capitolo 105 parte 3
Li prese la mano e collegó la mente a quella di Tom. All'improvviso stava vedendo anche lui gli stessi ricordi.
Flashback
Texas
Matt era a scuola e c'era un progetto di corrispondenza anonima con un'altra scuola di uno stato diverso.
Stava guardando la bacheca messa nel corridoio. Era una bellissima idea per fare amicizia e conoscere anche una cultura diversa. Lui amava scrivere lettere. Quando i suoi nonni erano fuori per qualche viaggio, li mandavano sempre una lettera.
Lui si immaginava di essere in quei posti per come sua nonna li descriveva.
Osservó bene e notó Eton college. prese il biglietto e lo guardò meglio.
Si mise sotto un albero della scuola con i libri e una mela che stava mordendo. Era bella succosa. Non stava più nella pelle di iniziare a scrivere, anche per evadere da quella realtà che lo opprimeva ogni giorno.
Prese un bellissimo foglio e iniziò a scrivere. Il nome che li ispirava nella lista era bleuboy.
Londra
Tom era a colazione con Eddie e c'era il preside che stava comunicando un nuovo progetto. Lui ascoltava con attenzione e li piaceva l'idea della corrispondenza anonima. Sorrise a Eddie e appena ebbero finito di mangiare, raggiunse la bacheca per scegliere un biglietto.
Guardava i nomi di una scuola in Texas, non sapeva il perché ma era stato colpito da un nome. Little Angel. Prese il biglietto e sorrise.
Stava per andarsi a sedere visto che era sabato e non c'erano lezioni quando il gruppo dei bulli lo spinse a terra.
- dovresti fare più attenzione a dove metti i piedi - disse uno dei loro ridendo.
- ora si farà la pipì sotto - disse l'altro con complicità.
Tom non diede soddisfazione e si rialzó. Faceva tanto male. Si abbassó a prendere il biglietto ma qualcuno fece prima.
- vuoi trovarti un fidanzatino per corrispondenza, Hiddleston - disse Darren Bomer. - così non possa vedere quanto strano sei -
Ci mancava solo lui. Bomer stava per riprenderlo a sfottere ma il preside passó di lì e Darren scappó via. Tom riprese il suo biglietto, lesse il nome di nuovo " Little Angel " e sentì come se fosse il destino.
Tom si andó a sedere anche lui nel posto preferito e inizió a scrivere.
" Caro Little Angel... "
Texas
Matt era andato alla barca dopo la scuola. Si mise nella cabina e aveva comprato una carta che sembrava antica per scrivere.
Matt guardó la foto che aveva appeso al legno. Era con suo papà da piccolo. Non doveva pensarci faceva troppo male.
Era venuto lì perché voleva starsene in pace senza che nessuno li imponeva niente.
Aveva anche la sua radiolina e fece partire la musica, iniziando a scrivere.
" Caro Bleuboy.... "
Si fermò e pensó bene a quello che voleva scrivere ma poi scrisse di getto tutto quello che sentiva. Aveva bisogno di sfogarsi. Sentiva che blueboy lo avrebbe capito come se fosse destino che aveva scelto proprio lui.
Londra
Tom era andato alla cassetta della posta e mise la lettera per Little Angel. Era così impaziente di fare la sua conoscenza. Si immaginava una persona capace di comprenderlo.
Texas
Matt corse a scuola, era tutto aperto per le attività extra scolastiche e si avvicinò alla bacheca dove avevano appreso vicino la cassetta per le lettera. Era impaziente di conoscere Bleuboy. Nella sua mente era un ragazzo della sua stessa età e sentiva come se avessero qualcosa in comune e si sarebbero capiti subito come in una connessione.
Qualche settimana dopo...
Il primo pensiero di Matt e Tom ogni mattina era controllare la bacheca per vedere se c'era la lettera e finalmente oggi sarebbe stato il giorno giusto.
Texas
Matt arrivó di fronte alla bacheca e si illuminarono gli occhi subito appena vide la busta con la scritta " per Little Angel ". La prese impaziente. Non vedeva l'ora di leggerla. La campanella suonò e dovette andare in classe.
Londra
Tom non era andato a fare colazione, il suo pensiero lo portò alla bacheca e cercò con lo sguardo la scritta " per blueboy " ma sembrava non esserci.
Forse Little Angel non li era piaciuta la sua lettera. Fu in quel momento un insegnante arrivó con le nuove lettere tra cui una per lui. Ora era di nuovo felice. Era strano ma si sentiva già legato a Little Angel.
