunse e tutta la famiglia Ruffalo- Bomer stava facendo il bagno. Kit e Keen la coinvolsero nei loro giochi e lei si divertì tanto. Odette stava sul gonfiabile tenuto da Matt.

- ti sta piacendo? - chiese Matt alla piccola.

- tantissimo - rispose Odette felice. - sto volando -

La fantasia dei bambini era stupenda. Mark era con i gemelli e si avvicinò a Matt.

Lui lo baciò e disse al suo orecchio: sei così sexy, orsacchiotto -

- tu lo sei di più, angelo - disse Mark sussurrandogli.

Si baciarono appassionatamente e poi ripresero a guardare Odette che era tutta felice sul suo unicorno.

Keen stava osservando suo papà con Matt. Si stavano sussurrando qualcosa e si erano dati un bacio che sapeva di fuoco. Era come quello in cucina. Erano molto passionali. Li piaceva vederli. Immaginò lui che si avvicinò a Kit e si baciavano. Le loro mani andavano alla schiena per andare verso il loro costumi. Chiuse gli occhi. C'era Kit che aveva infilato le mani nel suo costume e gli stava toccando il sedere. Sentì la mano di Kit sulla sua spalla e emise un piccolo verso. Keen si allontanò alla mano di Kit e aprì gli occhi.

Era stato un gemito? Si chiese Keen portandosi una mano contro la bocca. Qualcuno lo aveva sentito?

- Keen, stai bene? - chiese Kit vedendolo allontanarsi dalla sua mano.

Aveva sentito il piccolo verso di Keen e si chiese se fosse stato lui a provocarlo.

- si, devo andare in bagno - rispose Keen uscendo dalla piscina.

Prese il telo e si asciugò un po' per correre dentro. Andò in bagno e portò le mani dentro il costume. Lo sentì pulsante sotto le sue dita. Kit lo stava cercando e trovò la porta semiaperta. Ci guardò dentro e vide Keen che si toccava il pene. Kit si ritrovò a fare lo stesso mentre lo guardava. Keen immaginava le mani di Kit e l'altro quelle di Keen. Si stavano toccando pensando all'altro, Keen emise dei gemiti che mandarono fuori di testa a Kit che si toccava velocemente ma lui non poteva gemere altrimenti Keen se ne accorgeva. Keen si sedette su gabinetto e aprì più le gambe. Kit era sconvolto da quella visione. Lo stava eccitando tantissimo. La mano si muoveva senza sosta. Keen non pensavo che fosse così bello toccarsi. Gli stava dando un sollievo e un'onda calda lo travolgeva. Chissà com'è sarebbe stato essere toccato da Kit. Voleva tanto che Kit lo toccasse ma aveva paura. Non voleva rovinare il loro rapporto. Keen e Kit aumentarono il ritmo e il primo orgasmo della loro vita lì colse in un unisono. Kit e Keen presero a respirare e guardarono le loro mani sporche di seme. Subito li lavarono le mani e fecero scomparire ogni traccia di quello che era successo. Kit uscì dal bagno di sopra e scese le scale, incontrando Keen. I due arrossirono mentre si avvicinarono.

- anche tu in bagno? - chiese Keen cercando di non diventare rosso.

Aveva immaginato di lui mentre si toccava.

- si - rispose Kit. - andiamo in piscina -

Kit gli porse la mano e Keen la prese. Kit pensò che Keen con quella mano si era masturbato. Andarono in piscina e guardarono i loro papà che giocavano con gli altri. Si unirono a loro, fecero le lotte anche e la piscina era piena di risate. Si stavano tutti divertendo. Keen finì contro il bordo piscina e Bella spinse Kit contro di lui. I loro corpi erano in contatto. Kit sentiva il sedere contro di lui. Doveva essere così morbido e bello da toccare. Keen sentiva qualcosa contro sul sedere. Era il pene di Kit. Avrebbe voluto toccarlo. Per adesso si godeva di sentirlo contro di sé. Nessuno si muoveva perché li piaceva stare così. Matt e Mark erano troppo occupati con Odette e i gemelli per accorgersi di qualcosa mentre Bella vide che non si stavano muovendo. Kit mise la mani sul bordo della piscina e Keen senza volerlo spinse il sedere più all'indietro. Kit lo sentì mentre il suo pene si aderiva il suo sedere e teneva le labbra sigillate per non emettere alcun suono. Si staccarono quando i gemelli li chiamarono. Nessuno dei due disse nulla dopo ma li era piaciuto. Durante un piccolo break. Matt uscì tante bevande di limonata e tutti erano molto assettato. Si sdraiarono sui letti a prendere il sole e Keen prese il cellulare. Scrisse a Jules.

' ciao, Jules. Mi manchi '

Kit lesse senza volerlo, essendo molto accanto a lui.

Era geloso di questo Jules.

' ciao, Keen. Anche tu ma presto staremo di nuovo insieme '

Keen stava con questo Jules?

Keen fu confuso.

' che vuoi dire? '

Jules gli rispose: 'mi trasferisco a Los Angeles con tutta la famiglia '

Keen rimase senza parole. Non se lo aspettava.

' ma è meraviglioso. Non vedo l'ora '

Keen si alzò e chiese: papà, tu lo sapevi che Jules si trasferisce qui con tutta la famiglia? -

- si, te lo avrei detto dopo - rispose Mark. - Tom e Chris hanno chiamato per darci la notizia -

- è bellissimo. Sono contento che vengono soprattutto Jules - disse Keen senza sapere che stava scatenando una forte gelosia in Kit.

- sapevo che saresti stato felice. Verrà anche Nathan, suo padre è stato trasferito qui - disse Mark.

- ancora più fantastico - disse Keen felice.

Chi era questo Nathan adesso? Pensò Kit vedendo Keen molto felice.

Keen si avvicinò a Kit e disse: - quando verranno qui, ti farò conoscere Jules e Nathan ma anche Lola, i piccoli Theo e Indie Rose. Sono tutti molto simpatici -

- mi piacerebbe molto conoscerli - disse Kit. - parlami di loro -

Keen si stese accanto a Kit e iniziò a raccontare di tutti loro. Si stavano guardando e Kit gli accarezzò i capelli in un modo così naturale. Keen si godeva di quelle carezze mentre continuava a parlare. Mark e Matt si guardavano anche loro, si davano diversi baci mentre Odette si era addormentata tra loro. La guardavano e sorrisero. Odette era completamente a suo agio, poi guardarono i gemelli che abbracciavano Bella e infine c'erano Kit e Kenn stesi. Sorrisero nel vedere che tutto era come avevano immaginato. La loro famiglia già unita. Matt vide Kit e Keen molto vicini. Kit aveva iniziato a fare il solletico a Keen che cercava di fermarlo. Mark vide Kit mettersi a cavalcioni su Keen e tenergli le mani.

- cosa? Che fa? - chiese Mark a Matt.

- staranno giocando - rispose Matt guardando la scena.

- ti arrendi? - chiese Kit a Keen.

- chiedo scusa, principe - rispose Keen. - potresti essere così magnanimo da lasciarmi andare? -

Matt guardò Mark.

- visto. Giocano - disse Matt accarezzando la pelle di Mark.

