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Siamo in aereoporto e ancora non mi ha detto dove vuole portarmi.
<< Dài dimmi dove stiamo andando! >>
Mi guarda divertito e scuote la testa.
<< Puoi aspettare ancora un po'? Tra poco ci imbarcheremo e lo scoprirai da sola. >>
Sbuffo e metto il broncio, incrocio le braccia al petto; inutile, tanto non me lo dirà...
Scoppia a ridere e io gli faccio la linguaccia.
Mi manda un bacio, allora, con fare seducente, mi avvicino a lui, che mi sta seduto di fronte, mi siedo sulle sue gambe, comincio a baciarlo sulla guancia, gli passo le dita tra i capelli,
mi guarda curioso, << Qual è il tuo scopo? >> Fa un sorrisetto.
<< Nessuno. >> Dico seria.
Mi guarda poco convinto. << Sicura? >>
Annuisco. << Okay. >> Dice e mi posa un bacio a stampo sulle labbra.
Ritorno a baciarlo sulla guancia, piccoli baci, e piano arrivo alle sue labbra.
Le schiude e subito infila la lingua.
Mascalzone!
Approfondiamo sempre di più il bacio, il mio corpo va in fiamme, e i nostri respiri diventano sempre più corti.
Strizzo gli occhi e riprendo lucidità,
<< Dove stiamo andando? >> Dico sussurrando.
Interrompe il bacio e mi guarda intensamente negli occhi, sospira.
Credo di esserci riuscita.
<< Piccola... >> Posa una mano sulla mia guancia.
<< Mi dispiace ma devi aspettare. >> Dice e io sbuffo, lui scoppia a ridere di nuovo. Mi alzo, ma lui mi prende per un polso e mi fa sedere, ma questa volta sulle sue gambe.
<< Ma Drake! Voglio sapere dove mi stai portando! >>
Mi porta una ciocca di capelli dietro l'orecchio, e mi sfiora quest'ultimo.
<< Non ti fidi di me? Credi che ti stia portando in un posto oscuro per poi poterti fare tutto quello che voglio e torturarti? >> Dice con tono canzonatorio.
Si fa serio. << Anche se devo ammettere che l'idea non mi dispiace. >> Mi lancia un'occhiatina furba; lo colpisco leggermente sul petto.
<< Non mi fai niente. Sei troppo debole. >> Allora colpisco di nuovo, ma niente.
Una voce metallica ci dice di imbarcarci, ma per dove? Io non so dove stiamo andando!
<< Su, alzati. Dobbiamo imbarcarci. >>
Mi aiuta ad alzarmi, poi mi prende per mano e mi trascina via con se'.
Saliamo sull'aereo, e quando la hostess ci dice dove siamo diretti, salto dalla gioia! Non ci posso credere!
<< Amore mio ti amo così tanto! >>
Mi butto tra le braccia di Drake che sta seduto accanto a me e lui mi stringe forte, << Anche io piccola. Farei qualsiasi cosa per renderti felice. >>

Finalmente stiamo atterrando. Siamo appena arrivati all'aeroporto della capitale d'Italia: Roma.
Sono al settimo cielo, ho sempre desiderato visitarla, ma non ho mai potuto; ma ora grazie all'amore della mia vita, ci sono riuscita.
<< Allora sei contenta? >> Chiede.
Annuisco e sorrido a trentadue denti.
Aspettiamo per prendere le nostre valige e poi usciamo dall'aereoporto.
Mi prende per mano, mi trascina in una zona dove non c'è nessuno, mi addossa alla parete e mi si avventa sulle labbra. Mi bacia appassionatamente, le sue mani scivolano sui miei fianchi, mi attira a se il più possibile.
Lo spingo leggermente indietro e chiedo: << Adesso che facciamo? >>
Mi lancia un'occhiata maliziosa e un sorrisetto furbo è stampato sulle sue labbra, << Io direi di posare prima le nostre cose in hotel... >>
<< Poi magari potremmo trattenerci per un po'... >> Continua.
Lo guardo di traverso; so già quali sono le sue intenzioni, so già cosa intende dire con "potremmo trattenerci per un po'."
Annuisco e poi scuoto la testa.
Inarca un sopracciglio.
<< Deciditi sì o no... >>
Gli sorrido. << Si, posiamo le nostre cose, e no, non ci "fermeremo per un po'". >> Faccio le virgolette con le dita.
<< Voglio andare in giro. Per prima cosa voglio andare alla fontana di Trevi. >>
<< Vuoi esprimere un desiderio? >>
Guardo il vuoto, ci pensò un po', poi poso gli occhi su di lui, << Ho già tutto quello che desideravo, ma sai... >>
<< Cosa? >> Mi prenderà per pazza. Il mio unico desiderio adesso, è sperare che funzioni, che le cose tra noi funzionino.
Questo è ciò che desidero adesso...
<< Non si dicono i propri desideri... >>
Mette il broncio e sbuffa, << Ma... Piccola... Sono io, a me puoi dirlo... >>
Scuoto la testa e scoppio a ridere quando vedo la faccia di Drake disperata.
<< Mi dispiace tanto, ma no. >>
<< Okay... >> Si arrende.
Non mi fido, Drake non si arrende mai, avrà sicuro qualcosa in mente.
Mi cinge di nuovo in vita e mi stringe forte a se'; così forte che mi manca l'aria. Poggio le mani sul suo petto, e a un millimetro dalle mie labbra sussurra: << Adesso facciamo come vuoi tu, ma questa sera ti farò tutto ciò che voglio... >>
Trattengo il respiro, queste parole mi fanno andare il corpo in fiamme.
Annuisco. Non posso credere di aver accettato la sua proposta!
Cosa mi sta succedendo?
È semplice. Lo amo.
<< Adesso andiamo in hotel e poi andiamo a fare un giro, proprio come la signorina desidera... >>
Lo bacio sulle labbra. << Ti amo. >>
Mi prende per mano e insieme andiamo alla fermata dell'autobus.
<< Cazzo! Avrei dovuto fittare un auto! A quest'ora non saremmo ancora qui! >>
Mi volto verso di lui e poso le mani sul suo petto, << Drake... Non importa, riusciremo a prenderne uno... >>
È da quasi un'ora che siamo fermi alla fermata. Ne sono passati almeno due o tre, ed erano tutti pieni.
Drake serra la mascella, << Drake ti prego smettila. Non puoi incazzarti per una stupidaggine... >> Lo rimprovero; a volte è davvero irritante.
Non siamo mica i soli ad aspettare di prendere uno stupido autobus da quasi un'ora!
Mi lancia un'occhiata torva.
<< Scusami se volevo... >> S'interrompe. Detesto quando non finisce di dire ciò che stava dicendo!
<< Ah, lascia perdere! >>
<< No, continua. Cosa stavi dicendo... >>
<< Volevo rendere questa giornata speciale, per te e per me. Ma vedo che nemmeno questo apprezzi... >>
Mi sento tremendamente in colpa adesso.
Mi avvicino a lui, ma indietreggia,
<< Scusa ma ora non credo che un abbraccio possa risolvere tutto. >> Mi prende per i polsi e mi allontana.
Non insisto. Tengo gli occhi bassi e dico con un filo di voce: << Scusami. >>
Restiamo in silenzio. Mi sento i suoi occhi puntati addosso, poi lo sento sospirare e si avvicina a me.
Mi prende per i fianchi e mi stringe forte a lui.
<< Scusami tanto piccola. >>
Scuoto la testa, poi alzo gli occhi su di lui e un nodo mi si forma in gola.
<< Non sopporto l'idea di starti lontana, non mi piace, anzi detesto quando litighiamo, anche per le cose più stupide. Tu sei davvero importante per me, Drake. Nessuno è mai riuscito a farmi stare male come fai tu. >>
<< Certo! Stavi con un bamboccio, ma per fortuna hai aperto gli occhi... >>
Sentirlo nominare mi fa mancare l'aria. Si anche Brandon mi ha fatto male; scoprire che mi tradiva con Ysabel quando stava ancora con me mi ha fatto male, ma non da togliere il fiato.
<< Mi prometti una cosa? >> Chiedo stringendomi a lui e affondando il viso nell'incavo del suo collo.
<< Certo. >>
<< Promettimi che non litigheremo mai più, e che non ci lasceremo
mai... >>
Mi spinge leggermente indietro, ma solo per fissare i suoi magnifici occhi castani nei miei.
<< Te lo prometto. >> Mi bacia sulla fronte.
<< E tu faresti una cosa per me? >> Chiede.
Annuisco. << Qual è il tuo desiderio? >>
<< Restare per sempre con te. >>
Mi abbraccia forte.
<< Su, cerchiamo di prendere un cazzo di autobus. >>
<< Drake! >>
<< Dài Emily! >> Scoppia a ridere e io non posso fare altro che rimanere incantata, per poi ridere insieme a lui.

Per fortuna abbiamo ancora mezza giornata, credo riusciremo ad andare solo alla fontana di Trevi.
Abbiamo posato le valige in hotel e ora stiamo passeggiando mano nella mano nella città di Roma.
Guardo le nostre mani e sorrido, poi guardo il mio ragazzo, che si sente osservato e si volta, << Sei felice? >>
<< Cosa? >>
<< Stai sorridendo. Sei felice? >>
Annuisco. << Si Drake, sono felice, ma non è per quello che sorrido... >> Ammetto.
<< Ah no? E per cosa? >>
Alzo le nostre mani intrecciate l'una nell'altra; << Per questo. Mi piace quando mi tieni per mano. >>
Sorride timido; cosa molto strana fatta da lui.
<< Uno. Ti tengo per mano per tenerti vicina a me. Due. Così tutti sapranno che sei e sarai solo mia. >>
Scoppio a ridere, ma ciò che ha detto mi lusinga. In un certo senso mi piace.
Arriviamo finalmente alla fontana di Trevi.
<< Coraggio. Esprimi il tuo desiderio. >> Mi incita.
<< Si è già avverato. >>
Mi fa voltare di spalle alla fontana,
<< Esprimilo lo stesso. >>
Prendo una moneta e la lancio all'indietro.
È stupido pensare che lanciare una moneta in una fontana possa realizzare i propri desideri. Ma infondo cosa importa? Viviamo di speranza, e quella moneta, in quel momento, è la nostra speranza. Un passo verso la felicità.
<< Fatto! >> Gli rivolgo un sorrido.
<< Sei buffa, piccola mia. >>
<< Andiamo. Ho fame, e voglio mangiare. >>
Mi porge la mano e io la prendo.
<< Io ho voglia di patatine fritte! >> Saltello come una bambina.
<< E patatine fritte siano. >> Lo adoro. Mi accontenta ogni volta che desidero qualcosa.
Adesso però mi chiedo...
Il mio unico desiderio, si realizzerà?
Non sopporterei l'idea di stargli lontano, mi ucciderebbe.
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Be' che ne dite? Non trovate che sia stato davvero molto dolce Drake?
Cosa rispondete alle domande che si pone Emily? Secondo voi, Drake riuscirà a mantenere la parola data? Riuscirà a far funzionare le cose tra loro?
Commentate e votate!
Buona lettura! 😘

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