Chào các bạn! Vì nhiều lý do từ nay Truyen2U chính thức đổi tên là Truyen247.Pro. Mong các bạn tiếp tục ủng hộ truy cập tên miền mới này nhé! Mãi yêu... ♥

capitolo 71

Ciao a tutti,

Scusate se ci ho messo tanto ad aggiornare ma ho avuto vari impegni che mi hanno impedito di pubblicare ma eccoci ritornate con un nuovo capitolo molto succoso e molto rosso. Grazie a tutti per le vostre recensioni, stelline, letture e nuovi lettori. Ogni giorno cresciamo e la soddisfazione è tanta. Grazie veramente.
Ho modificato il capitolo, mi scuso per gli errori precedenti.

Ora vi lasciamo a questa nuova parte.

Godetevela!!!

Dopo entrarono nella villa e trascorsero altri momenti bellissimi. Altri giorni furono pieni di pace, rilassanti, dolci e molto erotici. Rilassati totalmente decisero di far ritorno a casa. Si fermarono alla villa da Tom e Chris.

- buongiorno, amici - disse Tom accogliendoli. - Chris sta arrivando -

Matt e Mark abbracciarono Tom, dandogli il buongiorno.

- come va con le ragazze? - chiese Matt curioso.

- ho chiamato Javier per un supporto psicologico - rispose Tom. - Bella, Lola, Kaylee e Hanna Luce hanno parlato con lui mentre Luna no. Sì é chiusa in camera e non é voluta uscire in questi giorni. Kaylee le porta da mangiare ma è sulla difensiva. Non lascia entrare nessuno a parte Danny -

- vuoi che parli io? - chiese Matt.

- tu sei bravo con le persone, magari con te parla - rispose Tom.

- salgo da lei - disse Matt.

- ti faccio strada - disse Tom mettendogli una mano sulla spalla.

Tom e Matt stavano salendo sopra.

- la vedo dura - disse Chris sincero. - Luna ha un caratterino -

- magari è solo una maschera. Spesso cerchiamo di nascondere il nostro vero io per paura di non piacere - disse Mark.

- non l'avevo mai vista in questo modo - disse Chris sorpreso.

- anche a me capitava di reprimere il mio carattere - disse Mark.- e lo faccio tutt'ora a volte -

- Mark, non ne hai bisogno. Ne hai parlato con Matt? - chiese Chris.

- no non posso - rispose Mark.

- non puoi? Come sarebbe a dire? - Chiese Matt avendo dimenticato una cosa. - cosa significa ? -

- Matt, io... -

- Matt cosa? Fingi con me? - chiese Matt arrabbiato. - non posso crederci -

- Reprimo a volte delle parti di me per paura. È diverso da fingere. Non ho mai finto sugli orgasmi o quello che provo per te o su chi siamo insieme. Amo quanto sia uniti...-

- non abbastanza da dirmi tutto. E poi paura di cosa? Non capisco - disse Matt perplesso.

- Se vedessi tutto, mi lasceresti - rispose Mark aprendosi. - è tutto così bello e io ho rovinato tutto più di una volta -

- Mark, pensavo che era tutto apposto - disse Matt.

- io ti amo... E non voglio perderti - disse mark. - non ho mai avuto una cosa cosi bella nella mia vita -

- quali sarebbero queste parti? perché io ho visto molto di te - disse Matt confuso. - sono sicuro che sono vere -

- hai visto molte parti di me vere. Hai ragione - disse Mark. - ma ho la tendenza a... -

- a cosa? - chiese Matt desideroso di sapere.

- a ingigandire le cose, sono un maniaco del controllo e... Vado in confusione quando le cose prendono una direzione improvvisa, sono ansioso e paranoico...

- ma Mark, non mi sembra che tu sia diverso dal solito - disse Matt. - sei ansioso. Lo sei stato da quando ti conosco. Vai in confusione. È successo anche. Ingigandisci le cose come la gelosia. Paranoico, l'ho visto già. Medotico be sei uno scienziato... È anche normale.. E tendi a voler il controllo ma ti lasci anche andare come nella piscina o al cottage... Nella nostra vita insieme... Io so tutto di te... Non mi dici nulla di nuovo e ti amo. Non ti vorrei diverso. Tutto questo ti rende unico e la persona della mia vita-

Mark si commosse a quel discorso.

- tu sei unico, Matt. Mi accetti incondizionatamente - disse lui con le lacrime agli occhi.

- si, amo ogni cosa di te anche la più complessa - disse Matt.

- oh Matt - disse Mark mettendogli le braccia al collo.

Lo baciò appassionatamente e Chris sorrise. Se ne andò per dargli intimità. Matt sentì le mani palpeggiare il suo sedere.

- orsacchiotto, sei così audace - disse Matt malizioso.

- il mio io spontaneo vuole sorprenderti - disse Mark portandolo più a sé.

- amo questo tuo io - disse Matt baciandolo sul collo. - dovresti farlo emergere più spesso -

- lo farò - disse Mark sorridendo. - andiamo -

- dove? - chiese Matt confuso.

- angelo, lo sai - disse Mark baciandolo a sua volta.

Matt si fece portare da lui e si ritrovò nel laboratorio.

Cosa ci facevano lì?

che ci facciamo qui? - chiese Matt guardando attentamente Mark.

- per un progetto - rispose Mark avvicinandosi.

Avrebbe dovuto immaginarselo.

- un progetto di anatomia -

Mark prese Matt e lo mise sulla scrivania.

- ahhh quel progetto. Voglio partecipare -

- tu sei il protagonista principale di questo progetto - disse Mark mettendo le mani sulla camicia di Matt. - questi vestiti ora li togliamo -

- fai quello che vuoi - disse Matt malizioso. - sono pronto a dare il mio contributo per la scienza -

- darai un gran contributo - disse Mark levandogli i vestiti.

Matt afferrò il suo viso e lo baciò. Poi Mark si allontanó per spogliarsi, mise solo camice e tornó a baciarlo, avvinghiandosi a Matt sulla scrivania. Non aveva mai fatto una cosa del genere, nel suo laboratorio. Non si era mai distratto quando era lì dentro invece adesso stava per fare l'amore con Matt. Il laboratorio era come un tempio sacro per lui. Non era mai sazio di quella bocca. Scese giù per il collo, lo baciava e si soffermò sul pomo d'adamo. Glielo leccò e succhiò avidamente. Matt aveva portato la testa all'indietro e gemeva a quella bocca a ventosa sulla sua pelle che succhiava. Mark gli fece un bel segno, sorrise e risalì per baciarlo sulle labbra. Matt gemette a quel bacio, Mark lo stava eccitato tantissimo e voleva che quel momento non finisse mai. Mark senti contro di sé il pene duro di Matt così capì che era pronto. Decise di scendere per prepararlo, pensò di masturbarsi. Matt non resistete e lo fece anche lui. Mark prese una provetta per prendere le gocce che scendeva dal proprio pene e quello di Matt. Aveva deciso di giocare per prepararlo. Sapeva bene che Matt piaceva quando era concentrato con provette e esperimenti cosi usò la provetta per far un po di scena. Agitò la provetta con fare concentrato, cosa che eccitò Matt. I loro semi si mischiarono e Mark li mise in due dita per prepararlo. Iniziò a penetrarlo con un dito e poi con l'altro e pian piano lo preparò. Matt non voleva più aspettare. Si vedeva da come andava incontro alle sue dita. Mark le tolse e le sostituì con il suo pene. La scrivania iniziò a tremare dalle spinte di Mark e il corpo di Matt si muoveva a ritmo. Mark si abbassò per baciarlo, Matt portò le braccia al suo collo. Mark continuò le spinte, Matt gemette e diede un morsetto all'orecchio. Sapeva quando lo faceva eccitare quel gesto. Senti infatti Mark più duro. Le sue spinte si fecero più forti. Matt gemeva senza più controllo. Mark non si fermava più, era senza controllo anche lui. Chris era da quelle parti e senti i gemiti. Mise l'orecchio alla porta e ascoltò meglio.

- ti ho trovato - disse Tom. - che fai? -

- matt e mark fanno sesso - rispose Chris eccitato.

- questo lo sento - disse Tom. - ma tu non dovresti origliare. Su andiamo -

- ma io volevo sentire - disse lui come un bambino.

Tom lo trascinò giù con tanta pazienza. I due impedirono alle ragazze e a Danny di andare di sotto.

Mark e Matt igrari di tutto, continuavano e non si fermavano mai. Caddero fogli anche per terra e anche oggetti non fragili. Tutto si muoveva con loro.

- angelo mio -

- orsacchiotto -

Chiamarono all'altro mentre arrivarono al culmine del piacere e vennero insieme. I due erano sulla scrivania a riprendere fiato, felici e poi si pulirono.

- questo progetto dovremo farlo più spesso qui - disse Matt mettendo la testa sul petto di Mark. - è stato grandioso. Questo gioco di ruolo mi piace tanto -

- quando vuoi, sono a tua disposizione - disse Mark accarezzandogli i capelli.

- orsacchiotto, sei fantastico - disse Matt baciandolo. - sei il migliore -

Mark arrossi e portò più a sé a Matt. Lo baciò e i due ricominciarono di nuovo. Quando risalirono, si accorsero che Chris li guardava con interesse.

- che c'è? - chiese Mark.

- nulla - rispose Chris all'inizio.

- io vado da Luna. Spero di riuscire a farmi aprire - disse Matt.

Matt salì sopra e Chris si avvicinò a Mark.

- tu e Matt siete proprio scatenati - disse Chris non resistendo.

Mark divenne tutto rosso.

- siete veramente eccitanti. Pensa che mi sono toccato, pensando ai vostri gemiti -

- Chris!!! - esclamò Mark imbarazzato.

- non imbarazzarti. Siete fantastici - disse Chris. - peccato che non vi ho visti -

- Chris, possiamo parlare di altro - disse Mark.

- ma a me piace tanto il discorso - disse Chris.

- chiamo Tom - disse Mark.

- non lo chiamare - disse Chris. - mi rimproverà come un bambino -

- non gli dirò nulla - disse Mark rassicurandolo.

- dimmi cosa? - chiese Tom arrivando.

- ma nulla - rispose Mark. - non parlavamo di te -

- Chris, tesoro, perché non fai un po di te? - chiese Tom tranquillo. - e chiami le ragazze e Danny. Io ho preso già i dolci -

- certo, piccolo - rispose Chris lasciandoli soli.

Tom portò Mark in giardino dove c'erano già tanti dolci.

- Chris ti stava importunando con domande vero? - chiese Tom sicuro e conoscendo Chris.

- non mi stava facendo domande - rispose Mark. - mi stava solo parlando di alcune cose -

- cose? Di che tipo? - chiese Tom sospettoso

-Mi stava chiedendo alcune curiosità sui miei esperimenti - rispose Mark.

- e perché io non dovrei saperlo? - chiese Tom.

- Perché voleva farti una sorpresa. Informandosi sulle cose scientifiche - rispose Mark sorprendendolo. - Per imparare cose nuove come fai tu -

- ohhh è veramente bellissimo. Non me lo aspettavo. Farò finta di non saperlo - disse Tom sorridendo. - il mio Chris mi sorprende sempre -

Ora doveva avvisare Chris e fargli una bella lezione. Tom era così entusiasta. Le ragazze e Danny arrivarono da loro, impazienti dei dolcetti.

- dobbiamo aspettare Matt - disse Tom. - e dov'è Chris? -

- aveva qualcosa da fare - rispose Lola.

Tom pensò alla sorpresa. Intanto Matt era fuori dalla porta di Luna ma lei non parlava.

- non devi aprirmi o parlare se non vuoi - disse lui delicato.

Luna si avvicinò alla porta ma non aprì.

- puoi anche solo ascoltami. Io non so cosa si prova a vivere la tua vita. Non sono qui per dirti posso capirti o altre cose del genere però il consiglio che mi sento di darti è di non chiuderti in te stessa è la cosa peggiore che tu possa fare credimi. Se vuoi parlare anche con me io sono qui prenditi tutto il tempo che ti serve, mi siedo qui fuori -

Luna sentì Matt sedersi e le sue parole la colpirono tanto. Lui era diverso. Matt senti la chiave girarsi e capì che Luna gli stava dando il permesso di entrare. Si alzò e apri la porta. Lei era sul letto in camicia da notte e a terra c'erano delle cose.

- ho avuto un crollo e ho buttato tutto a terra - spiegò Luna.

- è comprensibile - disse Matt delicato. - anch'io ho avuto molti crolli alla tua età. Mi ritrovato a gridare tutta la mia sofferenza quando ero da solo -

- pensi che aiuterà anche a me? - chiese Luna.

- è liberatorio. Ti sentirai meglio - rispose Matt aprendo la finestra.

- grida più forte che puoi. Sfogati -

Luna seguì il suo consiglio e urlò. Tom e Chris la sentirono e si preoccuparono. Lasciarono le ragazze e Danny con Louis mentre loro salirono sopra. Matt li vide mentre stavano per entrate ma li fece segno di fermarsi. I due restarono fuori e osservarono Matt come interagiva e faceva sfogare Luna. Alla fine lei si strinse a lui e lo ringraziò.

-non devi ringraziarmi, Luna. Se hai bisogno, io ci sono sempre - disse Matt accarezzandole i capelli.

Tom e Chris sorrisero a quella dolce scena. Matt era riuscito nell'intento di parlare con Luna. Tom sapeva che lui poteva fare qualunque cosa. Tom e Chris scesero in giardino. Matt li raggiunse insieme a Luna. Kaylee e Danny andarono subito da lei. Si misero nel tavolino Quando rimasero solo gli adulti, Matt e Mark deciso di parlare.

- Sapete vi dobbiamo raccontare una cosa. siamo stati in un labirinto. È stato qualcosa di mistico. Abbiamo fatto lo stesso sogno e parlava di due angeli, Yeyazel e Mihael - disse Matt. - del loro amore proibito e di quello che hanno dovuto patire per stare insieme -

- la conosciamo bene la storia - disse Tom. - abbiamo avuto anche noi una visione in un sogno -

- davvero? - chiese Mark stupito.

- si, ci sono apparsi Yeyazel e Mihael in tutto il loro splendore e ci hanno narrato la loro storia - rispose Tom.

- in loro onore io e Tom abbiamo scolpito le loro statue - aggiunse Chris orgoglioso.

- l'avete messe voi nella torretta? - chiesero i due increduli.

- si, a un passo da dove tutto è iniziato - rispose Tom sorridendo.

- è straordinario - disse Matt. - siamo sempre legati in qualche modo -

- tutto ci unisce - disse Tom prendendolo per mano.

- nessuno dividerà a noi quattro - disse Chris.

- saremo amici in qualsiasi dimensione o universo - disse Mark.

I quattro si presero per mano e formarono un cerchio proprio come era accaduto nel presente.

I quattro si guardarono dopo quella scena. La previsione di Mark del passato era giusta. Loro erano sempre amici.

- wow! - esclamò Mark.

- è tutto così incredibile - disse Tom.

- questa nostra vita passata insieme... La nostra amicizia... Ragazzi, mi sento molto fortunato - disse Chris.

Matt era in silenzio e pensava a suo padre. Non riusciva a smettere di pensare a quelle conversazioni.

Suo padre era gay anche qui???

- Matt, tutto bene? - chiese Mark preoccupato.

- scusatemi, sto bene - rispose Matt. - anche io sono contento della nostra amicizia -

Tom lo sentiva turbato.

- io ho bisogno un attimo di una boccata d'aria. Continuiamo dopo con tutto questo -

Matt ruppe il cerchio e si alzò. Tutti e tre lo guardavano mentre usci da lì.

Andò nel giardino, si avvicinò alla statua e guardava il panorama.

Matt non poteva ancora crederci a quello che aveva scoperto. Suo padre si era comportato così in quel passato perché era gay. Spiegava molte cose ma il suo bisnonno era una persona adorabile. Non capiva. Era confuso da quel dettaglio. Poi la sua mente andò a Mark. Vedere la loro storia era stato bellissimo e molto eccitante ma temeva che i dubbi del mark del passato li avesse anche nel presente. Desiderava baciare Mark e fare con lui ardentemente l'amore. Senti dei passi e si voltò.

- è un panorama fantastico - disse Mark avvicinandosi. - questa villa ti avvolge con la sua storia


- sai la sua storia? - chiese Matt curioso.

- no ma è come se parlasse da sola con le statue, i dipinti e ogni stanza - rispose mark con tono profondo.

- potremo scoprirla insieme - disse Matt con interesse.

- mi piace come idea. Ha molto da raccontare questa villa - disse Mark. - ma dimmi di te. Come stai? -

- meglio soprattutto ora che ci sei tu - disse Matt avvicinandosi molto.

- ci sono sempre, Matt, per qualunque cosa - disse Mark. - di cosa hai bisogno? -

' di te ' pensò Matt. ' ti voglio '

Ma non voleva affrettare le cose.

- questo mi basta - rispose Matt.

- sei sicuro? - chiese Mark guardandolo attentamente. - posso aiutarti in qualsiasi modo -

- qualsiasi modo? - chiese Matt intensamente.

- si - rispose Mark sorridendo. - ti va una passeggiata? -

- si - rispose Matt prendendolo sotto braccio.

Mark guardò Matt e sentì intimità in quel gesto. Nel giardino c'erano anche delle colonne bianche, sembrava portarli indietro nel tempo.

Matt e Mark passeggiarono in quella villa neo-neoclassica che mischiava elementi moderni e classici. Si innamorarono di quella villa. Aveva un qualcosa di speciale e misterioso. Da lontano videro un tempietto.

Stavano per scendere quando furono chiamati.


Era Chris.

- Matt, Mark, avete delle chiamate - disse lui avvisandoli.

Presero i cellulari e si allontanarono da lì.

- i gemelli volevano sentire la tua voce, hanno avuto un incubo mentre Kit dorme alla grande - disse Simon.

- hai fatto bene a chiamarmi. Passameli - disse Matt.

Matt cantò una canzone ai due e subito la paura sparì.

Invece Mark parlava con Odette.

- papi, mi porti qualcosa? Anche della sabbia in bottiglia o una conchiglia - disse lei dolce.

- ti porterò un regalino speciale - disse Mark. - ti voglio bene, mia piccola leonessa -

- anch'io, papi, tantissimo - disse lei mandandogli i bacini.

Mark sentì un piccolo strillo.

- ridammelo, Keen. Stavo parlando ancora con papi. Non aveva finito -

- keen, non fare il prepotente con tua sorella. Ridaglielo - disse Mark serio.

- se non vuoi che succedendo queste cose, forse dovresti essere qui - disse Keen.

- Keen, sono qui per una cosa importante - disse Mark.

- certo, è più importante di me o delle mie sorelle o della mamma - disse Keen

- non dire così. Sei ingiusto - disse Mark risentito.

- keen, smettila. Papà non si merita questo - disse Bella.

Sunrise sentì quelle parole e prese il cellulare.

- keen, non devi parlare a tuo padre così - disse lei. - scusalo, Mark. È irritabile da quando te ne sei andato ma non è colpa tua -

- invece è mia. Mi dispiace di creare problemi - disse Mark.