- si - rispose mark gradendo molte le carezze di Matt che si scordò tutto il resto. Stava per fare le fusa contro di Matt quando Odette si svegliò.

- Matty, papi - disse lei dandogli i bacini.

- ben svegliata, nostra leonessa - dissero loro due accarezzandola.

Arrivò l'ora di pranzo e Matt aveva una proposta.

- che ne dite se per pranzo facciamo gli hamburger? -

- siii - risposero i ragazzi entusiasti.

Mark amava gli hamburger. Poteva farselo leggero. Matt accese barbecue e portò tutti gli ingredienti fuori insieme a Mark e la loro famiglia. Si divertirono moltissimo a farli. Keen aiutò Matt mentre Mark tagliava le verdure con Kit e Bella. I gemelli e Odette stavano facendo qualche esperimento con le salse. Matt stava prendendo gli altri hamburger quando vide i gemelli e Odette con la bottiglietta a forma di orsacchiotto che conteneva miele ma lui non l'aveva presa.

- bambini, il miele no - disse Matt vedendoli metterlo con la senape.

- Matty, assaggia - disse Odette con un faccino mentre mescolava la salsa fatta.

Come si poteva dirle di no?

Matt la assaggiò e il gusto non era male.

- bambini, è buona - disse lui facendoli esultare.

Era una novità la senape al miele.

- bravissimi i miei piccoli chef -

Diede un bacio a tutti e tre.

- che ci avete messo dentro? C'è qualcosa che non capisco - disse Matt assaporando di nuovo.

- è un segreto - dissero i bambini.

- hai capito, orsacchiotto, i nostri figli hanno già ricette con ingredienti segreti - disse Matt guardandolo.

- tutti gli chef li hanno - disse Mark spalmando un po' di salsa su un panino.

Matt si avvicinò e Mark notò che aveva uno schizzo vicino alla bocca, vedendo che i ragazzi erano distratti, glielo succhiò via.

- orsacchiotto - disse Matt con un tono sexy.

- Matt, che devo fare? - chiese Keen girando l'hamburger. - lo tolgo o cosa? -

- arrivo - rispose Matt a Keen e poi nell'orecchio di Mark: - continuiamo dopo -

Mark lo guardò andare da Keen, li fissava il sedere e si leccò le labbra.

- papi - lo richiamò la voce di Odette.

- vengo leonessa - disse Mark prima di distogliere lo sguardo.

Appena tutto fu pronto, apparecchiarono e mangiarono i loro hamburger. Fu pranzo buonissimo e poi i ragazzi erano un po' stanchi. Matt fece vedere le stanze a Bella, Odette e Keen. Odette andò in camera dei gemelli e Kit invitó Keen da lui. Bella entrò nella stanza di Matt, era curiosa e aprì l'armadio. Rimase affascinata da tutti quei vestiti. Era come entrare nel mondo dei balocchi. Bella toccò una giacca e la sentì così morbida. Matt era sceso giù e Mark lo afferrò all'improvviso. Matt si ritrovò contro il suo petto e tra le sue braccia. Mark lo baciò contro il muro. Il suo orsacchiotto era molto passionale.

- orsacchiotto, mi sorprendi sempre - disse Matt dopo quel bacio.

Mark lo portò di fuori e lo adagiò sull'erba. Riprese a baciarlo e scese verso il suo collo mentre la mano andò sotto il suo costume.

- oh sì, orsacchiotto. Toccami - disse Matt gemendo.

Mark gli toccava l'uccello mentre si baciavano. Matt fece lo stesso. Si toccavano in contemporanea. Uscirono i peni dai costumi e li fecero sfregare contro l'altro. Matt si mise sopra di Mark e si strusciò di più. Mark mise le mani al suo sedere e gli andò incontro. Gemevamo e si baciavano mentre si piacere saliva.

Intanto Keen e Kit diedero un'occhiata ai gemelli e Odette. Stavano dormendo tutti e tre nello stesso letto. Tornarono in stanza e si misero sul letto, si guardavano mentre i loro bracci si toccarono e Kit gli prese la mano. In camera di Matt, Bella prese la giacca di Matt, la annusò e se la avvicinò al viso per sentire la morbidezza.

In piscina, avevano cambiato posizione per prendere il pene dell'altro in bocca in contemporanea. Andavano allo stesso ritmo e pian piano vennero nella bocca dell'altro. Non si persero una sola goccia e poi si alzarono per baciarsi. Si sciacquarono sotto la doccetta all'aperto e si asciugarono con i teli. Si baciarono ancora e abbracciati, entrarono in casa. Matt salì sopra mentre Mark faceva una chiamata. Andò nella sua stanza e trovò Bella con la sua giacca in mano e guardavano i vestiti nell'armadio. Ricordava bene che in Puglia aveva sfilato con abiti maschili e adesso gli occhi di Bella erano incantati dal suo guardaroba.

- ti piacciono? - chiese Matt avvicinandosi.

- Sono veramente bellissimi così delicati e sofisticati - rispose lei tutta rossa e imbarazzata. - scusami, non avrei dovuto aprire il tuo armadio. Lo so che non si fa... Io... -

Bella posò la giacca sul letto.

- bella, calmati. Non hai fatto nulla di male - disse Matt abbassandosi verso di lei. - puoi guardare e toccare i miei vestiti se ti fa star bene -

- a me piacciono gli abiti maschili - disse Bella confidandosi. - e i tuoi me li sto immaginando su di me -

Matt le fece una carezza.

- immagino che questo costume non ti fa sentire a tuo agio - disse lui capendolo.

- mi fa sentire goffa. Ho scordato del costume quando i ragazzi mi hanno coinvolto nei loro piani e giochi. In quel momento mi sentita me stessa - disse Bella spiegandoli.

Matt si staccò un attimo da lei e aprì l'altra anta dell'armadio. Prese una scatola e la aprì. Bella si avvicinò e Matt tirò fuori una maglietta vintage.

- questa maglietta la indossavo alla tua età - disse Matt sorridendo. - ora voglio regalarla a te. È tua, Bella -

Bella si commosse a quel gesto e alle sue parole mentre toccava la maglietta ma pensò poi una cosa.

- Matt io ti ringrazio moltissimo veramente - disse Bella. - ma non dovrebbe averla uno dei tuoi figli? -

-ma Bella tu sei uno dei miei figli - rispose Matt accarezzandoli il viso.

Bella si commosse ancora di più e abbracciò di slancio Matt mentre piangeva felice e con tanta emozione nel cuore.

- posso provarla? - chiese Bella asciugandosi le lacrime.

- è tua. Non devi chiedermi il permesso - rispose Matt sorridendole. - li c'è il bagno -

Bella corse in bagno, si tolse il costume e si mise la maglietta. Si guardò allo specchio. Era veramente felice di quello che vedeva. Matt la guardava e sorrideva.

Londra

Tom e Chris erano nella stanza con il computer sul letto e guardavano le varie case. Nessuna li stava colpendo. Vedevano vari siti e varie foto di case ma non c'era alcuna che gli faceva gridare casa. Tom mise l'indirizzo nella strada di Matt e l'improvviso uscì fuori una trattativa privata. Ci cliccarono sopra e rimasero a bocca aperta: era proprio accanto a Matt e a Mark in più la villa era magnifica. Una casa veramente del sogno.

