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capitolo 106 parte 8

Salve,

Eccomi tornata. Il corso mi prende molto tempo e ho fatto anche gli esami ma non mi sono dimenticata di voi.

Pronti per una nuova parte?

Vi auguriamo una buona lettura...

- il tuo papà ora ti da la pappa - disse Mark sorridendo.

- prendo il seggiolone per la pappa in macchina - disse Matt.

- cosa gli do? - chiese Mark in panico. - non ho mai dato da mangiare a un bambino -

- calma, orsacchiotto. Qui c'è un budino di latte e questo é il sacchetto con pesciolini a biscotti. Kai li adora - rispose Matt calmandolo. - imparerai presto -

Mark si calmó e Matt uscì in giardino. Mark prese il budino e lo versó nella tazza, ci attaccó anche un orsacchiotto e ci mise dentro dei biscottini.

- che dici Kai ti piace così? - chiese Mark a lui.

Kai lo guardò e lasciò il piattino che aveva messo un po' in bocca per avvicinarsi alla tazza. Mark vide che mise il dito dentro e lo portò alla bocca. Ripeté il gesto ancora e afferrò i pesciolini per metterli dentro.

-Kai, aspetta. Ti do da mangiare con il cucchiaino - disse Mark avvicinandosi. - ora mettiamo il bavaglino -

Si allungò a prenderlo e Kai ne approfittó per mangiare ancora con le mani.

- no, Kai - disse Mark prendendolo in braccio. - non si fa -

Kai le portò alla bocca di Mark e lo sporcò anche in viso.
Matt lo trovò mentre gli metteva il bavaglino.

- Matt - disse Mark tutto sporco in viso. - io... -

- lo fa anche con me - disse Matt ridendo. - Kai ama mangiare con le mani. Sto cercando di togliergli il vizio ma non è semplice e sporca tutto -

Matt mise giù il seggiolone e prese Kai per mettercelo dentro.

- non fare impazzire a papà Mark - disse Matt al piccolo.

Kai stava portando le mani al suo viso.

- no no - disse Matt prendendo un tovagliolo per pulirgli le dita.

Matt lo pulì e poi Mark gli mise la tazza davanti. Prese il cucchiaio per darglielo. Kai chiuse la bocca.

- dai Kai non fare i capricci - disse Matt. - fai vedere a papà Mark che bambino bravo sei -

- vuoi tenere il cucchiaino? - chiese Mark porgendogli quello arancione.

Kai lo prese e Mark gli fece vedere come fare.

- ho già provato ma non lo usa, lo tiene solo o sporca me - disse Matt.

L Kai lo guardò e Mark gli fece vedere il gesto senza mangiare il budino. Matt vide Kai che stava imitando Mark e ebbe speranza. Kai lo stava portando alla bocca e i due erano in attesa che lo mangiasse ma si ritrovarono il budino in faccia.

- scusami, Mark - disse Matt prendendo il tovagliolo.

- è un bambino, non scusarti - disse Mark mentre veniva pulito da Matt.

Kai intanto riprese a mangiare con le mani. Fece un casino sul seggiolone e si sporcò la tutina.

- Kai - disse Matt allontanando la tazza. - guarda che hai combinato -

Kai sorrideva mentre Matt lo prese in braccio. Si sporcò anche lui.

- vedi il lato positivo: ha mangiato e li é piaciuto il budino - disse Mark.

- si questo è vero - disse Matt. - ora andiamo a cambiarci tutti e due -

- vi aiuto a spogliarvi - disse Mark seguendoli.

- ogni scusa è buona, orsacchiotto - disse Matt con un sorrisetto.

- non pensavo a quello - disse Mark arrossendo.

- quanto sei adorabile - disse Matt sorridendo.

Erano in camera da letto, misero un telo sul letto e cambiarono a Kai. Ora era tutto profumato. Mark avvicinò a Matt e gli tolse la maglietta mentre Kai giocava con il serpente.

- Kai gioca - disse Matt guardandolo.

- si, è dolcissimo - disse Mark innamorato del piccolo.

Matt prese le mani di Mark e se le portò al petto.

- anche io voglio giocare - disse Matt all'improvviso.

- bambino vizioso - disse Mark guardandolo.

- tanto - disse Matt baciandolo.
Mark gli accarezzava il suo petto e Matt lo spinse verso l'armadio. Tolse la maglia a Mark e si baciavano con passione.
Kai era preso dal suo serpente mentre Mark toccò un altro tipo.
- era questo ciò che volevi - disse Mark al suo orecchio.

- siiii - risposta Matt gemendo al suo tocco.

Kai si mise vicino al cuscino buono buono con il serpente a giocare mentre Matt gemeva tanto, sentì Mark strusciarsi contro di lui. Divennero duri subito.
Matt portò le braccia al collo di Mark e l'altro lo prese di peso tenendolo dal sedere. Le gambe di Matt si agganciarono ai fianchi. Si baciavano mentre i loro bacini si strusciavano.

- Mark - disse Matt ansimando.

Mark aumentò lo strusciamento e Matt sentiva il piacere salire.
Mark si stese per terra e Matt si mise sopra, avevano i peni fuori dai pigiami e li facevano strusciare. Mark portò la mano su entrambi e prese a accarezzarli. Si strusciavano tanto e Matt venne insieme a Mark. Fu intenso. Si accasciò su di Mark.

- è stato molto intenso - disse Matt appoggiato al suo petto. - ho goduto tanto -

- anch'io. Non sono mai stato così desideroso di fare sesso con una persona ma tu non sei uno qualunque. Tu sei l'amore della mia vita - disse Mark stringendolo. Lo penso veramente. Vedo il mio futuro solo te e Kai -

Matt commosso lo bació con amore.

- anch'io vedo il mio futuro con te - disse Matt felice.

- Io Matt voglio passare tutto il resto della mia vita con te so che magari sono troppo precipitoso ma te lo chiedo qui sopra di te e con nostro figlio nel lettone mi vuoi sposare? So che dovremmo passare moltissime difficoltà ne sono conscio e chiederti di assoldarti un figlio con un diciassettenne oltretutto maschio magari non era nei tuoi piani anzi ma Mark noi ti vorremmo nella nostra vita per sempre
Se hai bisogno di pensarci ovviamente lo capisco e capisco anche se tu volessi rifiutare - disse Matt cercando di rimanere apparentemente calmo ma dentro era in totale panico.

- con te sopra di me, nostro figlio nel letto e il mio cuore in mano palpitante e commosso ti giurano di essere il tuo sposo in questa e in tutte le altre vite che avremo a disposizione. Vi ritroverò sempre - disse Mark rintracciando le mani. - e ti riconoscerò ovunque. Vi amo, Matt -

Nessuno aveva decantato mai parole d'amore così forti e importanti. Matt piangeva dalla commozione tra le braccia dell'amore della sua vita.
In tutto questo Kai si era addormentato con il suo serpentino tra le braccia. Matt prese il viso di Mark e lo baciò.
Sembrava di vivere in una favola.
La coppia guardò sorridente Kai dormire e decisero di farsi una doccia. Mark lo pulì a fondo con mani e bocca. Matt fece lo stesso e non si risparmiarono in nulla. Uscirono dalla doccia soddisfatti puliti e abbracciati. Giusto in tempo che Kai si svegliò. Si vestirono e uscirono con Kai. Decisero di far colazione fuori.

- ti porto in bel posticino - disse Matt dopo aver allacciato Kai di dietro.

Si mise alla guida con Mark accanto a lui e partì. Lo portò in un caffetteria fuori dal paese che amava tanto. Parcheggió e Mark andò a prendere Kai.
Mark vide questa caffetteria un po' malridotta ma quando ci entrò, si stupì: tutta così colorata con tante piante.
-
- ci sono venuto con Jake una volta ma non ho preso nulla. Tutto era come dire peccaminoso a detta di mio padre - disse Matt mostrandogli il bancone dei dolci.

- non è nulla di peccaminoso, Matt. Non devi pensarlo. Tuo padre ti ha messo regole assurde - disse Mark.
- puoi mangiare quello che vuoi. Mi dispiace che non sono arrivato prima qui per proteggerti e anche a Kai -

- ma adesso sei qui con noi. È questo ciò che importa - disse Matt trattenendosi nel non accarezzarlo o baciarlo. - sediamoci lì -

Mark lo seguì in un parte più appartata. Si misero in questo divanetto blu con il tavolino. Kai batteva le mani su di esso.
- gli piace questo posto l nostro Kai - disse Mark sorridendo.

- si tanto. Sai ho notato che da quando si entrato nella sua vita, Kai è così tranquillo. Non ha pianto una sola volta da quando siamo con te. Mentre a casa piangeva spesso - disse Matt guardandolo. - e anche Jamie è calmo. Tu hai dato equilibrio a tutti e tre -

Mark restò a bocca aperta.