Texas
Matt era stato appena ripreso dall'insegnante perché non stava seguendo la lezione per leggere la lettera di Bleuboy. Venne messo in punizione per questo. Tutti si sorpresero di ciò. Matt Bomer in punizione.
Lui non aveva resistito. Voleva leggere subito la lettera.
Si ritrovò dopo la scuola nell'aula di punizione. Sapeva già che suo padre sarebbe stato deluso da ciò. Lui che si faceva mettere in punizione per una lettera. Si preparava già psicologicamente alla lite ma ora voleva godersi la lettera. Bleuboy era una persona veramente bellissima e profonda. Li dispiaceva che aveva problemi con i bulli a scuola. Entrambi erano oppressi dagli ambienti che li circondava. Aveva ragione che lui lo avrebbe capito.
Soffrivano entrambi in silenzio e andavano avanti per la loro strada.
Tom aveva Eddie ma sentiva che con Little Angel c'era un legame che non aveva mai avuto con nessuno.
Iniziarono a scriversi lettere di continuo. Anche tutti giorni avevano sempre qualcosa da scrivere. Si ritrovano tante lettere. Matt aveva mandato un disegno con bleuboy e lo sfondo di Londra, l'aveva sognato di una notte.
Tom mandó un disco di musica da un negozio vintage.
Tom rimase senza parole quando arrivò il disegno perché lui era stato di sera con lo stesso cappottino blu nelle strade di Londra. Non era tornato a casa nel weekend e si era nascosto in rifugio che si accendeva con una botola.
Scrisse subito a Little Angel di quella cosa.
Matt rimase anche senza parole quando arrivò la lettera. C'era veramente una connessione.
C'era sempre più voglia di conoscersi dal vivo. Matt si era messo anche a lavorare per fare il viaggio in estate a Londra. Portava i giornali, si occupava dei cani delle signore e dei loro giardini.
Tom non vedeva l'ora di incontrare Little Angel ma suo papà James non era d'accordo con la sua idea di andare in America o di ospitare uno straniero sconosciuto. Era un continuo litigio ma anche Matt con John. Nessuno dei due li capiva, anche in questo erano molto simili i due amici di penna.
Entrambi erano nei loro rifugi di sera e si pensavano a vicenda. Volevano incontrarsi e confortarsi a vicenda. Stavano piangendo nello stesso istante e abbracciarono se stessi. In quell'istante sentirono come se venivano abbracciati da un'altra persona. Era veramente incredibile. Pensarono subito l'uno all'altro, sussurrando la stessa frase come se fossero assieme.
" Ti voglio infinitamente bene, Bleuboy "
" Ti voglio infinitamente bene, Little Angel "
Sentirono quella frase e si guardarono intorno senza togliere le braccia. La loro connessione superava lo spazio e il tempo. Restarono abbracciati per un tempo infinito.
Si addormentarono così stesi rispettivamente sul letto e sul divanetto.
Quando tornarono a casa, i loro padri li rimproverarono per essere stati fuori tutta notte senza neanche avvisare. Matt e Tom si sentivano incompresi.
Avevano voglia di scappare via ma non lo fecero. Non era nel loro carattere. Loro andavano avanti nonostante il dolore. Tom fu confortato da sua mamma mentre Matt era solo. I suoi fratelli non c'erano e sua madre non prendeva mai le sue difese.
Arrivò anche l'estate e Matt scrisse a bleuboy che voleva andare da lui. Tom era felicissimo e aveva avuto la sua stessa idea.
Per una volta volevano fare quello che desideravano e incontrarsi. Tom avrebbe trovato un posto per lui e Little Angel.
Matt guardò la barca e se suo papà non voleva farlo andare, ci sarebbe andato da solo senza che lo sapeva. Erano così decisi a incontrarsi a Londra.
Matt aveva preparato i bagagli e andò alla barca. Era pronto per partire ma venne fermato dalla guardia costiera che lo riportò a casa. Matt odió tantissimo i suoi per questo.
Tom aspettó nel posto che aveva letto sulla lettera ma Little Angel non si presentó e lui ci ritornò ogni giorno nella speranza di vederlo. Li scrisse anche per sapere se era successo qualcosa ma le lettere tornavano indietro senza neanche essere aperte. Non sapeva che pensare.
Matt era richiuso in camera. I suoi dicevano che era per il suo bene e quel ragazzo aveva una brutta influenza su di lui.
Matt e Tom non si dimenticarono mai l'uno dell'altro ma fu impossibile per loro incontrarsi nonostante cercarono di rintracciarsi. Non avevano indirizzi. Rimase sempre un vuoto dentro di loro per quel incontro mai avvenuto.
Matt e Tom stavano piangendo senza freno dopo quel flashback.
- Bleuboy - disse Matt.
- Little Angel - disse Tom.
Si abbracciarono disperatamente. Non potevano crederci finalmente si erano incontrati e adesso capirono anche il momento in Puglia quando si erano sentiti completi e senza più un vuoto dentro.
Erano stati separati ingiustamente. Matt aveva tante rabbia dentro. Anche Mark e Chris lo sentivano da fuori.
- potevano essere assieme da anni - disse Matt. - è stata come con Mark. Mio padre ha rovinato tutto ancora -
Tom lo strinse forte.
- ti capisco bene. Come con mio padre non voleva che ci incontriavamo e poi non mi ha detto di Lola - disse Tom.
Tutti e due provavano gli stessi sentimenti.
Mark e Chris guardavano la scena da lontano. I loro amori stavano soffrendo ancora per i padri. Avevano una rabbia ma dovevano stare calmi. Avevano bisogno di loro.
Si avvicinarono al letto e li abbracciarono. Tom e Matt si lasciarono andare tra le loro braccia in un pianto misto rabbia.
Perché dovevano soffrire in questo modo ancora?
Matt e Tom si stesero sul letto con i loro amori che li confortavano senza parlare. In quel momento non c'era bisogno di dire nulla. Chiusero gli occhi e le carezze li rilassavano un pó fino a addormentarsi.
Chris e Mark li guardarono mentre dormivano. Li asciugarono le lacrime e continuarono le carezze.
Per fortuna erano lontani dal Texas. Mark aveva una gran voglia di schiaffeggiare e urlare contro a John Bomer.
Anche Chris voleva dirgliene quattro a James. Per il loro egoismo avevano fatto soffrire gli stessi figli.
Come si poteva arrivare a tanto???
Per loro tutto ciò era inconcepibile. Mark e Chris stavano crescendo i figli con tutto l'amore possibile senza farli mancare niente. Non avrebbero mai pensare per un secondo di farli soffrire. Li proteggevano e li guidavano come potevano. Volevano che fossero felici e amati.
Perché John Bomer e James Hiddleston non avevano potuto essere dei bravissimi padri?
Eppure Mark aveva visto John con Matt da piccolo. Perché era dovuto cambiare, facendo male a Matt? Non lo avrebbe mai capito.
Questo lo faceva ancora più arrabbiato. Se avesse potuto, avrebbe tirato un pugno nel muro ma non sarebbe servito a nulla. Doveva pensare solo a prendersi cura di Matt. Anche Chris la pensava allo stesso modo. Era inutile farsi domande. Tom e Matt erano la priorità.
Decisero di preparare qualcosa per far stare meglio ai loro amori. Andarono in cucina, guardarono nei mobili e frigo per decidere quale ricetta cucinare. Pensarono all'inizio ai piatti della loro infanzia ma non li sembrava il caso così li venne l'idea di fare qualcosa di nuovo e ordinarono anche degli ingredienti online che arrivarono subito tramite il servizio a domicilio anche in barca.
Mark e Chris diedero delle super mance ai fattorini.
Presero le buste piene e si misero all'opera. Aprirono la grande scatola di polistirolo e c'erano delle aragoste. Volevano fare un piatto speciale.
Tirarono fuori anche gli spaghetti. Avrebbero fatto un primo e secondo con l'aragosta. Ne avevano preso in abbondanza. Iniziarono a curare tutto nei minimi particolari. Pulirono anche i gamberetti e sistemarono il salmone in un grande piatto.
Controllarono sempre Matt e Tom che continuavamo a dormire. C'era solo da buttare gli spaghetti ma quello andava fatto all'ultimo.
Matt guardò Chris che sorrideva.
- bravissimo fratello. Hai preparato bene il pesce seguendo la mia guida - disse Chris abbracciandolo mentre lo sollevava da terra.
Il suo abbraccio era molto caloroso e forte.
- grazie, fratello. Ora potrò fare il pesce a Matt ogni volta che vorrà - disse Mark sorridendo.
- si, Matt adorerà tutto - disse Chris mettendolo giù.