Aveva tutto perfino la piscina.

Poi li piaceva molto lo stile e soprattutto li faceva gridare casa. Era perfetta e ai ragazzi sarebbe piaciuta tantissimo.
Ora dovevano vedere quanto volevano. Era stupenda e di sicuro molto cara. Chiamarono i ragazzi e arrivarono subito, salirono sul letto e la coppia li mostrò le foto della casa.

- é incredibile - disse Lola a bocca aperta.

- non ho mai visto una villa così meravigliosa - disse Jules stupito.

- oooo - esclamò Theo vedendo.

Ai ragazzi piaceva quindi Tom chiamò il numero per vendita ma ebbe una brutta notizia.

- Che c'è, piccolo? - chiese Chris raggiungendolo.

Tom gli disse quanto costava la villa. Erano tutti e due sconfortati perché se lo potevano permettere.

- è un vero peccato. Era perfetta - disse Chris abbattuto.

- lo so. Dispiace molto anche a me - disse Tom triste. - ora che facciamo? -

- non lo so - rispose Chris sospirando.

Decisero di pensarci dopo e di andare dai genitori di Tom. Mandarono un messaggio anche ai genitori di Chris e a Elsa così da dirglielo insieme. Si incontrarono a casa di Diana e lei aveva già tirato fuori uno spuntino per tutti.

- di cosa volevate parlarci? - chiesero Diana,James, Leonie e Craig curioso.

- noi abbiamo deciso di trasferirci a Los Angeles - risposero Tom e Chris.

Diana,James e Elsa non se lo aspettavano. Leonie e Craig erano abituati ai trasferimenti di Chris. Erano sorpresi per la destinazione, avevano pensato che sarebbe rimasto lì a Londra. Anche se una parte di loro aveva sperato che si trasferiva in Australia di nuovo.

- non ci aspettavamo questa decisione - disse Leonie, Diana e Elsa.

- ci pensiamo da un po - disse Tom. - anche per noi non è stato facile decidere ma vogliamo lasciarci alle spalle i brutti ricordi -

I loro genitori e Elsa sapevano bene di cosa parlavano.

- possiamo capirlo bene - disse James.

- ma verremo a trovarvi tutte le volte che possiamo - disse Chris.

- ci mancherete molto - disse Tom. - ma faranno di tutto per venire a trovarvi e portare i vostri nipoti. Sia a Londra sia in Australia. Ho sempre voluto visitarla -

- ti piacerà molto - disse Craig.

Chris teneva la mano di Elsa.

- non voglio portare Indie Rose lontano da te. Sei sua madre - disse Chris.

-lo so e c'è solo un modo per stare tutti insieme: trasferirmi anche io con Rebecca. Devo parlarle - disse Elsa. - poi io adoro Los Angeles. Spero che a anche a Rebecca piaccia -

- non vogliamo creare problemi tra voi - disse Tom.

- tranquillo, parlerò con lei e speriamo che dica di sì - disse Elsa.

Chris la abbracciò e anche Tom

- stasera conoscerete Theo e Jules - dissero Tom e Chris ai genitori.

- non vediamo l'ora ma siamo anche dispiaciuti che ve ne andrete - disse Diana.

Tom si mise accanto a lei e la abbracciò.

- ma vogliamo la vostra felicità - disse lei.

- in qualunque posto sia - disse James. - Ve la meritate -

- io e mamma pensavamo che avresti preso in considerazione l'Australia - disse Craig.

- papà, sai quanto amo l'Australia e ci voglio tornare ma sento che Los Angeles è nostra casa - disse Chris. - spero che tu non ve la prendiate -

Prendersela? E perché mai? figliolo, è la tua vita. Devi fare quello che ti piace a te - disse Craig.

Leonie accarezzò il viso di Chris.

- ci dispiace ma dovete pensare alla vostra felicità - disse Leonie. - noi ci saremo sempre. Vi verremo a trovare -

Chris abbracciò di nuovo sua madre.

Mangiarono qualcosa e poi Diana e James dissero: -la vostra casa la vogliamo regalare noi e non ci importa quanto costerà - dissero Diana e James insieme.

Tom e Chris rimasero senza parole. Anche Leonie e Craig lo erano.

- per voi è un problema? - chiese Diana a Leonie.

- no, nessuno problema. È molto generoso e bello da parte vostra- rispose Leonie.

- ma... - dissero Tom e Chris.

- niente ma. È il nostro regalo per voi per la vostra nuova vita - disse Diana accarezzando il viso di Tom e guardando poi Chris.

- avete visto già qualcosa? - chiese James curioso.

- si, una villa magnifica e ai ragazzi piace molto - rispose Tom.

- perfetto, dopo ci date il numero così sarà vostra - disse Diana.

- non sappiamo cosa dire - dissero Tom e Chris.

- non c'è bisogno di dire nulla - disse Diana e James.

Non erano riusciti a dire nient'altro che un grazie. Erano così emozionati e commossi da quel gesto.

- veramente per voi, non è un problema? - chiese Chris ai suoi.

- no, tesoro- rispose Leonie rassicurandolo.

Elsa mandò un messaggio a Rebecca per vedersi così da dirglielo. Ora mancava solo avvisare i vari amici ma ebbe una sorpresa, anche loro avevano una cosa da dire. Si diedero appuntamento a casa di tom e Chris tra qualche minuto. Tom e Chris accolsero i loro amici.

- vi abbiamo fatto venire qui per dirvi che ci trasferiamo a Los Angeles - disse Tom e Chris con emozione ma anche dispiacere per lasciarli. - ci dispiace lasciarvi -

I due videro una strana luce negli occhi degli altri.

- non dovrete separarvi da me - disse Jason. - io e Louis ci trasferiamo anche noi. Poi cosa avreste fatto senza di me? -

Tom e Chris risero. Jason era sempre il solito.

- era la stessa cosa che volevamo dirvi io e Robert - disse Michael all'improvviso.

Tom e Chris scoprirono che anche tutti compresi Rose e Edward e Luke e Scott, si trasferivano a Los Angeles. Luke ci andava essendo l'assistente di Tom e Scott lo seguiva ma amavano Los Angeles quindi il trasferimento era perfetto per loro. Era una notizia magnifica. Aprirono una bottiglia per festeggiare. Non si sarebbero più separati dai loro amici.

- io e Louis diventeremo soci - disse Rose a Tom e a Chris.

- poi tra 8 mesi nascerà il piccolo Tom - disse Edward toccando la pancia di Rose. - non vediamo l'ora -

- sono felice per voi - disse Tom sorridendo.

Poi si avvicinarono Michael e Robert.

- noi abbiamo deciso di trasferirci per cambiare vita come voi - dissero i due. - ne abbiamo passare di brutte cose. Vogliamo ricominciare in un altro posto. Los Angeles sembra il posto giusto -

- vi capiamo bene. È una della motivazione per cui ci stiamo trasferendo - disse Tom.

- vogliamo lasciarci tutto alle spalle. Valentine, la clinica, Claudius, la mamma di Lola - disse Chris.

La madre di Lola. Quello era un capitolo aperto ancora. Doveva sapere se Logan e Kaylee esistevano veramente. Non avrebbe voluto vederla ma doveva. In cuor suo sapeva già la risposta. Esistevano e doveva sapere dove li aveva messi. Lola l'aveva trovata in New Mexico. Gli altri dove sarebbero stati?

Chris lo abbracciò da dietro e li disse: - li troveremo, piccolo -

Chris capiva sempre come stava. Tom si girò e gli sorrise. Chris lo abbracciò di nuovo e si baciarono. Quando i ragazzi scesero e tutti gli invitati erano andati via.

- ragazzi, venite qui - disse Tom.

I ragazzi corsero da loro e si misero sul divano.

- riguarda la villa - disse Chris.

- non era più disponibile? - chiese Lola.

- costava troppo? - chiese Jules.

Theo li guardava in attesa.

- la villa è nostra - dissero Tom e Chris con emozione.

- i miei genitori hanno voluto farci un regalo - disse Tom.

- nonna Diana e nonno James sono super. Vi piaceranno - disse Lola felice a Jules e a Theo.

- stasera siamo invitati da casa di mia mamma - disse Tom. - così conoscerete anche gli altri nonni -

I ragazzi li abbracciarono per la contentezza. Aveva la loro nuova casa.

Los Angeles...

Mark e Matt stavano lavando i piatti, avevano appena finito di cenare in giardino e i ragazzi stavano vedendo la TV di sopra. Appena la cucina fu pulita, si misero sul nuovo divano e Matt si strinse al corpo di Mark.

- vorrei che fosse sempre così - disse Matt appoggiando la testa al suo petto.

- anch'io - disse Mark tenendolo a sé.

Si guardarono e si baciarono. Restarono li per un po' e poi salirono di sopra per andare in camera. I ragazzi erano tutti da Kit sul letto. Sorrisero al pensiero che presto sarebbe stato tutti i giorni. Andarono in stanza e raggiunse il bagno per cambiarsi. Decisero di farsi una doccia e si spogliarono. Si insaponarono a vicenda e si baciarono. Uscirono da lì e si misero in accappatoio, raggiunsero il letto e Matt portò le mani alla cintura di Mark. Gli aprì l'accappatoio e iniziò a baciargli il suo corpo. Mark lo vide mentre si sfilava l'accappatoio per rimanere nudo sopra di lui. Come seduceva Matt non lo faceva nulla. Si abbassò a baciargli il pene e prenderlo in bocca. Mark si tratteneva nei gemiti per paura che i ragazzi sentissero.

- orsacchiotto, puoi gemere e gridare quando vuoi. La stanza è insonorizzata - disse Matt rassicurandolo.

Lui riprese a occuparsi del suo pene e Mark si lasciò andare, gemendo. Matt si staccò un attimo e Mark lo vide mentre fece un piccolo spettacolo per lui. Lo seduceva e lo eccitava per poi tornare da lui e baciarlo. Mark si tolse l'accappatoio e stava portando Matt sotto di lui ma l'altro aveva altre idee. Matt prese dall'armadio un cappello da pilota.

- grazie per aver scelto di volare con l'aereo Matt, allacciate le cinture. Si prevedono molte turbolenze - disse Matt all'improvviso.

Mark era senza parole. Quella visione di Matt pilota lo faceva uscire fuori di testa. Si avvicinò a Mark e lo toccò con i guanti, facendogli venire i brividi.

- si sente bene? Ora la rianimò io. Qui sull'aereo Matt, ci occupiamo personalmente dei nostri passeggeri - disse Matt baciandolo appassionatamente.

Mark era affascinato da quello che Matt stava facendo. Stava realizzando una sua fantasia. Aveva immaginato una scena erotica del genere con lui da quando aveva visto Neal vestito da pilota. Adesso era ancora meglio della sua fantasia. Si era eccitato parecchio in quella puntata. Aveva fatto una doccia fredda dopo. Ma adesso poteva godersi tutto.

Lo accarezzava e lo baciava. Poi lo vide togliersi la cintura in modo sexy. Mark allungò la mano per toccarlo.

- vi piace? - chiese Matt prendendo la mano di Mark e facendola scendere per il tutto il corpo. - e questo? -

Matt la portò al suo pene e Mark gemette in risposta.

- siete duro già? - chiese Matt.

Mark prese la mano libera di Matt e la portò al proprio pene.

- oh si, durissimo - rispose lo stesso Matt sentendolo contro la propria mano.

Mark non riusciva a parlare e si lasciava andare alla seduzione e al gioco di Matt.

- siete il mio passeggero preferito. Lasciate che ve lo dimostri - disse Matt con voce calda.

Mark annuì e Matt prese a masturbarlo pian piano per poi riprenderlo in bocca. Mark vedeva la propria espressione dallo specchio di mezzo dell'armadio. Era di estesi per tutto quello che Matt stava facendo. Matt si staccò da lui e vide che stava guardando lo specchio.

- vi eccita guardarvi mentre lo fate - disse Matt con un sorrisetto.

Mark lo vide mentre si spogliava. Era uno spogliarello sexy. Mark si sedette e Matt salì sul letto, lo strinse da dietro e lo baciò. Lo specchio rifletteva quella scena. Quel bacio appassionato. Matt gli toccò il pene mentre gli baciava il collo e dava dei piccoli morsi. Mark osservava tutto dallo specchio, gemendo e eccitandosi sempre di più.

Poi Matt lo guardò tramite lo specchio.

- siamo perfetti insieme - disse Matt accarezzandolo.

Mark guardava la stessa immagine riflessa ma non vedeva quello che diceva Matt. Matt lo riempì di baci e poi iniziò a baciargli la schiena per scendere sempre più giù. Portò Mark a piegarsi e a mettersi a quattro zampe per occuparsi del suo sedere.

- lateralmente - disse Mark gemendo.

Voleva vederlo.

- useremo spesso lo specchio - disse Matt promettendogli.

Adesso Mark poteva vederlo mentre affondava con la lingua nella sua entrata. Che visione. Gemeva e continuava a guardare. Appena fu pronto, Matt lo fece rimettere come prima e pian piano lo penetrò. Mark guardava Matt allo specchio mentre lo scopava forte. Lui stringeva il lenzuolo e gemeva. Era su di giri a quelle immagini riflesse. Si vedeva così aperto per Matt. Matt portò la mano a suo pene e iniziò a masturbarlo di nuovo. Mark vedeva ogni movimento e anche Matt guardava anche nello specchio. Amava quel loro riflesso. Il piacere saliva dentro di loro e Mark non toglieva lo sguardo dal riflesso.

- oddio - disse Mark sentendosi sfondato.

- ti sto sfondando così tanto che farai fatica a camminare - disse Matt spingendosi fortemente.

Mark non ne dubitava. Stasera il suo angelo era più scatenato che mai. Non si fermó finché arrivò al limite e venne dentro di lui e Mark venne nella sua mano e sulle lenzuola. Si accasciò e guardò Matt portarsi le dita alla bocca, leccandole e succhiandole. Ebbe un altro po' di orgasmo Mark. Matt lo sentì gemere e lo voltò a pancia su per leccare il suo pene. Era insaziabile. Mark venne nella sua bocca e Matt ingoiò tutto. Mark era senza forze.

- ora ti nutro - disse Matt vedendolo stravolto.

Andò nel mini frigo e uscì del gelato.

- ecco, orsacchiotto. Il tuo nutrimento - disse Matt con il cucchiaino in mano.

Mark non protestò. Aveva bisogno di energie e si lasciò imboccare dal suo angelo.

- Ti ho fatto male amore?ho sentito di essere stato particolarmente irruento. Ho perso il controllo Mark scusami - disse Matt.

- Irruento amore?passionale non irruento fidati nessuno aveva mai messo così tanto passione con me nel sesso - disse Mark. - E credimi nemmeno per un secondo mi hai fatto male. Sono stremato ma non sono mai stato così felice di esserlo -

- Sono felicissimo di sentirtelo dire perché ti avviso questo è quello che ti aspetta d'ora in poi. Ovviamente non intendo che ti scoperò sempre così non voglio mica non farti camminare più o sederti - disse Matt ridendo.

Si baciarono e Matt continuò a imboccargli il gelato. Mark si sta riprendendo con le sue dolci cure.

- quindi tieni un minifrigo in camera - disse Mark sorpreso.

- si per le mie voglie notturne - disse Matt.

- voglie notturne? Mangi il gelato di notte. Fa male - disse Mark.

- perché tu a che ora preferisci mangiarlo? - chiese Matt.

- sempre ma soprattutto di notte - rispose Mark arrossendo.

- vedi, chissà quante volte lo abbiamo mangiato alla stessa ora - disse Matt.

- Perché non ci siamo incontrati prima - disse Mark. - Cioè entrambi ci conoscevamo. Io non avrei mai avuto il coraggio di fare il primo passo come hai fatto tu venendo in Puglia -

- Tecnicamente in Puglia io mi ero promesso di non venirti vicino altrimenti non avrei saputo resistere come invece è successo. Il pigiama per kit era una scusa visto che potevo benissimo farmelo spedire - disse Matt. -Mi sarebbe bastato solo vederti anche da lontano ma ahimè non ho saputo resistere al tuo immesso fascino. E non fare quella faccia non sto scherzando, tu sei estremamente affascinante eccome anche -

Mark era scettico. Cosa ci vedeva Matt in lui? Si guardò allo specchio.

- il mio orsacchiotto affascinante - disse Matt stringendolo da dietro.

Avrebbe voluto vedersi negli occhi di Matt. Perché lui non si vedeva affascinante. Poi andarono a fare la doccia prima che iniziava la digestione. Si pulirono a vicenda e poi tornarono a letto. Matt cambiò il lenzuolo con l'aiuto di Mark. Gli piaceva quel gesto. Si guardavano con occhi d'amore mentre si misero le magliette. Si stesero sul letto e Mark coprì entrambi. Si abbracciarono e all'improvviso sentirono bussare.

- avanti -

La porta si aprì.

- guarda orsacchiotto abbiamo visite - disse Matt.

Mark si girò e vide prima Odette seguita dai gemelli e arrivarono anche Bella, Kit e Keen.

- volete venire qui? - chiese Matt.

- siiii - risposero tutti.

- venite - disse Mark.

Tutti salirono sul letto e li raggiunsero, stringendosi a loro. I piccoli si misero sotto le coperte e Odette voleva stare in mezzo tra Mark e Matt. Keen e Kit erano vicino a Mark mentre Bella accanto a Matt I gemelli si erano messi sopra di loro con Odette al centro. Erano circondati dai loro figli.

papi, ci racconti una favola - dissero i gemelli.

- si Matty - disse Odette guardandolo.

Matt raccontò la favola dell'orso e del pinguino che si innamorarono. Ai ragazzi piaceva molto e pian piano alla parola fine si addormentarono. Matt e Mark li presero in braccio e li portarono nei letti. Li rimboccarono le coperte e guardarono tutti dormire. Era bellissimo. Matt e Mark tornarono a camera.

Londra...

Tom aveva invitato Eddie per un tè. Chris era fuori con i ragazzi.

- sento che mi devi dire qualcosa di importante - disse Eddie sentendolo.

- si - disse Tom versando il tè. - è una cosa che io e Chris abbiamo pensato molto -

Eddie vedeva che Tom era nervoso da far cadere il tè fuori dalla tazza.

- attento così ti scotti - disse Eddie alzandosi e mettendosi accanto a lui. - Tom, qualunque cosa sia tratta, io capirò. Sono io Eddie -

Eddie aveva ragione. Era così dura proprio perché era Eddie. Il suo amico di sempre.

Tom prese le sue mani e disse: - Eddie, io e Chris abbiamo deciso di iniziare una nuova vita lontano da Londra. Vogliamo buttarci alle spalle le cose brutte e ricominciare a Los Angeles -

Questa cosa di Los Angeles Eddie non se la aspettava ma sentiva che Tom e Chris avevano bisogno di quel cambiamento, anche se significava non vederlo spesso. Eddie era triste perché doveva separarsi da Tom ma voleva solo il suo bene e la sua felicità.

Eddie lo abbracciò e disse: - se è di questo che hai bisogno, posso solo augurarti il meglio. Sarà triste senza di te qui a Londra ma voglio la tua felicità e anche quella di Chris. Ve la meritate dopo tutto quello che avete passato -

- Grazie mille Eddie sapevo che avresti capito sono molto triste che non ti possa più vedere come prima ma la nostra amicizia è fortissima e supererà tutto ovviamente ci vedremmo tu verrai da me e io a Londra - disse Tom stringendolo.

La loro amicizia non sarebbe mai finita. Neanche un oceano poteva dividerli. Trascorsero il resto del pomeriggio insieme e poi Tom, Chris e i ragazzi si prepararono per la cena.

Davanti casa di Diana, Jules era nervoso mentre era fuori casa della mamma del suo papà Tom. Sarebbe piaciuto???

Theo era invece così tranquillo. Avrebbe voluto essere come lui.

Tom sembrava capirlo e disse: - ti ameranno, Jules -

- anche io ero terrorizzata all'inizio - disse Lola. - ma è andato tutto bene. Vedrai, vi adoreranno -

Jules si calmó dalle loro parole. Lola li prese la mano e li sorrise. Tom era un po' nervoso. Avrebbe rivisto le sue sorelle.Non ci parlava da mesi. Chris bussò e Diana li aprì, abbracciando tutti. Jules sentì l'affetto di una nonna subito.

- ciao, Jules. Io sono tua nonna Diana - disse lei con affetto.

- ciao, nonna - disse Jules sorridendole.

Si gustò quell'abbraccio pieno di affetto.

- e devi essere Theo - disse lei prendendolo in braccio. - sei uno splendido bambino -

Theo rise e le diede un bacino.

- sei veramente adorabile -

Entrarono dentro. James, Craig e Leonie accolsero Jules e Theo come loro nipoti. Tanti abbracci e baci ricevettero. Tom vide Sarah da lontano. Ricordava l'ultima volta che si erano parlati e non era stata una conversazione piacevole. Si erano mandati anche a quel paese.

- ciao, Tom. Io devo chiederti scusa. Mi sono comportata come una stupida - disse Sarah. - mi manchi tanto -

Sarah? Sua sorella gli chiedeva scusa. Era un miracolo.

- non piangere, Sarah. Sono qui - disse Tom.

: - Chris, mi ha detto quello che ha fatto. Hai un ragazzo coraggioso. Poteva anche non dirlo ma l'ho fatto. Lo ammiro e mi dispiace per quello che ho detto - disse Sarah asciugandosi le lacrime.- so che superate anche questa -

- si, lo supereremo - disse Tom sorridendo e vide Sarah che aveva qualcosa in mano.

- Tom, quello che vedi è la tua nipotina o nipotino. Sono incinta -

Tom guardò l'ecografia e poi la sorella. Sarebbe diventato zio.

- volevo che fossi il primo a saperlo. Non l'ho detto a nessuno in famiglia -

- oh, Sarah sono cosi felice per te - disse Tom commosso. - è un grande onore saperlo per prima -

- fai venire Chris e Lola. Voglio dirglielo anche a loro - disse Sarah sorridendo.

Tom chiamò Chris e Lola.

- cos'è tutta questa fretta? - chiese Lola confusa.

- vedrai, principessa -rispose Tom sorridendo.

Lola vide sua zia. Era molto che non la vedeva.

- ciao, zia -

- Ciao, Lola. Mi manchi tanto. Scusami se non mi sono fatta vedere. Sono stata un idiota ma per fortuna Chris mi ha fatto capire che sbagliavo. Ora voglio dire a te e a lui che sono... - disse Sarah uscendo l'ecografia. -... incinta -

- wow!!! Che bello, zia - disse lei felice.

- congratulazioni, Sarah - disse Chris abbracciandola.

- grazie, Chris, per avermi riunito a Tom - disse Sarah guardandolo.

Ci furono tanti abbracci e Tom vide Emma arrivare da loro.

- ciao, Tom. Non sai quante volte ti avrei voluto chiamare. Io sono cosi dispiaciuta - disse Emma avvicinandosi.

- va bene, Emma - disse Tom rassicurandola.

- no invece. Mi vergogno tanto. Non dovevo dirti quelle cose - replicò Emma. - sono stata debole -

- non devi vergognarti. Io ti perdono. So che non l'hai fatto con cattive intenzioni - disse Tom compressivo.

- io non penso che Chris sia negativo per te. Volevo solo vederti felice - disse Emma.

- lo so, Emma. Ero arrabbiato anch'io. Non dovevo reagire in quel modo - disse Tom scusandosi.

- non devi scusarti. Sono stata una pessima sorella - replicò Emma.

- Vi ho allontanate dalla mia vita. Sono io il pessimo - disse Tom. - sei sempre troppo buono. Ti dai la colpa anche se non c'è l'hai. Tu non hai fatto nulla. Io e Sarah invece si. Quindi non scusarti o non dire queste cose - replicò Emma. - tu non sei pessimo, hai capito? -

- ma... -

- non ti abbiamo capito abbastanza quindi non fare questo a te stesso. Dovevo essere più forte e starti vicino nel modo giusto - disse Emma. - quello che è successo, non può cambiare ma possiamo vivere il presente al meglio. Voglio ricucire il nostro rapporto -

- lo voglio anch'io, Emma. Mi sei mancata tanto - disse Tom con affetto, abbracciandola.

- anche tu - disse Emma stringendolo.

- come va con il tuo ragazzo? Ti tratta bene? - chiese Tom.

- si, anche se ci vediamo poco per via del lavoro ma va tutto bene tra noi. Sono felice. È meglio dell'altro. Penso che sia la volta buona. Niente più mal d'amore - rispose Emma convinta.

- sono felice per te - disse Tom al suo tono allegro.

-razie, Chris. Mi hai fatto un grande regalo d'amore - disse Tom guardandolo.

- non potevo lasciare che voi tre non vi parlaste più- disse Chris. - un legame come il vostro non si può distruggere

- mi hai riunito alle mie sorelle. Chris, questo è... Non ho parole - disse Tom portandogli le braccia al collo. - ti amo -

Tom lo baciò con amore e passione. Emma e Sarah sorridevano nel vedere la scena. La serata fu bellissima. A Tom e a Chris dispiaceva lasciarli. Tom guardava le sue sorelle appena ritrovate. Però si sarebbero rivisti. Avrebbero fatto di tutto per vedersi.

Durante la serata Chris prese da parte suo padre per parlargli di suo nonno. Craig si sedette accanto a lui e sospirò.

- non so dove sia, Chris. Sono stato crudele con lui soprattutto quando ti ho visto con quell'abito da bambina addosso. Sono uscito fuori di testa ma la verità è che quando tuo nonno lo sorpreso a baciarsi quasi nudo con quel Edoardo, io non ci ho visto più. Per me lui aveva tradito tua nonna e invece non era così ma ero troppo accecato per capirlo. Ti ho mandato lontano subito da lui. Non volevo che stavi insieme a lui e a Edoardo. Mi vergogno per quello che ho fatto. Vi ho separati - disse Craig dispiaciuto e con i sensi di colpa. - adesso non so dove, se sta ancora con Edoardo o se è morto. Io non mi perdonerei se gli fosse successo qualcosa. Ho capito troppo tardi cosa stavo perdendo e ora non se lo rivedrò ancora. Scusami, figliolo. Sono stato un pessimo padre e figlio. Meritate di meglio. Ho permesso che ti rinchiudessero in quel posto orribile -

- È inutile ora piangere e disperarsi quel che è stato è stato dobbiamo solamente andare avanti e cercare di non ripetere gli stessi errori. Ci mettiamo a cercare il nonno ok papà disse Chris mettendo una mano sulla spalla di suo padre.

- Come sei diventato maturo figlio mio Tom ti sta facendo bene - disse Craig.

- Papà, Tom è stata la mia salvezza in tutti i sensi - disse Chris. - Anche se Tom pensa che la mia forza è sempre stata dentro di me, lui mi ha solo aiutato a tirarla fuori -

- Devo ringraziarlo - disse Craig con occhi lucidi.

Lui abbracciò prima a Chris e poi si alzò per andare da Tom.

- Tom, io devo parlarti - disse Craig mettendogli una mano sulla spalla.

Tom vedeva gli occhi lucidi del suocero.

- Craig, che è successo? - chiese lui preoccupato.

- Tom, mi dispiace per come ti ho trattato. Non avrei dovuto e voglio ringraziarti per tutto quello che fai per Chris. Hai reso molto felice il mio bambino - disse Craig. - lo stai aiutando dove io ho fallito. Grazie -

Tom vide Craig abbracciarlo. Non si aspettava tutto questo.

- Craig, io... -

Tom veramente non si aspettava questo. Tom non sapeva cosa dire. Sentiva Craig piangere tra le sue braccia e cercò di calmarlo.

- Craig, ti prego. Calmati, va tutto bene - disse Tom accarezzandoli la schiena.

Gli faceva tenerezza.

Leonie guardava la scena da lontano.

Craig si riprese e disse: - grazie ancora, Tom -

Craig si staccò da Tom e andò in bagno per lavarsi la faccia. Leonie lo raggiunse e gli porse l'asciugamano.

- sono fiera di te e dei progressi che stai facendo - disse Leonie al marito.

