Capitolo 54
Tom si avvicinò a lui e Chris lo guidò come sedersi. L'altro si leccò le labbra mentre Chris gli slacciava i pantaloni e gli scopriva il sedere anche dalla biancheria. Tom sentì le labbra dell'altro su una natica. Molto dolce. Dopo arrivò una schiaffo su di essa. Gemette a quel gesto.
- ah meglio decidere una safeword - disse Chris ricordandosi.
- blu - disse Tom d'impulso.
- in qualsiasi momento puoi usarla - disse Chris premuroso.
Chris ne diede un'altra in quella sinistra, Tom si mosse e incavò la schiena. Chris guardava il suo corpo e il suo viso. Non voleva esagerare e fargli male Chris si fermò e Tom lo guardò.
- che fai? Non ho detto blu - disse lui confuso.
- scusami, pensavo una cosa - disse Chris a lui. - non è che preferisci stare tu sopra? -
- amo entrambe cose lo sai. Essere sculacciato e schiaffeggiare - rispose Tom sincero. - ma sei sicuro? Non ti sei ancora ripreso -
- è per questo che vuoi stare sotto? No, Tom. Sto bene. Voglio che tu possa fare quello che senti come facevi prima di tutto. Se vuoi essere il dominatore, puoi farlo. Io non ho problemi anzi sai che mi piace da morire tutto quello che mi fai- disse Chris rassicurandolo.- poi a Napoli mi ha sciolto -
Tom si alzò e cadde come un pera. Non si era allacciato nulla.
Che figura!!!!
Tom pensò che adesso Chris si sarebbe messo a ridere ma la risata non arrivò e invece vide due mani che lo aiutavano a mettersi in piede. Gli salì la biancheria e gli abbottonò i pantaloni. Era così premuroso.
Mezz'ora dopo..
. Tutti e due erano pieno di sperma ma non avevano intenzione di alzarsi o farsi un doccia o un bagno. Volevano stare ancora là attaccati in più Tom calmò Chris dai tremori dell'orgasmo. Tom e Chris si fece la doccia e poi decisero di andare dai futuri sposi. mentre camminavano nel corridoio videro Mark con la moglie e i ragazzi: Keen, Bella e Odette. Lui li stava salutando e prendendo Odette con sé. Mark andò verso di loro mentre il resto della famiglia nella direzione opposta.
- ciao, Tom e Chris - disse Mark salutandoli.
- ciao, amico - disse Chris sorridendo. - e ciao anche a te, piccola -
- non sono piccola. io sono una leonessa - disse Odette fiera.
- sei adorabile - disse Tom facendole una carezza.
- sono come Simba - disse Odette sorridendo.
- è il suo cartone preferito - disse Mark spiegandoli.
- il re leone ottima scelta - disse Tom alla piccola.
- so tutte le canzoni. Vuoi sentire? - chiese la piccola eccitata.
- ma certo - rispose Tom con entusiasmo. - posso prenderla in braccio? -
- ma certo - rispose Mark sorridendo.
Andarono fuori e Tom ascoltava la piccola mentre Mark e Chris erano dietro.
- devo parlarti - disse mark all'improvviso. - ma non so dove iniziare -
- prenditi tutto il tempo che hai bisogno. Tu c'eri quando io ero in crisi - disse Chris non dimenticandolo mai.
: - è quello che fanno gli amici - disse Mark semplicemente.
- e tu sei un vero amico, mark - disse Chris mettendogli una mano sulla spalla. - grazie di tutto -
- mi fai diventare rosso cosi - disse Mark sedendosi sul lettino.
Chris si mise al fianco mentre Tom giocava a terra con Odette.
- è la verità - disse Chris sorridendo. - Tom è portato proprio per i bambini -
- peccato che lui e Lola si sono trovati ora - disse Mark. - io starei male al pensiero di non aver avuto la mia Odette o bella o keen accanto a me per tutti questi anni -
- penso che lui ci pensi sempre - disse Chris guardandolo con Odette.
Tom era un giocherellone con lei ma vide anche una nota di tristezza. Sentiva che Tom ci stava pensando e si alzò un attimo per abbracciarlo di dietro. Tom si girò con un po con la testa e sorrise. Menomale che aveva il suo Chris a confortarlo. Mark vedeva come i due erano così innamorati. Era evidente. Come lui e Sunrise, anche se c'era qualcosa dentro di lui che lo faceva destabilizzare. Era confuso per questo voleva parlare con Chris. Gli stava accadendo qualcosa.
Quando Chris tornò da lui, decise di parlare.
- Chris, io sento che c'è qualcosa in me che non riesco a spiegarmi. Sento che c'è da qualche parte una persona a cui non dovrei pensare. Non conosco questa persona ma mi trovo a pensarla in diversi momenti - disse Mark confidandosi.
- un'altra donna? - chiese Chris cercando di capire.
- no, è un uomo. L'ho sempre visto da dietro. Dunque non conosco il suo viso - rispose Mark raccontandogli meglio.
- so che ha i capelli neri e un bellissimo... -
- Bellissimo cosa? - chiese Chris curioso
- Nulla. nulla - rispose Mark di fretta.
Si era fermato prima della parola sedere. Non poteva dirla. Era sposato. Non avrebbe dovuto pensarci.
- è tutto cosi confuso -
- Ti senti attratto da lui sia fisicamente che mentalmente? - chiese Chris capendo il suo turbamento.
- Chris, io... -
- mark, rispondimi sinceramente. Tutto quello che mi dirai ti giuro che non lo dirò a nessuno nemmeno a Tom se non vuoi - disse Chris mettendo la mano sul cuore. - lo prometto -
- Lo so Chris per questo sono venuto da te per parlare di ciò. Si, mi sento attratto da lui sia mentalmente che fisicamente è come se avessi una connessione con questo uomo e prima volevo dire che ha un bellissimo sedere - disse Mark arrossendo.
- È alto con i capelli neri e appunto un meraviglioso sedere e sembra avere un bellissimo corpo -
Mark si fermò appena realizzò quello che aveva detto.
- Cosa sto dicendo io.. io devo andare, scusami - disse Mark alzandosi.
- mark, aspetta. Calmati - disse Chris seguendolo.
Mark prese Odette e si scusò con tom per scappare via.
- cosa gli hai detto per farlo scappare così? - chiese Tom confuso.
- stavamo parlando di una cosa che non posso dirti, piccolo. Mi dispiace ma è una sua cosa personale - rispose Chris sincero.
- non dispiacerti. Sei un buon amico - disse Tom sorridendo.- ora andiamo ai futuri sposi -
Los Angeles...
Sulla spiaggia c'era un uomo dai capelli neri e gli occhi azzurri che faceva meditazione. Era una cosa che lo aiutava molto.
Matt Bomer si alzò dalla sabbia dopo aver terminato e tornò verso casa dai suoi figli.
Entrò in casa, beve qualcosa dal frigo e trovò il più grande Kit al computer.
- che guardi di cosi interessante? - chiese Matt avvicinandosi.
- scene di avengers - rispose Kit mostrandoglielo.
- ma quello è Hulk - disse lui sorpreso. - ti piace? -
- Tutti scelgono ironman o captain America o Thor e cosi via ma io preferisco Hulk - rispose kit al papà. - pensi che sia strano -
- no per nulla. Ti confesso che anch'io preferisco Hulk - disse Mark in confidenza.
Kit sorrise e mise una scena con Bruce banner.
- è proprio forte - disse Kit elogiandolo. - tu l'hai mai incontrato? -
- no, non ho mai incontrato mark ruffalo - rispose Matt guardando lo schermo.
- peccato. Deve essere un uomo incredibile - disse Kit.
- lo penso anch'io - disse Matt coccolando il figlio. - ti prometto che te lo farò conoscere -
- si, conoscerò Hulk - disse Kit entusiasta.
Matt guardò di nuovo lo schermo e i suoi occhi erano solo per Bruce Banner.
- Guarda papà Hulk e Loki - disse kit girandosi.
Il piccolo vide lo sguardo del papà.
- papà, ti sei preso una cotta per Hulk? - chiese kit innocentemente.
- una cotta? No. Mi piace come personaggio. Anche Loki mi piace in diverso modo - disse Matt imbarazzato.
- ma vedo come fissi Hulk. Sembra che ne sei innamorato. Non avevi neanche quello sguardo con papà - disse kit onesto.
- Kit, io ho amato tuo padre - disse Matt sincero.
- lo so, papà. Non lo metto in dubbio ma è normale che tu ti credi un'altra vita e lo stesso vale per lui. Io voglio la vostra felicità - disse Kit dolce.
- oh Kit - disse Matt portandolo a sé in abbraccio. - sei molto maturo -
- ti voglio bene e accetterò chiunque tu scelga - disse Kit sorridendo.
- sei dolcissimo, Kit. Voglio che tu mi dica sempre se non ti va bene qualcosa - disse Matt. - voglio che anche tu sia felice -
Kit sorrise.
- potresti fidanzarti con Bruce banner. Sareste fantastici insieme. Tanto lui è da solo - disse Kit stando sulle gambe di suo papà.
- Bruce banner si ma mark ruffalo no. È sposato. Non confondere realtà e fantasia - disse Matt accarezzandogli i capelli.
- peccato. Vi avrei visti bene - disse kit continuando a vedere le scene.
' anch'io ' pensò Matt dentro di sé.
Kit terminò di vedere le scene con lui e andò in camera a fare i compiti. Mark andò a guardare i gemelli che dormivano sereni nei lettini. Loro due e Kit erano tutta la sua vita. Matt andò a stendersi sul letto, prese il cellulare e si mise gli auricolari. Prese un foglio e buttò tutto quello che sentiva in un testo. Questo lo aiutava tanto. Era una sorta di terapia per lui. Sentiva Heaven e andò su instagram e nella ricerca cercò Mark Ruffalo. Si sentiva come un adolescente che stalkerava la sua crush sui social. Mark non aveva un profilo ma c'erano tante foto con il suo hashtag. Molte erano con la moglie. Erano veramente bellissimi.
Perché si faceva del male?
Mark ruffalo non poteva essere suo. Poi si ritrovò ad accarezzare lo schermo con una sua foto.
' meno male che stai bene, orsacchiotto e non ti è successo nulla in Russia quella sera'
Poi si tolse gli auricolari e chiuse il cellulare.
' non posso farmi del male così '
: Si alzò dal letto e si mise in ginocchio. Cercò conforto nella preghiera e in Dio. La fede era una cosa importante per lui e lo aiutava in molte occasioni. Restò in ginocchio per un quarto d'ora e poi si alzò. Era più sereno e andò a controllare Kit impegnato a far i compiti. Si mise accanto a lui e gli chiese se avesse bisogno di aiuto. Kit aveva fatto la maggior parte dei compiti. Era veramente bravo. Gli chiese aiuto per ripetere delle cose. Matt e Kit erano una bella squadra. Matt ebbe una visita di un suo amico Nico.
- forse dovresti usare un'app per appuntamenti o incontrare qualcuno al al pub o in qualche altro posto - disse lui spronandolo. - non puoi chiuderti in te stesso o nelle tue fantasie -
- lo so ma non riesco a smettere di pensare a lui - disse Matt sfogandosi.
- amico, lo dico per te. Ti fai del male - disse Nico preoccupato.
- non posso farci nulla - disse Matt andando verso il frigo. - ti va una birra? -
- sempre - rispose lui seguendolo. - devo dirti una cosa -
Matt gli diede la birra e lo guardò stranito.
- cosa succede? - chiese lui preoccupato.
- ho avuto l'occasione di lavorare in un importante ospedale a Londra - rispose Nico. - ma non voglio lasciarti da solo -
- sei carino a preoccupati ma devi andarci, Nico. È la tua occasione. Hai sempre sognato di andare oltre oceano. Londra è bellissima. Non devi neanche pensarci a rifiutare - disse Matt mettendogli le mani sulle spalle. - accetta quel posto. Io starò bene e poi avrò scuse per venire a Londra -
- A Londra c'è Tom Hiddleston. Il tuo villian preferito. È bello e single. Li piacciono i bambini. magari... - disse Nico con un tono malizioso.
- Nico, amico, il cuore di Tom Hiddleston è già occupato fidarti. Lo vorrei come amico però quello si. Mi piacerebbe moltissimo - disse Matt. - Sai ho letto su internet che sta producendo uno spettacolo teatrale a Londra quando andrà in scena lo andrò sicuramente a vedere magari riesco a conoscerlo e poi senza offesa per Tom ma non è il mio tipo
- certo, tu ami i tipi dilf - disse Nico conoscendo i gusti dell'amico.
- hanno una gran fascino su di me e Mark ne ha tanto. È un sexy orsacchiotto - disse Matt
- stop, amico. Non ti ascolterò parlare di nuovo di lui - disse Nico. - devi andare oltre -
- ma... -
- niente ma. Ascoltami, perché non ci riprovi con Armie? Eravate praticamente perfetti. Non ho mai capito perché vi siete lasciati - disse Nico.
