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capitolo 39

Il giorno dopo...
Tom e Chris continuavano la mini crociera tra i fiordi norvegesi. C'era ancora la neve. Erano ancora a letto. Chris riusciva a tenere Tom su di esso per un tempo indefinito e che di solito lui non ci starebbe stato mai.
- dovremo alzarci - disse Tom dopo un bacio.
- siamo in vacanza. Stiamo a letto - disse Chris intrappolato con il suo corpo.
- stiamo troppo a letto - disse Tom a Chris. - i nostri muscoli ne risertiranno -
- non ci riesci a stare troppo fermo - disse Chris ridendo.
- con te si ma un po di movimento ci vuole - disse Tom sincero.
- ma noi facciamo tanto movimento - disse Chris prendendo a baciare il suo collo.
Era verissimo. Anche la notte scorsa l'avevano fatto. Non erano mai sazi.
Chris prese il piumino e coprì entrambi. Si baciavano e si toccavano sotto le coperte.
Qualcuno bussò e Chris fece una faccia.
- chi é? - chiese lui trattenendosi.
- sono il cameriere. Ho portato la colazione ordinata ieri - rispose il giovane fuori la porta.
Chris era confuso. Lui non aveva ordinato nulla.Poi guardò Tom e capì.
- resta qui -
Si mise la vestaglia di Tom e andò ad aprire.
Chris non fece entrare il cameriere, lo ringraziò con una bella mancia e portò dentro il carello.
- volevo fare anch'io qualcosa. Mi stai coccolarlo solo tu - disse Tom sincero. - e non volevo irritarti -
- sei dolcissimo e non mi hai irritato per nulla. Poi non è vero che ti coccolo solo io. Tu mi dai tantissimo. Anzi sono io che dovrei pensare che non dono molto - Disse Chris replicando.
- scherzi vero? Mi hai dato tanto anche tu. L'anello, il quadro, questa mini crociera e tanto altro - disse Tom sincero.
- si ma ti ho fatto anche soffrire - disse Chris pensando all'ultimo anno.
- non dire così. Chris, non eri pronto. Nessuno te ne può fare una colpa quindi non fare questi pensieri - disse Tom accarezzandogli il viso.
- sei troppo buono - disse Chris prima di baciarlo.
Fecero colazione a letto e poi si vestirono per vedere il bellissimo panorama. Si abbracciavano teneramente. Quello era il loro quinto giorno e la vacanza stava quasi finendo. Il battello si fermò verso un moletto.
- un'altra sorpresa. Chris, sei così incredibile - disse Tom baciandolo.
Chris rispose al bacio ma nella sua testa era confuso.
Quando aveva prenotato, non c'era nulla su ciò.
Il comandante arrivò e disse: - visto che il vostro ultimo giorno, non potete tornare a casa senza aver visto il sole di mezzanotte e il bellissimo arcipelago delle isole di Lofoten. Avete tutto il tempo che volete. Il battello ripartirà stanotte -
Tom guardò a Chris e disse: - mi hai portato a vedere il sole di mezzanotte e questa isola. Non ho parole -
Solo quando il comandante se ne andò, Tom disse: - ti amo tantissimo -
Lo baciò e poi presero gli zaini che trovarono nella camera. Tutto era organizzato alla perfezione. Tom e Chris scesero dal battello e guardarono lo scenario davanti agli occhi. Era qualcosa di unico.

- è perfetto - disse Tom tirando fuori la sua macchina fotografica. - guarda quelle casette rosse sull'acqua. Vivrei in posto così. Grazie, amore -


Chris doveva dirgli che non era stata una sua idea perché altrimenti si sarebbe sentito tutto il tempo un impostore.
- Tom, devo confessori che non è stata una mia idea ma del comandante. Io non ci avevo neanche pensato. Scusami. Non volevo deluderti - disse Chris sincero.
- non mi hai deluso. Potevi mentire ma non l'hai fatto - disse Tom sorridendo. - sono orgoglioso di te -
Chris e Tom si baciarono e poi presero a visitare quell'isola di pescatori.
