Capitolo 61
Puglia
Era arrivata sera, tutti stavano trascorrendo il tempo con la propria famiglia e amici mentre Mark si era allontanato un po da borgo bianco. Era nei pressi di una gelateria. Bella blu. Aveva voglia di un bel gelato.
C'era anche il carretto fuori.
Mark ci è entrò e ne prese uno alla fragola. La banana era finita. Uscì di là e stava leccando il gelato di gusto. Camminò verso il muretto e guardò il panorama.
Intanto Matt si avvicinò al carretto. C'è anche un bellissimo panorama
- vorrei vaniglia - disse Matt vedendo che cioccolato era finito.
Mark si girò a quella voce e sensazione. Non poteva crederci!!! Quello era Matt!!!!
Gli cadde il gelato dalle mani per l'emozione.
Era fantastico!!!
Matt senti quella sensazione e si girò con lo sguardo. Lui restò senza parole quando i suoi occhi incontrarono quelli di Mark. Il suo orsacchiotto era lì di fronte a lui!!!! Era un sogno. Si pizzicò ma fece male. Era vero. Mark era lì. I loro piedi camminarono da soli e si ritrovarono a pochi cm dall'altro. Si guardavano intensamente. Non riuscirono a tenersi a freno le mani, erano emozionati e portarono le mani al viso dell'altro. Era reale. Si stavano toccando veramente. Si accarezzarono. Era incredibile. Stavamo vivendo veramente quel momento. Non era un sogno o una solita visione. Non esistano gli altri. Erano in una bolla... Nel loro piccolo universo. Era un incontro perfetto e magico. Era destino che si erano incontrati proprio lì in quel posto con quel panorama bellissimo.
' sei tu la persona che stavo cercando. L'uomo misterioso che sentivo le sensazioni d'amore. Il pezzo della mia anima ' pensò Matt.
Era veramente lui. L'uomo che sentiva.
- scusami devo andare - disse Mark agitato e sopraffatto da tutto questo.
- il mio orsacchiotto - aggiunge Matt.
Era come nella sua fantasia e visione. Quel soprannome. Matt era l'uomo che sentiva da anni. Avrebbe voluto restare ma non ci riusciva cosi scappò via.
- oh amore mio anni fa sono scappato io. Ora scappi tu - disse Matt vedendolo scomparire.
Mark si ritrovò verso il mare e la spiaggia. Aveva il cuore a mille. Matt camminava e si ritrovò anche lui lì. Lo vide mentre osservava la luna riflettersi nel mare cristallino. Mark sentì che c'era qualcosa o meglio qualcuno. Si girò e rimase sorpreso, ancora lui. Non erano coincidenze. Era proprio il destino a spingerli l'uno verso l'altro.
- bel panorama - disse Matt facendosi coraggio.
- si, moltissimo - disse Mark vedendolo avvicinarsi.
Si guardavano senza dire altro. Le parole erano superflue a volte. Stavano sentendo dal profondo del loro cuore. In lontananza si senti una canzone e Matt sorrise.
- adoro questa canzone - disse lui allegro.
Non riuscì a controllarsi e si mise a ballare. Mark lo guardava e sorrideva. Aveva Matt tutto per sé che ballava sulla spiaggia. Era un momento cosi unico e emozionante.
Matt si avvicinò a lui e gli porse le mani.
- vieni a ballare -
- non sono capace - disse Mark arrossendo.
Si sentiva un imbranato. Non aveva movimenti fluidi come Matt. Avrebbe fatto una pessima figura.
- mi siedo qui e ti guardo - disse Mark mettendosi sulla sabbia.
Era un peccato. Matt avrebbe tanto voluto ballare con lui ma rispettava la sua scelta. Riprese a ballare e Mark non gli staccava gli occhi da lui. C'era sempre il contatto visivo. Poi si sedette accanto a lui per riprendere fiato. Gli venne spontaneo appoggiare la testa contro la sua spalla.
- scusami ma ho bisogno di appoggiarmi - disse Matt.
- non ti preoccupare. Puoi appoggiarti quando voi - disse Mark con il cuore a mille.
L'aveva veramente detto?
Matt sorrise e stettero in silenzio, godendosi appieno quel momento.
- anche a te accadde? - chiese Matt all'improvviso.
- cosa? - chiese lui confuso.
- che una canzone ti scuote dentro. Ti emoziona a tal punto da battere il cuore - rispose Matt guardandolo. - senti -
Matt gli prese la mano e la portò al cuore. Sentiva veramente il cuore di Matt che batteva in un modo incredibile. Mark lo guardava intensamente. Matt portò una mano al cuore di Mark.
- non sono l'unico che ha il cuore a mille - disse Matt emozionato.
Si guardavano in un modo che sembravano sul punto di baciarsi da un momento all'altro. La suoneria del cellulare di Mark li portò alla realtà. Mark si allontanò per vedere chi era. Era Sunrise e guardò l'ora.
- scusami ma devo andare. Mi aspettano ma è stato un piacere conoscerti - disse Mark alzandosi.
- anche per me - disse Matt sorridendo.
- vuoi una mano? - chiese Mark
- grazie - rispose Matt prendendo la sua mano.
Mark lo tirò su e si ritrovarono così vicini. Matt prese le scarpe e iniziarono a camminare.
- dove alloggi? - chiese Mark curioso.
- alla dimora di santo stefano - rispose Matt uscendo dalla spiaggia e mettendosi le scarpe.
- ti accompagno - disse Mark.
- sei gentile. Io non vorrei farti far tardi o crearti problemi - disse Matt preoccupandosi.
- nessun problema - disse Mark sorridendo. - andiamo -
Cosi fecero una bella passeggiata verso l'alloggio di Matt, parlarono anche e Mark rimase sconvolto quando vide il posto. Era dove stava entrando oggi. Era veramente incredibile. Aveva sentito che Matt era lì.
- eccoci arrivati - disse Matt all'ingresso.
- si - disse Mark sorridendo.
Si guardavano per un altro po di tempo, non riuscivano a staccarsi. Si sentirono osservati e si girarono. Matt vide Laura.
- scusatemi, non volevo interrompervi... -
- non hai interrotto nulla - disse Mark agitato. - buonanotte, Matt -
- buonanotte, Mark - disse Matt trattenendo la delusione delle parole di mark.
Pensava che stava accadendo qualcosa tra loro. Invece era solo dal sua parte. Mark se ne andò e Laura si scusò ancora.
- non è colpa tua - disse Matt rassicurandola.
- se vuoi confidarti - disse Laura dandogli una spalla su cui sfogarsi.
- grazie, Laura ma hai tuo fratello. Stai con lui - disse Matt entrando.
- David starà leggendo o disegnando o vedendo un film. Non devi preoccuparti. Tu hai più bisogno in questo momento - disse Laura.
- sei dolce - disse Matt abbracciandola. - grazie -
- di nulla - disse lei.
Cosi andarono nella sua stanza, si misero sul letto e Matt si sfogò con lei.
