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Il meglio di te- Chiara


"Tienimi con te anche se sono imperfetta 

e conti mille difetti.

Tienimi la mano quando sto per crollare, 

stringimi tra le tue braccia ogni volta.

Tienimi quando sbaglio o divento paranoica, 

quando sarò infelice e diventerò insopportabile.

Perchè è solo con te che vedo il meglio di me, 

ed è solo tra le tue braccia che mi sento a casa."



Appoggiata agli spalti osservo i ragazzi giocare a calcio, mentre una vena di malinconia puntella il mio animo. L'estate sta scivolando via, troppo velocemente per i miei gusti. Tra pochi giorni Alessandro dovrà partire e mi si stringe il cuore al solo pensiero. 

Stringo le mani sulla sedia di plastica davanti a me, fino a farmi sbiancare le nocche. Mi mordo l'interno guancia, lui sarà a Milano, mentre io qui a Genova. 

Angela mi passa un braccio intorno alle spalle << ei calmanti o ti farai male>> dice indicando le mie mani ancora ancorate alla plastica.

Allento la tensione, per sprofondare poi sula mia sedia. 

<< Vorrei che questa estate non finisse mai>> dico in un sussurro. 

La mia amica volge lo sguardo al campo, lasciandolo scivolare sulla figura di Andrew. In questo momento sta palleggiando.

<< Già, mi mancherà quel rompiscatole>>. Accavalla le gambe, poi torna a prestarmi attenzione.

<< Non gli ho neanche detto che lo amo, buffo, non credi?>> Continuo scrollando le spalle.

Si lascia andare ad un piccolo sorriso, che le distende i lineamenti.

<< Chissà magari stasera sarà la volta buona. Guarda anche a Portofino cosa è successo: lui aveva dichiarato che provava qualcosa per te. E poi alla fine siete finiti a scopare come ricci>>.

Roteo gli occhi, mentre le guance si tingono di rosso per l'imbarazzo.

<< Angela perchè devi sempre parlare come una scaricatrice di porto?>> 

<< Eh dai, non vorrai avere mica un'amica noiosa>> mi da una gomitata nelle costole.

<< Chi non farebbe dei sogni erotici con dei manzi del genere>> commenta poi tutta euforica.

<< oh Gesù, non mi interessa sapere che tipo di sogni fai su Andrew>>. Vorrei sprofondare letteralmente in questo momento, ormai con il viso più rosso di un semaforo.

Lancia un'occhiata al mio ragazzo e poi commenta

<< Sono sicura che almeno lui non ti faccia sentire come una prostituta>.

Avevo raccontato ad Angela che quando ero in intimità con Christian lui sembrava più interessato ad usare il mio corpo per ricavarne piacere, che per un vero sentimento. 

<< Con Ale è tutto diverso. Vede i miei difetti, ma mi trova bella lo stesso>> confesso a cuore aperto.

Forse perchè la maggior parete di essi sono nella mia testa. 

<< Ricorda: solo chi non ti ama ti vuole diversa.>> dice con voce ferma.

Torniamo a concentrarci sulla partita, mentre rifletto sulla frase di Angela.

E per una volta desidero solo chiudere tutte le cattiverie che ho subito dentro un cassetto e non farle uscire più. 

I ragazzi ci raggiungono sugli spalti e ci perdiamo in chiacchere, consapevoli che sono gli ultimi momenti di svago che passeremo.

                                                                            *


Sono seduta sul letto, con la schiena appoggiata alla spalliera e le gambe incrociate, leggo un libro sull'autostima. L'ho trovato per caso qualche giorno fa in libreria e ho deciso di comprarlo, sperando mi sia utile.

Gli occhi scorrono tra le righe delle pagine e ogni tanto sottolineo una frase che potrebbe tornarmi utile, quando suonano al campanello. Infilo la matita dietro l'orecchio, chiedendomi chi sia. 

Angela sfila davanti alla mia camera per andare ad aprire e una voce famigliare mi fa provare un brivido lungo la schiena. Li sento parlottare, mentre mi chiedo cosa ci faccia Alessandro qui. 

