Chào các bạn! Vì nhiều lý do từ nay Truyen2U chính thức đổi tên là Truyen247.Pro. Mong các bạn tiếp tục ủng hộ truy cập tên miền mới này nhé! Mãi yêu... ♥

19

"-E poi sono riuscito a sollevare il mio martello." spiegò Thor, annuii silenziosamente non volendo far veramente conversazione. Da quando eravamo usciti dalla torre, non aveva fatto altro che parlare della sua vita con la scusa: "Conoscendoci riusciremo a migliorare il nostro rapporto", solo che fino ad allora aveva parlato solo lui. "Così tornai su Asgard, cercai di fermare Loki che era quasi riuscito nel suo intento di distruggere Jotunheim."

"Wow." mormorai cercando di partecipare almeno un minimo, intanto continuavo a guardarmi attorno sentendomi osservata. Se il mio sesto senso era corretto, e di solito lo era su queste cose, c'era un agente dell'HYDRA che mi stava seguendo.

Thor sembrava totalmente preso dal suo discorso. "Alla fine ho dovuto distruggere il bifrost e, alla fine, ho pensato che Loki fosse morto. In realtà era vivo!" ridacchiò come se avesse appena fatto la battuta più divertente di sempre.

"Mhm." borbottai ancora totalmente disinteressata.

"Lady Renata, ho come l'impressione che sei una ragazza come altre." disse d'un tratto il dio del tuono prendendo la mia più totale attenzione, lui mi sorrise poggiando una mano sulla mia spalla. "La maggior parte delle donne stravedono per me."

"L'avevo notato dopo la quarta volta che ci siamo fermati perché delle ragazze volevano fare una foto con te." gli feci notare, non pensavo che gli Avengers fossero così conosciuti e amati dalle persone, adesso capivo anche il perché.

"Eh sì." annuì fiero di sé. "Ma tu, penso tu vada pazza per compare Peter."

Deglutii. "Cosa te lo fa pensare?" domandai brusca, avevo in mente ancora lo sguardo deluso e ferito del mio amico prima di andarsene lasciandomi da sola.

Thor alzò le spalle. "Compare Peter è sempre felice di passare del tempo con te e tu chiedi spesso di lui." spiegò. "Non mi sorprenderei se un giorno iniziaste a frequentarvi." ghignò.

Sbuffai. "Mio padre non vorrebbe e neanche Tony." ricordai per poi incrociare le braccia al petto. "E poi penso di essere interessata a qualcun altro."

Il biondo corrugò la fronte. "Impossibile." scosse la testa. "Ti posso dimostrare che ho ragione." mi fermò in mezzo al marciapiede e mi guardò dritta negli occhi. "Me l'ha insegnato Banner."

"Sentiamo." alzai gli occhi al cielo annoiata dal suo improvviso interesse nella mia vita amorosa.

"Ok, ok." si fermò per un attimo a pensare. "Immagina di star facendo una strada per arrivare a casa, d'un tratto ti trovi davanti ad un bivio e ci sono due strade. Entrambe portano a casa! Una ti permetterà di fare la strada con compare Peter e l'altra con il tuo altro interesse. Quale scegli?" chiese con voce entusiasta.

Alzai un sopracciglio. "Esattamente perché Bruciare ti ha insegnato questo "metodo"?" domandai confusa ma anche divertita, a volte Peter sembrava un cucciolo innocente.

Quasi come Peter.

"Non sapevo se ordinare cibo cinese o degli hamburgers." rispose secco. "Ma adesso non importa, tu cosa scegli?"

Rimasi a guardarlo cercando di capire se fosse serio, probabilmente mi sarei dovuta mettere a ridere, ma lui mi guardava insistentemente cercando di spronarmi a rispondergli. "Non lo so." dissi decisa. "Non è facile."

Thor fece una smorfia. "Non era neanche facile scegliere tra gli hamburgers e il cibo cinese, ma alla fine ho dovuto farlo per poter mangiare." sospirò. "Migliori noodles di sempre." disse con voce commossa.

Ancora non avevo capito come avessimo fatto ad arrivare ad una conversazione del genere, decisi quindi di chiudere la cosa. "Dov'è il negozio?" domandai osservando la via.

Thor si guardò intorno per poi sorridere. "Proprio qui." indicò una vetrina a pochi passi da noi. Lo seguii fino a dentro, venne subito accolto dal proprietario che sembrava molto felice di vederlo. "Io vado a cercare il continuo del fumetto, intanto puoi guardarti in giro e vedere se trovi qualcosa che potrebbe piacerti."

"Va bene." mi allontanai velocemente e andai verso una pila di vecchi fumetti. Mi stupii nel vedere un sacco di disegni riguardanti Steve vestito da Capitan America, ne presi uno e osservai le varie figure, la sua storia era definita da tutti come miracolosa, perché nessuno invece parlava della storia di mio padre? Possibile che nessuno sapesse niente?

La porta del negozio si aprì, decisi quindi di spostarmi più in là dove non c'era nessuno. Come pensavo, una donna dai capelli neri si avvicinò a me mentre fingeva interesse verso alcuni giornalini. "RB303." disse come se niente fosse.

Deglutii mantenendo la mia espressione rigida. "Hail HYDRA." risposi con nonchalance, lei annuì compiaciuta. "Ho un problema." bisbigliando per poi girarmi a guardarla. "Penso che mi abbiano scoperto nonostante cerchino di far finta di niente." indicai Thor che stava leggendo un fumetto e ridendo a crepapelle.

La ragazza mi osservò attentamente per poi fare cenno alla sua borsa. "Ho qualcosa che potrebbe fare al caso tuo." mi avvicinai e tirai fuori una specie di piccola spilla, era di color argento e sopra aveva una rosa. "La punta è avvelenata, qualsiasi uomo si punga con essa verrà ucciso istantaneamente." spiegò.

La riposi nella tasca della mia felpa e annuii. "Ho bisogno di raggiungere il quartier generale dell'HYDRA." dissi poi.

L'agente mi guardò confusa. "Siamo a New York, la base è in New Mexico." scosse la testa. "Sarà difficile, prima devi finire la tua missione." spiegò senza mezzi termini.

Annuii e mi allontanai da lei, il piano non stava andando come previsto. Pensavo che mi avrebbe riportata alla base una volta saputo che avevo avuto problemi con la missione. Raggiunsi Thor che stava ancora ridendo mentre sfogliava un giornalino. "Oh lady Renata, non penso di aver mai letto qualcosa di così divertente." commentò indicando il fumetto in mano.

Come potevo scappare da Thor? Lui era un Dio, la mia forza era decisamente inferiore comparata alla sua. Un'idea poi balenò nella mia mente, se Thor non era umano... voleva dire che non poteva essere ucciso così facilmente. "Peter." dissi d'un tratto ricevendo la sua totale attenzione, mi sorrise confuso. "Sceglierei la strada con Peter."

Lui alzò un pugno in aria in segno di vittoria. "Lo sapevo!" esclamò emozionato. "Quel metodo funziona sempre." mi abbracciò.

Infilai la mano nella tasca della felpa e aprii la spilla, presi un grosso sospiro. "Mi dispiace." mormorai per poi pungerlo sul braccio.

Lui mi lasciò andare istantaneamente, mi guardò con occhi spalancati per poi portare le mani al collo cercando di respirare. Il suo viso divenne rosso, ma non avevo tempo per aiutarlo, una folla di persone si raggruppò intorno a lui e usai questo diversivo per uscire dal negozio.

Mi guardai intorno, non appena riuscii a vedere la donna dai capelli neri, decisi si seguirla furtivamente. D'altronde ero stata addestrata per questo e l'avere vestiti semplici mi era molto d'aiuto.
La vidi entrare in un vicolo poco lontano, lì c'era parcheggiata una macchina grigia, aspettai che ci salisse su per poi avvicinarmi silenziosamente, era troppo presa a parlare al telefono, probabilmente stava comunicando ai suoi superiori ciò che aveva detto a me.

Presi un grosso sospiro e aspettai che chiudesse la chiamata prima di entrare nell'auto. "Cosa-" domandò girandosi a guardarmi.

"Sorpresa." cercai di farle sbattere la testa sul voltante, ma lei schivò la mia mano e aprì la portiera cercando di uscire. Con uno scatto mi allungai e l'afferrai dai capelli per poi spingerla dentro, portai il braccio attorno al suo collo e iniziai a premere. "È inutile porre resistenza." mormorai, lei in tutta risposta diede un morso al mio braccio. "Non mollerò, il tuo morso è come una puntura di zanzara." le ricordai. "Ora mi porterai alla base."

"Mai." rispose cercando di ribellarsi, ma la mia presa stava rallentando la sua circolazione e non aveva la forza adatta per cercare di colpirmi.

"Allora morirai." tirai fuori la spilla e avvicinai la punta al suo collo. "Cosa scegli?"

"Hail HYDRA." dopo quelle parole, usai l'ago per pungerla. La donna iniziò a muoversi come presa da delle convulsioni per poi fermarsi ed accasciarsi contro il sedile.

"Cos'ho fatto." mormorai guardando il suo viso privo di emozioni, uccidere non sembrava più qualcosa di così facile come una volta. Presi un grande respiro e cercai di calmarmi, anche se nella mia mente continuavo a ripetermi di aver ucciso qualcuno di innocente.

È parte dell'HYDRA, avrà fatto anche lei qualcosa di sbagliato.

Cercai di calmarmi con quel pensiero e presi il telefono in mano, ricordai tutti gli insegnamenti di Peter e andai sulle ultime chiamate per poi chiamare il primo numero sullo schermo. "Pronto?" rispose la voce fredda di mamma e mi bloccai, non la sentivo da mesi ormai, sentivo una paura dentro di me dovuto al suo stato di potenza su di me. "Agente Loris, cosa succede?" chiese ancora.

Tornai in me e scossi la testa. "Sì." mi schiarii la gola cercando di rendere la mia voce più acuta, come la sua. "Ho avuto un problema, sono stata attaccata e non riuscirò a guidare fino alla base." mentii.

Ci fu una pausa. "Cazzo." mormorò Amanda. "Dammi il numero della macchina, dirò ad Alfred di guidarla lui a distanza fino a qui." sospirai rilassata.

Mi guardai attorno finché non trovai un numero poco sotto il volante. "Auto 936f." mormorai sperando di averla azzeccata.

"Sì, vediamo la tua posizione." confermò. "Appena tornata voglio una spiegazione." e con ciò spense la chiamata.

Buttai il telefono sul sedile e ricominciai a respirare normalmente. Non avevo mai ideato un piano per poi seguirlo, era una cosa nuova anche per me. "Adesso..." guardai il corpo dell'agente. "Dobbiamo scambiarci di vestito." dissi notando un borsone posto sui sedili dietro.

La macchina si mise in moto da sola e decisi di spostarmi indietro per poter cambiarmi. In quel momento avevo due pensieri nella mia mente:

Ti prego fa che Thor sia vivo.

Devo decidere il modo migliore per uccidere Amanda, la mia, così detta, madre.

Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro