CAPITOLO 1
Era tutto pronto.
Progettavo questo momento dai anni ormai, andavo in prima elementare credo, ma ci pensavo già.
<<Sei pronta Annie?>> chiese mio padre, più ansioso di me.
<<Da anni ormai.>> sussurrai quasi fra me e me, dandomi un ultima occhiata prima di partire.
Ero emozionata e felice.
Era arrivato anche per me il college.
Quel meraviglioso mondo distava quattro ore dal posto in cui ero nata e cresciuta, ciò significava che lì sarei stata sola e, di conseguenza, indipendente.
Caricammo in macchina le mie valigie e partimmo, finalmente.
Vedevo mamma e papà agitati. Li avevo pregati così tanto di mandarmi fuori città a studiare che avevano detto si forse solo per farmi tacere, ma sapevo che avrebbero preferito tenermi sotto la loro ala protettiva.
Il college era il mio ingresso nella società.
Era crescere, fare esperienze nuove.. Era il punto d'arrivo!
Avevo immaginato già tutto.
Avrei fatto nuove amicizie,
Sarei andata a tutte le feste e avrei partecipato a quanti più corsi possibili.
Niente amori, niente drammi.
Avevo programmato tutto e sarebbe andata esattamente in questo modo.
Arrivammo davanti al campus di Arte.
Non era esattamente come quelli che avevo visto nei telefilm americani, ma era comunque carino.
C'era un enorme giardino di erba sintetica dove già mi immaginavo seduta a leggere uno dei miei romanzi rosa.
Un sogno.
In ogni angolo c'erano ragazzi e ragazze della mia età che passeggiavano, mangiavano, scherzavano..
Già amavo quel posto.
Mi assegnarono la stanza otto, nel dormitorio femminile.
Sapevo già che l'ultima arrivata veniva guardata in modo diverso, quindi preferii ignorare la biondina appoggiata al muro che sapeva già che taglia di reggiseno portavo.
Volevo godermi quel giorno e tutti gli altri a seguire.
<<Allora noi andiamo, per qualsiasi cosa chiama, mi raccomando!>>
<<Certo mamma>>
<<Ti vogliamo bene>>
Se ne andarono tristi ma sicuri, si fidavano di me.
La mia stanza aveva i muri bianchi, due armadi in mogano e due lettini singoli.
Intuii di avere una compagna di stanza.
Stava andando tutto secondo i piani.
Dopo tre ore buone avevo già finito di sistemare la mia roba. Guardavo i muri spogli e mi immaginavo già di attaccarci sopra tutte le foto più belle di questa nuova esperienza di vita.
<<Permesso?>>
<<Ciao. Io sono Annie, piacere!>>
<<Piacere, mi chiamo Sara.>> corse a darmi la mano, ma poi ci ripensò <<Credo di essere la tua nuova compagna di stanza.>>
Ci abbracciammo subito, come due vecchie amiche.
Sara era bellissima. Aveva tatuaggi in bella vista ma un viso veramente dolce. Ispirava fiducia.
<<Sei qui da tre ore e ancora non hai visto niente? Muoviti andiamo!>>
Quel posto era un sogno diventato realtà.
Il mattino seguente avrei iniziato le lezioni e il resto della mia vita sociale.
La mia vita, quella che desideravo, era appena iniziata!
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