- non so cosa fare. Lo amo ma so che lui ha una moglie nonostante io abbia sentito le sue emozioni per me. Il nostro incontro è stato magico. Non riuscivano a smettere di guardarci o di stare vicini - disse Matt. - ma quelle sue parole... -
- ti hanno ferito. Ho visto la tua delusione anche se hai cercato di mascherarla - disse Laura.
- già. Per lui è come se non fosse successo nulla. Non ha sentito quella magia tra noi - disse lui deluso.
Laura gli accarezzava i capelli, Matt era messo steso con la testa sulle sue gambe e si sfogava di tutto.
- oh magari ha paura. È sposato quindi molto probabilmente li impedisce di esternare quello che sente - disse Laura.
- hai ragione - disse Matt guardandola. - ha anche figli. Penserà a loro anche -
- si, è un bravo papà da quello che ho notato n foto - disse Laura. - aspetta a vedere come si evolvono le cose. Vai con calma -
- sono un tipo paziente. Faccio anche meditazione e poi è da anni che lo amo. Posso aspettare anche mesi e altri anni - disse Matt deciso.
- questo è lo spirito giusto. Aspettare e rispettare i tempi di una persona è importante - disse Laura. - e sono sicura che ne varrà la pena -
- anch'io ne sono sicuro - disse Matt sorridendo
Intanto David era uscito dalla stanza, era andato verso il terrazzo e guardava il panorama notturno.
Aveva il suo quaderno dei disegni. Voleva disegnare qualcosa. Fu in quel momento che la vide. Una bellissima ragazza con le cuffie arancioni e gli occhi azzurri brillanti.
La disegnò subito ma appena rivolse lo sguardo ancora, non c'era più.
Era stato frutto della sua immaginazione?
Il fatto di sentirsi solo e non essere capito, aveva portato forse a immaginare quella ragazza. Non lo sapeva. Era confuso.
A borgo bianco...
Mark bussò alla porta di Chris. Lui andò ad aprire a torso nudo.
- Chris, Tom, scusatemi- disse Mark guardando Tom nel letto che si era coperto. - ma ho bisogno di parlarti -
- ma certo, amico - disse Chris. - torno tra un po. Piccolo, mi raccomando. Non continuare senza di me -
Mark arrossi a quella scena e il tono. Chris diede un bacio a Tom e poi uscì con lui. Mark immaginò quanto sarebbe stato bello essere cosi con Matt. Loro due sotto le lenzuola. No. Non doveva pensarci ora. Doveva parlare con Chris a mente lucida. Mark e Chris andarono in posto appartato a parlare. Chris vedeva Mark andare avanti e indietro e mettersi le mani nei capelli.
- amico, calmati - disse Chris. - stai facendo una fossa sul pavimento -
- scusa - disse Mark guardandolo.
- era un modo di dire. Non devi scusarti. Vieni qui - disse Chris allargando le braccia.
Mark ci si tuffò dentro e Chris gli diede un abbraccio molto affettuoso e confortevole. Mark aveva bisogno di quello. Si calmò e poi iniziò a parlare
- l'ho visto. Matt è qui -
- qui in Puglia!! - esclamò Chris sorpreso.
- si, era al centro della città. Anche lui era lì per mangiare un gelato. Sono rimasto senza parole. Il nostro incontro è stato magico - disse Mark con emozione. - lui è perfetto. Ci siamo toccati i visi e li abbiamo accarezzati. Ha reso reale tutto -
- wow -
- poi sono scappato e ci siamo rincontrati. Era come se fossimo due calamite che si attiravano - continuò Mark. - anche il momento in spiaggia è stato perfetto.
Chris ascoltò attentamente Mark che gli descriveva tutto. Poteva vederlo davanti ai suoi occhi.
- hai gli occhi che ti brillano. Si vede che ne sei innamorato - disse Chris sorridendo. - è veramente bellissimo, Mark -
- Oh Chris. Matt ha gli occhi del colore del mare ma non azzurro a tratti blu e con la luce del sole anche verdi - disse Mark innamorato.
- Come hai fatto a vederli con la luce del sole se era sera? - chiese lui confuso.
- in foto l'ho visto di giorno - rispose Mark. - Agli occhi più belli e profondi che io abbia mai visto e il suo corpo mamma mia è meglio che mi fermo. Ma è anche gentile, simpatico dolce e delicato e come balla -
-Balla? - chiese lui confuso.
- si, ha ballato per me sulla spiaggia sotto la luna e le stelle - rispose Mark. Sai mi aveva chiesto di ballare con lui ma li ho detto di no -
- e perché? - chiese Chris confuso. - era un momento perfetto e giusto per farlo -
- perché non sono come lui. Io sembro un elefante in un negozio di cristalleria - rispose Mark.
- Mark, non fare questo a te stesso. Tu non sei un elefante. Sei un uomo delicato - disse Chris.
- insomma. Il mio corpo dice il contrario - disse Mark convinto.
- no, amico. Non è vero - disse Chris.
- comunque, io dopo l'ho accompagnato al suo alloggio e sembrava che stavamo per baciarci. O almeno io ho pensato questo. Siamo stati interrotti da una ragazza e io me ne sono andato, dopo averlo salutato ma ho sentito che lui era ferito da qualcosa. Non so cosa. Tutto ciò mi fa impazzire - disse Mark confidandosi.
- perché non passi del tempo con lui? - disse Chris consigliandogli. - e parla anche con Sunrise. Non fare il mio stesso errore -
- a quello avevo già pensato - disse Mark onestamente. - non posso dopo questo incontro far finta di nulla. Non amo Sunrise più. L'ho amata ma non nello stesso modo di cui sento con Matt -
- bravissimo, amico - disse Chris. - parlaci -
- Ho anche capito che era lui l'uomo misterioso a cui ero connesso sentimentalmente. In tutti questi anni sentivo le emozioni paure e sentimenti di Matt - disse Mark.
- come avevo pensato io - disse Chris a quelle parole
- si, avevi ragione - disse Mark sorridendo. - Matt è l'uomo del mio destino -
Mark era più ludico e calmo. La chiacchierata con Chris gli era servito molto. Ora poteva affrontare tutto. Non lontano da lì, la ragazza con le cuffie arancioni era rientrata a casa e stava per andare in cucina quando la voce adulta la fermò.
- Matteo!!! Ti sembra il modo di andare in giro? Togliti subito quei vestiti e comportati da ragazzo normale -
Quell'uomo era suo padre.
- ti ho detto già che il mio nome è Maja. Sono una ragazza e sono normale - disse lei a tono.
- se continui così finirai come tua madre e ti dovrò rinchiure in una clinica - disse suo padre. - basta stranezze in questa famiglia -
- non sono malata di mente - disse Maja a lui.
- be ti comporti come tale - disse lui avvicinandosi. - forse hai bisogno di qualche maniera pesante -
Maja cercò di scappare in camera ma suo padre la prese. La spogliò, gli tolse la parrucca e rivelò il corpo di un ragazzo. La portò in camera da letto davanti allo specchio.
- sei un ragazzo - disse il padre.
- no - disse Maja coprendosi dalla vergogna.
- non devi coprirti. I maschi non lo fanno - disse padre duro.
Maja aveva gli occhi lucidi. Si sentiva umiliata da lui.
- i maschi non piangono. Smettila!!! -
Lui si tolse la cintura, si avvicinò a lei e la prese per un braccio per portarla sulle sue ginocchia.
- adesso ti insegno a comportarti da uomo -
Maja tremò dalla paura, paralizzata e lui colpì il suo sedere con la cintura.
- AHHH!!! -
Mezz'ora dopo...
Maja era rannicchiata nel letto dolorante. Non riusciva a piangere ma dentro urlava tutto il suo dolore. Non aveva chiesto lei di nascere in quel corpo sbagliato. Lei lottava ogni giorno contro i pregiudizi, le umiliazioni e la cattiveria della gente. Non era facile. Mark e Matt sentirono che qualcuno soffriva ma non erano loro. Non capivano chi fosse.
Mark guardò sunrise che era sveglia. Era nel balcone e lui ci andò.
- Sunrise, dobbiamo parlare - disse lui facendosi coraggio.
- lo penso anch'io - disse Sunrise guardandolo.
- fai parlare me - disse Mark. - non è facile da dire... Io tengo a te e alla nostra famiglia... Però devo essere onesto con te, ti voglio troppo bene per farti del male...
- ti voglio bene??? Mark, cosa vuol dire? Tu mi ami giusto? - chiese sunrise in preda al panico. - noi siamo felici insieme. Una bella coppia -
Questo rendeva tutto più difficile ma non poteva tirarsi indietro. Lei meritava la verità.
- sunrise, non fare così. Ti prego. Tu sei importante e ti ho amato veramente ma non posso più mentire a te e a me stesso. Il mio cuore appartiene a un'altra persona - disse Mark con coraggio.
- no!!!!! Io non ti permetto di rovinare questa famiglia e il nostro amore per un capriccio o l'influenza dei tuoi amici su di te - disse Sunrise.
- capriccio? Influenza? Che centrano i miei amici? - chiese Mark confuso.
- Chris e Rob hanno lasciato le loro mogli per stare con Tom e Adam e tu stai facendo lo stesso. Mi vuoi lasciare per un uomo. Per quel maledetto Matt di White collar - disse sunrise fuori di sé.
- non è per quello. Non prendertela con Matt. Lui non centra nulla. Sento questo per lui ancora prima di incontrarti - disse Mark confidandosi. - e poi come sai che lui?
- non volevo ma hai lasciato le pagine aperte e c'era la tua galleria su Matt. Complimenti comunque mi hai sposata amando un altro. Quindi è stato solo una farsa per te. Un modo per nascondere che eri gay o per caso sei bisessuale? -
La conversazione si faceva molto difficile.
- non ti ho mai mentito su quello che ho provato per te. Ti ho amata. Lo giuro... -
- ma non ha sufficienza da poter restare. Hai scelto lui alla tua famiglia - disse Sunrise triste e arrabbiata.- ma lui contraccambia quello che provi tu? -
Stette in silenzio e non disse nulla a quella domanda.
- non lo sai neanche e voi buttare all'aria tutto per qualcosa che forse non accadrà? Sei pazzo - disse Sunrise.
- può essere ma non posso più mentirti - disse Mark sincero.
Sunrise era furiosa e voleva piangere.
- fuori di qui. Non ti voglio vedere fino a domani - disse lei d'impulso
- mi dispiace, non volevo farti soffrire - disse Mark prima di uscire.
Non voleva andare a disturbare Chris e Tom di nuovo e neanche gli altri suoi amici. Uscì da borgo bianco. Si mise a camminare per la città senza destinazione. Sembrava come quando era un barbone. Camminò tanto e si ritrovò di nuovo di fronte alla dimora Santo Stefano.
Si ritrovò a sedersi sulla sedia. Tanto nessuno lo avrebbe cacciato. Poteva stare lì. Matt aprì la finestra e lo vide lì seduto. Era sorpreso.
Cosa ci faceva li?
Sentì che doveva andare lì. Si mise la camicia e scese di sotto. Aprì la porta e si ritrovò fuori dove c'era Mark. Lui era messo di spalle e non poteva vederlo.
- tutto bene? Posso sedermi? - chiese Matt mettendosi di fronte a lui e con le mani sulla sedia.
Mark tornò con la mente al presente e lo vide.
- Matt? Cosa ci fai qui? - chiese lui sorpreso.
- io alloggio qui - rispose Matt. - la domanda dovrei farla io -
- giusto. Non riuscivo a dormire e ho fatto una passeggiata - rispose Mark.
- una lunga passeggiata. Sei molto lontano da borgo bianco - disse Matt. - che succede? -
- nulla - rispose Mark chiuso in se stesso.
- scusami, non sono affari miei. Forse è meglio che torno su - disse Matt vedendo in quel modo.
Non poteva obbligarlo ad aprirsi.
- rimani se vuoi - disse Mark vedendolo alzarsi.
Matt si risedette. Era una cosa positiva se gli aveva detto di rimanere.
Mark stava sentendo un po' di freddino. Anche se era maggio, la notte era fredda.
- se senti freddo, possiamo entrare. Si sta bene nella mia stanza - disse Matt proponendo.
Mark restò a bocca aperta.
Matt lo aveva invitato nella sua stanza!!!!
Oddio. Era un sogno.
- non vorrei disturbare - disse lui trattenendo il rossore.
- nessun disturbo - disse Matt. - vieni -
Mark lo seguì dentro e arrivarono nella camera di Matt. Era veramente bella.
- bella stanza - disse Mark guardandosi intorno.
- si. Siediti dove vuoi - disse Matt da ottimo padrone di casa.
Mark guardò il letto e fece qualche pensiero non proprio casto.
- puoi metterti sul letto -
Mi metto qui - disse Mark indicando la poltroncina.
Matt si mise sul letto e lo guardò.
- vuoi una coperta o hai sete? - chiese lui premuroso. - ho cose biologiche con me -
- sei d... gentile - disse Mark arrossendo.
Stava dicendo dolce.
- voglio che ti senti a tuo agio - disse Matt stendendosi sul letto in posizione laterale così da guardarlo.
Quella posizione era tutto tranne che innocente. Era veramente sexy.
- sai che accetto da bere - disse Mark sentendo caldo.
Matt si alzò e andò verso il mini frigo. Mostró a Mark tutto quello che aveva.
Scelse una bevanda rinfrescante. Matt la verso nel bicchiere e gliela diede.
: - ho anche dei dolcetti alla crema se vuoi. Mi sono stati regalati - disse Matt tutto premuroso e dolcissimo.
Come poteva dire di no ai dolcetti e a lui?
- adoro i dolci - rispose Mark sorridendo.
Matt Tirò fuori da mini frigo una scatola. Li apri sul letto e Mark si avvicinò a prenderli.
- grazie - disse Mark sedendosi e con il dolcetto in mano.
Mark gli diede un morso e sentì che era crema alla banana. Li adorava. Stava colando fuori la crema così la prese con il dito e la portò alla bocca.
- li adoro - disse Mark godendo.
Matt guardò Mark attentamente. Sentì caldo anche lui a quel gesto e verso. Cercava di pensare ad altro ma non era facile. Prese anche da bere per rinfrescarsi ma vederlo mangiare così i dolcetti, lo eccitava
- prendo questo e basta - disse Mark mettendo freno alla golosità.
- puoi portarteli con te se vuoi - disse Matt gentile.
- sei incredibile. Grazie - disse Mark alla sua dolcezza. - ma te li hanno regalati a te -
- e io li sto condividendo con te. Non c'è nulla di male. Prendili - disse Matt sorridendo.
- grazie mille - disse Mark ancora.
- non ringraziarmi. Lo faccio con piacere - disse Matt sedendosi.
Mark vide l'ora e pensò che era meglio lasciarlo dormire.
- si è fatto tardi. Meglio che vada - disse Mark all'improvviso.
- puoi restare se vuoi. Non ho bisogno di dormire - disse Matt
Poteva restare lì. Tanto in camera non poteva tornarci. Almeno stava li al caldo e con Matt.
- resto - disse Mark deciso
- bene. Cosa vuoi fare? - chiese Matt gentile.
- non lo so - rispose Mark.
C'erano tante cose che avrebbe voluto fare ma non erano adatte ma stare così con lui era già una gran cosa. Non avrebbe mai immaginato di ritrovarsi in camera con lui.
- Intanto ti do qualcosa di comodo da metterti per dormire - disse Matt. - e se vuoi farti una doccia fai pure usa pure i miei prodotti -
Mark non poteva crederci.
Usare le cose di Matt o indossare qualcosa di suo. Questo non se lo aspettava.
Ma gli sarebbe entrato? Matt aveva un fisico diverso dal suo.
- grazie ma non vorrei rovinarti i vestiti - disse Mark subito.
- scherzi vero? - chiese Matt stupito.
- nessuno scherzo. Il mio corpo è... -
- perfetto. Non c'è nulla che non va in te - disse Matt con voce calda.
Lui gli accarezzò il viso.
- no. Tu sei perfetto - disse Mark alzandosi.
Faceva male sentire l'uomo che amava parlare così di sé stesso.
- non sono perfetto, Mark - disse Matt alzandosi.
- andiamo, lo dici solo per gentilezza. Sei dolce ma non c'è ne bisogno - disse Mark.
- non lo dico per gentilezza. Che tu ci creda o no, non mento alla gente quindi ti ho detto la verità. Comunque vuoi, puoi farti la doccia - disse Matt sapendo che non ne sarebbero veniti fuori per il momento da quella discussione.
- si, una doccia mi serve - rispose Mark. - grazie -
Matt gli fece vedere il bagno, le asciugamani e l'accappatoio. Lo lasciò da solo e lui si ritrovò a guardare i profumi e i prodotti di Matt sulla mensola. Prese un profumo e lo avvicinò al viso. Ne senti la fragranza. Sapeva di Matt.
Avrebbe voluto quel profumo addosso ma non voleva essere sgamato.
Matt entrò un attimo e lo vide.
- ti ho portato i vestiti - disse lui appoggiandoli sul mobiletto. - se ti piace, puoi tenerlo. Ne ho tanti a casa -
- stavo solo odorando - disse Mark agitato, mettendolo apposto.
- fai pure. È veramente buono - disse Matt sorridendo. - è il mio preferito -
Matt poi lo lasciò da solo così poteva fare la doccia. Si cambiò anche lui e sentì il rumore del getto. Si stava immaginando Mark nudo sotto la doccia. Mark si mise il bagnoschiuma di Matt. Era così buono. Tutti in Matt era buono. Ancora non ci poteva credere che era lì. Fece una doccia rilassante e poi prese l'accappatoio di Matt. Lo annusò, aveva il suo profumo e anche i vestiti. Si asciugò e poi si mise la maglietta e la tuta. Non stava male. Certo a Matt stavano perfetti. Usci da lì e Matt era sul letto. Stava parlando al cellulare e ' vi voglio bene, piccoli '. Che dolce papà. Li aveva chiamati per la buonanotte.
Tornò in bagno e aspettò. Non voleva invadere la sua privacy.
- Mark, stai bene? -
- si perché? - chiese lui confuso.
- non ti ho visto più - rispose Matt premuroso.
- eri a telefono. Non volevo interromperti o sentire. Sono cose tue - disse Mark uscendo. - rispetto molto la privacy della persone -
- è ammirevole - disse Matt sorridendo.
- il rispetto è alla base di tutto - disse Mark.
Stava iniziando a sentire sonno. Si vedeva dalla faccia.
- scusami, Matt. Avrei un po sonno -
- ma certo. Prendi il lato del letto che vuoi - disse Matt.
- il letto? Ma no, Matt. Mi metto in poltrona - disse Mark subito.
non se ne parla - disse Matt categorico. - non è il luogo per dormire e poi sei mio ospite -
- ma... -
- niente ma. Metti nel letto - disse Matt deciso.
- ok ok ma neanche tu ci dormi - disse Mark vedendolo mentre si stava mettendo.
Matt sorrise e raggiunse Mark nel letto. Erano tutti e due molto agitati come adolescenti e si guardavano.
- ascolta, domani mattina devo andare in un negozio a prendere una cosa per kit mio figlio. Ti andrebbe di accompagnarmi? - chiese Matt all'improvviso.
- mi farebbe molto piacere, ovviamente se sei libero. altrimenti non importa non voglio causati problemi -
- non ci sono problemi. Ti accompagno volentieri - rispose Mark sorridendo.
Avrebbe trascorso altro tempo con Matt. Era fantastico.
Matt era felice. Non si aspettava una risposta positiva e preso dall'entusiasmo, gli chiese anche un'altra cosa.
- potresti fermarti a fare colazione colazione qui...o scusami, sono troppo invadente. Scusami veramente. Tu hai una famiglia, dovrai stare con loro. Scusami, fai finta che non ti abbia detto nulla - disse Matt agitato.
Era sorpreso di vedere Matt così. Non pensava che era il tipo da agitarsi. Lo vedeva molto sicuro di sé. Era una novità per lui.
- ma no. Non scusarti. Mi piacerebbe far colazione con te - disse Mark tranquillizzandolo.
Tanto era meglio dare spazio a Sunrise. Aveva bisogno di stare da sola.
- benissimo. Il cibo qui è buonissimi - disse Matt sorridendo.
- se è come i dolcetti, non me ne andrò più - disse Mark più rilassato e disteso sul letto.
- che golosone - disse Matt ridendo.
- molto - disse Mark sorridendo.
: I due si stavano sciogliendo e si diedero la buonanotte. Matt spense la luce e i due chiusero gli occhi.
Il giorno dopo...
Mark si svegliò e vide che stava abbracciando Matt. Si allontanò subito. Doveva essersi mosso durante la notte. Aveva il cuore a mille Matt si svegliò. Non sentiva più quel dolce calore che lo avvolgeva.
- buongiorno - disse lui sbadigliando.
- buongiorno - disse Mark arrossendo.- dovremo prepararci e scendere così andiamo a comprare il regalo -
- non voglio alzarmi - disse Matt buttandosi sul Mark. - restiamo ancora più -
L'aveva fatto con naturalezza. Mark non se lo aspettava ma era bello averlo così su di sé. Matt si rese del gesto e si allontanò.
' non siamo in una fantasia o visione. Questa è la vita vera ' pensò Matt. ' lui è sposato '
- scusami, non dovevo prendermi tutta questa libertà - disse Matt scusandosi.
- non scusarti - disse Mark. - va tutto bene -
- andiamo a far colazione. Ho una fame - disse Matt alzandosi. - vuoi andare prima tu in bango? -
- Grazie ma vai tu - rispose Mark.
- non ci metto molto - disse Matt prima di sparire dentro la porta del bagno.
Tutti e due erano emozionati e agitati. Sembravano ad un appuntamento. Matt si preparò con cura e mise il suo profumo. Era perfetto per l'uscita con lui.
' che sto pensando? Non è un appuntamento. Ma una colazione e passeggiata per comprare il regalo a Kit. Non c'è altro ' pensò Matt mettendo via il profumo.
Mark lo vide uscire dal bagno e rimase a bocca aperta. Era bellissimo.
- tocca a te - disse Matt richiamando la sua attenzione.
- si, adesso vado - disse mark prendendo i vestiti di ieri.
Si chiuse in bagno e anche lui si preparò con cura.
' lui è perfetto e io ho gli stessi vestiti di ieri. Partiamo già male ' pensò Mark. ' calmo, non è un appuntamento. Ti ha chiesto di accompagnarlo in quel negozio. Lui è qui in Italia per suo figlio mica per me '
Usci quando fu pronto. Matt era sulla poltrona e lo guardò. Mark lo sorrise imbarazzato e Matt ricambiò.
- andiamo - disse Mark.
Matt ci mise un po ad alzarsi. Guardava il suo affascinante orsacchiotto.
- si, andiamo - disse Matt.
Cosi uscirono da li e andarono nella zona colazione. C'era di tutto e di più. Mark non si risparmiò a prendere le cose, anche se si vergognò appena le mise sul loro tavolo.
- mi sono fatto prendere la mano - disse Mark imbarazzato.
- non c'è nulla di male e poi ti capisco. Anche me piace mangiare. É uno dei piaceri della vita - disse Matt mettendo anche lui sul tavolo un bel po di cose. - sono un goloso anch'io. Sono più per il salato ma mi piace il dolce -
- io amo tutto ma per le cose dolci vado a impazzire - disse Mark prendendo un cornetto. - è più forte di me -
- è una bella cosa saper mangiare di gusto. Altrimenti sarebbe solo per sopravvivere - disse Matt bevendo un po di succo.
- hai ragione. Meglio mangiare di gusto - disse Mark affondando il cornetto nel cappuccino.
Matt lo guardava incantato.
- che c'è? Sono sporco? - chiese Mark confuso.
- no, stai benissimo - rispose Matt sorridendo.
Era meraviglioso per entrambi trascorre questo tempo insieme. Era tutto cosi naturale. Laura salutò Matt da lontano e lui ricambiò. Stessa cosa David.
- chi sono? - chiese mark curioso.
- li ho conosciuti in aereo. Sono fratello e sorella. Sono simpatici - rispose mark.
Laura gli fece l'occhilino e un sorrisetto malizioso, vedendolo con Mark.
- tutto bene? - chiese Mark.
- si - rispose Matt ridendo. - sto proprio bene -
- anch'io tanto - disse Matt felice.
Erano entrambi felici. Stavano dove volevano stare.
- laura, io vado un po di giro. Voglio disegnare o riprendere qualcosa - disse David avvertendola.
- certo. Potresti andare a far il bagno - disse Laura suggerendo.
- sai che non mi sento a mio agio - disse David. - preferisco guardare gli altri -
- allora stai attento e se hai problemi, chiamami - disse Laura abbracciandolo.
- lo farò - disse David.
Matt guardò i due abbracciarsi. Erano proprio carini e uniti come fratello e sorella.
Mark si girò.
- è bello avere un fratello o una sorella. Soprattutto se sei è così uniti - disse lui pensando alle sue sorella e suo fratello.
- si, è una gran fortuna - disse Matt un po triste.
: Lui non aveva avuto suo fratello o sua sorella vicino quando aveva fatto coming out. Mark vide un dolore negli occhi di Matt e lo senti anche dentro.
- tutto bene? - chiese lui premuroso.
- si, tranquillo - rispose Matt.
Mark sapeva che non era cosi ma decise di non essere invadente.
- che regalo devi prendere a tuo figlio? - chiese mark cambiando argomento.
- un pigiama di Hulk. Non riuscivo a trovarlo da nessuna parte e solo qui c'era - rispose Matt sorridendo.
Pigiama di Hulk????
Non poteva crederci!!! Quello che aveva visto, non era un sogno ma era la realtà.
- che c'è? - chiese Matt a quella sua espressione.
- sono solo sorpreso. Non mi aspettavo che a tuo figlio piacesse Hulk - rispose Mark.
- oh ti adora. Preferisce te a tutti gli altri avengers - disse Matt confidandogli. - Ti adora non solo per il personaggio che interpreti ma anche come persona -
Ooooo. Ne rimasse doppiamente meravigliato.
- ha visto su intenert molto cose su di te - disse Matt. - poi dal viso gli ispiri molta simpatia -
- mi fa molto piacere - disse Mark arrosendo felice.
Dopo la colazione, uscirono di là e iniziarono a camminare.
- no, non mi prenderó soldi da te. Sei mio ospite - disse Matt quando Mark voleva pagare la colazione.
- ma non è giusto. Tu hai pagato per quel servizio. Io no - disse Mark.
- Mark, volevo offrirtela quindi stai sereno e metti via quei soldi - disse Matt deciso.
- d'accordo ma la prossima cosa la pago io - disse Mark deciso.
- se proprio insisti - disse Matt cedendo
Matt e Mark sentirono il malessere di qualcuno. Si girarono ma la strada era vuota.
Nella strada parallela, Maja usciva dal barbiere con suo padre. Aveva vestiti da ragazzo. Non voleva essere picchiata di nuovo. Aveva una faccia triste e depressa.
Mark e Matt arrivarono in questo negozietto davvero carino e la commessa appena l'ho vide, uscì fuori il pigiama.
- eccolo, signor bomer - disse la commessa tutta incantata.
- la ringrazio molto - disse Matt sorridendo.
- posso avere una foto con lei? - chiese lei uscendo il cellulare. - è per i miei figli. La seguiamo sempre in white collar. Ci piace tanto -
- la capisco, signora - disse Mark.
- oooo abbiamo anche Bruce banner - disse lei. - allora una foto tutte e tre insieme -
I due le dissero di si e si fecero un selfie insieme.
- posso averla di voi due insieme? - chiese la commessa ancora.
- non ci sono problemi - rispose Matt sorridendo.
- anche per me - rispose Mark arrossendo.
Una foto da solo con Matt!!! Era emozionato. Anche Matt lo era. I due si misero in posa e il braccio di Matt era sulla sua spalla. vicinissimi. Poteva sentire il suo profumo. La commessa scattò la foto e sorrise, facendogliela vedere.
