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Io e Drake ancora non abbiamo parlato da quel giorno; adesso sono qui, chiusa nella stanza del dormitorio, ad annoiarmi.
<< Ti ho detto che mi dispiace, ti prego non avercela con me. >> Cat tenta di farsi perdonare da quando mi ha riportata qui. Sono passati tre giorni e ancora non l'ho perdonata.
Le avevo detto di non dire niente, ma lei? Ha insisto. Ha voluto scherzare, e quella che ci è andata sotto sono stata io.
<< Chiamalo, lo sai che sta aspettando una tua chiamata. Almeno con lui chiarisci. Mi sento in colpa! È a causa mia se avete litigato... >>
La guardo di traverso, poi mi guardo le unghie, << Già... >> Dico con tono secco.
<< Sono una stupida lo so, non penso mai due volte a quello che faccio.... >>
<< Ti avevo detto di non dire
niente... >>
<< Tu invece? Proprio davanti a lui cosa fai? Ti metti a dire "ma, ma..." >> Scimmiotto.
Mi chiede ancora scusa, dice che farà qualsiasi cosa, che mi starà vicina.
<< Ti serve molto più di questo per farti perdonare Cat, questa volta mi hai fatto davvero arrabbiare. Per una volta che io e Drake andavano d'accordo, quando stavamo riuscendo a stare insieme senza litigare... Adesso abbiamo litigato perché tu non sai mai tenere la bocca chiusa. >>
Questa è stata davvero troppo. Deve capirlo, non mi importa se si offende; deve capire che non può dire sempre tutto quello che vuole, deve sapere quando parlare e quando invece è il caso di tenere la bocca chiusa.
Mi guarda dispiaciuta.
<< Scusami, davvero. Come posso farmi perdonare? Lo so, me ne sono pentita. Sono un'idiota e l'ho capito. Ti prometto che d'ora in poi ci penserò due volte, anzi, ma che dico, milioni di volte prima di dire qualcosa... >> Mi implora di perdonarla.
Se devo dire la verità: sono arrabbiata con lei, ma mi dispiace anche vederla così giù di morale a causa mia.
Lo so, sono fatta così, ci sto male anche se sono io quella che subisce.
Mi dicono sempre che sono troppo buona, ed è vero. Ma a mie spese sto imparando che a essere troppo buona, alla fine ci rimetti sempre. E quella che poi sta male sono io, non gli altri, io.
<< Chiamalo. >> Scuoto la testa e la guardo male.
Bussano alla porta. Chi può essere a quest'ora?
<< Sarà Maggie, aveva detto che più tardi ti avrebbe portato gli appunti, ma non credevo intendesse le nove di sera con "più tardi" >> Fa le virgolette con le dita.
Va ad aprire e la sento ridere.
<< Chi è? >> Chiedo spostandomi un po' di lato per cercare di vedere.
Cat si sposta, e compare Drake.
<< Ah... >> Sussurro appena lo vedo.
<< Emily... >>
Mi giro di lato, << Ciao Drake... >>
Viene verso di me: due passi e me lo ritrovo vicino al letto, mi prende la mano e io la ritraggo.
<< Mi dispiace, non avrei dovuto trattarti in quel modo, non avrei dovuto cacciarti... >>
Giro la testa di lato, << Ma lo hai fatto... >>
Annuisce. << Scusa. >> Mi guarda con lo sguardo triste.
<< Ci sono stata davvero male
Drake... >>
Annuisce, << Lo so. >>
<< Avevamo parlato di un futuro insieme, ma temo che non potremo mai averlo se dopo una settimana che siamo stati sotto lo stesso... >> Alza la mano per interrompermi, << Mi dispiace. >>
<< Sono uno stronzo. >>
Annuisco, << Si, lo sei. >> Dico seria.
Mi prende la mano, ma questa volta non la tiro via.
<< Mi perdoni? >> Mi fa gli occhi dolci. Mi viene da ridere.
Sorrido e lui mi abbraccia.
<< Ti prometto che... >> Mi sciolgo dall'abbraccio.
Scuoto la testa, << No, Drake. Non torno da te. Tua madre non mi sopporta... >> Dico guardandolo dritto negli occhi.
<< Fai finta che... >> Inizia, ma lo interrompo, << Che non ci fosse? >> Termino al posto suo.
Annuisce. << Ma c'è... Quindi no. Preferisco rimanere qui. >>
Si avvicina ancora di più, è a un soffio dalle mie labbra, le fissa e io fisso le sue.
<< Allora vengo io qui. Starò qui fino a quando non ti sarai ripresa. >> Dice con tono dolce.
<< No. Torna a casa. >>
<< Non puoi stare qui, non lo sai? Be' anche se hai già dormito qui molte volte, ma comunque non puoi rimanere. Ci penso io a lei, tranquillo, >> Cat è in piedi davanti la porta.
Io e Drake ci voltiamo verso di lei, Drake ride io invece: << Cat! Ma sei stata tutto questo tempo qui? >>
Annuisce. << E hai sentito tutto? >> Chiedo.
Annuisce ancora. << Sei incorreggibile. >>
<< Mi perdoni? >> A passo veloce viene verso di me, si inginocchia davanti al mio letto e unisce le mani pregandomi di perdonarla.
<< Alzati, Cat. >> Dico facendole segno di alzarsi.
<< Ma... >> Inizia, e io la interrompo.
<< È tutto okay. Vieni qui. >> Le faccio segno di sedersi accanto a me sul letto e l'abbraccio.

<< A che ora viene? >> Mi chiede Cat.
<< Tra un po', ha detto che vuole portarmi al cinema. >>
<< Ma come farai a camminare? >> Chiede in preda al panico, anche se non ce n'è motivo.
<< Userò le stampelle. Non posso starmene sempre qua dentro e in un letto! >>
Annuisce, << Hai ragione. Be' allora divertiti. >>
<< Tu cosa fai? >> Chiedo.
Fa spallucce, << Credo verrà Ash più tardi, poi non lo so. Vedremo al momento... >>
<< Vuoi che ti aiuti a preparare? >>
Annuisco e la ringrazio per l'aiuto.
<< Non c'è di che... >>

<< Piccola sei bellissima. >> Non appena Cat apre la porta, Drake si precipita dentro e viene da me con lo sguardo da predatore, e se devo dire la verità, mi piace quando lo fa.
Guarda solo me in quel modo, e questa cosa mi piace, e non poco...
<< Grazie. >> Arrossisco.
Lui sorride, mi carezza la guancia.
<< Timida. Fai tanto la timida, ma sotto sotto... >> Dice al mio orecchio, poi mi fa l'occhiolino e io sorrido imbarazzata.
<< Ti serve una mano per alzarti? >> Chiede porgendomi la mano.
<< Le stampelle, passamele. >> Le indico e lui va a prenderle.
<< Okay, ragazzi io vado a prepararmi, tra poco Ash sarà qui... Ci vediamo più tardi... >> Ci saluta e noi facciamo lo stesso.
Ci lascia soli. Drake mi porge le stampelle, ma non prima di avermi dato un bacio sulle labbra.
<< Quanto mi sono mancate le tue labbra... >> Mi scruta attentamente.
Mi porto una ciocca di capelli dietro l'orecchio.
<< Cosa c'è? >> Chiede con il sorriso stampato sulle labbra.
<< Tu sei mancato a me. >>
<< Se è per questo mi manchi da morire, piccola... >> Mi sussurra all'orecchio.
Avvampo, un brivido mi percorre lungo la schiena. << Okay... Andiamo? >> Dico per cambiare argomento.
Lui annuisce e mi aiuta ad alzarmi dal letto.
Mi accompagna alla macchina, mi apre la portiera e mi aiuta a salire.
Sale al mio fianco e mette in moto.
In poco tempo arriviamo al cinema, per fortuna non c'era traffico, quindi ci abbiamo messo poco ad arrivare.
Drake parcheggia l'auto e poi viene a prendermi. Detesto essere dipendente da qualcuno.
<< Non vedo l'ora di togliere questa roba. Mi da un fastidio tremendo... >> Mi lamento, e lui mi carezza la guancia, poi me la bacia.
<< Che film guardiamo? >> Chiedo, perché ancora non so cosa guarderemo.
<< Decidi tu... >> Mi toglie una ciocca di capelli da viso.
<< Okay... >> Insieme entriamo.

Quando usciamo è notte, le strade sono completamente deserte, la città già dorme.
Ma com'è possibile?
<< Ti è piaciuto? >> Chiede una volta fuori.
Annuisco. << Sapevi che lo avrebbero trasmesso? >> Chiedo.
Annuisce e ride. << Potevi dirmelo! >>
<< Così però non avrei potuto fart la sorpresa! >>
Scoppio a ridere, gli prendo il viso tra le mani e dico: << Sei fantastico. Ti amo. >>
Mi bacia sulle labbra e io infilo la lingua.
Si allontana e io frigno, << Sporcacciona. >> Ridacchia.
Voglio essere con Drake proprio come Allie e Noah de "le pagine della nostra vita".
Togliendo di mezzo l'Alzheimer; io voglio ricordarmi di Drake, di noi, di tutto quello che abbiamo passato e che passeremo.
Voglio soprattutto che il nostro amore rimanga sempre lo stesso: forte e intenso.
Voglio amarlo per il resto della mia vita...
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Spero vi sia piaciuto.. Fatemi sapere cosa ne pensate, ne sarei felice... Buona lettura!

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