Chào các bạn! Vì nhiều lý do từ nay Truyen2U chính thức đổi tên là Truyen247.Pro. Mong các bạn tiếp tục ủng hộ truy cập tên miền mới này nhé! Mãi yêu... ♥

CAPITOLO 49

<<Sinceramente pensavo di trovare Annie e Jonas, ma così mi sembra anche meglio!>>
L'uomo che se ne stava nell'ombra non capiva quanto macabra e paurosa fosse la situazione. Se ne stava lì, immobile e faceva imbestialire Noel.
<<Senti, non abbiamo tempo per queste stronzate..>> Noel fece per andarsene insieme a me.
<<Vi prenderemo comunque.>> urlò quel tipo.
<<Come scusa?>>
<<Adesso potete anche andare via ma non significa che siete salvi. Siamo entrati e usciti dalle vostre case come se niente fosse e abbiamo avuto mille opportunità per uccidervi nel sonno.>>
<<Siete entrati di notte nei nostri appartamenti?>> urlai.
<<Spesso. Secondo te, dolce Annie, come riusciamo ad essere sempre un passo avanti a voi?>> rise.
<<La stai spaventando!>> fece Noel.
Quell'uomo giocava a far innervosire Noel, mentre lui provava a non dargli questa soddisfazione. Gli stringevo la mano, pregando che Jonas spuntasse insieme agli altri da un momento all'altro.
<<Noel, guardati!>> fece l'uomo <<Mano nella mano con la donna che ami e che, però, non puoi avere... Ti sei ridotto così? Passavo le mie giornate a chiedermi come facessi a portartele a letto tutte. Ti osservavo alle feste e persino al telegiornale quando venivi arrestato.>>
<<Ah, sei un mio fan!>> rispose.
L'uomo rise.
<<Sono più che un tuo semplice fan! Ho pure lavorato per te, insomma, ancora non mi riconosci? La mia voce non ti dice niente?>>
Noel era confuso.
<<Ma forse mi sbaglio sai? Tu non sei Noel Roman!>> urlò <<Il Noel Roman che conosco io mi starebbe già pestando a sangue. Mi porti a credere che quello che si dice di te sia vero...>>
<<Non ascoltarlo... Vuole solo provocarti...>> gli sussurrai io.
<<Come scusa?>> urlò <<È maleducazione parlare all'orecchio.>>
<<Lasciaci in pace e vattene!>> urlai.
<<Va bene.>> fece per andarsene ma si bloccò e si girò verso di noi <<Ah, comunque, i vostri amici sono già in un bel posto. Pensavo che voi sareste venuti di vostra spontanea volontà, ma vedo che non è così quindi...>>
<<Dove sono Jonas e gli altri?>>
<<Non al capannone abbandonato. Non lavoro con i principianti, ma siccome so che chi comanda li ha un debole per voi e farà di tutto per avervi e uccidervi, ho dovuto trovare una sistemazione. Volete vedere i vostri amici o no?>>
Mi feci avanti, tirando pure Noel ma lui fece forza all'indietro.
<<Che cosa vuoi fare?>>
<<Andare da Jonas, Sara, Marion e Lucas! Lo hai sentito o no? Ci prenderanno lo stesso, quindi tanto vale seguirlo e rimanere uniti...comunque vada.>>
<<Non mi farò ammazzare per loro.>>
<<Allora ti saluto.>> mi girai e continuai a camminare.
<<Annie, sei pazza?>> mi bloccò per un braccio.
<<A te non importa di nessuno, questo l'ho capito, ma a me si. Io vado da loro...con te o senza di te.>>
<<L'unica persona di cui mi importa qualcosa è qui con me!>> mi urlò contro <<Capisci che non posso lasciarti andare? Ti sembra che sia facile per me farmi deridere in questo modo perché amo la fidanzata del ragazzo che forse mi odia più di tutti? Io per te me ne andrei a morire, Annie. Se tu fossi in mano loro sarei già lì, senza pensarci due volte, ma sei qui. Siamo insieme e sei sana e salva...Perché dobbiamo volontariamente rischiare di morire?>>
<<Tutto quello che tu hai detto io lo penso per Jonas, per Sara, per Marion e per Lucas... Capisci adesso perché devo andare?>> lo abbracciai.
<<Che lagna!>> ci canzonò il tizio nell'ombra.
Sorrisi a Noel e mi diressi verso di lui. Più camminavo, più l'ansia mi assaliva. Mi vennero alla mente tanti pensieri: "E se sta mentendo?", "Se mi ucciderà all'istante?"...
Quel minuto di strada sembrò eterno, ma due secondi prima di arrivare vicino a quel tipo, Noel prese la mia mano.
<<Che fai?>>
<<Ti ho detto che mi farei ammazzare per te, no?>>
<<Noel..>>
<<Zitta! Salviamo gli altri e fermiamo questa storia una volta per tutte!>>
All'improvviso ero più rilassata. Noel era lì per proteggermi e io non ero più da sola.
L'uomo iniziò a camminare in avanti non appena arrivammo da lui. Non riuscimmo a vederlo bene in volto. Camminammo circa tre quarti d'ora.
<<Se dovevi organizzare un rapimento, almeno potevi farlo con classe e affittare un auto.>> si lamentò Noel.
Era sempre il solito.
Arrivammo davanti ad un edificio abbandonato. Sembrava una fabbrica. Entrammo lì dentro e il tipo ci ordinò di restare fermi davanti alla porta.
Ad un tratto si accesero le luci.
<<Stephan?!>> fece Noel con tanto di occhi sbarrati.
<<Finalmente mi riconosci!>>
<<Perché? Perché fai questo?>>
<<Chi è Stephan?>> chiesi.
<<Mi presento: Mi chiamo Stephan Martin.>> sorrise <<No, non sono un fratello nascosto di Jonas, ma suo cugino. In un certo senso...anche tu sei mia cugina.>>
<<Suo cugino? Jonas mi ha parlato di te. Facevi parte degli UltraKappa e vi volevate bene... Perché fai questo?>>
<<Si, voglio molto bene al mio cuginetto, ma qui non siamo alle scuole materne e la questione qui è vivere o morire.>>
<<Ho sempre detto che eri un decerebrato!>> fece Noel.
<<Si, so cosa pensi di me.>> Stephan fece spallucce.
<<Dove sono Jonas e gli altri?>>
<<Non qui, evidentemente.>> rise.
Noel mi guardò. Aveva ragione e io ci avevo messi in quel guaio.
<<Mi dispiace..>> iniziai a piangere. Ma come mi era venuto in mente di seguire un uomo che non conoscevo e che minacciava di ammazzarci tutti?
<<No, piccola, non è colpa tua.>>
<<Sentite, mi dispiace rovinare il momento, ma devo legarvi.>>
<<Non ti avvicinare o giuro su Dio che..>>
<<Cosa? Mi ammazzi? Tu non faresti più male ad una mosca. Sei diventato un rammollito! Sono finiti i tempi in cui tutti avevano paura di te, adesso sei solo un coglione che gioca a fare l'eroe! Annie, guardalo bene, ti sembra forte, sicuro di se e buono nell'animo vero? Sta fingendo! Il vero Noel Roman è un animale assetato di sangue che non riesce a distinguere il bene dal male perché conosce solo il male! Il vero Noel Roman è quello che un giorno mi ha spaccato il sopracciglio davanti al Preside Harding solo perché ignoravo le sue provocazioni. Ha mandato all'ospedale tante persone, spesso anche senza motivo. Era il capo e doveva dimostrarlo ad ogni costo! Ha fatto fare cose orribili anche a mio cugino..>>
<<Nessuno ha mai costretto Jonas a fare qualcosa che non voleva.>>
<<Annie ti vuole bene perché non ti conosce!>>
Stephan stava mettendo Noel all'angolo. Non volevo vedere il Noel di cui tutti parlavano.
<<Io voglio bene a Noel perché mi ha dimostrato di essere cambiato. Non è più la persona che era prima e, comunque, non mi sembra che tu sia migliore di lui.>>
<<Wow, è la prima ragazza che ti difende.>>
<<Adesso smettila, Stephan!>>
<<No. Prima voglio raccontare alla tua amica quattro cose. Ad esempio potrei partire da Kate?>>
<<Questi sono colpi bassi, persino per un verme strisciante come te.>>
Noel iniziò ad irrigidirsi.
<<Qualunque cosa tu voglia dirmi non mi importa. Risparmia il fiato.>>  dissi.
<<Kate è la sua ex fidanzata. Inutile dire che la tradiva dalla mattina alla sera. Lei lo amava davvero, diceva che vedeva del buono in lui e non ti nascondo che i primi tempi sembrava fosse vero. Per questo adesso mi sembra il solito cliché, capisci? Vuoi sapere come è finita tra di loro?>>
<<No. Non mi importa.>>
Si, mi importava. Vedevo Noel agitatissimo e questo faceva crescere in me la mia solita curiosità esagerata.
<<L'ha data in sacrificio per uno dei loro giochi malati. I genitori di Kate si sono ritrovati con una figlia in meno solo perché loro volevano divertirsi.>>
<<Come?>>
<<Già. Cos'è che dice a te? Che ti ama? Lo diceva anche a lei. Noel Roman non ha un cuore, non lo ha mai avuto e adesso non ha più nemmeno una reputazione.>>
Indietreggiai, sconvolta. Aveva lasciato morire la sua fidanzata per uno stupido sacrificio?
<<Annie, io...>>
<<È morta una ragazza per i vostri sacrifici? La tua ragazza?>>
<<Io non volevo che andasse così, ma non potevo tirarmi indietro. Avevo chiesto a Kate di tenere per noi la nostra relazione, perché conoscevo i ragazzi della confraternita. Con loro ero il capo, con lei ero Noel... Ha voluto fare di testa sua, era cocciuta e non sopportava la mia vita al campus, così un giorno è venuta al tendone... Quando i ragazzi l'hanno vista che si avvicinava a me hanno iniziato a fare gli stupidi. Io ho provato a difenderla, ma mi hanno dato del rammollito. Hanno iniziato a stuzzicarla e a dirle cose sconvenienti, lei ha notato che io non dicevo nulla e non andavo contro i miei uomini, così ha deciso di stare al loro gioco per farmi un dispetto.>> si avvicinò, ma io indietreggiai ancora << Ha iniziato a stare al gioco e poi l'hanno portata via.>>
<<E non hai provato a fermarli?>>
<<No...>> ammise.
Stephan rise. Se ne stava lì, a guardarci. Voleva esattamente questo.
<<Ha ragione, tu non hai un cuore.>>
Non avevo intenzione di fare il gioco di quel pazzo, ma potevo almeno farglielo credere.
<<C-come? Annie, posso spiegarti!>>
<<Ok, spiega.>>
<<Non ora!>> ci canzonò Stephan. Gli suonò il telefono e rispose quasi ridendo. <<Pronto?....Come?....Razza di incompetenti!>> riattaccò e tirò un calcio verso il muro.
<<Ho proprio voglia di picchiare qualcuno adesso!>> disse.
Noel non distoglieva lo sguardo da me, come se non lo sentisse.
<<Che cosa è successo?>> chiesi.
<<Niente, sta tranquilla, i tuoi amici arriveranno presto.>>
<<Sai cosa?>> disse Noel ad un certo punto <<Non verrà nessuno qui e adesso ce ne andiamo anche noi due.>> Ci girammo per andarcene e due uomini sbucarono fuori da un corridoio.
<<Se provate ad uscire da qua Jim vi prenderà e vi legherà, mentre Oliver provvederà a spararvi dritti sul cuore.>>
Noel rise.
Lo guardai sbigottita.
<<Scusami, Annie, ma adesso il Noel Roman di cui tutti parlano ha bisogno di venire fuori.>>
Si diresse deciso verso Jim e Oliver e loro iniziarono a colpirlo. Due contro uno sembrava impossibile, ma Noel era andato spedito. Iniziarono i pugni, i calci e le brutte parole. Stephan se ne stava in un angolo a guardare la scena, esattamente come me. Guardavo la porta e speravo che di lì entrasse Jonas. Mi ricordai solo dopo di avere ancora il cellulare, così lo presi e digitai il numero di Sara, poi di Jonas, poi di Lucas...nessuno rispose. Noel aveva già steso Jim e lottava solo contro Oliver. Quest'ultimo era più grosso di lui, ma più lento, così dopo l'ennesimo pugno Noel riuscì a stenderlo.
Stephan scoppiò a ridere e iniziò a battere le mani come un forsennato.
<<Mi piace questo Noel, cazzo!>>
C'era sangue dappertutto. Noel si guardò i vestiti imbrattati e si asciugò il suo dalla faccia con la manica della giacca.
<<Adesso che mi hai visto per l'ennesima volta in azione, ti saluto.>>
Tornò verso di me, mi prese per mano e ci dirigemmo fuori.
<<Non ci faranno mai uscire così tranquillamente.>> dissi io.
Noel mi ignorò, camminando senza fermarsi. Avrei dovuto spiegargli che non mi ero arrabbiata per la storia di Kate, che volevo solo fare il suo gioco, ma quello non era il momento adatto.

Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro