«Questo è stupendo! Beth, stai benissimo!» dico guardandola mentre fa una giravolta su sé stessa prima di fermarsi davanti allo specchio e storcere il naso. Sarà il sesto che prova e ancora non le piace, in effetti questo è troppo semplice per lei.

«Non mi piace tantissimo, voglio provarne un altro» e con passo deciso torna in camerino mentre io sospiro sul divanetto.

Di fianco a me Summer non fiata, è ancora arrabbiata con me per ieri, ma neanche a me è piaciuto il fatto che mi abbia ripresa come se fossi una bambina. Ho 19 anni e sono matura e vaccinata.

«Sum, non mi parli da ieri sera» mormoro e lei si gira verso di me assottigliando gli occhi e riducendoli in due fessure.

«Non ti parlo perché mi hai ferita quando hai alzato la voce»

«Lo so e mi dispiace, ma non mi piace quando qualcuno mi tratta come una bambina»

Fa una smorfia e sbuffa «Non volevo trattarti come una bambina, ma come la mia migliore amica, perché è questo quello che siamo, vero?»

Annuisco dandole ragione, tra amiche si litiga spesso. «Hai ragione. Mi dispiace» l'abbraccio e lei ricambia stringendomi.

«Ma, promettimi di non fumare mai più, Shy»

«Va bene» non che avessi voluto continuare. Sì, avevo preso un tiro ma non avrei continuato a fumare.

«Ragazze! Attenzione a me e ditemi che ve ne pare!» urla Beth entrando nel mio campo visivo. Spalanco la bocca e sono sicura che la mascella stia toccando terra. Quel vestito è stupendo ed è perfetto per lei.

È particolare e speciale, proprio come lei. «Oh mio dio, è perfetto. Se non prendi questo non me troverai altri così» dico alzandomi in piedi.

«Grazie! Lo prendo!» l'abbraccio e lei inizia a cinguettare sul fatto che sia il migliore vestito che lei abbia mai visto.

Questo mi fa pensare, chissà se anch'io un giorno mi sposerò e magari porterò anch'io Beth e Sum con me a scegliere un vestito adatto a me. Sarebbe il mio sogno.

**

Sbuffo continuando a leggere offerte di lavoro sul computer. Ho deciso che voglio prendermi un appartamento tutto mio, da condividere anche con Sun, cosí una volta che Bethany e Niall saranno sposati non darò loro fastidio restando qui. Ma non trovo niente che mi interessi o che possa pagarmi bene.

«Oh dio» sento l'urlo di Sum seguito da un rumore, mi alzo di scatto e corro fino in cucina per trovare la mia amica per terra vicino ad una bottiglia rotta e del liquido sulle piastrelle.

«Sum, va tutto bene?» chiedo aiutandola ad alzarsi, facendo attenzione al vetro per terra.

«I-io stavo cercando la bottiglia d'acqua ma non sapevo che ci fosse un'altra di vetro sul tavolo» mormora sconvolta. So quanto lei odia questi "incidenti", una volta mi ha confessato che la fanno sentire diversa e molte volte grazie a questo si mette in imbarazzo davanti a tutti.

«Va tutto bene, non è successo niente. Tu va pure in camera mentre io pulisco qui» lei annuisce e grazie all'aiuto di Dean torna in camera. Sospiro guardando il pavimento.

Tiro fuori scopa e paletta e butto tutto il vetro, asciugo il liquido con uno straccio e poi arrivo alla conclusione che ha rotto una bottiglia di birra di Niall, sono sicura che non se la prenderà, ne ha tante in frigo.
Per fortuna che sia Niall che Beth sono al lavoro.

Neanche il tempo di mettere la scopa a posto che mi suona il cellulare dalla camera, faccio in fretta e corro fino al letto per rispondere.

«Pronto?» chiedo col fiatone.

«Buongiorno carotina, ti va di festeggiare?» potrei riconoscere la voce di Louis tra milioni e anche la sua voglia di festeggiare.

«No, grazie» declino l'offerta. Non per altro, ma non mi sembra il caso di festeggiare adesso. Io e Sum siamo appena arrivate e dobbiamo ancora ambientarci, inoltre dopo il piccolo incidente di prima non credo che lei sia ancora pronta. E... Potrei incontrare Harry e Jody.

«Perché? Io pensavo che una bella festa di benvenuto ti avrebbe fatto piacere» posso sentire la sua delusione nella voce e mi sento subito in colpa. Mi mordo il labbro mentre esamino bene la situazione.