- se la volete, ve la mando per posta elettronica - disse lei gentile.
- grazie. Si la vorremo - dissero insieme tutti e due.
Cosi la commessa la inoltrò alle loro e-mail e la ricevettero subito. Mark e Matt guardarono la loro prima foto insieme con il cuore che batteva. Matt stava uscendo senza regalo e mark lo chiamò.
- che testa! - esclamò Matt.
Era preso cosi tanto da Mark che si era scordato perché era lì per un attimo. Prese il pigiama e pagò. Era tutto rosso.
- succede - disse Mark ridendo. -
Uscirono da lì. Era una bella giornata di sole così camminavano e parlavano di tutto. Sembravano una coppia. Entrarono in qualche negozio di souvenir, Matt cercava qualcosa per i suoi figli e anche per Armie. A borgo bianco, tutti notarono l'assenza di Mark. Non si vide molto neanche Sunrise. Chris senti che Mark stava bene ma non capiva perché non era lì.
- vuoi andare a cercarlo? - chiese Tom seduto al tavolo.
- sta bene. Lo sento ma vorrei sapere dov'è - rispose Chris. - non è da lui sparire in questo modo -
- Chris amore ti posso chiedere una cosa? - chiese Tom a quelle parole.
- ma certo piccolo - rispose Chris.
- dimmi te e Mark avere una connessione come fratelli? - chiese Tom. - Perché sento che è una amicizia molto intima e particolare -
- Devo affrontare questo discorso con Mark perché hai ragione, Tom - disse Chris.
- Lo sapevo è come la connessione che ti ho parlato di quell'uomo che devo trovare ancora. Ieri che stavamo passeggiando è come se lo sentissi vicino a me - disse Tom confidandosi.-Sai Chris è stato Marl a trovarti quella sera al locale. Non lo ringrazierò mai abbastanza -
Tom piangeva e Chris lo abbracciò.
- sono qui, piccolo. Non accadrà più che tu viva un momento del genere - disse Chris confortandolo.
- Amore, io pensavo che avessi questa connessione solo con Eddie - disse Chris
- All'inizio anch'io sai - disse Tom dopo essersi calmato. - Ma ultimamente sento anche questa misteriosa persona è come se fosse stata avvolta da una nebbia fino a ora non capisco il motivo -
- forse il momento giusto deve ancora arrivare - disse Chris pensandoci. - é successo anche per noi così -
- hai ragione tu, amore - disse Tom guardandolo. - devo solo aspettare -
All'improvviso arrivò un messaggio.
' ciao, Chris. Volevo dirti che ho seguito il tuo consiglio. Ho detto tutto a sunrise, lei mi ha cacciato dalla camera e la capisco. Ho passato la notte e fino a questo momento insieme a Matt '
Chris era incredulo.
' siete stati insieme?? '
' non in quel senso. Non abbiamo fatto nulla. Mi ha offerto il suo letto per dormire '
- che succede? - chiese Tom alla sua faccia.
- ho avuto notizie da Mark che non mi aspettavo - rispose Chris.
- ma sta bene? - chiese Tom preoccupato.
- piccolo, Mark sta una favola in questo momento. Nessuno potrebbe essere più felice di lui - rispose Chris guardando la foto inviata da Mark.
- che guardi? - chiese lui curioso.
- scusami, piccolo ma non posso fartela vedere per il momento - rispose Chris. - vorrei ma è una cosa di Mark. Deve decidere lui se dirtela -
- amore, non ci sono problemi - disse Tom.
Chris e Tom si baciarono mentre Matt e Mark passavano vicino a un locale chiamato Pescaria. Li ispirava già. Entrarono a vedere e il posto era bellissimo. Tutto luminoso e il cibo che proponevano era veramente invitante.
- mi mangerei di tutto - disse Matt con l'aquolina in bocca.
- puoi. Sei mio ospite quindi prendi quello che vuoi - disse Mark. - anch'io penso di prendere un po di cose -
- potremo dividercele così mangiamo tutto - disse Matt proponendo
- mi piace l'idea - disse Mark sorridendo. - vuoi che ordiniamo e li portiamo via? -
- e dove proponi di mangiare? - chiese Matt curioso.
- se portiamo via, in spiaggia - rispose Mark.
Era un'idea romantica. Loro due da soli in spiaggia. Gli piaceva.
- mi piace molto. Facciamolo - disse lui sorridendo.
Mark era felice. Avrebbe avuto Matt ancora per sé. Entrambi erano felici. Mark e Matt presero di tutto da portar via, Mark pagò e avevano i sacchetti con tutto quello che avevano ordinato. Erano curiosi di assaggiarli. Arrivarono in spiaggia e si misero una parte appartata. Anche se era tutto vuota. Era solo per loro. Si sorrisero e uscirono la frittura e le polpettine. Le gustarono lentamente.
- Veramente buonissime - disse Mark dopo qualche boccone.
- concordo. Sono buonissime - disse Matt mangiando di gusto e inzuppandole nelle salse.
Mark fece lo stesso e si sporcò un po. Matt lo vide e avvicinò il dito al suo viso per togliergli uno schizzo di salsa. Mark non lo aveva capito e pensò che Matt stava per baciarlo. Alla fine gli aveva tolto lo schizzo e il cuore che batteva forte si calmò.
-ho preso questo mentre tu non vedevi - disse Matt uscendo una bottiglia di vino bianco con due calici.
- ma dovevo offrire io - disse Mark.
- lo so ma non ho resistito. Guarda questi calici - disse Matt.
Erano dei calici normali solo che avevano un ancora sopra.
- sono veramente belli - disse Mark prendendolo in mano.
- Appena li ho visti, me ne sono innamorato e li ho comprati. Uno è mio e l'altro è per te - disse Matt con emozione.
Un regalo da Matt!!!
' mi ha anche regalato il profumo ' pensò Mark.
- sei dolce. Mi piace tanto - disse lui sorridendo emozianto.
- ne sono felice - disse Matt aprendo la bottiglia.
Verso il vino nei calici e fecero il brindisi.
- a questa giornata -
- a questa giornata -
Era veramente un vino buonissimo. Lo apprezzaromo entrambi e passarono dalle fritture ai panini. Erano invitati. Matt aveva preso quello con il salmone mentre Mark quello con i gamberi. Diedero un morso e ne rimasero estasiati. Tutto si combinava bene.
- anche il tuo sembra veramente buono - disse Mark guardandolo.
- possiamo fare a metà se vuoi - disse Matt. - così assaggiamo entrambi -
- mi piace l'idea - disse Mark a quella proposta.
Matt si era fatto dare il coltello per tagliare qualcosa. Divisi i panini in due, anche se lui avrebbe mangiato tranquillamente da dove aveva morso Mark ma non sapeva se a lui sarebbe piaciuto quindi aveva preferito far cosi. Matt diede la sua metà a Mark e lui fece lo stesso. I due assaggiarono e li trovarono buonissimi. Fu un bel pranzo. Mangiarono e risero molto.
- hai voglia del dolce? - chiese Matt mentre buttava i rifiuti nel cestino.
- ma si - rispose Mark sorridendo.
Matt vide dei rifiuti sulla spiaggia.
- che inciviltà - disse lui uscendo i guanti per raccoglierli. - aspetta solo un attimo -
Mark vide Matt raccogliere i rifiuti e metterli nel sacchetto. Mark gli andò a dare una mano. Insieme pulirono la spiaggia. Erano entrambi per l'ambiente, Avevano fatto anche la loro buona azione della giornata. Decisero di farsi un selfie con lo sfondo del mare. Mark e Matt erano felici. Si scambiarono i numeri e andarono in cerca di una pasticceria. Trovarono dolce e salato e ci entarono. Era il paradiso di Mark. Era carino come posto.
- cosa vuoi? Questa volta offro io - disse Matt subito.
- ma mi hai regalato il calice - disse Mark.
- quello è a parte. Dai, Mark. Dimmi cosa vuoi - disse Matt con tono tenero. - c'è anche un dolce a forma di orsetto. Che carino. Questo lo prendo per me -
- ti piacciono molto gli orsi? - chiese Mark curioso.
- solo uno - rispose Matt con tono molto allusivo.
Perché quel tono? Cosa voleva dire?
Non era che Matt... Si fermò prima di pensare una sciocchezza. Matt non era interessato a lui. Era solo dolce e gentile con tutti.
- capisco - disse Mark cercando di guardare i dolci.
Davvero non aveva capito? Matt era deluso ma non avrebbe dovuto esserlo perché Mark non era suo.
- io non so che scegliere. Sono tutti bellissimi e invitati - disse Mark indeciso. - tu che mi consigli? -
' Mark é cosi tranquillo ' pensò Matt.' Non ha idea che soffro dentro. Come potrebbe? Non sono importante per lui '
- tutto bene? Ti vedo strano - chiese Mark premuroso.
- si, sto bene - rispose Matt. - vado in bagno -
Mark non era sicuro che Matt stesse bene. Lo segui e lo vide mentre si asciugava una lacrime.
- forse dovrei lasciar perdere - si disse Matt allo specchio.
Non capiva perché Matt stava male all'improvviso. Stavano cosi bene e poi era diventato triste. Mark se ne andò, non voleva violare ancora di più la sua privacy.
- ma lo amo tanto - disse Matt continuando. - non posso far a meno di lui -
Doveva solo tenere duro. Stava passando del tempo bellissimo con l'uomo che amava. Si sarebbe accontentato di questo.Quando tornò di là, sfoggiò un bellissimo sorriso e si avvicinò a lui.
- pensavo che potremo fare un misto e dividerci i dolci - disse Matt.
Mark era confuso, Matt era passato da sorridente a triste e di nuovo sorridente in poco tempo. Non era una cosa normale. Non era che soffriva di qualcosa? Magari non voleva che si sapesse.
- è una bella idea. Scegli tu - disse Mark sedendosi. - mi fido -
Lui lo osservò bene. Sembrava normale adesso. Era preoccupato, anche se adesso sorrideva.
Cos'era cambiato? Non capiva. Sì sedettero e Mark continuò ad osservarlo.
- ho qualcosa tra i denti? - chiese Matt al suo sguardo fisso.
- ma no, sei perfetto. Hai dei bellissimi denti bianchissimi. Sembrano quelli della pubblicità - - disse Mark.
- oh grazie - disse Matt arrossendo.
- di nulla. Hai anche un bel sorriso come Tom - disse Mark.
- Tom hiddleston? -
In quel momento collegò il disegno a Tom. I suoi occhi.
- hai una foto? - chiese Matt all'improvviso.
Mark tirò fuori il cellulare e andò in galleria. Per fortuna aveva messo il codice in quella solo di Matt. Andò nelle foto normali e gli mostrò una foto di lui, Chris e Tom. Matt rimase senza parole. Era lui. Tom era la persona che cercava. Era incredibile. Mark vide che Matt era molto concentrato su Tom. Poi pensò che Matt non era il tipo da interessarsi alle persone impegnate.
Arrivò la cameriera con i dolci. C'è n'erano tanti.
- grazie, Mark - disse lui sorridendo e ridandogli il cellulare.
- di nulla - disse lui rimettendolo in tasca. -Tom è molto affascinante -
- si ma non è il mio tipo. Non sento per lui attrazione e più un'altra cosa. Più mentale. Ti sembrerà strano - disse Matt.
- no per nulla. Ti capisco fin troppo bene. Io sento lo stesso per un mio amico - disse Mark.
- anche tu senti le connessioni - disse lui stupito.
- si chiamano connessioni? Non lo sapevo ma si a volte - disse Mark.
- penso che chi ha un animo gentile le sente - disse Matt convinto.
- non è da tutti -
Mark pensò alla voce di Matt nel suo momento di piacere e alla visione con lui e Kit.
Lui aveva sentito il suo piacere? Era possibile?
- e ti è mai successo di sentire qualcosa tipo... -
- piacere? Si, l'ho sentito - rispose lui sincero.
Ma no. Era impossibile.
- wow!- esclamò Mark.
- le connessioni sono di due tipi sai. D'amore e d'amicizia - disse Matt. - quella che sento per Tom è una connessione d'amicizia fraterna -
-come io con Chris - disse Mark.- sono belli questi legami, anche se quando sei distante da quella persona é doloroso. Tu lo sai meglio di me -
- si, sento le sofferenze di Tom.da sempre. Avrei voluto essere lì con lui in ogni istante e anche in questi giorni in cui è stato male - disse Matt.
Mark gli prese la mano da sopra al tavolo, sporcandosi un po con un dolcino ma non gli importava.
- non essere triste e non sentirti in colpa - disse Mark consolandolo. - eri con i tuoi figli. Hanno bisogno di te -
- anche Tom ne aveva bisogno - disse Matt. - chissà se anche Tom sente quello che sento io per lui. Non sempre le connessioni si connettono, alcune sono a senso unico. Forse io per lui non sono niente -
Ancora quella tristezza che li aveva visto prima, pensò Mark. Non li piaceva Matt così. Avrebbe voluto vederlo sempre allegro con il suo meraviglioso sorriso o gli occhi brillanti.
- no. Sentirà anche lui lo stesso credimi - disse Mark rassicurandolo senza mai lasciare la presa.- vi vedo molto amici sai -
Mark accarezzava la mano di Matt con il pollice. Lo faceva dolcemente. Matt era sorpreso e emozionato di quel gesto. Matt ritrovò il sorriso e rimasero in silenzio a guardarsi. Le mani erano intrecciate. Era in un tavolino appartato. Era un momento intimo tra loro. Nessuno riusciva a staccarsi. Il rumore di un vetro rotto li portò a rompere l'incanto. La cameriera aveva fatto cadere un bicchiere. Mark e Matt allontanarono le mani e arrossirono.
La cameriera tornò.
- c'è qualcosa che non va con i dolci? Non li avete ancora toccati - disse lei preoccupata.
- oh no. Stavamo parlando - rispose Mark subito.
- ora li mangiamo - disse Matt rassicurandola.
- vi porto qualcosa da bere? Magari un frullato - propose la cameriera. - oppure qualcosa di forte e alcolico -
- frullato - rispose Matt.
- per me nulla - disse Mark.
: La cameriera andò via.
- non vuoi neanche dividertelo con me? - chiese Matt speranzoso.
- se me lo chiedi con quel tono, non posso dirti di no - rispose Mark sorridendo.
- che tono avrei? - chiese Matt curioso.
Mark sorrise ma non sorrise.
- dai, dimmelo - disse Matt alzandosi e andando da lui.
- che vuoi fare? - chiese Mark confuso. Matt iniziò a fargli il solletico e disse: - dimmelo -
Mark rise dopo un po e cedette.
- un tono tenerissimo - disse lui sorridendo.
Matt gli diede un bacio sulla guancia.
- grazie - disse lui dopo il bacio.
Mark era emozionato a quel bacio. Era un semplice bacio ma per lui valeva tantissimo.: Mangiarono di gusto i dolci e sorridevano entrambi. Arrivò anche il frullato e Matt chiese un'altra cannuccia così se lo divisero. Bevero nello stesso momento, sembravano due adolescenti al primo appuntamento. Pagò Matt, anche se Mark aveva cercato di fare il furbetto e pagare mentre Matt stava in bagno ma non ci riuscì. Matt fu così veloce.
- lo sapevo che lo facevi. Ti ho battuto sul tempo - disse Matt uscendo da lui.
- già, sei stato velocissimo - disse Mark.
Continuarono a camminare per le vie più isolate. Erano solo loro due che parlavano tanto. Poi Mark vide l'ora.
- scusami, Matt. Devo tornare all'hotel - disse Mark dispiaciuto.
- certo. Hai la tua famiglia. Sei stato fin troppo con me. Scusami - disse Matt scusandosi.
- non devi scusarti. A me è piaciuto tanto. Sei una bella compagnia - disse Mark rassicurandolo
: ' Compagnia già io sarò solo questo per te ' pensò Matt triste.
- possiamo vederci quando vuoi -
- certo - disse Matt sforzando un sorriso.
Mark senti che Matt era triste come lui.
- se vuoi, rimango un altro po - disse Mark all'improvviso.
- tranquillo, vai dalla tua famiglia. Ti aspettano - disse Matt dandogli un bacio sulla guancia. - ciao. Ci vediamo -
- ciao - disse Mark che non aveva voglia di lasciarlo.
Matt si allontanò subito e si rifugiò in un vicolo. Si appoggiò al muro e aveva uno faccia tristissima.
- ciao, amore mio - disse Matt ad alta voce.
Mark era troppo lontano per sentire quelle parole.
Lui arrivò in hotel che era già in gran fermento. C'era una locandina. Ci sarebbe stata un'asta di beneficenza e una sfilata per i grandi e per i piccoli nei prossimi. Immaginava che Bella voleva partecipare. Andò verso la porta della camera e bussò. Non aveva le chiavi e alla reception non le avevano. Aprì Sunrise e entrò dopo averla salutata.
Mezz'ora dopo... Mark era nella sua nuova stanza e aveva invitato Chris e Tom. Aveva preparato tutto. Anche i dolcetti dategli da Matt. Chris e Tom lo videro nervoso e anche molto.
: - prendete, sono buonissimi - disse Mark sedendosi sulla poltrona.
Chris e Tom erano sul divano e notarono che c'era qualcosa sul tavolo. Un profumo e un calice di vino.
- so che sono scomparso da ieri fino a ora ma c'è una spiegazione - disse Mark con coraggio. - ho detto la verità a Sunrise. Vedi Tom, io ho deciso di divorziare da lei...
Tom aveva intuito qualcosa durante la visione di White collar.
- io sono innamorato di un'altra persona. Non ho mai sentito qualcosa del genere per nessuno ma non mi prenderebbe mai in considerazione. Posso essere solo un amico per Matt.... Abbiamo trascorso il tempo insieme ieri notte e oggi. Chris mi ha già domandato se avessimo fatto sesso ma ovviamente no. Lui non mi vorrebbe in quel senso -
- Chris - lo rimproverò Tom. - scusalo, Mark. Di solito non fa così.
- tranquillo, Tom - disse Mark.
- che ho detto di strano? Non ho usato il verbo scopare neanche - disss Chris confuso.
- e ci mancava anche che lo usavi. Cosa devo fare con te? - chiese Tom alzando gli occhi al cielo.
- molto e se vuoi ti dico cosa devi fare con me - con tono allusivo.
- Siete meravigliosi - disse Mark grato. -adoro ragazzi. Grazie mi state facendo rilassare -
Mark io capisco che non sia un momento facile anzi ma come sei sicuro che Matt non sente le stesse cose che tu senti per lui - disse Tom.
- ti prego Tom lo hai visto? Sei gentile e ti ringrazio Tom ma uno come lui non poserebbe mai i suoi meravigliosi occhi su uno come me -
- ma che dici, Mark? Perché ti svaluti in questo modo? Non capisco proprio - disse Tom sconvolto.
- perché è la verità. Come ho detto a Chris io e lui saremo ridicoli assieme - disse Mark convinto.
- Mark, queste sono solo tue paranoie - disse Tom diretto.
- davvero? Guarda qua - disse Mark mostrandogli le foto. - ti sembra che siamo ben assortiti insieme? -
- Mark, siete perfetti insieme - rispose Tom vedendo le foto. - siete nati per stare insieme -
- non è così. Non stiamo bene per nulla - disse Mark convinto.
Chris gli fece una faccia a Tom come dire ' ci ho provato anch'io ma non mi ascolta '
Tom fu triste per Mark perché non vedeva la sua bellezza.
- comunque io penso che é meglio parlare di altro - disse Mark per cambiare discorso.
Scusami Mark un'ultima cosa mi fai rivedere la foto disse Tom con una strana sensazione.
Mark gli ridiede il cellulare e Tom guardando la foto. Iniziò a capire che Matt era la persona che stava cercando da tempo.
- che c'è? Chiese Chris alla sua 'espressione.
- mi sono ricordato un impegno. Vado - disse Tom ridando il cellulare a Mark.
Baciò a Chris e abbracciò Mark per poi uscire di lì di cosa.
Strano disse Mark perplesso.
Già è più strano del solito - disse Chris.
Tom venne guidato verso un luogo. I piedi camminavano da soli e arrivò a quest'arco bellissimo dove c'era un panorama mozzafiato.
Matt stava scattando delle foto quando aveva sentito che doveva andare in un posto.
Aveva bisogno di arrivare in fretta. Sentì che era importante. Corse velocemente e arrivò l'arco. Non era solo c'era Tom. Era come se lo stesso aspettando.
- sei tu - dissero insieme dopo un attimo di stupore.
La nebbia che entrambi avevano su loro stessi è finalmente sparita. Ora finalmente si erano trovati.
Per
Maja/Matteo ho unito due personaggi interpretati di Michelangelo fortuzzi. Matteo fa parte sempre di skam druck e maja da
Notruf Hafenkante
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