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capitolo 103 parte 1

Salve a tutti,

eccoci qui finalmente con il nuovo capitolo. Venerdì arriverà la seconda parte.

Questo è un capitolo molto speciale. Io e la mia parabatai Gasta81 vogliamo dedicarvelo.
Grazie per seguire la nostra storia e per l'affetto che ci date. 🥰❤️

Buona lettura.

Tom stava facendo jogging intorno alla villa quando aveva sentito Matt stare male. Ebbe paura cosi si tolse le cuffiette e prese il cellulare per chiamarlo.

- ciao, fratello. Ho sentito che stavi male. É successo qualcosa? - chiese lui preoccupato.
- Ciao, fratello. Ho avuto una crisi ma mia mamma mi ha calmato. É stata bravissima. Mi ha ricordava la mia mamma di quando avevo pochi anni e mi adorava. Forse non so, sembra che qualcosa sta cambiando. Lo sentita più vicina a me - rispose Matt confidandosi.
Tom lo ascoltò mentre parlava e Chris lo raggiunse, sedendosi accanto a lui.
- sono felice per te. So che hai sofferto tanto per il rapporto con i tuoi - disse Tom. - spero che avrete il rapporto che meriti -
- grazie, fratello. Non solo per queste tue parole ma anche per preoccuparti sempre per me - disse Matt.
- lo farò sempre, fratello - disse Tom sentendo le braccia di Chris intorno a lui.
Matt e Tom si salutarono dopo la bella chiacchierata.
Tom guardò Chris e disse: - non mi aspettavo di vederti alzato a quest'ora. Solitamente sei un dormiglione -
- ho sentito che eri inquieto e mi sono svegliato - disse Chris stringendolo.
- scusami, non volevo svegliarti - disse Tom a quelle parole.
- non devi scusarti, piccolo - disse Chris rassicurarlo.
- se tu non stai bene, non lo sono neanch'io. Voglio starti accanto sempre -
Tom si girò e lo baciò.
La stessa cosa stava accadendo a Mark. Si era svegliato all'improvviso. Il sogno era diventato un incubo in cui Matt era arrabbiato, nervoso e piangeva.
Uscì dal letto e guardò quello di Matt. Non c'era e neanche la sedia a rotelle. Andò nel bagno e lo trovò vuoto così si agitò. Raggiunse le scale e le scese di gran corsa. John lo vide e fece segno a Sissi da lontano.
Lei nascose subito l'impasto e Mark entrò in cucina dove Matt era con sua mamma. Sentiva un clima di serenità tra loro.
Lui abbracció subito Matt che li accarezzò la schiena.
- ho temuto che ti fosse successo qualcosa- disse Mark sollevato di vederlo che stava bene.
- ho avuto una crisi ma mamma è riuscita a calmarmi - disse Matt sincero.
Mark guardò Matt e poi Sissi.
Vedeva che loro due si guardavano in un modo che non si aspettava.
- scusami, non volevo farti preoccupare - disse Matt dispiaciuto.
- non devi scusarti, angelo - disse Mark con una carezza.
S

issi li lasció da soli a parlare e John le si avvicinò. Le diede un abbraccio.
- sei stata bravissima - disse John dolcemente. - é stato una scena così toccante. Sono felice per te -
- ci riuscirai anche tu - disse Sissi. - vi avvicinerete. Nostro figlio è meraviglioso -
- io gli ho fatto più male - disse John. - ci vuole ancora tempo per noi -
- sono sempre qui se hai bisogno. Possiamo non essere più una coppia ma io ci sono come amica - disse Sissi.
- Sissi, non merito la tua dolcezza - disse John piangendo.
- john, abbiamo fatto tanti errori ma ora dobbiamo perdonare noi stessi per tornare a essere quelli che eravamo. I veri Sissi e John - disse lei a cuore aperto.
Lui la guardó e vide la ragazza che aveva conosciuto a quel tempo.
- sei meravigliosa, Sissi. Scusami se non ti ho potuta amare come meritavi - disse John.
- non scegliamo di chi innamorarci. So che se fossi stato etero, sarebbe stato diverso ma il tuo destino é Larry e devi lottare per lui - disse Sissi. - puoi farcela. Non sarà facile ma le cose più importanti non lo sono mai -
- non so come ci riesci, sei una donna incredibile e forte. Non è da tutti dire queste cose - disse John. - ti ammiro. Sei molto coraggiosa -
Rimasero abbracciati vicino alle scale per un po' di tempo.
Mark uscì con John per andare a vedere diversi posti per la giornata a sorpresa. Mark lo avvisó che avrebbe mangiato qualcosa fuori.
Matt era sorpreso che lui e suo padre uscissero assieme ma li disse che era per andare a prendere dei mobili.
Non aveva indagato oltre anche perché aveva tutto il tempo per le pizze e fare il gelato. Sua mamma tirò fuori la gelatiera dal mobile. Era così eccitato. Avrebbe fatto il gusto Mark & Matt. Banana e cioccolato. Era come un bambino e Sissi sorrideva mentre lo coccolava.
Matt adorava le sue  coccole e il loro nuovo rapporto. Si fecero anche in selfie assieme.
Si divertirono a fare il gelato con i prodotti naturali mandati dai proprietari della gelateria. Erano stati così gentili e li chiamó per ringraziarli.
Matt chiamò i ragazzi per farli venire da lui e diedero le forme alle pizze assieme. Ne fece di più anche per loro. Matt sorrideva e vedeva come sua mamma faceva la nonna anche con Odette, Keen e Bella Noche. Aveva preso anche un grembiule maschile per lei.
- grazie, nonna Sissi. É bellissimo - disse Bella Noche apprezzando il gesto.
- ho pensato che non ti sarebbe piaciuto con i fronzoli - disse Sissi. - poi ti sta a pennello questo grembiule -
Bella Noche la abbracciò e Matt guardò la scena.
Bella Noche se lo mise e lui si avvicinò a sua mamma.
Le diede un bacio e disse: - sei stata fantastica -
- voglio che si sente a suo agio - disse Sissi.
Intanto Mark e John avevano finito di mangiare qualcosa in un bar. Erano stati molto silenziosi mentre mangiavano i due panini. Stavano collaborando per Matt ma la strada era molto lunga per loro.
Stavano per riprendere il viaggio in macchina quando John si fermò davanti a un negozio di mobili e Mark si avvicinò.
- vuole comprare un mobile? - chiese lui stranito.
John non rispose continuava a guardare la vetrina.
- signor Bomer - lo chiamò Mark.
Cosa stava accadendo?
John guardava il bellissimo mobiletto con i fiori e intagliato in legno. Lui entró nel negozio e Mark li seguì.
Non ci stava capendo molto.
Lo vide mentre si avvicinò al bellissimo mobiletto. John cercava qualcosa e lui notò le iniziali incise JB MsB.
Sembravano quelle sue e di Matt.
Cosa voleva dire?
- signor Bomer, questo mobiletto ha un significato per lei e Matt? - chiese Mark osando.
John lo guardò e decise di aprirsi con Mark.
- si, un significato che  avevo dimenticato - rispose lui tristemente.
Mark lo guardò mentre mise una mano sul mobiletto.
- tutto risale a quando Matt era ancora piccolo - disse John portando la mente al passato.

Flashback

Matt era nel suo tavolino con un dolce orsacchiotto disegnato sopra e sempre affianco il suo peluche. Non lo lasciava mai.
Lui aveva 3 anni ma era un bambino molto precoce. Era già bravissimo a disegnare. John era sulla poltrona e guardava il suo bambino meraviglioso con orgoglio.
Aveva il viso così concentrato, prendeva i suoi pastelli per colorare e sembrava un vero artista.
Si alzò per vedere il disegno incuriosito e si avvicinò ma Matt coprì il foglio ai suoi passi.
- non é finito, papà- disse il suo bambino guardandolo.
- hai ragione. Papà era solo curioso - disse John tornando alla poltrona.
Matt sorrise, riprese a colorare e aggiunse dei dettagli.
Lo vedeva com'era soddisfatto della sua opera. John aveva già del cioccolato per Matt appena avrebbe finito il disegno.
Il suo bambino posò il pastello e mise la sua firma MsB.
- papà, vieni a vedere - disse lui tutto sorridente.
Si alzò dalla poltrona e andò da lui che mostrava con orgoglio il suo disegno.
- guarda, papà, questo è il mobiletto per la mia fattoria dei sogni. Qui metterò i biberon per le caprette e anche il cibo per gli animali - raccontó Matt dolcemente.
John era affascinato dal bellissimo disegno: un mobiletto con fiori e in legno.
- è meraviglioso - disse John prendendolo in braccio. - anche il tuo sogno della fattoria -
- sono felice che ti piace, papà - disse Matt con occhi luminosi. - anche orsacchiotto verrà con me nella fattoria -
- si, sarete sempre assieme - disse John stringendolo a sé.
John li diede un po' di cioccolato e guardò di nuovo il disegno.
Era così perfetto. All'improvviso li venne un'idea e si avvicinò a Matt.
- bambino mio, mi presti il tuo disegno? - chiese John. - te lo riporto presto -
- papà, puoi tenerlo se ti piace - rispose Matt dolcemente.
John lo prese in braccio e li diede un bacio.
Inizió a lavorare nel suo vecchio capanno dopo aver preso il legno perfetto. Avrebbe costruito il mobiletto al suo bambino seguendo il suo disegno.
Ci mise molto tempo ma alla fine aveva realizzato il mobiletto. Era uguale al disegno.
Matt si sarebbe commosso. Quello stesso giorno l'aveva portato a casa tramite un furgoncino. Sapeva che Matt era vicino alla porta con il suo orsacchiotto. Lo aspettava come faceva sempre tutti i giorni.
Aprì la porta, il suo bambino corse da lui e lo prese in braccio.
- papà, bentornato - disse Matt dandogli bacini.
- ho una sorpresa per te e il tuo orsacchiotto - disse John tenendolo in braccio. - guardava davanti a te -
Matt era curioso e guardò nel giardino di casa il mobiletto.
- papà, è uguale al mio disegno - disse lui meravigliato.
- l'ho fatto io per te - disse John guardandolo. - ti piace? -
Matt si commosse tanto.
- è bellissimo. Grazie, papà - rispose lui abbracciandolo e piangendo dalla felicità.
Poi guardò il suo orsacchiotto.
- hai visto Mark il mio papà ci ha fatto il mobile come nel mio disegno -

