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Drake ha appena parcheggiato la moto davanti a una pizzeria. Mi porge la mano per aiutarmi a scendere, e io mi reggo a lui. Dopo scende anche lui, la sistema e insieme entriamo nella pizzeria.
Lo guardo sorridendo. << Adesso so che per renderti felice devo portarti a mangiare la pizza! >> Porta il braccio sulle mie spalle.
<< Mi basti tu per essere felice. >>. Dico sincera.
Non so cosa mi abbia fatto questo ragazzo, ma non ho mai provato nulla di così forte.
<< Hei? >> Mi passa una mano davanti alla faccia; scuoto la testa per riprendermi.
<< A che pensi? >> Chiede. Gli sorrido,  ammiro il suo splendido volto, e penso a quanto sono innamorata di questo ragazzo.
<< Ti amo Drake... >> Queste parole mi sono uscite senza pensare.
Si ferma di colpo, mi prende per i fianchi, poi mi sfiora il viso delicatamente, << Ti amo... >> Arrossisco. << ... Piccola peste. >> Continua.
<< È lo stesso per me... >> Dice d'un tratto.
<< Eh? >>
<< Mi basti tu per essere felice. Non sono mai stato così felice in vita
mia. >>
Mi faccio seria, sospiro e lui si sporge in avanti e inclina leggermente la testa di lato per guardarmi bene in volto.
<< Drake... Per me è davvero importante. Voglio che funzioni. Voglio davvero stare con te... >>
<< Anche io... >> M'interrompe.
<< Anche io voglio stare con
te Emily. >>
Dio! Tra poco mi scoppia il cuore nel petto!
Chi lo avrebbe mai detto che dietro la sua arroganza, si nascondesse tanta dolcezza, e tanto amore...
<< Adesso andiamo a mangiare una bella pizza! >> Mi fa l'occhiolino e io annuisco.
Ci sediamo a un tavolo, e aspettiamo che vengano a prendere l'ordinazione.
Drake sbuffa, << Quando cazzo viene qualcuno? >>
Ridacchio. È passata mezz'ora da quando ci siamo seduti, e ancora non è venuto nessuno.
<< Non fare il bambino, aspetta come fanno tutti. >> Lo rimprovero.
<< Ma... >>
<< Fallo per me... >> Faccio gli occhi dolci, e lui si arrende. Mi sorride, poi si corruccia, incrocia le braccia al petto e si poggia allo schienale della sedia.
<< Oh! Finalmente! Mi stavo facendo vecchio! >> Sbraita Drake quando vede arrivare il cameriere al nostro tavolo.
Gli prendo la mano e si volta a guardarmi.
<< Mi scusi... >> Dice il cameriere mortificato.
Drake lo guarda in cagnesco, allora per calmarlo dico: << Drake calmati, non è successo niente, forse hanno troppi clienti e c'è poco personale. >>
Mi lancia un'occhiataccia, << Lo difendi? >>
Non lo capisco. Fino a poco fa era pieno di entusiasmo, e ora... Faccio fatica a riconoscerlo.
<< La mia ragazza ha fame! Non puoi far aspettare i clienti coglione! >>
L'atmosfera si sta scaldando, e devo fare qualcosa, o temo che perda le staffe e cominci a picchiarlo.
<< Drake non importa, ti prego smettila. >>
<< Basta! Perché lo difendi! Cazzo Emily! >> Si alza e si allontana.
<< Scusami tanto... >> Mi scuso con il cameriere ed esco anche io.
<< Drake fermati! >> Strillo più che posso. Si ferma, ma non si volta.
Lo abbraccio da dietro, tengo il petto premuto contro la sua schiena; respira affannosamente, << Drake ti prego, calmati. >>
Gli giro intorno per mettermi davanti a lui, mi fissa con occhi duri.
Gli carezzo la guancia, e mi alzo sulle punte per baciargliela.
Mi guarda intensamente negli occhi, poi fissa le mie labbra e io le sue. Per un attimo esita, ma poi mi tira a se' cingendomi in vita con un solo braccio, e con l'altra mano mi sfiora la guancia, con il viso a un millimetro dal mio. Poi mi bacia.
<< Drake! >> Sussurro sulle sue labbra e cerco di tirarmi indietro, ma lui mi stringe così forte che non ci riesco.
Poso le mani sul suo petto e lo spingo leggermente indietro, ma lui continua a non mollarmi: << Che ti succede? >>
<< Mi manchi Emily. Ho bisogno di te. Ti voglio. Sto impazzendo. >> Dice con voce disperata.
<< Dobbiamo andarci piano... >>
Sbuffa. << Anche con quello vuoi andare piano? >> Mi fa l'occhiolino e sorride furbo.
<< Soprattutto... Drake. >>
Questa volta voglio che funzioni davvero, non voglio fare il tira e molla. Non sopporterei l'idea di averlo con me un giorno, e il giorno dopo no.
<< Fanculo! >> Calcia il marciapiede.
Mi porto le mani alla bocca e rimango sconcertata.
Le lacrime mi scorrono sul viso.
<< Se non vuoi questo puoi dirlo... Io perderei il mio tempo per te. Ma se tu non vuoi questo, allora lasciamoci. >> Dico tra un singhiozzo e un altro.
<< Emily. >> Si avvicina.
Mi scanso. << Io cercherò di dimenticarti... >>
Alzo gli occhi su di lui che mi guarda furioso. Stringe i pugni lungo i fianchi e serra la mascella.
<< Vuoi andare dal tuo amante? Vai! >> Sbraita.
Non riesco a parlare, quello che mi dice mi fa troppo male, mi sento male.
<< Va' al diavolo Drake! >> Gli urlo in faccia, mi volto e me ne vado.
<< Dove vai! >> Lo sento urlare.
Mi volto di scatto e me lo ritrovo alle spalle: << A dormire! >> sbotto.
Mi prende per un braccio: << Ti accompagno. >>
Scuoto la testa, allora mi attira tra le sue braccia avvolgendomele attorno alla vita.
<< Emily? >> chiama con voce roca.
Alzo gli occhi su di lui, lo guardo in cagnesco, e lui con aria afflitta dice:
<< Scusami. È tutta colpa mia. Sono un vero idiota. >>
<< Si è vero. È tutta colpa tua. >> confermo quello che ha appena detto.
<< Sono uno stronzo... >> Ammette.
Lo guardo e dico: << Continua... >>
<< Sono un arrogante, stronzo, bastardo, geloso... E sono innamorato di te... >>
Quando termina la frase non posso fare altro che sciogliermi.
Gli poso una mano sulla guancia.
<< Sei geloso? >> Chiedo.
Annuisce. << Sono geloso di chiunque ti si avvicini. Non posso farci niente. È più forte di me. >> Gli poso un bacio sotto i mento e ci poggio la fronte.
<< Non hai motivo di essere geloso, perché io voglio e vorrò sempre e solo te... >> Faccio per baciarlo sulla guancia, ma si volta e finisco col baciarlo sulle labbra.
<< Ti amo... >> Sussurra.
Mi guardo intorno, poi guardo lui: << Andiamo? >> ho un po' di fame. Okay, tanta. Tanta fame!
Annuisce e mano nella mano rientriamo nella pizzeria e ci sediamo al nostro tavolo.
<< Ti va di venire a dormire da me? Voglio dormire abbracciato a te questa notte. Mi sei mancata così tanto. >> Senza farmelo dire due volte annuisco e lui esulta.

Casa sua è enorme, la camera sarà altrettanto.
Proprio come immaginavo, la sua camera è enorme. Sono senza parole.
<< Wow! >>
<< Ma... È grandissima! >>
Scoppia a ridere, << Domani ti mostro la casa... >>
Rido nervosa. << Cosa? >>
<< Che bello?! >> Strillo entusiasta.
Mi carezza la guancia e poi il mio orecchio.
Annuisce e mi posa un tenero bacio sul collo. Mugolo. Chiudo gli occhi e mi lascio andare sul letto, e lui mi sale sopra facendosi spazio tra le mie gambe.
Ci baciamo con trasporto, i nostri respiri si fanno sempre più corti.
Improvvisamente si tira indietro e si allontana mettendosi a sedere sul bordo del letto dandomi le spalle.
<< Cazzo! >> Passa le mani tra i capelli.
Lo raggiungo e lo cingo in vita e gli bacio la schiena. << Cosa succede Drake? >> Sussurro al suo orecchio.
Si volta leggermente, << Non fare così, non sai cosa ti farei... >> Avvampo e una scarica elettrica attraversa il mio corpo. Mi mordo le labbra e immagino a tutto quello che potrebbe farmi.
Mi spinge indietro e ricado sul letto, Drake mi sale sopra; mi fissa divertito, poi comincia a farmi il solletico.
<< No! Drake! >> Rido a crepapelle.
<< Sssh piccola, non gridare, o ci sentiranno... >>
Mi blocco all'istante. Cosa?
Mi metto a sedere, << Che c'è? >>
<< Ci... Sono i tuoi genitori? >> Chiedo in preda al panico. Il solo pensiero che i suoi genitori mi vedano in queste condizioni, ma soprattutto a fare cose indecenti con Drake, mi terrorizza.
