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♢ Aizawa - Stai fingendo non è vero? ♢

Un ticchettare lento e soffuso mi fece riaprire gli occhi.
Dopo che l'infermiera aveva lasciato la stanza mi ero dedicata ad un leggero sonno per evitare di percepire il forte dolore che il mio corpo emetteva.
Mi misi lentamente a sedere, come se necessitassi di qualche minuto in più per calibrare le mie membra ancora stanche.
Eppure non mi ero accorta della strana figura alla mia destra, intenta a sbucciare una succosa mela.
Era un uomo. Aveva un aspetto scialbo come se avesse abitato in mezzo alla strada fino a poco prima.
I lunghi capelli neri non erano acconciati, così come la leggera barba incolta sul suo viso.
I suoi occhi, scuri e arrossati con un leggero segno di occhiaie fissavano attenti il gesto del coltello sul corpo nudo del frutto tra le sue mani.
Non avevo idea di chi fosse.
Non sembrava un medico ne' un membro del personale dell'ospedale.
Che fosse un altro paziente della stanza?
Doveva essere così viste le sue condizioni.
Gli occhi stanchi dello sconosciuto puntarono i miei velocemente.
Il coltello smise di tagliare e il tempo sembrò come fermatosi.
- Sei sveglia...- una voce indifferente usci' dalle sue labbra apatiche.
Io annuii quasi automaticamente a quella domanda.
- Due ore...- disse lui fissando l'orologio sopra al mio letto,
- Hai dormito due ore in più di un semplice paziente...che tu sia già guarita? - mi fissò con espressione inumana prima di riprendere la sua operazione con il cibo che ancora teneva.
- Se sei sveglia vuol dire che le cose sono in via di miglioramento...- non si aspettava che rispondessi, proseguiva diretto senza neanche attendere un mio intervento.
Lo osservavo confusa mentre al contrario l'uomo emetteva una semplice e pura tranquillità.
- Il medico verrà ad ispezionarti presto, ti dimetteranno già da domani- lo vidi porre la mela sul comodino accanto al mio letto completamente pulita.
- Mangiala - mi disse prima di alzarsi dalla sedia su cui aveva probabilmente sostato per tutto quel tempo.
- Le vitamine sono ottime per riprendere le forze - concluse mentre lentamente si avvicinava alla mia postazione.
Lo vidi porre una mano sulla mia fronte.
Scattai sulla difensiva non appena percepii il contatto.
Lui al contrario non si scompose di una virgola,
- La febbre...Non ne hai - mi disse accennando al gesto che aveva compiuto,
- Eppure mi dicono che sei stata male...Non vedo nulla di diverso in te rispetto al solito...- il solito? Voleva dire che ci conoscevamo?
Lo sconosciuto sembrò intuire la mia curiosità,
- Sono Shota Aizawa - disse sospirando,
- Ricordi il tuo nome? - annuii di nuovo. Ancora non avevo emesso parola ma l'uomo sembrava capirmi come un guanto.
- Bene. Allora siamo già a buon punto- si avvicino' alla finestra della stanza chiudendola delicatamente.
- Non è utile tenere aperta una finestra quando si è nelle tue condizioni - il suo tono era inespressivo ma una nota di nervosismo sembrava condire il tutto.
- Gli ospedali dovrebbero fare attenzione a queste minuzie - esclamo' mentre un'infermiera aveva messo piede nella stanza.
La donna dalla corporatura sottile mi saluto' in silenzio mentre fissava Aizawa con fare interrogativo.
- Signore...Cosa ci fa qua dentro? I vagabondi non possono entrare qua a loro piacimento - evidenzio' lei puntando i piedi davanti l'uomo.
Il moro la fissò tranquillo, come se non avesse a cuore come la gente lo dipingeva.
- Non sono un barbone signora, sono il fidanzato della vostra paziente - mi indico' mentre ancora una volta dalla sua bocca un sospiro esausto si fece strada verso di me.
Il mio fidanzato? Quest'uomo era il mio fidanzato?
Non era possibile. Mi stava prendendo in giro.
Come potevo innamorarmi di un tizio dalla tale vivacità?
Era un mistero anche per me.
Fissai di sottecchi l'uomo per qualche secondo che parve accorgersi di tutto.
- Qualche problema? - domando' con tono neutro. Nulla sembrava uscire con rabbia o emozione.
- ...Sta scherzando vero? - mi usci' con voce stridula,
- No - disse secco sedendosi di nuovo.
- Non è razionale mentirti. Non ti ricordi nulla ma non è permanente, se dovessi ingannarti prima o poi lo scopriresti no? - incrocio' le braccia al petto prima di socchiudere gli occhi.
L'infermiera lo scruto' indignata a quel comportamento così inopportuno.
Mi fece segno di chiamare la sicurezza in caso ci fossero stati guai con il presente.
Ma per strana casualità non mi sentivo a disagio intorno a lui.
-...La signorina è in buone mani, vada e non disturbi i pazienti con inutili chiacchere - ammise sebbene le sue iridi erano sigillate dietro le palpebre chiuse.
Una smorfia contrariata apparve sul viso della donna poco prima di uscire dalla stanza.
Eravamo di nuovo soli.
Io e Aizawa.
Quest'uomo aveva una strana aura intorno a se'.
Era un tipo silenzioso.
Una persona che leggeva i movimenti molto bene.
Mi conosceva non c'erano dubbi.
Lo fissai ancora mentre la tensione iniziava ad allentarsi.
Le medicine stavano facendo un buon effetto.
Era un bene.
Era sempre doloroso e quei cavi iniziavano a prudere.
Provai a grattare l'avanbraccio lentamente.
Era violaceo nel punto in cui il cavo perforava la mia carne.
Potevo vedere del sangue scorrere dentro il tubo di plastica rigida. Ma non potevo fare altrimenti.
La mano dell'uomo però fermo' quasi subito il mio tentativo di benessere.
Strinse la mia con decisione.
Non stava tentando di farmi male.
Anzi.
Lo vidi spostare la mia mano lontano dai cavi e spostarla nuovamente vicino alla sponda del letto.
- Se accidentalmente rimuovi quel cavo, il tempo qua dentro potrebbe aumentare a qualche settimana lo sai questo? - ancora nessun accenno di emozione nella sua voce.
Eppure quella mano che mi aveva afferrato era stata così calda.
Lui era ancora lì.
Con gli occhi chiusi e le braccia ferme sul suo petto.
Sentii il leggero respiro che emetteva ormai avvolto nel sonno.
Non provai più a toccare i cavi.
Non volevo disturbarlo.
Qualcosa sembrava impedirmelo.
C'erano così tante cose ancora da chiarire.
Se veramente era il mio fidanzato non avrebbe avuto modo di mentirmi.
Ma se non lo fosse stato?
Lo fissai ancora prima di udire di nuovo la sua voce.
- Cosa succede? - chiese aprendo un occhio,
- Non stara' fingendo vero? - chiesi con bramosa curiosità.
I suoi occhi si chiusero di nuovo.
- No non sono il tipo -...


Note autrice:
Buongiorno! Eccoci di nuovo qua con un aggiornamento fuori programma!
Questa volta abbiamo conosciuto Aizawa, richiesta di BlackAngel_7!
Cosa ne pensate? Spero di aver fatto un buon lavoro con il caro Shota XD
Ci vediamo al prossimo aggiornamento straordinario con le altre richieste!
Alla prossima,

-Blue

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