- tu, orsacchiotto, hai cambiato la nostra vita. Se non fossimo in pubblico ti bacerei -

- anche voi avete cambiato la mia - disse Mark prendendogli la mano.

- forse un piccolo bacio - disse Matt vedendo che non arrivava nessuno.

Mark si trovò le labbra di Matt all'improvviso, teneva forte a Kai e rispose al bacio di Matt. Sentirono dei passi e si staccarono. Era la cameriera a portare il menù e fece tante feste al piccolo. Poi Matt si alzò per chiamare Jake e vide Eddie con abiti femminili.

- ciao, Matty. Domani arriva il mio migliore amico con il suo ragazzo. Si trasferiscono qui - disse Eddie felice. - te li farò conoscere -

- ciao Eddie. Se sono tuoi amici, saranno fantastici - disse Matt sorridendo.

- si lo sono - disse Eddie poi fece una piroetta. - che ne pensi? -

- bellissimo vestito - rispose Matt. - e anche la parrucca -

- pensi che posso attirare l'attenzione di un certo poliziotto? - chiese Eddie.

- Colin? E' pazzo di te - rispose Matt sedendosi con lui. - non ti staccherà gli occhi di dosso ma lo frena la sua posizione -

- già un poliziotto che gli piace un ragazzo che ama travestirsi non è ben visto e io non voglio essere di intralcio al suo lavoro, lo ama tanto - disse Eddie sospirando. -

- scusami non dovevo dire la cosa sulla posizione. Sono sicuro che ti sceglierebbe al di sopra di tutto - disse Matt rassicurandolo.

- ma io non voglio che scelga tra me e il suo lavoro. Non glielo chiedere mai - disse Eddie. - forse se divento più serio e smetto con questi travestimenti andrebbe meglio -

- no, Eddie. Non devi smettere di essere quello che sei - disse Matt. - a lui piaci cosi. Del resto fregatene -

- ti vedo diverso - disse Eddie vedendolo così determinato. - cosa ti è successo? -

- ho trovato l'amore - rispose Matt felice.

- ooooo voglio conoscerlo - disse lui curioso.

- come sai che un lui? - chiese Matt sorridendo.

- Matty, tu sei gay quanto io amo travestimenti - rispose Eddie.

- Si nota così molto? - chiese Matt alla sua risposta.

- per occhi attenti come i miei si - rispose Eddie.

Mark andò a cercare Matt con Kai in braccio e lo vide molto vicino a una ragazza. C'era molta confidenza.
Era forse la madre di Kai? Voleva riprendersi il figlio e Matt?
Mark provó una grande gelosia e aveva paura di perderli entrambi.
Cosa doveva fare? Andare lì? O tornare al tavolo?

- è la tua mamma? - chiese Mark a Kai.
Kai lo guardò confuso. - tu non lo puoi sapere magari non l'hai mai vista -

Nella caffetteria entrarono: tre poliziotti e due Mark li conosceva: Jason Sharkbite e Robert Lightwood.

- che ci facciamo qui? - chiese Robert lamentandosi.

- facciamo colazione, brontolone e poi il nostro Colin deve entrare nelle mutande di un certo ragazzo - rispose Jason al suo solito.

- io non entro nelle mutande di nessuno. Siamo qui per la colazione - disse il loro amico e collega Colin. - vado a ordinare qualcosa -

- Io ho già fatto colazione rispose seccamente Robert. - Michael si...

- si lo sappiamo il tuo Michael non ti farebbe mai uscire senza aver fatto colazione - disse Jason. -Le sue uova te la da ogni mattina vero?
Io mi domando con un uomo come Michael e tutto il sesso che fai com'è che sei sempre così scontroso? La scontrosità fa parte di te vero? -

Jason al silenzio e faccia sconcertata di Robert proseguì.

- Ripeto Michael Wayland è un santo -
- anche mio cugino lo è rispose lapidario Robert.

Jason non si aspettava che Robert replicasse. Era senza parole.

- vai Eddie - disse Matt vedendo Colin da solo al bancone. - è la tua occasione -

- ma io... -

Eddie si era alzato ma era ancora titubanze e Matt gli diede una piccola spinta.

- andrà tutto bene -

Eddie si ritrovò verso il bancone e Matt gli fece segno di avvicinarsi. Mark non capiva.

- tu ci capisci qualcosa? Io no - disse Mark a Kai.

- Ruffalo, ciao - disse Jason avvicinandosi. - come vanno le cose? Hai inzuppato il biscotto? -

- quale biscotto? - chiese Mark. - io ancora devo fare colazione? -

- Ruffalo, stavo parlando del tuo pene - rispose Jason tranquillamente. - l'hai infilato nel corpo del nostro ragazzo? -

- agente Sharkibite, non sono affari suoi di che relazione ci sia tra noi - disse Mark. - e poi non dovrebbe parlare così tranquillamente -

- pensavo che eravamo ormai amici - disse Jason abbracciandolo. - Ruffalo, non puoi spezzarmi il cuore cosi -

- ecco Jason Sharkbite che fa il melodrammatico - disse Robert scuotendo la testa. - mi dispiace per lei -

Matt si avvicinò e disse: - Jason, vorrei riavere Kai e Mark intatti -

Jason si staccò e disse: - vedi Matt è mio amico e parla di ciò che gli succede come adesso -

- ha solo detto che ci vuole intatti - disse Mark. - comunque vado a fare colazione. E' stato un piacere -
Matt vide Mark allontanarsi con Kai da Jason.

- l'hai spaventato - disse Matt.

- no, siamo amici. Ha detto che è stato un piacere - disse Jason convinto.
- ora vediamo la serie tv Colin & Eddie. Riuscirà il nostro poliziotto a infilarsi sotto quel vestito? -

- non è una serie tv, Jason e io torno da Mark e Kai - disse Matt alzando gli occhi al cielo.

Matt tornò ai suoi due amori.

- lo so è tremendo - disse Matt. - ma ha un gran cuore -

- non ne dubito - disse Mark pensando alla penna che gli aveva dato per aiutare Matt. - ne parli così bene. Deve essere una persona di cuore -

- moltissimo. È particolare ma se c'è da aiutare a qualcuno, é sempre il primo a farsi avanti - disse Matt sorridendo.

Mark gli tornò in mente la ragazza rossa.

- Matt, chi era la ragazza con te? - chiese Mark cercando di non apparire geloso.

- ragazza? Oh ma certo, Eddie. Lui è un ragazzo che gli piace anche travestirsi - rispose Matt.

La sua gelosia era infondata.
Intanto a casa Bomer, Sissi non vide tornare John. Matt e Kai sapeva che erano Jake anche se non approvava. Ma John... era preoccupata per lui.
John aveva dormito nella campanile della chiesa. Non era riuscito a tornare a casa. Si svegliò un po' indolenzito ma vide il panorama stupendo. Lo vedeva sempre con Larry da lì.
Larry. Ieri sera aveva perso la testa per le pillole. Era stato debole. In più non era tornato a casa. Doveva scendere quando sentì dei passi. Si voltò e lo vide.

- larry - disse John sconvolto.

- sapevo che eri qui - disse Larry avvicinandosi.

- non dovresti essere qui - disse John in panico.

- paura che lui ti veda con me e ti chieda di autopunirti. Tu lo farai perché gli credi e pensi che lui sia nel giusto - disse Larry avanzando. -ma non è così. Ti sta manipolando. Ti ha separato da me e gli permetti ancora di avere il controllo su di te -

- Larry... Lui mi ha salvato... Non posso non credergli - disse John.
- salvato da cosa? -chiese Larry confuso. - cosa è successo che mi tieni nascosto? -

- è orribile - rispose John con gli occhi lucidi. - non posso dirlo -

- John, ascolta, dimmi che è successo - disse Larry vedendolo così. - rimarrà tra noi ma non escludermi, ti prego -

- è stata colpa mia. Io lo provocato - disse John con sguardo basso.

- di che parli? - chiese Larry confuso.

- il vecchio prete - rispose John convinto. - Ha detto che lo guardavo con lussuria e il mio corpo lo ha sedotto. È stata colpa mia -

Larry rimase sconvolto. John era stata abusato. Perché non glielo aveva detto? Poteva aiutarlo.

- no, John, tu non hai colpa - disse Larry. - se lui ti ha violentato, tu non l'hai provocato o sedotto. È quello che vuole che tu creda -

Gli era sembrato strano che il vecchio prete avesse potuto farlo ma John sapeva che cosa aveva visto.
Ricordava che una volta, li aveva detto:
- Se fosse possibile vi sposerei siete perfetti assieme -

E se non fosse stato lui ma John credeva di si.