<< Tranquilla, ti sto prendendo in giro. Siamo solo noi in casa. Ma comunque fai piano piccola... >>
<< Farò la brava bambina... >> Dico a un soffio dalle sue labbra.
Trattiene il respiro e si morde le labbra mentre tiene gli occhi fissi sulle mie.
Sbadiglio.
<< Sei stanca? >> chiede e io annuisco.
Si alza da sopra di me e si avvicina all'armadio.
<< Metti questa. >> mi porge una sua felpa. La indosso, poi ci sdraiamo sul suo enorme letto.
<< Mi piace la tua camera. >>
Ridacchia, poi dice serio:
<< Io voglio andarmene di qui... >>
<< Che c'è? >> Chiede.
<< Non mi racconti mai niente. Io non so cosa ti piace fare, quali sono i tuoi interessi... >>
M'interrompe. << Una cosa la sai... Sai cosa mi piace fare... >> Mi sfiora il braccio.
Ridacchio: << Stupido... >> 
Lo sento sospirare, mi carezza da sopra i capelli e poi ci posa un bacio.
Mi addormento con la testa poggiata sul suo petto.

<< Piccola, svegliati. >> mi scuote leggermente.
Apro gli occhi e vedo Drake davanti a me che mi sorride dolcemente.
<< Buongiorno... >> e mi posa un bacio sulla punta del naso.
<< Buongiorno. >>
<< Hai fame? >> Mi domanda e io annuisco.
Mi prende per mano e mi fa alzare,
<< Vieni, andiamo a fare colazione. >> Quanto è tenero.
<< Cosa vuoi? >> chiede mentre scendiamo le scale tenendomi per mano. Faccio spallucce, << Cosa mangi di solito la mattina? >>
Fa un sorrisetto furbo e mi fa l'occhiolino: << Vorrei mangiare te tutte le mattine. >>
Alzo gli occhi al cielo e gli faccio la linguaccia.
<< Ho fame e voglio mangiare, andiamo?! >> esclamo.
<< Vieni qui! >> dice riveriti e rido anche io.
Mi conduce a quella che penso sia la cucina, e di colpo mi fermo, lo tiro per un braccio prendendolo del tutto alla sprovvista, perché indietreggia e mi cade addosso.
Scoppio a ridere.
<< Ma cosa fai? >> Dice mentre mi sta ancora sopra.
<< Ti amo. >>
Mi bacia appassionatamente.
D'un tratto, con la coda dell'occhio, vedo una sagoma, mi volto e proprio davanti a noi, vedo i suoi genitori.
<< Oddio! Ma cosa!? >> La signora si copre gli occhi.
In questo momento vorrei sprofondare; mi metto a sedere, ma Drake non si muove di una virgola.
<< Ehm... Salve. >> Mi metto in piedi, e mi ricompongo.
La signora mi lancia un'occhiataccia e io abbasso lo sguardo intimidita.
Drake mi si para davanti, poi mi prende per mano e senza aprire bocca mi porta via con se'.
<< Dove vai!? >> La sento gridare mentre noi ci allontaniamo.
<< Drake? >> lo chiamo.
Continua a camminare velocemente, senza prestarmi attenzione:
<< Drake! >> Mi divincolo dalla sua presa.
Lo tiro per un braccio facendolo voltare, << Che vuoi! >> Sbraita, nei suoi occhi c'è odio. Perché?
<< Perché fai così? Andava tutto bene fino a quando non... >>
<< Sono arrivati quei due stronzi! >> Termina al mio posto, anche se non avrei finito in quel modo...
<< Sono i tuoi genitori... >>
<< Non me li nominare! Chiaro? Non me li nominare! >> Indietreggio.
Mi fa paura.
Scoppio a piangere. Mi copro il viso.
<< Scusami... >> Fa per abbracciarmi ma mi tiro indietro.
<< Non fai che chiedermi scusa! >>
<< Emily... >>
<< Basta! Basta Drake. Io così non ce la faccio. Ti ho già detto che non voglio fare il tira e molla, e smettila di tenermi all'oscuro dalla tua vita! >>
Mi cinge in vita, e mi tira a se' fino a stringermi tra le sue braccia; piango sul suo petto, e lui mi accarezza da sopra i capelli.
<< Mi dispiace. >> sussurra.
Ci guardiamo intensamente negli occhi, mi asciuga le lacrime, mi posa un tenero bacio sulla fronte.
Mi stringo forte a lui, << Non voglio. Non voglio lasciarti... Ti amo troppo. >> Ci baciamo.
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Ecco il nuovo capitolo! Allora? Vi è piaciuto? Scrivetelo nei commenti.
Continuate a seguirmi e a leggere la mia storia per scoprire cosa succederà tra questa coppia innamorata.

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