CAPITOLO 24
La suoneria del mio cellulare rimbombava nella stanza e la luce del display era quasi accecante in quel buio fitto.
<<Ma che ora è?>> fece Sara.
Risposi a quella chiamata senza guadare il destinatario.
<<Pronto? Insomma sono le cinque del mattino!>>
Dall'altro lato il silenzio...
<<Pronto??! Ma che scherzi sono ragazzi! Stefany se sei tu giuro che domani taglio i capelli alla tua Melody!>>
<<Ciao..ehm..>>
Quella voce.. <<Volevo sapere come stavi..>>
<<Aspetta..sei Nolan?>> sorrisi senza nemmeno rendermene conto. Ero felice di sentirlo.
N:<<Già. Come stai Annie?>>
<<Io sto bene, anzi benissimo e tu? Dimmi, che fine hai fatto?>>
N:<<Sto bene, grazie.>>
Nella sua voce c'era qualcosa.. Io lo conoscevo da poco ma sapevo quando il suo tono di voce cambiava da tranquillo a.. Agitato? Deluso? Spaventato?
N:<<Vorrei incontrarti..>>
<<Certo, anche noi vogliamo incontrarti e ringraziarti.>>
N:<<Ehm.. Preferirei incontrarti da sola.>>
<<Anche senza Jonas?..>>
N:<<Soprattutto senza Jonas.>>
Riattaccai dicendogli di richiamarmi perché prima avrei dovuto pensarci. Mi ispirava fiducia e la testa mi diceva di andare ma allo stesso tempo il cuore mi diceva che avrei deluso Jonas.
Raccontai a Sara della chiamata e della sua richiesta.
S:<<Non stai seriamente considerando l'idea di andare da sola vero?>>
<<In realtà...>>
S:<<Annie ragiona! Se voleva solo farsi conoscere sarebbe venuto qui o per lo meno non ti avrebbe chiesto di venire da sola.>>
<<Vogliono Noel e Jonas quindi perché chiamare solo me? E poi ricordati che se siamo ancora vivi e vegeti è grazie a lui.>>
S:<<Quindi andrai?Hai deciso?>>
<<Si..>>
S:<<E cosa penserà Jonas quando lo scoprirà?>>
<<Probabilmente che sono una stronza!>> abbassai la testa e sbuffai. <<Mi sento in debito con lui Sara. Lo siamo tutti! Amo Jonas e non farei mai nulla di sbagliato nei suoi confronti ma se sono viva, se le persone che amo sono vive, è grazie a lui e se adesso ha il bisogno di incontrarmi io..devo farlo.>>
Sara non rispose. Sapevo quello che stava pensando e, per la prima volta, decisi di ignorarlo.
Quel pomeriggio Jonas e Lucas ci aspettavano al campus, sotto il solito ciliegio.
L:<<Ciao bellezze!>>
Jonas si avvicinò a me con un nuovo taglio di capelli.
<<Dove sono i tuoi bellissimi capelli?>> urlai.
J:<<Non ti piacciono così?>>
Era bellissimo anche con i capelli corti. Più lo guardavo più mi rendevo conto che era lui quello che volevo per tutta la vita.
<<Sei bellissimo!>> gli sorrisi.
Passammo la giornata in centro perché i muri del campus erano carini ma dopo un po' urtavano.
L:<<Stasera Garret Pain da una festa a casa sua. È a circa un ora di strada in macchina dal campus vi va di andare?>>
S:<<Tesoro chi è Garret Pain?>>
L:<<Uno dei giocatori di calcio più forti che abbiamo al Lincoln!>>
J:<<Questo lo dici tu fratello!>>
L:<<Lo dice la federazione sportiva.>>
J:<<Ha fatto un goal dal centrocampo l'anno scorso durante un amichevole, non è Ibrahimovic. Comunque, secondo me, Rey Wilson è molto più bravo!>>
L:<<Fratello ha vent'anni Rey!>>
J:<<Fatto sta che non ne sbaglia uno! Secondo me potrebbe andare a giocare col Wolfsburg.>> risero.
<<Ragazzi ma di cosa state parlando?>>
Risero di nuovo.
S:<<Comunque io voglio andare e voi?>>
Annuimmo tutti.
S:<<CHE TI METTI?>>
Ogni sera, ogni festa, solita storia.
<<Un jeans, un top e le décolleté.>>
S:<<Quindi io posso mettere il tuo abitino nero smanicato?>>
<<C'è l'hai già in mano!>>
Ero cresciuta con un fratello più grande quindi non sapevo quanto meraviglioso fosse avere una sorella, almeno fino a quando non ho conosciuto Sara.
S:<<Annie ti squilla il cellulare!>>
Uscì dal bagno col cuore a mille. Era Nolan.
<<Pronto?>>
N:<<Ci vediamo stasera dietro il dormitorio maschile under.>>
Respirai a fondo.
<<D'accordo. A stasera.>>
Riattaccai e deglutii.
S:<<Stasera? Hai forse dimenticato che abbiamo un appuntamento con i nostri fidanzati?>>
"Merda!"
J:<<Come ti è venuta la febbre?>>
<<Anche oggi stavo poco bene ma non immaginavo addirittura trentotto e sei. Mi dispiace tanto amore.>>
J:<<Vuoi che vengo da te e ti accudisco mentre Sara è alla festa?>>
<<Mi piacerebbe tanto ma ho paura di far ammalare anche te.. Vai alla festa, parla di calcio e di musica. Noi ci vediamo domani.>>
J:<<Allora dolce notte amore>>
Riattaccai sentendomi una merda.
Mentire per cosa?
Sapevo che stavo sbagliando ma allo stesso tempo dovevo dar voce alla mia coscienza.
S:<<Stai attenta ok? Qualsiasi cosa chiama subito!>>
Annuii.
Aspettai che la macchina di Lucas girasse l'angolo prima di scendere giù. Per le strade non c'era nessuno ma il tragitto dal mio dormitorio a quello degli under era breve.
N:<<Annie!>>
Sentii le gambe cedere.
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