Chris guardò parlare con i pescatori e osservare cosa c'era nei secchi.
- volete pescare? - chiese un pescatore. - vi prendo le canne da pesca. Ne ho in più -
Chris non capiva molto ma Tom disse qualcosa e poi si avvicinò a lui.
- Chris, questo signore ci ha chiesto se vogliamo pescare. A te ti va? - chiese Tom spiegandogli.
- si, mi va. Mi ricorda quando faccio campeggio con la mia famiglia. Io, Luke e Liam facevamo a gare per chi prende più pesci o altro -
- mi sembra di vedervi - disse Tom ridendo.
Il pescatore parlò anche in inglese così Chris poteva capirlo e gli diede delle belle canne da pesca. Misero esca all'amo e si sedettero con gli altri a pescare. Dopo un po che stavano li ad attendere, Chris parlò.
- non ti facevo tipo da pesca. Tu che stai seduto per troppo tempo, mi sorprende molto sai - disse Chris stupito. - si vede che l'apparenza inganna -
- mi piace la pesca. È rilassante. Ideale per chi vuole anche star da solo senza nessuno che parla - disse Tom.
- mi stai consigliando di star zitto? - chiese Chris confuso.
- no. Puoi parlare quando vuoi - rispose Tom sincero.
Chris sentì che aveva preso qualcosa. Lo tirò su e ma gli scappò. Nell'amo trovò un po di alga. Tom si trattenne molto nel non ridere ma fu difficile mentre guardava Chris togliere quella che sembrava lattuga di mare.
- ti diverti sotto i baffi? - chiese Chris vedendo l'espressione dell'altro.
- io? Certo che no - rispose Tom innocente.
- vediamo cosa pescarai, inglesino - disse Chris sfidandolo.
- sei competitivo. Poveri Luke e Liam - disse Tom immaginando i fratelli Hemsworth da piccoli.
- poveri? Veramente erano loro i competivi - disse Chris replicando.
- non mi sembrano i tipi - disse Tom sincero.
- perché non li conosci quanto me - disse Chris serio. - quando facciamo campeggio, loro mi danno il tormento -
- sicuro che sono loro? - chiese Tom.
- ok, io potrei anche averli un po provocati - rispose Chris sincero.
- ti posso capire. Io facevo impazzire le mie - disse Tom confidandogli.
- tu? Tom Hiddleston facevi dispetti alle tue sorelle!!! Non ci posso credere - disse Chris incredulo.
- credici. È la verità - disse Tom sincero. - rompere alle proprie sorelle è la prerogativa dei fratelli -
Chris rideva mentre immaginava Tom che dava fastidio ad Emma e a Sarah.
Poi un pesce abboccò e Tom cercò di tirarlo su. Sentiva che era molto forte come pesce e Chris si mise dietro di lui. Lo aiutò e presero insieme un bel pesce. Era un merluzzo di 2 metri. Erano così stupiti di ciò ma lì era normale. Tutti fecero i complimenti ai due.
- per me può bastare - disse Tom guardando il pesce.
- potremo farcelo cucinare a bordo - disse Chris proponendo.
- si. È una splendida idea - disse Tom sorridendo.
Ringraziarono il pescatore per le canne da pesce e salutarono tutti gli altri.
Camminavano e un uomo li fermò per informarli che si potevano vedere le aquile di mare. I due erano curiosi e seguirono l'uomo verso il posto dove si potevano avvistare.
Tom teneva pronta la sua macchina fotografica per immortalare quel meraviglioso rapace.

Attesero un bel po ma ne era valsa la pena. Guardavano l'aquila di mare toccare l'acqua.
- wow!!! Tom, che meraviglia di foto! - esclamò Chris stupito.
- grazie - rispose Tom con un sorriso. L'uomo si avvicinò a loro e disse: - ora vi porto a vedere la pulcinella di mare -
I due erano sempre più entusiasti di quella escursione alla scoperta degli animali del posto.
- vi ringraziamo - disse Tom all'uomo. - ci state mostrando le vere bellezze di questo paradiso -
- venire qui e non vedere certi esemplari è come non essere stati qui - disse l'uomo accanto a lui.
- avete proprio ragione - disse Chris concordando.
Fecero un bel po di strada ma poi arrivarono dove videro tre pulcinelle di mare.

Spunto anche una piccola che si muoveva in direzione di Tom che si era avvicinato di più per fotografarle. Tom abbandò la macchina quando la piccola pulcinella arrivò da lui e delicatamente la toccò. L'esemplare unico nel suo genere gradì il tocco e si lasciò coccolare da Tom. Chris prese il cellulare e fece una foto di quel momento unico.
Sorrise e continuò a guardarli. Erano bellissimi insieme.
- il tuo amico ha un tocco magico. Le pulcinelle di mare o puffin si fanno quasi toccare. Lui deve ispirare parecchia fiducia - disse l'uomo a Chris.
- Tom ha il tocco magico sia con gli esseri umani che con gli animali - disse Chris sorridendo.
L'uomo notò il luccichio nello sguardo di Chris.
- si vede che ci sa fare -disse l'uomo concordando.
Non fu facile per Tom staccarci da quella pulcinella di mare ma non poteva stare lì per sempre. Chris vide che Tom era un po triste per la piccola pulcinella e voleva fargli tornare il sorriso. Fu in quel momento che lui vide un animale veramente adorabile.
- Tom, sai dirmi che animale è? - chiese Chris indicandoglielo.
Tom alzò lo sguardo e rimase a bocca aperta. Non poteva credere a quello che vedeva.

- è un alca. Sono uccelli monogami che scelgono un unico partner per la vita e che ognuno cova l'uovo. Fanno anche chilometri per procurare cibo al piccolo - disse Tom avendo letto di loro.
- non ci posso credere. era estinto - disse l'uomo ai due.
- anch'io lo sapevo ma può essere che qualcuno si è salvato. Dobbiamo proteggerlo da chi potrebbe fargli del male - disse Tom protettivo.
- potremo portarlo in un luogo al sicuro - disse Chris volendo aiutare.
Tom si avvicinò all'alca con delicatezza, l'animale lo vide ma sembrava un po spaventato.
- non voglio farti del male - disse Tom parlandogli. - vogliamo solo aiutarti -
L'alca si avvicinò a lui, lo osservava e Tom mise la mano avanti. L'animale lo toccò con il becco in modo amichevole e lui lo accarezzò.
L'alca si godette le sue coccole e poi lo portò in in punto dove c'era un altro alca e un uovo.
- sono due maschi. Non può essere. Ci deve essere una femmina - disse l'uomo sorpreso e confuso.
- ho letto di coppie maschio e femmina di animali che abbandonano l'uovo e di coppie di due maschi che se ne prendono cura come se fosse il loro - disse Tom ben informato.
L'alca si avvicinò a Tom di nuovo e gli diede una piccola beccata affettuosa.
- penso che ti sta dando il permesso di toccare il suo compagno e il loro piccolo -disse Chris osservando bene.
- hai ragione. Gli ha dato il permesso. L'alca si è sempre fidata degli essere umani e si è estinta a causa di questi ultimi - disse l'uomo tristemente. .
Tom cercò di accarezzare anche l'altro ma era più diffidente. Infatti lo beccò in modo da fargli male.
Chris accorse da lui e vide che un po sanguinava.
- non é nulla. Cerca solo di proteggere chi ama - disse Tom a Chris.
Chris si avvicinò all'alca che aveva ferito Tom.
- so che non credi negli esseri umani. A volte è difficile anche per noi. C'è tanta crudeltà quindi ti capisco ma fidati, io e Tom non vogliamo danneggiare voi o il vostro piccolo. Vogliamo portarvi al sicuro se tu c'è lo permetterai -
L'alca osservava Chris attentamente e pian piano uscì dal nido.
Tom guardava quella scena rapito di come Chris aveva comunicato con l'animale e lo aveva accettato infatti gli diede una piccola beccata sulla mano.
- non posso crederci. È un sogno. Tutto ciò è incredibile - disse l'uomo sconvolto.
L'alca che aveva ferito Tom si avvicinò a quest'ultimo e chinò la testa. Sembrava che si stava scusando e Tom lo accarezzò.
- non c'è ne bisogno. Proteggevi i due amori della tua vita - disse Tom sentendosi così vicino a loro.
I due uccelli gli permisero di prendere l'uovo e Tom lo avvolse delicatamente in un asciugamano per poi depositarlo nello zaino. Poi Chris e Tom presero le due alche in braccio e chiesero alla guida di portarli in un luogo in cui quella famiglia poteva stare al sicuro. L'uomo li portò in posto sconosciuto. Lì Tom e Chris poterono mettere giù i loro due amici animali e già sembravano creare il nuovo nido mentre Tom usciva l'uovo. Restarono finché i due si erano sistemati nella loro nuova casa. Li accarezzarono e promissero di tornare a trovarli.
- tranquilli, baderò io a Chris e Tom - disse l'uomo ai due.
- Chris e Tom!!! - esclamarono loro sorpresi.
- non potevano avere nomi migliori - disse l'uomo grato di quello che avevano fatto. - li avete salvati -
Tom e Chris erano commossi da ciò.
Diedero un'ultima occhiata e Tom li fotografo. Erano veramente stupendi. Avrebbero avuto un posto nel loro cuore. La guida li portò nel ristorante di suo moglie
Un luogo molto accogliente e che sapeva di casa. In effetti sembrava veramente una casa per com'era strutturata. L'uomo li fece sedere nelle panche di fuori per lo spuntino e portò il pesce a sua moglie in cucina.
Tom e Chris amava già quel posto e decisero che avrebbero mangiato li anche a pranzo e a cena. Li ispirava molto. Presero due birre e si divisero un piatto di fish e chips come spuntino.
Tom faceva le foto e le mandava con il bluethooth al suo cellulare così da condividerle con Lola. La sua principessa rimase a bocca aperta a quelle foto soprattutto sulla famiglia delle alche. Lei aveva letto un libro tempo fa che gli era rimasto nel cuore.
' il collezionista delle piccole cose' così si chiamava il libro. Tom e Chris parlarono con Lola per un bel po e poi presero a mangiare il loro spuntino. Era veramente tutto buono. Lo finirono in un attimo.
- devo leggerlo quel libro. Mi sembra bello - disse Chris a Tom.
- Lola, te lo presterà quando saremo a Londra - disse Tom con la birra in mano.
- penso di comprarlo. Non voglio separare Lola dal suo libro. Ne è legata - disse Chris sincero.
Tom avrebbe fatto prima e lo avrebbe comprato per regalarglielo. Per l'antipasto, una cameriera li portò dentro e rimasero stupiti da quel ristorante stile casa. Era particolare.
Si accomodarono in un tavolino fatto con una botta e con sedie in legno.
La candela rendeva ancora più romantico il posto.
Portarono millefoglie di stoccafisso, cozze alla norvegese, Salmone affumicato con uova strapazzate, Salumi con panna acida e Aringhe in salsa agrodolce di pomodoro.
C'erano un bel assortimento.
- i salumi sono con carne di montone - disse la cameriera mentre illustrava le pietanze.
Chris e Tom ringraziarono la ragazza. Assaggiarono un po di tutto e trovarono tutto veramente buono.
Aspettarono per il pranzo e chiacchierarono un po. Poi quando fu il momento del pranzo, la ragazza li portò nella stanza di letto con il tavolino e le sedie azzurre. Era veramente intimo.
Li Tom vide la chitarra e chiese: - posso prenderla? -
- ma certo - rispose la ragazza.
Tom si alzò e la presa. Era una bella chitarra mentre la esaminava.
Chris lo guardò mentre faceva un accordo.
- veramente bella - disse Tom alla ragazza.
Prese a suonarla delicatamente. Chris e la ragazza lo guardavano rapiti e Tom si mise anche a cantare. Fu uno spettacolo emozionante. La sua musica e la sua voce toccavano le corde di entrambi. Applaudirono appena terminò la canzone, chiesero il bis e lui cambiò canzone.
Terminata anche la seconda canzone, la ragazza dovette andare ma Chris si godette ancora Tom che suonava e questa volta solo per lui. Infatti gli stava facendo una serenata. Chris era tutto emozionato. Tom sapeva sempre rendere i momenti unici. La ragazza servi il merluzzo che avevano pescato in un tagame grande. Era molto casaccio e Tom e Chris si divertirono a mangiarlo. Era veramente buono.
Per concludere in bellezza fu portato la Sjokoladelangpanne, una soffice e super cioccolattosa torta che si usava tantissimo nei compleanni dei bambini. Tom fu entusiasta del dolce. Cioccolato e smartis. Lo faceva tornare bambino e anche Chris.
Essendo da soli la presero con le mani e si imboccarono a vicenda, leccando le dite dell'altro piene di glassa. Cercavano di fare i bravi e di tenere le dita e le bocche apposto ma non ci riuscivano.La ragazza tornò con due vasetti e loro li guardavano confusi.
- questo è Skyr, una specie di corposo yogurt islandese - disse lei appoggiandoli sul tavolo. -è un omaggio della casa -
Tom e Chris la ringraziarono e lo provarono. Lo trovarono super buono. Quando andarono a pagare, la proprietaria gli sorrise e disse: - pagherete stasera. Mio marito mi ha detto che starete anche per cena. Quindi farò il conto tutto unico e avrete anche uno sconto. Siete così simpatico a mio marito ma anche a mia figlia -
Scoprirono che la cameriera era la figlia della guida e della proprietaria.
Tom e Chris decisero di fare un regalo a quella famiglia. Girarono per Reine in cerca di qualcosa di speciale.
Tom vide Rose parlare con una ragazza asiatica.
Guardò in giro in caso che c'era Edward. Infatti lo vide con il padre e quelle che dovevano essere la madre e la figlia. Non sembrava molto felice Edward e il padre non faceva altro che rimproverarlo.
- lo so, Chris. Non devo impiccarmi - disse Tom girandosi verso di lui.
- io non ho detto nulla -disse Chris alzando le mani.
- ma ti conosco bene - disse Tom.
- Tom - lo chiamò Edward appena lo vide e allontanandosi dal padre Edward lo abbracciò e disse al suo orecchio:- Aiutami -
Tom sentiva che Edward era disperato. Doveva aiutarlo. Non poteva fregarsene.
- edward, vieni come me. Deve farti vedere una cosa. Ho bisogno di un consiglio - disse Tom portandolo lontano dal padre.
Arrivarono al battello e Tom lo fece sfogare.
- non ne posso più. Mio padre e mia sorella non fanno che trattare male Rose. Non posso più tollerarlo - disse Edward stanco.
- scappate - disse Tom a quel punto. - trovare un luogo per voi due -
- ho sempre avuto questo desiderio ma non so che dove andare - disse Edward sincero.
- potrei proporre Rose ad un mio amico che è nella ristorazione - disse Tom pensando subito a Louis.
- sarebbe bello - disse Edward. - ma dove si trova questo tuo amico? -
- a Londra - rispose Tom con un sorriso.
- mi è sempre piaciuta Londra. Pensò proprio che io e Rose ci troveremo bene ma prima devo parlare con lei. Voglio che decidiamo insieme - disse Edward. - grazie, Tom. Sei un vero amico -
Edward ringraziò a Tom e poi tornarono dagli altri. Tom vide che Chris parlava con la figlia della guida, Rose e l'altra ragazza. Era beato tra le donne. Edward si avvicinò a Rose e la baciò.
- vorrei fare anch'io così con te - disse Chris sottovoce all'orecchio di Tom.
- accadrà presto - disse Tom sorridendo.
I due ne erano convinti. Londra sarebbe stata le loro svolta, anche se nell'animo di Tom c'era un piccolo dubbio. O meglio una sensazione che non voleva ascoltare per adesso e ci sta con il periodo che sta vivendo
La ragazza del locale si chiamava Helen e lei presentò Aline, la sua fidanzata ai due.
- è piacere conoscerti - disse Tom prendendogli la mano per baciarla.
Aline arrossi. Non era abituata a ciò e guardò Helen che sorrideva.
Fecero un giro con loro e videro altri animali tipo il gabbiano tridattili e anche le orche. Nessuno dei due aveva visto un'orca per la prima volta. Fu un spettacolo unico per loro.
- questa giornata è incredibile - disse Tom incredulo. - anche le orche -
- possiamo portarvi a vedere se ci riusciamo anche il tricheco -disse Helen meravigliandoli.
- tricheco? Wow - dissero Chris e Tom entusiasti.
Fu così che lasciarono il luogo dove c'erano le orche per camminare verso un'altra isola. Aline prese una barca e tutti salirono a bordo. Aline guidava la piccola imbarcazioni. Arrivarono sull'altra isola e videro un uccellino.
- quello è un Culbianco - disse Helen esperta.
Tom fotografò anche lui e si appuntò su un blocknotes il suo nome come per tutti gli altri animali. Arrivarono sull'altra isola e videro un uccellino.
- quello è un Culbianco - disse Helen esperta.
Tom fotografò anche lui e si appuntò su un blocknotes il suo nome come per tutti gli altri animali. Tom voleva alla fine sviluppare tutte le foto e così fare un album dei ricordi di questa vacanza. Continuarono l'escursione e videro anche il tricheco che si fermò sullo scoglio. Tom fotografò l'animale e Helen e Aline furono delle guide perfette. Ritornarono con la barca a Reine. Sì fece quasi sera e Tom e Chris passarono il tempo al ristorante in allegria. Bevevano birra e parlavano con gli altri o meglio Tom si avvicinava e dava molta confidenza.
- chris, dai. Vieni con noi - disse Tom prendendolo dal polso.
- sto bene qui ma tu parla pure tranquillamente - disse Chris facendosi dare un'altra birra.
- ma non voglio lasciarti qui da solo in disparte - disse Tom sedendosi accanto a lui.
- vengo - disse Chris alzandosi con il boccale di birra.
- così si fa - disse Tom entusiasta. - facciamo festa -
Tom era così travolgente e conteggiava tutti. Chris si uni alla folla e sorrideva all'altro. Helen gli diede la chitarra e Tom si mise a suonare insieme ad altre persone. Fecero un bel concerto. Chris beveva e si muoveva con qualche passo, non era un grande ballerino ma se la stava cavando e poi Tom lasciò la chitarra ad Aline così corse da Chris e ballò con lui. Misero canzoni degli anni 80, Tom rise mentre Chris ballava in modo buffo.
- sei così tenero - disse Tom sorridendo.
- io mi sento un po imbranato - disse Chris arrossendo.
Tom prese per mano a Chris nella confusione e lo portò nella stanza del pranzo di oggi. Non c'era nessuno ma si sentiva la musica anche lì tramite le casse. Si misero a ballare un lento e poi a baciarsi.
- è una fortuna che siano tutti impegnati - disse Tom accarezzandogli il viso. - così io e te possiamo agire tranquillamente -
- anche a me piace molto - disse Chris prima di baciarlo.
Quella stanza fu spettatrice di baci e balli finché la poeta si aprì e Chris e Tom fecero finta di nulla.
- ma questo non è il bagno, Chris - disse Tom per depistare qualsiasi sospetto.
- ops... pensavo che fosse questo - disse Chris finto sbadato. - andiamo a vedere dove si trova -
Notarono una scala a chiocciola e ci salirono con fare furtivo. Era una camera con il tetto spiovente.
Tom e Chris guardavano la stanza e si sedettero sul letto.
- è bellissima - disse Tom immaginando la loro ultima notte lì.
- stai pensando come me a restare qui e chiedere di questa stanza?- chiese Chris guardandolo.
- esattamente. È perfetta per noi - rispose Tom prendendogli la mano.
Chris portò Tom a stendersi e lo baciò con passione. Tom lo fermò un attimo.
- non vorrei che si scoprisero adesso - disse lui con i piedi per terra.
- hai ragione - disse Chris pensando che portava arrivare qualcuno.
Sì diedero un altro baciò e poi scesero giù. Si misero nel tavolo per la cena.
La proprietaria andò da loro e fu il momento giusto per fare la richiesta.
- sappiamo che c'è una stanza e io e il mio amico vorremo sapere se la affittate perché vogliamo se è possibile, prenderla per una sera - disse Chris.
- certo che l'affittiamo e visto che siete voi sarà un doppio piacere - disse la proprietaria sorridendo.
Poi illustrò il menù e Chris prese l'hamburger e Tom prese la zuppa.
Portò anche una pizza nel frattempo dell'attesa. Non era niente male in più arrivò un bel piatto di lasagne.
- dovete provarle. La pizza e le lasagne sono offerte da me - disse lei poggiando il piatto.
- lei è proprio gentile ma insisto per pagare anche questo - disse Tom a tutto quella loro gentilezza.
- caro ragazzo, non pagherai nulla di ciò. Se tu sei testardo, io lo sono più di te - disse lei chiara.
Chris rise dopo che lei se ne andò.
- qualcuno è riuscito a fermare il grande Tom Hiddleston -
- niente sesso se continui - disse Tom serio.
- non puoi - disse Chris agitato già.
Tom rise e disse: - scherzo. Ora assaggiamo le lasagne -
Ne presero un pezzo e lo assaggiarono. Si scioglieva in bocca e sentivano che era fatto all'italiana.
- io ne voglio un altro po - disse Tom sincero.
- il cibo italiano ti ispira molto l'appetito - disse Chris notandolo.
- è buonissimo - disse Tom gustandolo bene. - vorrei sapere chi ha fatto questa lasagna -
Chris si alzò per andare ad ordinare due piatti di lasagne e si informò anche di chi era l'artefice.
- un'amica di famiglia ci ha fatto delle teglie di lasagne per un esercito - disse la proprietaria. - si chiama Rose. Non lavorava qui ma ci dà sempre una mano -
Rose. La Rose di Edward?
- forse dopo pranzo l'hai vista -
Chris tornò a Tom e gli disse: - é stata Rose -
- quella ragazza avrà un futuro brillante. Farà grandi cose con Louis - disse Tom sorridendo.
- vengono anche loro a Londra? - chiese Chris stupito.
- non lo so ancora ma spero di si - rispose Tom sincero. - Edward soffrirà solo accanto al padre e alla sorella -
- lo stai aiutando. Sei uno splendido amico - disse Chris con ammirazione.
Cenerono e poi salutarono tutti per andare a dormire. Lì avevano bisogno di molto calore. Nei cassetti c'erano anche i pigiami ma Chris era di un'altra idea.
- questi non servono - disse Chris a Tom.
- ah no? - chiese Tom con faccia innocente ma una voce calda.
- no. Io ti scalderò - rispose Chris prendendolo a baciarlo.
Chris portò Tom a stendersi e lo baciò con passione. Tom lo fermò un attimo.
- non vorrei che si scoprisero adesso - disse lui con i piedi per terra.
- hai ragione - disse Chris pensando che portava arrivare qualcuno.
Si diedero un altro baciò e poi notarono il terrazzo. Decisero di uscire fuori e si vedeva un bel panorama. Qualcosa di particolare accade. Il sole sembrava che dovesse tramontare e invece era fisso e splendendo in una maniera incredibile.
- è il sole di mezzanotte - disse Tom con il stupore di bambino.
- quanto durerà? -chiese Chris volendolo immortalare.
- non si sa. Dipende - rispose Tom sincero.
Chris prese il cellulare e scattò la foto ma non gli piaceva. Ci riprovo ma non lo soddisfaceva.
- uffi non mi viene bene - disse Chris a Tom.
- faccio io, bambino triste - disse Tom prendendo il cellulare.
Tom sistemò le impostazioni della camera e poi fece vari scatti. Chris rimase a bocca aperta davanti alle foto. Era come un bambino.
- sei super, Tom. mio eroe - disse Chris saltandogli addosso e baciandolo.

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