Capitolo 16
Il giorno dopo, Tom si svegliò e trovò Chris come l'aveva lasciato. Sorrise e si godette quella momento. Anche Robert e Evans si svegliarono. Si erano addormentati nella grotta dopo aver fatto l'amore tante volte.
- buongiorno. È l'ora di prendersi cura della tua erezione mattutina - disse Robert scendendo giù.
- che romantico - disse Evans prendendolo in giro. - neanche un bacio -
Robert tornò su e lo baciò con passione travolgente.
- soddisfatto? - chiese Robert con un sorrisetto.
- ora si. Buongiorno - rispose Evans sorridendo.
Robert ridiscese giù e si occupò del membro dell'altro. Erano tutti e due nudi.
- Robert, se viene qualcuno? - chiese Evans all'improvviso. - è mattina. Possono venire i bambini -
Robert si tolse il membro di bocca e chiese: veramente? Io ti sto facendo un lavoretto con i fiocchi e tu pensi a ciò? Chris, tu non stai bene. Il nome porta male. Tu e il tuo omonimo siete due paranoici -
- non vuol dire essere paranoici ma attenti a tutto. Sai lo scandalo che potremo dare - disse Evans.
- ho chiesto a qualcuno di non far avvicinare alla grotta finché non gli mando un messaggio - gli spiegò Robert.
-oh -
- ora sei tranquillo? Posso? - chiese Robert.
- se è così, è perfetto - rispose lui arrossendo. - scusami, non volevo darti dell'irresponsabile -
- quando arrossisci, sei così adorabile. Sei proprio un amore - disse Robert risalendo e riempiendolo di baci. - non devi scusarti -
Evans sorrise di nuovo e baciò Robert, scese giù e puntò al suo membro.
Robert non se lo aspettava. L'altro non l'aveva mai fatto.
- sei sicuro? Non ti devi sentire obbligato - disse Robert dolce.
- voglio farlo - rispose l'altro. - voglio darti il piacere che tu hai dato a me -
Era un po impacciato all'inizio ma pian piano ci prese la mano o meglio la bocca. Robert mise una mano sulla testa bionda dell'altro ma non spingeva di più, assecondava i suoi movimenti. Vedeva come all'inizio l'altro era teso e ora più rilassato.
Sì stava lasciando andare e sorrise perché sentiva anche come succhiava. Apprendeva in fretta.
Intanto in albergo, Tom si era riaddormentato e appena apri gli occhi, Chris non c'era più.
Cosa pretendeva? Che stava a letto con lui tutto il tempo?
La porta si aprì e arrivò Chris con un carrello.
- colazione in camera - disse lui sorridendo.
Tom era sorpreso ma sorrideva felice.
- ho preso tante cose buone -
Tom si alzò e andò da lui per dargli un abbraccio di slancio.
- sei un tesoro, Chris - disse Tom sprizzando felicità da tutti i pori.
- ho preso anche la colazione per Lola. La sta facendo nella sua stanza -
Aveva pensato a tutto. Viziata anche Lola come un secondo papà. Loro tre sembrava una famiglia sempre di più. Chris avvicinò il carrello a letto e Tom si sedette. Dopo averlo ringraziato ancora, presero a fare colazione insieme e sembravano due fidanzati.
Tutti erano pronti per ritornare sul set e si accorsero di una cosa: mancava lo scettro di Loki. Qualcuno lo aveva preso. Questo creò un gran casino sul set. Tutti si misero a cercare dove fosse finito o chi poteva averlo rubato. Era un pezzo unico. Evans vide che il suo ragazzo era strano, era troppo tranquillo e lo mise al muro.
- tu non c'entri nulla vero? - chiese Evans conoscendolo.
- io? Perché dovrei prendere lo scettro? Non è motivo - disse Robert facendo la faccia innocente.
- una settimana fa non ti dice nulla? - chiese Evans ricordandoglielo.
Robert sapeva a cosa si stava riferendo. Una settimana fa lui guardava incantato lo scettro nelle mani di Tom e poi quando era stato messo apposto con il resto degli oggetti. Si vedeva che lo bramava proprio come Loki con la tesseract.
- non ricordo nulla - rispose lui sempre innocente.
- dove lo scettro? - chiese Evans non facendosi ingannare. - in che buco l'hai nascosto? -
- conosco solo il tuo ma non ci entrebbe - rispose Robert. - o forse si -
- non distrarmi così. Dimmi il posto - disse lui calandosi nei panni di Steve. - non mi fare arrabbiare -
- ok, ti faccio una mappa - disse Robert uscendo un foglietto.
L'altro aspettò e poi lui glielo diede. Evans lo guardò e c'era scritto ' non te lo dico. Lo scettro è mio!!! '
- Robert John Downey Jr, vieni qua!!! Non fare il bambino - urlò Evans vedendolo scappare lontano.
Lui avviso tutti e si misero sulle sue tracce. Tom entrando nella mente di Loki sapeva dove Robert poteva essere andato e aver portato lo scettro. Tom andò nella stanza di Robert e apri l'armadio. Trovò lui con lo scettro.
- ti ho trovato, Stark. Nessuno ruba il mio scettro - disse Tom con lo sguardo da Loki.
- mi piace tanto. Se vuoi, convinco Thor a darti quello che vuoi. Non parlo del tesseract ma del suo pene - disse Robert facendo Tony Stark.
- ma che dici? Voi terrestri siete pazzi? Io non voglio il pene di Thor. Voglio il mio scettro - disse Tom/Loki cercando di non arrossire e di fare una faccia arrabbiata.
- non sei molto credibile ora come Loki. Stai arrossendo - disse Robert facendolo notare. - tu vuoi il pene di Chris -
- ma non posso averlo come Loki non può avere il tesseract - disse Tom mettendosi sul letto. -Non come vorrei io -
- okey, tieni - disse Robert dandogli lo scettro.
- grazie, Robert - disse Tom sorridendo all'improvviso.
- aspetta. Sei passato dall'essere triste a sorridere - disse Robert sentendosi fregato. - mi hai ingannato -
- sono il dio dell'inganno - disse Tom con il sorrisetto alla Loki.
Fu cosi che lo scettro tornò alla produzione e Robert chiese scusa per il trambusto creato dalla sua bravata. Di pomeriggio c'era una scena in cui Thor colpiva Loki e Tom voleva che fosse più reale possibile.
- colpiscimi veramente - disse Tom a Chris.
- ma cosa dici? Sei pazzo, Tom! Non potrei mai colpirti. Non voglio farti male veramente - disse Chris rifiutandosi subito.
- Voglio che sia reale. Colpiscimi - ripeté Tom deciso.
- No! - esclamò Chris deciso.
- che dio del tuono sei? Non mi fai neanche il solletico così - disse Tom sentendo Chris colpirlo fintamente.
- non ci riesco a colpirti- disse Chris tirandosi indietro.
- Uffi. Chris non c'è divertimento così però - disse Tom.
I due continuarono a discutere finché Chris cedete ma alle sue condizioni. Era furbo.
- ok lo faccio. Tu sei completamente pazzo ma lo faccio...però dopo tu devi fare una cosa per me. Tipo: mangiare un piatto enorme di pasta o una mega pizza oppure fare il bagno nudo di notte - disse Chris. - decidi tu tra queste ma devi farla se vuoi che ti colpisca veramente -
Tom ci penso su e disse: - ok, lo faccio quello che vuoi. Ora colpiscimi -
Iniziarono la scena, Chris si preparò e con tutta la forza colpi Tom. Si fece male, aveva lividi ovunque in faccia e Chris lo vedeva che era steso al terra dal dolore. Sapeva che non avrebbe dovuto assecondarlo. Aveva ridotto male. Si sentiva in colpa e si precipito da lui.
