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Capitolo 77

Ciao a tutti,

Eccomi tornata con un nuovo capitolo.

Spero che vi piaccia.

Buona lettura

Tom non aveva mai fatto nulla nella vasca, era la prima volta e si stava godendo quel momento con Chris. Con Chris stava sperimentando delle sensazioni ed emozioni completamente diverse da quelle che conosceva. Non avrebbe mai pensato che un bagno in vasca potesse essere erotico. Tom sentiva come Chris lo teneva a sé come qualcosa di prezioso. I baci che gli dava esprimevano sia amore che passione bruciante e selvaggia.

Tom si aggrappò alle forti spalle di Chris mentre lo baciava. Poi l'altro lo prese in braccio e lo portò fuori. Lo spinse a terra e Tom si trovò a quattro zampe. Chris gli toccò il sedere con le mani e guardava l'entrata del suo canale. Senti delle dita bagnate affondare in lui all'improvviso. Chris era istintivo. Tom sentiva che Chris era molto dolce a prepararlo. Lui era così, sapeva essere entrambe cose. Selvaggio ma anche dolce. Lo preparò con cura e poi lo girò. Chris voleva vederlo in faccia e anche venerare il suo corpo. Prese a baciare la sua pelle e dire nella sua lingua ' mio Dio e salvatore'. Tom sapeva le parole ma capiva che era qualcosa di bello e prezioso. Chris lo vedeva come un dio di cui narravano le storie intorno al fuoco.

Chissà se aveva poteri magici?

Non li aveva mai visti ma tom aveva un animo speciale e magico.

- non so cosa hai detto ma sento amore in queste parole. Sono meravigliose sicuramente - disse Tom accarezzandolo e baciandolo.

Chris vide che Tom aveva un po freddo e lo depose sul tappeto accanto al fuoco. Ripresero li dove avevano interrotto. Tom sentiva la bocca di Chris dargli piacere. I capelli di Chris sfiorarono il suo inguine. Tom rabbrividi. Trovava tutto eccitante. Le mani andarono a prendere i suoi capelli. Chris senti che Tom glieli tirava. L'aveva sempre visto posato, scoprire che anche lui aveva un lato più rude lo eccitava molto. Chris vide fare uno sguardo familiare a Tom.

- tu Loki - disse Chris e poi segnando se stesso: - io Thor -

Tom era stupito moltissimo. Conosceva le leggende norrene. Sorrise, portando il suo viso contro il proprio e lo baciò.

- si io Loki tu Thor - disse Tom felice.

Toccò i possenti muscoli di Chris e fece uno sguardo di pura lussuria. Chris batte i pugni sui propri muscoli e Tom lo guardava.

Forse era un rituale di accoppiamento?

Chris prese le mani a Tom e le riporto ai muscoli, guidandole per tutta la pelle. Tom sussultò dal piacere quando gliele mise sul pene. Tom prese a toccarlo e divenne ancora più duro.

- ti voglio in me - disse lui per poi distensi di nuovo.

Chris vide Tom offrirsi a lui. Il suo linguaggio del corpo era chiaro. Lo voleva dentro di sé. Non lo fece aspettare. Leccò solo un attimo all'entrata di Tom e quest'ultimo gemette tanto. Poi sostituì la lingua con il pene e Tom senti la punta per la prima volta intorno alla sua entrata. Tom si mosse contro il pene e ne prese un altro po. Il pene era grosso e Chris lo stava allargando mentre prendeva ogni centimetro. Non si era sentito mai così completo. Chris era una creatura di muscoli e lussuria mentre si spingeva in lui. Tom avrebbe dovuto tanto sarebbe qual'era il suo nome.

- sei veramente un dio - disse Tom gemendo.- sei il mio Thor -

Chris capi e aumentò le spinte. Voleva farlo impazzire dal piacere.

- dio - disse Tom con tutto il corpo che si muoveva a ritmo.

Il calore del piacere lo invadeva da tutte le parti. Tom sentiva anche i baci sul viso da Chris. Passione e dolcezza. Sentiva la sua passione sessuale ma anche al livello amoroso. Sentiva amore nei suoi gesti e spinte. Stava avendo quello che in tutta la sua vita non aveva mai avuto. A Chris gli stava donando tutto se stesso e anche Tom lo stava facendo. Sì baciarono sentendo le emozioni dell'altro, erano felici e si muovevano insieme. Il fuoco scoppiava nel camino come quello che avevano dentro. Era ardente capace di bruciare tanti alberi. Tom si ritrovò a quattro zampe e verso il muro. Portò le mani contro di esso mentre Chris lo penetrava. Non aveva mai goduto cosi molto nella sua vita. Non avrebbe mai immaginato che sarebbe durato così tanto un rapporto. Chris gli stava insegnando anche questo. I rapporti non dovevano essere solo per dovere di far figli ma anche per amore e piacere. Stava ricevendo entrambi. Chris era instancabile e Tom si ritrovò a gemere tutto il tempo. Chris usci da lui e lo riportò di nuovo a pancia in su. Voleva vederlo di nuovo in faccia prima si marchiarlo con il suo seme. Lo baciò più volte prima di riprendere le ultime spinte più forti. All'improvviso vennero tutti e due, gridarono dal forte orgasmo e si accascarono. Era questo il vero amore e piacere. Tom accarezzava i capelli a Chris che se ne stava con la testa e corpo su di lui. Sarebbe stato li per sempre, pelle a pelle con lui e non lasciarlo mai. Non avevano bisogno di parole, bastavano il loro sguardi e gesti. Tom ricordò che il dovere chiamava e non poteva star lì nudo. Stava cercando di spiegarlo a Chris. Era difficile. Doveva fargli capire che dovevano andare fuori da lì e separarsi per un'ora o due dalla piccola. Tom aiutò a Chris a vestirsi per prima cosa. L'altro non era molto contento degli abiti, infatti se li tolse.

- ok, ti cerco qualcosa di più semplice - disse Tom vestendosi.

Chris lo fermò. Non voleva che si vestisse.

- dobbiamo vestirci - disse Tom usando i gesti.

Chris lo guardò con dei occhi da cucciolo.

- vedrai che ti piacerà. Prendiamo anche i cavalli -

Fece il verso del cavallo e Chris si illuminò.

Aveva visto giusto che gli potevano piacere i cavalli. Solo in quel modo Chris lo lasciò vestire. Tom uscì un attimo per chiamare la domestica e incontrò Logan. L'aveva visto da lontano uscire da un passaggio segreto.

- buongiorno, papà - disse Logan con un sorriso, aveva un diario in mano.

- buongiorno anche a te, figliolo mio - disse Tom incuriosito. - che hai li? -

- sto studiando le varie lingue. Questo è sulla lingua indigena - rispose logan mostrandogli dei simboli. - una persona cara me la regalato -

Tom rimase affascinato da quei simboli e ora che ricordava li aveva già visti al villaggio di Chris.

- me lo puoi prestare? - chiese lui con interesse.

- si certamente - rispose logan.

: Tom abbracciò il figlio felice e Logan notò che lui era diverso. Gli stava accadendo qualcosa. Logan era felice di vederlo così, sapendo che tra i suoi genitori non c'era amore. Non l'avrebbe condannato se suo papà avesse un'amante. Si meritava la felicità più di chiunque altro. Tom entrò di nuovo nella stanza e mostrò i simboli a Chris. Chris iniziò a indicare dei simboli che componevano tre lettere: Tom.

Tom guardò che Chris gli indicava un'altra parola.

- C H R I S T O P H E R- disse lui.

- è il tuo nome? - chiese tom eccitato.

- io Christopher - rispose Chrisi indicando se stesso.

Christopher era un bellissimo nome.

- Christopher - disse Tom pronunciandolo per la prima volta.

Chris non si trattenere e baciò Tom dopo averlo sentito pronunciate il suo nome con quel modo sexy. Lo stava per spogliare di nuovo lo voleva ancora. Tom avrebbe voluto lasciarsi andare, lo voleva tanto ma non era il momento.

- Christopher - disse lui dolcemente, accarezzandolo.

Chris lo vide come un consenso e continuò a spogliarlo. Le mani di Chris lo toccava ovunque e lui non sapeva dirgli di no. Bussarono alla porta e Tom la ignoró. Era la prima volta che accadeva che non rispondeva a qualcuno, era troppo preso da Chris.

- Tom, sei qui? Sono Matt - disse l'amico dall'altra parte della porta.

att sentì dei gemiti provenire da dentro. : Tom era in intimità con il suo indigeno. Da come gemeva, doveva essere proprio eccezionale. Si ritrovò un erezione. Questa non ci voleva proprio.

Adesso cosa faceva?

Sentiva altri gemiti. Matt corse via, si rifugio nel suo paradiso. Prese a toccarsi per darsi sollievo.

Poi si fermò.

Cosa stava facendo?

Non era da lui eppure voleva venire. Ne aveva bisogno. Matt riprese a toccarsi e pensava Mark. Il suo orsacchiotto. Lo eccitò ancora di più.

: Mark Mark oddio Mark - disse Matt in preda ai gemiti.

Lo immaginava mentre lo prendeva.

Mark entrò e vide Matt sulla poltrona che si toccava mentre diceva il suo nome. Quella scena lo fece diventare subito duro. Mark si avvicinò a Matt che teneva gli occhi chiusi e ripeteva il suo nome. Non resisti e portò le mani su Matt. L'altro apri gli occhi e ĺo vide.

- mio orsacchiotto, vieni più vicino - disse Matt con voce calda.

Mark lo fece e Matt lo baciò prima di aprire i suoi pantaloni.

- ti ho fatto diventare io duro ? - chiese Matt sapendo la risposta e prendendo a toccare il suo pene. - guarda come reagisce. Mi vuole tanto -

- oh si, bellissimo angelo tentatore - disse mark gemendo. - ama il tuo tocco e non solo -

- vuole per caso la mia bocca?- chiese lui giocando.

- angelo, ti prego - rispose Mark eccitato molto.- mi preghi per cosa? - chiese Matt volendo sentirtelo dire.

- ti prego usa la tua dolce e calda bocca. Succhiami - rispose Mark portando le mani alla sua testa. - ti prego -

Matt si fece un po attendere e Mark guidò il suo viso verso il pene.

- che orsacchiotto impaziente - disse Matt con un sorrisetto.

- sei tu che mi rendi così. Io non sono mai stato in questo modo. Di solito sono timido, arrossisco e cercò di stare in disparte ma con te faccio cose che non avrei pensato - disse Mark accarezzandogli il viso. - mi hai travolto -

Matt lo baciò e disse: -io sono sempre trattenuto ma tu mi sciogli tanto. È come se avessi delle catene e tu sei l'unico ad avere le chiavi per liberarmi -

Mark era incredulo. Aveva liberato il suo angelo dalle catene.

sono me stesso con te. Ti dono totalmente il mio cuore, corpo e anima -

Mark piangeva felice mentre Matt toccava le corde del cuore e anima con le sue parole. Lui lo baciò profondamente, esprimendo tutto quello che provava per lui. Gli depose un bacio all'altezza del cuore. Sì guardarono emozionati dalle parole d'amore decantate. Si baciarono e pian piano si tolsero i vestiti a vicenda. Tutto era perfetto e spontaneo. Erano nudi di fronte all'altro, sfiorarono la pelle dell'altro con estrema dolcezza e si avvicinarono ancora di più per darsi un bacio sul cuore. Portarono le braccia al corpo dell'altro, accorciando le distanze. Sembravano già un'unica cosa. Matt lo sollevò con le sue braccia, Mark allaccio le gambe intorno ai suoi fianchi e le mani andarono ai suoi glutei per sostenerlo. Sì baciarono mentre Matt portava Mark verso il divano. Poi lo appoggiò sul divano delicatamente. Mark era messo seduto e Matt si mise in mezzo, le loro coscie si toccarono. Le braccia andarono al collo dell'altro e si baciarono. Le gambe andarono ad allacciarsi ancora. Non si sapeva dove iniziava uno e finiva l'altro. Erano così avvinghiati. Una cosa sola che si muoveva in modo perfetto. Sentirono una bellissima e calda melodia. Era di nuovo l'arpa. Sophie stava suonando con le sue delicate dita e si sentiva molto ispirata soprattutto perché il suo innamorato la stringeva di dietro e le dava piccoli baci sul collo. Matt e Mark erano trasportati da quella melodia.

Sei semplicemente meraviglioso disse Mark accarezzandolo.

-anche tu orsacchiotto rispose Matt toccandoli il petto.

Erano di nuovo nel loro paradiso, non pensavano a nulla ma solo all'amore che provavano. Matt iniziò a toccare il pene di Mark e l'altro era aggrappato a lui mentre gemeva - aspetta, angelo. Non voglio venire così - disse Mark volendo fare l'amore con lui.

- tranquillo, orsacchiotto. Voglio prolungare più a lungo il tuo piacere - disse Matt rallentando il ritmo. - verremo insieme -

Matt sentiva da ogni fibra del suo essere che Mark voleva fare l'amore con lui. Lo sentiva nel suo cuore. Provava lo stesso. Voleva unirsi anima e corpo con lui.

- voglio fare l'amore con te - disse Mark guardandolo innamorato.

- anch'io voglio fare l'amore con te - disse Matt ricambiando lo sguardo.

I due unirono i loro palmi insieme e intrecciarono le dita. : In quel momento loro notarono le due ali che combaciano sui loro polsi. Erano increduli. Avevano sempre pensato che c'era qualcuno del mondo che aveva l'altra metà della propria ala.

- ti ho trovato - dissero entrambi felici.

Matt si portò il polso di Mark al suo viso così da deporre un bacio e lo stesso fece lui. Era come se si stessero scambiando delle promesse con quei baci prima sul cuore e dopo sul polso sinistro. Tutti lo sapevano che la sinistra era quella del cuore cioè dell'amore. Matt fece stendere Mark e prese a toccarlo ovunque. Si senti così amato da lui. Matt non voleva fargli male così si alzò un attimo in cerca di qualcosa per far scivolare le sue dita dentro di lui. Andò verso il mobile e c'era un'ampolla con l'olio. A volte adorava mettere un po olio sul pane. Era molto semplice nel cibo. Le bagnò e poi tornò da lui, pronto a prepararlo. Sapeva cosa fare. La sua prima volta era stata dedicata e dolce con Jeff. Voleva che anche per Mark fosse lo stesso. Matt lo trattava come qualcosa di prezioso e speciale. Mark si sentiva così. Matt era in grado di fargli pensare positivo. Matt lo preparò con cura e Mark si dichiarò pronto. Matt stava attento a non fargli male. Voleva che fosse perfetto tutto. Sì stava per unire al suo vero amore. Le loro anime si toccarono appena Matt entrò in lui. Matt e Mark si commossero alla loro 'unione. Sentirono i sentimenti riversarsi l'uno nell'altro come un mare che incontrava un altro. Adesso nuotavano insieme in un mare caldo che provocava tanto piacere. Mark sentiva le spinte di Matt, era paradisiaco quell''atto meraviglioso e gemeva. La delicatezza del mare calmo lasciò spazio a quello più selvaggio e tempestoso. Mark ne fu travolto completamente. Fu cavalcato da mille onde di piacere. Stava raggiungendo punti elevati e dove non era mai stato.

- angelo - disse mark gemendo.

Però non voleva star fermò. Voleva partecipare anche a lui attivamente. Andò verso le onde. Matt gemeva anche ai suoi movimenti. Stavano facendo l'amore con i cuori che battevano ad unisono. Tutto era così perfetto e spontaneo tra loro. Anche la musica dell'Arpa cambiò. Era più intensa. Sophie tratteneva un gemito alle dita birichine di Logan alla sua intimità infatti aveva la gonna un po alzata. Tom non poteva mai immaginare cosa stava facendo il suo unico figlio maschio. Matt aumentò sempre più il ritmo, Mark portò le mani all'indietro e afferrò il bracciolo. Matt iniziò a sbatterlo più forte e Mark si teneva forte, gemendo tanto. Matt lo portò a sé. Era seduto e avvinghiato di nuovo come prima, con la sola differenza che aveva dentro il pene di Matt. Portò le braccia al suo collo e lo baciò mentre Matt riprese il ritmo. Arrivarono al puro piacere e Matt non fece in tempo a uscire e venne dentro di lui, Mark stimolato dal getto lo raggiunse subito dopo. Matt e Mark si stavano riprendendo da quella loro prima volta. Matt si appoggiò a Mark mentre l'altro lo accarezzava i capelli.

- stai bene? - chiese Mark premuroso.

- dovrei chiedetelo io - disse Matt guardandolo. - non senti dolore vero? -

- assolutamente no - rispose Mark felice. - mi hai dato tanto amore e piacere -

- ne sono felice - disse Matt sorridendo ma in conflitto con sè stesso.

- tu non potresti mai farmi del male - disse Mark sicuro, stringendolo forte forte. - tu sei un angelo. Il mio angelo -

Matt lo baciò commosso e disse: - e tu sei il mio orsacchiotto -

- angeli e orsi che strano accostamento - disse Mark. - ma amo che mi chiami così e sento che tutto è possibile con questi momenti -

- lo penso anch'io. So che è presto e ci conosciamo da pochissimo ma dentro di me sto esplodendo dalla voglia di dirtelo. Io non mi ero mai sentito così - disse Matt emozionato.

io ti amo, Mark Ruffalo -

Mark era a bocca aperta. Sconvolto da quelle tre parole.

Era così inaspettato e impulsivo.

Matt stava aspettando la risposta di Mark. Era sicuro che l'altro sentiva lo stesso e non vedeva l'ora di sentire quelle parole.

- angelo, io... -

Matt non gli mise fretta. Si stava gustando il momento a pieno. Sperava che la risposta fosse positiva. E se fosse stata un'altra cosa avrebbe fatto. Aveva paura che mark si pentisse di quello che era successo. Se sarebbe tornato dalla moglie, lasciandolo solo? Era sempre un uomo sposato. Cosa si aspettava che scegliesse lui?

- angelo, non mi era mai capitata una cosa del genere - disse Mark prendendogli le mani. - è vero che ci conosciamo solo da ieri ma sento una connessione con te... Difficile da spiegare. Io sono uno scienziato e non dovrei pensare a ciò. Non è razionale ma l'amore non lo è mai. Sfida qualsiasi cosa. Ti amo, Matt.

Mark e Matt si erano dichiarati il loro amore nel loro piccolo paradiso dove nessuno poteva entrare. Stavano vivendo un bellissimo sogno. I due si baciarono felicissimi. Sì fecero un caldo bagno e si prepararono per i loro vari impegni, dandosi appuntamento li per il pomeriggio inoltrato. Matt raggiunse i cavalli dove c'erano gli altri. Lui vide oltre a Tom, una nuova persona. Era messo chinato e accarezzava il cavallo. Sembrava che parlasse con esso e come se l'animale rispondesse alla sua lingua.

- è affascinate - disse Matt avvicinandosi a Tom.

- si, lui é Christopher la persona di cui ti parlavo - disse Tom sorridendo.

- l'avevo intuito dai tuoi occhi brillanti - disse Matt non sfuggendogli nulla.

- si nota così tanto? - chiese Tom girandosi verso di lui.

: - si molto. Infatti stai attento a tua moglie - disse Matt avvertendolo.

- non deve scoprirlo per il momento - disse Tom. - gli farebbe del male -

- ti aiuterò io - disse Matt sostenendolo. - quando sarai con lui, diremo che stai con me per serate tra uomini -

- non voglio metterti nei guai - disse Tom. - ma apprezzo il tuo aiuto -

- per te questo e molto altro, fratello - disse Matt mettendogli una mano sulla spalla.

Chris vide la gran confidenza tra i due e ne fu geloso. Lasciò il cavallo e andò verso di loro.

- sta arrivando. Ora te lo presento - disse Tom sorridendo.

- lui è Christopher - disse Tom poi prese il quaderno per parlare la lingua dell'altro. - lui è Matt, amico e fratello -

- amico fratello - ripetè Chris guardando Matt.

Chris capì che per Tom era molto importante. Anche lui aveva dei fratelli e temeva che fossero stati uccisi o che avessero avuto un destino peggiore. Matt vide della tristezza nei suoi occhi e si avvicinò. Quando lui alzò la mano per fargli una carezza al suo viso, negli occhi di Chris cambiarono. Erano impauriti. lui temeva che Matt voleva dargli uno schiaffo. Li chiuse dalla paura e poi senti la mano di Matt posarsi molto delicatamente come ali di un angelo sul suo viso. Era una dolce carezza. Tom vide che matt era il primo di cui chris ci faceva toccare dopo di lui. Matt aveva proprio la sensibilità giusta.

- M... a... t.. t... - disse Chris alle sue carezza. - amico -

- si, Chris. Amico - disse Matt sorridendo.

- Matt amico. No male - disse Chris nella sua lingua.

Tom cercò nel quaderno e disse: - sta dicendo che tu non gli fai male -

Matt sorrise e Chris lo abbracciò energicamente.

- matt amico - disse lui di nuovo.

Arrivò anche Louis.

- vedo che Matt conquista tutti come sempre - disse lui vicino a Tom.

- chi è? -

- è Christopher. È un abitante di una tribù indigena in quella terra conquistata - rispose Tom. - e mi sta molto a cuore -

Louis guardò gli occhi di Tom.

- si vede - disse lui notando il brillante sorriso e anche il sfavillante sguardo.- non ti ho mai visto con questa luce. Sei diverso ma in positivo. Chiunque ti fa sentire così, è veramente speciale e può essere mio amico -

Chris e Matt andarono vicino i cavalli. I due si capivano bene e li stavano accarezzando. Per Tom era stupendo vedere quella scena

- si capiscono molto bene quei due nonostante la lingua diversa - disse Louis. - é veramente affascinante -

- lo penso anch'io sai - disse Tom sorridendo.

Matt e Chris montarono a cavallo e fecero una cavalcata.

- ci uniamo a loro? - chiese Louis con entusiasmo.

- si, andiamo - rispose Tom correndo verso gli altri due cavalli.

Ci salirono sopra e cavalcarono fino a raggiungere Matt e Chris nella foresta. Chris scese da cavallo e raggiunse il fiume per bere dal torrete. Tom vide che voleva spogli per entrare dentro l'acqua e andò a fermarlo.

- Christopher - lo chiamò lui.

Chris si girò e corse per abbracciarlo.

- Tom - disse lui felice. - acqua -

A tom dispiaceva limitarlo ma non poteva fare altro.

Matt capendo cosa c'era nella testa dell'amico disse: - Lascialo fare Tom anzi vai con lui. Io e Louis facciamo un giro . Chris ha bisogno di sentirsi a casa .

- Matt ha ragione - disse Louis concordando.

I due si allontanarono e Chris guardò confuso a Tom.

Perché se n'erano andati?

- amico non mi vuole -

- no. Christopher. Lui ti vuole come amico. Ci ha lasciati solo per il bagno nel fiume - disse Tom accarezzandolo.

- matt Tom bagno - disss Chris.

Tom non sapeva come spiegare a Chris che Matt non poteva.

- bagno - ripetè Chris. - io, tu e Matt. Amici -

- Christopher, guardami - disse Tom con la mani al suo viso.

- matt e noi bagno - disse Chris in panico.

- Christopher - disse Tom preoccupato. - calmati, ti prego -

Chris era in piena crisi e Tom cercava di calmarlo. Matt sentendo Tom e Chris da lontano, corse da loro e vide la scena.
Sì avvicinò e Tom guardò Matt.

- aiutami, Chris sta avendo una crisi perché voleva fare il bagno con te e me - disse Tom in panico.

Matt mise una mano sulla testa di Chris.

- Christopher, sono Matt - disse lui dolcemente.

Chris si girò e lo vide.

- Matt amico - disse lui abbracciandolo.

Matt lo cullò come un bambino e Chris chiuse gli occhi, calmandosi. Tom era fortunato. Senza di Matt non sapeva che avrebbe fatto. Forse non era in grado di prendersi cura di lui. Forse avrebbe dovuto lasciarlo nella mani di Matt. Chris era sereno e guardava Tom. Notò che aveva uno sguardo triste.

- Tom triste - disse Chris avvicinandosi.

Gli accarezzò il viso e Tom chiuse un attimo gli occhi.

Come faceva a lasciarlo? Doveva farlo per il suo bene. Apri gli occhi e si fece un sorriso.

- non sono triste - disse Tom abbracciandolo.

Chris senti che non era il solito Tom. Anche quell'abbraccio era diverso.

Perché mentiva?

- andiamo dai cavalli, Christopher - disse Tom dopo l'abbraccio.

- no bagno? - chiese Chris. - Tom -

Matt si avvicinò a Tom e disse: - secondo me, dovremo farlo. Se è andato in crisi per questo -

Ancora una volta Matt sapeva cosa fare.

- hai ragione - disse Tom iniziando a spogliarsi.

Chris lo vide e fece lo stesso contento. Saltò su Tom quando fu a torso nudo.

Matt e Louis videro come Chris nudo baciava il loro amico con soli i pantaloni.

- vai anche tu Matt - disse Louis. - io vi guardò da qui. Ho trovato anche qualche erba da raccogliere -

- se c'era Jason, ti avrebbe fatto qualche battuta e anche il bagno - disse lui ridendo.

All'improvviso Matt si fermò e si preoccupò di una cosa. Chris e Louis avrebbero visto che le cicatrici.

E adesso cosa faceva?

Tom vide il suo sguardo e capì la sua titubanza improvvisa.

Sì avvicinò e disse sottovoce: - Spogliati tranquillamente. Ti aiuto io -

- grazie - disse Matt sottovoce.

- Jason vi direbbe: amici, vi state confessando? Cos'è tutta questa riservatezza? Ma io non sono lui - disse Louis sedendosi.

- lo imiti perfettamente - dissero i due ridendo.

- naturalmente non deve saperlo. Il suo ego aumenterebbe troppo - disse Louis facendoli ridere ancora.

- il tuo segreto è al sicuro - disse Tom. - con noi -

Matt prese a spogliarsi dopo quel divertente siparietto.

Tolse prima il sotto e poi il sopra. Aveva un po di timore ma Tom gli diede coraggio. Chris fu il primo che vide quelle cicatrici.

- Matt - disse lui preoccupato.

Si avvicinò con un dolore nel cuore. Sapeva cosa erano. Le aveva subite anche lui. Nessuno meritava una cosa del genere. Voleva far male a chi aveva fatto questo al suo amico Matt. Chris si guardò intorno e corse via. Tom lo corse dietro preoccupato nella foresta.

: - Christopher - lo chiamò Tom.

Dove stava andando? Cosa voleva fare?

Tom era confuso e preoccupato. L'altro non si voltava e continuava a correre. Tom lo perse all'improvviso quando si arrampicò sugli alberi.

Sta cercando di scappare

- Christopher - gridò Tom inciampando. - torna da me. Ti prego -

Era sporco di fango ma non gli importava. Era disperato. Voleva il suo Christopher. All'improvviso alzò gli occhi e vide Chris con dei fiori e erbe in mano. Tom si alzò e lo abbracciò.

- ho avuto paura. Pensavo di averti perso - disse lui stringendolo forte.

Chris capì e lo strinse anche lui. Quando sciolsero l'abbraccio, Chris gli mostrò I fiori e erbe.

- Matt - disse lui.

Tom capi che erano l'amico e rimase senza parole. Chris era così dolce. Tom gli diede un bacio e una dolce carezza. Insieme andarono da Matt e Chris iniziò a preparare qualcosa con i fiori e le erbe raccolte. Usò anche le pietre per preparare un ungento. Chris lo prese e lo spalmò sulle cicatrici. Matt senti un sollievo e una freschezza. Anhce Tom li aveva messo qualcosa. Guardò Chris e poi Tom. Avevano entrambi un cuore d'oro. Era fortunato. Non doveva più farlo. Faceva solo preoccupare i suoi amici. Avrebbe trovato un altro modo per le sue penitenze. Basta frustate.

: - grazie - disse Matt guardando Chris e facendogli una carezza.

Poi andarono nel torrente, i tre si fecero un bel bagno e Louis li guardava. Erano veramente belli insieme. Si conoscevano con Chris da poco eppure erano veramente uniti. Uscirono dal torrente e si sedettero per terra.

- è stato così liberatorio - disse Tom.

- dovremo farlo più spesso - disse Matt.

Chris appoggiò la testa sulle gambe di Tom e lui gli accarezzava i capelli. Poi l'altro si girò e guardò il pene di Tom. Non resistete e lo toccò. Tom gli sfuggì un gemito mentre Matt e Louis guardarono la scena in silenzio. Matt si alzò pian piano per raggiungere Louis così da lasciarli soli. Tom senti Chris toccargli il pene più volte. Lui si girò intorno e vide che non c'era nessuno. Erano soli. Erano vicino al torrente in mezzo alla natura. Tom senti ancora le mani di Chris toccarlo ovunque e saltarli addosso. Lo baciava con passione. Tom era disteso mentre Chris gli dava piacere. Lui nudo nella foresta e in intimità. Non l'aveva mai fatto nella foresta. Prima di Annemary, aveva conosciuto un po di ragazze ma non era accaduto nulla del genere. Solo con Chris stava osando molto. Lui lo rendeva vivo. Con lui si trasformava. Tom spinse il bacino verso l'alto e Chris capì che era pronto. Chris lo condusse verso un tronco di un albero e lo penetrò dolcemente. Era messo piegato in avanti, Chris aveva le mani al suo sedere e si spingeva in lui. Chiunque si sarebbe sconvolto a vedere Tom in quella posizione. Un nobile del suo rango che si faceva prendere così da in selvaggio. Ma in quel momento non era sir Hiddleston. Non era al servizio del re. Era solo Tom, un uomo che ama Christopher.

Tom senti le spinte farsi sempre più forti, Chris aveva iniziato dolcemente per trasformarsi selvaggiamente. Tom gemeva tantissimo e invocava il suo nome più volte. Più Tom era vocale più Chris era eccitato e si muoveva dentro di lui sempre più duramente.Dall'albero si trasferirono per terra, Tom era sotto e avvinghiato a Chris e si muovevano in modo sincronizzato e selvaggio. Dopo raggiunsero il torrente, erano seduti e avvinghiati. Erano bagnati e Tom era più in alto, Chris lo teneva e si spingeva in profondità. Tom si ritrovò a mordere le spalle di Chris alle forti spinte. Era incredibile. Non era mai durato così tanto. Sembrava un dio veramente mentre lo penetrava.

- Mio Dio - disse Tom in preda al piacere.

Non poteva crederci. Stava godendo come non gli era mai successo. Questo superava tutto quello vissuto fino ad adesso.

-C H R I S T O F E R!!!!! -

Urlò così tanto che anche Matt e Louis sentirono e stavano attenti a non far avvicinare nessuno. Sentivano com'era scatenato Chrishopher dai gemiti e urli di Tom dal piacere. Il loro amico così composto sembrava un altro da come urlava.Però si sentiva che era felice. Chris e Tom vennero urlando il nome dell'altro e sporcandosi vicenda con il seme. Sì baciarono e uscirono dall'acqua per asciugarsi, nel farlo Tom aveva le gambe un po molli e Chris lo prese subito in braccio. Tom si appoggiò al suo petto. Il suo eroe. Fece un giaciglio e lo depose sopra. Si mise accanto a lui e lo strinse da dietro. Quando furono asciugati, si vestitino e raggiunsero gli altri. Matt e Louis non dissero nulla mentre cavalcarono verso il villaggio. Arrivarono al villaggio è lasciarono i cavalli a bere. Chris stava per farlo anche lui ma Tom lo fermò. Tom prese il quaderno e guardò in attimo gli appunti.

- non si fa. È solo per gli animali. Berrai tra un po - disse lui parlando attraverso la lingua che c'era scritta.

Matt e Louis non capirono una parola ma Chris gli stava rispondendo. Era affascinante tutto ciò. Chris era commosso al suo gesto. Tom stava parlando la sua lingua. Lo stava facendo per lui. Erano in un luogo più appartato e Chris lo baciò. Tom era sul punto di fermarlo ma non si lasciò andare. Si diedero tanto baci prima di tornare dagli altri che cercavano la pasticceria. Sull'improvviso la videro. Ancora l'insegna non c'era ma dalle vetrate si notò i banconi pieni di dolci. I quattro entrarono. Rimasero a bocca aperta. Era elegante ma semplice con colori chiari e vivaci. Era una delizia per gli occhi. In un angolo una carrozza a cui interno c'erano dolci. Tom, Matt e Mark erano intrigati da ciò mentre Chris guardava tutto così spaventato. Non era abituato a tutte quelle stranezze e colore. Poi pensò che era un'altra stanza. Si senti in trappola. Voleva la foresta e il torrente. Non voleva star lì. I tre rimasero a bocca aperta Tom si girò verso Chris e notò la sua espressione terrorizzata.

Si avvicinò a lui e disse nella sua lingua, avendo memorizzato quasi tutto- cosa c'è, Christopher? -

- andiamo via - rispose Chris prendendogli il braccio. - non mi piace qui -

Tom si sentì in colpa. Non aveva pensato minimamente a come avrebbe potuto sentirsi Chris.

- Tom, che c'è? - chiese Matt vedendo Chris strano.

- Pensavo che un posto così allegro potesse anche piacerli. Per questo lo portato qui - rispose Tom. - invece non gli piace -

All'improvviso un profumo di dolci si elevò nell'aria e un uomo dai capelli biondi e gli occhi azzurri arrivò.

- buongiorno - disss lui con un sorriso. - siete arrivati appena in tempo, ho sfornato i miei dolcetti. Provateli. Non vi preoccupate. Non dovete darmi nulla. Ve li sto offrendo -

Chris li mangiò con foga, facendo un po di briciole per terra ma il proprietario non importava. Vedeva con quale gusto se l'era divorato. Chris ne fu conquistato e ne prese un altro.

Tom ne fu felice e disse al pasticciere: - quanto viene un dolcetto? Vi pago quello che il mio amico ha appena preso -

- è offerto anche questo - rispose l'altro generoso. - io sono Michael Wayland -

- siete generoso, signor wayland - disse Tom sorridendo.

- prendete anche voi. Non sono avvelenati - disse Michael porgendogli un dolcetto.

- non lo abbiamo mai pensato - disse Tom prendendolo.

In quel momento Chris andò dietro al bancone e iniziò a divorare tutto. Un altro uomo fece il suo ingresso.

- ma che state facendo? - chiese l'uomo dagli occhi blu e i capelli neri.

Tutti si girarono e videro Chris mentre mangiava tutto.

: - Christopher - lo richiamò Tom e poi guardò Michael. - mi scusi, lui non è abituato -

- non deve preoccuparsi. Può mangiare quello che vuole. Ho tanti prodotti nel forno e nel laboratorio - disse Michael rassicurandolo.

- è una soddisfazione per me vedere i miei prodotti mangiati cosi di gusto -

- lei è veramente unico. Mi permette allora di pagare tutto quello che lui ha mangiato - disse Tom.

- no no - disse Michael. - è tutto offerto al mio cliente preferito. Adoro vederlo mangiare -

Robert era sconvolto per la voracità di Chris.

- così andrai in bancarotta prima ancora di iniziare - disse lui a Michael.

- esagerato come sempre, baby - disse Michael.

- la stai prendendo alla leggera - disse Robert

- ho già gestito una pasticceria. Rilassati - disse Michael andando dietro il bancone. - cosa volete assaggiare?-

: Tom vide l'insegna messa a terra con la scritta ' Dolci e delizie Waywood '.

- é un bellissimo nome. Chi l'ha fatta? - chiese tom vedendo il perfetto lavoro.

- io - rispose Michael. - nel tempo libero mi piace lavorare con il ferro

- avete talento. Al re farebbe comodo un buon fabbro per le spade - disse Tom all'improvviso.

- non sono così bravo. Faccio solo insegne - disse Michael. - sono un umile pasticciere -

- non lo state a sentire. Ha talento. Sa fare anche altro - disse Robert a Tom.

- non è vero - disse Michael mettendo un vassoio di dolci davanti Tom, Matt e Louis. - prendete -

Matt era più indirizzato a quelli con il cioccolato.

Michael vide che se lo gustava a pieno e gli venne un'idea.

- vi piace il cioccolato - disse lui a Matt.

- si da morire - disse Matt. - Questo é una vera goduria -

- ho una novità da farvi assaggiare - disse Michael con un sorriso.

- dammi pure del tu - disse Matt a Michael.

- concordo - disse Tom.

- anch'io - disse Louis.

- allora chiamatemi Michael - disse lui.

Sì presentarono e legarono subito i quattro. Robert se ne stava in disparte e controllava Chris che si era fermato a guardare la cioccolata.

-Tom amore Matt amico cacao- disse Chris conoscendolo.

Tom senti che lo chiamava amore per la prima volta. Tutti guardavano Chris mentre prendeva la mano di Tom e lo portava vicino alla cioccolata. Era bellissimo per lui sentire l'amore spontaneo di Chris ma doveva dirgli che non poteva chiamarlo amore in pubblico per il momento.

- cacao - disse Chris. - profumo buono. Perché è liquido? -

Michael capiva la sua lingua infatti si fece avanti visto che nessuno capiva a Chris.

- perché è stato trasformato - rispose Michael. - ora ti mostro la sua lavorazione -

Tom vide Michael portare Chris nel laboratorio. Era contento che qualcun0'altro lo capisse e si facesse nuovi amici.

- Tom, dovresti parlare con Christopher - disse Matt.

- lo so, appena torneremo lo farò - disse Tom. - Ora è così felice -

- si, molto - disse Matt. - Michael é bravo con lui -

- è quello che speravo per lui - disse Tom sorridendo.

Chris tornò con una tazza in mano e la bocca sporca.

- panna e cioccolata - disse lui. - amore Tom -

Tom si ritrovò quella tazza di cioccolata liquida con una montagna di panna. Chris si avvicinò e lo baciò. Tom ricambiò e sentì tanti sapori, quello di Chris unito a quello della panna e cioccolata. Robert chiuse le tende della pasticceria. Intanto non lontano dalla reggia di versailles, c'erano due gemelli e un ragazzino.

- non dovremo essere qui - disse un ragazzo dai capelli neri e occhi blu a cavallo

- non devi preoccuparti, Alec. Diamo solo un'occhiata - disse una ragazza lunghi capelli e occhi neri, scendendo da cavallo.

- io voglio vedere le creature della foresta - disse un ragazzino dagli capelli neri e portava gli occhiali.

- Izzy, Max, torniamo indietro - disse Alec serio.

- sei un guastafeste - disse Izzy. - sai dovresti sfogarti. Trovati qualcuno per fare... -

- Isabelle!!!! - esclamò Alec riprendendolo.

Era una solita discussione tra i due gemelli lightwood. Si voltarono un attimo verso il fratellino e non lo trovarono.

- Max - dissero i gemelli subito. - dove sei? -

Alec e Izzy entrarono nella foresta e sentirono un urlo. Era la voce di Max. Corsero preoccupati e trovarono Max seduto a terra. Davanti a lui c'era del sangue. Subito pensarono che fosse il suo.

- dove ti sei fatto male? - chiese Alec.

- stai bene? - chiese Izzy.

- non è il... mio - rispose Max con lo sguardo scioccato.

Alec e Izzy guardarono davanti a loro e c'erano degli animali uccisi con strani simboli sopra.

- per angelo, che è successo? - chiese Izzy sconvolta.

- Max, non guardare più - disse Alec mettendosi davanti.

- perché hanno fatto questo? - chiese Max sconvolto. - poveri animali -

- non lo so ma lo scoprirò - rispose Izzy promettendo. - ora andiamo -

- ma dobbiamo seppellirli - disse Max triste.

- non possiamo ancora. Jason deve vederli - disse Alec.

- poverini. Chi ha fatto una cosa così orribile? Non se lo meritavano - disse Max sensibile.

Izzy si appuntò mentalmente quei simboli. Non fu facile portare Max via di là e appena arrivarono in pasticceria, Michael e Robert si accorsero degli sguardi sconvolti dei tre.

- che cosa è successo? E dove siete andati? - chiese Robert vedendo Max sporco di terra e sangue. - ti sei ferito? -

- non è il mio sangue - rispose Max triste. - é degli animali morti nella foresta -

- foresta? Perché eravate lì? Non vi avevo dato il permesso - disse Robert duramente.

- baby, calmo - disse Michael vedendo Max troppo sconvolto.

- calmarmi???? Questi tre sono stati degli sconsiderati. Sono andati da soli nella foresta e si sa che li può accadere di tutto. Non è sicura - disse Robert fuori di sé.

- Amore mio, così non fai altro che spaventare Max - disse Michael.

Max scappò via piangendo.

- Bravo papà come sempre sei riuscito a fare piangere mio fratello - disse Alec correndo dietro a Max.

Tom vide negli occhi di Robert l'impotenza e tristezza che lui sentiva di avere nei confronti di Chris, la non capacità di aiutarlo.

- cos'è successo precisamente? - chiese Louis alla ragazza.

- abbiamo trovato tanti animali uccisi- spiegò Izzy. - con strani simboli incisi nella loro pelle e c'era molto sangue intorno -

Lei si fece dare un foglio e li disegnò. Michael e Tom rimasero a bocca aperta. Erano i simboli della lingua di Chris.

Com'era possibile?

Chris si avvicinò allo sguardo dei due e guardò il foglio. Riconobbe la sua lingua.

- uccideremo tutti - disse Chris leggendo ai due.

Tom e Michael erano sconvolti.

- io non fatto e neanche mia gente - disse lui difendendosi.

Tom non capiva cosa stesse dicendo e guardò Michael.

- puoi dirlo di nuovo?- chiese Michael nell'altro lingua.

- io non fatto nulla. Non vogliamo uccidere nessuno - disse Chris allontanandosi. - non fatto nulla -

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