Appena John li raccontó tutto, Mark guardò il mobiletto e si commosse a quel gesto meraviglioso. John aveva reso felice Matt, realizzando il suo disegno.
Era senza parole. Non se lo aspettava.
Per questo si chiedeva perché lui si fosse allontanato da Matt. Da piccolo lo amava e anche Matt  suo papà.
Era veramente un peccato che tutto si era rovinato con il tempo. Il John del racconto adorava suo figlio.
- è un gesto bellissimo, signor Bomer - disse Mark sincero.
Li venne anche una domanda.
- ma come mai è qui? Perché non è a casa? -
Era veramente strano. Il rapporto tra Matt e John erano pessimi ma il suo angelo non avrebbe mai buttato il mobiletto nonostante tutto.
Per questo si chiedeva perché era in quel negozio.
- quando Matt se ne andato da qui, non se lo portato con sé. Immagino che fosse troppo doloroso con tutto quello che gli ha fatto passare. Il mobiletto è rimasto qui in casa finché una sera mentre io e Sissi eravamo fuori per una cena, sono entrati i ladri e ci hanno derubato di molte cose. Infatti quando siamo rientrati tutto era in disordine e anche il mobiletto era sparito -
rispose John. - non fummo gli unici a essere derubati. Molti in città furono vittime degli stessi ladri -
Mark pensò subito al suo angelo. Nonostante il rapporto con il padre, Matt sicuramente aveva sofferto molto quando l'aveva saputo.
- e Matt reagì dispiaciuto per quello che era successo ma non disse nulla del mobiletto. Io penso che stava soffrendo ma non lo faceva vedere e io ero troppo sordo per sentirlo -
John stava ammettendo i suoi errori pian piano. Erano passi avanti.
- è importante che vi state rendendo conto di ció - disse Mark. - per costruire il vostro rapporto con Matt -
John guardò Mark.
- spero di riuscire a avvicinarmi al mio bambino in qualche modo - disse lui.
E poi guardò il mobiletto.
- so come fare adesso -
Mark lo guardò andare a parlare con la commessa.
Quando tornò disse: - me lo spediranno a casa. Sarà imballato tra qualche minuto e lo metterò in garage per poi darlo a Matt -
- mi sembra una meravigliosa idea - disse Mark.
Mark pensò alla faccia del suo angelo a quella sorpresa. Sicuramente avrebbe ricordato tutto e si sarebbe commosso.
- ora mi ricordo anche di un posto perfetto per la giornata - disse John all'improvviso. - sono sicuro che è quello giusto -
Mark seguì John alla macchina e incuriosito si sedette sul sedile.
- non so perché non ci ho pensato prima - disse John.
Mark vedeva l'entusiasmo di John mentre parlava del posto. Non vedeva l'ora di arrivarci. Per come l'aveva descritto John era meraviglioso e perfetto.
La strada era un po' lunga ma appena scesero dalla macchina, si trovarono davanti al the Clubs a Houston Oaks. John lo portò a fare un giro e Mark rimase a bocca aperta. Tutto gridava " è il posto giusto ".
Si guardava intorno incantato. Era così felice e immaginava Matt lì con tutti.  Sarebbe stato bellissimo ed emozionante.
C'era anche una meravigliosa chiesetta e vedeva anche Jeff lì.
Andò incontro e si abbracciarono.
- non mi aspettavo di vederti qui - disse Mark sorpreso ma felice.
- lavoro improvviso. Un matrimonio - disse Jeff. - voglio passare anche Matt -
- li farà molto piacere - disse Mark sorridendo.
John guardò Mark con Jeff. Era un volto familiare. Poi si ricordò che l'aveva visto in una foto con Matt nella sua stanza. Sembravano affiatati.
All'epoca Matt era adolescente e ricordó di aver pensato male. Jeff era anche più grande. Matt sembrava avere la preferenza per quelli più grandi: Jeff, Simon e Mark.
Forse era per il loro rapporto conflittuale? Cercava un padre in loro?
I ragazzi era in giardino con la piscina mobile messa da Elliot. Matt li guardò steso sul lettino con Stella e sua madre accanto a loro.
Le pizze erano nel contenitore in frigo alla villa, il gelato nel freezer e aveva tagliato anche le melanzane per domani da friggere come li aveva detto di fare Marie Rose quando si erano sentiti. Sarebbe venuta di mattina presto a aiutarlo con la parmigiana.
Sissi aveva fatto anche la sua limonata alle violette aiutata da Matt e adesso si stavano rilassando al sole estivo.
Tutto era quasi pronto per domani e Matt non vedeva l'ora. Era emozionato e anche agitato. Sperava che tutto fosse perfetto.
Matt uscì di mattina presto con Marie Rose. Mark non sospettava nulla anzi era felice che il suo angelo si sentiva di uscire anche se non c'era lui. Prima sarebbe andato in crisi se non lo avesse visto, questo voleva dire che Matt stava riprendendo la sua vita pian piano e li piaceva che uscissero assieme. Lui stava continuando nel frattempo i preparativi con Sissi, John, Michael, Tom e Chris per la giornata a sorpresa.
Marie Rose guardava il bellissimo posto dove si sarebbe tenuto il pranzo a sorpresa. Sorrideva mentre entrava nel capanno con Matt per la parmigiana.
Per prima cosa prepararono la salsa al pomodoro con il basilico. Marie Rose aiutava nei vari passaggi soprattutto con la friggitrice a alzare sul cestello.
Assemblarono il tutto aggiunsero la mozzarella e la fecero riposare.
Misero il gelato in uno dei contenitori del carretto. Era fantastico mentre Matt livellava il gelato e aggiunse l'etichetta " Mark & Matt " con una scrittura elegante fatta al computer.
Lui abbracció Marie Rose e poi Scarlett arrivó per il tavolo, Elizabeth portò le sedie con tutti i ragazzi e Matt vide Kaylee che corse da lui con un mazzetto di violette. La abbracció a quel gesto e si sorrisero.
Kaylee aveva portato portato anche una tovaglia blu ricamata.
Matt pensò che era uguale a quella che aveva fatto a computer nel disegno del molo con tutti i dettagli. L'aveva mostrata ieri a Kaylee.

Flashback

Tutti si stavano divertendo nella piscina, Kaylee era uscita dall'acqua con il suo costume blu e andò da lui per abbracciarlo. Era molto affettuosa.
Rimasero abbracciati per un po' sul lettino poi Matt la portò in casa. Salirono le scale e andarono in camera.
- voglio mostrarti una cosa - disse Matt prendendo il disegno dalla scrivania.
Kaylee si sedette accanto a lui e guardò il foglio.
- è bellissimo - disse lei incantata. - quella penna ti aiuta molto -
- si, Mark ha avuto una meravigliosa idea e io voglio fargli una sorpresa speciale come la sua - disse Matt. - anche per ringraziarlo di tutto l'amore che mi da. Non si è mai arreso con me -
- è così naturale amarti, mio angelo custode - disse Kaylee abbracciandolo. - tu dai il cuore in una maniera meravigliosa -
Matt la strinse e si emozionó molto.
L'amava di un bene infinito e voleva proteggerla da tutto.
- piccola Kaylee, anche amare te è naturale. Io mi sono affezionato subito a te, volevo proteggerti da tutto e sono così felice di averti nella mia vita - disse Matt con le lacrime agli occhi.
- anch'io ne sono felice. Non potrei immaginare una vita senza di te - disse Kaylee.
Restarono abbracciati a quelle meravigliose parole.

