CAPITOLO 17
Mi svegliai di colpo, sudata.
Faceva davvero caldo in quella stanza.
Mi alzai in piedi e mi resi conto che..ero ancora viva.
"Che faccio adesso?" Pensai.
Aspettare di morire fu come aspettare il turno alla posta, solo che dietro lo sportello c'è un tipo che non invierà la tua lettera ma spedirà te chissà dove.
Che poi io me lo chiedevo sempre "Chissà dove finiamo quando moriamo.."
Nonostante tutti i Saw che avevo guardato in tv non riuscì a trovare una soluzione per uscire da lì.
La verità, alla fine, era che la vita non è un film e che la gente matta esiste davvero.
Ero lì senza nemmeno sapere il reale motivo.
Dopo circa un quarto d'ora di pensieri sinistri entrò l'uomo che veniva ogni giorno a portarmi il cibo.
<<Tu come ti chiami? Cioè so che non mi dirai mai il tuo vero nome ma possiamo inventarne uno no? Così posso usarlo per parlare con te in modo più umano.>>
Lui mi guardò un secondo, vedevo solo gli occhi da sotto il passamontagna, sembravano occhi buoni.
<<Perché dovresti parlare con me in modo umano?>>
<<Perché non mi sembri una persona cattiva..>>
Questo si fermò un secondo, guardò una delle telecamere e disse: <<Nolan, chiamami Nolan..>>
Sorrisi, senza sforzarmi.
<<Grazie per il cibo, Nolan>>
Andò via lasciandomi da sola con il mio piatto di insalata verde e pomodoro.
Almeno la cucina non era male.
Pensavo e ripensavo. Quando una persona si ritrova da sola per tanto tempo l'unica cosa che può fare è pensare, anche se avevo paura di impazzire.
"DIIIIIIIING"
Saltai in aria al suono quel rumorino stridulo. Fu come una campana stonata.
Subito dopo una voce robotica esclamò: <<USCITE PREGO.>>
La porta si aprì e io restai immobile.
<<USCITE PREGO!>> si sentì di nuovo.
Mi feci coraggio e mi posizionai davanti alla mia porta, poco fuori.
Si aprirono tutte e sei le porte, una dopo l'altra e da ognuna uscì uno di noi.
<<Ragazzi!>> ci abbracciammo tutti.
<<Tutto ok?>> fece Jonas stringendomi forte a se.
<<Adesso si>>
Sara e Lucas erano avvinghiati esattamente come me e Jonas.
<<Non separiamoci più...>> fece lei.
<<Pensate ci sia qualcuno nelle altre due stanze?>>
Jonas si avvicinò in una di queste ma un uomo in fondo al corridoio gli urlò di non aprirla.
<<Venite, forza!>>
Seguimmo l'uomo mano nella mano fino ad un enorme portone blu.
Jonas era titubante, come se già sapesse.
<<Conosco questo posto..>> sussurrò.
Dentro quella stanza c'erano due ragazzi voltati di spalle senza cappuccio. Non li conoscevo ma quando videro Jonas e Lucas accennarono un mezzo sorriso verso di loro. Erano inginocchiati ma sembravano non avere paura.
<<Conosci quei ragazzi?>> chiesi, piano.
Mi fece cenno di sì.
Il cuore mi martellava nel petto.
<<Jonas, Lucas, quanto tempo!>> fece il ragazzo inginocchiato a destra.
<<Ci sei tu dietro tutto questo?>>
<<Fratello, io sono vittima tanto quanto te qui. Quando ti ho chiamato dalla prigione non immaginavo di incontrarti in una situazione del genere una volta fuori.>>
Capì in quel momento.
<<È..Noel?>> dissi guardando Jonas.
<<Si, sono proprio io!>> disse Noel sorridendo.
Mentre Jonas aprì bocca per parlare con lui entrano due uomini, fra cui Nolan.
Quest'ultimo si avvicinò a me staccandomi da Jonas e indicandomi una sedia vicino Noel, mentre Sara fu portata vicino l'altro ragazzo.
<<Resta qui seduta ok? Qualsiasi cosa succeda.>> disse Nolan.
L'ansia era il minimo in quella situazione.
<<Ti amo>> mimai con le labbra nella direzione di Jonas.
<<FINALMENTE VI HO TUTTI QUI.>> una risata rimbombò nella stanza. <<JONAS, NOEL, LUCAS, MATTEW SONO FELICE DI VEDERVI MA NON CREDETE CHE MANCHI QUALCUNO?>>
<<Perché ci hai portati proprio qui?>> urlò Noel alzandosi.
<<PERCHÉ È IL LUOGO IN CUI TUTTO EBBE INIZIO.>>
Mi si gelò il sangue.
<<Libera le ragazze!>> disse Jonas.
<<PERCHÉ DOVREI? LA AMI QUELLA ANNIE VERO? È MOLTO CARINA MA SA TUTTO DI TE E DEL TUO PASSATO?>>
J: <<Chi cazzo sei??? Cosa vuoi??>>
N:<<Sono cose passate!>>
<<SARA NOI CI SIAMO GIÀ VISTI, RICORDI? AL DORMITORIO QUELLA NOTTE.. TI HO SENTITA URLARE QUANDO HAI VISTO QUELLO CHE HO DOVUTO VEDERE ANCHE IO!>>
<<Sei..stato tu?>>
<<FOSSERO STATI UNO DI QUEI DUE PEZZI DI MERDA QUI PRESENTI ALLORA PROBABILMENTE SAREI STATO COLPEVOLE MA VOLEVO BENE A MATTIA! NON AVREI MAI POTUTO FARGLI DEL MALE!>>
<<Perché non ti fai vedere codardo? Sappiamo che eri in una delle confraternite quindi esci fuori!>> urlò Noel.
<<FARÒ DI MEGLIO! IO HO SOFFERTO PER VIA DI QUELLO CHE È SUCCESSO AL MIO AMICO, GLI VOLEVO BENE MA PER COLPA VOSTRA ADESSO NON C'È PIÙ!>>
<<Cosa mai potrebbero centrare loro? Noel era in carcere e Jonas era con me quando è successo!>> dissi io.
La risata di quel tipo rimbombò nella stanza e poi continuò:
<<SONO DUE BUGIARDI.>>
Jonas mi guardò per qualche istante e poi guardò Noel.
<<Siamo qui per la scelta che mi hai chiesto di fare o no?>> chiesi.
<<Hanno chiesto anche voi di scegliere una persona?>> disse Sara.
Annuirono tutti, persino Noel.
Continua nel prossimo capitolo💋
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