Ho giusto il tempo di chiudere il libro e riporlo sul comodino, quando Angela fa irruzione nella mia stanza e chiude la porta alle sue spalle.

Alzo un sopracciglio, cercando di capire perchè appaia tanto su di giri. 

<< Tesoro il ragazzo qui fuori ha pensato bene di organizzarti una serata speciale>> apre il mio armadio e comincia a frugarci dentro visibilmente nervosa, manco lo avesse lei l'appuntamento.

<< Angi calmati e respira. Sei troppo agitata>> si blocca di colpo e mi osserva da sopra una spalla.

Le mostro un piccolo sorriso, per rassicurarla. Lei si sposta, dandomi la possibilità di tirare fuori una canottiera blu a costine e un paio di pantaloncini grigi.

Prima che mi cambi mi dice << ti conviene metterti un costume, da quanto ho capito vuole portarti in spiaggia>>.

La mia bocca forma una O di stupore: la spiaggia di sera per me ha un fascino indescrivibile.

Prendo fuori da un cassetto un costume nero a fascia sul davanti. Angela mi lascia a prepararmi, uscendo dalla camera. 

Decido di legare i capelli in uno chignon, dopo essermi vestita. Al collo porto sempre il ciondolo della ghiandaia imitatrice. Sento il cuore rimbombarmi nel petto come un tamburo.

Con la mano tremante afferro la maniglia della porta e la apro, dirigendomi verso il salotto. Alessandro è seduto in divano, come si accorge della mia presenza mi studia lasciando vagare lo sguardo sulla mia figura. Percepisco una strana tensione allo stomaco, come se centinaia di farfalle stessero prendendo il volo.

Salutiamo la mia coinquilina e usciamo dall'appartamento, dentro l'ascensore giocherello nervosamente con il bordo della canottiera. 

Lui si accosta al mio orecchio e mi sussurra << rilassati Honey, il bello deve ancora venire>>.

Usciamo in strada: ha parcheggiato la macchina proprio sotto il palazzo. Apro lo sportello e scivolo sul lato passeggero. Non so proprio cosa aspettarmi da questo appuntamento. 

Per tutto il viaggio ho guardato fuori dal finestrino, poi la macchina si ferma vicino alla spiaggia, come aveva detto Angela.

I piedi affondano nella sabbia, che a quest'ora è più fresca. Seguo Alessandro fino alla riva, rimango a contemplare la bellezza del mare con la luna che ci si specchia dentro. Gli unici rumori che si sentono sono quelli delle onde che si infrangono sulla spiaggia.

Non faccio neanche in tempo a realizzare quello che sta accadendo, che lui si spoglia e mi ritrovo imbambolata a fissare il suo fisico: le spalle longilinee, i muscoli tonici. Distrattamente mi morbo il labbro inferiore, incapace di dire una parola, sentendo una fitta al bassoventre.

Cerco di riprendermi e con calma sfilo prima la canottiera e poi i pantaloncini, Alessandro mi afferra per i fianchi e in poco tempo ci ritroviamo in mare. Non avevo mai fatto il bagno di notte.

Le nostre bocche si scontrano in un bisogno urgente di esprimere un bacio, il suo profumo si mescola a quello della salsedine. Aggancio le braccia dietro al suo collo e schiudo le labbra per farmi assaporare. Le nostre lingue si perdono in una danza tutta loro.

Ci scostiamo per riprendere fiato, i miei occhi si perdono nella profondità dei suoi, le iridi che si incatenano. Godiamo della bellezza del momento che imprimo a forza nel cuore, perchè le cose belle è li che devono stare.

Mi prende in braccio e usciamo dall'acqua, osservo le goccioline che scivolano sul suo torace.

Adagia il mio corpo su un telo e si stende accanto a me, intreccia la mano nella mia e restiamo a fissare il cielo stellato.

<< Vorrei tanto che momenti come questo non finiscano mai>> dico con voce bassa.

Alessandro si volta a guardarmi, richiamato dalle mie parole.

<< Lo vorrei anche io>> ammette, puntellandosi sul gomito.