- anche Tom - disse Mark. - li stupiremo -
Si abbracciarono e poi apparecchiarono la tavola. La abbellirono con decorazioni marine.
Matt e Tom si svegliarono. Mark e Chris non c'erano nel letto ma sentirono un profumino. Scesero dal letto e seguirono la scia per arrivare alla tavola. Rimasero senza parole. Non se lo aspettavano. Li venne da piangere e sentirono le braccia dei loro amori.
Avevano preparato tutto nei minimi dettagli per farli stare bene. Avevano i migliori fidanzati del mondo.
Si girarono e li baciarono. Era tutto perfetto.
Si misero a tavola, Matt e Tom ammirarono tutto e lo trovavano bellissimo.
Non c'erano parole per esprimere quello che provavano. Si sentivano in un mondo marino. Matt vide che Mark aveva messo un piccolo faro sapendo che li piaceva e quanto fosse importante per lui.
Presero i bicchieri fatti a mano con stelle e conchiglie, li ammirarono ancora e poi si portarono all'orecchio la grande conchiglia per sentire il mare.
Mark e Chris accesero anche delle piccole lucette. I loro amori guardavano un'altra meravigliosa decorazione.
Avevano veramente pensato a tutto. Matt e Tom si alzarono, si misero sulle ginocchia del loro amori e li baciarono. Mark e Chris scoprirono gli antipasti: gamberetti alla tequila e salmone.
Era tutto così invitante.
Matt e Tom vennero imboccati. Si sentivano dei principi.
Si stavano sentendo veramente bene e non pensavano a nulla ma solo a quel magnifico pranzo. Finito l'antipasto Mark e Chris buttarono gli spaghetti. Matt e Tom erano veramente curiosi di scoprire quale meraviglia avevano in serbo per loro.
Tornarono all'improvviso e rimasero sempre più incantati.
- aragosta - dissero assieme increduli.
Diedero una forchetta e presero un pezzo di aragosta.
- veramente speciale - disse Matt.
- sono senza parole - disse Tom.
Mark e Chris erano felici mentre li guardavano mangiare con gusto e lentamente.
Era veramente una delizia per i loro occhi.
Finito il primo, si fermarono un attimo e chiacchierarono un po'.
Mark e Chris si alzarono, andarono in cucina e presero il secondo per tornare da loro.
Rimasero senza fiato alla vista di quelle due bellissime aragoste tutte per loro.
- voi due siete pazzi - dissero Tom e Matt.
- si pazzi di voi - dissero Chris e Mark.
Vicino c'erano anche gamberi e le vongole, quelle belle grosse . Tom e Matt non sapevano da dove iniziare. Amavano tutto. Mark e Chris li osservavano divorare tutto.
La pepata di vongole con il sughetto era veramente fenomenale.
Pensavano che i secondi fossero finiti e invece ebbero un'altra sorpresa. Mark si scottò per prenderle tanto che erano calde e Matt andò da lui, vedendo il dito rosso.
- ci penso io a te - disse lui premuroso.
Tom li diede la sua pomata. A lui capitava spesso di scottarsi ma anche di tagliarsi e Chris lo sapeva perfettamente.
Matt li mise la pomata con molta cura mentre Chris prese la sorpresa facendo molta attenzione e la sistemó nei piatti.
Mark sentì sollievo e diede un bacio al suo angelo.
Si sedettero di nuovo e Chris portò a tavola i piatti.
Capesante gratinate. Non avevano parole. Li baciarono ancora. Erano veramente meravigliosi.
Stavamo molto attenti quando li mangiarono. Erano da ustione se le toccavi. Il pranzo fu veramente magnifico degno di due re.
Per dolce avevano fatto il gelato in mezzo a due cookies e una mini tortina al cioccolato con panna e ciliegia.
Si divertirono a mangiarli golosi come bambini e sorridevano.
Mark e Chris erano riusciti nell'intento.
Avevano finito il pranzo in dolcezza, Matt e Tom li baciarono e dissero dolcemente: " siete i miglior fidanzati del mondo. Stiamo bene grazie a voi che non ci lasciate mai '.
La giornata continuó con tante coccole. Erano completamente innaffiati dal loro immenso amore.
Nel pomeriggio c'era caldo e si misero in costume a prendere il sole. Chris si alzò e si tuffó in mare dal moletto. Matt lo guardò e decise anche lui di fare un bagno. Ora nuotava bene e si tuffó in acqua.
