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Capitolo 106 parte 21

Si stuzzicavano a vicenda in quel gioco. Mark prosegui la caccia e Matt lo seguiva con lo sguardo. Andò nella stanza di Karen, guardò trai fenicotteri e i suoi giocattoli. Mark trovò una scatola rosa e la apri. 

 ' Ricordi quando abbiamo scelto questa cameretta? E' stato il giorno dopo l'approvazione di mio padre. Karen non la smetteva un attimo di guardare la cameretta in stile fenicottero e diceva ' mia mia'. Subito gliela abbiamo presa e tornati a casa, abbiamo avuto un regalo da Lucifero ' 

Ricordava perfettamente cosa, sorridendo maliziosamente. Andò nell'armadio con il biglietto. Cercò l'oggetto e lo tiró fuori.

Era un sex Toys che ricordava un fenicottero che vibrava.

' abbiamo provato quando i bambini si sono messi a letto. Ci è piaciuto tanto. Lucifero sa il fatto suo ma la tua caccia non è finita anzi pronto a toglierti la cintura '

- ti stai divertendo da morire - disse Mark girandosi.

- moltissimo e anche tu - disse Matt conoscendolo.

- ricordi quando lo abbiamo usato in pubblico - disse Mark con un sorrisetto.

- oh sì, stavamo in un locale e tu avevi il telecomando. Stavo prendendo da bere e tu hai azionato la vibrazione a distanza - rispose Matt guardando Mark togliersi lentamente la cintura. - non fu facile far finta di niente con Tom, Chris, Jake e Eddie -

- si dopo mi hai trascinato nel bagno. Hai detto testuali parole ' è un bellissimo giocattolo ma ho bisogno che mi scopi subito ' - disse Mark sorridendo.

- quanti ricordi - disse Matt senza smettere di guardarlo.

 La cintura era sul letto adesso e Mark pensò bene alla prossima mossa. Dove poteva cercare? Scese in cucina e aprì un mobiletto dove c'erano barattoli di diverse creme. Trovò una scatola marrone e la aprì. ' Il solito goloso, ero sicuro che ci avresti provato. Il cibo è importante per noi e anche nella vita sessuale. La notte ci ispira parecchio. Ricordi quando ho preso la pallina di gelato e lo messa sulla tua pelle. E' stato un momento così fantastico '

Mark gli veniva l'eccitazione a pensare a Matt che leccava il gelato sul suo corpo e andò al fienile dove c'era il congelatore.

 - orsacchiotto, non ti sei tolto qualcosa - disse Matt entrando nel fienile. - non si fa -

Mark si tolse una scarpa e disse: - rimediato -

Mark si tolse una scarpa e disse: - rimediato -

- mi deludi. Una scarpa - disse Matt avvicinandosi. - dovrai fare penitenza -

- lo stai facendo apposta vero? - chiese Mark con un sospetto. - poi non hai detto che non posso togliermi qualcosa che voglio io -

- io? Ma orsacchiotto, non è colpa mia se pensi in questo modo - disse Matt innocentemente.

 - in che consiste la penitenza? - chiese Mark curioso.

Matt uscì una benda e si avvicinò. Gliela mise e Mark era al buio nel fienile.

- vuoi giocare a nascondino? - chiese Mark confuso.

 - prendimi e avrai un indizio - disse Matt al suo orecchio.

Mark lo sentì poi allontanarsi. Pensò di usare i passi per trovarlo ma Matt furbamente aveva tolto le scarpe.

Mark iniziò a muoversi piano nel fienile, sentì un rumore e andò in quella direzione. Matt aveva tirato un piccolo sassolino per distrarre Mark. Lo stava facendo impazzire e si allontanò dal suo nascondiglio per andare verso l'uscita ma ebbe una sorpresa qualcosa lo prese.

- sai Matt il trucco del sassolino lo conosco bene - disse Mark fregandolo. - sono allentato avendo due sorelline che lo facevano -

 - mi hai imbrogliato - disse Matt con il broncio.