«Non so, la mia amica non si sentirebbe a suo agio»

«Chiediglielo no?» sbuffo e mi alzo tenendo sempre il cellulare all'orecchio. Busso alla sua porta e lei mi apre, dalla sua faccia capisco che ha pianto, ma cerco di non farle capire che so.

«Hey Sum, ti va di andare ad una festa? L'ha organizzata il mio amico Louis e-»

«Certo!» esclama appena sente il nome. Lei ha una specie di attrazione verso di lui perché da come gliene ho parlato le è subito piaciuto.

«Siii, Shy viene!» urla Louis dall'altra parte del telefono e torno in camera alzando gli occhi.

«Ho solo una domanda»

«Cioè?»

Prendo un grosso sospiro prima di parlare. «Ci sarà anche Harry?»

Sento solo silenzio dall'altra parte finché non riprende a parlare «È per lui che sei agitata?»

«N-no, è che sono appena arrivata e-»

«Ascolta. Ci vediamo domani alla festa, ma voglio capire una cosa» la sua voce si fa improvvisamente seria e mi ritrovo a deglutire a fatica.

«Dimmi»

«Cos'è successo il giorno che hai chiamato Harry?» chiede e sento le lacrime cercare di uscire.

«Come sai che l'ho chiamato?»

«Harry era a casa mia quando l'hai chiamato, poi è uscito per parlarti in privato e quando è tornato sembrava a pezzi, com'è finita tra di voi?»

**

«Cosa fai?»

«Cerco di contattare una persona importante» mormoro sorridendo. Mi sento finalmente pronta a chiamarlo e spiegargli tutto.

«Vuoi che ti lasci sola?» chiede Summer e le rispondo di sì, voglio che sia un momento riservato.

Quando esce dalla stanza compongo velocemente il numero che mi ha indicato Beth e aspetto che risponda.

Uno squillo.

Due squilli.

Tre squilli. Non risponde. Riprovo un'ultima volta.

Al quarto risponde «Pronto?»

«Ciao Harry» sento quasi le lacrime agli occhi mentre pronuncio il suo nome.

«Chi parla?» sembra confuso.

«Sono Sunshine» silenzio, lo sento mormorare qualcosa e poco dopo la sua voce torna.

«Sei veramente in America?»

«Sì» sussurro.

«Perché non me l'hai detto?! Cazzo, sai quanto ci sono stato male?!»

Tutta questa rabbia mi colpisce, non pensavo che mi avrebbe parlato così. Anche se me lo merito, ma pensavo che avrebbe capito. «Harry, sono venuta perché voglio tornare a vedere. Quando abbiamo dormito insieme l'ultima volta in ospedale mi sono sentita malissimo perché non ti vedevo!» singhiozzo.

«Pensi che io non sia stato male?! Sei stata una egoista»

«Ah beh, scusami se sono io ad aver perso la vista» e vorrei ricordargli che l'ho salvato ma mi trattengo, non l'ho chiamato per litigare.

«Eri la mia ragazza, meritavo di essere informato del fatto che saresti andato, sarei potuto venire con te»

«Harry non è così facile. Anche se fossi venuto con me non potresti vedermi come pensi. Ora sono in una scuola per disabili. Divido la mia stanza del dormitorio con una ragazza simpaticissima e non posso uscire se non sono accompagnata. Cerca di capirmi per un secondo!»

«Va bene, ti capisco. Quanto resterai lì ancora? Uno? Due mesi?»

La sua domanda mi fece sobbalzare sul posto «No, sto seguendo una specie di riabilitazione e poi farò l'operazione»

«Quindi quanto tempo?» chiede impaziente.

«Forse un anno o due» mormoro avendo paura della sua reazione.

«Mi stai prendendo per il culo?!» sputa arrabbiato. «Anzi, sai cosa? Va bene. Hai fatto una scelta e io ora ho fatto la mia, addio Sunshine»

Forse era la prima volta che lo sentivo dire il mio nome intero dopo mesi. Le lacrime non volevano smettere di scendere e mi asciugo con la manica del mio pigiama.

«Addio Harry» singhiozzo ancora prima di sentire la chiamata spegnersi, così come il cuore.

Mi lascio cadere sul letto e sprofondo la testa nel cuscino cercando di soffocare il mio pianto. È finito tutto.

#SPAZIOME

Passate a leggere Father! Tra poco arriverà a 10K e sono felicia.

Ma piango perché nessuno può venire con me al concerto di Niall e da sola non ci posso andare quindi:

O ci vado con mia madre.

O non ci vado.

Yeee

PIANGO PORCA CAROTA

Eh niente, sono i miei soliti scleri.

Stellinate e commentate se vi è piaciuto il capitolo, ci vediamo al prossimo capitolo!

Bye, milly-reny❤