<< Mi chiedo cosa succederà ora che tu ritornerai a Milano>> soffio fuori i miei pensieri.

<< Continuerà tutto esattamente come adesso. Chiara la distanza non mi spaventa, perchè so esattamente quello che provo per te e come ti ho già detto non si tratta di una semplice attrazione. Ti amo, sai, e non l'ho mai detto a nessuna>> mi accarezza il viso con la mano.

Sento il cuore fare una capriola dentro il petto, mentre i miei occhi si sgranano appena per la sorpresa. 

Torniamo a baciarci con delicata lentezza, almeno finché non sento lo stomaco brontolare per la fame. A quel punto finiamo di asciugarci, sfilo via il costume bagnato, indossando dell'intimo in pizzo. 

Quando ci siamo rivestiti, Alessandro mi prende per mano e prendiamo la macchina. Mi porta a Palmaro, nel suo quartiere. 

                                                                      *


Dopo esserci fatti una doccia per eliminare l'odore di salsedine e aver consumato una cena preparata da me, siamo stesi sul suo letto. Sento un leggero senso di inquietudine nascermi dentro il petto, perchè il futuro mi spaventa.

Mi metto a sedere, appoggiandomi alla spalliera. Alessandro deve essersi accorto del mio stato, perchè si allunga verso di me, sedendosi a sua volta.

<< Honey cosa ti rende nervosa? Puoi parlarmene>> dice dolcemente.

Mi meraviglio sempre di come lui riesca a leggermi dentro, non penso che mi ci abituerò mai a questa sua dote.

Decido dunque di aprirmi, dato che è inutile tenersi tutto dentro come ero solita fare.

<< Mi sono innamorata una volta e il mio cuore ne è uscito spaccato a metà, ero stata risucchiata in un vortice dove non c'era niente di sano e questo è successo non molto tempo fa. Poi arrivi tu e decidi di fermarti per l'estate, insieme creiamo una bella sintonia e dichiari di provare un forte sentimento nei miei confronti. 

Il fatto è che ti amo con ogni fibra del mio essere, ma ho anche paura, perchè saremo lontani. E nonostante mi stia impegnando, non posso garantirti che non ci saranno più momenti in cui non sarò paranoica o insicura. Mi hanno fatto del male e sai che non parlo solo di Christian. 

Ti chiedo di avere pazienza, perchè sei il primo con cui avrò una relazione a distanza>>.

Buttare fuori queste parole mi fa sentire più leggera, libera di quei pensieri che in questi giorni hanno infestato la mia mente.

<< Chiara, come ho detto a tuo fratello, io ci tengo veramente a te. Qualsiasi ostacolo noi lo affronteremo insieme, cercherò il modo di lenire il dolore che ti ha causato il tuo Ex, fino a quando il tuo cuore non sarà guarito>>.

Poso la testa sulla sua spalla, confortata dalle sue parole. Mi solleva appena per stendersi a letto e mi fa adagiare contro il suo petto, cingendomi in un abbraccio. Respiro quel profumo al legno di sandalo, che fa parte della sua essenza. 

Sono completamente pazza di questo ragazzo dal passato disastrato, ma dall'animo più grande che abbia mai conosciuto.

Tra alcuni giorni lui tornerà a Milano insieme agli altri e io resterò qui ad aspettarlo e non passeranno giorni in cui non conterò le ore che ci separano prima di rivederci. 

Lavorerò sulla mia autostima un passo alla volta e comincerò ad accettare i miei difetti, supererò anche questo ostacolo come ho superato in passato i disturbi dell'alimentazione. 

E quando ci riabbracceremo spero di essere una Chiara più matura, pronta a donare tutto di sé.



Angolo Autrice:

Siamo giunti al capitolo finale della storia, parto dicendo che questo romanzo nasce per caso come una specie di esperimento e di certo non mi aspettavo che avesse successo.

Grazie a voi che mi avete seguito in questo viaggio, con stelline, commenti e anche a chi mi ha letto silenziosamente.

A voi che avete amato le insicurezze di Chiara e la forza di Alessandro.

Ci vediamo nell'epilogo. 

https://youtu.be/FrE_25yn6eY

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