- oh John perché non mi hai detto nulla? - chiese Larry stringendolo a sé.

- mi vergognavo e poi Padre Blackwood ha detto che era meglio tenere segreto ciò - rispose John piangendo.

Maledetto Faustus.

- non c'è nulla di cui debba vergognarti. John, quello che hai subito va denunciato - disse Larry accarezzandolo. - quello che Faustus ti ha detto è sbagliato -
- padre Blackwood, Larry. È un prete e sa meglio quello che si fa in questi casi - disse John convinto. - lui mi ha salvato -

John scostandosi da lui.

- no, lui ti ha costretto a non dire nulla. Non ti ha salvato. Ti ha allontanato da tutti, anche dai tuoi genitori - disse Larry.

- non è vero. Io ho scelto di non dire nulla - disse John aggressivo. - non puoi certo capire quello che ho passato. Avrei messo in miei in una posizione brutta -

- è quello che Faustus ti ha fatto credere - disse Larry avvicinandosi.

- padre Blackwood. Non è piu un nostro compagno. Non puoi chiamarlo per nome - disse John.

- ma chissenefrega. Io sono preoccupato per te - disse Larry vicino a lui. - devi parlare con qualcuno -

- no. Non lo farò - disse John testardo.

- John, non vedi gli effetti che ha portato a tenerti dentro l'abuso che hai subito - disse Larry.

- sto bene - disse John.

- non stai bene - disse Larry.

- non voglio più parlare. Vai via - disse John chiudendosi a riccio.

- John, non mi allontanerò da te - disse Larry avvicinandosi. - non posso perderti di nuovo -

- Sono rotto. Perché mi vorresti? - chiese John all'improvviso. - forse ti piaccio così. Pensi di curarmi ma non puoi -

Le parole di John gli spezzarono il cuore.

- John piccolo amore mio non dire così - disse larry piangendo.

- perché? È la verità. Vuoi curarmi - disse John avvicinandosi. - mi hai detto di andare a parlarne con qualcuno anche ma non risolve il problema sai -

- Ti amo John io ti aiuterà fino alla fine dei miei giorno - disse Larry. - Sai quante volte sono venuto in paese davanti alla tua porta ma sono andato via?

- vuoi aiutarmi, allora ascolta questo: il mio corpo è stato lacerato per giorni, ero incatenato in una stanza e lui non la smetteva di penetrarmi e io gridavo. Chiamavo anche il tuo nome ma non sei mai arrivato - disse John con dolore e un tono che voleva ferire Larry.
- so che vuoi fare - disse Larry. - pensi che ferendo mi allontanerai vero? Ma non é così. Io sono arrivato a salvarti. Mi maledico ogni giorno per non essere arrivato prima. Quando sono arrivato non sapevo cos'era successo perché anche dopo giorni io non sapevo cosa ti era accaduto. Pensavo che eri stato picchiato che è ovviamente orribile. Ho cercato di parlarti ma tu ti sei chiuso e non ti sei confidato con me. Con questo ovviamente non ti do le colpe ma capiscimi John mi hai tagliato completamente fuori dalla tua vita -
- gli raccontò Larry sincero.

- menti. Non sei venuto. Vuoi solo far tacere il tuo senso di colpa - disse John. - padre Blackwood mi ha trovato e salvato -

- non è così. Ti ha ingannato. Mi ha allontanato da te dopo averti trovato - disse Larry cercando di spiegarglielo.

John sentiva che Larry era sincero ma aveva tanta confusione in testa.
Non capiva più nulla. Voleva far smettere tutto questa confusione e dolore.
Non aveva le pillole. Doveva trovare un altro modo.

- sai come fare smettere tutta questa sofferenza - disse John avvicinandosi al bordo del campanile.

- che vuoi fare, John? - chiese Larry a quelle parole.

- me la sono sempre presa con Jamie per il suo lato distruttivo ma perché mi ricorda me stesso - disse John salendo sul bordo.

- John, no - disse Larry allarmato.

- Non so chi sia Jaime amore mio. Ma john ti prego prendi la mia mano - disse Larry porgendola. - dati di me. Sono qui amore -

- sono un caso disperato - disse John guardandolo.

- non lo sei. Ti prego, amore - disse Larry sempre con la mano verso di lui.

John guardò di nuovo il fuori, chiuse gli occhi ma non fece un passo.
Si girò verso Larry.

- non ci riesco - disse John singhiozzando.

Larry vide la mano di John muoversi e lui la prese subito per tirarlo a sé.

- ora sei tra le mie braccia, andrà tutto bene - disse Larry stringendolo.
John pianse come un bambino.
Larry riuscì a portarlo fuori dalla chiesa e a condurlo nel pickup. Guidó lontano da lì. Lo portò all'enchanted rock e John lo guardò.

- sai sempre cosa fare - disse John scendendo dal pickup. - non vengo qui da quando sono stato con te -

- lo immaginavo - disse Larry prendendogli le mani. - vogliamo ricordare i vecchi tempi? -

- sono vecchio per nuotare nudo - rispose John rigido.

- non sei vecchio. Pensi che non puoi farlo ma non è così - disse Larry.

- non posso - disse John reprimendo la voglia di farlo. - conduce al peccato -

- non conduce al peccato - disse Larry.
- non c'è nulla di male in una nuotata -
- saremo nudi - disse John.

- scommetto che hai un bellissimo corpo come quando eravamo ragazzi - disse Larry iniziando a spogliarsi.

- no, Larry. Qualcuno può vederti. Non voglio che ti arrestano - disse John guardandosi intorno preoccupato.

- ti preoccupi - disse lui sorridendo.

- certo, io... -
John lo guardò mentre si spogliava completamente. Vide un tatuaggio e rimase senza parole. Era una foglia d'acero.

- Larry, tu... -

- si, me la sono tattuata e non ho permesso a nessuno di toccarla o baciarla - disse Larry. - è il nostro simbolo -

- tu sei stato con qualcuno? - chiese John.

- non sono stato certo in castità, John. Ho avuto qualche storia ma non è andata a finire bene. Tu sai il perché - rispose Larry sincero.

- Larry io...-

- tranquillo John ora sei qui con me in questo momento è questo l'importante ora - disse Larry.

John vide Larry mentre entrava in acqua.
Cosa doveva fare?
Le mani andarono alla sua camicia ma poi si fermó.
Non poteva. Era peccato ma lo desiderava tanto.
Una voce nella sua testa gli diceva: ' fallo, spogliati. Vai da lui '
Larry guardò John mentre si spogliava e si avvicinò a bordo del lago. John rimase in biancheria ma sentiva che doveva togliersela anche quella.
Lui lo fece e si avvicinò al lago. Larry lo guardava e John si sentì di nuovo un adolescente. John si immerse in quell'acqua e Larry si avvicinò.

- Larry - disse John guardandolo.

- John - disse larry sorridendoli.

Intanto Mark, Matt e Kai erano in giro dopo la colazione. Matt lo portò a prendere i mobili. Era un grande posto con mobili fantastici e il proprietario Mikael li stava mostrando i mobili. Matt lo conosceva bene anche il fidanzato Lucifero. Vivevano fiori dalla sua città.

- Matt, prendo io Kai - disse Mikael. - voi fate il giro -

- grazie - disse Matt sorridendo. - Kai li piace stare con te -

- ci divertiamo sempre insieme - disse Mikael con Kai in braccio. - è un tesoro -

Matt sorrise e raggiunse Mark verso l'altro reparto. Matt era felice che Kai era amato da tutti. Mark stava vedendo delle letture con le sponde o decorazioni per bambini.

- guarda che lettini sono perfetti per il nostro Kai - disse Mark con entusiasmo.

- Mark, sei un tesoro ma veramente non c'è bisogno - disse Matt non volendo che spendesse soldi

- Posso comprarli io le cose amore - disse Mark sussurrando. - siamo fidanzati, ci sposeremo i soldi miei sono anche i tuoi e viceversa -

- D'accordo - rispose Matt. - appena prendo il diploma trovo un lavoro. -

- Matt, se avevi in programma di andare come immagino all'università, io voglio anzi esigo che tu ci vada - disse Mark.

- non posso chiederti questo - disse Matt. - poi c'è Kai -

- Matt, possiamo anche spostarci dove tu farai l'università e tornare a casa quando avrai finito gli studi - disse Mark. - io voglio che tu insegua i tuoi sogni -

- e il tuo lavoro di professore? - chiese Matt. - non voglio che ci rinunci -

- troverò lavoro ovunque tu decidi di andare - rispose Mark. - non devi preoccuparti -

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