Pov's Anonimo

La guardo mentre esce di casa e si sistema la tracolla sulla spalla, ha ripreso a mettere le lenti a contatto e la sua bellezza mi irrita. Da quando è tornata a Londra la seguo e non dormo più.
Me la deve pagare, per tutte le cose che mi ha fatto.
La seguo senza farmi vedere lungo le vie facendo finta di fare una chiamata a debita distanza da lei e rabbrividisco ogni volta che sorride a qualche passante come se niente fosse; si sentirà al centro dell'attenzione, povera illusa.
Ho fatto tutto io per lei. L'ho fatta incontrare con Harry in quel bar, ho detto io Zayn di chiedere informazioni a lei con la scusa del "non sono di queste parti" e di sicuro Zayn non sarebbe andato alla festa se io non avessi messo l'invito tra la sua posta visto che Louis non lo conosce nemmeno.
Adesso sta entrando a scuola, scommetto che vuole vedere se è stata ammessa, ma ho già pensato anche a questo.
Adesso tutto le sembra perfetto, ma non sa quello che ho progettato per lei, vivrà l'inferno come l'ho vissuto io dopo quello che ha fatto quella sciocca ragazzina.
«Che ci fai tu qui?»
Sobbalzo e mi giro verso Jeff, alzo gli occhi al cielo e continuo a tenere d'occhio l'entrata dell'Università.
«Cosa ci fai tu qui! Io sto facendo il mio lavoro, Bieber. Non dovresti essere in Galles o giù di lì?» chiedo con voce sprezzante.
«Il traffico si è spostato qui» risponde non curante.
«Ancora non capisco perché ti ho assunto, dopo il tuo tradimento» mi viene il nervoso solo al pensarci.
«Lo sai che ero e sono il migliore, non avevi scelta»
«Giá, anche se avrei potuto ucciderti. Ma non ti do colpe, è successo tutto a causa di quella ragazza» dico con le sopracciglia corrugate.
«È strano sentirti parlare male di lei, pensavo avresti voluto almeno conoscerla prima di... Sai» mormora sistemandosi gli occhiali da sole.
«Non voglio avere niente a che fare con lei. Deve solo soffrire»
Sento la rabbia crescere quando esce dall'edificio con il suo stupido sorriso stampato in volto. È stata accettata, come avevo progettato.
«Ora» mi giro verso Jeff. «Sparisci, non vorrai farti vedere da lei, non mi conosce ma credo che di te si ricordi» annuisce lentamente e dopo avermi fatto un cenno si allontana.
Sbuffo, quel ragazzo è una spina nel fianco, ma è bravo in quello che fa e mi serve. Guardo Sunshine e sorrido.
Sorridi, non sai quello che ti succederà tra poco. Non vorrai più sorridere.

Pov's Sunshine

Mentre cammino per tornare a casa decido di andare a trovare Zayn, giusto per sapere come sta. Ormai è passata una settimana dalla festa e ci siamo scritti solo pochi messaggi.

Cambio direzione e cammino felice verso il suo appartamento. Dopo aver saputo di essere stata accettata all'Università sono di buon umore, spero che tutto vada per il meglio visto che anche Sophia si è iscritta. Non so cosa aspettarmi.

Una volta davanti al palazzo di Zayn, suono il suo citofono e subito sento la risposta.
«Chi è?»

«Sono Sunshine, posso entrare?» chiedo, magari sono stata scortese a venire senza invito, avrei dovuto almeno avvisarlo.

«Oh, stavo giusto per uscire, aspettami lì»

Dopo alcuni minuti esce e mi sorride. È vestito con una giacca di pelle, dei jeans e ha pettinato il suo ciuffo all'insù. «Ciao, come va?»

«Bene» gli sorrido. «Volevo venire a trovarti, ma vedo che devi andare»

«Sì ma non è niente di ché. Vuoi accompagnarmi?» chiede.

«E dove? »

«Vado a farmi un tatuaggio, vuoi fartelo anche tu?» ridacchiamo insieme e scuoto la testa.

«No, grazie. Ma sì, ti accompagno volentieri»

Purtroppo, però, né io né Zayn abbiamo la patente e siamo costretti a prendere un autobus, nel mentre inizia anche a piovere. È normale a Londra, anche se è estate.

«Ricordi la festa?» chiedo e lui annuisce. «Ho visto che parlavi con Harry, siete diventati amici?» cerco di immaginarmeli mentre parlano e ridono insieme, ma mi viene difficile.

«Non penso proprio, diciamo che mi ha proibito di avvicinarmi a te» arrossisco e mi chiedo perché Harry l'abbia fatto. Non può essere geloso, magari è preoccupato.

«Harry è un fratello per me, siamo stati fratelli tanto tempo fa» ammetto mentre lui mi guarda con i suoi occhi color miele.

«In che senso eravate fratelli?»

«È una lunga storia» sforzo un sorriso.

«Magari un girno me la racconterai» dice e ci fermiamo davanti al negozio "Tatoo & Tatoo". Non mi ero neanche accorta di essere già arrivati. Siamo mezzi fradici a causa pioggia e appena entriamo sento il calore del riscaldamento.

«Buongiorno!» un uomo sulla trentina ci viene incontro. Ha la testa pelata tutta tatuata, così come le braccia e il collo. Ha un sorriso amichevole nonostante il suo aspetto.
«Volete entrambi un tatuaggio? »

«Solo io» risponde Zayn accennandomi un sorriso. L'uomo ci accompagna in una stanza e fa sedere Zayn su una sedia reclinabile.

Iniziano a parlare riguardo al tatuaggio che vuole fare e nel mentre io guardo affascinata i vari disegni appesi alle mura.

«Vada per il teschio sulla spalla. Mettiti pure comoda cara» mi dice dolce e io mi accomodo su una sedia poco distante e guardo come l'uomo inizia a disegnare quello che sembra un teschio sulla spalla di Zayn. Rimango impressionata dalla bellezza di quel disegno, ma anche dalla calma del mio amico. Ho sempre pensato che i tatuaggi facessero male e ricordavo anche che Harry ne aveva fin troppi, come facevano? A quel punto ero terribilmente curiosa.

«Finito, ti piace?»

«Sì, è molto bello! Tu che dici, Sun?» mi chiede Zayn.

«È stupendo!» rido. Cavoli, quasi quasi lo vorrei anch'io. Però il fatto che sia leggermente rosso mi spaventa alquanto. Una fasciatura viene posizionata sull'inchiostro e vedo Zayn trattenere una smorfia di dolore.

«Sicura di non volerne uno? » domanda testa tatuata sorridendo con i suoi baffi. Mordo l'interno guancia osservando i vari disegni sulle braccia del mio amico artista.

«Forse, ma uno piccolo» borbotto in imbarazzo, non avevo mai pensato alla possibilità di farne uno e mi vedo indecisa in questo momento.

«Wow, la piccola Sunshine si fa tatuare! Sono così fiero» Zayn fa una posa teatrale poggiando una mano sul cuore e io gli faccio la linguaccia andando a sedermi sulla sedia dove prima era seduto lui.

«Bene, dimmi quello che vuoi»

#SPAZIOME
Hola mondo! Sono ancora viva! *sventola una mano in aria come una pazza*
Sono stata impegnata e bla bla bla... L'importante è che riprenderò ad aggiornare più costantemente. Questo capitolo è per la mia amica Maty150502 che mi ha chiesto svariate volte di continuare😘😘
Al prossimo capitolo, lasciate un voto e un commento se il capitolo vi è piaciuto.