- come stai? Riesci a parlare? Fa tanto male? - chiese Chris preoccupato. - scusami. Non avrei dovuto -
- Chris, portalo a medicare. Per oggi abbiamo finito. Avete fatto un bel lavoro - disse il regista ai due. - Tom, mi dispiace solo per il dolore e i lividi ma li terremo per le altre scene -
Il regista non fece problemi ma Chris portò Tom in camerino e lo medico. Aveva uno sguardo triste e Tom lo fermò.
- non hai fatto nulla di male. Io sto bene. Sono solo lividi - disse Tom rassicurandoli. - scompariranno -
- fai il forte ma anche tu soffri. Non devi nasconderti - disse Chris volendo che si sfogasse.
- dai, Chris, non è stato tanto doloroso - disse Tom forte. - non fare così. Sorridi e pensa a cosa vuoi farmi fare -
Chris invidiava il suo carattere forte e come si riprendeva subito.
- niente penitenza. Va bene così - disse Chris sincero.
- oh che peccato - disse Tom.
- non scherzare, Tom. Ora andiamo in albergo. Mi prenderò cura di te tutto il tempo - disse Chris deciso.
Fu così che Chris non lo lasciò solo neanche un momento. Era sempre accanto a lui, persino in bagno.
- non ti sembra un po eccessivo? - chiese Tom mentre faceva pipi.
- potresti sentirti male quindi ti controllo anche qui - rispose Chris attento e premuroso.
Tom ebbe il suo infermiere per tutto il tempo e le settimane a venire.
Qualche mese dopo...
Tom e Lola arrivarono a Londra a settembre. Le riprese erano finire e quindi prima della promozione del film si resero dei giorni per loro. Tom voleva presentare Lola alla famiglia e voleva adottarla. Lola era nervosa. Sperava di piacere ai nuovi nonni e alle zie. Tom portò prima Lola al loro appartamento, lì la ragazzina conobbe Bentley e Loki visto che Tom li aveva lasciati a sua madre durante le riprese del film cosi da non stressarli per i troppi cambiamenti climatici.
I gatti prima la videro come un'intrusa ma poi l'accettarono. La stanza degli ospiti era da cambiare. Voleva trasformarla in quella di Lola. Avrebbero scelto tutto insieme. Messe le valigie apposto, i due presero i gatti e andarono dal resto della famiglia.
Intanto nell'altra parte del mondo, Chris era felice con Elsa e aveva avuto una super notizia. Era incinta. Era l'uomo più felice del mondo. Loro due avrebbero messo al mondo un piccolo o una piccola Hemsworth.
Tutti i problemi che avevano avuto erano svaniti. Chris non aveva detto tutto ad Elsa di quei mesi. Le sezioni di masturbazioni anche a vicenda con Tom erano segrete. Di sicuro avrebbe prese nel modo sbagliato tutto ciò quindi aveva preferito non dirlo.
Si era dedicato completamente ad Elsa, non aveva ancora sentito Tom da un bel po di giorni. I grandi cambiamenti non erano solo per Tom e Chris. Altre due persone stavano per fare un passo avanti.
- se fai così tutte le notti, non so se voglio venire a vivere con te - disse l'altro Chris senza coperte.
- non é vero che frego le coperte - disse Robert con faccia innocente.
- e poi posso scaldarti io -
- ecco il tuo vero intento - disse l'altro avvicinandosi.
- sono perfido - disse Robert portandolo a sé.
- non la facevo così, signor Downey Jr - disse l'altro mettendo una mano sul petto.
- posso essere anche peggio, signor Evans - disse Robert prima di baciarlo.
Chris ricordava quando Robert glielo aveva chiesto.
Flashback
Quando Chris entrò nella casa di Robert, gli sembrava di essere ritornato sul set di avengers, precisamente alla torre Stark.
- non sapevo che ero rifinito in avengers - disse Chris al padrone di casa. - C'è anche loki che si nasconde per poi apparire all'improvviso e farmi morire di paura? -
Robert rise e rispose: - no. Loki non é invitato -
- fammi il piacere, quello viene senza inviato - rispose Chris alla Capitan America.
- comunque io e Tony Stark abbiamo molto in comune. Non solo i vestiti, i drink, essere stupendi e lo stesso gusto in fatto di persone... -
- ti faccio presente che Tony sta con Pepper Pott - disse l'altro all'ultima frase.
- sciocchezze, Pepper é solo una copertura. Tony vuole Steve - disse Robert convinto. - comunque stavo dicendo che oltre a questi gusti uguali, io e lui abbiamo la passione per high tech -
- così ti sei fatto fare una casa da avengers. Hai anche lavoratori segreti o armature? - chiese l'altro scherzando.
- no. Tutto quello che vedi - rispose Robert appoggiando le valigie nel salotto. - Ivy, valigie -
Un robot femmina prese le loro valigie.
- é questa da dove viene fuori? - chiese lui confuso.
- é qualcosa che mi sono comprato. Un piccolo sfizio - rispose Robert tranquillamente. - andiamo in cucina. Amerai starci -
- piccolo? Ti sarà costata un fortuna e anche questa casa - disse Chris incredulo. - immagino che hai preso tutte le cose più futili per la casa -
- sono cose utili - disse Robert guardandolo con un sorriso.
- me lo immagino - disse Chris scettico.
Chris rimase senza parole alla vista della cucina. Sembrava uscita da un film futuristico.
- tu sei pazzo -
- naaa. Sono uno che ama le cose belle - disse Robert guardandolo. - come te -
Chris arrossi e l'altro lo bacio contro il frigo.
' signor Downey Jr, non si fanno certe cose in cucina o contro di me '
Chris lo guardò e chiese un po spaventato: chi ha parlato? -
- é il frigo - rispose Robert come la cosa più normale del mondo. - é dotato di un cervello tutto suo. Mi aiuta anche su cosa mangiare -
- non so se potrei vivere in una cosa del genere - disse Chris un po spaventato.
- io sono per lo stile vecchio e frigoriferi che non parlano -
- quindi se ti chiedessi di vivere insieme, non verresti? - chiese Robert all'improvviso.
- aspetta, mi stai chiedendo di convivere insieme!!!! - esclamò Chris incredulo.
- si, volevo chiedertelo da tempo ma c'erano sempre gli altri. Qui siamo da soli... -
- a parte il frigo e Ivy - lo corresse Chris.
- quanto sei pignolo. Ti abituerai e non ne farai a meno - disse Robert.
- casa tua é strana ma é da te - disse lui sorridendo.
- quindi é un si? - chiese lui impaziente e nervoso.
Chris non parlava e Robert era sulle spine.
- lo fai apposta - disse Robert. - diavoletto -
Chris gli sorrise e lo baciò. Robert lo guardò dopo e attese.
- certo che vengo a vivere con te. Lo volevo dal primo momento - disse Chris felice.
Robert lo baciò e questa volta niente frigo per festeggiare. Era l'inizio di una nuova avventura.
Fine flashback
Chris sorrideva dopo il bacio, Robert immaginava cosa stava pensando e li capiva.
- ti sei pentito di aver detto si? - chiese Robert per essere sicuro.
- mai - rispose Chris sincero. - é la miglior decisione di tutta la mia vita insieme ad aver accettato di essere Capitan America -
Robert era felice di ciò. Se non avesse incoraggiato Chris a quest'ora fosse non sarebbero stati lì in quel momento.
- ti vorrei vedere con lo scudo e avvolto con la bandiera americana - disse lui all'improvviso.
- io faccio il romantico e tu te ne esci con queste frasi - disse lui incredulo.
- sai che non sono bravo in certe cose ma sai cosa sento - disse Robert arrossendo.
- se ti vedessero adesso. Il grande seduttore Robert Downey Jr che arrossisce come una ragazzina - disse Chris sfottendolo.
- ragazzina ci sarai tu - disse Robert iniziando a fargli il solletico.
- no dai, Robert - disse Chris soffrendo il solletico.
Poi si fermò ma l'altro pensò che era strano. Non si fidava. Infatti aveva preso a toccarlo intimamente.
- Robert, sei... -
- fottutamente eccitante e brillante? Lo so - disse Robert vantandosi.
- io stavo dic.... Ah ah... Dicendo sleale e narcisista - disse Chris gemendo.
- gemi per così poco? Non ci siamo - disse Robert prendendolo in giro.
- fottiti - disse Chris.
- mi fotterei da solo ma non é possibile. Fotto te che é meglio - disse lui sexy.
- non hai capito, mio caro Downey jr. Io ti fotto - disse Chris agguerrito.
- sogna pure - disse Robert ridendo.
- ride bene chi ride ultimo - disse Chris.
I due iniziarono una lotta che sfociava nell'erotismo. Conoscevano molte mosse di combattimento e poi c'erano i colpi erotici inventati da loro. Quelli fregavano sempre l'altro. Stranamente Chris era di sopra e stava vincendo.
- arrenditi - disse lui all'altro. - per oggi starai sotto. Non é grave -
- allora farlo tu il passivo - disse Robert di rimando.
- cosa sai contro l'essere passivo? - chiese Chris stranito.
- non hai il controllo - rispose Robert con un uno sguardo strano.
- non é solo questo. Ti é successo qualcosa che ti ha portato ad essere cosi - disse Chris capendolo a volo. - dimmi di cosa si tratta. Ti posso aiutare -
- non é successo nulla - disse Robert mentendo.
Non capiva perché mentiva.
- perché mi tieni fuori? Che senso a stare insieme o andare a vivere insieme se tu non ti confidi - disse Chris giustamente.
- perché ti farebbe schifo saperlo - rispose Robert all'improvviso alzandosi.
- schifo? Non ti azzardare ad andartene, Robert John Downey Jr - disse Chris avvertendolo. - ora ci sediamo e parliamo come tutte le persone -
Robert si fermò sulla soglia della camera e lo guardò.
- sono qui - disse lui a Chris.
- siediti - disse Chris. - o resta in piedi se ti serve ma parlami. Non tenerti dentro le cose -
- é stato un periodo della mia vita di cui mi vergogno - disse Robert iniziando. - mi fa schifo doverlo raccontare -
- il peridio della droga giusto? - chiese Chris capendo subito.
- si - rispose Robert serio.
- so che quel periodo ti disgusta ma ne sei uscito - disse Chris.
- ci vuole una grande forza e tu ne hai da vendere. Quindi qualsiasi cosa sia successa, so che la supererai. Anzi c'è la faremo insieme. É questo che fanno le coppie -
- quanto sei smielato ma ti amo - disse Robert a quelle ultime parole.
- e tu sei una contraddizione - disse Chris altrettanto.
- comunque sai che amo questo tuo lato - disse Robert.
- appunto, ecco la prova - disse Chris sorridendo. - ora mi dici il tuo trauma -
Robert sospirò e ammise: - quando facevo uso di droga, mi sono dato anche alla dipendenza da sesso. Nessuno lo sa questo -
- dipendenza da sesso!!! - esclamò Chris sconvolto.
- mi facevo chiunque o meglio lasciavo che gli altri facessero di me quello che volevano. Uomini o donne. Ho dato la mia fiducia in un uomo e lui se ne approfittato. Ho odiato di non avere il controllo -
Chris vide Robert con le lacrime agli occhi. Era devastante vederlo così mentre raccontava quello che gli faceva l'uomo.
Chris si alzò e si avvicinò a lui.
- mi dispiace, lui non doveva farlo e capisco il tuo blocco ma io non ti farei mai ciò -
- lo so, Chris. Lo so benissimo ma é più forte di me - disse Robert sincero.
- tranquillo, Robert. Ti starò vicino e vedrai che superemo questa con il nostro mare - disse Chris abbracciandolo.
Robert sentì tutto il sostegno e la forza di Chris per entrambi.
A Parigi, Scarlett si stava godendo dei giorni di relax. Era in piscina di un hotel, era appena uscita e si accorse di essere osservata ma non c'era nessuno. Forse era una sua impressione. Si apprestò a prendere il suo accappatoio e raggiungere camera sua. Non le piaceva la sensazione che aveva sentito prima.
Si era fatta la doccia e messa un abito sexy. Aveva un appuntamento tramite degli amici. Sperava che non fosse un buco nell'acqua. Era scesa qui al bar e aspettava. All'improvviso si sedette una giovane donna veramente bella.
L'aveva già vista. Certo era Elizabeth Olsen, sorella minore delle famose.
I suoi amici l'avevano accoppiata con lei???
- ciao - disse Scarlett tenendo il drink. - é stato facile trovare questo posto? -
- tu sei Scarlett! - esclamò lei sorpresa.
- si, tu sei Elizabeth - disse lei sorridendo. - ho pensato di portarti in un posticino carino. Non so come sei rimasta con Chris -
- Chris? Non conosco nessun Chris - disse lei confusa e sincera. - forse mi stai confondendo con qualcun altro -
- non sei qui per un appuntamento a buio? - chiese Scarlett perplessa.
- no, sono qui per incontrare la mia agente - rispose l'altra sincera.
- oh, scusami. Che figura! Avrei dovuto immaginare che tu non eri... -
- lesbica o bisex - terminò per lei.
- esattamente, sono mortificata - disse lei agitata. - posso offrirti un drink? -
Aveva agitato troppo il bicchiere che il liquido andò nel vestito dell'altra.
- scusami doppiamente, lascia fare a me... -
- faccio da sola - disse lei prendendo il fazzoletto. - grazie -
- pago io le spese della lavanderia - disse Scarlett subito.
- non c'è bisogno - disse Elizabeth.
- insisto - disse Scarlett testarda.
- la mia stanza é la 24. Starò fino a domani sera - disse Elizabeth accettando.
- te lo farò avere come nuovo - disse Scarlett con un sorriso.
Cosi le due salirono sopra un attimo, la vista dalla stanza di Elizabeth era spettacolare e l'altra si cambiò in un attimo.
Scarlett si voltò un attimo e la vide nuda.
Distolse lo sguardo subito e poi l'altra arrivò con il vestito.
- grazie - disse l'altra a Scarlett.
- buona serata e te lo porto domani - disse lei prendendolo.
- e tu buon appuntamento - disse l'altra salutandola.
Scarlett portò il vestita in lavanderia ma era chiusa. Ci avrebbe pensato domani. Lo mise in camera e poi scese. Doveva poi telefonare a Chris.
A Los Angeles, Chris prese il cellulare e chiamò a Tom con la videochiamata.
Non poteva fare una semplice chiamata per l'evento. Voleva vedere la faccia di lui alla bella notizia.
Tom era in salotto di sua madre con Lola e il resto della famiglia. Avevano dato una festa di benvenuto per lei.
Fin da subito fu accolta bene e amavano già. Era già la piccola di casa. Lola era cosi felice e veniva coccolata dalle tre donne. Tom rispose alla video chiamata e tutte salutarono a Chris.
Chris: sei beato tra le donne
Tom: e si. Sono contento di vederti. Non ci sentiamo da giorni
Chris: hai ragione. Ho avuto un po da fare
Tom: ti capisco. Ti vedo raggiante. Cosa é successo?
Tom era curioso.
Chris: ho una notizia bellissima. Sei seduto?
A quelle parole le fantasie di Tom volavano. Voleva fargli una dichiarazione via skype. No. Era impossibile. Doveva smettere di sognare in questo modo. Eppure il loro livello di intima era cresciuto con i loro momenti di piacere. Ne avevano avuti tanti e Tom si stava facendo delle illusioni su ciò.
Tom: sono seduto. Dimmi. Non tenermi sulle spine
Chris: ora capisco cosa hai provato. É qualcosa di bellissimo
Quelle parole erano inequivocabili. Tom era sicuro che Chris stava per dire ' sono innamorato di te '.
Chris: sarò padre, Tom. Elsa é incinta
Tom non poteva crederci. Aveva il cuore spezzato e non sapeva come camuffare la cosa. Per fortuna Lola e Sarah andarono in suo aiuto e gli tolsero il cellulare di mano.
Sarah: ma é meraviglioso. Un bambino. Congratulazioni a te e ad Elsa
Lola: É bellissimo, Chris. Voglio comprerle tante cose belle
Intento Tom stava digerendo la notizia mentre anche sua mamma e l'altra sorella Emma parlavano con Chris.
Tutte lo tenevano occupato per un bel po finché Tom si fece coraggio e mettendo un sorriso, rispose all'amico amato. Era felice per il bambino ma questo lo portava via sempre di più da lui.
Tom: é bellissimo. Sono felice per voi e volevo dirti che mi sono fidanzato
Doveva farlo. Era il momento giusto.
Chris: fidanzato? Con chi? Non mi hai detto nulla, furbetto
Tom: volevo essere sicuro
Chris: dai, dimmi chi é
Tom: lo conosci già
Chris ci pensò attentamente e poi fece una brutta espressione
Chris: non é come penso io vero?
Tom: é Claudius, Chris. So che non lo vedi di buon occhio ma mi sono preso conto di provare ancora qualcosa per lui e poi é cambiato veramente. Me lo ha dimostrato
Erano tutti sconvolti a quella notizia. Tom era impazzito di sicuro.
Chris: e quando l'avresti visto? A parte quella serata in Messico
Tom: tante volte in questi mesi ma di nascosto. Non ha voluto che si sapeva. Questo fa capire quanto sia cambiato
- per caso hai sbattuto con la testa? - chiese Emma incredula.
- io non posso crederci. Dopo il male che ti ha fatto, tu ci ricasci. Ti facevo più intelligente - disse Sarah dura. - non me lo aspettavo da te -
Chris: vedi che anche loro concordono con me. É un grave errore
- non vi permetto di parlare cosi di lui. Io lo amo - disse Tom con molta convinzione.
- é ufficiale: ti droghi - disse Emma a quella dichiarazione.
Sua mamma non disse nulla. Voleva parlare con Tom a parte.
Chris: quando torni in te, chiamami. Buona giornata a tutti
Tom vide Chris salutare e poi chiudere. Le sorelle lo guardavano male e Lola aveva paura per lui e loro.
- papà, non lo voglio con noi - disse la piccola sincera.
Rimase solo sua mamma che non si era espressa, loro due andarono in cucina e lui si sedette. Sua mamma lo guardò e gli prese la mano.
- mamma, sto bene... -
- Tom, non devi fingere. Ho capito che c'è qualcosa di strano - disse la mamma attenta. - se sei nei guai, dimmelo. Troveremo una soluzione
- non posso - disse Tom sincero. - é questa la realtà. Io deve star con lui. Non chiedermi altro, mamma. Almeno tu stammi solo vicino -
Tom si rifugiò tra le sue braccia come quando era bambino.
- non sai quanto mi fa male vederti cosi - disse la mamma coccolandolo.
- lo so, mamma. Se faccio ciò, é per un motivo importante. Sono disposto a tutto - disse Tom criptico. - Voglio tutelare questo vero ed assoluto amore -
- É per Chris? - chiese la mamma guardandolo.
Tom la guardò e chiese: - come hai fatto? -
- una madre lo sa - rispose lei accarezzandolo. - é il tuo tallone d'Achille -
- lo so, mamma. Se faccio ciò, é per un motivo importante. Sono disposto a tutto. - disse Tom criptico. -
Tom si sfogò un po e sua mamma voleva trovare una soluzione. Non avrebbe lasciato suo figlio con quello là.
- ti aiutero. Ti reggero il gioco con tutti ma tu vieni a star qui con Lola. Cosi posso tenerlo d'occhio - disse la mamma in suo aiuto.
- mamma, non voglio metterti in questa... -
- sono tua mamma. É il mio compito proteggerti - disse lei decisa.
E poi hai una figlia adesso. Devi pensare anche a lei -
- grazie di tutto, mamma - disse Tom abbracciandola di nuovo. - sei un angelo -
- non permetterò che ti sfiori finché sei qui - disse la mamma agguerrita e protettiva.
Dopo quel momento madre e figlio, i due ritornarono in salotto.
- ragazze, dobbiamo rispettare la decisione di Tom - disse lei alle figlie e a Lola.
- sei impazzita anche tu? Lo mandi al macello - disse Emma sconvolta.
- Emma, tuo fratello é grande e vaccinato - rispose la mamma. - Lola e Tom verranno a stare qui -
- quindi neanche tu sei convinta - disse Sarah a quell'ultima frase.
- voglio dargli il beneficio del dubbio. E poi Tom dovrà ripartire e Lola ha la scuola da iniziare quindi starà con me mentre lui non c'è quindi per questo vengono a vivere adesso qui. Così Lola si abitua già a noi - disse la mamma molto convincente.
Le due erano un po perplesse ma era buono che Tom e Lola venivano a stare lì così il non caro Claudius capiva che non doveva azzardarsi a far del male a Tom.
Il campanello suonò e Lola andò ad aprire. Si trovò davanti un uomo.
Tom vide che era suo padre.
- ho sentito che vuoi adottare una ragazzina - disse lui subito.
- ciao anche a te, papà. Sono felice anch'io di vederti - disse Tom sarcastico.
Tom odiava quei momenti ripetitivi con suo padre. Non cambiano mai.
- ciao. é lei? - chiese suo padre con interesse.
- si - rispose Tom mettendosi tra i due. - perché cosi tanto interesse? -
- curiosità - rispose il padre guardando la ragazzina. - da dove viene? -
- Nuovo Messico - rispose lui un po stranito.
- sai qualcosa di suoi genitori? - chiese il padre continuando con le domande.
- non capisco dove vuoi arrivare - disse Tom confuso.
Il padre guardò di nuovo Lola. La ragazzina gli ricordava qualcosa o meglio qualcuno. Aveva qualcosa di Ann. Se fosse stato come pensava, sarebbe stato nei guai per una cosa fatta 13 anni fa.
- quanti anni hai? - chiese lui alla piccola.
- 12 e mezzo tra poco 13. Sabato é il mio compleanno - rispose lei sorprendendo Tom.
- non me l'avevi detto. Dobbiamo festeggiare - disse Tom subito.
- nessuno ha mai detto importanza a quel giorno. É un giorno come un altro, papà - disse Lola alle sue parole. - non devi fare nulla -
- ma Lola, é un giorno importante... -
- mi ricorda solo che mia mamma non mi voleva e il mio vero padre non sa della mia esistenza - disse Lola triste. - non ho nulla da festeggiare. Vado di là -
Lola si allontanò e sali in camera.
- hai visto che hai fatto? Non potevi starti zitto - disse Tom arrabbiato.
- sono tuo padre. É mio dovere accertarmi delle cose che succedono - disse suo padre tranquillamente.
- padre? Solo all'anagrafe. Mi hai criticato sempre. Come speri che la prenda bene queste tue uscite - disse Tom infuriato. - vado da mia figlia e tu stai lontano da lei -
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