Chris si sentiva come un tritone a nuotare sotto acqua e il fondale marino era incantevole.
Si aggiunsero anche Mark e Tom a loro. Nuotarono tutti assieme e si rilassarono tantissimo, cullati dal mare che aveva quell'effetto calmante. Si schizzarono anche a vicenda, si sentivano dei bambini.
Passarono tutto il tempo in acqua e poi si misero a asciugarsi al sole. Matt si lasció baciare sulla pelle da sole. Li ricordava una canzone francese che faceva " voglio il sole sulla mia pelle ". Loro quattro si strinsero gli uni agli altri sul telo, passando un meraviglioso e rilassante pomeriggio.
Ammiravano la neve cadere giù lentamente. Era uno spettacolo così magico.
Non si persero un solo istante. Sembrava veramente una magia tutta per loro. La luna era luminosa nel cielo. Rimasero meravigliati e sentivano anche la loro costellazione.
Alzarono lo sguardo e la videro che si mostrava per loro. Era come incantesimo.
L'atmosfera era meravigliosa e fiabesca.
Matt li ricordava le illustrazioni delle fiabe. La neve avvolgeva tutto con il suo manto candido perfino l'acqua.
Matt, Mark, Tom e Chris assistevano con grande emozione a quello spettacolo unico.
In poco tempo tutta l'acqua fu coperta e si sentivano come se fossero in una baita in mezzo al bosco. Le loro menti volevano con la fantasia.
Tirarono fuori i cellulari, riprendevano tutto e facevano tante foto. Matt si fece più avanti, sotto lo strato di neve c'era l'acqua ma non affondò. Il ghiaccio si era già fatto già solido. Stava camminando su un mare di ghiaccio. Si sentì un bambino.
Amava da sempre quelle ambientazioni. Mark lo strinse da dietro e lui girò un po' la faccia per poterlo baciare. Tom e Chris fecero una foto di quella scena.
Venne una meravigliosa foto che avrebbero incorniciato. Tom e Chris volevano trovare una cornice con dei fiocchi di neve come decorazione e regalargliela. Erano meravigliosi.
Mark bació il naso di Matt. Tom e Chris scattarono la foto. Stavano venendo veramente stupende. Chris poi lanciò una palla di neve contro Tom e lui ne fece una subito. Se le lanciarono a vicenda e Chris fece finta di cadere. Tom corse per controllarlo e lui lo portò sotto di sé, imprigionando le mani per po' baciarlo.
Matt e Mark scattarono la bellissima foto di loro due distesi sulla neve a baciarsi.
Anche a loro due li venne l'idea di trovare una stupenda cornice invernale e regalargliela.
Chris iniziò a costruire un pupazzo di neve versione estivo con cappello di paglia, conchiglie e una bella collana marina. Tom, Chris e Matt lo aiutarono.
- ho sempre adorato fare pupazzi estivi. In Australia li facevo con la sabbia - disse Chris perdendosi nei ricordi.
- io ho portato Kit e i gemelli in una casa di Santa Klaus estivo. avevano messo un pupazzo di sabbia ma anche un albero con decorazioni estive - disse Matt.
- anch'io ho portato Keen, Odette e Bella. Si sono divertiti molto soprattutto Keen che ama le cose particolari - disse Mark.
- io invece facevo un pupazzo di neve di sera con le mie sorelle in pigiama. Era la nostra tradizione - disse Tom. - ci divertivamo tanto. So che non è particolare come il vostro -
- ma piccolo, é meraviglioso come ricordo - disse Chris abbracciandolo. - ti sto immaginando con Sarah e Emma uscire in giardino di nascosto -
Era bellissimo condividere i loro ricordi gli uni con gli altri. Sentirono un po' freddo e rientrarono. Matt accese il fuoco nel camino e Mark preparò la cioccolata calda. Sembrava di essere in inverno. Era così magico quel momento.
Il giorno dopo...
Matt chiamò Jason per parlargli del caso di Andrew. Lui si mise subito a disposizione e oggi stesso avrebbe iniziato le indagini.
Avrebbe cercato tutto su Andrew Underhill e il famoso hotel di cui parlava.
Matt stava camminando da solo verso il centro, voleva dare la bella notizia all'uomo e parlargli del vissuto assieme.
Era un po' nervoso mentre entrava nell'edificio in cerca di Andrew. Fece un giro e guardò da lontano una stanza dove alcuni pazienti dipingevano. Proseguì in un corridoio e arrivò alla grande porta. La aprì e si trovò in un bellissimo giardino molto curato. Andrew era lì tra i fiori con una farfalla in mano.
Si guardò intorno e c'era anche una piscina meravigliosa. Guardò Andrew che si avvicinó a essa e si immerse nell'acqua dopo essersi tolto i vestiti, rimanendo in costume. Lo vedeva mentre nuotava, era così libero.
- Matt - disse Andrew vedendolo.
Lui nuotó fino al bordo e si appoggiò a esso.
- ciao, Andrew - disse Matt avvicinandosi.
- sono felice che sei venuto - disse Andrew sorridendo. - ti pensavo -
Matt temeva che Andrew si innamorasse di nuovo di lui. Non voleva che soffrisse ancora.
- mi è piaciuta molto la tua compagnia - disse Andrew. - ci ho sperato che venivi oggi. Volevo parlarti -
Andrew fece pressioni sul bordo con le braccia e si diede la spinta per uscire dalla piscina.
- sediamoci - disse Andrew.
Matt si tolse le scarpe, immerse i piedi e gambe nell'acqua. Andrew si sedette accanto a lui.
- ho come la sensazione che ci siamo già conosciuti prima di ieri ma io non mi sono ricordato di te perché ho perso la memoria - disse Andrew. - é tutto il tempo che ci penso a questo. Volevo parlarti ma non sapevo come contattarti. Ho pensato anche fosse è frutto della mia grande immaginazione o come accadeva in passato, sento delle sensazioni o legami con vite passate. Ti ho visto in sogno in Provenza e anche a Londra. So che è da pazzi -
- non sei pazzo. hai la sensibilità di sentire certe cose. Accade anche a me - disse Matt. - ci siamo già conosciuti ma non lo ricordavo a causa della mia amnesia. Io e te in altre vite passate eravamo amici -
Andrew rimase a bocca aperta.
- avevo sentito giusto - disse Andrew. - c'era un legame tra noi -
- io con Mark e i miei due fratelli sono legato da sempre - disse Matt. - e pian piano scopró delle cose come adesso con te -
- è bellissimo poterne parlare senza essere preso per pazzo - disse Andrew. - mi hanno preso in giro quando lo dicevo -
- la gente è crudele e ha paura di cosa va oltre a quella che loro chiamano normalità - disse Matt. - non sei pazzo, Andrew. Sei un uomo speciale -
- tu sei speciale, Matt - disse Andrew. - sento che posso dirti tutto senza essere giudicato -
Matt era nervoso per quello che doveva dirgli.
- non sono speciale. Io ho fatto una cosa che non vado fiero - disse Matt sentendosi in colpa. - cambierei opinione quando te la dirò -
Andrew era confuso da quelle parole.
- io e te abbiamo fatto sesso una sera dopo esserci incontrati in un bar a Santa Barbara. Io ti ho usato per dimenticare una persona. Mi sento così in colpa. Tu sei stato così dolce e premuroso mentre io ti ho fatto del male - disse Matt. - non merito la tua dolcezza, Andrew. Non sai quanto mi dispiace. Non riesco a perdonarmi per quello che ti ho fatto -
Matt andò in panico dopo quelle parole dette in modo frenetico.
La sua sensibilità lo portava a sentirsi male e a incolparsi per tutto ciò.
- Matt, guardami - disse Andrew. - tu non sei una cattiva persona. Non devi incolparti di nulla.
Matt respirava a fatica. Mark lo sentì assieme a Tom e Chris. Corsero velocemente al centro. Avevano il cuore in gola. Erano preoccupati per lui. Arriveranno alla soglia della porta che dava sul giardino dove c'era la piscina. Matt era con Andrew che stava cercando di calmarlo.
Andrew prese le mani di Matt e Mark fu un po' geloso, anche perché avevano fatto sesso.
Ma si sentì così stupido. Matt stava male. Si sentì in colpa a quel pensiero.
Voleva che il suo angelo stesse bene. Andrew non riusciva a calmarlo e gridò " aiuto ".
Mark corse da Matt con Tom e Chris.
- angelo mio, sono qui - disse Mark prendendogli il viso. - respira con me lentamente -
Matt lo guardò e disse tra le lacrime: - mi dispiace
Ti faccio
sempre
preoccupare
e correre
da me -
Stava di nuovo balbettando.
- meriti
di meglio -
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