- non crei nessun problema. Keen è un ragazzino e come tutti reagisce male a certi cambiamenti. Non cambiare idea - disse lei mettendosi nel bagno. - tu sei innamorato di Matt quindi coraggio -

- grazie, Sun. Sei dolce - disse Mark. - mi stai incoraggiando nonostante la situazione -

Mark era fortunato. La sua ex moglie era incredibile. Lui la ringraziò e poi chiuse la chiamata. Si avvicinò a Matt che aveva appena finito.

- vogliamo andare verso il tempietto - propose mark con emozione.

- mi sembra una bella idea - disse Matt sorridendo.Chris li guardava da lontano e sorrideva ebete.

' tra quei due accadrà qualcosa presto. Meglio seguirli ' pensò Chris.

Ma venne fermato da Tom.

- entriamo in casa. Lasciamoli soli - disse lui prendendolo per mano.

Lui lo portò dentro mentre Mark e Matt scendevano i gradini che lo portava al tempietto. Il cielo si tinse pian piano di rosso e Matt e Mark guardavano il tramonto emozionati.

- è bellissimo visto da qui - disse Mark appoggiando una mano alla colonna.

- è una meraviglia - disse Matt a quel panorama.

Poi si girò verso Mark.

- sto ammirando una seconda -

- di cosa? - chiese Mark confuso.

- di meraviglia - rispose Matt con voce calda, avvicinandosi a lui.

' ha detto meraviglia. Mi ha paragonato a un tramonto. È così fantastico e dolce. Mark coraggio. Puoi farcela ' pensò Mark con grande emozione.

Lui afferrò il suo viso con le mani e lo portò a sé per baciarlo. Stava sfiorando le labbra di Matt. Erano così morbide e invitanti. Matt era spiazzato, non si aspettava di certo che Mark lo baciasse e anche all'improvviso ma era il momento atteso da tempo. Aveva il cuore a mille, dischiuse le labbra e accolse la lingua dell'altro. Le loro lingue si sfiorarono e si stuzzicarono. Mark era appoggiata alla colonna e con le mani andò alla schiena dell'altro. Erano petto contro petto e bocca a bocca. Stavano toccando il cielo con quel bacio. Da dolce si fece più appassionato. Sembrava così avidi di baci. Si fermarono solo per riprendere un po' di fiato e poi tuffarsi di nuovo nella bocca dell'altro. Erano veramente felici. Quando aprirono gli occhi, Mark faticava a crederci. Quelle labbra erano le stesse di tanti anni fa. Era lui. Aveva dato il suo primo bacio a un uomo proprio a Matt. Era destino.

- desideravo questo bacio da sempre - disse Matt appoggiando le mani al petto. - da dopo quel giorno in spogliatoio -

- eri tu. È veramente incredibile - disse Mark incredulo. - quella labbra e il desiderio per te sono sempre stati presenti nel mio cuore e nella mia mente -

- ho sentito lo stesso anch'io. Ti ho aspettato da tanto. Anche se ho avuto altre storie, tu eri sempre presente qui - disse Matt toccandosi il cuore.

Mark lo baciò ancora a quelle parole. In quel bacio mise tutte le sue emozioni e Matt sentiva l'amore in ogni movimento. Era un momento infinito di caldi baci, cuori palpitanti e dolci carezze. Era un momento perfetto. Durante i baci, Matt non resistete e si strusciò un po' su di lui. Faceva capire a Mark li desiderio di Matt per lui. Mark gemette. Sentì qualcosa di duro premere contro di lui. Matt era duro per lui!!!! Aprì gli occhi e lo guardò. C'era desiderio e voglia nei suoi occhi. Mark decise di osare, anche se non aveva molta esperienza. Portò le mani alla lampo di Matt.

- io... -

Matt sentì la sua voce incerta e disse:

- fai quello che vuoi. Non preoccuparti. Prenditi i tuoi tempi e segui il tuo istinto -

Matt bruciava di passione per lui ma pensò che forse starebbero stati meglio dentro che nel giardino.

- Vuoi che andiamo in camera? -

- si, mi sentirei più a mio agio - rispose Mark. - qui è stupendo ma può vederci qualcuno -

- andiamo in camera mio sexy orsacchiotto - disse matt baciandolo.

Matt lo prese per mano e salirono i gradini per tornare all'interno della villa. Si baciarono nel tragitto e salirono la scala senza mai staccarsi. Esistevano solo loro due. Chris aprì la porta della camera e li vide mentre si baciavano. Erano bellissimi. Non lo notarono neanche. Erano persi nel loro mondo. Quando entrarono nella stanza, si staccarono un attimo e notarono che c'era qualcosa di diverso. Vasi di fiori appena colti e qualche candela.

Com'è ci erano finiti là?

Mark e Matt non lo sapevano ma durante la loro passeggiata, Tom e Chris avevano colto i fiori in giardino e avevano trovato delle candele nella villa. Avevano pensato di metterli in camera loro.  Mark andò verso il balcone e tirò la tenda per impedire che qualcuno li vedesse e perché si vergognava. Matt andò verso la tenda e la apri insieme alla finestra.

Guardò mark e disse: - Ti voglio vedere con i raggi della luna e luce delle stelle -

Alla fine di quelle parole, lui baciò a mark con gran passione e prese a spogliarlo verso il letto. Mark allungò la mano verso la lampada e la spense. Matt la riaccese. Desiderava vederlo e soprattutto fargli capire che non c'era nulla da nascondere e vergognarsi. Lo baciò e continuò a spogliarlo. Non voleva che vedeva il suo petto peloso e il corpo enorme. Matt prese a dargli baci sul petto e a finire giù. Mark non poteva crederci. Matt baciava ogni suo lato e lo guardava con desiderio. Matt guardò Mark nudo.

- sei uno spettacolo meraviglioso - disse Matt accarezzandoli il petto. - adoro il tuo peloso e sexy petto. Non immagini nemmeno quanto e il tuo odore è così forte e inebriante che mi sta facendo andare fuori di testa -

Mise la testa in mezzo al collo di Mark per sentire di più il suo odore. Si strisciò su di lui e gli afferrò il pene. Lo massaggiò prima con dolcezza e dopo più energicamente. Mark gemeva tantissimo. Lui non si era mai sentito sexy ma Matt con quelle parole e gesti glielo faceva credere.

- Hai un pene così bello e perfetto per me -

Era senza parole. Tutti quegli elogi, le carezze e il desiderio di Matt lo commuovevano tanto. Pensava che solo nella sua vita passata, avrebbe avuto la fortuna di stare con Matt invece anche in quel presente aveva il privilegio di essere legato a lui. Per lui era un grande onore tutto questo. Sentì che poteva fare tutto al suo fianco. Certo era inesperto in certe cose. Era la sua prima volta con un uomo e non era uno qualunque. Era Lui. Quella mano lo fece rabbrividire dal piacere. Matt sapeva dove mettere le mani e le labbra. Invece lui non sapeva se doveva essere dolce o forte.

Era in panico. Matt lo senti e lo baciò dolcemente accompagnato dal movimento di mano. Grazie ai suoi baci e carezze si calmò. Mark non voleva farsi bloccare dalla paura o dal panico. Voleva che tutto fosse perfetto.

- sei troppo vestito - disse Mark con coraggio.

- vuoi spogliarmi tu? - chiese Matt con uno sguardo intenso.

Mark si fece coraggio e portò le mani alla sua maglietta.

- si, mi piacerebbe molto - disse lui con emozione.

Aveva le mani tremanti, alzò piano la stoffa e guardò la sua pelle. Si sentì così goffo mentre gliela sfilava. Le sue mani andavano a sfiorare la sua pelle bellissima. Matt aveva desiderato da tempo quelle mani su di sé. Erano calde e lo faceva fremere. Mark fece stendere Matt e ammirò il suo corpo. Si abbassò a baciargli il petto. Matt sentiva le labbra di Mark su di lui e non si perdeva un sol movimento. Voleva imprimersi bene la loro prima volta.

" non venire subito, Matt. Resisti ' pensò lui super eccitato.

Mark staccò la bocca dalla pelle appena senti qualcosa contro la pancia. Era il pene di Matt.

- posso toglierti i jeans? - chiese Mark.

- si e non devi chiedermi il permesso. Puoi farmi quello che vuoi. Sono tuo, orsacchiotto - rispose Matt con voce profonda.

Neanche nei suoi sogni aveva immaginato Matt dire quelle parole. Tutto era veramente perfetto: il momento e Matt. Mark aveva paura di rovinare tutto.

Portò le mani ai suoi jeans e li aprì tremante. Matt incavò la schiena e alzò un po il sedere per permettere all'altro di sfilargli i jeans. Mark glieli tolse goffamente, si sentiva come un adolescente alle prese con la prima volta. Stava per perdere la verginità per la seconda volta con Matt, l'uomo che amava. Era felice e spaventato. Guardava in mezzo alle gambe di Matt. Non poteva crederci che era così grande e lo aveva eccitato lui. Matt si leccò le labbra. Non vedeva l'ora che Mark gli dava un assaggio. Mark portò la mano sullo slip. Sentì il suo pene muoversi contro di lui. Era incredibile. Abbassò la stoffa e rimase incantato.

- è così grande per me? - chiese Mark incredulo.

- si, ti desidero molto. Puoi toccarlo direttamente se vuoi - rispose Matt fremendo.

Mark avvicinò prima le dita alla punta e il suo pene si mosse. Era bellissimo da sentire al tatto, lo avvolse con la sua mano e Matt gemette. Aveva emesso un gemito solo per un piccolo tocco. Non se lo aspettava. Era solo sensibile. Continuò le carezze e Matt faceva versi mentre lo guardava. Era veramente così eccitato. Mark era felice, era in grado di dare piacere a Matt e più aumentava, più l'altro gemeva.