- eri troppo sicuro di vincere - disse Mark con la benda tolta. - l'indizio che dice? -

- il regalo si trova in qualcosa che vedi tutti i giorni - disse Matt criptico.

- sei molto d'aiuto. Questo non è indizio, é un enigma - disse Mark.

Matt rise.

- se ci pensi è più semplice di quanto credi - disse Matt.

Mark lo lasciò andare e rifletteva sulle sue parole.

Cosa vedeva ogni giorno? Vedeva tante cose ogni giorno ma cosa di specifico?

' dai, Mark. Sono qui ' pensò Matt nella sua testa. ' so che ci puoi arrivare '

Mark guardò Matt e disse: - o cavolo, come ho fatto a non pensarci? Ora ho capito. Sei stato veramente astuto e geniale -

Matt sapeva che Mark non lo avrebbe deluso.

- è il cuscino giusto? - chiese Mark all'improvviso.

- il cuscino? Veramente, Mark? Di tutto le cose pensi al cuscino? - chiese Matt sconvolto.

Mark rise.

- che hai da ridere? -

- scherzetto - rispose Mark. - so che vedo ogni giorno. Sei tu, il mio bellissimo angelo -

Matt vide Mark avvicinandosi a lui e iniziarlo a perquire.

- mi piace il tuo metodo - disse Matt con un sorrisetto.

Mise le mani sotto la giacca e iniziò a tastare. Poi scivolarono verso i pantaloni e li toccò il pene.

- orsacchiotto - disse Matt ansimando alle sue carezze.

 - o vero il mio regalo - disse Mark giocando con lui.

- mi stai torturando - disse Matt.

- un po' come hai fatto tu - disse Mark sorridendogli.

Poi Mark portò la mano verso la tasca di Matt e sentì qualcosa. Entrò dentro con la mano e tirò fuori la piccola scatola verde e oro.

 Mark era senza parole, aveva gli occhi lucidi dalla commozione e guardava Matt che si era messo in ginocchio.

Mark aprì la scatola e vide quel meraviglioso anello verde con fiocchi dorati. Sembrava uscito dal mondo delle fate.

 - Mark Ruffalo, vuoi diventare mio marito e passare la vita con me ora e in tutte vite che avremo? - chiese Matt con voce emozionata.

- si, lo voglio - rispose Mark piangendo e baciandolo con amore. - sarai il mio angelo in tutte le vite che avremo. Non importa quanto sarà difficile, io ti cercherò sempre -

- lo prometto anch'io - disse Matt a quel giuramento d'amore. - ci ritroveremo sempre -

- si sempre - disse Mark con uno sguardo innamorato.

Matt prese l'anello emozionato e lo mise al suo dito. Mark aveva le farfalle nello stomaco a quel gesto. L'attimo dopo si stavano baciando e Mark prese in braccio a Matt per riportarlo in casa. Sembravano due sposini.  Arrivati nella loro stanza, presero a spogliare l'altro mentre si baciavano. Erano così affamati dell'altro. Erano contro la porta mentre rimasero nudi.

 Si baciavano con frenesia. Mark guardava Matt allontanarsi dopo un po' e lo provocava muovendo il sedere. Aveva messo le mani contro l'armadio e si era piegato un po'. Lo guardava con uno sguardo.

Mark si avvicinò e Matt sentì la sua mano dalla schiena al sedere che lo accarezzava. Lo carezzò diverse volte e poi Matt sentì la mano colpire una natica. Mark andò dall'altra parte e fece la stessa cosa con l'altra natica. Il pene di Matt reagì subito e Mark si inginocchiò per toccargli il pene.

Non era facile mantenere quella posizione con Mark che glielo accarezzava.

 - mantieni questa posizione - disse Mark guardandolo. - per rende le cose divertenti, ho un idea -

Matt vide Mark lasciargli il pene e alzarsi per prendere qualcosa. Vide che gli stava allacciando una cavigliera sul piede e c'era un piccolo campanellino.

- se lo fai suonare, farai penitenza - disse Mark per poi tornare nella stessa posizione di prima.

