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6

                 

Sono passati tre giorni da quando Carmen ha avuto quel brutto incidente. Finalmente l'hanno dimessa, e ora stiamo aspettando che il padre ci venga a prendere e ci porti a casa. Sono venuta per aiutarla a preparare la valigia, dato che ha la spalla fratturata e non può muoverla.
Il dottore ha detto che deve stare un mese ferma a riposo. Ho solo una cosa da dire: vacanze rovinate.
Dovevamo passare un'estate magnifica, la nostra ultima estate insieme prima di partire per il College.
Franco, il padre di Carmen, non tarda ad arrivare. Poso la valigia nel portabagagli, e salgo in macchina.
La bacia sulla fronte e dice: << Pronta a tornare a casa? >>
<< Non vedo l'ora. >> E sorride entusiasta.
Sono contenta che torni finalmente a casa. Non mi piaceva vederla chiusa in una stanza d'ospedale. E' orribile.
Quando arriviamo a casa, c'è Bianca che ci apre la porta d'ingresso, e sfodera il suo sorriso più bello. Abbraccia la figlia mentre Franco mi aiuta con la valigia.
Aiuto Carmen a piegare gli abiti e a metterli al loro posto, mi ringrazia, e mi chiede di rimanere per pranzo, ma rifiuto con un: << No, ti ringrazio. Ma ho delle cose da fare. Più tardi verrò a vedere come te la passi. Anche se sono sicura che non sarai per niente sola. >>
Capisce a chi mi riferisco e scoppiamo a ridere...
Si, esatto. Credo che tra non molto Bob varcherà la porta di questa casa e non se ne andrà più. Ma è comprensibile; si è preso un bello spavento...
<< Cosa devi fare? Ma vieni più tardi, vero? >> Frigna.
Sorrido, << Delle commissioni con mio padre. Appena mi libero vengo. >> Le faccio l'occhiolino ed esco dalla camera chiudendo la porta alle mie
spalle. Saluto Bianca e Franco con un sorriso e un gesto della mano e vado via.

M'incammino a piedi.
Ripenso a ciò che ho detto alla mia migliore amica. Ed era una bugia, e a lei non racconto mai bugie.
Non è vero che ho delle commissioni da fare con mio padre. Ho intenzione di andare da Drake e parlare di quello che è successo.
Da quel giorno non ne abbiamo più parlato. Sì, ci siamo visti, perché è venuto a trovare Carmen in ospedale. Ma le nostre conversazioni si limitavano a un "Ciao", e "Come stai".
Arrivo davanti casa di Bob, con la speranza di trovarlo in casa, e spero da solo, così potremmo parlare tranquilli. La fortuna vuole che lo incontri proprio mentre sta uscendo di casa. Appena mi vede, mi fa segno di entrare. Entro e chiude la porta. Mi fa segno con la mano, << Siediti. >> Faccio come dice e prendo posto sul divano. A casa non c'è nessuno. Bob a quest'ora sarà da Carmen, e i suoi genitori non si trovano in casa.
Si siede accanto a me e tra noi c'è imbarazzo.
E' lui a fare il primo passo, << Allora... Perché sei qui? >> Mi domanda con un po' di esitazione. Comportamento strano, soprattutto se si tratta di Drake. Per quel poco che lo conosco, ho capito che la timidezza non fa parte di lui, e nemmeno la mancanza di argomenti di discussione...
Prendo coraggio e inizio a parlare
<< Che... Che cosa è successo... >>
Mi fissa con occhi penetranti. << ...L'altro giorno... >> Termino la frase.
Distolgo lo sguardo, e tengo gli occhi bassi, perché non riesco a guardarlo.
Mi vergogno. Posa l'indice sotto il mio mento per farmi alzare la testa,
<< Io... >> Inizia, ma lo interrompo prima che possa dire qualcosa.
<< Non deve succedere mai più... Va bene? >> Credo di averlo domandato più a me che a lui. La mia voce mi tradisce. Non sono sicura fino in fondo di volerlo, e mi chiedo perché... Perché desidero tanto baciarlo? E' una domanda che mi pongo da un bel po', ma non trovo risposta... 
Sorpreso quanto me annuisce con un cenno del capo. Sembra... Deluso, triste. Forse si aspettava qualcos'altro. Non un mio rifiuto.
<< Sei sicura di volere questo? >> Si avvicina, e il mio cuore comincia ad accelerare i battiti. Devo respingerlo. Non posso fare questo a Brandon, non lo merita.
Annuisco e di corsa me ne vado.
La questione "Drake" è chiusa, mi sento più tranquilla. Eppure sento di aver sbagliato. Decido di non farci caso.
Sto passeggiando, quando vedo Brandon uscire da una casa, in compagnia di una ragazza, della nostra età, che non conosco.
Mi avvicino a loro e li saluto.
Sorrido a Brandon e poi alla ragazza. << Hei! Che ci fai da queste parti? >> Mi domanda.
<< Passeggiavo. Tu invece? Chi è lei? >>
<< Ah, lei è Ysabel. La figlia di un'amica di mamma. Non te l'ho mai presentata? >> Mi domanda.
Scuoto la testa. Non sapevo avesse altre amiche.
Saluta la ragazza, - mi sembra si chiami Ysabel - , e viene via con me.
Lo guardo sospettosa. So che posso fidarmi, ma è possibile avere dei dubbi?
<< Perché mi fissi? Lo so che sono bellissimo e che non puoi resistermi. >> Scherza prendendosi gioco di me.
Scoppio a ridere e lui mi avvolge un braccio attorno alla vita.
<< Ti amo. Tu mi ami? >> Ma che domanda è? E' normale che lo amo, altrimenti non starei con lui...
Mi fermo e prendo il suo viso tra le mani e lo bacio appassionatamente.
<< E questo dovrebbe essere un si? >>
<< Ti basta? >>
Annuisce e mi bacia.
Continuiamo a passeggiare, poi ci viene voglia di prendere un gelato.
Io lo prendo: fragola e limone, lui nutella e nocciola. Assaggio un po' del suo e lui del mio. Lo facciamo sempre.
Quando arriviamo in spiaggia, Brandon ha già finito di mangiare il suo
gelato, a me invece, manca il cono.
Stiamo passeggiando sulla battigia, quando scorgo Drake che ci sta osservando.
Meglio tenermi a distanza. Quando sono con lui, perdo il controllo di me stessa. Il mio corpo agisce senza che il mio cervello gli abbia dato il permesso di farlo.

Dopo un'ora sono già di ritorno a casa, è ora di pranzo e mia madre è già ai fornelli.
<< Zia Emily! >> Brian corre verso di me con le braccia aperte e lo prendo in braccio, << Che ci fa lui qui? >> Domando a mia madre, mentre Brian mi sta dando un bacio sulla guancia.
<< Debby e Justin sono andati a pranzo con degli amici e hanno chiesto se potevamo tenerlo noi, per oggi... >>
Mia sorella e Justin, suo marito, a volte si comportano ancora come se fossero novelli sposi. Ma va bene, una volta tanto non fa male dedicarsi alla coppia. Aiuta a rimanere insieme per sempre.
Quando immagino il mio futuro, la prima cosa che vedo sono i miei figli. Non so che volto avrà mio marito, ma m'immagino con i miei bambini, felice...
E' questo che voglio per il mio futuro...
<< Zia Emily! La nonna ha preparato le patatine fritte e la cotoletta. A te piacciono? >>
Gli sorrido, e lo bacio sulla guancia, << Certo che mi piacciono! Ma la nonna le ha fatte a te, quindi le puoi mangiare tutte. >>
Strilla dalla gioia e mi abbraccia. E' il suo modo di dirmi grazie. Lo adoro! E' un amore di bambino.
L'anno prossimo andrà alla scuola materna. Spero si trovi bene e si faccia molti amici.
Poggio a terra Brian e andiamo a sederci a tavola. Appena mia madre mette a tavola le patatine fritte, lui ci si avventa sopra. Poi ci aggiunge il ketchup.
Vedere come si è combinato con la salsa, mi fa sorridere, e per ora tiene
lontano i miei pensieri.
Finiamo di mangiare e aiuto mia madre a sparecchiare, Brian si alza da tavola, va a sedersi sul divano e accende la TV. A quest'ora fanno sempre i Simpson. E' il suo cartone animato preferito...
Da piccola lo guardavo anche io. Adesso quando lo vedo con Brian, mi chiedo... Perché Bart, Lisa e Maggie non crescono, e Homer e Marge non invecchiano?
E' stupido pensarlo... Lo so. Eppure me lo sono domandata...
Mi chiudo in camera, e mi sdraio sul letto e metto le cuffiette. Ascoltare la musica mi rilassa e mi aiuta a non pensare; ed è proprio quello di cui ho bisogno. Non pensare...
Avvio la canzone "Young and Beautiful" di Lana Del Rey. Mi piace molto questa cantante.
Chiudo gli occhi per concentrarmi sulla canzone.

Quando li riapro, fuori è buio; mi sono addormentata senza rendermene conto.
Prendo il cellulare per vedere l'ora. Sono le 18:30. Ho cinque chiamate perse di Carmen e un messaggio di Bob che mi chiede che fine ho fatto.
Cavolo! Avevo promesso a Carmen che sarei passata da lei. Devo sbrigarmi, o la prenderà male se non ci vado.
Indosso un pantalone nero lungo, perché ho un po' freddo, una T-shirt bianca, e la felpa. Le converse bianche, ed esco di casa.
Quando arrivo da Carmen, ci sono tutti i miei amici. E' venuto anche Steve, ed è in compagnia di una ragazza. Non so chi sia, non l'ho mai vista prima.
<< Guarda un po' chi si rivede! Ciao Steve! Mi sei mancato... >> Corro ad abbracciarlo, poi sposto lo sguardo sulla ragazza e sorrido a entrambi,
<< Non ci presenti la tua ragazza? Sei maleducato. >> Lo canzono.
La ragazza sorride timidamente, poi viene verso di me e mi porge la mano, << Ciao, io sono Amanda. Piacere. >>
Le stringo la mano, le sorrido e mi presento. Sembra simpatica.
<< Ragazzi, vi va la pizza? Le ordiniamo. >>
<< Si... >> Rispondiamo tutti in coro.
Così Carmen prende il cellulare e ordina una pizza a metro. Ordina una margherita per tutti.
L'unico che non vedo è Brandon. Questa mattina, prima di tornare a casa, mi aveva detto che sarebbe passato a casa mia nel pomeriggio. Ma non credo sia venuto, mia madre me lo avrebbe detto. E' tutto molto strano.
<< Bob, hai sentito Brandon per caso? >> Scuote la testa. Rivolgo la stessa domanda a Carmen, ma nemmeno lei sa dirmi niente.
Meglio non pensarci troppo, finirò con l'uscire fuori di testa.
Mezz'ora dopo, arriva la nostra pizza a metro.
Ha un bel profumo, e a me è già venuta fame, non vedo l'ora di divorare una fetta.
Proprio mentre sto per addentare la mia prima fetta di pizza, suonano alla porta. Bob va ad aprire, e poi lo vedo entrare in cucina in compagnia di Drake.
Lo guardo, e lui posa su di me uno sguardo duro. Un brivido percorre la mia schiena, e sospiro.  Abbasso lo sguardo, e mi concentro sulla pizza.
Riesco a mangiare solo due fettine, e non ho più aperto bocca da quando è arrivato lui.
<< Emily, che hai? >> Alzo gli occhi su Steve, che tiene un braccio sullo schienale di Amanda.
Scuoto la testa, guardo Drake, che mi sta scrutando con aria dura. Vorrei capire, almeno per una volta, cosa gli frulla in quella sua testa. Perché davvero non ci capisco niente. Non ho mai conosciuto un ragazzo così complicato come lo è lui.
Ma quello che capisco sempre meno è quello che sento quando c'è lui presente.
Mi alzo, devo provare a chiamare Brandon; devo capire cosa combina. Perché non è più venuto a casa oggi?
<< Bob, puoi prestarmi il tuo cellulare? Voglio chiamare Brandon e capire che fine ha fatto... >>
Annuisce e me lo porge.
Mi chiudo in bagno e provo a chiamarlo, ma non risponde, riprovo per la seconda volta... Ma niente. Attacca sempre la segreteria. La odio!
Bussano alla porta.
Corro ad aprirla, << Si, scusa ma dovevo... >> Quando la apro e vedo Drake mi blocco. Rimango immobile, con il cellulare in mano e ancora vicino all'orecchio.
Entra spingendomi dentro. Faccio per uscire, ma chiude la porta a chiave.
<< Devo pisciare. >> Sbotta.
Gli volto le spalle e mi copro il volto con entrambi le mani; non ho intenzione di vederlo mentre fa pipì, quindi gli chiedo di aprire la porta in modo che possa uscire. Ma scuote la testa e mi rivolge un sorriso malizioso. Quanto è odioso.
<< Io... Non capisco. Cosa ti prende? Perché fai così. >> Mi volto, quando sento scorrere l'acqua.
Mi guarda e si avvicina lentamente, e sulle sue labbra compare di nuovo quel sorriso.
<< Così come? >> E' molto vicino, e gli poggio le mani sul petto per tenerlo lontano, ma continua ad avanzare, intrappolandomi con la schiena contro il muro. Comincio ad agitarmi perché temo che voglia baciarmi di nuovo, e non posso e non voglio permetterglielo.
<< Drake, non fare un altro passo ti prego. >> Mi guarda divertito, poi poggia le mani sulla parete all'altezza della mia testa.
<< Che passo? Più vicini di così? Ah, adesso capisco. Hai paura che ti baci di nuovo vero? Ma tu me lo hai proibito, non ricordi? >> E' così vicino che riesco a sentire il suo fiato sul mio viso.
Annuisco. Poi dice: << Il problema è che più mi viene detto di non fare una cosa, e più mi va di farla. >>
A quelle parole una scarica elettrica attraversa il mio corpo.
Mi sento combattuta tra l'intenzione di respingerlo, e la voglia di baciarlo. Ma la mia testa mi dice di non farlo; che è sbagliato.
Prima che possa decidere, mi sta già baciando. Mi cinge in vita, poi mi prende per le cosce e mi solleva da terra. Mi aggrappo a lui e lo bacio con trasporto.
Una voce nella mia testa: una voce che mi dice di smettere di baciarlo, mi riporta alla realtà. Quando si avvicina a me è come quando si è ubriachi. Perdo lucidità e non ragiono più.
Lo allontano dalle mie labbra, fisso le sue che sono gonfie: << Ti... Ti avevo detto che non doveva più succedere... >> Il mio tono di voce mi tradisce. E' stato un po' come dire: "ti avevo detto di non baciarmi più, ma ti prego non darmi ascolto perché io voglio baciarti. E voglio che mi baci..."
Sono ancora aggrappata a lui, quando mi sorride e mi guarda intensamente negli occhi, poi mi fissa le labbra, si avvicina e mi passa la lingua sul labbro inferiore.
<< Si. Lo ricordo. Eppure guarda tu stessa dove sei... >> Si riferisce al fatto che siamo chiusi nel bagno e, lo stringo con le gambe ai fianchi.
<< Avanti Emily. Ammetti che tu vuoi questo... >> Mi posa delicatamente a terra e mi sposta una ciocca di capelli dietro l'orecchio.
No. Non posso. Devo trovare la forza e respingerlo. Quello che sto facendo è sbagliato, per me e per Brandon. Noi stiamo insieme, e in questo modo lo tradirei, che si tratti anche solo di un bacio. Io non sono così...
Io non tradisco.
Potrei anche sembrare una ragazza facile... Ma non lo sono.
Alzo la testa per guardare i suoi splendidi occhi, e dico: << Tu non vuoi questo. Per te è solo un gioco, perché ti stai annoiando e... E vuoi divertirti con me. Ma quello che non capisci è che io non gioco con questo, con i sentimenti... >> M'interrompe e scoppia a ridere.
<< Sentimenti? Perché provi qualcosa per me? >> Dice continuando a ridere. Divento seria, e lui lo nota e diventa serio anche lui, allora chiede ancora, << Provi qualcosa per me? >>
<< No! Io amo Brandon, e lui ama me. >> Ripeto più a me stessa che a lui.
<< Se davvero lo ami, perché sei ancora qui con me? E lui dov'è? Te lo sei chiesto? >> Ma cosa importa a lui...
All'improvviso mi ricordo che questa mattina, Drake ci osserva da lontano. E allora gli punto il dico contro, << Ma cosa fai? Ci segui? Sai, ti ho visto questa mattina, quando ero con Brandon in spiaggia... >>
Fa spallucce, << Si, vi ho visti, e allora? E no, non vi ho seguiti, ero di passaggio. >>
Non sapendo più cosa rispondere, rimango in silenzio, mentre lui continua a tenere gli occhi fissi su di me.
<< Lasciami in pace Drake, ti prego. >>
Allora si avvicina, e per paura che mi baci ancora mi porto le mani sul viso, ma lui apre la porta ed esce.
Caccio un sospiro di sollievo, e scivolo sul pavimento con la schiena appoggiata al muro.

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