- non resis... -

Venne senza avvisare e il getto bagno la sua mano.

- scusami, scusami. Dovevo resistere di più scusami, Mark - disse Matt comprendosi il viso.

Mark che non aveva mai fatto nulla con un uomo e si senti onorato di aver fatto venire subito Matt.

Quello gli diede più fiducia in sé stesso.

- non devi scusarti, Matt - disse accarezzandogli il viso con la mano pulita. - è un onore per me -

- l'onore è mio invece - disse Matt. - sei qui e tra poco faremo l'amore. Il mio desiderio si è avverato. Sei qui veramente, sei reale-

- sono io che dovrei dirlo. Essere con te qui è un bellissimo sogno - disse Mark facendogli una carezza. - è anche il mio desiderio -

Matt lo baciò profondamente e Mark faceva attenzione a non sporcarlo con la mano ma accadde quando si strinse a lui e il suo palmo si posò sul braccio.

- scusami - disse Mark rosso. - pulisco subito -

- tranquillo - disse Matt accarezzandolo.

Mark pensò prima al fazzoletto ma poi decise di osare. Aveva il cuore a mille. Non aveva mai assaporato il seme di Matt. Aveva sentito solo il suo odore sulla mutande.

Matt guardò Mark chinarsi sul suo braccio e leccare via il suo seme. Gli ricordò il momento in Puglia quando aveva assaporato il seme di Mark. Adesso era il suo turno. Era colpito da quel gesto.

A Mark piaceva il sapore di matt cosi si pulì bene la mano e guardò il pene. Stava per chiedere a Matt se poteva ma si ricordò che poteva fare quello che voleva.

- sai di paradiso, Matt - disse Mark in modo spontaneo.

Era la prima volta che sentiva una frase simile.

Sapere di paradiso per il suo Mark lo commosse.

Mark lo sentì e lo baciò dolcemente.

- sei il mio paradiso, Matt - disse lui dopo il bacio.

- e tu il mio - disse Matt sentendosi come se stesse volando grazie a lui.

Erano in una nuvola di paradiso. Si avvinghiarono l'uno all'altro, si baciarono e gemevano dal piacere. Matt e Mark si guardarono e capirono. Era giunto il momento tanto atteso. Erano nervosi ma eccitati allo stesso tempo. Lo baciò e poi scese dal letto. Andò verso la valigia e Mark era un attimo confuso.

Cosa stava facendo?

- eccomi qui - disse Matt con tutto l'occorrente.

Mark arrossì. Era naturale.

Intanto si stava godendo la totale visione di Matt completamente nudo davanti a lui in tutto il suo splendore mentre preparava il tutto.

- è quelli a cosa servono? - chiese mark vedendo strani oggetti.

- Sono sex toys ma non servono adesso - rispose Matt mettendo di lato.

Lui prese il lubrificante e lo mise sulle dita così da prepararlo. Stava accedendo.

Sei ancora convinto vero Mark? Non hai cambiato idea? - chiese Matt titubante e insicuro.

Non aveva mai visto così Matt.

- non potrei mai cambiare idea. Sono sicurissimo - rispose Mark con dolcezza.

- Se ti faccio male fermami in qualsiasi momento mi raccomando - lo avvertì Matt premuroso. -

Anche se non dovessi sentirti per qualche motivo a tuo agio dimmelo -

- sei un angelo - disse Mark alle sue parole.

Matt lo baciò e poi lo preparò. Stava attento ai cambiamenti del suo viso o corpo. Mark era rilassato sotto i tocchi dell'altro. Matt era così delicato e lo faceva proprio star bene. Gemeva dall'introduzione di più dita. Mark era pronto. Voleva Matt dentro di sé. L'altro prese il preservativo ma Mark lo fermò.

- siamo sani entrambi. Voglio sentirti direttamente senza alcuna barriera - disse lui.

Matt sorrise.

- lo voglio anch'io - disse lui posandolo sul comodino. - ti desidero così tanto, orsacchiotto -

- anch'io, angelo - disse Mark baciandolo.

Si scambiarono sguardi ricchi di significato.

- sono pazzo di te - disse Matt baciando a sua volta.

[I loro corpi nudi, le mani che sfioravano l'altro e le bocche si cercavano insaziabili. Il pene di Matt si strusciava contro di lui.

- non posso più aspettare -

Matt condusse il suo pene verso il suo canale. La punta era entrata e Mark era così stretto.

- oddio - esclamò Mark a quell'intrusione.

- ti ho fatto male?esco? - chiese Matt preoccupato.

- no no. Sto bene. È solo che incredibile. La tua punta in me, mi fa impazzire - rispose Mark rassicurandolo.- puoi muoverti se vuoi. Non mi farai male -

Matt lo baciò e poi si spinse dentro di lui. Non poteva ancora crederci. Stava veramente accadendo. Lo sentiva così strettissimo da farlo impazzire. Prese a masturbare Mark mentre si spingeva in lui. Mark pianse nel sentirlo dentro di lui. Si sentiva completo e amato. Matt sentì i suoi sentimenti riversati dentro di lui e sorrise. Il suo cuore provava lo stesso. Insieme erano completi come due pezzi di un puzzle. Matt si stava contenendo. Non voleva dare delle spinte veloci. Voleva dare una prima volta da sogno a Mark.

- angelo, non devi reprimerti - disse Mark sentendolo.

- meriti una prima volta perfetta, non volevo andare di fretta - disse Matt.

- sei dolcissimo - disse Mark baciandolo.

All'inizio Matt gli diede spinte lente e dolci poi diventerò più passionali e forti. Mark gemette e andava incontro a Matt. Si aggrappò alle sue spalle. Le mani andarono intrecciarsi e non smetterono mai di guardarsi.

- sei cosi fottutamente stretto. Mi fai impazzire - disse Matt gemendo.

Mark non riusciva a parlare, era preso dal piacere e gemeva tantissimo. Era musica per le orecchie di Matt. Provocare tutto questo in Mark lo faceva emozionare e eccitare allo stesso tempo. Continuarono a muoversi alla perfezione insieme, vennero nello stesso momento e i loro cuori battevano ad un unisono. Gridarono i loro nomi all'apice del piacere, soprattutto Mark sentendo il getto di Matt colpirlo. Mark era stretto a Matt, felice e completo. Era uno dei giorno più bello della sua vita. Matt lo teneva a sé e pensava a quel momento, sorrideva felice. Finalmente Mark era tra le sue braccia nel letto dopo aver fatto l'amore

. Mark stava per dire qualcosa quando la sua pancia brontolò. Lui arrossi.

- scusami - disse lui imbarazzato.

- non scusarti. Anch'io ho fame dopo tutto questo movimento - disse Matt con un sorriso birichino.

- facciamoci una doccia e scendiamo a vedere cosa c'è da mangiare -

- mi piace questo programma - disse Mark dandogli un bacio sulla pelle.

Matt adorò quel gesto, lo vide alzarsi e lo portò a sé per baciarlo.

- ora puoi andare - disse matt dopo un lunghissimo e bellissimo bacio.

- tu non vieni in doccia? - chiese mark confuso.

- certo- rispose Matt distendendosi in modi sexy.

Se si metteva in quel modo, lo eccitava di nuovo anzi lo era di nuovo.

- ti aspetto di là - correndo via da lui.

Matt aveva visto che si era eccitato di nuovo e sorrise. Lo raggiunse dopo qualche secondo. Mark era nella doccia pieno di schiuma.

Matt entrò e lo baciò.

- il mio orsacchiotto pieno di schiuma - disse Matt accarezzandogli il petto.

- mi piace quando mi chiami in questo modo - disse Mark godendosi le sue carezze.

- Come stai?hai qualche dolore o fastidio? - chiese Matt premuroso.

- mai stato meglio. Tu sei stato così delicato e perfetto - rispose Mark. - sei l'uomo ideale -

- ma hai sentito anche la passione che ho messo vero? Cioè ti ho fatto godere? Dai tuoi gemiti ho sentito di si. Scusami fai finta che non ti abbia chiesto nulla. Non so perché ti sto chiedendo queste cose - disse Matt.

- Matt, tu puoi chiedermi tutto. Non devi scusarti. Ho sentito la tua passione tantissimo, la sento anche adesso e anche il modo in cui ti dedichi a me - rispose Mark con tutto l'amore possibile. - non devi dubitare mai di te stesso. Tu sei fantastico -

Matt lo abbracciò e sussurrò: - grazie -

Si baciarono e Mark insaponò per bene a Matt.

- non hai un po esagerato. Sembro una schiuma vivente - disse Matt.

- ops scusami, te la tolgo subito - disse Mark imbarazzato.

Con la mano iniziò a togliere la schiuma e andò a posarsi sul suo pene.

- ora capisco il tuo piano - disse matt con un sorrisetto.

- ma no. Io... -

- mark, calmati. Scherzo - disse matt ridendo.

- ohh sono disastro - disse Mark arrossendo.

- non lo sei - disse Matt baciandolo. - mi porti allegria. Poi se tu volessi toccarmi o fare altro non ti direi mai di no -

Lo baciò e la mano di mark ritornò li. Lo toccò, Matt chiuse gli occhi e gemeva. Mark si inginocchiò.

Non sapeva che stava facendo. Era lì in ginocchio con il pene di matt in mano. Decise di pulire un po il sedere di Matt, portò le mani dietro e lo toccò. Matt sentì le mani di Mark passare più volte sul suo sedere.

Lo stava massaggiando?

Era veramente bellissimo.

Intanto di sotto, Tom preparava qualcosa da mangiare o meglio ci provava. Chris gli baciava il collo e lo teneva stretto a lui.

- Chris, dovrei cucinare - disse Tom cercando di resistere.

- puoi farlo, io ti sto solo dando qualche bacio - disse Chris continuando.

- non ci riesco - disse Tom spegnendo il sugo.

- sei un vero birichino -

- oh tanto - disse Chris al suo orecchio.

- mi sa che qualcuno merita una punizione - disse Tom girandosi verso di lui.

- si, punizione - disse Chris con uno sguardo intenso.

Tom si avvicinò e lo spinse contro il frigo. Si avvighiò a lui e lo baciò. Di sopra, Matt gemeva al tocco di Mark e il suo corpo era libero dalla schiuma. Mark lo ammirava benissimo.

- Matt, io... -

- tu cosa? - chiese Matt guardandolo.

Mark si imbarazzava.

- che c'è, orsacchiotto? Puoi dirmi tutto -

- nulla - disse Mark continuando a massaggiarlo.

- Mark, ascolta, stai tranquillo quando ti sentirai pronto per prenderlo in bocca lo sentirai - disse Matt.

Matt era così compressivo. Era un angelo veramente. Si alzò e lo baciò. Non riusciva a smettere di farlo.

In cucina Tom stava punendo Chris contro il frigo.

- oh si piccolo ancora - disse Chris aggrappato a lui e sentendo le forti spinte.

Tom si era veramente scatenato, lo faceva gemere tantissimo e non si fermava mai. Il cellulare nei jeans squillò ma loro non lo ascoltavano. Erano troppo presi. Chiunque fosse, avrebbe richiamato.

- piccolo - disse Chris ritrovandosi piegato sul tavolo.

Tom non risparmiò. Lo prese ovunque anche sul pavimento. Stavano godendo tanto.

- Raggio di sole voglio che tu sappia che ho portato il mio collare in caso...- disse lui informandolo.

- hai anche le manette? - chiese Chris pregustandosi già il tutto.

- ovviamente. Non potevano mancare - rispose Tom baciandolo.

Di sopra la doccia bollente continuava tra baci e carezze. Mark pensava a quando il se stesso del passato lo aveva succhiato a Matt per la prima volta.

'se ci sono riuscito una volta, posso farcela adesso. Non sono un impedito ' pensò lui deciso.

Si riabbassò e prese il pene di Matt in mano come un cono. Ecco poteva leccarlo come con il gelato. Lui adorava leccare. Aprì la bocca e uscì la lingua fuori, si avvicinò alla punta e prese a leccare. Matt era stupito. Non si aspettava questo gesto. Mark sentì il pene diventare più grande. Mark si muoveva goffamente ma quella cosa lo faceva più eccitare. Il suo Mark cosi innocente. Molti avrebbero odiato quel lato per il fatto che volevano una persona esperta. Invece lui amava quel suo lato. Mark si fermò e guardò Matt. Cercava di capire se gli stava piacendo.

- oh orsacchiotto, non sai quanta eccitazione mi stai provocando - disse Matt intuendo i suoi pensieri.

Mark sorrise e riprese a leccare. Le mani di Matt andarono nei suoi capelli ma non lo spinse. Li accarezzava soltanto. Non avrebbe mai fatto una cosa del genere. Se mark si fosse sentito pronto, lo avrebbe preso in bocca altrimenti quelle leccate andavano benissimo. Voleva solo quello che Mark si sentiva di dargli. Mark risali e lo baciò. Matt senti il proprio sapore attraverso la lingua dell'altro.

- possiamo asciugarci se vuoi - disse Matt dopo il bacio.

- ma non sei venuto ancora - disse Mark arrossendo.

- non importa. Mi sono piaciuti questi momenti - disse Matt dolce.

Mark sapeva che Matt era sincero ma aveva paura di non potergli dare tutto.

- cosa c'è, orsacchiotto? - chiese Matt sentendo che qualcosa lo preoccupava.

- Matt, sei soddisfatto? - chiese Mark insicuro.

- oh Mark, non devi aver questi pensieri. Tu mi soddisfi meglio di tutti e non parlo solo al livello fisico ma di tutto - rispose Matt prendendogli il viso tra le mani.

- sei veramente perfetto - disse Mark commosso. - mi sento così fortunato -

- O Mark sono lontano dall'essere perfetto credimi - disse Matt.

- ma che dici? Tu non sbagli mai. Sai cosa fare e dire. Catturi le persone e come attore sei eccezionale - disse Mark elogiandolo.

- non è vero che non sbaglio mai. Anch'io faccio i miei errori. Non ne sono immune - disse Matt. - tu mi idealizzi troppo -

- a me non sembra però voglio conoscerti fino in fondo - disse Mark sorridendo.

Matt lo abbracciò.

- grazie, orsacchiotto - disse lui commosso. - non sai quanto sia importante per me -

Era per la storia della bellezza, pensò subito Mark.

Puglia...

Sebastian era inquieto dalla telefonata per Jeff. L'altro era così preoccupato. Non aveva ancora capito con chi avesse parlato ma aveva un brutto presentimento. Voleva parlare con il suo amico Evans ma era fuori con la famiglia e non voleva disturbarlo.

Era preoccupato per Jeff. Era stranamente silenzioso e non sapeva cosa fare.

- Tutto bene?- chiese Scarlett a Seba.

- non lo so. Jeff è strano e io ho paura. Temo che qualcosa lo porti via da me - rispose Seba aprendosi.

: - io lo vedo pazzo di te - disse Scarlett. - cosa te lo fa pensare? -

: - ha ricevuto una telefonata da qualcuno e da lì è diventato silenzioso e pensieroso -rispose Seba. - vorrei sapere chi è -

- forse ha bisogno di tempo - disse Scarlett. - sono sicura che sta aspettando il momento giusto per parlartene -

- grazie, Scarlett - disse Seba. - mi ha fatto bene parlare con te -

- quando vuoi, sono qui - disse Scarlett.

I due si abbracciarono. Seba decise di raggiungere Jeff che stava lavorando o almeno ci provava. Era distratto.

Lo vide mentre prendeva il cellulare e chiamò a qualcuno.

- salve, mi può passare la stanza n°... -

Qualcuno stava male? Quale parente?

Perché non glielo diceva?

- ciao colton... -

Colton? Chi era Colton?

-... volevo dirti che puoi contare su di me... Io ci sono... Non devi affrontare tutto questo da solo... -

Cosa stava accadendo?

Seba era confuso.

-... Non piangere... Vorrei essere lì per abbracciarti.... E tenerti la mano... -

Erano parole dolci.

Forse Colton era un suo ex. Le sue paure erano fondate. Seba si allontanò e corse via di là. Uscì da borgo bianco e prese a camminare. Non sapeva dove stava andando. Sapeva solo che voleva smettere di pensare. Andò in locale e si sedette al bancone. Ordinò una birra e la beve tutta. Perse il conto di quante birre si era bevuto. Aveva ballato anche e poi riprese la strada verso borgo bianco. Non camminava molto dritto e per fortuna Scarlett e Elizabeth lo incontrarono. Loro lo riportarono in hotel.

Seba era nel letto delle due.

- cosa sarà successo? - chiese Elizabeth a Scarlett.

- non lo so, piccola, ma lo sapremo presto - rispose Scarlett.

- dobbiamo chiamare Jeff - disse Elizabeth.

- non so se è una buona idea. Combinato in questo stato - disse Scarlett. - potrei mandargli un messaggio per avvisare che è con noi mentre si riprende dalla sbornia -

- sai qualcosa vero?- chiese Elizabeth intuendo.

- si, sì è confidato - rispose Scarlett prendendo il cellulare.

Qualcuno bussò alla porta.

- aspettavamo qualcuno? - chiese Elizabeth.

- no - rispose Scarlett.

Elizabeth andò alla porta e la aprì.

- ciao, Elizabeth hai visto Sebastian? - chiese Jeff.

- ciao, Jeff - disse Elizabeth con voce alta.

Elizabeth era sul divano e si alzò subito. Raggiunse la porta.

- ciao, Jeff - disse Scarlett.

- ciao, Scarlett. Sai dove si trova Sebastian? - chiese Jeff.

- no. Mi dispiace - rispose Scarlett mentendo. - ma sta bene. L'ho sentito poco fa -

- e non ti ha detto dove andava? - chiese Jeff confuso. - Scarlett, mi stai nascondendo qualcosa? -

Elizabeth non resistete e rispose a posto di Scarlett. -è qui. Nel nostro letto -

Scarlett la guardò con una faccia.

- scusami, Scarlett ma è più forte di me -

Jeff entrò e andò da Sebastian, lo trovò che dormiva vestito e sentì che puzzava di birra.

- sapete perché è in questo stato? - chiese Jeff serio. - e niente bugie -

- dovresti parlare con lui. Ha paura di perderti - rispose Scarlett.

- perdermi? Ma io non vado da nessuna parte - disse Jeff perplesso.

- faglielo capire - disse Scarlett.

:Jeff si avvicinò a letto e si mise accanto a lui. Accarezzandogli la testa.

- sono qui - disse lui al suo orecchio.

- Jeff - disse Sebastian mentre dormiva.

Napoli...

Matt era alla scrivania e scriveva qualcosa in accappatoio. Mark si avvicinò e lui coprì il foglio con la mano.

- non puoi leggerlo. Scusami - disse lui a Mark.

- scusami, non volevo sbirciare - disse Mark imbarazzato.

- vado giù dagli altri. Quando hai finito, raggiungici -

Mark era vestito, Matt si alzò con il foglio contro il proprio petto e baciò Mark. L'altro rispose con passione al bacio e poi usci da lì. Matt scoprì il foglio. Era un suo testo che gli veniva ogni volta che aveva qualcosa dentro da esprimere ma non c'era tristezza in questa. Solo felicità. Parlava di Mark e di loro due. Però non se l'era sentita di mostrarglielo. Un giorno ci sarebbe riuscito ma adesso non era ancora pronto. Matt piegò il foglio e lo mise al sicuro. Si tolse l'accappatoio e si vestì. Scese di sotto e cercò la cucina, non era facile. La villa era grandissima. Si perse e si ritrovò fuori al balcone. Ammirò il panorama stupendo.

- Matt, ti ho trovato - disse Tom. - pensavo che ti fossi perso.

- si è successo appena adesso - disse Matt. - sono un po' confuso -

- ti sento infatti turbato e malinconico. È per il flashback vero? Ti ha sconvolto sapere quelle cose su tuo padre. Da quello che mi hai detto o sentito in questi anni lontani, non avete un bel rapporto - disse Tom avvicinandosi a lui.

- no per niente. Sono sconvolto. Non me lo aspettavo e se è così anche nella realtà, io di lui non ho mai capito nulla. Non ho conosciuto veramente mio padre ma solo una maschera - disse Matt sfogandosi. - è questo fa male e anche tanto. Si rivelerebbe un estraneo ancora di più. Forse non ho fatto mai nulla per andargli incontro o capirlo -

- no, Matt. Non darti la colpa - disse Tom all'improvviso. - è colpa di tuo padre se tu non lo conosci veramente perché non si è mai voluto farsi conoscere -

- ho sempre dato la colpa a lui ma forse dovevo solo capirlo - disse Matt.

- no, Matt. Non ti lascerò farti questo. L'ho fatto anch'io e io non avevo alcuna colpa. Dobbiamo smetterla di giustificare i comportamenti degli altri - disse Tom deciso. - tu sei solo una vittima -

- ma... -

- niente ma. Hai il diritto di avercela con lui per quello che ti ha fatto o per averti nascosto il suo passato - disse Tom.- grida o piangi sulla mia spalla se vuoi ma non colpevolizzarti -

Matt rimase tra le braccia di Tom per molto tempo. Solo quando fu pronto, si staccò e andarono in bagno così Matt poteva sciacquarsi il viso.

- si nota molto? - chiese lui a Tom.

- un po ma non devi nascondere ciò che senti - rispose Tom dandogli l'asciugamano.

- é solo che non voglio rovinare questa vacanza - disse Matt.

- non succederà. Queste cose rafforzeranno il nostro legame - disse Tom rassicurandolo. - insieme possiamo affrontare tutto -

- hai perfettamente ragione. Non mi devo chiudere in me stesso - disse Matt dopo essersi asciugato il viso.

- no, non devi farlo. Starai solo male - disse Tom abbracciandolo. - affidati a Mark, me e Chris e starai bene -

Matt lo ringraziò per le sue parole e sostegno. Questo faceva capire chi era veramente un amico e Tom lo era. Si senti fortunato a condividere un legame cosi speciale con lui. Dopo l'abbraccio, decisero di andare in cucina e trovarono un casino perché Chris aveva messo un po di cose sul tavolo e sul mobile della cucina.

- non riesce proprio a tenere le cose in ordine - disse Tom alzando gli occhi al cielo. - è un caos -

- guarda se tornassi a casa e Mark mi farebbe trovare la cucina in disordine dopo che ha cucinato, mi darebbe fastidio. Sono come te preciso - disse Matt confidandosi. - invece se sta cucinando, do per scontato che la cucina è in disordine -

- Pensi già alla convivenza con lui è - disse Tom con un bel sorriso.

- non immagini cosa pensi già su noi due - disse Matt con la mente in avanti.

- ho un'idea - disse Tom intuendo.

Prese un tovagliolo e scrisse: M e F. Matt annuì e Tom sorrise.

- io ero proprio come te - disse Tom mettendogli una mano sulla spalla. - andiamo a salvare la cucina da loro due. Meglio aiutarli -

- penso che tu abbia ragione - disse Matt sorridendo.

Tom e Matt si avvicinarono ai due, intenti a scrivere qualcosa.

- che fate? - chiese Tom ai due.

- Scriviamo il menù di questa sera - rispose Chris. - con i nostri speciali piatti -

- speciali piatti? - chiese matt confuso.

- si, io e Chris abbiamo parlato di... Oh... Matt... Hai gli occhi rossi - rispose Mark alzando la testa. - che hai? -

Lui si precipitò da Matt e gli prese il viso tra le mani.

- parlami. Sento la tua tristezza e malinconia -

- è per mio padre - rispose Matt sincero.

Mark lo abbracciò subito e disse: - mi dispiace per quello che hai scoperto -

- anche a me dispiace - disse Chris avvicinandosi e abbracciandolo di lato.

Tom si unì a sua volta e tutti diedero affetto e conforto a Matt. Matt si sentì molto amato.

- grazie, ragazzi. Ne avevo bisogno - disse Matt ringraziandoli.

Dopo l'abbraccio di gruppo, i 4 si misero a cucinare insieme. Matt e Tom scoprirono cosa erano gli speciali di Chris e Mark.

- per stasera il menù prevede: frittura di pesce, vari antipasti e gamberetti alla messicana - illustrarono Mark e Chris ai due.

- oh giusto la pasta che volevi preparare tu, piccolo - disse Chris.

- wow!!! È un bellissimo menù - disse Matt stupito. - complimenti -

- complimenti, ragazzi - disse Tom. - ma avete tutti gli ingredienti? -

Mark e Chris si guadarono e fecero una faccia come per dire ' cavolo è vero '.

- veramente no - rispose Mark imbarazzato. - non abbiamo controllato il frigo -

- ci siamo messi a fare il menù - rispose Chris accarezzandosi la testa imbarazzato.

Tom scosse la testa.

- come devo fare con te? Sei incredibile - disse lui avvicinandosi.

- magari punirmi o ti punisco io questa volta- rispose Chris a suo orecchio.

- Chris, calmo. Abbiamo gente - disse Tom. - ho dovrò veramente metterti in manette -

- ragazzi, siamo qui - disse Matt rosso.

- si. Non vogliamo sapere le vostre cose - disse Mark imbarazzato.

- siete imbarazzati? Noi abbiamo visto tutto di voi - disse Tom sorpreso.

- oddio è vero - disse Mark pensandoci. - avete visto tutto. Per un attimo non ci ho pensato. Pensavo ad altro -

- a che fare con gemiti? - chiese Chris curioso

Mark divenne rosso.

Li aveva sentiti.

- e dimmi Mark anche nella realtà è stato soddisfacente come nel passato? Considerando i gemiti direi proprio di si

- Chris, che domande fai? - chiese Mark rosso come un pomodoro. - io cerco gli ingredienti -

Aprendo il frigo e mettendo la testa dentro.

- come lo sai? - chiese Matt.

- Nulla stavo passando verso camera vostra - rispose Chris.

Io ormai ho perso le speranze - disse Tom -scusatelo -

- orsacchiotto, esci la testa da li - disse matt raggiungendo il frigorifero.

-È il tuo soprannome anche qui - disse Chris entusiasta. - Matt ovviamente è angelo bellissimo -

- scusatelo ancora. È come un bambino. Non riesce a trattenersi - disse Tom.

- c'è qualcosa che lo attira verso di noi? O è sempre cosi? - chiese Matt curioso.

- solo con voi - rispose tom sincero.

- Chris, come mai? Ho notato che anche nel passato era così - disse Matt cercando di capire.

- penso perché mi ricordate tanto me e tom. Sotto certi aspetti le nostre storie sono abbastanza simili - rispose Chris. - siamo come due faccia della stessa medaglia. Io voglio solo felicità e amore per voi due ve lo meritate anche per bellissime persone che siete -

- oh Chris che cosa stupenda da dire - disse Matt commosso.

Mark anche era commosso da non riuscire a parlare. Chris sentiva le emozioni di Mark e lo abbracciò.

- non c'è bisogno che parli. I tuoi occhi commossi e le tue emozioni parlano per te - disse lui dolce. - amico mio -

Matt e Tom guardarono quel momento tra loro due. La loro amicizia era bellissima. Tom era colpito dalla profondità di Chris. Stava veramente cambiando. Stava migliorando tantissimo. Faceva sempre più progressi. Dopo quel momento profondo, i 4 controllarono il frigo e non essendoci quello che li serviva, Tom chiamo a un addetto che lo rifornì di tutto. Arrivò il furgoncino e Tom usci fuori a prendere l'ordinazione. Matt lo seguì. L'addetto usci con due scatole di polistirolo e li consegnò a loro. Tom stava per prendere il portafoglio ma Matt fece più veloce.

- il pesce lo pago io, tom - disse lui.

- no no. Faccio io - disse Tom. - non prenda nulla da lui -

- non lo ascolti. Pago io - disse Matt.

- io ho altre consegne - disse l'addetto. - - scusatemi, non dovrei rispondere cosi ma sono solo un po stanco

- Capisco che lei è stanco ma ai clienti non puoi rispondere così - disse Tom.

- scusatemi, sono veramente mortificato. Non è che per piacere avreste.. un po di acqua? - chiese l'addetto assettato.

Tom guardò Matt e pensò: ' ma questo da dove è sbucato? '

' non lo so ' pensò Matt.

I due accettarono le sue scuse e andarono a prendere l'acqua. L'addetto portò dentro le scatole e si guardò intorno. Tom e Matt tornarono con tanta acqua. Il tipo ne bevve tanta.

- non è che per piacere ci sarebbe anche qualcosa da mangiare? Non mangio da un po di ore - disse il tipo.

Tom pensò: ' oddio. Non c'è lo leviamo più da torno '

- ma stai bene? chiese Matt preoccupato. - ora ti porto qualcosa -

- si, dovevo solo fare una pausa - rispose il tipo.