- ho sbagliato con loro, con mio padre e con te - disse Craig guardandola. - eppure siete qui -

- perché hai ammesso i tuoi sbagli. Stai facendo di tutto per migliorarti. Sono passi importanti - disse Leonie. - io sapevo che saresti tornato il Craig di cui mi sono innamorata -- ho avuto così tanta paura di perdere te e Chris - disse Craig. - come ho perso mio padre per il mio comportamento del cazzo. Non potevo perderti. Ti amo, Leonie -

- anch'io Craig. Sono felice che sei tornato - disse Leonie avvicinandosi a lui.

Craig e Leonie si baciarono nel bagno mentre Tom parlava con Chris di quello che era successo con Craig. Tutti e due erano così sorpresi ma felici di quel miglioramento.

A fine serata si salutarono e si abbracciarono tutti. Tom, Chris e i ragazzi tornarono a casa. Trovarono Bella e Hanna Luce fuori alla porta.

Lola si precipito da loro.

- che è successo, bella? - chiese lei preoccupata.

- non abbiamo più nulla da mangiare. Sono tornata a casa e i miei non c'erano. Hanno lasciato un biglietto che andavano a fare un party con amici. Hanna Luce aveva fame e io non sapevo dove andare - rispose Bella stringendo la sorellina. - mi dispiace disturbarvi -

- disturbarci? No, Bella. Non disturbate. Andiamo dentro. Vi prepareremo da mangiare - disse Tom.

- e dormirete qui - disse Chris.

- grazie - dissero Bella e Hanna Luce.

A tutti gli si spezzava il cuore a vederle così. Tom e Chris le abbracciarono. Era di questo che avevano bisogno: affetto e qualcuno che le metteva al primo posto. Lola, Jules e Theo si unirono all'abbraccio. Jules e Theo non le conoscevano ma potevano capirle. Entrarono in casa, Tom e Chris cucinarono mentre Lola, Jules e Theo si occupavano di loro. Bella e Hanna Luce si sentivano amate. Avrebbero voluto fare parte di quella famiglia. Ma sapevamo che era solo un sogno. Tom e Chris le chiamarono per la cena e loro subito arrivarono. Era bello vederle mangiare di gusto.

Dovevano parlare con Michael.

- è inaudito quello che fanno a Bella e a Hanna Luce - disse Tom in bagno. - Che razza di genitori sono?Se ne vanno a divertire e lasciano le loro figlie senza cibo -

- lo so, piccolo. Sono infuriato quanto te ma dobbiamo stare calmi - disse Chris. - chiamiamo Michael e vediamo come adottarle presto -

Decisero di chiamare Michael che arrivò subito da loro e Tom espose il caso: - Michael, grazie per essere venuto. Loro sono Bella e Hanna Luce. Sono amiche di Lola che hanno due figure adulte molto irresponsabili. Non se ne occupano. Le hanno lasciate da sole per andarsi a divertire. Bella si occupa di sua sorella ma non può fare tutto lei. È ancora una ragazza. Ha bisogno di due genitori -

- noi vorremo adottarle appena è possibile - disse Chris tenendo alle ragazze.

- mi dispiace per loro. Vi aiuterò. Ho bisogno della testimonianza delle ragazze e di tutte le persone a loro vicine così da documentare e parlare con i genitori di Bella e Hanna Luce - disse Michael ai due.

- grazie - dissero i due grati.

Michael con molto tatto parlò con Bella e Hanna Luce. Aveva visto le lacrime di Bella e Hanna Luce mentre raccontavano tutto. Era stato straziante il racconto delle due. Quei due gioielli andavano protetti e amati. Tom e Chris videro come Michael le calmò e abbraccio le due. Michael mise subito alla ricerca insieme a Tom e a Chris dei due genitori e li trovarono in un bar a bere.

- che gente irresponsabile - disse Chris con rabbia.

- calmati - disse Tom prendergli il viso - anche a me fa arrabbiare ma dobbiamo essere lucidi -

- hai ragione - disse Chris calmandosi al suo tocco. - lasciate fare a me - disse Michael deciso

Michael si avvicinò ai due e disse: - salve, sono Michael Wayland un assistente sociale. Ho bisogno di parlavi -

- non adesso, stiamo festeggiando - disse la donna ordinando da bere.

- penso che dovrebbe interessarvi, si tratta delle vostre figlie - disse Michael serio.

- ok, ci dica quello che ci deve dire - disse il padre posando il bicchiere.

- dove pensate che sono le vostre figlie in questo momento? - chiese lui semplicemente.

- a casa - rispose il padre.

- o da Lola Hiddleston. Bella passa tanto tempo là. Tom è un brav'uomo - rispose la madre.

- si un uomo che si sta prendendo cura delle vostre figlie, cosa che sarebbe compito vostro - disse Michael facendoglielo presente. - Tom e Chris gli stanno facendo da genitori. Si preoccupano delle loro esigenze, problemi e gli danno attenzioni -

- senta, noi non siamo cattive persone ma non siamo tagliati per fare i genitori - disse il padre sincero.

- so che sono una pessima madre, l'unica cosa che possiamo fare è dare la possibilità a Bella e a Hanna Luce di avere una vera famiglia. Noi non possiamo darle ciò - disse la madre ammettendolo. - se Tom e Chris vogliono adottarle, non ci opporemo -

- firmeremo i documenti per rinuncia - disse il padre. - forse è l'unica cosa buona che facciamo per loro -

- sono colpito. Non mi aspettavo questo - disse Michael stupito. - state facendo la cosa giusta. Le state dando un futuro migliore -

I due si avvicinarono a Tom e a Chris.

- con voi saranno al sicuro e amate - disse la madre delle due ragazze.

- e avranno un futuro splendido - disse il padre. - non possiamo darglielo -

Tom e Chris erano stupiti da tutta la scena e quelle loro parole.

- questo vi fa un po di onore non è facile ammette quello che state dicendo - disse Tom ai due.

- Le vostre figlie con noi saranno amate e al sicuro - disse Chris.

Fu così che Tom e Chris ebbero l'occasione di adottare Bella e Hanna Luce. Andarono a casa e si avvicinarono a loro due che erano tranquille sul divano con gli altri.

Michael stava aspettando all'ingresso.

- Bella, Hanna Luce - dissero Tom e Chris. - dobbiamo dirvi una cosa -

Bella e Hanna Luce li guardarono.

Lola spense la TV e la coppia prese le mani delle due.

- Michael ha parlato con i vostri genitori e hanno deciso di rinunciare a voi in favore di un futuro migliore per voi - disse Tom.

- noi volevamo già adottarvi - Chris.

- se vuoi volete, noi vorremo essere i vostri genitori - disse Tom.

Bella e Hanna Luce erano commosse, piangevano a dirotto e li abbracciarono di slancio.

- siii - dissero entrambe felici.

- c'è anche un'altra novità - dissero Tom e Chris dopo l'abbraccio.

Bella e Hanna Luce erano curiose.

- quale? - chiese Bella impaziente.

- ci trasferiamo tutti a Los Angeles - risposero i loro papà.

- Los Angeles é grandioso. Ho sempre desiderato viverci - disse Bella.

- e li conoscerete tante persone - disse Tom. - tra cui Odette, Keen e Bella. Si si chiama come te. Poi Matt ha anche dei gemellini -

Bella rise al doppio nome.

- non vediamo l'ora - disse lei sorridendo.

- quando si parte? - chiese Hanna Luce felice.

- domani - rispose Tom prendendola in braccio. - non vediamo l'ora di iniziare questa nuova vita -

- si anche noi - disse Bella e Hanna Luce felici e amate.

Mentre la famiglia Hiddleston Hemsworth dormiva, la famiglia Bomer Ruffalo si svegliava. I ragazzi erano andati in cucina e avevano preparato la colazione per i loro papà. Matt e Mark dormivano ancora quando i ragazzi entrarono e li svegliarono dolcemente. I due li guardavano con i vassoio nelle mani. Erano commossi. I loro figli li avevano preparato la colazione a letto.

- ragazzi, è bellissimo - dissero Matt e Mark guardando anche i fiori e le uova a forma di cuore. - è meraviglioso -

Matt e Mark li abbracciarono a uno a uno. Era veramente stupendo quello che avevano fatto insieme come una famiglia. Fecero colazione tutti insieme a letto e poi Matt mandò le foto delle varie ville tra cui quella a fianco che aveva appena scoperto.

- sarebbe bello se prendessero quella villa - disse Matt guardandola dalla finestra.

Mark lo abbracciò di dietro: - moltissimo -

- saremo sempre insieme - disse Matt rilassandosi contro il suo corpo. - Sarebbe bellissimo -

- si sarebbe veramente bellissimo - disse Mark dandogli un bacio sulla spalla. - non vedo l'ora che siano qui -

- anch'io - disse Matt felice.

Londra...

Appena la famiglia Hiddleston Hemsworth si svegliò, fece colazione e poi prepararono i bagagli. Andarono al jet privato di Robert e partirono per destinazione Los Angeles. Tom aveva visto le foto mandate da Matt soprattutto quella della loro nuova casa.

- guarda, amore - disse Tom mostrandogli la foto.

- cosa gli scriverai? - chiese Chris sorridendo.

- non so. Voglio che sia una sorpresa - rispose Tom con un sorrisetto.- immagina la faccia che faranno quando ci vedranno nella casa a fianco -

- saranno increduli - disse Chris.

- si, non crederanno ai loro occhi - disse Tom appoggiandosi alla sua spalla e prendendo la sua mano. - sarà una sorpresa fantastica -

I ragazzi guardavano fuori dal finestrino mentre attraversavano l'oceano. Non si accorsero delle ore di volo che passarono e atterrarono a Los Angeles. Il sportello si aprì, il pilota li salutò e alla coppia non gli sembrava vero. Stavano per riunirsi con Matt e Mark. Erano emozionatissimi.

Intanto Matt controllavano il cellulare ogni minuto e guardò a Mark.

- Mark, amore, Tom ha visualizzato i messaggi ma non mi ha risposto -disse Matt con un adorabile broncio. - che c'è perché mi guardi così? -

-perché amore mio sei tremendamente adorabile con quel broncio - rispose Mark stringendolo.

Lo baciò e poi continuò. - magari non prende o impegnato. Non devi preoccuparti -

- lo vorrei qui - disse Matt con il broncio. - lui, Chris e i ragazzi -

- arriveranno. Dobbiamo avere pazienza - disse Mark tenendolo tra le braccia.

- si, hai ragione. Sono impaziente. Li voglio con noi - disse Matt portandolo le braccia al suo collo. - per fortuna ho te che mi calmi -

Si baciarono e poi sentirono il rumore di macchina da fuori. Andarono a guardare. Era una macchina che entrava nella villa a fianco.

- pensavo che fosse in vendita. Hanno fatto così in fretta a venderla - disse Matt stranito.

- sarà stata una vendita veloce - disse Mark guardando curioso dalla finestra.

Matt vide che Tom era online su WhatsApp.

' tutto bene? Non ti sento da un po '

- se fosse successo qualcosa? - chiese Matt ansioso.

- angelo, calmati. Stanno bene. Lo sento - disse Mark cercando di calmarlo.

All'improvviso qualcuno suonò.

- adesso chi è? - chiese Matt confuso. - non aspetto nessuno -

- andiamo a vedere e lo scopriremo - disse Mark prendendogli la mano.

Scesero giù mano nella mano e arrivarono al citofono.

- si chi è? - chiese Matt.

- corriere. Signor Bomer, c'è da firmare - rispose Tom con voce camuffata. - un pacco da Londra -

Da Londra? Che cosa avevano spedito Chris e Tom?

- chi è? - chiese Mark vedendo l'espressione confusa di Matt.

- il corriere ha un pacco da Londra - rispose Matt perplesso. - ma Tom e Chris non ci hanno detto di nessun pacco -

- magari è una sorpresa - disse Mark. - andiamo a vedere-

Matt aprì la porta e poi il cancello. Stava sul viale con Mark quando videro qualcosa che li sorprese tanto.

- sorpresa - gridò Tom con Chris.

Non potevano crederci. Erano veramente loro.

Matt corse da Tom e per poco non cadde. Mark fece lo stesso con Chris. Gli amici fratelli si abbracciarono tra lacrime di commozione.

Matt aveva preso il viso di Tom tra le mani e disse: - non ci posso ancora credere. Sei qui, fratello -

- si, sono venuto appena possibile. Non volevamo stare più senza di voi - disse Tom emozionato.

- sono felicissimo - disse Matt abbracciandolo di nuovo.

Mark era stretto dall'abbraccio di Chris.

- fratello, anch'io felice di vederti ma stringi un po' meno - disse Mark.

- oh sì scusami - disse Chris allentando la presa.

- fratello, siamo di nuovo insieme -

- ci avete fatto una super sorpresa. Non vi aspettavamo ora - disse Mark felice. - siamo felicissimi che siete qui -

- ma la casa? - chiesero Matt e Mark in contemporanea.

- l'abbiamo trovata - rispose Tom e Chris subito.

Matt e Mark videro dei sguardi così misteriosi.

Tom e Chris bendarono a Mark e a Matt per portarli nella loro nuova casa. Matt cercò di capire dove stavano andando a piedi. Strano che non usavano la macchina. All'improvviso sentirono Tom e Chris fermarsi. Non avevano fatto molti passi.

- Potete togliervi le bende - disse Tom e Chris.

Matt e Mark lo fecero e rimasero senza parole. Era la villa a fianco. Tom e Chris avevano preso quella villa. Era vero sogno che si realizzava. Adesso veramente sarebbero stati sempre insieme. Matt e Mark erano commossi da quel gesto. Aveva scelto proprio quella villa.

- l'abbiamo presa ieri - disse Tom a Matt. - non vi abbiamo detto nulla per farvi una sorpresa e dalle vostre facce è riuscita alla grande -

Matt abbracciò forte Tom così come Mark a Chris e poi si scambiarono. Si abbracciarono tutti felici.

ci abbiamo sperato tanto che questa villa sarebbe stata vostra - disse Matt emozionato- e adesso veramente vi appartiene. E' fantastico. Io sono felicissimo. Il mio Tom sempre con me -

- E io sempre assieme al mio Matt - disse Tom al settimo cielo, stringendolo forte.

Chris e Mark avevano le stesse parole per l'altro e poi entrarono nella villa. Tom aveva preso una bottiglia e tutte e quattro brindarono alla loro riunione e alla loro vita insieme. Erano tantissimo felici mentre brindavano e bevevano insieme.

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