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Tremo. Ho una terribile paura.
Il dottore entra nella stanza e viene da me, << Emily... Hai deciso cosa fare? Hai bisogno di più tempo? >> Chiede.
Non ho bisogno di tempo, io ho già fatto la mia scelta.
Scuoto la testa, << Okay, allora vedremo poi come... >>
Lo interrompo, << Ho già preso la mia decisione. >> Dico tenendo gli occhi bassi, << Allora, cos'hai deciso? >>
Alzo gli occhi sul dottore: << Lo tengo. >> Dico seria.
So che è una responsabilità, ma io terrò il mio bambino, diventerò madre: è il mio sogno, un po' presto, ma anche se sono un po' scioccata, questa notizia mi rende anche felice.
Una cosa però mi frena: ho paura che il bambino non sia di Drake, e l'idea che possa essere figlio di Brandon, mi sento male.
Il dottore mi sorride e annuisce, << Okay. >> Dice, e quando sta per andare via, lo chiamo e lui si volta.
<< Dottore... >> Esito.
Mi guarda attendendo che continui a parlare, << Di... Di quante... >> Ho paura a chiederlo, sto tremando come una foglia, non voglio, non voglio assolutamente che sia figlio di Brandon.
<< Sei settimane. >> Dice.
Solo sei settimane, quindi sarebbe preciso un mese e mezzo quasi due mesi.
Non credo sia di Brandon. Lo spero.
<< Perché me lo chiedi? >>
Sospiro, faccio spallucce.
Mi osserva come per studiarmi, poi posa entrambe le mani sulle mie spalle e dice: << Emily... il padre... >> Non appena pronuncia la parola "padre", tremo.
Mi salgono le lacrime agli occhi, le trattengo a fatica. Abbasso lo sguardo, ma il dottore posa un dito sotto il mio mento e mi fa alzare la testa.
<< Fammi indovinare, situazione complicata? >> Dice.
Sospiro. Non immagina quanto.
<< Come posso sapere chi è il padre del mio bambino? >> Chiedo.
Si strofina le mani, << Il test del DNA. >> Dice e io abbasso lo sguardo sconfitta.
Non posso fare il test del DNA, Drake non è qui con me.
Scuoto la testa. << È impossibile
farlo. >> Sussurro tra me e me.
<< Quando ti sono iniziate
le nausee? >>
Alzo gli occhi al cielo e comincio a pensare; ricordo che prima di partire per la Florida, per andare da mia madre quando era in ospedale, le avevo già... quindi... No, è impossibile che sia di Brandon.
Sorrido, ringrazio il dottore: << Credo di sapere chi è il padre... >> Sorride anche lui.
<< Dalla tua espressione sembri
felice. >>
Annuisco. << Se il padre è chi credo io, sono felice. >> Ammetto.
Oh, Drake. Devo dirgli tutto, devo parlargli del bambino.
Il dottore mi sorride, << Oggi ti faremo uscire. Però devo riguardarti, okay? >>
Io annuisco, << Dottore... >> Lo chiamo.
<< Posso frequentare l'università, vero? >> Chiedo.
Sorride, << Si, puoi, ma devi stare attenta. >>
Annuisco, << Lo farò. >>
Vedo le mie amiche seguite dai loro fidanzati entrare e venire verso di me.
Il dottore esce lasciandoci soli.
<< Wow Emily... >> Comincia Ash fissandomi; << Un bambino... >> Continua Caleb guardandomi con la stessa espressione di Ash.
<< Si, ragazzi. Un bambino. E
allora? >> Dice Cat passando una mano davanti agli occhi a entrambi.
<< È una grossa responsabilità, ma porterò avanti la gravidanza. >> Dico guardando i miei amici.
Maggie spalanca gli occhi: << Davvero? >> Chiede sorpresa. Non se lo aspettava?
Annuisco. Si porta le mani alla bocca, poi mi prende per mano, << Non sei sola, okay? Ci siamo noi qui con te. >> Adesso mi prende anche Cat per mano.
Sorrido a entrambe e le ringrazio per tutto l'appoggio che mi danno.
<< Devo dirlo a Drake... >> Dico tenendo gli occhi bassi.
Cala il silenzio appena pronuncio il suo nome.
<< Chiamalo. >> Mi incoraggia Maggie; mi porge il cellulare e io lo prendo.
Fisso lo schermo, poi scorro il dito da sinistra a destra su di esso per sbloccarlo, vado nelle chiamate recenti, e fisso il numero di Drake.
<< Se risponde? >> Chiedo con voce tremante.
<< Gli dici tutta la verità. >>
Gli occhi di nuovo lucidi, li alzo di nuovo su di loro: << E se invece non risponde? >>
Maggie sospira nervosa: << Te l'ho detto, noi siamo qui... >>
<< Grazie ragazze... >>
Coraggio Emily. Puoi farcela, chiamalo. Devi chiamarlo. Dice la voce nella mia testa.
Faccio un profondo respiro e lo chiamo.
Porto il cellulare all'orecchio e attendo che squilli. Ho il cuore che mi batte all'impazzata.
<< Il numero da lei chiamato è inesistente. >> Il mio cuore si spezza, scoppio in lacrime, e subito Maggie mi prende tra le sue braccia, Cat fa lo stesso.
<< Basta ragazze. Ci rinuncio. >> Dico singhiozzando. Ho sperato e sperato che le cose si risolvessero, ma ormai non c'è più niente da risolvere. È tutto finito.
Adesso c'è un bambino di mezzo, e non posso affondare, devo farmi forza e andare avanti per il mio bambino, il nostro.
<< Non ti ha risposto? Stronzo... >> Ringhia Cat. Scuoto la testa guardandola con le lacrime agli occhi, << Numero inesistente. È così da giorni ormai. >>

In mattinata mi danno le dimissioni, e torno nella stanza.
Cat mi aiuta a sistemarmi sul mio letto, mi sistema il cuscino vicino alla testiera del letto per farmici poggiare con la schiena.
<< Grazie Cat. >>
Mi sorride, << Non ringraziarmi. >>
<< Ti va di vedere un film? >> Mi chiede, e io annuisco.
<< Quale? >>
Scuoto la testa e faccio una smorfia,
<< Non d'amore, ti prego. >>
Aggrotta la fronte, << Assolutamente no. >>
Non sono in vena di vedere coppie innamorate che stanno felicemente insieme; sono il mio genere preferito, ma oggi no. E credo anche per i prossimi giorni...
<< Conosco un film bellissimo: si chiama Dylan Dog. >>
Annuisco. << E di cosa parla? >>
<< È un thriller: c'è quest'uomo, Dylan, che da la caccia agli zombie... >>
La interrompo, << Già mi piace. Vediamo questo! >> Esclamo.
Cat prende il DVD e lo inserisce nel lettore DVD, accende la TV e si sistema sul suo letto.
<< Wow Cat! Ma Dylan è... è davvero... wow! >> Alzo gli occhi al cielo.
L'attore che interpreta Dylan Dog nel film è davvero uno schianto.
<< Si. È bellissimo. Si chiama Brandon Routh. >>

<< Emily... >> Mi chiama Cat sussurrando.
Apro piano gli occhi, guardo la TV: è spenta.
<< No, mi sono addormentata. >> Frigno.
Lei ridacchia, << Potrai sempre vederlo... >> Sorrido.
<< Emily, ti aiuto. Sdraiati, devi riposare adesso. Domani dobbiamo andare a lezione. >>
<< Cat tu domani non hai lezione, non ho bisogno che mi accompagni. >>
Cerco di convincerla, ma so che sarà impossibile.
<< No, ti accompagno. Per me non è un problema. E poi devo comunque vedermi con Ash, quindi ti accompagno. >>
La guardo di traverso e lei fa gli occhi dolci: << Eh, va bene... >> Mi arrendo.
Sono troppo stanca per insistere.
Mi sdraio e chiudo gli occhi.

"<< Drake il nostro bambino... >> Poso le mani sulla mia pancia.
Scalcia, fa male quando lo fa, ma sopporterei di tutto.
<< Il nostro bambino? >> Mi guarda confuso.
Annuisco, mi avvicino a lui, ma indietreggia.
<< No. >> Scuote la testa.
<< Non è mio! >> Le lacrime mi salgono agli occhi, << Cosa? Drake cosa dici? >> Dico sconvolta. Non mi crede, ma il bambino è suo, ne sono sicura.
Si acciglia, si avvicina a me furioso,
<< Non è mio! Questo bastardo non è mio! >>
Trattengo il respiro, << C-Come lo hai chiamato? >> Chiedo in un sussurro.
<< Non è mio, questo bastardo non è mio! È di Brandon! >>
Spalanco gli occhi, scuoto la testa,
<< No. Ti sbagli. Non è suo, è tuo! >>
<< Invece io sono sicuro che non è figlio mio, ma sai cosa ti dico? Meglio così... >> Dice e io gli chiedo: << Perché? Perché è meglio? >>
Sbuffa, << Perché io non ti amo
più. >> Il mio cuore cade in mille pezzi.
<< No Drake! Non te ne andare! Io ti amo! >> Strillo."
<< Emily! Emily! >> Mi sento scuotere leggermente, e quando apro gli occhi, mi ritrovo Cat davanti preoccupata.
Scoppio a piangere, e lei mi prende tra le sue braccia: << Sssh... tranquilla. >> Mi culla. << Era solo un incubo. >>
Mi stringo a lei, << Ho paura Cat. Ho paura che non sia di Drake... >>
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Di chi sarà il bambino? Emily è sicura che è di Drake, ma non lo è poi così tanto...
spero che questo capitolo vi sia piaciuto, e se vi è piaciuto votate e commentate...
buona lettura e buona serata..

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