Matt andò in cucina mentre Tom lo teneva d'occhio. Matt tornò con un bel panino.

- tieni - disse lui sorridendo.

- oh che bel panino. Siete gentilissimo - disse il tipo ringraziandolo.

Matt sorrise e guardò il tipo mangiare mentre Tom ancora era attento. Non sapeva ma quel tipo non gliela raccontava giusta.

Appena ebbe mangiato tutto, si alzò e disse: - siete stato molto generoso. Prendete questo -

Era un prenotazione in un bellissimo ristorante di Napoli.

- non capisco - disse Matt confuso.

- la nostra azienda testa i clienti per vedere come si comportano e quando abbiamo persone come lei, le premiamo. Non avete esitato un attimo a darmi acqua e cibo. Sei una persona molto generosa - spiegò l'addetto.

- io pensa che fossi un ladro. Qualcosa di strano lo avevo intuito - disse tom al tipo.

- ahahah si è una delle impressioni che do - disse il tipo. - comunque mi sono divertito -

' che tipo ' pensò Tom scuotendo la testa.

Alla fine l'addetto risalire sul furgoncino e Matt si avvicinò per dargli i soldi senza farsi vedere da Tom. Appena il furgoncino ripartì, Tom guardò Matt.

- sei un furbetto. Hai pagato tu - disse Tom. - non dovevi. Sei un ospite -

- lo volevo fare - disse Matt sorridendo. - e poi posso offrirvi qualcosa anche se siamo da voi -

- per questa volta va bene. La prossima volta facciamo io e Chris - disse Tom avvertendolo. - e non fare quella faccia da si si ma poi fai il contrario. Ti conosco -

Matt sorrise e disse: - andiamo dagli altri -

- riprenderemo queste discorso - disse Tom.

- si certo - disse Matt prendendo una scatola.

Tom prese all'altra scatola e raggiunse Matt. Insieme andarono in cucina.

- Tom, piccolo, qua c'è solo acqua. Se Matt e Mark vogliono vino o birra, dove li prendiamo - disse Chris.

- sono in cantina - disse Tom. - tu ovviamente... -

- non berrò tranquillo - disse Chris anticipandolo.

- ti faccio vedere dove sono - disse Tom a Chris.

L'altro lo seguì e c'era una cantina pieno di vini. Una tentazione per lui, gli venne di allungare la mano ma la ritrasse. Era più forte. Non ci sarebbe ricaduto. Tom all'inizio stava per dire qualcosa quando l'aveva visto allungare la mano ma poi aveva visto la reazione positiva di Chris. Stava dimostrando che poteva fidarsi di lui. Tom prese delle bottiglie e salì con Chris di sopra. Lui non toccò nulla. Tom la diede a Matt mentre l'altro la aprì. Iniziò a versare nei bicchieri.

- io e Chris non beviamo vino. Vedo se c'è coca cola - disse Mark volendo aiutare l'amico.

Matt non sapeva la lotta che stava affrontando Chris.

- ma a te piace il vino - disse Matt confuso.

- si ma preferisco non bere niente di alcoolico - disse Mark aprendo di nuovo il frigo e trovando le coca cola

Matt trovava tutto questo strano.

Cosa stava accadendo? Sentiva che Mark e Chris nascondevano qualcosa.

Chris non voleva che c'erano incomprensioni tra mark e matt e perché non voleva segreti con lui. Loro quattro dovevano essere uniti.

- Mark, non devi privarti di bere - disse Chris e poi si rivolse a Matt: - vedi, Matt. Lui lo fa per sostenermi. Io ho un problema -

Matt ascoltò in silenzio.

-vedi, Matt, ho una dipendenza da pillole e anche da alcool ma mi sto facendo curare. Tutto è cominciato perché mi sono affidato a un ciarlatano. Mi sono fatto manipolare e gli ho detto tutto riguardo a Tom. Sono stato stupido. Ho ferito le persone che amo. Quando me ne sono reso conto, era già troppo tardi. Ero in una clinica. Lui mi drogava, mi legava e mi faceva mettere nella vasca pieno di ghiaccio. Pensavo che sarei rimasto per sempre lì ma Tom mi ha salvato...

- ho sentito Tom soffrire molte volte e ora capisco - disse Matt.

- si, a causa mia. Ho sempre portato dolore a Tom perché non volevo ammettere cosa provavo - disse Chris con testa bassa.

- ho fatto tanti errori, lo ferito ma lui è ancora qui. È un santo -

- non esagerare. Non sono un santo - disse Tom. - e devi smetterla di colpevolizzarti. Tutti facciamo errori -

- Tom ha ragione. Anch'io lo faccio - disse Matt. - e poi stai dimostrando molto coraggio a uscire da questa situazione. Ti faccio i miei complimenti -

Matt si avvicinò e lo abbracciò forte. Quella giornata era proprio piena di abbracci. I quattro si stavano dimostrano molto affetto. Più passavano il tempo assieme più erano uniti

Si misero a cucinare, Chris stava facendo vedere agli altri come si puliva il pesce da grande esperto. A parte che per pulire calamari e alici, sporcò per terra mentre buttava le cose della spazzatura ma ripulì tutto dopo. Videro lo splendido lavoro di pulizia. I calamari erano pronti per essere tagliati e fritti. Le alici se ne occuparono Matt e Mark. Le infarinarono e misero nella mini friggitrice. Stavano cucinando tutti assieme. Poi Matt e Mark si dedicarono al sugo mentre Tom e Chris si occuparono dei gamberetti.

- ti piace tanto il pesce, Chris. Sei bravo a maneggiarlo - disse Matt.

- angelo, così sembra che stai dicendo che parlando di altro - disse Mark arrossendo.

- può essere entrambe cose - disse Matt in modo malizioso. - tu hai subito pensato a quello -

- sembrava che stavi parlando di altro - disse Mark.

- del pene di Tom? Mark puoi dire quella parola sai. Non te ne devi vergognare - disse Matt al suo orecchio sfiorandoli l'inguine.

- Matt - disse Mark trattenendo un gemito.

Mark si spostò e Matt introdusse le mani nel grembiule. Tanto Tom e Chris avevano ripreso a continuare la loro preparazione. Matt si mise in posizione che sembrava abbracciarlo ma in realtà stava toccando il suo pene. Mark mise le mani sul mobiletto della cucina e trattene i gemiti.

' oddio le sue mani ' pensò Mark eccitato.

Matt lo abbracciava con un braccio e con l'altra mano lo toccava a ritmo.

- dio, Mark, se non ci fossero gli altri ti prenderei qui. Sei durissimo - disse sempre Matt sussurrando.

- anche tu lo sei - rispose Mark gemendo piano per non farsi sentire.

Tom e Chris uscirono dalla cucina e Matt ne approfittò.

- orsacchiotto, voglio il tuo bellissimo cazzo nella mia bocca - disse Matt togliendo le mani e girandolo verso di sé.

- oh Matt - disse Mark gemendo di più.

Gli tolse il grembiule e gli aprì i jeans, glieli tirò subito giù con le mutande. Lo prese di nuovo in mano. Sentì la consistenza durissima.

- è così bollente - disse Matt eccitato.

- è tutto tuo - disse Mark spingendo il suo pene verso il viso d'impulso.

Mark che strofina in suo pene nel viso di Matt

- scusami -

- non scusarti. Mi piace - disse Matt guardandolo.

- davvero? Ti piace se faccio così? - chiese Mark strofinando il suo pene contro Matt.

- si, tanto. Sbattimelo - disse Matt incoraggiandolo.

- ohhh il mio angelo ama le cose dure - disse Mark sbattendoglielo in faccia.

- siii - disse Matt godendo.

Mark guardava la bocca di Matt aprirsi per gemere. Iniziò a sbattergli la punta sulla lingua ripetutamente.

- ohhh sssiii -

Mark incitato così spinse il pene nella sua bocca. Lo entrava e lo usciva, tenendo la testa di Matt. Matt era sorpreso ma amava che Mark si lasciava andare così. Lo stava scopando in bocca.

- oh angelo che bocca accogliente. Il mio pene adora starti dentro - disse Mark spingendosi dentro.

Matt voleva il suo cazzo dentro di lui. Voleva essere preso li. Mark uscì dalla sua bocca e lo guardò.

- quanto ti voglio, angelo - disse Mark con desiderio.

- Anch'io ti voglio tanto - disse Matt sorridendo.

Si baciarono e Mark mise Matt sul mobile della cucina.

- voglio prenderti qui - disse Mark guardandolo.

- prendimi. Sono tuo - disse Matt aggrappandosi a lui.

Mark gli slacciò i jeans mentre lo baciava e poi gli tolse tutto. Lo spogliò completamente con foga. Matt era nudo di fronte a Mark che lo voleva prendere. Era il momento che aveva aspettato tutta la vita.

: ' ora che faccio? Dove metto le mani? ' pensò lui confuso.

' e se sbaglio. Posso rovinare tutto '

Matt intuì i suoi pensieri e lo baciò. : Mark si calmò e guardò Matt. Doveva pensare a quello che aveva fatto Matt e poi aveva anche le scene del passato però non aveva il lubrificante. guardò intorno e vide l'olio d'oliva. Gli venne l'idea di usarlo come lubrificante. Si allontanò da Matt che lo guardava confuso e impaziente. Mark prese la bottiglia e Matt era un po' perplesso.

Voleva cucinare adesso?

Poi capì appena Mark se lo mise sulle dita. Era vero, l'olio poteva essere usato come lubrificante.

' e bravo il mio orsacchiotto ' pensò Matt con un sorrisetto.

Matt aprì scandalosamente le sue meravigliose gambe e ci tuffó le dita. Matt era stretto. Era la prima volta sentiva l'intrusione delle dita di qualcuno. Aveva concesso solo a Mark. Gli stava donando qualcosa di prezioso e puro. Gemette mentre Mark si spingeva con le dita. Era così bello. Mark lo guardava in estasi. Stava provocando lui tutto questo piacere.

- Mark, non sai quanto ho desiderato tutto questo - disse Matt felice.

- mi rende felice. Noi due insieme. Mi sembra un sogno -

- oh angelo è la realtà - disse Mark portando la sua mano al cuore. - batte per te -

- anche il mio lo sai - disse Matt prima di baciarlo.

Si baciarono appassionatamente, Mark si spogliò e Matt gli godette lo spettacolo. L'altro si riavvicinò a lui. Si baciarono ancora, Matt lo guardò con uno sguardo pieno di significato e Mark sapeva che era il momento. Matt fremeva e guardava l'altro in attesa. Mark portò il pene alla sua entrata e lo spinse un po dentro. Matt si commosse quando lo senti dentro di lui. Era questo ciò che si provava: un senso di totale completezza.

- il mio pene è perfetto per il tuo sedere - disse mark spingendosi dentro sempre di più.

- anche il mio per il tuo - disse Matt gemendo.

Mark incitato dai gemiti di Matt, aumentò il ritmo e il corpo era scosso dal piacere. Mark usci da lui sotto proteste di Matt, lo prese in braccio e lo depose sul tavolo. Matt apri di nuovo le sue gambe in modo sfacciato e Mark lo prese di nuovo ma questa volta in colpo solo toccando il punto nascosto e facendolo gemere tanto.

- di nuovo - disse Matt in estasi.

Mark usci e lo penetrò di nuovo.

- oddio, orsacchiotto. Mi stai facendo impazzire. Amo il tuo pene in me - disse matt gemendo tanto.

- e io seppellirmi in te - disse Mark fermandosi in attimo.

- orsacchiotto, muoviti - disse Matt volendo di più. - sbattimelo dentro più forte -

- vuoi che ti apro per bene. Sarai accontentato. Te lo sbatterò cosi forte che non potrai sederti per un po - disse Mark scatenato.

- siiiii fallo aprimi tutto - disse Matt senza controllo.

Il durissimo pene di Mark si muoveva fortemente in lui. Lo faceva strillare. Si sentiva da fuori. Chris era eccitato e Tom lo sentiva bene. Chris spinse tom contro la parete del corridoio e armeggiò con i suoi jeans.

- voglio farti urlare anch'io - disse Chris eccitato

- fallo. Voglio il tuo pene in me - disse Tom eccitato anche lui.

Chris abbassò i jeans di Tom e i propri subito con l'intimo. Non tolse altro. Lo prese cosi in un colpo solo contro la parete.

Tom si aggrappò a lui e gridò': - Chrisssss -

Anche Chris come Mark ci stava andando duramente. Lo stava scopando in corridoio. Sia Matt che Tom gemevano e urlavano dal piacere. I quattro sentivano l'eccitazione degli altri. Erano tutti connessi e urlavano dal piacere. Vennero in orgasmo amplificato e anche in modo sincronizzato Stavano pensando a come farebbe farlo assieme in una stanza. Matt era stretto a Mark dopo essere venuti.

- oh orsacchiotto, è stato bellissimo. Mi sento così pieno di te. È stata una prima volta perfetta e infuocata - disse Matt in estati.

- ti amo, Matt - disse Mark emozionato.

- cosa hai detto? - chiese Matt sorpreso.

- io ti amo, Matt - rispose Mark con voce profonda.

- anch'io ti amo, mark - disse Matt euforico. - volevo dirtelo ma mi sembrava troppo presto e non volevo spaventarti -

- oh angelo, sei cosi premuroso e ti amo tanto - disse Mark accarezzandolo.

- anch'io, orsacchiotto - disse Matt baciandolo.

Si baciarono dopo le rispettive dichiarazioni e rimasero stretti per un po. Poi si alzarono per andarsi a pulire. Non c'era nessuno in corridoio, anche se videro una macchia per terra.

- ohhh l'hanno fatto qui. Che birichini - disse Matt. - mi sarebbe piaciuto vederli sai -

- devo ammettere che anche a me piacerebbe - disse Mark arrossendo.

- oh Mark davvero? - chiese Matt con un sorrisino malizioso. -- Credo che Chris sarebbe d'accordo -

- si davvero ma non so Tom. A te sembra il tipo?- disse Mark incerto.

- sarebbe da chiederlo. Mi sembra un tipo imprevedibile in certe cose- rispose Matt.

- non vorrei che lui si sentisse obbligato a fare qualcosa - disse Mark.

- non mi sembra tipo che farebbe le cose per obbligo - disse Matt.

- hai ragione - disse Mark.

Si andarono a pulire nella doccia. Un'altra doccia bollente. Non riuscivano a tenere le mani a freno. Si pulirono per bene con le dita, fecero una scrupolosa ispezione al canale dell'altro e gemettero. A turno si piegarono e lasciarono fare all'altro. Mark usò le dita mentre Matt portò la sua lingua per leccarlo. Erano entrambi in estasi. Dopo quella doccia calda, vennero ancora e ricominciarono da capo. Non la smettevano più di toccarsi e darsi piacere.

- angelo, ti voglio di nuovo dentro di me - disse Mark non resistendo.

- e io non vedevo l'ora di rifarlo - disse Matt sorridendo.

I due si avvinghiarono contro la parete della doccia, si baciarono e si strusciavano contro l'altro. L'eccitazione e il piacere salivano alle stelle. Non c'era bisogno di lubrificarlo. Mark era aperto e piegato per lui. Mark aveva le mani sulle piastrelle mentre Matt lo prese. Gemette e si aggrappò al doccetta. Matt aveva le mani sui fianchi e accompagnava i momenti. Lo fece letteralmente impazzire. Mark aveva la testa rivolta all'indietro e la bocca aperta in puro estasi sessuale. Matt gemeva tantissimo mentre si spingeva in Mark. Aumentò il ritmo sempre di più e Mark venne da tutto quel piacere. Matt venne dopo qualche istante.

- wow! È stato veramente puro sesso - disse Mark uscendo di là ancora tremando dal piacere.

- non sono mai sazio di te - disse Matt afferrandolo da dietro. - Ti toccherei e prenderei sempre -

- O Matt anch'io - disse mark diventando rosso

- incredibile amore mio diventi rosso dopo tutto quello che abbiamo fatto - disse Matt. - Lo adoro -

- amore mio - disse Mark. - mi piace il suono che fa dalla tua meravigliosa bocca -

- Ti amo Matt tantissimo -

È musica per le mie orecchie Mark - disse Matt.

Si baciarono e dopo tutto quel movimento, li aveva messo un grande appetito e poi dovevano ancora finire di preparare.

Intanto anche Tom e Chris si prepararono e stavano avendo una conversazione simile a quella di Mark e Matt.

- vorrei tanto vederli dal vivo. Tu non vorresti? Non hai la curiosità? - chiese Chris avvicinandosi allo specchio dove Tom rifletteva e pettinava i capelli.

- vuoi la sincera verità? - chiese Tom posando il pettine.

- si, voglio sapere che ne pensi - rispose Chris mettendogli la mani sulle braccia.

- potrei avere una piccola curiosità anch'io - rispose Tom in un sussurro.

- perché bisbigli? Non è una cosa brutta anzi è bellissima - disse Chris entusiasta. - solo piccola? -

- perché la mia educazione è sempre stata più rigida. Certe cose non le si dovrebbero pensare - rispose Tom confidandosi. - tu invece hai avuto un'educazione molto libera -

- non ci stavo pensando - fosse Chris realizzando che era vero.

- con te mi sono lasciato andare come con nessun altro. Mi piacerebbe tanto guardare Matt e Mark però qualcosa mi blocca - disse Tom.

- non devi vergognarti neanche se hai immaginato di fare sesso con più persone - disse Chris. - siamo esseri umani. Siamo fatto di desideri e carne -

Chris lo stava veramente stupendo.

- io sono per un rapporto a due ma non possono negare che farei sesso in presenza solo di Matt e Mark - disse Tom facendo uscire i suoi più profondo desideri.

- mi piace quando ti sciogli così - disse Chris felice.

- però non accetteranno mai - disse Tom convinto.

- non puoi sapere - disse Chris. - dobbiamo chiederlo a cena -

- mi vergogno - disse Tom arrossendo.

- non ti facevo cosi timido - disse Chris sorpreso.

- con te mi trasformo - disse Tom abbracciandolo. - ho paura che ne siano disgustati. Non mi danno l'impressione di essere così disinibiti sotto certi aspetti. Nel senso di non aver certe fantasie sessuali. Matt poi è così puro e angelico. Non voglio rovinare tutto quello che abbiamo con loro, Chris, per una nostra fantasia sessuale -

-Non rovineremo nulla. Il mio cuore mi dice che andrà bene - disse Chris positivo.

- Chris, potrebbe essere un disastro - disse tom in panico.

Chris lo strinse e lo accarezzò.

- va tutto bene. Stai calmo - disse lui con voce dolce nell'orecchio.

Tom si calmò sotto le cure amorevoli di Chris. Ora era seduto sul letto, appoggiato con la testa alla sua spalla e le loro mani erano intrecciate.

- non dobbiamo dirlo ora. Possiamo anche farlo più avanti oppure se non te la sentì, non lo faremo. Tengo più a te che a una fantasia - disse Chris rassicurandolo.

Tom lo baciò e poi scesero di sotto mano nella mano. Gli altri erano già in cucina. Tom ci pensava a quella cosa. Era intrigante. Li guardava con interesse.

Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro