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Capitolo 35

Scusate a tutti se aggiorno solo adesso. Sono stata con l'influenza in questi giorni.

- non ti ucciderò. Non posso privare del mondo di te - disse il russo afferandogli il polso. - ora obbidisci -

Tom lotto contro il russo, non fu per nulla facile ma se la cavava alla grande. Jason e Chris entrarono nella stanza dal balcone e presero alle spalla il russo. Ci fu una lotta e il loro aggressore tirò fuori un coltellino e stava per attaccare ma Chris lo fermò. Jason prese le manette e ammanettato il tipo disarmato dalla lotta con Chris. Quest'ultimo corse da Tom che tremava e lo strinse. 

- non ti farà mai più del male - disse Chris rassicurandolo.

 - ho avuto tanta paura -disse Tom. - ma non potevo permette che ti facesse del male -

 - non sacrificarti mai per me - disse Chris stringendolo. - morirei se ti succedesse qualcosa -

[ - non posso farti questa promessa - disse Tom sincero. - io cercherò sempre di salvarti -

 - ti capisco. Per me è lo stesso - disse Chris

Jason vedeva che c'era qualcosa di diverso dall'ultima volta.

 - colombi innamorati, andiamo via - disse Jason all'improvviso.

 I due lo guardarono e concordarono con loro. Volevano andarsene da lì al più presto e dimenticare per brutta cosa. 

In albergo...

Erano ancora scioccati da quello che era successo. Avevano vissuto un momento prima erotico e poi tutto era precipitato. Era diventato un incubo. La notizia del rapimento sequestro del cast degli Avengers fece il giro di tutto il mondo. Amici e parenti li riempiono di telefonare. Tom senti Lola e tutta la famiglia al completo. Era stati in pena per tutto il tempo della notizia che si era diffusa tramite i social.

- tesoro, stai bene? Sappiamo che sei stato preso singolarmente. Deve essere stato terribile. Vorrei essere li con te - disse la mamma tutta preoccupata.

- sto bene. Solo un po stanco - rispose Tom forte come al solito.

- papà, ho avuto così paura - disse Lola toccando il monitor. - non vedo l'ora che torni qui a Londra -

- tranquilla, principessa. Il tuo papà è forte e non lo abbatte nessuno - disse Tom rassicurandola.

James aveva chiesto alla famiglia di lasciarlo da solo con Tom e così appena chiusa la porta, lui cercò di farlo sfogare.

- Tom, non devi fare il forte a tutti costi. Hai bisogno di sfogare anche tu. Non puoi trattieni dentro tutto - disse James convinto.

- sto bene - disse Tom testardo.

- davvero? Non mi sembra - disse suo padre ancora più testardo.

- ho avuto paura. Ok. Una fottuta paura ma mi sarei sacrificato lo stesso anche mille volte per salvare Chris - disse Tom sfogandosi.

 - dovevo immaginarlo - disse James conoscendo i sentimenti di Tom per Chris. - ma tu hai un foro nella camicia. Cosa ti è successo? -

- mi hanno sparato ma sto bene. Questo medaglione mi ha salvato - disse lui mostrandoglielo. - ma come hai fatto notarlo? Pensavo di averlo coperto bene 

- ti hanno sparato!!!! Ti sei messo in mezzo per salvare Chris vero? - chiese James sapendo già la risposta. - Tom, io capisco il vostro legame ma hai una figlia. Non puoi fare questi colpi di testa -

- si - rispose Tom deciso. - lo so che dovrei essere meno impulsivi ma non potevo far altrimenti. Morirei per lui -

- questo mi preoccupa. Tom, tu lo ami così tanto che ho paura. È un amore a volte estremo - disse suo padre sincero. - e non voglio perderti per questo -

 - tranquillo, papà. Va tutto bene. Il nostro rapporto è sano e bello - disse Tom felice. - quando ci vedrai assieme, capirai tutto ma ti prometto che starò attento -

 - lo spero. Il fatto che stai bene, mi rincura ma mi raccomando, stai con le guardie del corpo. So che le odi ma dopo quello che è successo meglio essere protetti - disse James da genitore.

Poi si concentrò su altro alla frase che quando li avrebbe visti assieme, avrebbe capito. Era evidente a cosa stava indicare ciò.

- ma state assieme?? -

- io e Chris? Ma come ti viene in mente? Noi siamo amici - rispose Tom cercando di nascondere tutto.

- amici? Si certo e io sono odino - disse James sarcastico.

- qualcosa in comune lo avete - disse Tom cercando di cambiare discorso.

 - non funzionerà - disse James deciso. - ammetti -

 - ammetto che capisco Loki - disse Tom facendo finita di nulla.

- Tom, pensi davvero che tu possa ingannarmi? Io ti conosco troppo bene - disse James.

- hai ragione - disse Tom ammettendolo. - io e Chris stiamo insieme ma non lo abbiamo ancora detto perché lui deve parlare con Elsa e vogliamo aspettare dopo il parto -

 - Tom, io ti voglio bene ma non è questo il modo che vorrei che tu vivessi un amore. Fare l'amante non è da te - disse James sincero. - sono così allibito -

-papà, nemmeno io e Chris avremo voluto queste circostanze credimi - disse Tom sincero.

- però ho visto le foto di te e Scott a pranzo. Sembravate una coppia - disse James sincero. - che cosa non ha funzionato? -

- non si può scegliere chi amare - rispose Tom sincero. - mi piaceva Scott ma Chris è Chris -

- figliolo, spero che tu sappia quello che fai. Non voglio che tu rimanga deluso alla fine - disse James preoccupato.

 - papà, fidati. So quello che faccio e poi Chris è sincero. Mi ama e vuole stare con me e Lola - disse Tom sorridente.

- Se tu ci credi, io sto dalla tua parte - disse James sincero. - ti sosterrò ma se vedrò che qualcosa non va, te lo dirò -

- certo, papà. Grazie - disse Tom per il suo appoggio.

Dopo saluto lui e anche alle donne della sua vita. Chris era impegnato a tranquillizzare Elsa. Lo vedeva che andava avanti e indietro. Non doveva essere facile per Elsa. Si metteva nei suoi panni. Era bloccata li a Londra e non poteva prendere un aereo.

 - Tom, scusami ma potresti parlare con lei - disse Chris avvicinandosi. - Mi dispiace se ti metto in queste situazioni ma non riesco proprio a calmarla -

Tom allungo la mano e disse: dai qui. Ci penso io -

- sei un angelo - disse Chris porgendogli il cellulare.

Non era facile per lui ma voleva bene a Elsa e poi avrebbe fatto di tutto per Chris.

 - Tom, dimmi la verità. Chris non sta bene come dice vero? - chiese lei in ansia.

- stai tranquilla, Elsa. Chris, sta bene veramente. Abbiamo vissuto una brutta esperienza ma Chris forte e poi c'ero io assieme a lui. Non avrei mai permesso che gli facessero del male - disse Tom con voce tranquillizzante.

 - oh Tom. Grazie. Sei un angelo - disse Elsa tranquillizzandosi.

Poi Elsa pensò una cosa.

- Tom, tu stai bene? Non è che ti sei fatto male tu per proteggerlo? -

 Tom si senti un po in colpa. Elsa si preoccupava per lui.

 - Sei dolce, Elsa. Io sto bene. Non ti preoccupare per me - rispose Tom. - ti passo a Chris, ora che sei più calma. Un abbraccio Ciao -

 Chris lo prese subito per togliere Tom da quella situazione e parlò adesso tranquillamente con Elsa. Tom si mise la vestaglia, uscì fuori al balcone e guardava Mosca. 

 ' cosa stai facendo? Elsa non merita questo ' 

In quel momento il cellulare squillò, andò a prenderlo e sul display c'era il nome di Eddie. Proprio la persona che gli serviva in quel momento. Erano come sempre sincronizzati mentalmente. 

- ciao Tom, ho sentito della brutta disavventura che hai vissuto e poi c'era qualcos'altro che mi ha spinto a chiamarti. Cosa ti sta succedendo? Sento che qualcosa ti turba e anche molto - disse Eddie all'amico.

- sai sempre quando ho un problema o che il mio animo è inquieto. Grazie, Eddie. Avevo proprio bisogno di sentirti - disse Tom sorridendo di nuovo.

Eddie era suo amico dai tempi dell'Eton College. Avevano un legame profondo e che non aveva mai avuto con nessun altro. Entrambi sapevano che succedeva all'altro in ogni momento.

Ricordava bene il loro primo incontro.

 Flashback

Tom si preparava al suo secondo anno all'Eton. Sperava che il bullismo nei suoi confronti cessasse. Aveva una stanza da solo per adesso. Era stato per il promo anno con uno dei suoi compagni bulli. Tom andò verso la sua stanza e guardò con coraggio il nome del suo compagno di stanza. Sperava che non era uno dei quei cretini.

' Eddie Redmayne '

Non aveva mai sentito di uno studente con quel nome ma già lo ispirava. Aprì la porta e trovò un ragazzino dai capelli marroni e gli occhi verdi con una vecchia valigia.

- ciao, Sono Tom Hiddleston. È un piacere fare la tua conoscenza - disse Tom con un sorriso.

- ciao, io sono Eddie. È il mio primo... giorno all'Eton... Ho un po paura - disse Eddie un po timido.

- non ti preoccupare, Eddie. Ti farò fare il tour della scuola e ti aiuterò in tutto quello di cui hai bisogno - disse Tom gentile.

 - grazie, Tom - disse Eddie sorridendo.- era quello che avevo bisogno di sentirmi dire -

 - di dove sei? - chiese Tom curioso.

- vengo da Londra - rispose Eddie uscendo una barretta di cioccolato dalla valigia. - vuoi? Mia mamma dice che la cioccolata fa fare amicizia -

- anch'io vengo da Londra - disse lui con un sorriso. - tua mamma ha ragione. Io adoro la cioccolata -

 I due compagni di stanza mangiarono la cioccolata insieme e poi si prepararono per andare la cerimonia di apertura del nuovo anno. Tom mostrò la scuola a Eddie e arrivarono alla biblioteca. Uno dei posti preferito di Tom. Lì nessuno lo tormentava. I bulli non mettevano piede lì.

- questo è il mio posto preferito. Adoro leggere -disse Tom sottovoce a Eddie.

- è una bella biblioteca - disse Eddie sorridendo. - ma c'è dell'altro vero? -

- in che senso? - chiese lui confuso.

- lascia stare. Mi prenderai per pazzo - disse Eddie subito.

 - pazzo? Perché dovrei prenderti per pazzo? - chiese Tom confuso.

 - perché ti sembrerà assurdo e non voglio che l'inizio del nostro rapporto si rovini - rispose Eddie criptico.

 - ti assicuro che  non si rovinerà. Puoi dimmi tutto - disse Tom rassicurandolo.

- io ti avevo già visto in un mio sogno e sento che c'è qualcosa che tu turba un po - rispose Eddie sincero.

Tom non se lo aspettava e Eddie prese il suo silenzio in modo negativo.

- scusami, non ti annoierò più con le mie follie - disss Eddie con la testa bassa. - continuiamo dopo il tour. Devo chiamare i miei -

 Eddie uscì da lì e Tom lo segui. Tom girò l'angolo e vide che i bulli se la prendevano con Eddie.

- no! Fermatevi - disse Tom facendosi avanti. - lasciate il mio amico -

 - piddle si è fatto un amichetto. Che carino - disse il leader prendendolo in giro.

- ho detto di lasciarlo -disse Tom arrabbiato.

Eddie era messo per terra e uno si divertiva a dargli dei pizzicotti.

- li stai facendo male - disse Tom cercando di fermarlo.

Il leader lo prese e Tom si ritrovò al muro. Lo teneva fermo e senti che i suoi pantaloni furono abbassati.

- che belle mutante, piddle - disse lui continuando per poi lasciarlo andare.

Tom era sorpreso ma arrivò poi la sorpresa, uno gli fece una foto. 

Volevano umiliarlo. Tom si alzò i pantaloni e andò a salvare Eddie. Gli altri si erano già allontanati.

- stai bene? - chiese Tom aiutandolo ad alzarsi.

- qualche dolore ma a te hanno fatto peggio. È per questo che la biblioteca è il tuo luogo. Li non possono entrare - rispose Eddie.

- si, hai indovinato o meglio lo sai perché vedi e senti delle cose come me. Io non ti ho risposto prima perché pensavo di essere l'unico. Sono felice che non è così - disse Tom sorridendo.

 - anch'io, non avevo mai trovato nessuno come me. Sono contento che sia tu - disse Eddie ricambiato il sorriso.

Quella cosa li legò di più e insieme decisero di recuperare la foto in camera del leader dei bulli. Tom e Eddie furono molto attenti, attesero che quel gruppetto erano altrove per entrare furtivi in camera. Non fu facile perché c'era un via vai di studenti ma ci riuscirono. Guardavano attentamente la camera e iniziarono a guardare dappertutto. Sembrava che non c'era da nessuna parte. Ma i due non si arresero e continuarono a cercare e Tom la trovò sotto il materasso.

- eccola - disse Tom trionfante. - dobbiamo andare -

- si, controllo se c'è qualcuno - disse Eddie aprendo un po la porta.

Il corridoio era vuoto e subito corsero verso la loro stanza. La loro prima avventura insieme. La prima di molte.

 Eddie era sempre stato presente nei momenti belli ma anche in quelli brutti. Ricordava quando voleva sposare Claudius, lui era convinto di quella scelta però non aveva ancora visto il vero volto di Claudius. Eddie gli parlò apertamente e sincero su ciò.

- secondo me, non dovresti sposarlo. Claudius non fa per te. Te lo dico con il cuore, Tom. Non è quello che pensi. Non sposarlo. Saresti solo infelice -

 Tom sapeva che Eddie lo diceva per lui come tutte le volte e ci azzeccava sempre ma era innamorato. Voleva una vita con Claudius. Lo ringraziò ma decise di continuare finché scopri la crudele verità. 

Come sveva fatto ad essere così stupido ancora?

Eddie era sempre lì a consolarlo.

- mi dispiace. Claudius non era quello che pensavo. Avrei dovuto ascoltarti -disse Tom piangendo tra le sue braccia. - perdonami. Sono stato un pessimo amico -

 - non dire cosi, Tom. Non è vero - disse Eddie consolandolo. - Claudius è bravo a manipolare le persone -

 - io ci credevo davvero in quest'amore - disse Tom sfogandosi. - perché la gente fa così? Perché non posso avere un amore come tutti? -

 - un giorno arriverà una persona che ti amerà e si prenderà cura di te. Te lo prometto. Accadrà - disse Eddie sicuro.

Tom ci credette a quelle parole. Sapeva che Eddie non mentiva infatti anni dopo, lui incontrò a Chris. L'amore della sua vita.

Tom ricordava bene quando aveva fatto incontrare Chris e Eddie. Ci teneva tanto a quell'incontro. Approfittò degli ultimi giorni di Chris a Londra prima che ritornasse a Los Angeles e iniziassero le riprese di avengers. Poi aveva proprio bisogno di stare con lui e scordarsi di Claudius per qualche ora o una giornata. Una sera aveva chiamato Eddie per vedere se fosse libero per vedersi.

- ciao, Eddie. Come va? - chiese Tom allegro.

- ciao, Tom. Io benissimo - rispose Eddie seduto sul divano. - tu? Non ti sento da un bel po. Non è che mi nascondi qualcosa? Hai incontrato qualcuno? -

- scusami, hai ragione ma ho il mio amico collega Chris a casa. Gli sto facendo vedere Londra - rispose Tom spiegandogli. - vorrei che vi conosceste. Se sei libero anche domani -

- mi sembra un'ottima idea - disse Eddie con un sorriso. - sono curioso di conoscerlo -

- l'invito è esteso anche Colin e bambini - disse Tom pensando sempre anche a loro.

- ti ringrazio. Saranno molto felici di stare con lo zio Tom - disse Eddie. - quindi sai già che non si accontenteranno di una mattina -

- infatti pensavo ad una giornata - disse Tom previdente. - so già anche dove portarvi per colazione. Ho scoperto un posticino veramente particolare -

- sei sempre così dolce - disse Eddie a quelle premure.

 Eddie guardava i figli arrivare con Colin.

- ragazzi, sapete chi ci ha appena invitati ad una giornata in sua compagnia? -

- la regina? - chiese Iris Mary eccitata.

- no. Non è la regina ma posso provvedere per un altro giorno - rispose Eddie sempre pronto ad accontentare i figli.

 - io lo so - disse Henry alzando la mano.

- non siamo a scuola, Henry. Non devi metterti in mostra - disse il gemello Peter.

- non mi metto in mostra - disse Henry.

- ragazzi, non litigate - disse Colin subito. - papà è al telefono -

 - comunque io penso che é lo zio Tom - disse Henry subito.

- indovinato - disse Eddie sorridendo.

Tutti erano così entusiasti. Tom poteva sentire le loro grida di gioia e come lo chiamavano. Lui adorava i figli di Eddie e Colin. Erano come dei nipoti per lui. Con entusiasmo di tutti, si diedero appuntamento l'indomani in metro verso le 8.35. Chris aveva finito di parlare con Elsa e si era buttato su Tom.

- momento coccole? - chiese Tom sorridendo. - o vuoi fare la lotta? -

- ancora non lo so - rispose lui facendo la faccia pensante.

- puoi stare quanto vuoi su di me - disse Tom con un sorriso.

- grazie, amico - disse Chris appoggiando la sua testa al suo petto.

- Chris, ti va se domani ti faccio conoscere il mio moglie amico e la sua bellissima famiglia? - chiese Tom resistendo dalla voglia di affondare le dite tra i suoi capelli.

- ok certo ma... - rispose Chris a quella domanda.

- ma cosa? Se non ti va fa niente - disse Tom un po triste.

- no no, non è quello è che pensavo di essere io il tuo migliore amico - disse Chris triste ma anche geloso. 

Tom pensò: - oh Chris ma tu non sei il mio migliore amico sei molto di più che un amico -

Tom vide Chris alzarsi e gli dispiaceva.

- poi non mi hai mai parlato di lui neanche quando abitavamo insieme per il film di Thor. Non deve essere così importante se lo tiri fuori adesso - disse Chris geloso.

- Chris, calmati. Capisco che puoi esserci rimasto male ma non puoi dire così. Eddie è importante - disse Tom.

- Sei lui è il tuo migliore amico. Io chi sono? Un collega con cui divertirti quando lui non c'è ? - chiese Chris geloso e andandoci pesante.

- sei ingiusto, Chris. Non è affatto vero - rispose Tom incredulo. - non posso credere che puoi pensare una cosa del genere -

- allora spiegami. Perché fino a qualche minuto fa pensavo di essere io il tuo migliore amico e che avevamo un legame diverso dal resto del cast - disse Chris mentre l'altro si avvicinava.

 - io e te abbiamo un legame speciale e non cambia con il fatto che c'è Eddie. Siete due cose differenti. Credimi. Tu sei Chris - disse Tom sincero. - voi siete importanti per me e ci tengo che voi due vi conoscete ma se tu non te la senti, dirò che non potevi -

- non voglio che menti per me. Non sarebbe da te e se è così importante, ci verrò - disse Chris sincero. - voglio solo che niente cambi tra noi, Tom. Per me sei il mio migliore amico, Il mio fratello e non voglio perderti -

- Chris, ti assicuro che eddie non è una minaccia per il nostro rapporto - disse Tom rassicurandolo. - devi star sereno. Non mi perderai, fratello -

Chris lo abbracciò e Tom si godette quel contato.

- fratello, ti voglio bene - disse Chris con un sorriso.

- Chris, ti assicuro che eddie non è una minaccia per il nostro rapporto - disse Tom rassicurandolo. - devi star sereno. Non mi perderai, fratello -

Rispose Chris lo abbracciò e Tom si godette quel contato.

- fratello, ti voglio bene - disse Chris con un sorriso.

Tra i due era di nuovo il sereno così andarono a letto e Bentley e Loki li raggiunsero. Dormirono tutti e quattro insieme. Tom si svegliò e senti il corpo di Chris sul suo e anche le sue braccia che lo avvolgevano. Quelli erano bei risvegli ma erano anche una tortura perché non era possibile nulla. Chris apri gli occhi e sorrise a Tom.

- buongiorno - disse Chris . - ieri avevo freddo e tu sei così caldo come una stufetta -

- puoi abbracciarmi quanto e quando vuoi - disse Tom sorridendo.

- oh Tom sei così dolce - disse Chris felice. - se non ti dispiace, faccio la doccia per primo -

- vai pure - disse Tom sentendo le braccia di Chris lasciare il suo corpo.

Peccato. Gli piaceva troppo quel momento ma avevano un appuntamento.

Anche in casa Redmayne - Farell tutti erano svegli e si stavano preparando. Eddie aveva preparato lo zainetto per tutti mentre Colin si era preparato il caffè.

- papino, ora andiamo a far colazione. Perché prendi il caffè? - chiese Luke confuso.

Luke era il più grande dei figli, aveva 10 anni. Poi veniva l'unica femmina di casa Iris Mary, 8 e per finire i gemelli, 7.

- Il caffè è sacro al mattino, tesoro - rispose Colin prendendo la tazza.

- ma allora non prendi nulla con noi? - chiese il bimbo.

- faremo colazione insieme, Luke. Questo consideralo come il carburante della macchina, senza questo papà non potrebbe funzionare bene - rispose Colin attentamente.

