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Live in Palmaro- Alessandro


"Pensa se non rappavo
Non avevo riparo
Io non sono rinato, ma nato e morto a Palmaro."



È difficile concentrarsi quando hai un pensiero fisso nella mente, che non ti lascia via d'uscita. Per quanto tu possa fare per accantonarlo, esso è sempre lì in un angolo, a farti compagnia. Poco importa i chilometri che hai provato a mettere per cercare di trovare pace, a niente è servito, questo pensiero mi ha tormentato per tutto il tempo.

Sei lettere. Che accompagnano un viso dolce e familiare.

Lei è diversa dalle altre: non ha grilli per la testa, sa cosa vuol dire vivere di sacrifici. Brilla di una luce tutta sua, anche se ne è inconsapevole.

Pensavo che quello che provavo per Chiara fosse solo frutto di un'attrazione, ci conosciamo da alcuni anni, ma ultimamente è sbocciata come una rosa.

L'ultima volta che sono stato a Genova abbiamo passato molto tempo insieme e penso che tutto sia nato in quei momenti condivisi, dalla leggerezza che mi regalava ogni volta che la vedevo. Non le ho mai detto però di questa attrazione, pensavo fosse una cosa irrilevante, anche se abbiamo legato molto.

Mi ha sempre considerato suo amico e per di più c'è stata l'intrusione del Sudamericano, Christian o come diavolo si chiama.

Non sono mai riuscito a capire cosa le piacesse di lui, a me dava l'impressione di un moccioso viziato e supponente. Una persona senza contenuto, come un libro dalla bella copertina, ma dalla trama noiosa.

Eppure mi ero autoconvinto che fosse meglio così, mi ero fatto da parte pensando che questo interesse fosse passeggiero e una volta a Milano sarebbe sfumato via, rimanendo solo come contorno di una bella amicizia.

Ma nonostante i sei mesi passati lontani, rivederla l'altro giorno non ha fatto altro che alimentare questo fuoco che sento dentro.

Il coglione l'ha piantata, anche se non ne conosco i motivi. Le ho detto che se vuole può parlarmene apertamente, ho guardato dentro i suoi occhi è ch'ho visto una fragilità che tenta di nascondere.

Forse mi sto rincoglionendo, non ho mai cercato legami duraturi con le ragazze. Quelle poche relazioni che ho avuto erano senza impegni, da vero spirito libero quale sono.

Fatto sta che quando sono con Chiara tutte le mie convinzioni vacillano. Solo una cosa è certa: ora che è libera giocherò tutte le carte a mio favore.

Non so dare un nome a questo sentimento, ma so per certo che non voglio perderla di nuovo.

Andrea mi farebbe la pelle se lo sapesse: è molto protettivo nei confronti della sorella.

Neanche gli altri sanno niente, l'unico con cui mi sono aperto un po' è stato Mario in un momento confidenziale. Ma per il resto né Diego né Andrew sanno cosa mi passa per il cervello.

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Fumo una sigaretta sul balcone di casa mia, anche se vivo a Milano ho comunque deciso di tenere questa abitazione per quando vengo a Genova.

Sono cresciuto nel quartiere di Palmaro, non di certo in grandi condizioni economiche. Ma sono proprio quelli che vengono da contesti difficili  sanno cosa vuol dire farsi il culo per campare.

I miei "Fratelli" sono tutti cresciuti nel disagio, dove è facile prendere brutte strade, che molte volte sembrano le più semplici da percorrere.

Dove vivi in un buco fatiscente che chiami casa, in un grigio palazzo anonimo, con le facciate corrose dal tempo.

Abbiamo svolto i lavori più disparati, mantenendo dentro di noi il desiderio di far sentire la nostra voce.

Il rap è entrato per caso nelle nostre vite: scrivevamo rime sui fogli e ci si incontrava alle gare di freestyle. Così è nata Wild Bandana.

Spengo la sigaretta nel posacenere e controllo i messaggi sul telefono, c'è né uno di Diego.


Izi

Ehi belin, stavo organizzando

Una serata a casa mia.

Ci sto. Ma che non

Ti salti in mente di cucinare

Come l'ultima volta. È stata

Una tragedia.

Izi

Sei un rompipalle.

Che ne sapevo di come si

Prepara un'anatra all'arancia.

Colpa di Google.

Tutte le scuse sono buone.

Esiste il cibo d'asporto.

<< Visualizzato>>



Infilo il telefono in tasca e mi appoggio alla balaustra con i gomiti. 

Potrei invitare anche Chiara alla serata, sarebbe una scusa per rivederla.

Senza pensarci due volte ripesco il telefono e le scrivo, sono sicuro che verrà: ha bisogno di svagarsi.

Rientroin casa e mi verso una tazza di caffè, attendendo la sua risposta. Voglio farele cose con calma, visto che è reduce da una relazione finita da poco

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