Mark toccava e leccava la cappella di Matt. Lui cercava di non muoversi ma quando Mark iniziò a succhiare con frenesia, il suo piede si mosse un po' e il campanello suonò. Mark sorrise lasciando di nuovo il pene di Matt. Prese qualcosa dal comodino e dal letto.

Matt non riuscì a vedere e poi Mark si avvicinò. Sentì qualcosa di freddo stuzzicare la sua entrata.

 All'improvviso capì cosa stava facendo: era il fenicottero che entrava dentro. Mark si mise sulla poltrona che avevano aggiunto in stanza e guardava bene Matt. Prese il telecomando e iniziò con le vibrazioni soft. Matt lo guardò e non riusciva a star fermo. Il campanello suonò. Mark aumentò mentre Matt gemette.

 Matt stava per venire, si vedeva e Mark avvicinò e gli mise un cockring.

 - i cattivi angioletti non possono venire - disse Mark con un sorrisetto sfilandogli il fenicottero da dentro.

 - adesso succhiami l'uccello - disse Mark dandogli una piccola sculacciata.

Matt lo guardò e si girò, si mise appoggiato all'armadio aprendo le gambe e mettendo le mani in alto.

- sfacciato - disse Mark.

- da morire - disse Matt provandolo.

Mark non riuscì a resistergli e si avvicinò a baciarlo ma Matt si spostò.

- no no, orsacchiotto - disse lui scendendo.

Mark vide che Matt si mise in ginocchio e prese la sua cappella in bocca.

Matt aprì la bocca e uscì la lingua per leccargli la cappella, in modo da stuzzicarlo e mise il dito verso l'entrata di Mark. Questo lo lui non lo aveva previsto.

 - Matt, muovi quel dito e prendi quell'uccello in bocca - disse Mark gemendo.

Matt lo fece muoveva le dita dentro di lui e prese a succhiare il suo uccello.

 Mark sentì l'onda del piacere crescere. Matt sembrava che lo stesso scopando con le dita.

Matt lo fece muoveva le dita dentro di lui e prese a succhiare il suo uccello. Mark sentì l'onda del piacere crescere. Matt sembrava che lo stesso scopando con le dita.

- angelo, sei fantastico - disse Mark.

Matt aumentò il ritmo sia delle sue dita sia della sua bocca.

Matt sapeva che Mark stava quasi per venire e si fermo. Lo guardò con un sorrisetto. Mark afferrò il viso di Mark e lo portò a sé. Lo baciò e poi lo stese sul letto per salire sopra di lui. Mark gli tolse il cockring e prese il lubrificante.

 - il mio bellissimo angelo - disse Mark accarezzandolo. - il mio futuro marito -

- mi piace come suona - disse Matt sorridendo innamorato.

- Matt Bomer Ruffalo - disse Mark sorridendo.

- Mark Ruffalo Bomer - disse Matt accarezzandolo.

Si baciarono dolcemente e lasciarono andare i giochi e gli stuzzicamenti. Ora volevano sentire l'altro contro di sé e appartenersi nell'anima e corpo ancora una volta mentre facevano l'amore.

Mark e Matt si persero nel corpo dell'altro. Mark aprì le gambe di Matt, portò al suo viso il sedere per leccarlo e prepararlo mentre Matt ansimava e gemeva. Le mani stringevano le coperte come affondava con la lingua.

Appena fu preparato abbastanza, Mark mise un po' di lubrificate al suo pene e Matt lo guardava con impazienza. Mark lo penetrò e portó Matt più vicino.

- si, orsacchiotto. Scopami - disse Matt aggrappandosi a lui.

Mark affondò in lui più volte.

- mi stai cavalcando alla grande - disse Matt con estasi.

Mark lo sollevò un po' per affondare più profondamente. Matt sentiva il suo pene farsi strada sempre di più. Il piacere veramente saliva e all'improvviso Mark gli diede dei colpi più decisi, facendo gemere di più. Per fortuna erano soli altrimenti avrebbero svegliato i bambini.

Mark era scatenato più del solito, il modo in cui lo stava prendendo e la durezza del suo pene lo sfondava, lo faceva urlare il suo nome ripetutamente.

 La testa di Matt era su di giri per tutto il piacere che lo travolgeva. Matt aveva affondató il viso contro la spalla di Mark e diede un morso. Mark fu stimolato di più da quei morsi e tutto divenne frenetico. La testa gli girava e il suo corpo era scosso dal piacere.

 Se la loro vita sessuale era così adesso, sarebbe stata sempre un fuoco d'artificio ogni volta.

Mancava poco per arrivare al picco più alto del piacere. Mark non si fermò con le spinte e si baciava con trasporto con Matt.

La bocca di Mark lasciò quella di Matt e per andare la sua gola. Gliela baciava e succhiava. Matt aveva le mani che andavano a infilarsi nei capelli di Mark. Mark lo teneva senza lasciarlo mai cadere. Il corpo di Matt era incurvato e vibrava.

Bastò un attimo per far esplorare il gran piacere dentro di loro e vennero gridando il nome dell'altro.

Quella serata non finì lì, ebbero tutta la notte per festeggiare e i giorni a venire.

Per quanto riguardava John e Larry finalmente si erano trasferiti nella casa che avevano sempre voluto prendere, anche se Matt e Mark volevano restituire la casa a Larry ma lui non volle saperne. Adesso quella casa appartaneva ai Ruffalo Bomer.

John e Larry avevano fatto visita anche a Edward. Matt ricordava bene quando erano entrati nel negozio e Edward li aveva visti.

Non poteva crederci. John gli raccontò tutto e voleva farsi perdonare per tutto.

on avrebbe dovuto mai lasciarlo. Edward e John si strinsero in un grande abbraccio. Si erano mancati tanto. Larry sorrise insieme a Matt e Mark. Edward aveva fatto la conoscenza di Karen e Jasmine. Lui le amo subito come accade con Kai.

Le sentiva parte della sua famiglia come Matt, Mark, John e Larry.

Matt si vergognó per avergli mentito ma Edward lo rassicurò. Aveva intuitó qualcosa ma aveva voluto un po' sognare. Aveva voluto credere a quella versione nonostante sapeva che non era vero. Adesso erano tutti insieme e non c'erano bugie tra loro.

 Matt si stava preparando per il concorso. Era emozionato.

I rapporti tra lui e sua madre erano migliorati parecchio. Adesso era a New York a cercare la sorella. Tutto stava andando per il verso giusto. La sua famiglia era più unita che mai.  Non poteva andare storto nulla.

John e Matt stavano andato da Javier per le violenze subite e li stava aiutando tanto.

lackwood era sparito all'improvviso da una settimana, non si sapeva dov'era andato e Matt era preoccupato come tutti.

- non dovrei andare a fare quel concorso - disse Matt all'improvviso. - lui potrebbe approffittarsi di tutto -

- angelo, hai lavorato duramente - disse Mark. - non puoi mollare adesso. Io e i bambini verremo con te a sostenerti -

 - scusami, mi sto facendo prendere dalla paura e dallo sconforto - disse Matt appoggiandosi a lui.

- è normale - disse Mark abbracciandolo. - ci sono io con te. Andrà tutto bene -

Matt sorrise e si sentì infondere tanta positività.

 Quel giorno andarono fuori città per concorso. Fu una giornata così emozionate per tutti. Sembrava di essere in una sala di un castello con tanti tavoli. Kai e Karen erano vestiti a festa come anche Mark e le loro famiglie pronti a sostenerlo. Sua madre ebbe una sorpresa per Matt.

-- figliolo, anzi famiglia, lei è mia sorella - disse Sissi fiera. - Alexandra -

Alaxandra era veramente bellissima capelli neri e con degli occhi azzurri stupendi proprio come Matt. Portava un vestito blu e un rossetto rosso. C'era una differenza di età tra lei e Sissi. Alexandra ne aveva 34. Sorrise a tutti e si avvicinò a Matt. Messi vicini sembravano fratello e sorella.