- anche i miei bacini ti fanno funzionare? - chiese Luke dolce.

- si. Soprattutto se ne dai tanti ma non lo dire agli altri - rispose Colin al suo orecchio.

Eddie vide tutta la scena e sorrise. Erano così dolci. Colin poteva dare l'impressione di un cattivo ragazzo ma non era così. Era un padre affettuoso, presente, protettivo, dava molto sostegno ai loro figli e serio quando ci voleva. Colin era un uomo passionale, un spirito selvaggio e che agiva d'istinto. Quel suo lato lo faceva arrossire sempre ma lo scioglieva dal lato timido che Eddie possedeva. Colin lo prendeva sempre di sorpresa e a volte in luoghi pubblici.

- papà, non trovo il mio quaderno - disse Iris Mary interrompendolo da certi pensieri.

Eddie aiutò la figlia mentre Colin terminò il suo caffè e andò a vedere i gemelli che facevano.

Tom aveva lasciato Loki in una stanza per non farlo litigare con Bentley. Usci con Chris da casa e presero l'ascensore. Passeggiarono verso la metro, Chris era un po nervoso ma ancora geloso di questo Eddie nella vita di Tom. 

- tutto ok? - chiese Tom guardandolo.

- si. Sono ansioso di conoscere Eddie e la sua famiglia- rispose Chris con un sorriso.

- sicuro? Non è che sei ancora un po geloso? - chiese Tom conoscendolo.

- solo un pochino - rispose Chris ammettendo.

- sei irrecuperabile, Chris. Ma non posso far a meno di volerti bene. Ti accetto con i tuoi pregi e difetti - disse Tom sincero.

- grazie perché riesci a sopportarmi - disse Chris a Tom. - sei troppo buono -

 Chris abbraccio Tom e poi da lontano si sentirono la voce dei bambini che chiamavano il secondo.

- zio Tom -

Tom sciolse l'abbraccio e i bambini corsero da lui. Fu travolto come sempre e Chris sorrise a quella scena. Poi guardò i due uomini. Tutti e due li aveva visti in vari film. Eddie Redmayne e Colin Farrell.

- tu devi essere Chris. Sono Eddie, il migliore amico di Tom - disse Eddie allungando la mano. - é un piacere conoscerti -

- e io sono Chris, grande amico e fratello di Tom - disse Chris sottolineando e prendendo la mano.

Tom lo guardò un attimo e pensò: - che bambino -

- il piacere è il mio, Eddie -

- lui è il mio marito, Colin - disse Eddie facendo le presentazioni.

- Colin Farrell. Un star considerata un bad boy - disse Chris avendo letto e sentito di lui.

- non è vero. Papà non è cattivo - disse Luke subito.

- scusami, piccolo - disse Chris rimediando. - non dovevo dirlo -

 Tom lo guardò come per dire ' potevi evitare ' e sentiva che Eddie era stato infastidito da ciò.

 - dovresti anche informarti prima di parlare. Colin fa moltissima beneficenza soprattutto per bambini e supporta il movimento LGBT ed ha partecipato a molte campagne contro l'omofobia. Ha vinto anche un premio per il supporto su varie associazioni umanitarie - disse Eddie difendendo il marito. - poi è un marito e un padre eccezionale - 

- esattamente. Devi chiedere scusa a papà - disse Luke subito.

 - scusami, Colin. Ho parlato senza riflettere - disse Chris sinceramente dispiaciuto. - ho creduto ai giornali -

- tranquillo, se uno non conosce una persona è facile cascarci - disse Colin più calmo.

- però Chris, ti do un consiglio: lui è stato comprensivo ma non tutti lo sono. Stai attento a quello che dici - disse Eddie diretto. - 

 - lo farò - disse Chris sincero. - per scusarmi pagherò io la colazione -

Tom riconosceva di nuovo l'uomo di cui era innamorato e quello sguardo non sfuggì a Eddie. Aveva visto già Tom innamorato ma quello sguardo era più intenso e diverso da come guardava Albert o Claudius.

- non c'è ne bisogno - disse Colin subito.

 - insisto. Sono stato superficiale e poi voglio offrire la colazione ai vostri figli - disse lui con un sorriso.

I 5 si presentarono ma Luke era ancora diffidente.

- Luke è a volte difficile da prendere ma se saprai usare i tasti gusti, sarà tuo amico per sempre -disse Eddie dandogli un aiuto.

- non lo merito ma grazie, Eddie - disse Chris.

I bimbi corsero nella metro inseguito dai loro genitori e Tom e Chris videro come i bimbi giocavano nelle scale mobili e Colin e Eddie che li richiamavano che non era una giostra. Intanto Tom vide che una ragazza andava di corse e dalla borsa era caduta una cartellina. Subito la andò a raccogliere e corsa a portargliela.

 - scusami, ti è caduta questa - disse Tom alla ragazza che stava prenendo il biglietto.

- oh grazie. Siete un angelo - disse lei stringendo al petto la cartellina. - È la mia tesi. Ci ho lavorato tanto e sarebbe una tragedia se la perdersi, anche se non sono così sicura che vada bene -

 - posso controllartela io - disse Tom disponibile. - me la cavo in queste cose -

- siete un angelo veramente - disse la ragazza ringraziandolo. - a che fermata si ferma? -

- non sono un angelo. Sono un semplice uomo. Vado a Soho con alcuni amici - rispose Tom con un sorriso.

- è la fermata prima della mia - disse lei. - è perfetto -

Tom aveva il cappellino blu e la ragazza non si accorse che fosse lui. Chris, Eddie, Colin e i bambini lo raggiunsero e lei rimase sorpresa di vedere li e poi guardò Tom. Era in imbarazzo per la figura che aveva fatto.

- sono mortificata. Dovevo riconoscerla - disse la ragazza. - mi deve scusare -

- nessuna scusa o imbarazzo. Sono una persona come te - disse Tom tranquillizzandola. - essere un attore non mi rende più speciale di altre persone -

Chris ammirava Tom. Lui si faceva amare da tutti con le piccole cose. Dopo quel momento, le porte si aprirono e loro salirono. I bambini su sedettero e anche Tom che controllava la tesi mentre Chris, Eddie e Colin erano alzati e si tenevano al palo.

 Tom lo lesse tutto d'un fiato e disse: - non c'è nulla da cambiare. È perfetta così. Hai scelto un bellissimo argomento. Le figure storiche omosessuali - disse Tom facendole i complimenti.

Colin anche le fece i complimenti per l'argomento audace. La ragazza arrivò alla sia fermata e salutò e ringraziò tutti loro. Tom, Chris e gli altri continuarono la loro corsa verso la prossima fermata. Il bel gruppo camminò a un quarto d'ora a piedi mentre Eddie iniziava a conoscere Chris e Iris Mary guardava quest'ultimo e Tom come erano bellissimi insieme. Lo zio Tom finalmente aveva trovato qualcuno. Quando arrivarono davanti al muriel's kitchen, tutti rimasero a bocca aperta e lo furono ancora di più quando entrarono. Era grande e particolare, c'erano varie zone e i bambini osservavano il posto con stupore ma anche gli adulti. Era tutto colorato e c'erano oggetti tipo biciclette o gabbiette per uccelli.




Luke si innamorò del tavolino con le sedie a dondolo appese. Subito guardò Colin.

- papà, guarda il posto con la sedia a dondolo. Penso che sarebbe divertente per noi bimbi - disss Luke furbetto.

 - papino, Luke usa la tattica - disse Peter a Eddie.

- tattica? - chiese Chris confuso.

- si, Luke parla sempre a plurale per avere le cose - rispose Peter al nuovo arrivato. - 

- tattica? - chiese Chris confuso.

- si, Luke parla sempre a plurare per avere le cose - rispose Peter al nuovo arrivato. - e loro ci cascano sempre. Farà strage di cuore. Te lo dico io -

- anch'io la voglio la sedie a dondolo - disss Henry subito.

- pure io - disss Iris mary a preso agli altri fratelli.

- vedi, incantata tutti con il suo visino - disse Peter a Chris.

- tranne te - disse Chris.

- io non sono fesso come loro. Io li capisco certi trucchi- disse Peter sentendosi più astuto degli altri.

Chris guardò Tom e disse: - È Luke sarebbe il più difficile. A me sembra che sia Peter -

- hanno tutti e due dei bei caratterini - disse Tom.

 - mentre Iris Mary e Henry sono i più tranquilli ma possono dare di matto in certe situazioni -

- una famiglia particolare ma bellissima - disse Chris guardandoli tutti insieme.

Un cameriere arrivò da loro e disse: - buongiorno, in quanti siete? -

- 8 ma penso che i bimbi vogliono stare in quel tavolino - rispose Tom indicandoglieli.

- si, è molto divertente per bambini ma anche gli adulti - disse il cameriere. - posso prepararvi il tavolino con le poltrone in stoffacosi potete stare vicino a loro -

- è una bella idea - disse Eddie al cameriere.

Il cameriere gli venne un colpo quando lo vide.

- non posso crederci. Posso avere un autografo - disse lui subito. - i miei fratelli sono tuoi ammiratori e anch'io -

- se hai il cellulare, gli faccio un video - disse Eddie gentile.

- oh grazie. Sei dolcissimo - disse il cameriere.

 Il cameriere li fece accomodare ai due tavolini e Eddie registrò il video al cameriere. I bambini erano così felici di stare al loro tavolino speciale, Peter faceva invece il sostenuto.  Arrivarono anche i menù e Chris stava ancora pensando ad un modo per farsi perdonare da Luke. Guardò il menù e poi fu ispirato. Parlo con il cameriere e poi andò da Luke. L'altro lo guardò a sfida.

- sai secondo me ami i pancakes con i mirtilli e sciroppo d'acero. Ho saputo che qui li fanno deliziosi - disse Chris con un tono dolce. - magari vicino ti piacerebbe un bel milkshake -

Il silenzio di Luke lo stava uccidendo ma poi il ragazzino sorrise.

- adoro tutto. Sei stato bravo. È difficile scegliere le cose per me - disse lui ammirato.

- ha ragione - disse Iris Mary. - questo vuol dire che sei speciale ma non mi sorprende. Zio Tom si circonda solo di persone speciali -

 - io non sono speciale ma voi si - disse Chris sorridendo.

- sei speciale - disse Iris Mary testarda. - se qualcuno ti ha fatto credere il contrario, vado lì e gli faccio vedere io -

- sei una guerriera - disse Chris sorridendo.

Tom, Eddie e Colin guardarono la scena.

- capisco perché ti possa piacere - disse Eddie sottovoce. - glielo hai già detto? -

Tom rimase a bocca aperta un attimo ma poi pensò al loro legame. Era naturale.

- quella faccia è un si. Lo sapevo. Il modo in cui li guardavi. Non hai mai avuto quello sguardo. È amore proprio - disse Eddie entusiasta ma sempre a bassa voce.

- dai, tesoro. Calmati. Quando vorrà parlartene lo farà e poi Chris potrebbe arrivare a momenti - disse Colin cercando di calmarlo.

 - hai ragione. Mi sono lasciato prendere la mano - disse Eddie arrossendo. - scusami, Tom -

- non c'è bisogno che ti scusi. So come sei fatto. Te ne parlerò più tardi, promesso -disse Tom mettendo la mano sul cuore.

Chris tornò da loro e prese di nuovo il menù in mano.

- non so voi ma io ho una fame - disse Chris al solito.

Tom scosse la testa.

- io prendo i pancakes con lo sciroppo d'acero - disse Eddie avendo già deciso. - è una bella spremuta d'arancia -

- anch'io mi aggiungo a te con pancakes e la spremuta - disse Tom sorridendo.

- mi fa che dobbiamo essere noi a fare gli onori di casa - disse Colin anche lui con fame.

- mi sa proprio di si - disse Chris già in sintonia cibo con lui.

 - ma noi mangiamo il giusto - disse Eddie ai due.

- ma tanto poi possiamo bruciare le calorie con tanta attività fisica - disse Colin con un tono malizioso.

- Colinnn! C'è Chris e siamo in un luogo pubblico... -

- non ho detto nulla di scandaloso - disse Colin ridendo all'imbarazzo del marito. - gli anni passano ma tu rimani puro come sempre -

Poi si avvicinò e lo baciò con passione. Chris non aveva mai visto tanta passione in una coppia come loro.

- ok, tigre - disse Eddie dopo il bacio. - più tardi avrai altro ma ora fai il bravo -

- mi piace quando mi chiami 'Tigre'- disse Colin con voce calda.

- io penso che prenderò l'egg royal - disse Chris deciso.

- hai scelto il cavallo di battaglia del locale - disse Tom guardando una cosa su internet.

 - di cosa si tratta? - chiese Eddie curioso.

- sono due fette di pane morbidissimo che racchiudono fettine di ottimo salmone e spinaci saltati in padelle e il ingrediente principale sono le due uova in camicia - rispose Chris già pregustandolo.

- che guardi, sporcaccione? - chiese Colin intravedono qualcosa.

- io? Nulla. Solo delle recensioni - disse Tom facendo il finto innocente.

- sei un eccezionale attore ma ora non sei convincente - disse Colin facendoglielo notare.

- io e Colin stiamo tornando - disse Tom afferrando l'altro.

Chris e Eddie videro i due allontanarsi dal tavolo e scomparire.

Colin si ritrovò in bagno e disse: - lo so che sono eccitante ma lo faccio solo con mio marito -

- per me sei assessuato - disse Tom subito.

- davvero? Quindi non ti sei messo a vedere quelle fan art spinte per il nostro bacio - disse Colin cogliendo nel segno.

- ok, lo ammetto... stavo vedendo quello e altre immagini reale spinte per la vostra scena e le tue parole. Perché vorrei quelle che voi avete - disse Tom sfogandosi. - ma non posso averlo -

- ma tu e Chris... -

- non può esserci nulla - disse Tom triste.

- ti chiamo Eddie - disse Colin sapendo che ne aveva bisogno.

Tom si appoggiò al lavandino, non sentiva quello che gli diceva Colin e all'inizio fece fatica a rendersi conto di Eddie. Aveva una crisi.

- Tom, guardami. Sono Eddie. Il tuo migliore amico - disse Eddie mettendo una mano sul braccio. - ti prego, dimmi che succede -

- Chris - disse Tom guardando eddie. - ecco che succede -

- perché? Mi sembra che lui tiene a te - disse Eddie non capendo.

- lui è etero e soprattutto sposato - disse Tom abbracciandolo.- Sono un fallimento in amore, Eddie. Mi innamoro sempre di persone sbagliate. Ho anche fatto sesso occasionale con una ragazza  che avevo 17 anni -

- oh Tom.... -

- io non sono pronto per lasciarlo andare - disse Tom sincero.

- lo so, tu quando ami lo fai così intensamente che è doloroso vederti star male. Ora sento che il tuo dolore è troppo - disse Eddie stringendolo.

- Eddie, anche se far male... io non posso non stargli vicino... io farei di tutto per lui - disse Tom sincero.

- si, sento bene il vostro legame che è difficile da spezzare ma devi proteggerti. Tom, io non voglio che ti venga strappata l'anima o la tua allegria. Tu sei così puro e prezioso - disse Eddie accarezzandogli la guancia mentre lo guardava.

Si lasciò andare a quella carezza. Tom si senti fortunato per poter contare su Eddie.

- non saprei cosa fare senza di te, Eddie. Ci sei sempre quando io ho bisogno. Mi sembra di non fare lo stesso con te - disse Tom sincero.

 - non è vero. Ricordi quando i miei all'inizio non vedevano di buon occhio a Colin, tu ci sei stato a sostenermi e hai cercato di fargli cambiare idea - disse Eddie con un sorriso. - oppure quando avevo un'ansia per uno spettacolo o quando mi hai salvato dai bulli o quando avevo paura di non essere bravo come padre. Tu c'eri. Tu ci sei sempre -

- si ma nel presente io... -

- Tom, ascolta. Non devi sentirti in colpa se ho meno problemi - disse Eddie sincero. - l'amicizia non è solo aiutare e anche godere del successo dell'altro, passare una bella giornata, confidarsi, capirsi subito da uno sguardo... -

- hai ragione. Mi stavo fissando troppo su una cosa sola. Invece devo pensare al nostro legame meraviglioso - disse Tom con un sorriso

- esattamente, ecco questo è il mio Tom. Ora andiamo a far colazione altrimenti quei due si mangiano anche i nostri pancakes - disse Eddie scherzando.

- tu scherzi ma Chris ne è capace - disse Tom mentre uscivano.

Era tornato il sereno, raggiunsero il tavolino e le cose erano già arrivare.

- tutto ok? Non tornavi più - chiese Chris che non aveva toccato cibo.

- si, ero in bagno - disse Tom sorridendo per poi guardare Eddie.

Quegli sguardi di complicità creavano gelosia di Chris, anche se non aveva alcun motivo di temere soprattutto dalle parole di Tom e poi Eddie era anche sposato.

- allora posso mangiare tranquillamente. Ero un po preoccupato che sapevo che non sarei riuscito a gustare questo piatto - disse Chris sincero.

Se Chris parlava così, era impossibile che se lo scordava.

Eddie e Colin si guardavano a quelle parole e pensavano che forse Chris non si rendeva conto di come parlava a Tom.

- volevo venire a vedere ma i bambini mi chiamavano e volevano che giocassi con loro -disse Chris confessando. - ti ho pensato tutto il tempo -

- ohh Chris. Mi commuovi - disse Tom con il cuore a mille.

Eddie lo sentiva bene. Se Chris faceva così, illudeva senza saperlo a Tom. Lui era preoccupato per Tom e Colin lo vedeva bene. Gli dispiaceva anche a lui. Non era mai facile quando c'erano quelle situazioni.

- vuoi assaggiare un pezzo? - chiese Chris dopo averlo tagliato.

- lo faccio solo per le parole che mi hai detto prima - rispose Tom aspettando il pezzo.

Chris glielo imboccò. Eddie e Colin vedevano che era un gesto da fidanzato.

- veramente buono - disse Tom deliziato.

- lo sapevo che ti sarebbero piaciute - disse chris con sorriso.

Dopo colazione, andarono in giro per Londra e si divertirono tanto insieme. Mangiarono a pranzo fuori, andarono anche al parco e Iris disegnò tante cose tra cui Chris e Tom. Continuarono il giro finché i bambini non si erano stancati. Andarono a casa di Tom, i piccoli si misero sul divano a riposare e gli adulti si bevevano qualcosa.

- non vuoi che ti diamo una mano? - chiese Eddie a Tom per cucinare.

- rilassatevi, siete miei ospiti - rispose Tom posando il bicchiere prima di entrare in cucina.

Tom non sapeva che Chris e Eddie volevano entrare ma si erano messi a discutere su chi doveva andare. Tom si tagliò mentre faceva le patate. Tutti e due accorsero per aiutarlo.

 - ragazzi, sto bene - disse Tom subito.

- ti sei tagliato. Devi star più attento - disse Eddie conoscendo la sbadataggine dell'amico. - ti prendo un cerotto -

Eddie sapeva dove mettere le mani a differenza di Chris e lui si senti declassato dall'altro.

Chris prese un tovaglio e tamponò la ferita.

Tom si accorse che c'era qualcosa che non andava e disse : hai una faccia triste -

- non sono molto utile. Non so dove hai i cerotti - disse Chris sincero.

- ma tu sei utile. Guarda, mi stai medicando - disse Tom con un sorriso. - tu tieni questo tovagliolo premuto -

Chris si accorse che Tom aveva ragione. Lo stava aiutando.

- non è una gara, Chris -

 Eddie tornò e disse: - Tom, mi sa che li hai finiti. Non ci sono -

- giusto li ho spostati - disse Tom ricordandosi.

Chris guardò la scena e pensò che era stupido litigare con Eddie. Tom aveva ragione, non era una gara. 

 - li ho messi qui in cucina e non ricordavo -

Tom si accarezzò la testa.

- il solito sbadato - disse Eddie scuotendo la testa.

Chris trovò la scena comica. Non conosceva quel lato di Tom sbadato ma era divertente vedere il perfetto Tom in quel modo. La serata prese toni divertenti e Chris si dimenticò delle sue paranoie inutile. I bimbi entrarono in cucina, volevano aiutare Tom e così gli diede loro compiti facili. Era una dolcezza vederlo con i bambini.

- zio, guarda come ho decorato il piatto - disse Iris Mary mostrandoglielo.

- bellissimo sei una vera artista. Comprerò i tuoi quadri - disse Tom sorridendo.

Lei lo abbracciò e poi continuò a decorare gli altri piatti. Tra una cosa e l'altra furono tirati fuori album di foto e c'era uno sul matrimonio di Eddie e Colin 

- mi ricordo il giorno del vostro matrimonio è stato semplicemente meraviglioso - disse Tom con un dolce sorriso. 

Chris guardò le foto insieme a tutti e Tom gli raccontò tutto.  La serata era andata alla grande e fu molto divertente.

La mentre di Tom fece un salto in avanti,  ricordò quando aveva fatto conoscere Eddie alla sua principessa.

Un pomeriggio, Tom aspettava Eddie per far conoscerlo a Lola. Era importante per lui. Lola aveva insistito che voleva preparare qualcosa per lui. Sapeva che la figlia voleva piacere a Eddie.

- principessa, non devi temere che eddie non ti accetti. Gli piacerai - disse Tom rassicurandola.

- magari lui si aspetta una ragazzina diversa - disse Lola insicura.

- ti dico di no. Devi essere solo te stessa e gli piacerai - disse Tom da papà.

Il citofono suonò e lui rispose. Si preparò con Lola per accoglierlo. Appena la porta si aprì, i due amici si abbracciarono e poi Eddie guardò a Lola.

- ciao, io sono Lola - disse lei con un sorriso, nonostante fosse nervosa.

- ciao, Lola. Tuo papà mi ha parlato tanto di te e non vedevo l'ora di conoscerti. Ti ho preso una cosa - disse Eddie uscendo un pacchetto dal giubbotto.

- un regalo per me? Ma... -

Lola era senza parole. Tom sorrise all'amico e Lola aprì il pacchetto. Era un quaderno in pelle con la stemma di Hogwarts.

Lola abbracciò Eddie e disse: - é bellissimo. Ti ringrazio -

- volevo farti qualcosa di speciale - disse Eddie dolce.

Tom guardava la scena come uno spettatore, li lasciò a parlare mentre lui rispondeva a Chris tramite messaggi.

' vorrei che fossi qui. Sono solo e bisogno di aiuto. Mi sarebbe d'aiuto se tu ti toccassi '

Chris gli stava chiedendo di toccarsi per via messaggio.

Lui non sapeva cosa rispondergli.

' dai, Tom. Io mi sono messo in mutande sul letto '

E non passò molto che Chris gli mandò una foto. Non poteva credere che lo stava facendo.

' vedi cosa mi spingi a fare '

'Io? Sei tu che mi mandi la tua foto. Io non c'entro '

Chris lo chiamò e Tom avvisò i due che aveva una chiamata urgente. Lola portò Eddie in salotto per lo spuntino e lui si chiuse in bagno.

- che cosa fai, Chris? Mi mandi messaggi sessuali e foto -

- ho voglia di masturbarmi anzi sarebbe meglio che se fossi tu a farlo. Le tue mani sapienti - disse Chris con un voce calda.

- Chris, ho ospiti di là - disse Tom cercando di non cedere.

- faremo in fretta. Toccati come ora sto per fare io - disse Chris continuando.

Tom c'è la mise tutta ma si ritrovò a tirare giù la cerniera.

- lo senti, Chris. Mi sto aprendo i jeans -disse Tom altrettanto caldo

- voglio vederti. Accendi il computer - disse Chris impaziente.

Tom non ci pensò un attimo e andò nella sua stanza. Accese il computer e chiuse la porta. Chris fece lo stesso e un attimo dopo erano su Skype.

 - ciao, Tom. Ora va decisamente meglio -disse Chris con la mano già nelle mutande. - non ho resistito. Ora togliti i jeans -

 Tom non poteva credere che si stava spogliando in cam. Rimase in mutande ma presto anche quelle caddero a terra.

- a questo punto spogliamoci tutto. Stiamo più liberi -

- in un'altra occasione ti avrei detto di si ma non posso. C'è Lola e eddie di là - disse Tom sempre cercando di trattenersi.

 - non ci mettiamo molto. Dai, Tom - disse Chris con una faccia irresistibile.

Qualche minuto dopo erano nudi, Chris prese a toccarsi e invitò a Tom a fare lo stesso. Non smisero di guardarsi mentre lo faceva.

- ricordi, Tom, eravamo sul tuo letto e ci stavamo toccando - disse Chris.

 Tom lo ricordava benissimo. L'odore di Chris c'era ancora tra le sue lenzuola. L'odore del suo amore. Tutte le volte che poteva affondava tutta la faccia contro le lenzuola per non dimenticare il suo odore. Non le aveva lavate e non lo avrebbe fatto. Questo Chris non lo avrebbe mai saputo ma si concentrò su quello che stavano facendo. Era eccitante quel nuovo modo di vedersi, avrebbero potuto farlo quando erano lontani. Però loro non stavano insieme. Era solo un aiuto quello che voleva Chirs ma per lui era molto di più.

- è come guardare un porno ma se si tratta di una persona a te molto cara, la cosa si fa interessare - disse Chris muovendo la mano su e giù. - e anche più familiare. Non hai imbarazzo -

 - parli troppo - disse Tom concentrato su di Chris e sul piacere.

 - hai ragione - disse Chris arrossendo.

- con quello che mi stai facendo, veramente stai arrossendo - disse Tom incredulo.

Era incredibile solo Chris poteva farlo ma forse anche Eddie per certe cose che sapeva.

Chirs non disse nulla e continuò a toccarsi e Tom si fermò a guardarlo. Chris aveva chiuso gli occhi e buttato la testa all'indietro. Era uno spettacolo veramente eccitante. Riprese a toccarsi e gemeva senza pensare che non era solo in casa. Ripresero a guardarsi e pian piano stavano per esplodere. Qualcuno bussò alla sua porta mentre veniva.

- Tom, sei qui? -

Era la voce di Eddie. Non poteva trovarlo in quel modo. Tom chiuse il computer di scatto come se era stato pescato dai genitori a guardare un porno. Gli mandò un messaggio.

' scusami la brusca chiusura ma c'è Eddie dietro la mia porta. È stato un momento molto eccitante. Ti chiamo appena posso '

 - si, Eddie. Mi sono macchiato e così mi sto cambiando un attimo - rispose Tom come scusa.

- sento odore di bugia -disse Eddie sincero. -Tom, puoi dirmi tutto -

Tom lo aprì e Eddie lo trovò nudo e vide anche cosa aveva fatto.

- ti sei masturbato -disse Eddie arrossendo.

- no. Mi stavo facendo una partita a solitario - disse Tom ironico.

Eddie vide il computer sul letto.

- guardi un porno o... -

- stavo su Skype con una persona - rispose lui sincero.

- non mi aspettavo che tu facessi queste cose ma sono felice che hai deciso di uscire con qualcuno - disse Eddie stupito ma sorridendo

 - come si chiama lui o lei? -

- Chris - rispose Tom sincero mentre si puliva.

- sei fissato con i Chris - disse Eddie con una piccola risatina.

 - non hai capito. Era proprio Chris - disse Tom confessandolo.

- non sto capendo. Tu e Chris mi masturbate tramite Skype? - chiese Eddie confuso. - ma lui non è sposato e soprattutto etero? -

 - è sposato ma non è come pensi - rispose Tom pulendosi.

- e come sarebbe? - chiese Eddie con un'espressione non certo contenta.

- fammi solo vestirmi e ti racconto tutto - disse Tom deciso.

Eddie si mise comodo sul letto e Tom si rivesti ma rimase in piedi.

 - tutto ha avuto inizio nelle riprese di avengers... -

Cosi Tom confessò tutto senza escludere nulla all'amico di sempre e terminò con l'episodio di oggi.

- allora che ne pensi? -

- per odino, Tom. Pensavo che ti fossi più intelligente. Va bene essere innamorati ma ti sta usando. Non l'hai capito, non sa nemmeno lui cosa gli piace e sta testando su di te tutto - disse Eddie schietto.

- non è vero - disse Tom volendo crederci.

- e poi tu che hai tanti valori, ti lasci manipolare in questo modo e non pensi al male che potete fare alla moglie di lui se lo venisse a sapere. Povera donna - disse Eddie duro ma giusto. - - io non ti riconosco, Tom. Tu quando ti innamori, non ragioni. Guarda con Albert e Claudius che è successo. Pensavo che quelle storie ti avessero insegnato qualcosa ma sembra di no. Chris ha un gran potere su di te e non si fa scrupoli per usarlo -

- questo non te lo lascio dire. Chris non è come loro. Tu non lo conosci bene- disse Tom difendendolo.

- uno che tradisce la moglie non sarebbe una persona subdola? Tom, svegliati. Non è un sogno. Tu sei complice di questo tradimento - disse Eddie alzandosi. - non importa se litighiamo ma io non ti lascerò sprecare così la tua vita -

- lui non è una persona subdola e io ho bisogno di questi momenti. Non posso farne a meno e neanche delle lenzuola con il suo odore. Sono le uniche cose che ho di Chris - disse Tom con un tono disperato.

- questo amore per lui sarà la tua rovina - disse Eddie preoccupato. - io non voglio essere crudele ma ho paura per te. Finisci sempre in situazioni veramente orribili -

- Chris è la cosa più bella che mi è capitata insieme a te e a Lola - disse Tom sincero.

- ti vedo come sei felicemente disperato. Non ti porterà nulla di buono questo - disse Eddie altrettanto sincero.

- Eddie, non posso farci nulla. Io lo amo - disse Tom sedendosi sul letto.

- lo capisco ma ti stai strugendo per qualcuno che non puoi avere. Non devi accontentarti delle briciole - disse Eddie. - dovresti lavare le lenzuola per iniziare a staccarti -

 - non ci riesco - disse Tom debole.

- certo che ci riesci. Tutte le cose importanti sono difficili da fare o da dire ma tu sei la persona più forte che io conosca - disse Eddie spronandolo. - non mi sento molto forte. Sento un gran bisogno di lui - disse Tom.

- questa mi sembra anche dipendenza - disse Eddie.

 - non è dipendenza. Non vado in crisi ma mi manca - disse Tom contraddicendolo.

 - Tom - disse Eddie con quello sguardo come dire ' perché mi menti?'

 - ok, vado in crisi - disse Tom ammettendo. - ma non è dipendenza la mia. Io amo Chris. So che non dovrei ma non posso comandare il mio cuore e i miei sentimenti -

Eddie non sapeva più cosa fare così disse: ok, Tom. Grazie di tutto. Lola è meraviglioso. Io ora devo andare. Ciao -

Quella frase stupì Tom ma sapeva che nessuno poteva essere d'accordo con quello che faceva. 

La sua mente collegò quella conversazione al giorno dopo la festa.

Tom si stava preparando per andare da Lana e Eddie lo chiamò.

 - ciao, Eddie. Come va? Procede bene il lavoro? - chiese Tom sedendosi.

- bene. Altre due settimane e ho finito. Mi dispiace di non esserci stato - disse Eddie dispiaciuto. - raccontami della serata -

- Lola era al settimo cielo quando ha visto il castello di Harry Potter. Si è divertita tanto - rispose Tom. - ma è successo qualcosa tra me e Chris... -

- Tom, sei irrecuperabile. Cosa devo fare con te? Io sono... - disse Eddie.

- fammi raccontare tutto e anche dove sto andando adesso - disse Tom interruppendolo.

- sono pronto. Dimmi tutto - disse Eddie comprensivo.

- ieri Chris mentre ci masturbavano in un angolo del castello... e prima che dici qualcosa... ho provato a resistere - disse Tom conoscendo l'amico. - mi ha detto anche che aveva letto che dei amici etero si fanno i pompini a vicenda ma io gli ho detto che non era da etero ma da persone che non ammettono l'attrazione per il proprio sesso

 - alleluia. Finalmente inizi a ragionare - disse Eddie contento di quella risposta. - sapevo che Chris aveva tendenze bisessuali represse -

 - mi ha proposto di farglielo - disse Tom sottovoce.

- Cosa? Spero che tu non l'abbia fatto -disse Eddie stupito.

 - credimi ho cercato di dirgli di no ma mi stava masturbando e non ci ho capito più nulla quando mi ha detto di prenderlo in... -

- così non ci siamo - disse Eddie interrompendolo.- non devi fare tutto quello che ti dice -

 - Lo so. Io lo volevo quel momento. Era stato veramente intimo ma ho pensato ' cosa abbiamo fatto? '. Lui era tranquillo mentre io no. Poi stanotte lui si è introdotto in camera mia tramite la scala Antincendio... Era li per farsi fare un pompino perché Elsa non gli da lo stesso che so fare io. Lì ho capito. Ero solo uno sfogo per lui e non volevo esserlo più. Gli ho detto di no... l'ho rimandato da lei e dal figlio -

Eddie rimase in silenzio un po e poi disse: so che ti è costato ma hai fatto bene. Meriti di meglio. Meriti un amore bellissimo. Ma... -

- cosa ma? - chiese Tom confuso.

- elsa é incinta. Chris non si rende conto del male che sta facendo a te, a lei se lo scopre e a quella piccola creatura che non c'entra nulla. Tu però sei papà... dovevi dire no subito quando lo hai saputo. Tom, non è stato affatto giusto ma so che adesso hai capito e non farai più una cosa così - disse Eddie.

sono stato pessimo ma ho deciso di voltare pagina. ho messo le lenzuola in lavatrice e tra poco uscirò con Lana Parilla per un appuntamento - affermò Tom stupendolo.

- un appuntamento con Lana? Wow. Hai fatto benissimo. Secondo me, potete trovarvi bene insieme - disse Eddie felice. - bravo, Tom. Sono orgoglioso di te -

- voglio essere felice - disse Tom deciso.

Eddie era contento.

- poi ho conosciuto il fratello di un mio collega alla festa. Ci ho scambiato giusto due parole ma mi ha mandato un messaggio che vorrebbe conoscermi meglio - disse Tom confidandosi.

 - è una cosa bella. Devi ampliare le tue conoscenze e poi se con Lana non va, potresti fare un pensierino su di lui - disse Eddie consigliandogli.

 - Eddieeee. Io devo andare - disse Tom per togliersi da quella conversazione imbarazzante.

 - pensaci ciao - disse Eddie divertito.

Tom chiamò Eddie per raccontargli della madre di Lola, della paura di perderla la sua principessa e di come Chris era rimasto e lo aveva aiutato. Eddie ringraziava Chris per quello che aveva fatto ma sperava che lui non faceva passi indietro. Eddie lo aveva spronato ad andare avanti e dare un occasione a Scott. 

Ricordava quando lo aveva chiamato da Napoli il giorno dopo che aveva fatto l'amore con Chris e raccontargli delle parole che gli aveva detto l'altro. Eddie non era molto d'accordo con il fatto che Chris era ancora sposato e aveva un bambino in arrivo in più c'è l'aveva ancora con l'australiano per essersi intromesso tra Tom e Scott. Eddie gli disse di stare attento, non voleva vederlo soffrire di nuovo e lui capiva e pensò che sicuramente l'amico prima o poi avrebbe cambiato idea su Chris.

Fine flashback 




I momenti a casa Redmayne - farrell sono ricordo nei ricordi.

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