La notizia che Noel era libero fece il giro completo del campus. Non sapevo esattamente perché ma nessuno era felice di questa notizia. Mi resi conto solo col tempo di quanto Noel potesse essere furbo ma ero fiduciosa.
Io e Jonas passammo tanto tempo insieme e, nonostante tutto, tornammo a scuola da coppia affermata e innamorata.
L:<<Jonas ormai si è trasferito da te Annie! Lascialo un po' libero perché non riesco più a vederlo se non in classe!>>
<<Ma se usciamo insieme tutte le sere!!>> gli tirai una patatina e tornai al mio posto dopo averne preso un pacchetto dal distributore automatico.
N:<<Siete molto amiche con Eleonora e le altre?>>
J:<<Che ci fai qui?>>
N:<<Avevo voglia di vedere queste vecchie mura!>>
Sentendo il suono della voce di Noel si girarono tutti. I veterani lo conoscevano bene mentre i nuovi sapevano solo storie sul suo conto e su quello di Jonas.
S:<<Lo siamo, si.>>
<<Perché?>>
N:<<Eleonora è la sorellina di uno dei miei uomini nella confraternita, o meglio lo era.>>
<<Non dirmi che...>>
N:<<Già.. La sera dell'ultima guerriglia. I suoi genitori sono venuti a casa mia e si sono sfogati, com'era giusto che facessero. Lei era piccolina ma aveva l'odio negli occhi quando posava lo sguardo su di me..>>
<<Non c'è da biasimarla..>>
S:<<Caspita!>>
Il campus era diventato un posto tranquillo ma le matricole evitavano di parlare con noi o di starci accanto per evitare problemi. A volte sembrava di avere la peste, altre faceva comodo tutto ciò. Non mi importava il pensiero della gente ma il college nella vita di una teenager è importante e io non ero nella situazione sociale migliore in assoluto, insomma.
Sin dal primo giorno mi ripetevo che non stava andando come doveva andare eppure non mi ero mai fermata a pensare che magari era proprio in quel modo che doveva essere. Il karma, la vita, il fato voleva questo per me, per noi.

J:<<Stasera usciamo io e te da soli, ti va?>>
<<Davvero?>>
<<Certo! Pizza e cinema. Abbiamo bisogno di fare cose da fidanzati normali non credi?>> rise.
Era bellissimo.
Prima di conoscere lui non mi ero mai resa conto di quanto potesse essere bello scoprire il mondo degli uomini. Non sapevo nulla eppure lui mi insegnò tutto senza però farmi sentire inesperta. Quando si toccava i capelli con la mano sinistra, portandoli indietro, sembrava una divinità. Tutti quei pensieri nella mia testa mi facevano venir voglia di amarlo per tutta la vita. Erano pensieri semplici, da ragazzina, ed era vero che noi avevamo bisogno esattamente di queste cose, di cose semplici.
<<Hai proprio ragione!>> sorrisi.

Quella sera indossai un jeans scuro, un top con le spalline Bordeaux e gli stivali al ginocchio meno alla Kim kardashian che potessi trovare in giro e aspettai Jonas.
Era la nostra prima uscita da soli.
Aspettarlo li, davanti la porta di casa, mi provocò dentro un qualcosa di speciale. Come se stessimo ripetendo la prima volta che c'eravamo incontrati, solo che stavolta non doveva salvarmi da un ubriacone.
Arrivò con la sua solita andatura sicura e mi baciò dolcemente.
<<Ancora non riesco a credere che sei mia!>>
Quella sera fu perfetta.
Lui fu perfetto.
<<Da normale sembri quasi un altra persona..>>
<<Cosa intendi dire?>>
<<Non lo so. Stasera non sembri il musicista tenebroso della prima sera, sei diverso..>>
<<È un complimento?>>
<<Se vuoi prenderlo così..>> scherzai.
Jonas mi prese per i fianchi e mi guardò dritto negli occhi.
<<Ti amo!>>
Cuore a mille.
<<Ti amo anch'io.>>