Tornó con la mente al presente e la guardó con uno sguardo pieno di emozione.
- è perfetta - disse Matt illuminandosi.
- è il mio regalo per te - disse Kaylee sorprendendolo.
- Kaylee, piccola, non dovevi - disse Matt commosso.
- tutto per il mio angelo custode - disse Kaylee con emozione.
Matt si alzò dalla sedia a rotelle e la abbracció. Era sempre una grande emozione vedere Matt alzarsi in piedi.
Kit era sul molo e sorrise guardandosi attorno. Scarlett si avvicinò a lui e Matt li guardò da lontano. Vide un piccolo abbraccio tra loro. Sembravano mamma e figlio.
All'improvviso vide delle immagini confuse. Lui in bar ubriaco, una ragazza sul divanetto e la riconobbe subito Scarlett. Erano entrambi devastanti.
La scena cambió: lui con la sua testa al suo seno come bambino con la sua mamma.
Guardò Scarlett di nuovo con Kit e si toccò la testa.
Cosa volevano dire quelle immagini?
Scarlett non li aveva mai detto di essersi incontrati prima di quest'anno.
Forse neanche lei ricordava. Nelle immagini confuse si vedeva che era ubriaca.
Perché lo erano? Cos'era successo a entrambi?
Aveva tanta confusione da andare in crisi ma non poteva accadere oggi. Era un giorno così importante per lui. Doveva respirare e pensare cose belle come li aveva detto sua mamma.
Doveva lottare per stare bene.
Sentiva che poteva farcela, anche Javier glielo aveva detto. Matt pensò a tutti i momenti belli vissuti con Mark, Tom, Chris e gli altri, i progressi che aveva fatto e il bellissimo pranzo a sorpresa che stava organizzando. Si aggrappó a quello e anche alla determinazione di tornare alla sua vita di tutti giorni. Si alzò in piedi e respiró.
Si guardò intorno e pensó " ci sono riuscito ".
- posso farcela - disse Matt prendendo un bel respiro.
Mise un piede avanti e un altro ancora, pian piano senza fretta arrivò al molo e toccò il tavolo.
Kit andò da lui con Scarlett e lo abbracciarono. Ci stavo riuscendo. Tutti i ragazzi corsero da lui dopo aver visto la bellissima scena. Matt sentì il loro amore mentre aveva gli occhi lucidi per la felicità.
Matt stava sistemando il tavolo e decorazioni con Kay. Li stava dando una grande mano anche per i dolci di Tom e Chris.
C'era anche un frigo nel capanno. Matt e Kay misero in frigo l'eton mess per Tom e la pavlova per Chris. Aveva chiesto le ricette a Diana e Leonie.
Portarono anche vino,  birra, acqua, altre bevande e la limonata alle violette.
Matt guardò con Kay che era tutto pronto e lo abbracciò felice. Ora mancavano solo i suoi tre ospiti d'onore.
Si preparó per bene e aspettó Chris, Tom e Mark.
Aveva lasciato un biglietto a ognuno di loro.
Mark lo trovò vicino al letto mentre Chris e Tom fuori dalla loro stanza da letto.
" mio dolce orsacchiotto,
voglio ringraziarti per tutto quello che fai per me. Un'altra persona al tuo posto mi avrebbe lasciato ma tu mi sei rimasto sempre al mio fianco. Molte volte i miei pensieri mi hanno portato a pensare che fosse per pietà e tu mi hai dimostrato il contrario ogni giorno.
Io ti amo, Mark orsacchiotto del mio cuore e in questo giorno io voglio celebrare il meraviglioso uomo che sei. Segui la scia  delle violette che ti condurrà da me.
Il tuo angelo "
Le lacrime scesero giù da quelle parole meravigliose e ricche d'amore. Guardò davanti a lui e vide una scia di vasi con le violette. Inizió a seguire e lo portarono in strada. C'erano tanti vasi che proseguivano in direzione di un piccolo calesse dove c'era Jake che aveva le redini dei cavalli.
Il cuore stava esplodendo della felicità. Neil lo aiutò a salire e li sorrise.
Alla villa Tom e Chris aprirono i loro biglietti.
" Cari fratelli,
Vi sento parte di me da sempre nonostante non ci siamo incontrati. prima dell'Italia. Voi siete la dimostrazione che non serve il sangue per essere fratelli. Vi ho amato di un bene infinito da subito e sarà sempre così. Oggi non voglio solo celebrare solo Mark ma anche voi due che mi siete sempre stati accanto.
Segui il calesse che vi condurrà da me,
vostro per sempre fratello "
Aprirono l'altra busta e c'erano dei biglietti per la Norvegia.
" So quanto la Norvegia ha significato per voi. In qualunque momento vorreste andarci, potete usare questi biglietti.
Vi amo di un bene infinito "
Tom e Chris erano commossi.
Non potevano crederci. Matt aveva organizzato anche loro il pranzo e regalato dei biglietti per la Norvegia.
Non c'erano parole per descrivere quello che provavano. Uscirono dalla villa e videro il calesse dove c'era Mark con Jake cocchiere.
Tom e Chris erano ancora sopraffatti dai biglietti quando salirono sul calesse aiutati da Nico e Levi. Si abbracciarono con Mark. Avevano una grande emozione in tutto il corpo.
Loro tre si raccontarono dei biglietti trovati nelle loro stanze. Erano tantissimo emozionati e commossi. Non riuscivano a smettere di pensare e parlare. Non avevano idea dove Jake lì stava conducendo. Il passaggio era incredibile e all'improvviso Jake si fermò davanti una bellissima via.

Matt era lì senza sedia a rotelle che muoveva i passi verso di loro. Mark scese e li andò incontro, lui aveva un mazzetto di violette in mano e lo baciò. Tom e Chris li raggiunsero. Matt fece i passi verso di loro che erano così emozionati. Lo abbracciarono tra le lacrime e Mark si unì.
- fratelli, orsacchiotto - disse Matt guardandoli. - alla fine di questo sentiero vi attende la vostra sorpresa. Io camminerò con voi senza sedia a rotelle -
- angelo - disse Mark con le lacrime agli occhi.
- fratello nostro - dissero Tom e Chris commossi.
Erano così emozionati da non riuscire a parlare. Le lacrime scendevano a fiumi e Matt li abbracciò.
Percorsero tutto il sentiero con le pietre a forma di foglie, andavano al ritmo di Matt e si sorridevano.
Rimasero senza fiato quando arrivarono al molo. Non potevano crederci. Era tutto così perfetto.
Matt aveva detto della sorpresa a Tom e Chris ma prima non sapevano che era anche per loro. Si commossero tanto guardando il tavolo. C'erano anche le loro foto sul tavolo. Il cuore di Mark stava esplodendo soprattutto alla vista del carretto.
Matt l'aveva fatto venire dall'Italia!!!!!!!
Scoppió a piangere ancora di più commosso.
Matt si avvicinò a lui e Mark lo baciò di slancio.
- io non ho parole - disse Mark guardandolo.
- aspetta di vedere il resto - disse Matt stringendosi a lui.
- vuoi farmi piangere per tutto il tempo - disse Mark con mille emozioni nel cuore.
Matt lo baciò dolcemente. Tom e Chris guardavano ogni dettagli e anche i fantastici piatti scelti da Matt. Erano qualcosa di speciale.
Sembrava un cielo con le stelle proprio come l'anello di Matt.
Erano veramente una meraviglia.

Matt fece dei passi verso di loro, Tom e Chris presero le sue mani.
- non ci aspettavamo tutto questo. Le tue parole, il viaggio in Norvegia e il pranzo. Pensavamo che fosse per Mark e invece hai organizzato anche per noi - disse Tom commosso.
- quando ho immaginato il pranzo per Mark, c'eravate con noi su questo molo. Non avrei potuto non includervi. Noi quattro siamo una cosa sola - disse Matt facendoli commuovere sempre di più.
- fratello, è tutto così meraviglioso. Non so esprimere le emozioni che sto provando. Tu sei incredibile - disse Chris commosso.
- ti amo di un bene infinito e oltre - disse Tom con le lacrime abbracciandolo.
Matt sentiva le braccia di Tom e Chris intorno a lui. Si lasciò coccolare da quell'abbraccio e dalle loro parole.
Aprirono il prosecco che c'era nel cestello e brindarono.
- fratelli per sempre - dissero tutti assieme facendo cincin.
Presero posto a tavola e Matt mostrò l'antipasto sotto una piccola campana.
Erano dei miniburger. Ognuno ne prese uno e sorridendo diedero un morso. Erano fantastici e Matt era felice. Si sentiva come in quei giorni a Napoli.
Il tempo sembrava essersi fermato. C'erano solo loro quattro e il molo.
Guardavano le foto e ripensarono ai momenti vissuti assieme.
- sono così fortunato a avervi nella mia vita - disse Matt guardandoli. - non so che farei se non ci foste -
Matt aveva gli occhi lucidi e loro andarono da lui per abbracciarlo.
- noi ci saremo sempre - dissero assieme emozionati.
Era un pranzo pieno di emozioni.
Matt andò nel capanno e si sedette sulla sedia a rotelle. Le gambe non li facevano male ma era meglio non sforzarle troppo. Mise la parmigiana nel fornetto per riscaldarla e appoggiò un canovaccio davanti a esso per non rovinare la sorpresa. Mark lo raggiunse per aiutarlo.
Rimase sorpreso quando vide le pizze e le farciture.
- Tom e Chris si commuoveranno - disse Mark avvicinandosi.
- come anche tu quando vedrai che ti ho preparato - disse Matt con sorrisetto.
Mark lo abbracció dolcemente.
- ti amo tantissimo - disse Mark innamorato.
- anch'io infinitamente - disse Matt baciandolo.
Si misero a fare le pizze, Tom e Chris si baciarono sul molo e pensarono a Matt che aveva organizzato quella sorpresa.
Matt e Mark uscirono dal capanno con due piatti coperti e si avvicinarono al tavolo con un sorrisetto.
Li servivorono e Matt guardò lo sguardo di Tom e Chris quando videro le pizze fritte nei piatti. Rimasero a bocca aperta e le lacrime scendevano sempre di più, immaginando Matt che le preparava sapendo i problemi ancora con le mani. Si alzarono e lo abbracciarono dolcemente.
- spero che siano buone come quelle di Napoli. Ho visto video sul computer. Volevo che fossero perfette - disse Matt confidandoli.
Tom e Chris si commossero sempre di più. Erano veramente senza parole.
Andò a prendere anche la parmigiana e Mark restó anche lui senza parole, scoppiò a piangere mentre lo guardava. Lo baciò di slancio e Matt sentì tutta la sua commozione in quel bacio
Matt li guardò quando diedero i primi morsi alla pizza fritta e Mark mangiare un pezzo di  parmigiana. Aspettava fremendo i loro commenti. Tom, Chris e Mark stavano assaporando le pietanze. Erano in estasi. La pizza fritta di Tom era con mozzarella e salsa di pomodoro mentre quella di Chris ricotta e salame.
- fratello, sembra di essere di nuovo a Napoli. Ha un gusto fantastico - disse Chris. - c'è ne sono altre vero? Voglio divorarne ancora. Mi era mancato mangiarle -
- il solito goloso - disse Tom ridendo.
Poi guardò Matt.
- fratello, ha veramente tutti i sapori di Napoli. Mi ha riportato a quel giorni. É perfetta e buonissima -
- la tua parmigiana è più buona di quella di mia madre, angelo. Nessuno la batte ma questa è da estasi. Ne prenderó un altro pezzo - disse Mark goloso.
Matt era commosso da quelle parole. Stava riuscendo nel suo intento, rendere ogni cosa perfetta e farli emozionare.
- non sapete quanto io sia commosso - disse Matt guardandoli.
- è tutto perfetto, fratello - disse Tom. - hai reso ogni cosa meravigliosa -
- anche questi bicchieri sono unici come piatti - disse Mark sorridendo.

- li ho dipinti io - disse Matt sconvolgendoli. - non ho trovato quello che volevo nei negozi -
- angelo, sei incredibile. Io non mi sono accorto di nulla - disse Mark meravigliato.
- li facevo quando tu eri fuori e dormivi - disse Matt. - volevo che ognuno di voi ne avesse uno così quando capiterà che saremo lontano per lavoro o altro, ci basterà vederli e sarà come fossimo sotto lo stesso cielo. Per questo ho scelto anche le costellazioni come i piatti blu con stelle -
Mark, Tom e Chris guardando i bicchieri dipinti da Matt, li presero in mano e si immaginarono la scena: loro quattro lontano per lavoro e guardavano i bicchieri,  accorciavano le distanza e si pensarono tutti assieme nello stesso cielo a guardare le stelle e le costellazioni.
Era una meravigliosa frase che toccó le corde della loro anima.
- lo state immaginando anche voi vero? Noi non saremo mai divisi perché il nostro legame va oltre la materia e lo spazio - disse Matt facendoli commuovere.
Tom, Chris e Mark pensarono alle loro vite passate e al presente. Ogni parola di Matt venne impressa nel cuore, anima e mente.
Matt sentì le loro mani prendere la propria e venne attraversato da immagini delle vite passate ma anche da ciò che provavano adesso. Il suo cuore era pieno delle loro emozioni e si commosse.
Un pezzo di loro era dentro di sé. Era come una piantina che veniva annaffiata e cresceva ogni giorno diventata più bella dando vita a nuovi germogli.
- siamo innaffiati dal tuo immenso amore - dissero Mark, Tom e Chris.
Matt era sempre più commosso.
Matt prese i due dolci dal frigo e li portò al tavolo. Tom e Chris lo guardarono mentre appoggiava i piatti.
- l'eton mess - disse Matt a Tom.

Poi si girò verso Chris.
- e la pavlova -

Tom e Chris erano veramente deliziati e commossi. Amavano quei dolci e pensarono ai ricordi belli legati a essi.
Le assaggiarono e guardarono Matt.
- mi ricordo quando mamma me la preparava da bambino - disse Chris. - non ne ero mai sazio. Mi piaceva guardarla mentre la preparava e rubava qualche meringhe di nascosto. Questa Pavlova ha lo stesso sapore della mia infanzia, fratello, ma adesso è legata anche a te. Ogni volta che la mangeró, penserò a questo giorno in cui tu me l'hai preparata in mio onore -
Chris ne prese un po' e la imboccó a Matt che era commosso dalle sue bellissime parole.
- io aspettavo sempre il weekend per correre da mia mamma sapendo che mi aspettava la sua Eton Mess, mangiarla mi faceva dimenticare di tutto ma mangiando la tua prende un nuovo significato, non più di dimenticare ma sa di felicità, amicizia e fratellanza - disse Tom condividendo anche lui un pezzo del suo dolce.
Matt abbracciò Chris e Tom. Entrambi l'avevano fatto commuovere con le loro parole meravigliose.
Mark guardava la scena con grande emozione. Matt si avvicinò e prese la sua mano, lo condusse al carretto e lui lesse la scritta " Mark & Matt".
- quando ci siamo incontrati a Polignano a mare è stato grazie a questo carretto e alla nostra voglia di gelato. Ricordo come se fosse ieri quel giorno e mi emoziono sempre a pensarci. Quel giorno non c'era il cioccolato o la banana e noi abbiamo preso la vaniglia. Oggi voglio farti provare il nuovo gusto Mark & Matt che creato per te - disse Matt con le lacrime agli occhi. - tu che mi sei sempre vicino in ogni mio passo -
Il suo angelo aveva creato un gusto per lui!!!!!
Le lacrime scendevano giù sempre più commosso di quella sorpresa meravigliosa e speciale.
Matt aprì il contenitore e Mark guardò dentro. Sentiva il profumo del cioccolata e banana assieme.
- cioccolato & banana. Noi due un'unica cosa -
Ora era in una valle di lacrime a quelle ultime parole.
Mark lo baciò di slancio portandolo a sé.
- hai realizzato un gelato per me - disse Mark senza lasciarlo.
- si per il mio orsacchiotto - rispose Matt emozionato. - farei di tutto per renderti felice. Tutto quello che è successo, non ha mai cambiato il mio amore per te. Ti amerò sempre e nulla potrà separarci -
Mark lo abbracciò e pianse.
- ti amo tantissimo - disse Mark commosso.
Erano passati due giorni dal famoso pranzo a sorpresa. Matt si riposó un pó, aveva usato molto le gambe e mani. Fece la fisioterapia al lago con Mark, fu bellissimo stare disteso di nuovo nel suo elemento con Mark che lo teneva. Inizió anche le sedute con Javier, sentiva che aveva bisogno di lui e di buttare fuori tutto ciò che aveva dentro.
Mark ebbe un'altra bella sorpresa dopo il pranzo:  Evans e Robert erano lì e avevano portato loro il carretto. Ne fu tanto commosso. Lola era felice di stare con il suo ragazzo e Timmy non pensava alle sue pene d'amore e si concentrava sulla famiglia e amici. Poi quel posto era fantastico con tutti quei bellissimi boschi. Faceva venire voglia di suonare li con pianoforte in mezzo alla natura.
Mark era in contatto con Peter. Ogni tanto il ragazzo li scriveva.
Nel frattempo aveva organizzato tutta la giornata a sorpresa con Sissi, John, Michael, Tom, Chris e tutti gli altri.
Quella mattina quando Matt aprì gli occhi, non aveva idea della giornata che li aspettava. Si vestì da solo come ora sapeva fare e scese in cucina. Tutto era così tranquillo. Non aveva ancora visto il suo orsacchiotto o i suoi genitori. Sul tavolo c'erano delle violette. Le annussó e vicino c'era anche il glicine. Quest'ultimo fiore li evocava i ricordi dell'Inghilterra.
C'era anche un piccolo orsacchiotto con un nastro rosso legato e lo seguì fino a fuori dove c'era un pinguino in giardino.
Pensó alla leggenda del filo rosso.
Secondo la tradizione ogni persona portava, fin dalla nascita, un invisibile filo rosso legato al mignolo della mano sinistra che lo legava alla propria anima gemella.
Matt prese il pinguino di peluche e guardò la coppia assieme. Sembravano lui e Mark come il disegno che stava realizzando.
Lo commosse tanto quel regalo e il significato. Si guardava intorno in cerca di Mark. Vide l'improvviso una figura in lontananza. Rimase senza parole.

Sentiva che era Mark. Si emozionó tantissimo quando si avvicinava sempre di più a lui. Matt si alzò dalla sedia a rotelle e l'orso li diede un dolce e caldo abbraccio. Era il suo orsacchiotto.
- sei fantastico - disse Matt accarezzando il viso dell'orso. - non me lo aspettavo. Le violette, il glicine, i due peluche con il filo rosso e ora tu in costume da orso. Mi fai commuovere -
L'orso tirò fuori dei cartelli e lesse in seguenza.
" Ciao Angelo Mio "
" Questa giornata vogliamo dedicarla a te "
" tu che sei speciale"
" e rendi i nostri giorni mai uguali a prima "
" Ci hai regalato emozioni uniche con le tue sorprese nonostante il periodo che stai passando "
" Tu meriti il mondo "
" abbiamo organizzato una giornata speciale per dimostrarti quanto sei importante nella vita di tutti noi "
" Noi ti amiamo immensamente "
Matt era sempre più commesso ogni cartello che leggeva.
Avevano organizzato una giornata per lui!!!
Lui pianse moltissimo commosso.
Portò le mani alla testa dell'orso e la sollevò delicatamente, guardò Mark negli occhi e lo baciò con dolcezza infinita.
Mark lo portò verso una macchina antica, come li piacevano a Matt e li aprì lo sportello.
- che orsacchiotto galante - disse Matt sorridendo e sedendosi.
Mark li diede un bacio e prese la sua sedia a rotelle, la piegò e la mise nel bagagliaio.
- guiderai con il costume? - chiese Matt guardandolo.
Mark adorava che Matt aveva ripreso anche a scherzare.
Rise e si levò il costume in giardino.
Matt guardò Mark metterlo nel bagagliaio e salire in  macchina, indossando gli occhiali da sole.
Si baciarono e Mark mise in moto la macchina.
Anche Matt li indossò e sentiva i capelli al vento mentre Mark guidava. Si sentiva così libero e spensierato in quel momento.
Si presero anche per mano durante il tragitto.

Alla radio si sentiva la canzone " more than this " di Roxy music. Matt si mise anche a cantare e Mark era sempre incantato a sentire la sua voce angelica.
Mark portò una mano tra i capelli di Matt.


Erano così morbidi e li accarezzava dolcemente. Matt si perse in quelle carezze. Si fermarono per strada a fare benzina e Matt aprì il cruscotto dove c'era un minialbum e lo prese. " Proprietà di Matt Bomer ".

Li piaceva la copertina in legno e lo aprì incuriosito. C'erano foto di lui con Kit da piccolo e anche i gemelli. I suoi tesori bellissimi. Lo sfoglió e mano mano guardava lui con amici, colleghi e parenti. Era bellissimo rivedere quei ricordi e riassaporare vecchi profumi.
Matt piangeva mentre  rivedeva la sua vita in quelle foto. C'erano date e anche posti.
Mark lo raggiunse.
- io non so cosa dire - disse Matt guardandolo. - tutto è perfetto -
- aspetta di vedere dove ti sto portando - disse Mark.
Scoppió ancora di più a piangere mentre Mark lo abbracciò.
Matt era così sopraffatto da tutte quelle emozioni. Gli scoppiava il cuore dal petto. Si calmó dopo aver pianto di felicità tra le braccia del suo orsacchiotto.
Il viaggio proseguì arrivarono a Houston.
Mark parcheggió e andò a prendere la sedia a rotelle, aprì la sportello di Matt e lui scese per sedersi su di essa. Mark lo condusse verso " The club at Houston Oaks ".
Matt guardò la scritta e il posto, li sembrava così familiare.
Nella sua mente riaffiorirono i ricordi legati a quel posto.

Flashback

Matt era uscito dalla macchina, piangeva ancora per il fatto che suo padre l'aveva portato via dal campeggio e dal suo amico orsacchiotto. Stringeva quello di peluche e voleva andare via da lì. Sua mamma stava prendendo Megan in braccio che dormiva. Beata lei. Non si era accorta di nulla. Neil si avvicinò e li fece una carezza.
John si avvicinò.
- andiamo, Matthew. Siamo in un bellissimo posto. Basta piangere - disse il padre abbassandosi. - sei un ometto e gli ometti non piangono. Ci andremo un'altra volta al campeggio -
La prossima volta non ci sarebbe stato orsacchiotto. Non sapeva neanche dove abitasse. Non lo avrebbe rincontrato mai.
- papà, non è per il campeggio. Ha incontrato un amico - disse Neil facendo un'altra carezza a Matt.
- te ne farai altri. Qui è pieno di bambini - disse John. - su fammi un sorriso -
Matt lo guardò.
- non altri amici. Voglio orsacchiotto - disse lui piangendo.
John si guardò intorno, cercò un modo per calmarlo e poi si illuminó.
- Matthew, vieni con me - disse John prendendolo in braccio.
Lui guardava il papà e non capiva che volesse fare.
Arrivarono a uno recinto e lì c'era un bellissimo pony.
- guarda, Matthew - disse John. - non ti piacerebbe accarezzarlo o montarlo? -
Matt si illuminó. Era piccolo come lui e se ne stava da solo. Voleva fargli compagnia e anche essere suo amico.
- Papà, voglio andare dal pony - disse Matt smettendo di piangere.
- sapevo che ti sarebbe piaciuto. É piccolo come te - disse John. - ora chiamo qualcuno così lo monti -
Sissi arrivo con Megan e Neil. John mise a terra a Matt e lui guardò il pony. I loro occhi si incontrarono e il piccolo equino andò da lui.
Matt stava per toccarlo ma Sissi lo fermò.
- Matty, non so se può morderti - disse lei. - aspettiamo tuo padre -
Matt guardò il pony e sapeva che non li avrebbe fatto male.
- è vero i pony tendono a mordere ma ci sono io a aiutarlo - disse un uomo avvicinandosi con un cappello da cowboy.
- sei dello staff? - chiese Sissi prudente.
- conosco il proprietario. Mi ha chiamato lui per un aiuto. Vivevo a Los Angeles ma ha portato me e la mia famiglia a viaggiare - disse lui. - sono Joseph Wayland -
- Sissi - disse lei. - loro sono Matthew, Megan e Neil -
- sono veramente bellissimi - disse lui guardandoli. - io ho... un figlio -
- come faremo senza di loro?  Ci riempiono la vita - disse Sissi con Megan in braccio.
Joseph divenne un po' triste e Matt li accarezzò la mano. 
- sei dolcissimo - disse lui prendendolo in braccio.
Matt li fece tornare il sorriso e Joseph lo portò a accarezzare il pony.
John tornó con un maestro di equitazione e Matt lo vide.
- papà, Joseph mi farà  andare sul pony - disse Matt entusiasta.
Stava accarezzando il suo manto con l'aiuto di Joseph.
- cosa fa vicino a mio figlio? Non vedo nessuno etichetta del club - disse John sospettoso.
- sono un amico del proprietario - rispose lui. - sto aiutando suo figlio -
Il maestro d'equitazione lo confermó e Matt continuò con Joseph. Si trovava a suo agio con lui tanto da abbracciarlo.
Matt si divertì sul pony e con Joseph. Alla fine del pranzo non voleva più andarsene da lì. Li piaceva quella posto, il pony e Joseph. Lo abbracciò prima di andare via e lui li regaló un cavallino di legno.
- grazie, papà, per avermi portato qui - disse Matt salendo in macchina.

Tornò con la mente al presente e si ricordò di come suo papà era stato bravo a portarlo dal pony. Joseph. Non l'aveva più visto da quel giorno ma aveva conservato quel cavallino per sempre.
John pensò a quel giorno e non poteva crederci che inconsciamente aveva portato Matt lì. Si era divertito tanto nonostante l'inizio che piangeva.
Ricordó anche l'uomo con il pony e di quanto n'era stato geloso di lui. Matt si era affezionato subito e a quel cavallino in legno.
Matt e John si guardarono.
- è stata una tua idea vero? - chiese Matt all'improvviso.
- ho portato qui Mark. Pensavo che fosse perfetto -  rispose John.
- grazie - rispose Matt. - è molto importante per me questo luogo adesso ricordo e anche di Joseph -
Lui vide l'espressione di suo padre.
- che c'è? -
- è la prima volta che lo ammetto ma ero geloso di lui - rispose John.
Matt era sorpreso. Non se lo aspettava.
- nel profondo avrei voluto che fosse così il nostro rapporto, pieno di complicità ma ho agito sempre male. Scusami -
Matt guardò suo papà, non sapendo cosa dire. Quando suo papà aveva iniziato a parlare, tutto si aspettava tranne quelle parole.
Suo papà era stato geloso di lui e Joseph.
- ti ho sconvolto - disse John a quel silenzio.
- si, queste tue parole non me le aspettavo - disse Matt stupito.
- il nostro rapporto non è mai stato facile. Non mi sorprendo della tua reazione. So che la strada è lunga per noi ma non mi arrendo - disse John. - ora andiamo dagli altri. Tutti sono impazienti di vederti e di festeggiarti -
Lasciò che suo papà lo guidava con la sedia a rotelle. Mark guardò la scena e vide come John stava facendo piccoli passi verso Matt.
Matt guardava i vari passaggi del clubs at Houston Oaks. Era bellissimo come lo ricordava.

Matt rimase senza fiato quando vide come avevano trasformato la piccola chiesetta da quanto era piccolo. John lasciò posto a Mark. Matt si alzò dalla sedia e rotelle e prese il braccio del suo orsacchiotto. Voleva camminare in quel meraviglioso posto con le sue gambe.

Avanzavano pian piano come se stessero andandosi a sposare.
Annusava i fiori e avvanzó sempre di più. Sembrava un piccolo paradiso solo per lui e Mark.

- sembra come se questo posto sta celebrando noi due - disse Matt guardandosi attorno. - è così perfetto. Sicuramente è realizzato da qualcuno che ha le mani magiche. É lo stile di Jeff -
Mark si commosse alla frase di Matt.
Si stava immaginando loro due che si sposavano. Non vedeva l'ora di sposarlo l'anno prossimo.
Mark si fermò e lo baciò. Matt era felice.
Continuarono la camminata e arrivarono davanti alle meravigliose vetrate. Erano senza parole.

Matt si avvicinò a quella centrale, senza calpestare i fiori. Depose un piccolo bacio con la mano. Si sentì in pace in quel momento.
Matt guardò la capretta in marmo vicino alla chiesetta e la accarezzò. Era veramente realizzata bene. Amava le caprette e sorridendo entró in chiesa.


Mark guardò tutto la scena, lo seguì dentro e Matt si era inginocchiato.


Si mise a pregare, non lo faceva da tempo e
sentiva una mano sulla sua testa. Capì che era Dio. Mark si avvicinò senza interferire. Aveva un piccolo rosario in mano e lo riconobbe. Era quello regalato da Keen quand'era in coma. Si commosse a vederlo. Matt ricordava sempre di più. Aveva in viso così beato mentre pregava con le mani unite e gli occhi chiusi.
Quando Matt ebbe finito di pregare, depose il rosario in una piccola scatola e lo mise in tasca, fece il segno della croce e si avvicinò a Mark che li prese la mano. Si aggrappò a lui, le gambe stavano per cedergli e Mark lo prese in braccio come un principe, lo portò fuori dalla chiesetta per andare alla sedia a rotelle che era lì dove l'avevano lasciata. Lo fece sedere e si abbassò su di lui.
- stai bene? - chiese Mark premuroso, prendendogli la mani.
- si, ho sforzato un po' le gambe stando inginocchiato per tutto quel tempo ma avevo bisogno di farlo - rispose Matt. - mi mancava inginocchiarmi e pregare. Fa parte di me. Tu sei stato magnifico, mi hai preso tra le tue braccia -
- sono qui per ogni cosa di cui hai bisogno - disse Mark. - amo prendermi cura di te -
Matt vide che Mark lo portò tra gli alberi, lo distese tra l'erba e lo aiutó a abbassarsi un po' il jeans per fargli un piccolo massaggio. Matt sentiva tutto l'amore di Mark in quei gesti. Si prendeva cura di lui in tutti i sensi.
Il massaggio di Mark alle gambe lo aiutò molto. Si sentì meglio e il suo orsacchiotto lo mise sulla sedia a rotelle.
- hai le mani fatate, sento le gambe meno stanche e il dolore è passato - disse Matt.
- ne sono felice - disse Mark mentre lo conduceva verso la sorpresa.
La prima cosa che attirò l'attenzione di Matt furono tutte le persone che amano con un grande striscione sopra alle loro teste " giornata per il nostro Matt ".
Matt rimase senza parole. Tutti erano lì per lui e all'improvviso notò Jem con Will. Non se lo aspettava proprio quella sorpresa. Erano lì anche loro. Matt li andò incontro e Jem lo abbracciò mentre lui si alzò dalla sedia.
- amico mio - disse Matt commosso.
- non potevo mancare - disse Jem. - mi sei mancato così tanto -
- anche tu, immensamente- disse Matt stringendolo forte.
Tuttti vedevano la scena commovente mentre John era felice per lui ma pensava anche al suo grande errore verso Jem.
- non poteva essere una festa senza di me - disse Will all'improvviso.
Matt rise e disse:- mi sei mancato anche tu-
Will lo abbracciò dopo di Jem.
- scherzi a parte, mi sei mancato - disse Will. - io e Jem ti pensavamo sempre -
Matt sorrise e pensó alle varie videochiamate a loro due. Li erano stati vicini molto in quel periodo nonostante fossero a Los Angeles poi sapeva anche della loro ricerca per trovare l'Herondale perduto.

Flashback

Matt era sul letto quando Jem l'aveva videochiamato dal salone della musica. Guardò Jem che suonava per lui con Will che teneva il cellulare. Era stata una meravigliosa sorpresa. Lo faceva trasportare in un altro mondo con la sua musica. Immaginó di stare nel salone con loro e c'era anche Mark. Ballavano e si divertivano assieme. Will che faceva le sue solite battute e lui si metteva accanto a Jem per suonare il pianoforte e accompagnare il suo violino.
La melodia di Jem aveva sempre avuto questo potere. Matt accarezzó lo schermo come se stava facendo quella carezza a Jem.
- ciao, Matt - disse Jem. - questa melodia si intitola " l'angelo Matt " -
Matt si commosse tantissimo. Aveva composto quella melodia per lui.
- wo ai ni - disse Matt in mandarino.
Voleva dire ti voglio bene ma aveva un senso più profondo come il loro legame.
- wo ai ni - disse Jem con grande affetto.
Will li guardó senza intromettersi. Era il loro momento. Matt e Jem si parlavano con gli sguardi e si mandavano dei bacini.
Jem suonò ancora per lui e Matt lo ascoltava sentendo una beatitudine. Matt assaporó ogni cosa.
Dalla salone della musica si spostarono alla biblioteca. Will fece la sua apparizione con un libro in mano.
Non aveva mai quel libro. Era blu e c'era scritto "Matt".
- ho pensato molto a che libro volevo donarti ma nulla mi sembrava perfetto per te. Per questo ne ho creato uno per te - disse Will.
Matt era commosso e guardò la foto in bianco e nero di loro due dentro il libro.
" A Matt un vero amico. Se non esisterebbe, lo dovrebbero inventare. Ogni persona dovrebbe avere un Matt nella propria vita "
Il corpo di Matt era scosso dai singhiozzi, commosso
Avrebbe voluto abbracciarlo così tanto. Will era una persona fantastica e lui lo adorava.
- non ho parole per descrivere quello che penso - disse Matt troppo commosso.
Non si aspettava quel libro e la dedica.
Dopo quei regali, Matt disse: - vi voglio infinitamente bene e non vedo l'ora di essere con voi quando starò bene -

Matt tornò con la mente al presente. Li guardò e li abbracciò di nuovo.
Andarono tutti a abbracciarlo uno alla volta. C'erano anche Jeff e Sebastian. Era così felice di vederli lì. Si abbracciarono contenti. Si sentì innaffiato di tutti loro come se mille gocce lo bagnassero. Era veramente bellissimo.

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