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Siamo in un pub; quando Cat si mette in testa qualcosa, non riesci a farle cambiare idea. Aveva detto che saremmo usciti: ed eccoci qua.
<< Ecco! C'è un tavolo lì, andiamo! >> Catherine è elettrizzata.
<< Dài ragazzi non fatevi pregare! Andiamo! >> Tutti la fissiamo sconcertati, non abbiamo mai visto Cat così felice...
<< Ash tu vieni con me? >> Fa gli occhi dolci, e posso vedere il mio amico cedere davanti a quello sguardo. È proprio innamorato. Spero che Cat lo abbia capito, e che anche lei inizi a provare qualcosa per lui.
<< Si, vengo con te. >> Cat esulta.
<< Venite anche voi con noi... >> Dice Ash mentre Cat lo prende a braccetto, poi si volta verso di lei, e con fare elegante dice: << Signorina, venga con me. La scorterò fino al suo tavolo. >> Cat scoppia a ridere, poi dice cercando di rimanere seria: << La ringrazio. Mio signore. >> Dice quest'ultimo con enfasi.
Ash spalanca gli occhi, << Hei! >> Cat gli passa una mano davanti agli occhi, e lui si riprende.
<< Andiamo. >> Si guardano sorridendo.
Insieme ai miei amici andiamo al tavolo, e quando mi volto verso gli altri vedo le loro espressioni. Mi viene da ridere. Sono troppo buffi!
Li raggiungo e dico: << Dài ragazzi non fate quelle facce! Non vedete Cat com'è felice? Non roviniamole questo momento. >>
<< Non capisco questo suo entusiasmo da cosa sia dovuto... >> Dice Caleb.
Rido portandomi una mano davanti alla bocca e scuoto la testa.
<< Non lo so. Però meglio che sia felice che triste, no? >>
Annuisce. Prende Maggie per mano e vanno al tavolo.
Infine mi avvicino a Joe e Colin.
<< Io non ci volevo venire! >> Sento dire Joe a Colin.
<< Non fare la stronza. >> Stanno discutendo, così mi tengo a distanza.
<< Quando volete noi siamo lì... >> Mi limito a dire e mi allontano per lasciarli sola, ma prima che mi volto, li vedo entrambi annuire.
Quando vado al tavolo, chiedo perché Colin e Joe stanno litigando, ma nessuno sa rispondermi.
Non passo molto tempo con loro due, non li conosco molto bene.
Per come gli ha risposto Colin, ho la strana sensazione che a Joe Cat non sta molto simpatica.
<< Emily? A cosa pensi? >> Cat mi chiama facendomi tornare in me.
Scuoto la testa e le sorrido.
<< Scusa, ero sovrappensiero... >>
Sospira. << È chi penso io che ti tiene la mente occupata? >>
<< Si. >> Mento.
<< Domani chiamalo. >>
Annuisco. Oggi non si è fatto proprio sentire, e la stessa cosa vale per me.
Mi chiedo come stanno tra noi le cose; l'ultima volta che siamo stati insieme, mi era sembrato che fosse tornato tutto alla normalità, ma ora non ne sono più sicura.
Per il resto della serata ridiamo e scherziamo. Tutti ordinano da bere, io prendo una Coca Cola.
<< Emily Coca Cola? Stai scherzando vero? >>
Scuoto la testa. << Sai benissimo che non reggo l'alcol Ash. >>
<< Una sola non ti fa niente! >>
Scuoto la testa, << Niente da fare Ash. Non mi convincerai... >>
L'ultima volta che ho bevuto, ho giurato che non lo avrei più fatto.
Sbuffa. << Fai come vuoi. >>
<< Posso divertirmi anche senza bere. >> Annuisce.

Un'ora dopo siamo ancora nel Pub. Mi alzo dal tavolo e vado al banco e chiedo un bicchiere d'acqua.
Mi si avvicina un ragazzo che non conosco. Puzza di alcol: è ubriaco fradicio.
<< Ciao bellezza... >> Mi prende una ciocca di capelli. Mi scanso senza dire una parola, lo guardo impaurita. Non sai mai cosa aspettarti da certe persone.
<< Ti va di giocare con me? >> Si avvicina sempre di più, e la puzza di alcol invade le mie narici. Tossisco e prendo di nuovo le distanze, ma lui avanza di nuovo verso di me.
Mi alzo e indietreggio, ma mi afferra per un polso.
Faccio per urlare, << Sssh... Sta' zitta o può accaderti qualcosa di molto brutto. >> Dalla tasca dei suoi pantaloni caccia un coltellino.
Mi blocco all'istante. << Ora vieni con me. Muoviti. >>
Mi strattona e contro la mia volontà mi porta fuori.
Mi volto verso i miei amici che sono ancora al tavolo, vedo Cat che mi saluta, forse crede che stia con qualcuno che conosco, magari penserà che io stia con Drake...
<< Lasc... >> Mi zittisce mettendo una mano sulla mia bocca.
Caccia fuori il coltellino portandomelo alla gola.
<< Ti ho già detto che non devi parlare o per te non finirà bene... >>
Con gli occhi spalancati trattengo il fiato e guardo l'uomo di fronte a me.
<< Adesso tolgo la mano e tu stai zitta, sono stato chiaro? >>
Annuisco mentre le lacrime cominciano a scorrermi sul viso.
Mi alza la gonna, e mi tolgo le sue mani di dosso. Mi schiaffeggia.
<< Stronzetta. Cosa ti ho detto?! >>
Alza di nuovo la gonna. << No, no. >> Dico singhiozzando.
<< Devi stare zitta! >>
Mi sbottona la camicetta; sta per togliermela, quando qualcuno da dietro lo afferra buttandolo a terra.
Sono sollevata nel vedere Drake. Non so come faccia, ma sa sempre dove trovarmi. In ogni caso sono contenta.
Lo colpisce: pugni, calci.
<< Drake. Ti prego, smettila così lo uccidi! >> Strillo coprendomi gli occhi. Lo spettacolo non è per niente piacevole. Il ragazzo ha il naso insanguinato, il labbro rotto. Drake lo colpisce sulla guancia, credo che gli si farà viola tanto dal colpo forte che ha ricevuto.
<< Drake! >> Strillo ancora più forte, e questa volta si ferma. Mi guarda con il fuoco negli occhi. Respira affannosamente, guarda in cagnesco il ragazzo steso a terra - quasi morto - e poi viene da me. Mi prende tra le sue braccia e mi stringe forte.
Piango tra le sue braccia, << Sssh... Piccola, tranquilla, ci sono io qui. Non ti succederà niente. >> Mi accarezza da sopra i capelli.
Mi posa la sua giacca sulle spalle, e mi stringo a lui più che posso.
<< Scusami se sono così... >>
Alzo la testa per guardarlo in volto, e gli carezzo la guancia.
<< Drake, non dire così... Io ti amo. >> Dico fissando i suoi magnifici occhi castani e gli passo le dita tra i capelli.
<< Sei il mio angelo, e non voglio lasciarti andare. >> Mi guarda intensamente.
<< Non farlo, perché io stessa non voglio, okay? >>
<< Okay, ti amo. >> Mi accarezza la guancia.
<< Ti amo. >> Posa le sue labbra sulle mie, e ci infila la lingua.
<< Ti... Ti va di venire da me? >>
Gli sposto una ciocca di capelli che gli ricade davanti agli occhi, e continuo accarezzandogli lo zigomo, scendendo piano sulla guancia, la mascella, il collo. Gli bacio il collo.
Emette un mugolio. Mi prende per le spalle, e mi tira indietro.
<< Così mi ecciti, piccola peste. >>
Gli rivolgo un'occhiatina innocente, ma so che non serve a ingannarlo.
Lo desidero tanto quanto lui desidera me.
<< Lo vorrei tanto... >> dico.
Mi prende per mano, << Allora andiamo... >>
<< ... Ma... Credo sia meglio di no. >> esito.
Annuisce e vedo i suoi occhi tristi.
<< Non fare così. >>
Mi passa l'indice sulle labbra. << Ti amo. >> Mi bacia di nuovo, ma questa volta è un bacio casto.
Mi prende per mano, << Aspetta, devo avvisarvi miei amici che vado via... >>
Annuisce e dice: << Ti accompagno. >>

Davanti la mia stanza del dormitorio, Drake mi bacia ancora. C'è chi dice di no, ma è davvero molto dolce. Ha voluto accompagnarmi a salutare i miei amici, e ora fino davanti la mia stanza.
<< Voglio stare ancora un po' con te... >> Mi fa gli occhi dolci, e io non resisto.
<< Voglio tenerti tra le mie braccia. Voglio vederti dormire. Non mandarmi via. >> Unisce le mani in segno di preghiera.
Rido, porto le mani sui fianchi, e annuisco.
Insieme entriamo, e va a sdraiarsi sul mio letto. Mi fa segno di raggiungerlo, e faccio come dice. Appena mi siedo sul bordo del letto, mi tira giù e mi sale sopra. Incrocia le dita alle mie e mi bacia appassionatamente. Mi bacia il collo, le spalle, le guance, il naso, e infine arriva alle mie labbra.
Mi sposta una ciocca di capelli, << Adesso dormi piccola peste. Io starò qui. >> sussurra a un millimetro dalle mie labbra.
Mi addormento serena tra le sue braccia, con la testa sul suo petto, e con il suono del battito del suo cuore.
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Questa è la seconda volta che aggiorno oggi!
Spero che vi piaccia questo capitolo. Buona lettura! 😘

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