8
Mentre passeggiamo, nessuno dei due ha avuto il coraggio di aprire bocca, continuiamo a scambiarci occhiate fugaci.
<< Hai freddo? >> Mi domanda. Fa per togliersi la giacca, ma lo fermo, posando la mano sul suo braccio.
Rimane sorpreso da quel gesto e mi fissa con occhi penetranti, e sono costretta a distogliere lo sguardo. Tolgo la mano, << Sto bene. >>
Ridacchia, si toglie la giacca e me la posa sulle spalle, << Tu hai freddo. Guarda, hai la pelle d'oca. >> Fa scorrere una mano lungo il mio braccio.
Trasalisco. Perché quando mi tocca mi fa questo effetto?
Gli sorrido, e lui si avvicina. Mi prende tra le braccia e io mi rilasso.
E' così bello stare tra le sue braccia, non avevo mai provato una tale sensazione. Nemmeno con Brandon.
Brandon!
Mi sciolgo dal suo abbraccio, e prendo le distanze, << Credo sia meglio rientrare. E' tardi. >> Annuisce, e insieme torniamo a casa.
Entro in camera dove ho lasciato Brandon che dormiva, e lo trovo sveglio a braccia conserte e appoggiato con la schiena alla testiera del letto.
<< Dove sei stata? >> Mi domanda brusco.
<< A fare due passi. >>
<< E con chi? >> Ma fa sul serio? Drake diceva sul serio. Okay, adesso basta, mi sta stancando. Perché si comporta così? Non è mai stato possessivo nei miei confronti. Perché adesso. Perché?
<< Drake. >>
Si alza di scatto e comincia a camminare avanti e indietro portandosi le mani alla testa.<< Lo avevo avvisato quel grandissimo figl... >>
<< Smettila! Brandon falla finita. Mi stai stancando. Devi darci un taglio. Io non sopporto più questa situazione. E non puoi dirmi chi posso vedere e chi no okay? Sono libera di vedere chi voglio. Quindi per favore piantala.
Io... Io... >> Mi si forma un nodo in gola, e gli occhi si riempiono di lacrime.
Brandon si avvicina e indietreggio, e finisco con le spalle al muro.
Mi prende per le braccia per cercare di attirarmi a sé, ma lo respingo, allora mi prende i polsi, e con forza mi strattona.
Stringe le mani attorno alla mia vita serrando la presa. Cerco di divincolarmi, ma senza nessun risultato. Si sporge verso di me e cerca di baciarmi.
Strillo con tutte le mie forze, con la speranza che qualcuno mi senta.
La porta si spalanca e appare Drake subito dopo che con fare aggressivo si avventa su Brandon.
<< Lasciala, stronzo! >> Urla e vedendo che non molla la presa gli tira un pugno, facendolo cadere all'indietro sul letto, mentre io perdo l'equilibrio e finisco a terra.
Scossa per quello che è successo, rimango paralizzata, incapace di fare un passo. Riesco a malapena a respirare.
Drake si ferma davanti a me prendendomi il viso tra le sue grandi mani: << Tutto okay? >> Mi lancio tra le sue braccia in lacrime.
Mi accarezza i capelli, << Sssh... E' tutto okay. Ci sono io con te, tranquilla. Vieni, ti porto via di qui. >> Mette un braccio dietro la mia schiena e l'altro dietro le ginocchia, e mi solleva da terra. Poggio le braccia attorno alle sue spalle.
Mi porta in un'altra camera; non è la sua, perché è occupata: da Brandon.
<< Posso dormire sul divano... >> Scuote la testa.
<< Non dire stronzate. Tu dormirai con me, non ti lascio sola. Non con quel bamboccio del tuo ragazzo nei paraggi. >> Mi posa delicatamente sul letto.
<< E' il mio ragazzo. Non mi farà niente. >> Cerco di convincerlo a lasciarmi dormire sul divano.
Mi sentirei in imbarazzo a dormire nello stesso letto con lui.
<< E prima allora? Chissà cosa ti avrebbe fatto se non fossi intervenuto... >> Okay mi arrendo.
Si toglie la maglietta e mi volto arrossendo.
Lo nota e ride. << Puoi guardarmi se ti va. Non dico niente. >> Dice in modo altezzoso.
<< Preferirei di no, ti ricordo che sono ancora fidanzata... >>
<< Quindi puoi guardare solo il tuo ragazzo? >> Il suo fiato caldo, mi volto e lo trovo a pochi centimetri dal mio viso. Arretro.
<< Vuoi cambiarti? >> Domanda guardando la mia gonna corta.
Deve essersene accorto anche lui che non è per niente comoda.
<< Non ho niente da mettere. Non importa starò bene così. >> Mento, ma gli sorrido per non darlo a vedere.
Sorride e va a prendere la maglietta che si è appena tolto e me la porge.
<< Dovrebbe andare bene; sei piccola e io un gigante, dovrebbe coprirti abbastanza. Credo... >>
Rimango a bocca aperta e lui scoppia a ridere. Prendo la maglietta e mi chiudo in bagno.
Quando apro la porta Brandon è davanti a me, e ha un'espressione triste.
Mi guarda da capo a piedi, e quando si rende conto di cosa ho indosso, i suoi occhi si fanno di nuovo duri.
<< Di chi è? >>
<< Me l'ha prestata Drake. Brandon è tutto okay, è stato solo un gesto carino. Sono stata io ad accettare. Calmati. >> Dico decisa.
Mi prende tra le sue braccia, e lo lascio fare. Porto le braccia attorno al suo collo, e mi bacia. D'un tratto si allontana da me, e alle sue spalle vedo Drake, che serra la mascella e le narici del suo naso si dilatano.
Mi piazzo in mezzo a loro due, dando le spalle a Brandon e rivolgendomi a Drake, << Va bene Drake. Non è successo niente. Adesso andiamo a dormire... >> Guardo Brandon e lo prendo per mano, << Andiamo... >>
Ci allontaniamo, e mi sento gli occhi di Drake addosso; infatti quando arriviamo davanti alla camera, mi volto nella sua direzione, e vedo che ci sta fissando.
Ci mettiamo a letto, e indosso ancora la maglia di Drake; riesco a sentirmi addosso il suo dolce profumo.
Brandon si sdraia accanto a me e mi cinge in vita. La schiena contro il suo petto. Mi addormento immaginandomi nella camera accanto, tra le braccia di Drake.
Mi sveglio, guardo l'ora sul cellulare di Brandon che è sul comodino.
Segna le 5: 50. Non resisto più, devo alzarmi. Prendere un po' d'aria, mi sento soffocare.
Scendo lentamente le scale, facendo attenzione a non fare rumore. In cucina verso un po' d'acqua in un bicchiere e apro un po' la finestra. L'aria mattutina è frasca, inspiro profondamente, e i miei polmoni si riempiono, ed espiro cacciando via tutto... I problemi, i pensieri, le insicurezze, i dubbi...
<< Bello vero? >> Una voce mi fa trasalire.
Mi volto, Drake è appoggiato allo stipite della porta.
<< Mi hai spaventata. >> Bevo un sorso d'acqua e torno ad ammirare il cielo mattutino.
Avanza lentamente e si ferma accanto a me. Mi guarda, ma non dice niente, quando poi vorrebbe farmi mille domande.
<< Chiedi pure. >> Dico bevendo un altro sorso e continuando a guardare fuori dalla finestra. Lo sento esitare, poi tira un forte respiro e inizia a parlare: << Avete fatto pace? >>
Lo guardo incredula, non mi aspettavo una domanda simile.
La sua voce mi supplica di dargli una risposta. Una risposta che non ho.
<< Non lo so sinceramente. >> Dico guardandomi i piedi, poi alzo gli occhi su di lui, << Perché ti interessa saperlo? >>
Sposta il peso da una gamba all'altra con fare goffo. << Non c'è un
perché. >> Dice brusco. Guarda da tutt'altra parte evitando il mio sguardo.
Sorrido e incrocio le braccia al petto, << c'è sempre un perché Drake... >>
Sbuffa e si avvicina. << Mi dispiace, ma non c'è... >> Se ne va lasciandomi sola.
Sospetto ci sia qualcosa che mi nasconde, e non vuole dirmelo.
Continuo a bere la mia acqua e ammiro il sole che sta per sorgere. E' uno spettacolo meraviglioso. Rimango senza fiato ogni volta che lo vedo.
<< Sola soletta? >> Brandon mi abbraccia da dietro, e mi sciolgo da quell'abbraccio. Mi volto e prendo le distanze.
<< Scusami per ieri non so cosa mi sia preso... >> Si avvicina, ma indietreggio. Scuoto la testa.
<< Non toccarmi. Scusa ma... Io non so se sia più il caso di stare insieme. >>
Spalanca gli occhi e mi guarda disperato, avanza verso di me, mi prende per la vita e mi tira a sé... Mi divincolo, cerco di sciogliermi dalla sua presa, ma è troppo forte.
<< No, non puoi dire così. Amore mio io ti amo, lo sai? Non puoi lasciarmi ti prego non puoi farlo! >> Frigna, mentre io continuo a divincolarmi.
<< Brandon lasciami, ti prego. Non posso più continuare così, non ti riconosco. >>
<< No, non ti lascio. Tu devi stare con me, siamo fatti l'uno per l'altra. Non mi puoi lasciare, non te lo permetto! >> Alza la voce e inizia a spaventarmi. I suoi occhi esprimono rabbia, tristezza, pentimento.
Ma io non posso andare avanti così, non ce la faccio.
Brandon cade a terra; ci metto poco a capire come ci sia finito.
Drake è davanti a me, il respiro affaticato, le nocche insanguinate. Poggio le mani sulle sue spalle e lo spingo indietro, non voglio che colpisca ancora Brandon, potrebbe cacciarsi nei guai.
<< Ha detto che è finita. Ed è finita! Brutto bastardo! >> Gli ringhia contro.
Brandon lo guarda spaventato, e tiene una mano sul naso, che gli sanguina.
Si alza e gli si avvicina così tanto che i loro nasi si toccano. Entrambi si guardano con aria di sfida.
<< E' una questione che devo risolvere con la mia ragazza, quindi levati dai coglioni. >> Ma cosa stanno facendo questi due? Vorrebbero battersi?
Per me? No, io non ci sto...
<< Non è la tua ragazza. Non più. >>
<< Questo lascialo decidere a lei... >> Entrambi si voltano nella mia direzione aspettando che dica qualcosa.
Guardo Brandon, poi Drake, poi di nuovo Brandon. Scuoto la testa, alzo le mani: << Lasciatemi in pace... Tutti e due! >> Mi allontano lasciandoli lì, e spero con tutta me stessa che non si prendano a pugni. Finirà male, me lo sento. Soprattutto per Brandon. Drake è molto più grosso e più forte di lui.
La giornata non è iniziata per niente bene, e ora che sono tornata a casa mia, voglio solo starmene stesa sul letto a non fare niente. Non ho voglia di vedere nessuno, soprattutto Drake e Brandon.
Purtroppo la tranquillità non è per me, mia madre bussa alla porta dicendomi di scendere al piano di sotto perché ho visite.
Chi sarà mai?
Scendendo le scale, vedo una ragazza... Ha un viso familiare, ma non ricordo dove l'ho vista. Ah ecco dove! Quando l'ho conosciuta era con Brandon; se ricordo bene ha detto di chiamarsi Ysabel.
Per quale motivo sarà venuta? E poi, come fa a sapere dove abito?
<< Ciao. >>
Mi sorride e con un segno della mano dice: << Ciao.>>
<< Ti chiederai perché sono qui... >> In effetti... Le faccio segno di accomodarsi sul divano, e ci sediamo.
Attendo con ansia che cominci a parlare, mi ha incuriosita.
Si muove nervosa sul divano, come se quello che stesse per dirmi mi farà arrabbiare. Mi farà arrabbiare?
<< Ecco... >>
La incito ad andare avanti. Prende aria, e poi la caccia. Comincio a perdere la pazienza. Voglio che parli...
Il suo cellulare squilla, lo prende e dopo torna a guardare me, << Mi dispiace, ma non posso. Devo andare... >> Si alza e se ne va.
Mi alzo nervosa, naturalmente non potrò più starmene tranquilla nel mio letto dopo questo.
Ysabel stava per dirmi qualcosa, e se non vuole dirmelo lei, lo scoprirò io.
Non posso starmene tranquilla a casa. Prima di uscire di casa chiamo Carmen, sperando che mi risponda. Voglio parlarne con lei, magari sa qualcosa, magari Bob sa qualcosa. Non lo so, ma devo chiedere, devo sapere. Cosa voleva dirmi Ysabel? Uscirò fuori di testa...
Bianca mi apre all'ingresso, la saluto e corro in camera di Carmen. E' al cellulare, sicuramente con Bob.
Appena mi vede mi saluta e riattacca.
<< Cosa voleva dirti quella ragazza. Raccontami... >> Mi fa segno di sedermi sul letto accanto a lei.
Scuoto la testa e sbuffo, << Stava per parlare, ma poi le è arrivato un messaggio sul cellulare e se ne è andata. Temo che centri qualcosa Brandon. Non so, ma ho questa strana sensazione. E' da un po' che lo vedo strano, dalla nostra prima lite. Non riesco a fidarmi del tutto... Non più. Devi aiutarmi amica mia. Tu sai qualcosa, o Bob... Non ha detto niente a lui? >>
Mi ascolta con molta attenzione, ci riflette su e scuote il capo. Mi guarda impietosita, mi prende la mano.
<< Chiederò a Bob, magari riesce a farsi dire qualcosa. Non ti prometto niente, ma voglio tentare. Non preoccuparti, si risolverà tutto... >>
Un attimo di silenzio, e poi dice: << Ho sentito la lite di stamattina tra... >> La interrompo.
<< Non voglio parlare di loro due. Adesso si sono messi in testa che devo decidere se sono o no la ragazza di Brandon, ma sai che ti dico? Ne ho abbastanza. Non ce la faccio. >>
<< Quindi, cosa intendi fare? >> Faccio spallucce. <<Non lo so. Per ora voglio starmene da sola. Senza ragazzi intorno. >>
Batte le mani come una bambina e strilla entusiasta, << Ecco allora... Ti va di fare un po' di shopping? Una giornata per sole donne. Io e te, amica mia. Niente ragazzi. Ti va? >> Ridacchio vedendo la sua espressione, annuisco. Mi farà bene uscire con lei. Riesce a ridarmi sempre il buonumore.
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