- lo stesso motivo per cui ho lasciato Simon: Mark - rispose Matt sincero. - e per il bacio a scuola con l'uomo misterioso -
- dimenticavo l'uomo misterioso. Matt, dimentica entrambi e cerca di essere felice - disse Nico. - fammi questo favore -
- ci proverò, anche se sarà difficile - disse Matt ascoltandolo.: Nei miei sogni l'uomo misterioso è Mark -
- Lo immaginavo - rispose Nico scuotendo la testa. - la vedo dura per te -
- parliamo sempre di me ma tu? Come va a vita sentimentale? - chiese Matt premuroso.
- lo sai che con il lavoro che faccio è difficile avere una relazione ma non mi tirò indietro a conoscere persone - rispose Nico bevendo la birra.
- forse a Londra conoscerai un bel dottore - disse Matt con un sorrisetto.
- chissà. Vedremo. Allora io vado a preparare i bagagli - disse Nico posando la bottiglia.
- mi mancherai - disse Matt abbracciando l'amico.
- anche tu. Prenditi cura di te mi raccomando - disse Nico ricambiando.
Era difficile vederlo andar via. Nico era uno dei suoi più cari amici ma gli augurava ogni bene possibile. Kit arrivò da lui e lo abbracciò.
- papi, non essere triste. Ci siamo io, Henry e Walker con te - disse kit confortandolo.
- andiamo a prendere un gelato - disse Matt sorridendo.
- siiii - disse Kit entusiasta.
I gemelli si erano svegliati e lui li preparò per la passeggiata. Matt uscì con i suoi figli e andarono verso la spiaggia a prendere il gelato.
- scegli quello che vuoi - disse Matt a Kit.
Kit guardò il tabellone dei gelati mentre Matt incontrò un suo amico. Kit scelse il gusto e Matt lo ordinò.
- Quindi sei in partenza per la Puglia - disse Matt all'amico.
- si, un piccolo viaggio di piacere e poi sento che c'è qualcosa li - disse l'amico confidandogli.
- conosco queste sensazioni - disse Matt sorridendo. - fai bene a seguirle -
Lui e Armie Hammer si conoscevano da sempre, erano stati anche ex. Poteva essere una grande e lunga storia d'amore ma il suo cuore non era riuscito a scordare l'amore per Mark.
Puglia...
Mark era con la sua famiglia in spiaggia. Odette stava facendo il castello di sabbia, Keen e Bella erano al mare. Lui era sulla sedia a sdraio accanto a Sunrise.
- ci voleva questa piccola vacanza - disse lei sorridendo.
- hai assolutamente ragione, cara - disse Mark. - questo matrimonio è arrivato nel momento giusto -
- avremo anche più tempo per noi - disse Sunrise. - ho comprato un completino nuovo -
- non dovevi. Sai che per me vai benissimo così - disse Mark togliendosi gli occhiali.
- lo so, amore. Tu sei il marito perfetto - disse Sunrise sorridendo.
Non era perfetto. Neanche lontanamente e si sentiva in colpa per quelle sensazione all'uomo sconosciuto.
- ma dai, cara. Ho tanti difetti - disse lui a disagio.
- io non ne vedo uno - disse lei convinta.
Povera sunrise. Era cosi innamorata che non vedeva che lui era pieno di difetti.
Nessuno sano di mente avendo una donna incredibile accanto a sé, si perderebbe in sogni o strane sensazione. Neanche se si parlasse dei suoi tanti passati. Perché aveva visto diverse scene e epoche on lui. Era pura fantasia. Sunrise era la realtà e non meritava di essere trascurata. Doveva smettere di sognare e pensare a quell'uomo misterioso. Non poteva rovinare il loro matrimonio e amore per un sogno ad occhi aperti.
- vado a fare una chiamata - disse Mark allontanandosi.
Mark odiava mentire. Si era allontanata un attimo da lei a causa di quello che stava pensando. Si mise a guardare le immagine di Matt Bomer che aveva nella galleria scaricate. Amava vederlo in White Collar. Era uno dei telefilm preferiti. Nessuno lo attirava come lui. È quello lo confondeva. Una voce dentro di sé lo contraddiceva.
' hai già avuto un contatto con un marchio. Non ricordi? '
Aveva messo quel ricordo in cassetto della sua anima. In quel momento qualcuno da un'altra parte del mondo stava ricordando di quel bacio. Quel bacio era stato importante per entrambi. Quando era successo, Mark non conosceva ancora Sunrise. La sua vita era diversa da adesso. Era un periodo buio per lui ma anche per l'altra persona. Vivevano due situazione difficili. Era stato anche un conforto e una boccata d'aria fresca per entrambi.
Flashback...
C'era freddo e Mark cercava un luogo per ripararsi. In quel periodo viveva per strada in una discarica ma quel pomeriggio inoltrato si congelava. Vide una scuola e trovò la porta aperta. Ci entrò, nessuno sembra esserci ma fece attenzione. Cercò un ripostiglio e all'improvviso qualcosa attirò la sua attenzione. Erano dei singhiozzi e venivano dagli spogliatoio maschili. Qualcuno stava soffrendo. Le luci si spensero all'improvviso. Doveva essere stato il bidello. Doveva essere ora di chiusura della scuola ma dall'altra di quella porta c'era qualcuno che non se n'era accorto. Era chiuso nel proprio dolore. Non riusciva a stare lì senza far nulla. Apri la porta e non sentì nessuna reazione. Gli si stringeva il cuore per lui. Si avvicinò sempre di più a lui e mise una mano sulla spalla. L'altro senti la sua presenza finalmente. Si agitò un attimo ma poi Mark lo avvolse con le sue braccia. Si rilassarsi. Era incredibile quando poteva essere potente un gesto
- piangi sfogati pure - disse Mark sussurrando e accarezzandoli dolcemente i capelli.
L'altro si senti meglio. Quell'uomo lo stava confortando senza sapere nulla di lui. Senti che era speciale. Mark lo senti mentre si mosse e si girò. Fu in quel momento che senti le labbra dell"altro fiondarsi sulle sue Era così sorpreso. Non se lo aspettava ma sentì che ne aveva bisogno e ricambiò. Mark senti che ne aveva bisogno per se stesso e ricambiò. Per mark era il suo primo bacio a un marchio ma anche per l'altro. Erano il primo bacio dell'altro. Fu un bacio bellissimo, perfetto e lungo ma poi l'altro si staccò da lui, avrebbe voluto dire qualcosa ma all'improvviso lo sentì scappare.
fine flashback
Dall'altra parte del mondo a Los Angeles, lui ricordava.
flashblack
Il ragazzo si era rifugiato nello spogliatoio e non ne poteva più di tutto. Quanto era difficile essere un'altra persona. Tutto per far contento suo padre. Aveva invitato anche una ragazza al prom. Lui avrebbe voluto andarci con un ragazzo. Sapeva che era impossibile. In più sarebbe stato preso di mira ancora di più. Quei tipi non lo avrebbero lasciato in pace. Si sentì un codardo e un impostore. Avrebbe voluto far uscire il suo vero io, essere libero ma a volte non era possibile. Voleva rendere fiero suo padre. Aveva una ragazza e faceva sport. Era il figlio perfetto per i suoi genitori. Invece dentro era un'altra persona.: Era da solo. A quell'ora non c'era nessuno e iniziò a piangere e a singhiozzare. Voleva qualcuno che lo salvasse da tutto questo. Era accaduto. Qualcuno era lì e gli aveva messo prima una mano sulla spalla e poi lo aveva avvolto con le sue braccia. Non sapeva chi era ma si rilassò a quel suo abbraccio. Aveva sentito primo di esso, un sussurro ' piangi. Sfogati pure. ' e la mano di lui gli accarezzava i capelli dolcemente. Gli piaceva la sua voce. Era calmante.Non ci pensò due volte a girarsi e a fiondarsi nelle labbra dell'altro. Non aveva mai baciato nessun ragazzo. Questo era il suo primo bacio e sentiva di darlo a lui. L'altro gli aveva trasmesso sensazioni incredibili. La sua anima lo riconosceva. Non era uno sconosciuto. Quel bacio lo sconvolse. Non pensava che un bacio potesse farlo star meglio e invece sembrava aver trovato la sua pace e la sua dimensione. Poi pensò a suo padre. Non poteva farlo o deluderlo in più quel bacio gli scatenò un legame con quella persona che non era pronto ancora ad avere e quello lo portò a scappare via dall'altro. Un giorno sarebbe stato pronto per lui.
Fine flashback
Entrambi si stavano toccando le labbra al ricordo del bacio. Pensarono dove fosse l'altro in quel momento. Dopo anni, non era mai svanito la curiosità e la voglia di rincontrare e sapere chi era l'altro. Non sapevano che vivevano nella stessa città ma non si erano mai incontrati. Los Angeles era grandissima. Mark decise di tornare dalla moglie e dai figli.
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