Chào các bạn! Vì nhiều lý do từ nay Truyen2U chính thức đổi tên là Truyen247.Pro. Mong các bạn tiếp tục ủng hộ truy cập tên miền mới này nhé! Mãi yêu... ♥

Capitolo 20: Consapevolezza

Pelle rosea, coperta da qualche benda e cerotto, una vestaglia bianca, capelli sciolti, biondi e sparsi per tutto il cuscino dalla stoffa nevosa, un materasso, una coperta e un letto di ferro, tutto così pulito e di quel colore puro che era bianco.

Gli occhi si aprirono, mostrando così due cioccolati storditi e confusi, circondati solo dall'incolore che regnava in quella stanza, compresa di tende, un tavolino con una sedia ed una piccola tv appesa al muro.

- Che mal di testa! - gemette con la sua voce femminile, portando la mano destra a toccarsi la tempia per provare ad attenuare il dolore.

- Dove... mi trovo? - la sua fu una domanda legittima, infondo si era appena svegliata in un luogo a lei sconosciuto, un posto dove non era mai stata.

Una porta scorrevole si aprì, mostrando l'entrata e l'uscita della stanza che collegava ad un... corridoio? Quello le sembrava ma non riusciva a mettere in ordine la sua testa, era troppo confusa.

- Vedo che ti sei svegliata! - disse una donna in camice, dai capelli rosa e spenti, tenuti in uno chignon, occhi del medesimo colore ma più acceso e vivo, con qualche ruga nella sua pelle un po' abbronzata.

- Che mi è successo? - chiese la ragazza, che tale era, accorgendosi solo in quel momento della presenza della donna, mentre questa la fissava seria e anche severa.

- Hai avuto un incidente ragazzina. - la giovane sentendosi chiamare così non poté darle che ragione, era un immatura e tendeva troppo a scappare dai suoi problemi.

- Bene! Vediamo di vedere le tue condizioni. - detto questo, il medico incominciò la visita, controllandole la pressione, la guarigione delle ferite, lo stato del suo fisico e così andò avanti fino al pomeriggio.

- Ti stai riprendendo bene, ora devi solo riposare. - così la dottoressa Porlyusica, che aveva scoperto si chiamasse così, se ne uscì dalla stanza, portando con se i risultati.

Lucy ormai rimasta sola in quella stanza, non fece altro che pensare e ripensare su ciò che le era successo, più che altro alla risposta che le aveva dato il medico: incidente.

Non capiva come era successo, era così confusa da non riuscire a ricordare gli eventi del giorno precedente, perché lei era rimasta incosciente per tutto il resto della giornata, risvegliandosi la mattina seguente in quell'ospedale.

Tutto quel bianco le stava stordendo i sensi, ma sapeva che non poteva fare nulla in quel letto d'ospedale e così chiuse gli occhi, fino a che non sentì il bisogno di vedere quella persona, in un modo o nell'altro.

Erano passate due ore da allora e dei ragazzi stavano chiedendo di poter vedere l'amica, una volta appresa la notizia del risveglio della bionda, erano felici almeno per lei.

Un medico li portò alla sua stanza e con un sorriso fece scorrere la porta, ma appena vide l'interno, l'uomo si ritrovò ad impallidire e i giovani sapevano che quello non era un buon segno.

- Emergenza!! Il paziente della stanza 206 è scomparso!! - urlò il medico, una scena che nessuno aveva mai visto, ma in quel momento tutti i dottori e gli infermieri presenti nei dintorni, si misero subito in allarme e presero a cercare la paziente.

- Dottore mi spieghi che cosa sta succedendo? - chiese un ragazzo dai capelli mori e corti, con una ragazza dai capelli azzurri che gli stava attaccato al braccio preoccupata: questi erano Gray e Juvia e con loro c'erano tutti, da Erza a Gajeel.

- La paziente Lucy Heartphilia è scomparsa! - rivelò il medico, mettendo in agitazione tutti i compagni della bionda, che senza aspettare oltre, si misero alla sua ricerca... ma che diavolo stava succedendo in quel maledetto periodo? Fu la domanda che si manifestava nella loro mente.

Una lapide di pietra tutta decorata con fiori e qualche pianta che ne faceva da cornice, su di essa vi era scritto un nome: Layla Heartphilia.

- Mamma... - questo sussurro richiamo si disperse nell'aria di quel luogo, una lacrime scivolò giù dalla sua guancia, cadendo infine sul terriccio di quel cimitero.

Lucy Heartphilia, dopo aver camminato per le strade di Magnolia, era inevitabilmente finita al cimitero, esattamente davanti alla tomba della madre, ma il suo sguardo era spento e perso nel vuoto.

Sembrava essere finita in uno stato vegetativo, mentre pensava e ripensava a tutto il male che lei pensava di aver causato, così non poté che far scorrere fiumi di acqua salate sulle sue gote, fino a caderle dal mento come forma di gocce di pioggia.

- Perché sono nata? - si chiese, mentre una foglia d'autunno le cadde nella coscia, perché in quel momento era seduta sulle ginocchia, mentre con le mani si copriva il volto.

Quando si accorse della presenta di quella foglia sulle gambe, spostò leggermente la mano destra, vedendone infine il suo colore unico.

Era tra il rosso ed il marrone, dando vita ad un gioco di incontro e scontro tra le due tonalità, finendo per causare una strana colorazione: un rosa secco ma in verità era semplicemente una foglia rossa e scolorita dal suo essere secca.

Quel colore, che le infondeva uno strano calore, le ricordò una persona che le era stata molto vicina nell'ultimo periodo, anche se era stato un incontro piuttosto agitato, alla fine era diventato un rapporto molto dolce e caloroso.

Lei sapeva, lei pensava che non potesse stargli vicino, che più avrebbe assecondato questo suo desiderio e più lui avrebbe sofferto a causa sua e questo lei non voleva accadesse.

Improvvisamente Lucy udì dei passi e quando si voltò, si ritrovò a sgranare gli occhi per la sorpresa, perché... cosa ci faceva lei proprio davanti ai suoi occhi?

Nel mentre, all'ospedale, Gray e compagni erano sparsi per i vari settori dell'edificio, stavano cercando all'amica bionda ormai da quasi un ora ma di lei, nessuna traccia.

La situazione si stava facendo preoccupante e loro non poterono che domandarsi cosa stesse succedendo e perché proprio ai loro amici?

Lucy sembrava essere scomparsa nel nulla e l'opzione più probabile era che non si trovasse più all'interno dell'ospedale, mentre Natsu...

- Cazzo! - imprecò Gray dando un pugno al muro, tutta quella situazione lo stava portando all'esasperazione e non ne poteva più.

- Gray calmati! - gli disse Gerard con tono calmo, sempre tranquillo si mostrava ma in quell'occasione stava soltanto fingendo, per non pesare e far preoccupare gli amici e la sua ragazza, Erza.

- Calmarmi? Dovrei calmarmi con tutto questo puttanaio?!! - si alterò il moro, ormai avendo perso la pazienza, ma venendo abbracciato da dietro la schiena dalla sua Juvia.

- Gray-sama... per favore... - disse la ragazza in una supplica e il giovane, sentendo uscirle un singhiozzo dalle sue labbra, si tranquillizzò e infine si voltò verso Juvia per abbracciarla e cercare di calmarla, ottenendo un suo sorriso.

In quel momento, un letto rimaneva bianco, con una ragazza che attendeva la realizzazione della sua speranza, che lei sapeva ben presto realizzata.

Una ragazza dai capelli lunghi, neri e con due piccoli boccoli che cadevano in due code che si univano a quelli lisci e liberi, con due occhi di un verde foglia spento ed uno sguardo di ghiaccio ma che sorrideva gentile, si avvicinò alla giovane bionda.

- Lucy, che ci fai qui? - le domandò seria la mora, mentre Lucy la guardava ancora con uno sguardo sorpreso, ma poi si alzò e corse da lei, per finire poi nel suo abbraccio.

- Cosa devo fare... Minerva? - chiese disperata la ragazza, in un crollo emotivo mai avuto prima, ma l'interpellata non fece altro che afferrarla per le spalle e allontanarla il tanto giusto, per guardarla dritto negli occhi.

- Lucy hai davvero bisogno di domandarmelo? - le chiese Minerva rendendo il suo sguardo più sciolto e caloroso, mentre le posava una mano sulla testa e le accarezzava i capelli.

In quel momento, la bionda per quanto era confusa, ripensò al loro primo incontro e su come quella ragazza così bella e fredda, si era dimostrata gentile e affettuosa come una sorella, verso i suoi confronti, aiutandola ad andare avanti.

- Qualcuno ti sta aspettando o sbaglio!? - le fece notare la mora abbassando il suo braccio, mentre l'amica cercava di assimilare il tutto e comprendere il significato delle sue parole.

- Vai Lucy! - le disse Minerva alzando un po' di più la voce per spronarla e Lucy ricevendo il messaggio, capendo cosa le sue parole le stavano dicendo, fece spallucce e poi corse via da quel luogo.

All'ospedale, Erza si preparava a cercare la sua amica Lucy in qualsiasi punto della città di Magnolia, ma quando fece per uscire dall'edificio, ecco che le porte elettroniche si aprirono, mostrando una bionda ansimante.

Tutte le ragazze, appena la videro, le andarono incontro travolgendola di domande e preoccupazioni, chi dalle più giustificate a quelle più insensate.

- Ma dove eri finita? Ci siamo preoccupati molto, sai?! - fu la domanda che diedero tutti voce, ma fu Erza a pronunciarla con maggior vigore e autorità, sgridandola la bionda per il suo atteggiamento, ma l'unica cosa che ottennero fu solo la sua corsa.

Lucy correva e correva, come se non ci fosse un domani, perché lei sapeva che i suoi desideri non potevano realizzarsi, ma semplicemente perché era sempre stata lei a crearsi un muro che non esisteva ed era per questo che preferiva stare da sola, ma ora tutto ciò non le importava più.

Senza perdere del tempo a leggere il numero della camera che le si presentava davanti, così s'immerse nuovamente in quel terribile colore troppo pulito per lei.

Entrata dentro la stanza, si diresse nel letto, dove davanti ad esso vide un'albina di sua conoscenza, che teneva la mano alla persona che vi era sdraiata sopra, con una flebo collegato ad una vena nel braccio destro.

- Natsu. - soffio a bassa voce, come se fosse la colpevole di tutto questo disordine della sua vita, ma lei sapeva che non era così e solo grazie a lui.

La giovane ragazza dai capelli bianchi, appena vide la bionda si alzò dalla sedia e si avvicinò a lei, prendendole il polso e portandola al fianco del ragazzo.

- Lui ha bisogno di te. - disse soltanto Lisanna, perché era lei l'albina che si presentava davanti a Lucy e senza dirsi più niente, con un grazie datele da uno sguardo, la giovane biondina si avvicinò al rosato addormentato, mentre la Strauss uscì dalla stanza, tranquillizzando il gruppo.

- Sei proprio uno stupido... - e la giovane Heartphilia sorrise tristemente, mentre le lacrime uscirono dai suoi occhi e scivolarono sulla sua pelle rosea, dove nella sua mente il ricordo dell'incidente si fece vivo.

Inizio Flashback
Lucy correndo con le lacrime agli occhi, quest'ultimi chiusi, non si accorse di trovarsi in mezzo alla strada, ma poi un clacson si fece strada fino al suo udito e lei sorpresa si voltò, vedendo che una macchina le veniva incontro.

Il suo si fece più forte, mentre al suo seguito ci furono delle urla con lo stridio di gomme che frenavano e per Lucy era ormai troppo tardi da evitare.

Se non fosse che Natsu le si mise davanti e poi al strinse a se in un abbraccio, per proteggerla dall'impatto che venne pochi secondi dopo.

Loro due che volavano sopra la strada di qualche centimetro, lei che si fermo per prima, mentre lui continuò ancora per pochi centimetri ed entrambi non ripresero conoscenza, sognando solo ciò che desideravano.
Fine Flashback

Già, Natsu l'aveva protetta e non poteva che ringraziarlo però, vederlo fasciato da qualche benda e ancora incosciente, per l'ennesima volta, si ritrovò a piangere, buttandosi in ginocchi e la testa sul materasso, urlando nel suo pianto.

Quando si tranquillizzò almeno il minimo, alzò il capo verso il ragazzo e si sollevò da terra, posando la sua mano su quella del rosato, sentendone il calore.

- Non ti perdonerò se ora mi abbandonerai. - sussurrò con ancora le lacrime agli occhi, mentre si stendeva al suo fianco, anche se sapeva che i medici le avrebbero detto di tutto e di più.

Una stretta forte e virile, sentiva il suo corpo stretta ad un altro, questo però era abbastanza muscoloso e poi... le sue labbra erano accarezzate da qualcosa di ruvido, ma allo stesso tempo era dolce.

Quando realizzò ciò che stava succedendo, aprì di scatto gli occhi e due smeraldi lucenti furono la prima cosa che videro i suoi al cioccolato, inumidendosi subito dopo dalla troppa emozione.

- Natsu!! - gli saltò addosso Lucy, mentre venne stretta fra le braccia del rosato che rideva, con la bionda che pianse per la felicità di rivedere il ragazzo sveglio, pianse per il semplice fatto che il rosato non l'aveva abbandonata e pianse perché la persona più importante per lei non era morta.

- Lu, io non ti abbandonerò mai! - le disse Natsu prendendo il volto della bionda tra le sue mani e dopo un sorriso che donava soltanto a lei, poso le sue labbra sulle sue e Lucy si abbandono a quel calore che Natsu sapeva darle, perché lei lo sapeva... solo Natsu la rendeva felice e completa, sì, solo Natsu la faceva vivere.


Angolo Autore

Oddio, ditemi cosa ne pensate? Vi avverto che il prossimo capitolo è akajndhksu!!! Non so cosa dire se non: grazie per tutte le vostre recensioni, per il fatto che la seguite e per tutte le stelline *^*
Detto questo io... awww, impazzisco per il prossimo capitolo, aiutoh!! *vola via prima di spoilerare*


Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro