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Jolly Roger- Alessandro


"Sono sempre in apatia, non ho nuovi amici, ho nuove storie
E non basta una poesia per spiegarti il peggio delle cose"

-Vaz Tè -

Diego ha voluto scendere in spiaggia, come attenuate per la calura estiva.

Cammino con le mani in tasca, mentre Andrew al mio fianco si sta scolando del Rum da una bottiglia.

Me lo passa e ne bevo un sorso, ma tanto so che neanche tutto l'alcool del mondo potrebbe zittire i miei pensieri.

Lei cammina poco più avanti, Angela le dice qualcosa e la sento ridere. Ha una risata davvero bella, cristallina. Scuoto la testa e rendo la bottiglia al mio amico.

Raggiungiamo la sabbia e stendiamo dei teli al buon commando, vedo Chiara raggiungere la riva con Diego e Angela. Quest'ultima incurante di tutto si toglie i vestiti ed entra in acqua, anche se non porta il costume.

Sarà anche una bella ragazza, ma non è come Chiara. Neanche le ragazze che ho frequentato sono paragonabili a lei, tutte insipide e senza contenuto.

Andrea si siede accanto a me a gambe incrociate

<< Certo che è proprio un tipetto particolare>> dice indicando Angela, che ora è seduta a riva e tiene solo le gambe in acqua.

Alzo le spalle, in contemporanea Andrew passa da bere anche agli altri, solo Chiara rifiuta.

<< Ha intenzione di sbronzarsi?>> Chiedo riferendomi al nostro amico.

<< A quanto pare>> risponde vago Andrea.

So bene come andrà a finire: domani si sveglierà con un forte mal di testa e si lamenterà sostenendo che non berrà mai più così tanto.

<<È un peccato che Mario sia rimasto a Milano, so che ha tante cose da fare, tra cui l'organizzazione del Tour>> Andrea ora allunga le gambe davanti a sé.

Mario ha da poco lanciato la Deluxe del suo disco e a fine mese parte con le prime due date dei concerti. Ha lavorato parecchio a questo progetto, al quale abbiamo collaborato anche noi in una traccia.

È grazie a lui che è nato il progetto Wild Bandana- Drilliguria. Sembra ieri che ci incontravamo negli scantinati per provare e ora eccoci qui, a raccogliere i frutti del nostro duro lavoro.

Ci siamo sempre supportati in tutto, come una vera famiglia. A volte mi chiedo come sarebbe la mia vita se non avessi incontrato loro.

Andrea si alza e lo vedo allontanarsi parlando al telefono, probabilmente con qualche ragazza. Lui è più bilanciato, non cambia compagna spesso, di solito se sta insieme a una ci dura anche a lungo, tutto l'opposto mio.

Riporto lo sguardo verso la riva: Andrew sta fumando una sigaretta, Diego probabilmente si è appisolato da qualche parte e Angela si sta asciugando.

<< Sei pensieroso stasera>>. Ecco Chiara in piedi alla mia destra. Mi osserva come se potesse trovare da sola le risposte.

Certo che lo sono, ma cosa devo dirle? Che è lei il mio pensiero fisso da sei mesi a questa parte, che nonostante mi sia allontanato perché ero convinto di fare bene lei non ha abbandonato la mia mente?

L'ho lasciata in balia di quel coglione, convinto che potesse darle qualcosa di sicuro e duraturo. Non mi impegno mai a lungo, cosa avrei potuto offrirle? Pensavo fosse solo una cazzo di attrazione e invece c'è questo sentimento a cui non so dare un nome.

Sistema il telo dal lato opposto e si stende.

<< Ho tante cose per la testa>> cerco di essere vago. È appena uscita da una relazione e mi considera suo amico, non voglio spaventarla.

Mi rivolge un piccolo sorriso. Quanto è bella con il riflesso della luna, che dona alla sua pelle il colore del latte.

<< Prima mi hai chiesto che non finga, a quanto pare hai percepito il dolore nonostante il mio silenzio. Ora non me la sento di dire cosa è successo con Christian, sto ancora cercando di metabolizzare. Mi hai chiesto di parlartene, ma ora ho solo voglia che tu mi abbracci>>.