- Ciao, Matt. Sissi mi ha parlato tanto di te quando è venuta a New York a cercarmi. Volevo tanto conoscerti e augurarti buona fortuna per questo concorso - disse Alexandra con un sorriso. - grazie per averci riavvicinate. Mi è mancata tanto mia sorella nonostante il modo in cui ci siamo lasciate -

 - ciao, zia Alexandra. Anche io volevo tanto conoscerti e io non ho fatto nulla - disse Matt arrossendo. - mamma doveva solo aprire gli occhi ma è lei che ha fatto il resto. Io ho solo dato una spinta 

- hai fatto molto di più. Mi hai restituito mia sorella - disse Alexandra abbracciandola. - grazie e mi dispiace per quello che hai dovuto sopportare. A volte non è facile essere chi siamo ma ne vale sempre la pena -

Matt era assolutamente d'accordo con lei. Non avrebbe cambiato quella vita per nulla al mondo, il suo posto era con Mark e la loro famiglia.

 - zia, ti voglio presento il mio fidanzato Mark - disse Matt portandola da lui. - e i nostri figli Kai e Karen -

 Jasmine lo guardò all'improvviso.

- non mi sono dimenticato di te - disse Matt cercando di accarezzarla ma lei sfuggì al suo tocco. - lei è jasmine. Fa parte della famiglia -

 - buongiorno, Jasmise. Sei bellissima con questo abitino - disse Alexandra accarezzandola. - blu è un coloro di famiglia. Ti sta di incanto -

Jasmise le sorrise e salì su di lei. Le diede un bacino sulla guancia e Alexandra sorrise. Jasmine le stava molto simpatica. Poi Alexandra si avvicinò a Mark e disse: - piacere di conoscerti, Mark. Ho sentito da Sissi un po di cose e posso dirti che concordo con lei. Siete una coppia perfetta e se non fossi lesbica, un pensierino lo farei anch'io -

- oh zia, questo uomo lo visto prima io - disse Matt sorridendo. - ma ti capisco. E' molto sexy che devo stare attento che non me lo portino via -

 non sono questa bellezza come voi due - disse Mark. - e comunque nessuno mi porterebbe mai portare via dal mio meraviglioso angelo -

- parla sul serio? - chiese Alexandra guardando Matt.

- Si zia parla sul serio ti conviene di lasciare perdere il discorso non ne vieni fuori fidati - Disse Matt alzando gli occhi al cielo.

- non capisco - disse Alexandra. - non ha nulla da inviare agli altri -

 - cosa ti devo dire, zia? Lui la pensa così - disse Matt.

- dovrebbe trascorrere un po' di tempo con me - disse Alexandra.

- ogni aiuto è ben accetto - disse Matt alla sua proposta.

- ehi io sono qui - disse Mark.

Nella sala entrò una bellissima donna. La guardarono tutti mentre raggiungeva Alexandra e la baciava.

- ciao, tesoro - disse lei sorridendo. - ci ho messo un po' a trovare la sala perché mi sono messa a guardare in giro, da fuori sembra un edificio normale ma da dentro devo dire che è stupendo. Entri in altro mondo. Ci starebbe un articolo nella tua rivista -

- verrà un articolo fantastico sul concorso e questo posto. Farò una recensione anche al cibo - disse Alexandra vedendo i camerieri passare con i carrelli.

- sono curiosa di assaggiare cosa hanno - disse l'altra essendo una buon gustaia -

 - é per questo che ti porto con me, Angel - disse Alexandra.

- si solo per questo - disse Angel con un sorrisetto. - posso ricordarti ieri sotto la doccia chi urlava -

Matt guardava la zia e la compagna sorridendo.

- è di famiglia essere vocali - disse Mark all'improvviso.

- ooo il tuo nipote è come te, tesoro - disse Angel con un sorrisetto.

 - lei è Angel - disse Alexandra sorridendo. - l'amore della mia vita -

Matt abbracciò Angel e Alexandra fece lo stesso con Mark. Pian piano tutti accolsero bene le due donne. Non c'era più pregiudizio.

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