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31

Bob darà una festa a casa sua, ed è proprio ora che cominci a prepararmi se non voglio arrivare in ritardo. Passerà a prendermi Brandon tra mezz'ora.
È quasi un'ora che sono in piedi davanti al mio armadio, e finalmente ho deciso: indosso un pantaloncino di jeans e una camicetta blu che mi lascia con le spalle scoperte, e un paio di sandali con le zeppe.
I capelli li arriccio solo un po' alle punte. Metto mascara e gloss.
Sento il motore di una macchina, e dalla finestra del mio salotto, vedo Brandon parcheggiare davanti casa.
Esco di casa e non appena mi vede, mi apre la portiera; ma prima di entrare, mi ferma per darmi un bacio sulle labbra.
La settimana scorsa, dopo che Drake è andato via, ho pensato molto. Ho esagerato a mandare via Brandon, infondo era solo un'incubo. 
Così l'ho chiamato e ci siamo visti. Mi sono scusata con lui e gli ho raccontato dell'incubo; ha capito che mi sono spaventata, e mi ha detto di non preoccuparmi.
<< Sei in ritardo di dieci minuti... >> Lo canzono.
Alza le mani in segno di resa. << Mi scusi signorina, non accadrà più. Può perdonarmi? La prego non mi punisca. >> Scherza.
Scoppio a ridere, poi seria.
Porto le mani sui fianchi e batto il piede a terra, inarco un sopracciglio e lo guardo storto, << Non deve più capitare. È chiaro? >> Sto al gioco.
<< Mai più. >> Scoppiamo entrambi a ridere.
Mi aiuta a salire e chiude la portiera, poi viene a sedersi accanto a me al lato guida, e mette in moto.
Casa di Bob è già stracolma di gente;
si sente la musica molto alta. Mi chiedo se Carmen verrà. Decido di mandarle un messaggio, prendo il cellulare e comincio e scrivere, ma poi la vedo seduta su una panchina in giardino.
<< Ciao Carmen... >> Mi siedo accanto a lei. Mi guarda, poi guarda a terra.
<< Hai visto Bob? >>
Scuote la testa, << No. Non ci parliamo da un po'. >>
<< Perché non entri e lo cerchi? >> Le propongo.
Scuote la testa, << Ho paura che si arrabbi se mi presento senza
avvisarlo. >>
<< Non credo. >> Le faccio l'occhiolino. << Ormai sei qui. Perché non lo cerchi per parlare? >>
Carmen sta piangendo, si butta tra le mie braccia, e io ricambio dandole conforto accarezzandole la schiena.
<< Mi manca da morire Emily. Io lo amo. Non riesco a stare senza lui. >>
La prendo per le spalle e la tiro leggermente indietro, << Proprio per questo dovete chiarire e tornare insieme. Io credo che lui voglia lo stesso... >> Le asciugo le lacrime.
<< Siete fantastici insieme. >>
Scatta in piedi e a passo svelto si dirige verso la casa. Rimango seduta ancora un po' sulla panchina, quando Brandon mi chiama, << Amore, entri? >> Annuisco e lo raggiungo. Mi posa un braccio sulle spalle, e insieme entriamo in casa.
<< Ti va di bere qualcosa? >> Mi accompagna a sedere sul divano, annuisco e si allontana.
Torna con in mano una Coca Cola Light. Sa bene che non bevo bevande alcoliche. L'unica volta che ho bevuto dell'alcol, mi sono sentita male, e non ho ricordato niente.
Due ore dopo, Brandon mi cinge i fianchi con le sue forti braccia e mi sussurra all'orecchio: << Amore, torniamo a casa? >> poi mi posa un bacio sulla guancia. Sbadiglio è annuisco. In effetti sono piuttosto stanca.
Davanti alla porta d'ingresso, mi bacia, e mi fa capire di voler entrare, ma io non voglio.
<< Brandon... >> Mi bacia sul collo, mi stringe sui fianchi.
<< È meglio se vai... >> Mi guarda in volto, mi carezza la guancia, e va via.

Questa mattina abbiamo deciso di andare tutti al mare. È da molto che non passiamo una giornata tutti insieme.
<< Allora siete tornati insieme... >> Carmen mi sorride, non l'ho mai vista così felice.
<< Sono felicissima. Ieri sera abbiamo parlato per molto tempo, gli ho spiegato che non potrei mai tradirlo perché lo amo. >> spiega, resta in silenzio per un po' e poi continua: << Lo amo da morire. Cavolo quanto lo amo, Emily. Lui è l'uomo della mia vita. Lo so. >>
Sono contenta per lei, per loro. Li adoro, e ciò che desidero è che siano felici.
<< Questa notte abbiamo dormito insieme. È stata la notte d'amore più bella che abbia mai avuto. >>
Le brillano gli occhi e a me non può non spuntare un mega sorriso.
Si alza e raggiunge gli altri in acqua, io invece rimango in spiaggia...
<< Perché non entri in acqua? >> Sussulto, non mi ero accorta ci fosse qualcuno dietro di me; ma ormai conosco fin troppo bene questa voce.
<< Perché ho paura. >>
Si siede accanto a me. << Perché? >>
Gli lancio una breve occhiata, poi torno a fissare i miei amici. << Perché si. >> Scoppia a ridere. << Non è una risposta "perché si" >> Fa le virgolette con le dita.
Mi rabbuio, tengo gli occhi bassi e mi stringo nelle spalle. << Non mi va di parlarne... >>
<< Invece credo che parlarne ti farà bene... >>
<< Ma chi sei? Il mio psicologo? Ho detto che non voglio parlarne. Punto. >> Rispondo brusca. Non sopporto quando insiste. In generale. Non sopporto quando qualcuno vuole costringermi a parlare di una cosa che non mi va.
Mi alzo e mi allontano.
<< Emily! Amore, tuffati! L'acqua è fantastica! >> Brandon mi fa segno con la mano di raggiungerlo, ma scuoto la testa. Adesso ci si mette anche lui.
Mi sdraio sul telo da spiaggia: adoro prendere il sole, mi piace sentire il sole che mi scalda la pelle.
Ma d'un tratto qualcuno mi fa ombra. Apro gli occhi, e vedo Drake avanti a me.
<< Sto cercando di prendere un po' di sole. Potresti toglierti? >> Cerco di mantenere un tono calmo e gentile.
Mi tira per un braccio facendomi alzare in piedi, << Dobbiamo parlare io
e te. >>
Sbuffo. << Cosa vuoi Drake? >> incrocio le braccia al petto e aspetto che si decida a parlare.
<< Perché sei arrabbiata con me? >>
Buffo! Non si fa sentire per giorni, e mi chiede perché sono arrabbiata con lui?
<< Se ricordo bene, l'ultima volta che ci siamo visti, non ci siamo lasciati male, no? >> Dice ammiccando. Appunto.
<< Appunto. L'ultima volta. È una settimana che non ti fai vedere né sentire. Credevo ti avrei visto alla festa di ieri, ma niente. >>
Mi sorride e si avvicina, tenta di abbracciarmi, ma mi scanso, << Quindi è per questo che sei arrabbiata... >>
<< Amore? Va tutto bene? >> Brandon ci raggiunge, viene da me e mi cinge in vita. Guarda Drake con aria di sfida, come per dirgli: "lei è mia. Stai lontano."
Continuano a fissarsi. Meglio che mi inventi qualcosa, o tra loro due non finirà bene.
<< Allora... >> Dico. E subito ho l'attenzione di entrambi.
<< Stasera cosa vi va di fare? >>
<< Io ho voglia di ballare! Andiamo in discoteca. Ma questa volta a ballare sul serio. Non come l'ultima volta. >> Esclama Carmen che ci sta raggiungendo seguita da Bob. Poi guarda in cagnesco Brandon e Drake.
<< Okay. Allora stasera si va in discoteca. >> Dice Bob. Abbraccia Carmen e la bacia sulla fronte.

Siamo in discoteca, la musica è molto alta. È stracolma di gente.
Vedo ragazze che si strusciano sui ragazzi; trovo che sia una cosa disgustosa.
Ma non sanno ballare in un modo più decente?
<< Amore, ti va di ballare? >> Brandon mi passa un braccio sulle spalle attirandomi a se'. I miei occhi cadono su Drake, che lo fissa in cagnesco.
Mi volto verso Brandon e annuisco.
<< Nooo! Prima devi bere un po'. >> Carmen mi afferra per un braccio e mi porge un bicchiere con della birra dentro.
Faccio segno di no, ma lei insiste; così  prendo il bicchiere e butto giù tutto in un solo sorso.
Ho un brivido. La birra era un po' troppo fredda. Però con questo caldo devo dire che non è stato poi così male.
Bevo altri due bicchieri sentendomi sempre meglio.
<< Allora balliamo? >> Dico a un millimetro dalle labbra del mio ragazzo.
Prendo le sue mani e me le porto sui fianchi, e insieme andiamo al centro pista.
Senza rendermene conto, mi sto strusciando su di lui, ondeggio i fianchi, scendo giù e risalgo su.
Sto facendo proprio quello che odio fare di più. Ma mi sto divertendo, e poi non è un reato divertirsi una volta tanto. Cavolo! Siamo in discoteca, e sono giovane, e sono ubriaca! Voglio divertirmi. Questi anni non li avrò più indietro.
Mi volto e gli porto le braccia al collo, accarezzo i suoi capelli, sono così soffici; si avvicina sempre di più, fino ad avere il suo viso a pochi millimetri dal mio. Sento il suo fiato caldo sul mio viso. Un profumo di menta invade le mie narici.
Mi alzo sulle punte e lo bacio. Mi tiene stretta sui fianchi, il mio corpo incollato al suo, la sua lingua accarezza la mia. Riesco a sentire la sua eccitazione.
Vedo un po' sfocato.
Che non reggo l'alcol ormai l'ho capito. Comincia a girarmi un po' la testa, e mi tengo aggrappata a Brandon per non cadere.
<< Vieni con me. >> Mi lascia e mi prende per mano.
Mi porta in una saletta, praticamente è vuota, ci siamo solo noi.
Prendiamo posto su un divanetto. Mi fa stendere e mi sale sopra. Mi bacia sul collo, la spalla, mi mordicchia il lobo, e lo tira delicatamente.
Mugolo, incapace di parlare.
Si struscia su di me, mi accarezza le gambe, mentre continua a divorarmi sul collo, poi passa sulle labbra.
<< Brandon... >> Sussurro.
Si ferma e si alza per guardarmi in volto.
<< Cosa?! >> Oddio!
Questa non è la voce di Brandon.
<< Drake...? >> Mi metto a sedere e mi ricompongo. Mi è venuto mal di testa, cerco di alzarmi, ma ricado sul divanetto. Mi massaggio le tempie con le mani.
<< No, Cappuccetto Rosso! >> Dice con tono brusco.
<< Drake scusa credevo fossi... >> Alza una mano e mi interrompe.
<< Sssh... >>
<< Ma... Io... >>
<< Ho detto sta' zitta! >> Sbraita. Per fortuna non c'è nessuno, nessuno può sentirci.
Mi guarda confuso, e anche un po' arrabbiato e deluso.
<< Credevi davvero fossi quel bamboccio? >> Si riferisce a Brandon, non capisco perché continua a chiamarlo in questo modo.
Non lo sopporta è ovvio. Perché mi faccio queste domande, quando la realtà è evidente?
Annuisco, e si alza. Mi alzo anche io e lo raggiungo. Lo tiro per un braccio e si volta, << Non... Non toccarmi. >> Lascio immediatamente la presa, e una lacrima mi scende sul viso.
<< Per favore... Non andartene. Non... Non mi lasciare... >> Perché lo sto implorando di non andarsene e restare con me? Cosa sto combinando. Non so più nemmeno io cosa voglio davvero...
<< Cosa? Vuoi che resti? Perché...? >> Si fa avanti di qualche passo, e io prendo le distanze.
Scuoto la testa, << Non lo so. Ma so che voglio che resti. Ora. Qui. E con me. Ti prego. >> Lo sto supplicando davvero? Deve essere l'effetto della birra, per forza. Non riesco a trovare altra spiegazione...
<< No. >> Si volta e se ne va. Inspiro a lungo e caccio via tutta l'aria.
Vado a darmi una rinfrescata in bagno, ne ho davvero bisogno.
Mi spruzzo un po' d'acqua sul viso, poggio le mani sul lavandino e mi guardo allo specchio.
<< Cosa stai combinando Emily Foster? Cosa ti prende? >> Chiedo a me stessa.
<< Emily! Ma che fine hai fatto? >> Sto camminando verso Brandon, e lui viene verso me. Mi prende tra le braccia e mi bacia sulla guancia.
<< Ero... Alla toilette. >> Dico, e accenno un sorriso. Guardo gli altri, vedo Carmen e Bob che ridono e scherzano, tanta altra gente, poi scorgo Drake, seduto da solo a un tavolo che mi fissa. Abbasso lo sguardo.
Brandon mi prende il mento e mi solleva la testa, costringendomi a guardarlo negli occhi.
<< Tutto bene? Ti vedo un po'
distante. >>
Sorrido e annuisco. << Si, si. Tutto bene. Perché dovrebbe andare qualcosa storto? >>
Ridacchia e mi carezza la guancia.
<< Vuoi ballare? >>
Annuisco e andiamo al centro della pista da ballo.
Hanno appena messo un lento, allora mi cinge in vita e io avvolgo le mie braccia attorno al suo collo. Poggio la guancia sulla sua spalla e mi lascio guidare da lui. D'un tratto all'orecchio mi sussurra: << Sei così sexy... Ti amo. >> Tiro un po' indietro la testa per guardarlo, e lo bacio sulle labbra, poi torno a poggiare la guancia sulla sua spalla. Brandon è molto più basso di Drake. Gli arrivo con la testa appena sopra la spalla. Con Drake, invece non la supero neanche di poco.
Ridacchio a quel pensiero.
<< Perché ridi? >> mi domanda, e ride anche lui.
<< Niente. Pensavo a Macchia. Combina sempre un mare di guai. >> mento.
Il mio sguardo cade ancora una volta su Drake, è ancora a quel tavolo e mi sta fissando; una ragazza gli si avvicina. Dice qualcosa, ma lui non le presta attenzione.
Si alza di scatto e se ne va, lasciando la ragazza lì impalata come una stupida. Lo vedo andare verso i bagni, << Devo andare un momento in bagno... >> Mi sciolgo dalla sua presa.
<< Di nuovo? Ma non ci sei andata prima? >>
Faccio spallucce. << Devo fare di nuovo pipì... >> Dico brevemente e vado via.
Lo trovo seduto su uno dei divani della sala che precede i bagni. Si tiene la testa tra le mani. 
Mi avvicino a grandi passi, << Perché mi fissi? Perché continui a fissarmi? Spiegami perché? >> Alza gli occhi su di me e scatta in piedi.
<< Che ci fai qui? Perché non sei con il tuo bamboccio a ballare quello stupido lento? >> Sbraita e dimena le braccia in aria.
<< Rispondi. >> Dico seria.
<< Che t'importa? >>
Incrocio le braccia al petto e attendo una sua risposta, che non arriva mai, e si mette a sedere deciso a non aprire bocca.
Sbuffa quando vede che sono ancora in piedi davanti a lui.
Ci fissiamo per una frazione di secondi, poi si alza e viene da me. Prima che possa aprire bocca e dire qualcosa mi sta già baciando. Schiudo le labbra e accolgo la sua lingua. Il bacio si fa sempre più intenso.
Gli mollo un ceffone. << Non puoi continuare a baciarmi... >> Ride beffardo, si prende gioco di me.
Lo odio. Dio, quanto lo odio.
Me ne vado e mentre mi allontano lo sento ridere.
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FINE CAPITOLO. Leggete e commentate e votate! 😘😉

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