Mi stendo al suo fianco e faccio come mi ha chiesto. È bello tenerla stretta a me, posso sentire il suo profumo.

Le sposto una ciocca di capelli dietro l'orecchio, si accoccola contro il mio petto e restiamo così.

<< Ci sarai sempre per me vero?>> Sussurra.

<< Certo, lo sai che ci tengo alla nostra amicizia>>. Questa parola suona forzata alle mie orecchie, ma non posso fare altrimenti. Voglio procedere con calma.

Sorride di nuovo e mi rendo conto che è esattamente in quel modo lei ha rubato il mio cuore.

                                                                                  *

Le prime luci dell'alba rischiarano il cielo e i versi dei gabbiani mi danno la sveglia: abbiamo dormito in spiaggia.

Chiara è ancora appoggiata contro di me, con le labbra leggermente dischiuse. Forse sono davvero così morbide come sembrano, penso tra me e me.

La scosto piano perché non voglio svegliarla, mi stiracchio guardandomi intorno. Gli altri sono ancora tutti addormentati in vari posti sulla sabbia.

Il silenzio che ci circonda è interrotto solo dal rumore delle onde che si infrangono sulla riva.

Guardo Chiara dormire, ha un'espressione rilassata e mi rendo contro che è la prima volta che dormiamo insieme.

Andrea probabilmente mi avrebbe tagliato le gambe, se mai se ne fosse accorto. Eppure vale la pena rischiare per questa meraviglia.

Dovrà imparare a non tenere la sorella sempre sotto una teca di vetro, per quanto possa capire il suo desiderio di proteggerla. Ormai è grande ed è giusto che sbagli da sola.

Accarezzo delicatamente i suoi capelli, desiderando di protrarre questo momento il più a lungo possibile.

Apre gli occhi e dopo avermi messo a fuoco borbotta qualcosa, per poi girarsi sull'altro fianco.

Nonostante ami la visione del suo sedere, allungo una mano a toccarle la spalla, invitandola ad alzarsi. Tra non molto si sveglieranno tutti.

<< Lasciami altri cinque minuti>> sbuffa con la voce assonata.

<< I tuoi cinque minuti equivalgono a un'ora. Se non ti alzi ti prendo in braccio>> la minaccio.

Sbuffa più forte e a quel punto mantengo la promessa: mi chino su di lei e la sollevo di peso. Sgrana gli occhi per la sorpresa mentre mi incammino verso la riva

<< Stronzo mettimi giù>> sibila e devo trattenere una risata.

<< Cosa ti avevo detto?>> Domando retorico, per nulla intimorito dal suo tono.

Tenta di divincolarsi, ma la tengo ben salda. Solo dopo aver raggiunto la meta decido di posarla a terra.

<< Ti odio Ale>> mi guarda storto e questa volta non posso fare a meno di ridere.

Afferro i suoi polsi e l'attiro a me, così da ridurre la distanza che ci separa. Ora siamo così vicini tanto che i nostri respiri possono mescolarsi, si morde il labbro inferiore e dio solo sa quanto vorrei baciarla in questo momento.

Decido di accarezzarle una guancia, sorprendendomi di quanto sia vellutata. Per il momento devo accontentarmi di posarle un lieve bacio sulla fronte, inspirando più a fondo il suo profumo, così dolce che mi ricorda il miele.

Ormai il cielo è schiarito completamente, dando l'inizio ad un nuovo giorno. Sembra tutto perfetto in questo momento, forse anche troppo.

Infatti è Diego a rovinare tutto venendoci incontro a passo svelto. Ci informa che Andrew ha un post sbronza micidiale. Tempismo perfetto, direi.

Ormai sono tutti svegli, così ci tocca di radunare le nostre cose. Angela bisbiglia qualcosa a Chiara, per poi rivolgermi un'occhiata curiosa.

Lasciamo la spiaggia tornando verso casa di Diego, abbiamo tutti bisogno di fare colazione e berci un caffè. 


Angolo Autrice: 

Come avrete capito Alessandro è interessato a Chiara, ma è un sentimento che 

va oltre la semplice attrazione fisica.

Lei fa la misteriosa sulla suo relazione finita male.

Vi ringrazio per la lettura :)

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